venerdì 30 settembre 2016

Scienza, non fantascienza.



Qualche volta il coraggio si presenta soltanto nel momento in cui non si vede altra via d'uscita…”.
William Faulkner
Quale tipo di “coraggio”, allora, è questo?
Qualcosa che si manifesta solo se… che cosa “è”
Come al solito, ci sono infinite modalità di lettura, ma… quale sarà quella “migliore”? Quella più “efficace”
Come, forse, puoi notare… ti mancano delle chiavi di lettura, per cui l’interpretazione che dai, è sempre un parto della convenzione nello status quo “qua, così”. Nella sostanza, senza un obiettivo, una meta, un desiderio, un sogno, una idea, un progetto, etc. non vai da nessuna parte, ovverosia, “rimani esattamente dove già sei (‘qua così’)”. 
Senza le idee chiare “lato tuo/umanità, centrale”, tutto quello che ti contraddistingue è... in tutto quello che sembra esistere, in virtù di un preconfezionamento “naturale/divino/originale”… che tendi, nel dubbio, a prendere come assoluto
 
Senza la tua memoria, la tua esperienza, i tuoi ricordi, etc. il momento di “è già successo” ha sempre la meglio su tutto quello che “poteva essere ed, invece, non è stato (alternativa sostanziale)”.
Ergo:
non ti rimane altro che, auto relegarti/regolarti nella convenzione AntiSistemica (la forma di realtà manifesta “ad immagine e somiglianza” della compresenza non manifesta dominante).
In questa maniera, per “auto asfissia generale”, fai tutto da te (o, perlomeno, questa è l’impressione che ti fai, rilevi, misuri, ragioni, calcoli, pensi, immagini, credi, etc,).
 
In tutto questo, non sembra nemmeno esserci spazio per quella che “è” la ragione fondamentale, della realtà manifesta “qua, così”.
  

giovedì 29 settembre 2016

L’annidato singolo comune.


L'inquinamento è una tendenza (frattale espansa): inquina mente...
"Il mondo del calcio è sporco, ma non voglio essere io a sporcare anche quello inglese e non rispettare le regole. Vi sto proponendo un modo per guadagnare ed essere al sicuro. Quella inglese è la peggiore cultura del mondo, sembrano buoni, ma in realtà sono i più sporchi, anche peggio rispetto a quello che succede in Argentina o in Brasile. In Inghilterra sono i peggiori per quanto riguarda il calcio...".
"Per quanto riguarda il calcio..."?
"Qua, così"... è tutto un uniformarsi (a chi/che cosa?).
"L'Occidente… è a una svolta storica. È in gioco la sopravvivenza della democrazia, anche a causa della situazione economica e finanziaria… Siamo alla vigilia di una nuova, grave crisi economica che aggraverà il pericolo della fine delle democrazie, così come le abbiamo conosciute…".
“Qua, così”… vivi in/nella democrazia?
Lo desumi, facendo un paragone con quel modello di vita, che credi essere proprio d’altri tempi, ormai, trascorsi. Qualcosa che è “passato” e che, dunque, non ti riguarda più. Eppure
La democrazia… etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dall'insieme dei cittadini che ricorrono ad una votazione…
Eppure… c’è sempre qualcosa che “percepisci non andare”.
Qualcosa che ti fa descrivere la realtà manifesta (con te al suo interno), come “uno schifo”.
Perché, allora, tendi ad essere tanto “pessimista”? Perché tendi a riflettere, prima di “mettere al mondo (in questo tipo di mondo) dei figli”? Che cosa te lo fa pensare, visto che “sei in democrazia”?
  

mercoledì 28 settembre 2016

Per te, che cosa significa “niente di strano”?


