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venerdì 8 settembre 2017

Principio e anello di congiunzione organico (4).



Nonostante fosse passato un anno dal terribile "venerdì nero" (9 maggio 1873) in cui vi fu il crollo della Borsa a Vienna, i sentimenti di pessimismo e di disperazione si facevano ancora sentire nella vita della capitale Asburgica, anche nei teatri, che in quel periodo registrarono dei forti cali al botteghino.
Ansiosi di porre rimedio a questa situazione potenzialmente disastrosa, i gestori dei teatri cercarono avidamente la giusta produzione che avrebbe riportato il pubblico nei teatri
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La giusta produzione che avrebbe riportato il pubblico nei teatri (il “pubblico” è una variabile che viene convinta di comportarsi come una costante; l’importante è che ci sia, sempre). 
L’AntiSistema è usato come “Flauto Magico”, al fine di auto intrattenere e manutenere il “pubblico (la Massa)”.
Tutti sono in scena quando Falke rivela che ciò a cui hanno assistito è la vendetta del pipistrello. Eisenstein non se ne ha a male e tutti insieme danno la colpa di ogni cosa allo champagne, il Re di tutti i vini
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L’illusione di avere vissuto una illusionenell’illusione che cela la solidità dell’interesse sotto dominante che “non c’è ma esiste” e/o “non esiste ma c’è”.
Il mio staff è l’estensione di me stesso…”.
Luciano Spalletti 
L'uomo più felice è colui che non vuole cambiare il proprio stato”.
Émilie du Châtelet
Felice è colui che dimentica ciò che non può più essere cambiato”.
Il pipistrello – Johan Strauss
Con questo Bollettino s’intende chiudere la serie “In-Organic3”...

mercoledì 6 settembre 2017

Principio e anello di congiunzione organico (2).



Tra” il dire ed il fare… c’è di mezzo il “mare”:
che cosa significa.
Quale “condizione” indica (è)… il “mare”? 
Indica la compresenza ubiqua (espansa), in leva, non locale (per quanto riguarda la sua centralità e portanza), wireless, etc. del “terzo incomodo”. 
Il “mare” divide e suddivide le sponde e dalle sponde: 
la polaritàdire vs fare”. 
Ma (ma) se intendi porre rimedio a ciò (evitando la consueta impotenza auto procurata), hai la necessità che detto “mare” sia e corrisponda ad una singolarità (essere umano) o ad un gruppo di umani... a mo' di "causa"
Infatti, se (se) non riesci a decodificare (e riscontrare fisicamente) una simile fattezza, difficilmente puoi andare a “cambiare le cose”... per il semplice motivo che, di conseguenza, avrai a che fare con una sorta di luogo comune, un riflesso inconsistente, col sintomo, con l’effetto collaterale (fisico ma… evanescente), etc. 
Questa caratteristica è riflessa praticamente ovunque (nel) “qua, così”. 
Quando si dice e pensi che, ad esempio, la “medicina” non cura la causa ma solo l’effetto... ti viene ricordata l’esatta “inclinazione” nella quale versi – anche e soprattutto – a livello più espanso, in termini di inquadramento sociale, riconoscimento della tua sovranità, e dei valori universali che necessariamente ti contraddistinguono sempre (sempre)… anche quando il “cielo è nuvoloso ma la luce riesce comunque a giungere sino a terra”. 

lunedì 15 maggio 2017

Un in-certo tipo di abbordaggio.



Io ho un vuoto…”.
A dark song
Se non ricordi, allora, “hai un vuoto (dentro)”.
L’avere dimenticato, non significa che non sia “già successo”. 
Quindi, la dimenticanza è causale, ossia, auto procurata. 
Laddove, la particella “auto”… descrive a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso, proprio l’effetto (strategia in-diretta) di ciò che “è già successo”.
Un fatto che si traveste d’altro, in maniera tale da non risultare più, nel corso del tempo (alias: nell'interesse stesso della ragione fondamentale “a monte” dell’accaduto).
Una mezza verità è menzogna…”.
A dark song
Tutto è vero
Prima legge di SPS
La “menzogna” è, comunque, un feedback (memoria frattale espansa). 
Ergo:
è sempre “vera (informazione)”.
Ma, come decodificarla? Come accorgerti che si tratta di una menzogna? Come ricavare sempre (sempre) verità (relativa all’assoluto che è menzogna/dominante), in maniera tale da non subire mai nessun tipo di “interferenza”?

martedì 29 luglio 2014

Comune non significa innocuo.


Messo sotto il controllo di Bruxelles, il governo croato non ha più margine di manovra per far fronte alle difficoltà:
il debito pubblico, che un anno fa era il 59,6 % del Pil, oggi è salito al 64,7 %, il che ha portato i guardiani dell’ortodossia ad avviare contro la Croazia un procedimento per deficit eccessivo.
Il governo di Zagabria ha risposto alle ingiunzioni operando tagli drastici nel bilancio che hanno permesso di ridurre marginalmente il deficit chiamato in causa.
Ma queste misure proibiscono di disporre di risorse da destinare agli investimenti necessari per modernizzare l’economia e stimolare la crescita. Misure di austerità che stanno facendo sprofondare la Croazia nella crisi…
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Il Mondo 3d, nella sua “forma” attuale, è un qualcosa di percepito comunemente. Ossia, che non lascia spazio a nessun’altra alternativa. Questa espressione è da intendersi, progressivamente, ad ogni ambito dello scibile umano (immaginazione e “speranza” comprese).
Ciò che “esonda” dai limiti del contenimento è, probabilmente, solo la fede, il credo… ma, in una maniera piuttosto bizzarra e cioè “(ri)tardante naturale”.
Infatti, a livello religioso il credo spinge a “sopportare” questa realtà solida, in “cambio” di qualcosa che, forse, accadrà “poi”. Mentre, in ambito sociale, spinge ad osservare la legge nella maniera in cui la osserverebbe un credente religioso, ossia, ancora corto circuitante il proprio libero potere immaginifico…
Non c’è che dire: 
l’umano è stato ingabbiato e sigillato in una forma di (ri)assunzione di realtà piuttosto limitante e “scarna” (basata sulla scarsità di tutto e sulla dipendenza totale da tutto).

lunedì 3 dicembre 2012

Le vive Leggende.




C’è un film d’animazione, ‘Le 5 Leggende’, che ho trovato quanto di più attuale, sincronico e consapevole, io abbia mai potuto desiderare ed invocare.

L’iter vissuto attraverso SPS, mi ha condotto al cospetto di vere e proprie entità, non direttamente visibili, tramite osservazione delle loro ‘impronte frattali’ nel Mondo.

Il Mondo Antico insegna questo; un insegnamento oscurato, in parte, dal ‘rumore di fondo’ del Mondo Attuale, modernizzato ed automatizzato, ossia, non solo ricco di macchine e computer ma, anche, di Human Bit ‘parcheggiati in doppia fila con le quattro frecce accese’.

L’incantesimo è sceso su di noi, attraverso il nostro consenso… anche perchè era opportuno.

‘Le 5 Leggende’ è un film che dovrò necessariamente procurarmi, al fine di rigoderne lo spettacolo spirituale contenuto ed il grande insegnamento impartito con estrema gentilezza, delicatezza e profondità. Prometto che lo citerò per intero, attraverso il ‘parco articoli’; lo merita.

Questa creazione è un vero dono propiziatorio per l’intera umanità.