È "strano" che l'Isis batta una propria moneta? Oppure, sarebbe "strano" se non lo facesse, visto che lo fanno tutti gli Stati?
Cosa è... normale?
Se dalla terra nascerà,
la forza che ci attaccherà
noi restiamo tutti con te,
perchè tu... tu sei Jeeg.
Quando il domani verrà, il tuo domani sarà
coi tuoi poteri tu salvi il futuro
dell’umanità…”.
Jeeg Robot
Citando il testo di Jeeg - il popolare “eroe immaginario di fine anni ’70, del secolo scorso” – ti puoi accorgere di una chiave di lettura, di quello che 1) “è già successo” e, per questo 2) “continua a succedere”, poiché 3) “non ricordato e non ‘visto’”.
Quanto, di interpretabile dalla “forma” di qualsiasi “cosa/evento/persona”, ricorda 1) quello che “è già successo” e 2) quello che “continua a succedere (ad ‘immagine e somiglianza’)”?
Quanto, di quello che “fai/sei”, ricorda – poi – quello che “ti accade”? Quanto di tutto ciò è casuale e/o causale? Quanto, di conseguenza, “puoi giungere a controllare”?
E, altresì, quanto “ti controlla”?
Termini alla moda, come “caso, fato, destino, fortuna, forza, impotenza, etc.” che cosa decretano – sostanzialmente/concretamente – mentre li “emetti (usi)”? E… in quale percentuale “li usi” e/o “vieni usat3”?
Non lo sai, poiché “non sembra tanto importante”. Vero?
Ma è proprio nella particella “sembrare”, che si sviscera l’incanto:
  • ciò che ti sembra
  • non corrisponde
  • a ciò che “è”
e che continua a succedere
  • nonostante il “tuo” giudizio di parte, dominat3.
Ciò che “ti sembra di sapere”, da dove giunge
  

martedì 27 settembre 2016

La via per la riuscita dal loop è la sua risoluzione.



Scioglimento di una situazione involuta e complessa... con significati riconducibili a "ottenimento di un risultato esatto"...
Come ti oriento l’opinione pubblica?
In infiniti modi, globalizzandola (la "campagna d'invasione del medioriente" è, ad esempio, al culmine del suo, auto invasivo, impatto. Le zone "già occupate", servono da basi d'appoggio e da "esempio", per inoltrare l'azione. Il mondo diventa sempre più identico nella sostanza, poichè "già lo è").
Uno di questi è “attraverso la pacifica pubblicazione di romanzi (la cui evoluzione è, ormai, quella di diventare dei film), che riescono ad attecchire nella mente delle persone”. 

"Globalizziamo" che?
Si può sostenere che, a livello frattale espanso, non ci sia alcuna differenza tra le “fasi della farfalla” e quella dell’evoluzione (trasporto) dell’idea (l’idea è come la farfalla: “vola e si deposita; vola e si deposita…”). 
L’idea “vola e si deposita”, diventando romanzo.
Poi, “vola e si deposita”, diventando film… per, poi, divenire “nuova idea” all’interno della mente umana pubblica, che “legge e va al cinema” per trovare sollievo dalla via quotidiana.
Trovando, invece, un tipo di “alimentazione” che mai si aspetterebbe… facendo proprio, un carico di idee altrui, respirate come nell’aria, come onde subliminali, come energia invisibile, come “mani che plasmano abilmente”, etc.
Prima di diventare idea, l’idea è “ispirazione” (la cui “sede” è nell’auto convenzionale “nulla”). Un “dato di fatto” completamente inesplorato (alla faccia di ogni romanzo d’avventura).
Film, alla moda, come ad esempio Inception, hanno provato ad “avvisarti”, su questa tematica, ma… “qua, così” ti sei abituat3 a prendere tutto come “spettacolo di uno ‘spettacolo che, comunque, deve andare avanti’”.
Ritornando, così, a loopin qualcosa che sfugge strategicamente e causalmente.
 

lunedì 26 settembre 2016

Giurisdizionalmente.


 
Che (chi) cosa conta, “qua, così”? Chi (cosa) riesce ad “imprimere il proprio intento (sogno), ‘qua così’”? Perché l’ingiustizia regna sovrana e tutto quello che, “te l3 fa digerire” è – al limite, illusoriamente – la speranza religiosa, l’ambito attivo politico o/e il più assoluto menefreghismo egoico, di parte?
Farti credere checorrisponde ad auto mantenerti “in pugno”, se… (non visto che, la compresenza non manifesta dominante “esiste ma non c’è o viceversa”). Cioè, visto che la ragione fondamentale non è “qua, così” completamente emersa (ricordata) ma, solamente, “rammentata, a livello frattale espanso, attraverso tutto quello che succede, poiché ‘è già successo’”.
Di conseguenza, la tua corsa è sempre una rincorsa, dietro a qualcosa che emette "radioattività" (un mix tra intento e memoria frattale espansa, con il primo... eletto a segnale portante AntiSistemico e la seconda... a fare da “colonna sonora”, di/per un film – divenuto – “muto”).
 
La realtà manifesta è attinta dalla realtà potenziale; in quale modo?
Attraverso la relativa “evocazione”. Come?
Per mezzo della propria grande concentrazione di massa (influenza). Su cosa?
Sul sistema operativo frattale espanso, il quale agisce “con le qualità attribuite a Dio (non essendo, però, Dio)”… giurisdizionalmente, secondo l’influsso (intento) dominante (che per delegazione frattale espansa, costituisce quella “leva” in grado di “andare a comandare” indirettamente e, dunque, senza passare attraverso l’esigenza solare di essere, anche, manifest3). 
  

venerdì 23 settembre 2016

Un diamante è per sempre (per sempre “cosa”?).


Algordanza ha come obiettivo la diffusione di una nuova forma di sepoltura:
la trasformazione delle ceneri umane in diamanti
Questa non è solo “una pubblicità”.
  
La "preziosità" umana... vive per sempre, distaccata sensatamente dal proprio centro sostanziale:
  
il "segno" della possessione e dell'incanto, "qua, così".
Un Horcrux è un oggetto in cui un Mago Oscuro ha nascosto un frammento della propria anima al fine di raggiungere l'immortalità. La creazione di un Horcrux è considerata la forma più orribile di magia, della peggior specie di malvagità, poiché viola le leggi della natura e della morale, e richiede un atto terribile come l'assassinio per essere realizzato
Tutto quello che è possibile fare (e nel potenziale, è possibile tutto) non “viola le leggi della natura”, poiché – la natura è un riflesso condizionato della /dalla dominante
La natura è adeguamento… seppur ancora frammischiato all’origine neutrale frattale espansa, riversata nella natura (la "morale" non fa "qua, così" alcuna eccezione).

 
Algordanza - parola che in romancio significa ricordo - ha come obiettivo la trasformazione delle ceneri umane in diamanti, unici e irripetibili come le persone da cui provengono.
Fin dai tempi più remoti i diamanti sono simbolo di eternità, di ricordo, di purezza e di amore.
Algordanza vuole aiutare a mantenere la memoria della persona cara scomparsa attraverso questo simbolo molto speciale ricreando in laboratorio le condizioni per la sintesi e la trasformazione delle ceneri di cremazione in un Diamante della Memoria senza eguali
Per amuleto si intende un qualunque oggetto utilizzato per superstizione, credendolo un "difensore" da mali o pericoli o per propiziarsi la fortuna…
Sinonimo di "amuleto" è anche la parola talismano…
Gli amuleti includono:
gemme o semplici pietre, statue, monete, illustrazioni, pendenti, anelli, piante, animali, ecc.; anche frasi pronunciate in alcune occasioni: per esempio vade retro Satana…
I primi amuleti utilizzati dagli uomini primitivi - per lo più cacciatori - venivano ricavati da ossa, denti o corna di animali, e davano al possessore un senso di sicurezza e fiducia nel proprio destino
  

giovedì 22 settembre 2016

Fuoco alla polveri.



Chi/cosa sta immaginando tutto questo?
Al di là di tutto, persino della metafora... chi/cosa riesci, ancora, ad immaginare? Al massimo giungi ad una "causa", ma... non più, raggiungi la ragione fondamentale (se non investendola dell'etichetta irraggiungibile "Dio", non capendone nemmeno la portata frattale espansa).
In SPS, il riferimento all'immaginazione è sostanziale, concreto, agibile, percorribile, calpestabile, auto sostenibile, certo, etc. pur facendo riferimento, anche, all'immaginazione (fiaba) convenzionalmente disinnescata "qua, così" e raccontata solo agli infanti.
Quando “smarrisci la tua memoria (causalmente e senza, ovviamente, saperlo)”, rimani come un libro – ritornato bianco – alla mercé di quei “principi”, orientati a “riscrivere tutto”
  
Così, ciò che è il tuo “è già successo”, ritorna esattamente da dove era provenuto, ossia: nel potenziale.
In qualcosa di sempre possibile ma, dipendente dall’intenzione avente sufficiente “potere” per disgelare o per, default, mantenere l’eterno inverno (che tutto conserva, in attesa di una primavera orientante il carico informativo, auto compresente).
Nel potenziale esiste già tutto. Senza alcun limite. Senza nessuna censura. Tutto già “perfettamente immaginabile”. Tutto disponibile, se solo ricordi la modalità per la relativa “estrazione”.
È, questo, un discorso tanto astruso, per te e per la tua prospettiva?
Certo che no. Ma… SPS (Io) a chi mi sto rivolgendo, ora “qua, così”?
A Te o a… “Te”? 
  