Non ho mai visto tanti bimbi, in sala cinematografica, rapiti così intensamente da quello che vedevano. C’era Magia attorno a noi, come le fluttuanti volute dorate di Sandman, tra il Mondo 3d e quello dei sogni.

Come al solito, al 'centro' c’è ognuno di noi: dipende da noi.

La figura della Paura è sempre viva, mai doma, ma… lo si capisce bene, è anche umana; ella vive un dramma personale, un mancamento affettivo alla base del senso collaterale della propria presenza percepita dagli umani.

La Paura si nutre della Paura.

La Paura nasce da un passato particolare, nel quale un'entità fisica ha come ‘perduto una scommessa con se stessa e con la propria Anima’. Adesso, quell'entità fisica è divenuta un agente sottile nel Mondo; un principio attivo a cui è legata una parte del destino umano, in termini di auto educazione.

Portare la luce dove manca, è uno dei compiti dell’individuo incarnato.

Aiutare la Paura a non temere il Mondo e a vincere il proprio Karma… mentre si è sul cammino comune.

Principi non fisici ma agenti anche sul fisico, sono tutti attorno a noi; forme pensiero ed effetti collaterali del comportamento 'non appropriato' in termini di consapevole ricordo del sé.

E la storia descritta nei libri? E i dogmi religiosi? Al pari della Paura, essi vanno ricompresi e riassorbiti:

tutta la vita della Chiesa trascorre nel ricordo di Cristo, nella sua ‘dolce memoria’… senza che il tempo, passando, riesca mai a esaurirlo o ad attenuarlo. E, infatti, Gesù è contemporaneo alla distesa dei secoli, che si svolgono tutti alla sua presenza…

Qui ci soffermiamo sul carattere di segno sacramentale dello stesso anno liturgico, dove ad essere assunto quale santo segno è, in un certo modo, il tempo che celebra gli eventi salvifici; o meglio, il tempo in cui la Chiesa ne ripone la memoria

Con le sue festività essa ha come riplasmato i giorni e le settimane; ha inclinato e piegato al servizio di Gesù i mesi e gli anni, conferendovi una forza e senso nuovi e inattesi. Essa ha come rifatto e riarchitettato il tempo cronologico, inserendovi le stagioni di Cristo, così che, se prima era apportatore di soli frutti naturali, poi, diventato simbolo del Signore, matura frutti di salvezza…
Link 
 
Caspita; più chiaro di così:
  • con le sue festività essa ha come riplasmato i giorni e le settimane; ha inclinato e piegato al servizio di Gesù i mesi e gli anni, conferendovi una forza e senso nuovi e inattesi
  • essa ha come rifatto e riarchitettato il tempo cronologico.
La figura di Gesù è un vettore portante del messaggio della Chiesa; un’opera strategica. Un vessillo da recare con onore dappertutto. Ma, dietro a questo paravento di grande verità, cosa si annida?
 
Tutta la vita della Chiesa trascorre nel ricordo di Cristo, nella sua ‘dolce memoria’… senza che il tempo, passando, riesca mai a esaurirlo o ad attenuarlo…
 
Il simbolo millenario della Croce, ‘ricordato’ dalla Chiesa, è l’atto barbaro e disumano a cui egli è stato sottoposto. Si ricorda, nel Tempo, l’azione terribile della sua Morte, la si propone dappertutto attraverso il simbolo del Crocifisso, come una colpa da espiare per sempre, unitamente al discorso del ‘Peccato Originale’.

Il Tempo è stato deviato e il simbolo della sofferenza inserito a mantenere il flusso energetico del Controllo, sempre ben attivo ed aperto.

Non è questo che occorre ricordare, bensì l’atto relativo alla sua Ascensione:

il coronamento; l’apertura totale dei Chakra e l’atto finale della fioritura della ‘Corona’.

 

Il vertice della spiritualità.
Il chakra corona è posto esattamente al di sopra della testa...

È, infatti, il chakra della spiritualità suprema e della coscienza cosmica, quello che ci consente di non restare ancorati a un’ottica terrestre e di entrare in collegamento con l’universo intero

Nel momento in cui il settimo chakra si attiva, l’energia che si assorbe dall’universo fluisce armoniosamente e spontaneamente in tutto il corpo, eliminando gli eventuali blocchi presenti negli altri chakra.  

Il fiore di loto dai mille petali simbolo dell’ultimo chakra, si apre con tutti i colori dell’arcobaleno formando una corona radiosa... 
Link 
  

L’aureola dei ‘Santi’… è il coronamento di un percorso illuminante; ma, a ben guardare… tra i Santi, ricordati dalla Chiesa, ci sono personaggi d’indubbia fama:

Cirillo di Alessandria (Teodosia d'Egitto, 370 – Alessandria d'Egitto, 27 giugno 444) è stato un vescovo egiziano.

Fu patriarca di Alessandria e teologo, coinvolto nelle dispute cristologiche della sua epoca. Si oppose a Nestorio durante il concilio di Efeso del 431 (del quale fu la figura centrale). In tale ambito, per contrastare le tesi di Nestorio che negava la maternità divina di Maria, sviluppò una teoria dell'Incarnazione, che gli valse il titolo di doctor Incarnationis e che è considerata ancora valida dai teologi cristiani contemporanei. 

Perseguitò i novaziani, gli ebrei e i pagani, sino a quasi annientarne la presenza nella città. Alcuni storici lo indicano come il mandante dell'omicidio della scienziata e filosofa neoplatonica Ipazia.

Divenuto vescovo e patriarca di Alessandria nel 412, secondo lo storico Socrate Scolastico acquistò 'molto più potere di quanto ne avesse avuto il suo predecessore' e il suo episcopato 'andò oltre i limiti delle sue funzioni sacerdotali'

Cirillo giunse a svolgere anche un ruolo dalla forte connotazione politica e sociale nell'Egitto greco-romano di quel tempo

Le sue azioni sembrano essersi ispirate al criterio della difesa dell'ortodossia cristiana ad ogni costo: espulse gli ebrei dalla città; chiuse le chiese dei novaziani, confiscandone il vasellame sacro e spogliando il loro vescovo Teopempto di tutti i suoi possedimenti; entrò in grave conflitto con il prefetto imperiale Oreste.

Nel 1882 papa Leone XIII l'ha proclamato dottore della Chiesa

Cirillo d'Alessandria ricevette quindi un decisivo riconoscimento riguardo alle sue dottrine da parte del Concilio di Costantinopoli II del 553 d.C., il quale decretò:

'Cirillo che è tra i santi, il quale ha predicato la retta fede dei cristiani'...

Link 
 
Essere santificato corrisponde a prendere un Oscar alla carriera. Un’alta onorificenza per celebrare i servigi all’azienda Vaticana.

Ad esempio, Draghi potrebbe essere santificato, se Goldman Sachs fosse la Chiesa.

Osserviamo il frattale dell’espansionismo della Chiesa nel Mondo:

Android: ha senso procurarsi l'antivirus? C'è chi dice no.
La sicurezza di Android è al centro di una battaglia ideologica che coinvolge esperti di sicurezza, produttori software e ingegneri di Mountain View.

Secondo Google chi vende antivirus per Android è un ciarlatano, per AV-Test gli unici antimalware vagamente efficaci sono quelli a pagamento. I produttori spingono per le suite.

Symantec ha annunciato la disponibilità di Norton Tablet Security...
 