mercoledì 21 settembre 2016

Non ci sono. Seguimi…



Bocca della verità, ora inserire la mano costa
Costerà 2 euro infilare la mano nella bocca, una delle mete preferite dai turisti a Roma…
Si narrava, ieri, della “demenza” che attanaglia la società “qua, così”.
No. Non il “morbo di Alzheimer” o analoghe forme di effetti collaterali, bensì, della demenza che è, ormai, insita nella società umana AntiSistemica.
Qualcosa che giunge “dall’alto”, facendo il verso al più che convenzionale moto di orientamento, che “partendo da Dio, discende verso il basso”.
Ergo:
qualcosa di “radioattivo”, che rappresenta la realtà compresente “nei cieli”…

"Radioattività"...
Chi di “sano di mente”, potrebbe “spendere” due euro, per inserire la propria mano nella “bocca della verità”? Forse, qualcun3, per "far felice i figli"...
E, soprattutto, con quale scopo?
Dimostrare che “è nel vero”? Confidando in chi/che cosa?
Gettare via due euro, così, equivale a non avere rispetto per tutti coloro che, “qua, così”, per guadagnarli devono “lavorare (da perfetti schiavi)” per qualche giorno intero.
Certo, il riferimento non è alla “ricca sceneggiatura occidentale (che anche quando piange, sta meglio di qualche miliardo di persone)”, ma alla “derelitta parte altra” che non ha più nemmeno la forza di “alzare la testa”, se non per rispondere con la violenza (nelle sue frange più estreme) ad una forma di violenza non apparente, perché cementata nella “legge” e nella sostanziale “distrazione” altrui, massiva.
Una forma di demenza pubblica è sempre più “tollerata/attratta”, tanto che “auto definirsi… pazz3, è diventato ormai di moda”.
  

martedì 20 settembre 2016

La demenza intelligente.


"Come la Nutella"...
Relativamente al modello esistenziale “qua, così”, per giungere a “fartene una ragione” occorre che impieghi un singolo, piccolo, termine:
  • demenza.
Per un prestito da 5mila euro, da rimborsare in 24 mesi, il tasso medio è del 9,86 per cento, secondo la simulazione di Corriere Economia. L’esborso medio cala del 14 per cento in un anno
Nonostante il “calo”, infatti, “il tasso medio è del 9,86 per cento
Qualcosa di assurdo, se raffrontato con l’effettivo “costo del denaro” nella Ue, che è – e rimane, di fatto – a zero.
Qualcosa che “ritrova una ragione”, solo se poni te stess3 (e la Massa, quindi) in uno stato di sostanziale “demenza”. Non è, di fatto, il “potere” ad aver preso una via “demente”, ma sei “tu, che sei sprofondat3 nella demenza più assoluta, poiché l’hai permess3:
  • hai permesso che tutto questo potesse succedere.
E lo hai permesso, dal momento in cui “è già successo”.
Cioè, il “punto di svolta” non è da ritrovarsi nel presente, bensì, nella compresente e non manifesta ragione fondamentale dominante (il “qua, così”). e, ancora più precisamente, il “è già successo” è relativo ad un ancoraggio nel passato, che non smette più/mai di emettere sentenza radioattiva frattale espansa.
La storia è scritta dai vincitori…”. Ossia: 
dal momento di “è già successo”, i vincitori possono permettersi qualsiasi strategia. Anche quella, globale, di accomunare tutto e tutti attraverso la propria sostanziale “spremitura esistenziale”, che nel fisico dà luogo alla condizione di malattia e, dunque, anche di demenza.
L’effetto collaterale della ragione fondamentale è “simbolico (oltre che fisico)”.
Per qualche ragione, tutto è diventato una metafora”.
Demolition
  

lunedì 19 settembre 2016

Fenomenale.


Loop.
Il fatto che in “Europa non meno di cento milioni di persone fanno regolarmente uso di prestazioni sanitarie di Medicine Non Convenzionali a livello preventivo e curativo” non ci autorizza a inferire (arguire, desumere, derivare, etc.) che sia giusto
Certamente. Quindi, per relazione transitiva:
il fatto che in “Europa non meno di seicento milioni di persone fanno regolarmente uso di prestazioni sanitarie di Medicina Convenzionale a livello preventivo e curativo” non ci autorizza a inferire (arguire, desumere, derivare, etc.) che sia giusto
Ok?
  
Puoi fare riferimento a qualsiasi tipo di “logica e tradizione scientifica”, ma… non hai nessuna certezza che la Medicina Convenzionale sia migliore di quella Non Convenzionale che, anzi, d’assieme “qua, così” sono divenute identiche, nel momento in cui sono state “industrializzate”, ossia, rese “proficue dalla prospettiva del lucro, di parte (che è esattamente la stessa)”. 
Ovvio, SPS (Io) non riuscirò a convincerti, perché la tua esperienza “parla per te” e cioè “fa le veci” dello status quo. Così, ognun3 crede solo in quello che si è abituat3 a “ricavare”.
Ma, la “cosa” è molto, ma molto, più profonda di come la puoi riuscire usualmente a percepire “qua, così”.
 

venerdì 16 settembre 2016

Insensibile attraverso i sensi (3)



È questo il tuo problema. Credi di poter scegliere…”.
La zampa di scimmia
Cosa descrive e racconta, Dante? Quale simbologia è codificata nella “sua” opera?
Cosa c’è di più “materiale (alias: di più vicino)” all’essere umano, appallottolato nella società umana?
L’inferno o, nel mezzo, il purgatorio. Mentre il paradiso è qualcosa di molto più inaccessibile. La “visione” dantesca è, così, molto ma molto concreta (tanto dal percepirla, simbolicamente, come una... "denuncia").
Tanto quanto lo è una vera e propria “mappa del territorio (dove il territorio è, allo stesso tempo e tuttavia, sia il reale manifesto che quello potenziale)”.
Che "cosa" c'è... sotto?
  
Allora; devi sapere che “per te, è più facile - se ‘qua così’ - andare a finire all’inferno o nel purgatorio”, dal momento in cui “è già successo”. 
Un luogo AntiSistemico, infatti, è già di per sé… quanto “auto descrive” Dante e non c’è bisogno di “andarci a finire dentro (se ti ci manifesti, già, al di dentro”.
Il “giudizio” è qualcosa che viene emesso dall’autorità, anche quando questa sembra non esserci, eppure “tutto funziona analogamente, allo stesso modo di... quando è fisicamente compresente (il “segno” di una sorta di automatismo, sempre vigile e sempre all’opera)”.
Non solo. Dante che cosa ti fa capire, "smarrendosi nella selva"?
Che “due, delle tre,” aree destinate alla tua anima”, sono “sotto alla terra”. Ossia, che il luogo del post morte è ancora “qua, così”. Segno frattale espanso che la sua indicazione riguarda il quando sei in vita e il quando sei mort3 (poiché non v’è alcuna differenza, se sempre all’interno di un giogo, lungi dal “mollare la presa”).
Che cosa c’è, allora, sotto alla terra? Sotto ai tuoi piedi. Sotto di te, nella "tua" forma attuale. Al di là di ciò che, usualmente, vedi ma non osservi a livello frattale espanso…
  

giovedì 15 settembre 2016

Insensibile attraverso i sensi (2)

Immagina e… chiediti:
quando si accende una “spia luminosa”, in qualche apparecchiatura tecnologica, che cosa indica?
Indica che ha raggiunto un “limite”?
 
Oppure, indica - di più - che ha raggiunto un “limite previsto”?
La differenza è sottile e “fa, appunto, la differenza”.
Ma... tra cosa e cosa?
La tecnologia è composta da “componenti”.
Le componenti hanno fisica natura, per cui, funzionano entro un certo range di parametri e sino ad un certo punto (anche per la sola usura). Le caratteristiche di fabbrica, dei singoli “pezzi”, si applica all’assieme del dispositivo, che si viene a creare lavorando in sinergia.
Ergo:
in una società globalizzata e, soprattutto, interessata alla “filosofia del guadagno industriale, pianificato a monte”, nel contesto conseguente di “obsolescenza programmata”… che cosa ti puoi tranquillamente e logicamente, aspettare?
Che ogni singolo componente abbia una “data di scadenza” e che, quindi, la stessa caratteristica si spalmi anche nella/alla “macchina”.
Dunque, “qua, così” – chiediti – “che cosa è un limite di fabbrica”? E cosa indica quella “spia” che si accende esteriormente?
  

mercoledì 14 settembre 2016

Insensibile attraverso i sensi (1)



(Per qualche motivo tecnico, per oggi le citazioni non sono tutte riportate nel color verde. Mi scuso per l'inghippo).
    
Così come ti viene dato tutto “qua, così”, alfine, per essere te stess3 e “dire tutto di te (tecnologia)”, allo stesso modo, anche il manifestarti in vita può rappresentare la stessa identica, frattale espansa, “cosa (caratteristica)”…
è “incarnandoti in seno alla vita” che,  di fatto, acquisisci una identità fisica e “finita”, perfettamente controllabile e mappabile (come quell’Ip, che ogni “macchina” ha... in quanto “indirizzo logico/fisico e ogni “essere umano” ha, in quanto codice fiscale, impronta digitale, retina, Dna, etc.).
Prima di manifestarti nel “qua, così”, chi/cosa sei? 
 