Per presentare questa novità, Symantec sembra aver atteso il periodo giusto

il picco della diffusione dei malware per il sistema operativo di Google (+472% rispetto a giugno secondo Juniper Global Threat Center)

In realtà la situazione è convulsa e rischia di lasciare spiazzati.

Nelle ultime settimane si sta infatti scatenando una guerra d'opinione fra le aziende produttrici di antivirus e gli esperti di sicurezza. A dare il via è stato AV-Test, il servizio internazionale che si occupa di misurare l'efficacia dei software di protezione, secondo cui gli antivirus gratuiti per Android non funzionano, o funzionano male, e fra quelli a pagamento è difficile trovarne uno che abbia un'efficacia superiore al 50 percento...

Link

Gli Antivirus per Android gratuiti sono robaccia inutile.
AV-Test ha messo alla prova alcuni antivirus gratuiti per Android, scoprendo uno scenario sconcertante. La maggior parte sono completamente inutili, e potenzialmente pericolosi perché spingono gli utenti a sentirsi sicuri anche se non lo sono.

È ormai nota la presenza di malware sull'Android Marketplace. Le infezioni non si sono mai (ancora) diffuse in modo preoccupante, ma potrebbe accadere. Soprattutto se anche chi installa un antivirus gratuito finisce per essere anche vittima di un falso senso di sicurezza...

Link 
 
A cosa è servita la 'Caccia alle Streghe'? Che cos’è un virus? Esso è auto esistente? Oppure necessita di una mente progettatrice? 

Suvvia… è così chiara la 'sofisticazione'.

Esso è un artificio tecnologico ad immagine e somiglianza di quelli eterici, sottili, invisibili... Una loro propagazione.

Così come l’esperto ha progettato il virus, per il 'nuovo Mondo' al silicio, allo stesso modo lo stesso virus è presente nel Mondo 3d in cui vive l’umanità. L’esperto progettatore, in realtà, non ha creato il virus dal nulla, bensì esso è stato convinto intimamente di averlo fatto. Da chi?
 
Dalla stessa entità virale che desiderava clonare una parte di se stessa, anche in quel nuovo Mondo.

È il principio di propagazione ed invasività della Vita, sul concetto del 'quello che si lascia, viene preso', alias... sopravvivenza.

Una modalità d'emergenza dell'esistere.

Inflazione, cos'è e come proteggere i propri risparmi.
Con questo termine si intende l'aumento dei prezzi di beni e servizi in un determinato periodo di tempo, con la conseguente diminuzione del potere d'acquisto della moneta...

Come si riduce l'inflazione? I singoli consumatori possono fare ben poco. Ad agire devono essere le banche centrali regolando la quantità di denaro immessa sul mercato

Link

L’inflazione è una invenzione dei progettatori di questa società.

Ma adesso è ormai un'entità viva, con la quale ‘fare i conti’.
  • i singoli consumatori possono fare ben poco
  • ad agire devono essere le banche centrali regolando la quantità di denaro immessa sul mercato.
Credere nel Natale, rafforza lo Spirito del Natale (consiglio vivamente di andare a vedere 'Le 5 Leggende').

 
Dipende da noi. 

30112012 V 0 + 335 S. Andrea apostolo (Togliamolo dalla Croce) +-
01122012 V 0 0 336 Beata Clementina Anuarite Nengapeta (Senza parole…) +0
02122012 V 0 0 337 S. Bibiana (Non si sa nulla) -0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 18 ottobre 2012

Il virus è un nostro eco.




Ieri ho dovuto lottare con un virus nel computer. Segno evidente che le mie difese immunitarie sono basse in questo periodo

Il virus in questione è il 'Win64/Patched.A'. 

L’Avg free, che ho installato di default, continuava a segnalare il worm e anche un’altra serie di parassiti vari. Mi sono accorto che in questi casi ci si mette sempre nelle mani di chi, si suppone, ne sappia di più

È logico, si potrebbe pensare. Certo. Però ci si espone ad operazioni che mai avremmo fatto in assenza di quel virus. Ossia, se quel virus ha un senso, qualcuno se ne potrebbe approfittare. Ad esempio, colto da nervosismo e spazientito dalle continue segnalazioni a vuoto dell’antivirus, mi sono costretto ad accettare i consigli che trovavo in Internet. 

A quel punto era possibile aggiungere virus a virus, in quanto i siti frequentati erano praticamente sconosciuti per me. Mi dovevo fidare di quello che trovavo. A quel punto ho dovuto seguire le istruzioni di persone che teoricamente potevano essere le stesse che avevano sviluppato il virus.

Perché? 

Beh… perché esiste il virus. Esso ha certamente un nesso col fatto che in seguito mi sono ritrovato a cercare una soluzione. Come se fosse il virus stesso a spingermi indirettamente su certe piste.

Comunque, ho iniziato a scaricare soluzioni 'un tanto al pacchetto'. Spazientito ed innervosito ho sentito di dover scaricare un altro antivirus ufficiale e mi è venuto in mente un nome da film sufficientemente agganciato al potenziale del genio, ossia: Kaspersky.

Quel nome, non so perché, mi conferiva sicurezza in termini di genialità.

L'aggancio è, in qualche modo, all’abilità di Kasparov, il famoso campione di scacchi. Ebbene, seguendo questo tenue filo di speranza ho eseguito il download di ‘Pure 2.0’, in versione trial per 30 giorni, e puntualmente dopo avere eseguito la scansione del computer, è riuscito ad eliminare il virus.

Questo virus ha la particolarità di sostituire il file di sistema ‘Service.exe’, nella cartella 'C:\Windows\System32', per cui non è semplice riportarlo alla sua versione originale. Da quel 'punto', opera, distribuendo malfunzionamenti ed appesantimenti generali del sistema operativo. Insomma, una vera e propria spina nel fianco.

Esisterà senz’altro di peggio, ma a me diciamo che è bastato questo.

Se, ora, mi ritrovo a fare pubblicità a questo prodotto è perché ne ho tratto un beneficio. La cosa interessante, forse una leggenda del Web, è che sono state proprio le case che vendono antivirus a concepire i virus nei computer.

Ossia, crea un problema e fornisci la soluzione.

Crea l’aspettativa, la necessità, nella Massa ed approfittane.

Adesso, probabilmente, sto osannando proprio uno degli attori che mi ha impestato il pc. Allo stesso Tempo quel virus l’ho preso per motivi legati alla mia operatività/navigazione, per cui ho avuto quello che meritavo in termini di riflesso delle proprie azioni.

Semina vento e raccoglierai tempesta.

Credevo il mio computer sufficientemente protetto e invece ho amaramente constatato che non lo era. Che cosa dovrei desumere di me, visto che tutto ci riflette?
 
Di fare maggiore attenzione alla mia sovranità personale e di non fare il passo più lungo della gamba, cedendo alle lusinghe di software di cui se ne può fare anche a meno. Ieri, è come se fossi stato attratto da aspetti tendenti a distogliermi da quello che stavo facendo. È una questione di attenzione, concentrazione, totalità, consapevolezza, chiarezza mentale, etc.

Ok. Ho compreso, grazie a questa ultima frase:

ero tentato di evadere dal tracciato che stavo percorrendo. Se quel tracciato, adesso continua ad avere Cuore per me, significa che l’attacco virale di ieri non ha altro che sottolineato ed evidenziato la bontà della via intrapresa. È una marcatura indiretta. Va osservata e capita attraverso l’intero essere.