La risposta non è prevista, poiché non ricordi. 
Dunque, è “apparendo in un livello fisico di rilievo e misurazione diretta/indiretta”, che acquisisci una quadratura reale manifesta ("senso").
Qualcosa che è possibile meglio ricomprendere, attraverso proprio quello che ti succede, “una volta viv3, ‘qua così’”:
  • infatti, ciò che ti succede “dopo, nella lunga sequela di ‘ora’, riguarda sempre il ‘prima’, ossia, quello che ‘è già successo’”, non fosse altro per il motivo che… il “già successo” costituisce il “prima di”. Ora, avendo causalmente dimenticato, non riesci nemmeno a “capire” quale sia il prima, il dopo, il durante, etc. Per cui, non ti resta che “mettere insieme” queste particelle temporali, in una sequenza logica, che puoi ricavare, anche senza ricordare, a partire dalla tua esperienza diretta seppure “qua, così”.
Esiste, dunque:
  • prima (“è già successo”)
  • ora (“sta succedendo”)
  • dopo (“succederà”).
Ma, il “dopo” è, ancora una volta, qualcosa che “è già successo (dopo che/di…)”. 
   
Più che il futuro, "dopo" è… un passato...
   

martedì 13 settembre 2016

Insensibile attraverso i sensi.


"Armiamoci... e partite"...
Il fondo Atlante serve a sostenere le banche italiane nelle proprie operazioni di aumenti di capitale e a favorire la gestione dei crediti in sofferenza del settore...
Sostenersi = (figurato) conservarsi nel proprio stato o nelle proprie funzioni basandosi su certe entrate economiche, mantenersi, finanziarsi…
Lo status quo è uno "stato di fatto", che necessita di auto sostenersi, ossia, di essere sostenuto
Anzi, di più: un interesse specifico.
Alias:
una cerchia di persone o una sola persona, al vertice - non manifesto - di una organizzazione (di una cima “poderosa”, riusciresti a vederne le fattezze, se… sempre ricoperta da nubi?).
L’inarrivabilità ordinaria di una struttura verticale, assoluta, di potere uman3, è rispecchiata anche nella natura e dalla natura, causalmente, ossia:
per caratteristica frattale espansa (quel grado di “familiarità”, che percepisci anche abitualmente, ma che non riesci mai a “mettere a fuoco” in maniera tale da… ricordarla in termini a te più congeniali, per quanto inerente allo stato attuale delle “cose”).
La sopravvivenza, alla quale tutti “qua, così”, sembrano doversi come auto assoggettare – allo stesso modo – chi/che cosa è?
  
 Un effetto...  
 

lunedì 12 settembre 2016

Nella stessa sostanza.



Viaggia veloce. Sii come una scimmia, che si lancia tra gli alberi, approfittando di ogni appiglio, forma, leva, unitamente alla propria “prontezza”.
Si può percorrere il tragitto anche in questa maniera, senza perdere tempo ed il più agilmente possibile.
Puoi ancora procedere a "piedi", ma tra gli alberi fitti e secolari, la foresta non ti risulterà tanto agevole, se non sai come – addirittura – sfruttarla, “metterla a fuoco”…. dove, l’unico incendio che divampa, è quello dentro di/a te.
Correre veloce è l’anticamera del "volo". È da lì, infatti, che tutto ha preso inizio:
  • andando sempre più forte e, poi, “decollando”.

 
Progressivamente, il corpo ha risposto in termini di “preparazione”, di logistica e funzionalità, ma sempre e solo in seguito da una sollecitazione (necessità, desiderio, intento), così come una intelligenza artificiale si mette a disposizione degli utenti, permettendo la creazione di nuovi servizi, quando – sostanzialmente – l’industria ne interpreta i relativi “bisogni” o, di più, li innesca, provoca, evoca, manifesta, etc. in maniera tale che, in seguito, l’utenza li richieda, l’intelligenza artificiale li permetta e l’industria li rilasci
Il loop non è propriamente solo un loop, avendo una ragione fondamentale all’origine del classico “né capo, né coda:
un mix causale, fra
ignoranza
dimenticanza
inosservanza
non curanza
lontananza, etc.
La legge, strumento, memoria, frattale espansa è… il tramite, che permette tutto. È, anche, ragione fondamentale, maneutra. Ed è, alfine – ed allo stesso tempo – sede della memoria di tutto ciò che succede (realtà manifesta) e non succede (potenziale).
  

venerdì 9 settembre 2016

Nel rito, il simbolismo, e viceversa.