Occorre non fermarsi all’evidenza più appariscente ed immediata.

Non è un approfondire ma un sentire.

Il Tempo fa solo da corollario.

1 secondo o una Vita: non fa differenza. La differenza esiste solo dal punto prospettico delle 3d, se si è convinti che questa Vita sia tutto quello che abbiamo a disposizione…

Ora, passo velocemente, e non a caso, ad evidenziare questa notizia:

Il premio milionario che nessuno riesce a vincere.
L'Ibrahim Prize for Achievement in African Leadership è un riconoscimento per il miglior risultato di leadership africana ideato dal milionario sudanese Mohammed ‘Mo’ Ibrahim, magnate dei telefoni cellulari trapiantato a Londra

Un'iniziativa che lo ha reso celebre presso i governi africani e che mette in palio ogni anno 5 milioni di dollari rateizzati in dieci anni - più 200 mila dollari l'anno di vitalizio dopo i dieci anni - per il leader politico del continente che si distingue grazie ad un operato politico ineccepibile.

L'eccellenza in tema di governi, infatti, è secondo l'imprenditore l'unica via d'uscita per un paese considerato ancora ‘terzo mondo’: ‘L'Africa è un continente ricchissimo, non abbiamo scuse per la nostra povertà. Il problema dell'Africa non è che mancano i fondi. Mancano i governi. Senza una buona governance non andremo da nessuna parte’...

Quest'anno non è stato possibile trovare un candidato in grado di soddisfare tutti i requisiti di qualità richiesti e l'Ibrahim Prize si conferma così come un premio molto ambito e di assoluto pregio. Si pensi che solo per la nomination è stato creato un indice composto da 86 criteri per ciascuna delle 54 nazioni africane, che misura l'efficienza dei governi nel mantenere la sicurezza, il rispetto delle leggi, i diritti civili, la libertà economica e la promozione sociale.

L'Angola di fronte alla 'maledizione dell'oro nero'.  
È un ossimoro sociale, una cruda contraddizione in termini comuni a molti paesi del Terzo mondo. L'Angola è il secondo più importante produttore di petrolio dell'Africa e la terza economia del continente. Eppure oltre metà della sua popolazione è costretta a vivere alle soglie della fame

A Luanda, la capitale, per esempio il 91% della popolazione non ha l'acqua corrente: 'Qua non abbiamo l'acqua nelle case e dobbiamo venire fin qui per fare provvista'. Eppure l'Angola esporta due milioni di barili di greggio al giorno e secondo le stime sta per superare la Nigeria come maggior produttore africano. Ma le statistiche ingannano

'Malgrado il Pil si aggiri tra i 4 e 5.000 dollari a testa, questi dati non descrivono la situazione del paese. Si è scavato un gigantesco gap tra ricchi e poveri. Il coefficiente di Gini, la misura della diseguaglianza della distribuzione, è tra i più alti del mondo'. 

Per alcuni si tratta di un effetto collaterale dell'industria petrolifera che impiega meno dell'1% della forza lavoro totale mentre i profitti entrano nelle tasche di una minoranza di superricchi che vivono in un'enclave che somiglia a una versione africana di Saint-Tropez. Dove possono godersi i ristoranti del lungomare di una delle città più care del mondo... 

La cosiddetta 'maledizione dell'oro nero' deposita nella casse del paese ampie riserve di denaro mentre milioni di angolani sono costretti a sopravvivere con meno di due dollari al giorno.
Link
  • le statistiche ingannano
  • la cosiddetta ‘maledizione dell'oro nero’ deposita nella casse del paese ampie riserve di denaro mentre milioni di angolani sono costretti a sopravvivere con meno di due dollari al giorno.


È sempre lo stesso ritornello. In Africa lo si vede ancora meglio. Non è una questione di ‘tanto l’Africa è lontana’, bensì di un fuoco acceso e talmente evidente da vedersi in tutto il Mondo. 

La sua luce alimenta di bagliori similari tutto ciò che la riflette. La luce di quel rogo si diffonde dappertutto, come quella di un faro per ogni natante in navigazione nella notte o nella mancanza di visibilità. Il mantenersi a certe distanze dalla costa permette di scorgere la luce del faro, allontanarsi troppo mette a repentaglio la propria sicurezza. L’Africa sta 'bruciando' e le sue fiamme si vedono dappertutto. Non è più una questione di sicurezza del cammino, ma di denuncia di uno smarrimento collettivo.

Guardate! Stiamo bruciando e lo sapete il perché? Perché non facciamo niente per smettere di bruciare. Bruciamo di conseguenza…

Il messaggio è per tutto il Mondo perché l’Africa ha la forma di un Cuore ed è centrale rispetto alla dislocazione delle terre emerse.


Ma non si può pensare di ‘salvare l’Africa’ se prima non giungiamo a conoscere noi stessi e se gli africani non fanno nulla per salvare se stessi. Il ‘problema’ va affrontato con la giusta prospettiva e nella direzione più autentica. Altrimenti diventa solo un spostare l’attenzione dal proprio cammino, per motivi molto simili a quello che è accaduto a me nella giornata di ieri.

Focus e chiarezza mentale. 

Ultimamente mi sono trovato in grande difficoltà ad esprimere, a parole, ‘quello che voglio fare’. Mi sono accorto di un altro vuoto dentro di me e, ormai sappiamo molto bene che, quello che lasciamo viene preso e che ciò che non si esprime s’imprime.

Ossia, otteniamo due ‘disgrazie’ senza colpo ferire:
  1. lasciamo opportunità ghiotte per evolvere
  2. somatizziamo la rinuncia sulla nostra pelle e dentro di noi.
Problem solving.
Il problem solving (locuzione inglese che può essere tradotta in italiano come risoluzione di un problema) è un'attività del pensiero che un organismo o un dispositivo di intelligenza artificiale mettono in atto per raggiungere una condizione desiderata a partire da una condizione data

Il problem solving indica più propriamente l'insieme dei processi atti ad analizzare, affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche.

Va precisato che il problem solving è solo una parte di quello che è l'intero processo di risoluzione di un problema vero e proprio: quest'ultimo comprende anche i processi cosiddetti di problem finding e problem shaping.

L'approccio scientifico alla risoluzione dei problemi, inizialmente era sviluppato secondo uno schema puramente intuitivo:
  • percezione dell'esistenza di un problema
  • definizione del problema
  • analisi del problema e divisione in sottoproblemi
  • formulazione di ipotesi per la risoluzione del problema
  • verifica della validità delle ipotesi
  • valutazione delle soluzioni
  • applicazione della soluzione migliore
Nel definire il problema si operava un'analisi empirica dei dati e si ricercava la riproducibilità del problema così che fosse possibile analizzarlo in maniera quasi scientifica. Le operazioni successive erano diretta conseguenza dell'analisi iniziale, caratterizzate da metodologie personali, disomogeneità delle soluzioni e capacità di riuscita inversamente proporzionali alla complessità del problema in esame.

Per questi motivi nel tempo si sono sviluppate diverse tecniche ragionate e standardizzate per risolvere i problemi, di seguito le principali metodologie.

Metodologie.
Varie sono le tecniche e le modalità di problem solving che possono essere impiegate, ad esempio: FARE.
 