"Dal buio della mente" alla luce della notte, illuminata dalla "mente"...
Ci sono due aspetti, “interessanti”, che emergono grazie all’attività delle sottodominanti, “qua, così”:
  • il rito e il simbolismo. 
Due “tendenze consolidate” e una modalità di celare qualcosa che è stato, via via, drenato dalla Massa. Massa, che è stata come “isolata”, in/da qualcosa che, ad esempio, puoi ricordare anche attraverso la “normale” tri-unità, rappresentata dai “fili elettrici, che attraversano case, luoghi, città, persone, etc.:
  1. neutro (circuito primario o sistema frattale espanso original/neutrale)
  2. fase (circuito secondario o avvolgimento, in proiezione sul primario)
  3. massa (circuito terziario, realtà manifesta "qua, così")...
Il filo neutro… rappresenta uno dei due componenti della linea elettrica, in cui passa la corrente di "ritorno" dalle utenze e prosegue verso il contatore
La fase è il secondo filo della linea e trasporta l'energia elettrica verso tutte le utenze
Il conduttore di protezione, noto come "filo di terra"… raggiunge tutte le utenze senza nessuna interruzione.
Per quanto riguarda le prese, è quasi sempre collegato allo spinotto centrale… L'impianto di messa a terra è obbligatorio ed evita pericolose folgorazioni provocate da un contatto diretto
In tutto questo, ritrovi – come sempre – sia il rito che il simbolismo (la frattalità espansa). 
Perché, l’infrastruttura riflettente tutto (nonché “superficie” adatta per l’emersione di realtà manifesta + realtà potenziale) è a caratteristica frattale espansa (un “modo di fare”, in leva, che permette di trasportare, comodamente, “attraverso le qualità attribuite simbolicamente a Dio”, praticamente, tutto… dalla “posizione fisica ed intenzionale” dominante, a quella – altrettanto fisica e ricevente – massiva), ergo:
serve, proprio, per “edificare sogni (realtà manifestabile)”
trasformandoli (elevandoli) in realtà manifesta.
  

giovedì 8 settembre 2016

“Per virtù del grande demone (che è l'amore)...”: nel codice.


 
C’è, come, un codice
Ed, esiste, anche “non solo ‘qua così’”.
È un collo di bottiglia. Di più, un “senso di percorrenza, inscritto e trascritto (trascrivibile, portatile e portabile, in maniera tale da rigenerare sempre se stesso, in ogni “lingua” codificata) ovunque ed in ogni ‘caso’”
Alla fine, tutto lascia una traccia…”.
Billions
SPS (Io) mi sono accorto di questa “comune caratteristica” e, come conseguenza, ho preso a seguirne la connotazione geografica, allo stesso modo del percorrere il letto del fiume, dal punto in cui lo si “scopre”, sino ai due punti di delimitazione convenzionale “qua, così”:
  1. la sorgente (o nascita apparente, ma di più… una manifestazione)
  2. la confluenza in un bacino più grande (o morte apparente, ma di più… un assorbimento).
Ti può servire, anche, una vita intera (e oltre) per risalire all’intero disegno della “vita di un fiume”, poiché le devi dedicare la tua, attentamente, coerentemente, degnamente, passionalmente, puntualmente, etc.
E se pensi che, nel frattempo, puoi “staccare” – ad esempio – per condurre anche una vita sentimentale o una cattedratica, lavorativa… o per giungere a concederti brevi periodi di “vacanza”, allora tutto questo non fa per te, poiché… nel disinnesco, il disinnesco.
La perpetuazione dell’osservazione, ti rende sempre più “accort3”.
Ogni sosta, anche la più breve, corrisponde a “lasciar perdere (reset) e, così, ad aprire “feritoie” utili all’evoluzione del disinnesco, ossia, alla sua “routine”... costituita da ciclica ed impressionante compresenza, non manifesta (non rintracciabile con senso ordinario delle “cose”).
  

mercoledì 7 settembre 2016

L’eccezione che conferma la regola è, prima di tutto, una… eccezione (esiste).

 

L'eccezione, dunque, esiste ed è - soprattutto - praticabile/sostenibile.
"Ogni regola ha la sua eccezione...". Perchè? Perchè... "tu esisti" e sei una compresenza in ogni modo sempre centrale, quindi, la caratteristica frattale espansa, ti riflette, comunque/ovunque/quantunque... giurisdizionalmente.
"L'eccezione conferma la regola...". Perchè? Perchè esiste la compresenza, non manifesta, dominante... che devia tutto di conseguenza, grazie alla caratteristica frattale espansa (non essendo un paradosso).
Ma (anche se)... l'eccezione esiste (e sei tu e ognuno nel potenziale).