Focalizzare.
  • creare un elenco di problemi
  • selezionare il problema
  • verificare e definire il problema
  • descrizione scritta del problema.
Analizzare.
  • decidere cosa è necessario sapere
  • raccogliere i dati di riferimento
  • determinare i fattori rilevanti
  • valori di riferimento
  • elenco dei fattori critici.
Risolvere.
  • generare soluzioni alternative
  • selezionare una soluzione
  • sviluppare un piano di attuazione
  • scelta della soluzione del problema
  • piano di attuazione.
Eseguire.
  • impegnarsi al risultato aspettato
  • eseguire il piano
  • monitorare l'impatto durante l'implementazione
  • impegno organizzativo
  • completare il Piano.
  • valutazione finale.
Risolvi ed analizza.
Questa metodologia viene utilizzata in ambito informatico per circoscrivere i problemi e costruire delle metodologie specifiche per gli utenti che si basano sull'esperienza comune e sulla condivisione delle conoscenze.

I principi fondamentali sono 3:
  1. cercare la responsabilità di una situazione problematica rallenta la soluzione dello stesso senza portare benefici evidenti
  2. se si trova una soluzione bisogna rendere disponibile una descrizione dettagliata del problema e del metodo per risolverlo
  3. se non si trova una soluzione è comunque importante dettagliare bene il problema e descrivere accuratamente i passi da seguire affinché il problema si ripresenti.
Le operazioni da seguire sono le seguenti:
  • relazionare gli effetti del problema
  • relazionare la situazione hardware e software
  • identificare tutte le modifiche effettuate prima dell'esistenza del problema
  • ricercare le cause
  • analizzare le cause
  • porre rimedio se possibile
  • verificare che il rimedio abbia risolto effettivamente il problema
  • relazionare la soluzione oppure dichiarare l'impossibilità di trovare una soluzione adeguata.

Ho riportato quasi per intero l’articolo trovato in Wikipedia, perchè ci offre la possibilità di riflettere ‘a gratis’, ossia a domicilio, lasciando però ad ognuno di noi le tempistiche e la possibilità di conoscersi meglio. Utilizzerò queste righe nei prossimi articoli di SPS.

Per oggi ho scritto anche troppo…

Ognuno per sé e tutti insieme.

Dipende da noi.
 17102012 V 0 + 291 Sant'Ignazio di Antiochia (Il teorico della Chiesa di cui si conosce solo il martirio) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 30 maggio 2012

Pubblicità e virus nell'azienda Italia.




Quest’oggi ci facciamo un ‘giro’ attraverso le news, le parole, il linguaggio, le domande e l’ingenuità che dovremmo avere quando ci poniamo davanti alla questione ‘paradigma’ attuale.

La società di anche 'solo' trent'anni fa, come avrebbe reagito di fronte ad immagini pubblicitarie simili a quella riportata in apertura di articolo? Oggi va di moda essere 'aperti' e non 'bacchettoni' o 'vecchi dentro'. Ok. Allora, di conseguenza, abbiamo un ottimo terreno virale per tutto quello che ne consegue in termini di 'effetti collaterali'... legati all'abitudine.

Cerchiamo di fissare bene davanti a noi, come se fosse un’immagine stampata sulla retina o direttamente nel ‘chiodo fisso della mente’, come quando abbiamo un pensiero ansiogeno ossessivo, il fatto inequivocabile che ‘siamo abituati a vivere in un certo modo, costituito da una serie di programmi o di routine che svolgiamo quotidianamente ai quali ci siamo assuefatti’

Ossia che non vediamo più la realtà con occhi ‘innocenti’, come quelli dei bambini, ma che vediamo la realtà a cui ‘tutto’ in noi si è abituato a vedere.

Allora. Partiamo dal dato di fatto che l’Italia è un’azienda privata ‘coerentemente’ registrata alla S.E.C. di Washington D.C., negli Stati Uniti d'America, come ha sapientemente scoperto e condiviso Italo Cillo nel suo profondo ‘Tempo di Cambiare 8

Se anche solo per un attimo facciamo ‘opera di astrazione’, rispetto alla logica abitudinaria a cui siamo esposti, e pensiamo ad una azienda privata enorme chiamata Italia, e pensiamo a noi stessi come degli asset, dei ‘valori’, di questa azienda, allo stesso modo in cui riusciamo ben ad inquadrarci quando ci osserviamo sul posto di lavoro, ebbene, ci potremo immediatamente rendere conto che la Vita usuale alla quale diamo il nome di ‘giornata’, che si ripete per decine di migliaia di volte nel corso dell’esistenza media umana, altri non è che un ciclo ritmico personalizzato da parametri direttamente agganciati alla finzione sorretta da un insieme di ‘codici e consuetudini’ installate in noi attraverso la lungimiranza e pazienza regolata nello scorrere del Tempo

Ma, più esattamente, utilizzando la struttura ramificata del Tempo da un ‘qualcosa’ che ha sapientemente provveduto a ‘programmare’ l’usufruizione di un certo ‘scenario’.

Da ‘chi’ e ‘perché’, sarebbero le solite domande, se solo ci ponessimo di fronte ad un riflesso simile.

SPS ha già dato le risposte a simili domande, più e più volte…

Il confine che crediamo attualmente tracciato, tramite ciò che i nostri sensi ‘superstiti’ ci indicano mediante registrazione del sentito e dell’accaduto, va certamente ed ulteriormente allargato. Mediante Analogia Frattale e utilizzo del Metodo Indiretto è perfettamente intuibile il tessuto strategico che sorregge questa versione della ‘Matrix’

Questa neuro simulazione che ‘ci ha’ è sorretta da scopi ed intenzioni precise; modalità inquadrabili in funzione del livello di consapevolezza raggiunta. Infatti, ciò che inizialmente può anche non risultare rilevabile per nulla, poi può emergere all’attenzione di una sensibilità rinnovata e destare moti distruttivi e rivoluzionari, gettare nello sconforto e nel vortice depressionario. Ma può anche essere inquadrato da una visione prospettica superiore per ampiezza panoramica e conferire l’opportunità di osservare l’abitudine 3d come un effetto collaterale di una causa talmente sfuggevole da non essere minimamente presa in considerazione dalla struttura logica in vigore

La consapevolezza si può, dunque, allargare a macchia d’olio e renderla ‘fluida’ con il senso via via più sottile che sorregge le funzioni dell’accaduto, che a cascata si riverberano sui ‘Mondi’, che vengono ordinati per cause naturali di scorrimento e densificazione della vibrazione energetica.

Il Piano Divino ha uno scopo certamente al di sopra di ogni 'parte', tuttavia non è facile scorgerlo esattamente nella vibrazione 3d. Allo stesso Tempo esiste e non esiste, perché l’usufruizione della Vita è un punto prospettico che elabora informazioni in base al proprio livello d’inquadramento dell’accaduto. 

Lo Human Bit è come una ‘sonda’ caratterizzata da un modello auto adattivo, tuttavia in evoluzione, di sintesi dell’esperienza registrata. La ‘tecnologia’ di cui è provvista questa ‘sonda’ è teoricamente massima, anche se risente della Natura da cui è circondata al proprio livello della percezione. Un livello capace di influenzare la capacità presente di ‘possibilità’ della sonda e cioè del livello umano individuale di gestione del Tempo - della ‘giornata’ trascorsa in loop nelle 3d: 

l’abitudine o status quo o paradigma.

Il software che regola per auto adattamento la Vita usuale giornaliera è ‘scritto’ in maniera biunivoca’ fuori/dentro’, tuttavia quando l’abitudine si è installata nei registri della sonda, ha la possibilità di modificare con maggiore autonomia l’apparato sensoriale che sottintende la capacità di scaricare ‘aggiornamenti’ provenienti dall’esterno della ‘cupola’ che contiene l’attuale esperienza di Vita.

L'abitudine è il 'virus'. 

E il virus non è detto che sia solo da intendersi in maniera negativa... infatti si disegna sempre un 'dipende', che deve risiedere al di fuori della portata del giudizio.

È un ‘cane che si morde la coda’ la dinamica che veicola e conduce all’oblio determinato da una situazione di lenta e costante esposizione ad uno scenario abitudinario sapientemente regolato da un mix di intenzioni, che da vari livelli raggiunge la ‘capacità’ della sonda di poter ‘decidere’ quale parte interpretare nell’assunzione quotidiana della ‘realtà’ o del piano degli eventi in cui ci si è calati per ‘diritto’ di nascita.

Altro che Star Wars, la guerra si combatte con i virus per pc.
Un malware (termine che deriva dalla contrazione delle parole inglesi malicious e software e indica un software creato con il solo scopo di causare danni più o meno gravi a un computer) descritto come ‘la più sofisticata arma cibernetica mai scatenata fino a oggi’ è stato scoperto in alcuni computer in Medio Oriente e, secondo quanto riferito da ricercatori e produttori di software antivirus in Russia, Ungheria e Irlanda, potrebbe aver infettato computer anche in Europa.
 
Il malware, chiamato Worm.Win32.Flame, è diverso dagli altri nella sua complessità e dimensione e nella modalità di raccolta delle informazioni da un computer infetto e include il monitoraggio di tastiera, schermo, microfono, dispositivi di storage, rete, Wi-Fi, Bluetooth, porte Usb e processi di sistema

Come scrive il Wall Street Journal il malware è stato chiamato 'Flame' dal laboratorio Kaspersky, un produttore di software antivirus con sede a Mosca, ma è stato nominato anche sKyWIper dal laboratorio ungherese di crittografia e sicurezza di sistema (CrySyS Lab). Sia il Kaspersky che il CrySyS hanno detto che è probabile che il malware sia stato sviluppato da un’entità di emanazione governativa.
 
Un rapporto del laboratorio Kaspersky sostiene che ‘la geografia degli obiettivi (alcuni Stati sono in Medio Oriente) e anche la complessità della minaccia non lascia alcun dubbio sul fatto che sia stato uno Stato nazionale ad aver sponsorizzato l’attività generata dal virus’. In un rapporto del laboratorio CrySyS si legge: 

'I risultati della nostra analisi tecnica supportano l'ipotesi che sKyWIper sia stato sviluppato da un ente governativo di uno Stato con budget e capacità rilevanti, e può essere correlato ad attività di guerra cybernetica'. 'SKyWIper è certamente il malware più sofisticato che abbiamo incontrato durante la nostra attività, probabilmente è il più complesso malware mai visto'.
 
Anche se il virus è appena stato scoperto, ci sono evidenze che potrebbe essere stato in funzione per almeno due anni. Secondo Orla Cox, responsabile delle sicurezza per Symantec (EUREX: SYMF.EX - notizie) in Irlanda, la complessità, il livello di professionalità e l'enorme quantità di dati raccolta è la prova che si tratta di uno strumento di spionaggio cybernetico. 'Di solito i responsabili di un attacco di malware standard cercano di limitare la quantità di dati provenienti dal computer perché altrimenti è molto difficile trovare quello che si sta cercando,' ha detto. 'Questo è del tipo usato dalle vecchie scuole di spionaggio. Prendi tutto quello che puoi e setaccialo. Questo dimostra che vi è un'agenzia alla fine del processo, che dispone della larghezza di banda per gestire questa mole di dati'.
 
Vitaly Kamluk, principale esperto di malware per il Kaspersky Lab, ha detto che ci sono stati molti indicatori per identificarlo come un'arma, non ultimo il modo altamente mirato con cui ha colpito. In base alle loro indagini, sono state segnalate solo 382 infezioni, 189 delle quali in Iran, e il malware ha mirato a colpire individui più che organizzazioni. Il CrySyS Lab ha detto di aver trovato un indizio del malware in Europa già nel 2007 e trovato un contagio negli Emirati Arabi Uniti nel 2008. Sia Symantec che Kaspersky ritengono che risalga al 2010.
 
Mr. Kamluk ritiene che il malware sia stato probabilmente introdotto da una chiavetta Usb o da altro supporto rimovibile. Una volta iniettato, il malware contatta uno dei server principali e di controllo da qualche parte nel mondo e, se necessario, scarica i moduli aggiuntivi. Per cercare altre macchine da infettare, ha usato la stessa tecnica di Stuxnet, un malware precedente molto sofisticato. 'A differenza di Stuxnet', ha dichiarato Kamluk, 'Flame è molto più sofisticato e non cerca semplicemente di infettare qualsiasi computer'. 

Ha detto che il malware è anche in grado di trovare informazioni su altri dispositivi circostanti. Usando il Bluetooth, per esempio, è in grado di collegarsi a telefoni cellulari o computer portatili.
 
Mentre per Stuxnet c’è stato un certo numero di sospettati, compresi gli Stati Uniti e le agenzie di intelligence israeliane, Mr. Kamluk ritiene che non ci siano evidenze per individuare il responsabile di Flame e attribuire delle colpe sarebbe quindi solo frutto di pura speculazione. 'Una buona quantità di stringhe di testo che siamo riusciti ad estrarre sono scritte in ottimo inglese', ha detto. 'Ma questo non ci dice molto'.
 
Secondo la signora Cox, il basso numero di contagi e la natura altamente specifica dell'infezione ha reso difficile prospettarlo come una minaccia per la maggior parte degli utenti. E ha suggerito che il malware possa avere la capacità di cancellarsi automaticamente dai computer.

'È possibile che il server di controllo possa cancellare l'infezione cosicchè l’utente non saprà mai di essere stato preso di mira'.
 
La dimensione di Flame. Si ritiene che il modulo iniziale possa essere di circa 6 megabyte, che sommato agli altri 20 moduli lo porterebbe a 20 megabyte - lo pone su una scala completamente diversa dagli altri malware, che sono generalmente misurati in centinaia di kilobyte. Altro fattore strano, dice Mr. Kamluk, è la scelta del linguaggio di programmazione. 'Alcune parti sono scritte in LUA, un linguaggio utilizzato di solito per i giochi, che non ho mai visto usare per un malware prima d’ora'.
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Utilizziamo il ‘Metodo Indiretto e frattale’:

ha suggerito che il malware possa avere la capacità di cancellarsi automaticamente dai computer. ‘È possibile che il server di controllo possa cancellare l'infezione cosicchè l’utente non saprà mai di essere stato preso di mira’.
 
Ergo? ‘L’utente non saprà mai di essere stato preso di mira’. Leggiamo la vicenda in questo modo:

l’individuo non saprà mai di essere stato preso di mira. Ossia l’individuo ha subito una ri programmazione dei propri ‘sistemi’ senza saperlo. Ciò equivale a sostenere la tesi che SPS porta avanti da Tempo, che si riferisce ad una sofisticazione totale dell’ambiente in cui si muove e vive l’individuo stesso. Ossia che, in soldoni, attraverso l’ambiente stesso in cui si è immersi si riceva una ri programmazione induttiva del software alla base della conduzione individuale esistenziale.