 
Tutto quello che risulta emerso, “per la luce dei tuoi occhi”, è qualcosa di “autorizzato (a manifestarsi)”. 
Così come, ora, esistono montagne, mari, fiumi, pianure, colline, altopiani, dighe, ferrovie, strade, città, tubi, leggi, etc. che, allo stesso modo, sono stat3 “autorizzat3 (indirettamente), per mezzo della caratteristica ambientale 1) tutto ciò che colleghi alla “natura” e… per mezzo della caratteristica umana 2) tutto ciò che colleghi all’”artificiale”.
Quindi, riassumendo da "una certa prospettiva", non c’è differenza sostanziale (frattale espansa) alcuna, tra – ad esempio – le condizioni che hanno comportato alla nascita ed allo sviluppo di una montagna e… quelle che hanno permesso la nascita e lo sviluppo di una intera città.
Essendo, ogni condizione… frutto (figli3) della compresenza, non manifesta, della ragione fondamentale dominante “qua, così”.
SPS (Io) incarn3 uno "strappo, nella tela del 'qua così'".
   
Ma... anche se credi, nel tuo profondo, che possa essere vero, non riesci (non puoi) ad ammetterlo “a voce alta”. Perché
  

martedì 6 settembre 2016

Una necessità altrui, arreda tutto quanto lo spazio.



Io non diventerò una star, diventerò una leggenda...”.
Freddie Mercury
Per diventare “leggenda”, devi solitamente prima morire e qualcun3 deve ripulire il corso della “tua” vita “qua, così”. 
Così che, tu possa diventare quello “stinco di santo”, che necessita la “tua” immagine, depurata da tutto quello che hai, inevitabilmente, commesso… sommers3 come sei stat3, dal successo più sfrenato.
Ora, a distanza di tempo, qualsiasi leggenda vive di luce riflessa, proprio come quella dei “santi (o come quei nomi che 'diventano vie')”:
individualità scomparse, che servono simbolicamente per “tirare l’eterna volata, di un traguardo che è riavvolto a loop, sugli ultimi metri, prima di raggiungerlo, sino al tagliarlo trionfalmente”.
Si ricorda solo di "questo", eliminando tutto ciò che “non serve”.
  
Un’opera che ne cela un’altra:
  • quella dell’interesse che “smuove anche le montagne
  • pur di continuare a guadagnare sulle “imprese del proprio campione scomparso”.
L’industria non viene mai meno, sino a quando rimane “viva” la luce di una stella.
  

lunedì 5 settembre 2016

Le cose non serve che siano accadute per essere vere.



Le cose non serve che siano accadute per essere vere. I Racconti e i Sogni sono le verità ombra che dureranno quando i semplici fatti saranno polvere e ceneri, e dimenticati…”.
Sandman
Quanto è vera, una… “verità”? 
Lo è tanto, quanto (proporzionalmente)… esistono livelli im/possibili ed in/immaginabili. Sondare una verità è un’opera immane, poiché – essa stessa – non esiste, in quanto “sé”, bensì, esiste “in funzione di… (traccia e traccia frattale espansa)
Dipende ed è, quindi, “infinita” o meglio… indefinita/indefinibile se costantemente, l’osservatore/ascoltatore, “qua, così”.
Infatti, il “panorama” è relativo alla prospettiva che si riesce ad incarnare (relativo assoluto). Pertanto, l’osservazione (dalla quale si trae “la configurazione esteriore della realtà manifesta, direttamente accessibile”) risulta come, per uno spettatore, l’andare al cinema, il sedere su una comoda poltrona e, mangiando e bevendo distrattamenteingrassare all’ombra della trama, che scorre come acqua di fiume sospinta dalla invisibile corrente.
Dietro alla “trama”, c’è la regia, la produzione, l’interesse di una multinazionale, quello degli azionisti, della “proprietà”, di uno Stato, di un ordine, di un progetto, di una strategia, di una intenzione, di una dominante…
Tutti livelli che non compaiono (direttamente) nella trama di un’opera, ma che esistono tanto quanto… te, nella “tua” attuale forma sociale “in cattività” inconscia, in quella specie di auto gabbia che corrisponde allo status quo by “causa/effetto vs ragione fondamentale dominante”.