Dal punto di vista di SPS, l’individuo è sottoposto ad una sorta di hackeraggio continuo delle proprie funzioni native, mediante l’aria che respiriamo, l’alimentazione, i modelli comportamentali dettati dalle televisioni e dai media in generale, dai codici di leggi, dalle mode e dalle tendenze, dalle religioni e dalle scuola, dallo sport e dalle regole consuetudinarie imposte dallo stare insieme, dalla famiglia, dall’amicizia, etc.

Le scie chimiche sono degli irroranti continui sulle nostre ‘teste’ di sostanze parassitarie il cui frattale è l’esistenza dei virus per Pc, nonché l’esistenza di forme di Vita animale e vegetale parassitarie, nonché l’esistenza tra gli umani di individui caratterizzati da modalità parassitarie.

Nei film di spionaggio o di ‘azione’, ci fanno esattamente vedere a quale livello di tecnologia è possibile disporre/ricorerre, ma solo per coloro che hanno un diretto lignaggio. Fantascienza? Suvvia…

Ecco un esempio di come sia possibile emergere o non essere completamente fagocitati dalle spire dell’abitudine:

La 12enne che attacca le banche.
Il sistema bancario spiegato da una dodicenne non è mai stato così attraente. Soprattutto in tempi di crisi. E così il video di Victoria Grant, bambina canadese che attacca il governo e gli istituti di credito, diventa un vero e proprio ‘tormentone’ su YouTube. Tanto da raggiungere, secondo Forbes, le 200mila condivisioni, ed essere ripreso da tutti i blogger americani per arrivare al Financial Times e all’Huffington Post.
 
Victoria si pone una serie di domande, a proposito delle banche e della crisi. Quesiti normali, per i normali consumatori e cittadini. Meno, forse, per una ragazzina della sua età: 
 
Vi siete mai chiesti perché il governo impone ai canadesi così tante tasse? Vi siete mai chiesti perché i banchieri delle più grosse banche canadesi siano sempre più ricchi e noi no? Vi siete mai chiesti perché il nostro debito nazionale supera gli 800 miliardi di dollari e perché noi spendiamo 160 milioni di dollari ogni giorno a banchieri privati per soli interessi sul debito nazionale?’.

Victoria, da brava scolaretta, ha trovato però anche delle risposte. Secondo lei, il problema centrale è che il governo canadese prende denaro a prestito dal sistema privato delle banche, pagando un tasso di interesse. ‘Così ci derubano due volte’ attacca la bambina dall'aspetto angelico nel video proiettato anche a un incontro del Public Banking Institute di Filadelfia. ‘Ci derubano come cittadini perché ci prestano soldi con alti tassi di interesse. E poi come contribuenti, perché i soldi che il governo usa per ripagare i prestiti sono anche quelli nostri’

Una ricostruzione condivisibile? Forse troppo semplice. Ma per una bimba di 12 anni basta e avanza.
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Vi chiedo: 
  • è una ricostruzione condivisibile?
  • troppo semplice?
  • che per una bimba di 12 anni basta e avanza?
Se questa ‘versione’ fosse sufficientemente diffusa tra la Massa, ossia se la consapevolezza di questa ‘bimba’ fosse la consapevolezza della ‘Gente’, allora saremmo già oltre la metà del guado. 

Questa ricostruzione non è troppo semplice ma è un frattale molto chiaro del come siano messe le ‘cose’ ad un livello molto più complesso

È questa la capacità dell’analisi secondo i modelli dei frattali; è una semplificazione che permette, a prescindere dal livello di ‘preparazione’, di un individuo, di poter cogliere il ‘sunto’ di una intera questione, che sovrasta e regola dall’alto della propria complessità.

Quindi. La ricostruzione è perfettamente condivisibile perché si avvale di una precisa legge Universale, che la Scienza utilizza usualmente quando fa carotaggio, quando fa statistica, quando fa le previsioni del tempo, quando analizza campioni per comprendere l’intero, quando prevede come andranno le elezioni studiando la minoranza dei seggi campione, etc.

Anticamente questa era una vera e propria Arte della Divinazione, basata sulla conoscenza dei precisi legami che intercorrono tra le diverse ‘grandezze’

Gli Sciamani o l’Oracolo di turno o l’anziano saggio della tribù, avevano la capacità di decodificare il codice del futuro mediante osservazione semplificata di eventi che accadevano nel presente di fronte ai loro occhi come risposta a precise evocazioni o domande mirate ed emanate con la necessaria dose di ‘energia’ necessaria a stipulare quella sorta di ‘patto’ tra forze diverse a diverse profondità dell’assunzione dell'esperienza.

La 'ricostruzione' non è troppo semplice, perché si avvale del preciso apporto di una legge dell’Universo.

Il livello raggiunto dalla bambina di 12 anni è tale perché essa vede con occhi che hanno ceduto poco o niente rispetto al piano abitudinario. La bambina vede le cose esattamente come sono, in una modalità che sfugge del tutto agli adulti, che si limitano a giudicare e quasi a compatirla, come se fosse solo un 'episodio' fine a se stesso. 

Il messaggio che ella emana è ben più alto e profondo di quello che il fenomeno mediatico le colora addosso

Ognuno di noi è una sonda caratterizzata da capacità proprie decisionali in funzione di precisi algoritmi impostati per ‘immagine e somiglianza’. Caratteristiche che possono essere ‘violate’, ad un certo punto ed ad un certo livello dell’esperienza. Violate e sostituite. Eppure ricordiamo sempre che non tutto è mai perduto veramente, perché esiste sempre la possibilità di ‘restorare’ ed effettuare backup dell’originale impostazione

Ciò che accade è sempre inteso e pianificato dal livello superiore, per cui nulla è mai per caso – sia nel bene che nel male.

A cosa assomiglia molto il concetto di ‘immagine e somiglianza’? Esattamente ad un ‘moderno’ copia e incolla, alla clonazione, al ripristino di un backup… ad un restore.

Le personalità allora possono essere immagini temporanee della memoria o del Sistema Operativo scelto di volta in volta al fine di poter continuare opportunamente l’esperienza delle 3d.

Il Piano nel Piano nel Piano…

È il Tempo che permette la veridicità dello ‘stare qua’. Le cose diventano serie, tragiche, drammatiche, nel reame e nella conduzione esistenziale permeata tra le spire dello scorrimento temporale. Dove si colloca la responsabilità, nello scorrere del Tempo, quando ci si ricolloca in una condizione di 'oblio' emanatosi dal paradigma o Incantesimo?

Ho davanti a me due diverse locandine pubblicitarie.

Leggendole a diversi livelli della possibilità a me conferita, riesco ad ottenere una modalità diversa della possibilità di inquadramento della ‘realtà’. Ad esempio, la prima locandina è inerente ad un concorso fotografico per le scuole mirato alla sensibilizzazione degli alunni e della famiglie a consumare maggiore quantitativi di frutta e verdura. Ad un certo punto si legge:

Aiutiamoli a crescere sani.
I ragazzi molto spesso scelgono un’alimentazione troppo ricca di alimenti di provenienza animale, dolci e bevande con molti zuccheri semplici, un regime alimentare monotono e non sufficientemente vario… Una colazione e una merenda con frutta o verdura sono una scelta non solo possibile, ma soprattutto gustosa. Perché non farla?
 
Perché non farla! Bella domanda. Ecco il perché:
  • i ragazzi non scelgono ma semplicemente sono indotti a comportarsi così.
  • i ragazzi non scelgono ma semplicemente non hanno alternative ‘concrete’
  • i genitori non hanno invece il Tempo per proporre certe scelte che molto spesso ignorano essi stessi o non hanno nemmeno l’energia per insistere
  • la pubblicità propone modelli del tutto diversi. Volete mettere una merendina zuccherata all’inverosimile e una carota?
  • lo Stato permette alle aziende di ‘fabbricare’ vere schifezze dal punto di vista incantesimale
  • le aziende non si astengono certamente dal farlo per scopi di business e di assoluta mancanza di consapevolezza ed alternativa
  • la Massa ha scelto ormai in questa maniera? No, la Massa è stata convinta nel regime abitudinario del Tempo imposto.
'Un regime alimentare monotono e non sufficientemente vario', alias:
  • incantesimo
  • paradigma
  • abitudine
  • stile di Vita 'monotono'.

L’altra locandina è inerente ad una diversa pubblicità. Ritrae Gianluigi Buffon, l’eroico portiere della Juventus e della nazionale, mentre espone fieramente una carta prepagata ricaricabile ‘pensata per te’: la ‘Stars Card’.

Prima di scrivere che cosa sia questa ‘Card’, ricordiamo solo che il simbolo che ricalca Buffon agli occhi dei tifosi, dei bambini e di molta gente in generale, è certamente positivo.

Egli è un ‘campione’ dello sport e un uomo dalla buona immagine pubblica. Per cui se Buffon consiglia ‘qualcosa’ verrà certamente preso in considerazione da una buona parte del ‘target’ a cui le campagne pubblicitarie mirano con fare sempre più aggressivo.

Ossia, Buffon è un canale o la canna di un cannone, che lui non comanda ma che 'presta' in cambio di denaro.
 
Infatti Buffon propone o ha proposto molti ‘articoli’, tra cui l’acqua Ferrarelle, i giocattoli della Toys Center e i cereali Coco Pops della Kellog’s. Tralascio ogni sorta di parere personale sui prodotti pubblicizzati e passo all’ultima interpretazione del popolare sportivo nazionale: 

la carta ‘Stars Card’. Ecco precisamente che cosa è.

Stars Card è la carta prepagata ricaricabile pensata per te da PokerStars.it Ideale per effettuare in tutta sicurezza i pagamenti di tutti i giorni, in Italia o all’estero, sul circuito Visa Electron, la carta StarsCard ha tantissimi vantaggi:
  • comoda per ricaricare direttamente il tuo conto gioco PokerStars.it e ricevere le vincite in maniera facile e veloce
  • ricaricabile in contanti e con carta PagoBancomat nei punti vendita Lottomaticard o con bonifico bancario
  • comoda e flessibile, spendi dove vuoi sul Circuito Visa Electron e nei punti vendita Lottomaticard
  • utile per fare accreditare lo stipendio o ricevere bonifici grazie all’IBAN personalizzato
  • con la StarsCard è possibile ricaricare il Conto Gioco direttamente sul sito www.pokerstars.it
Una grande ‘comodità’, non è vero?

La carta è piena di costi per cui è meglio informarsi molto bene prima di concordarla. Persino la telefonata per ‘urgenze’ ha un costo, nel pieno rispetto della modalità parassitaria bancario/assicurativa.

Mi chiedo solo come una persona facoltosa come Buffon, come una persona che ‘sembra’ sempre essersi presentata in maniera positiva dentro e fuori dai campi da gioco, abbia accettato di sponsorizzare questa modalità di tentazione del ‘target’

Ne aveva proprio così bisogno?

Se costoro, che hanno una valenza simbolica riconosciuta sulle Masse, accettano di farsi promotori di azioni simili, allora non lamentiamoci se Monti propone di fermare il Calcio per due o tre anni.

Perché? Perché ce la suoniamo e ce la cantiamo… e ‘se lo dice Buffon allora è vero’. In questa maniera ragiona non solo l’adolescente ma anche il cosiddetto adulto.

Se Buffon o Totti o compagnia bella, non si fanno un esame di coscienza, ritenendo che esista la libertà ed il libero arbitrio e che le persone siano vaccinate e dunque padrone delle loro scelte, si sbagliano di grosso perché in realtà fingono di non sentire quello che in profondità la loro ‘intelligenza’, per dirla alla Krishnamurti, gli sussurra in continuazione.

È un vero e proprio ‘demone/virus’ che si impossessa dell’intenzione degli individui.

Hai 1? Ne vuoi 2.
Hai 100?. Ne vuoi 150.
Hai 10000? Ne vuoi 15000.

Non c’è limite. Non c’è orizzonte. Non c’è logica se non quella dell’eccesso a scapito altrui.

Il virus è da Tempo libero di agganciare le nostre estensioni. L’ha già fatto e il risultato attuale è questo Mondo caratterizzato da dinamiche mescolate e difficili da decodificare dal punto in cui ci si trova.

Hai un vantaggio? Te lo tieni e speri che duri il più a lungo possibile, magari almeno sino al momento della Morte. Il ‘resto’ non è un problema tuo, nemmeno quello che sarà di 'te' dopo la 'tua' Morte.
 
Peccato per quella ‘vocina’ che continua a stressare e a rompere i cosiddetti. Allora alziamo la nostra voce e divertiamoci, così non la sentiamo più. Ma prima o poi devi andare a dormire, no?

Allora vai a letto ubriaco tutte le sere, così la tieni lontana ancora un po’, almeno per il Tempo di addormentarti. Alla via così, si dice…

Buon viaggio, allora, ma ricorda sempre che l’Italia è un’azienda privata e tu sei un suo asset e sai cosa succede se per qualche motivo questa azienda dovesse smettere di ‘fare utili’? Ecco il frattale:

Nella serata di ieri, dopo una convulsa giornata segnata dall'arresto dell'ex presidente Massimo Ponzellini, la banca milanese (Banca Popolare di Milano) ha annunciato che non pagherà gli interessi maturati su due sue emissioni obbligazionarie, Perpetual Subordinated Notes e Company Preferred Securities, alle prossime scadenze previste rispettivamente per il 25 giugno 2012 e 2 luglio 2012.

La banca ha spiegato che ‘la sospensione facoltativa del pagamento degli interessi è consentita dai rispettivi regolamenti dei summenzionati titoli, in quanto il bilancio d'esercizio di Bpm al 31 dicembre 2011 si è chiuso con una perdita di 505 milioni di euro e nessun dividendo è stato (o sarà) dichiarato o pagato sulle azioni ordinarie di Bpm durante i 12 mesi precedenti alle rispettive date di pagamento’.
Link

Lo avevano scritto preventivamente in quella fitta boscaglia di ‘vocine’ che nessuno legge mai. Capito? 

Ciò farà aprire gli occhi alla Massa? Ciò costituirà un precedente valido per 'cambiare'? See...

Ma se sei tu che non puoi pagare, che ti succede? Se non hai nulla, bah... Ma se hai asset te li portano via. Il gioco non è paritetico, non è giusto, non è democratico, non è libero, non è morale né etico… Il ‘gioco’ è molto simile a quello della Roulette in cui il Banco vince sempre…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com