Al di là di tutto, persino della metafora... chi/cosa riesci, ancora, ad immaginare? Al massimo giungi ad una "causa", ma... non più, raggiungi la ragione fondamentale (se non investendola dell'etichetta irraggiungibile "Dio", non capendone nemmeno la portata frattale espansa).
In SPS, il riferimento all'immaginazione è sostanziale, concreto, agibile, percorribile, calpestabile, auto sostenibile, certo, etc. pur facendo riferimento, anche, all'immaginazione (fiaba) convenzionalmente disinnescata "qua, così" e raccontata solo agli infanti.
In qualcosa di sempre possibile ma, dipendente dall’intenzione avente sufficiente “potere” per disgelare o per, default, mantenere l’eterno inverno (che tutto conserva, in attesa di una primavera orientante il carico informativo, auto compresente).
Nel potenziale esiste già tutto. Senza alcun limite. Senza nessuna censura. Tutto già “perfettamente immaginabile”. Tutto disponibile, se solo ricordi la modalità per la relativa “estrazione”.
Certo che no. Ma… SPS (Io) a chi mi sto rivolgendo, ora “qua, così”?
A Te o a… “Te”?
L’acqua è un’ospite, che si accomoda secondo la struttura e la forma della materia (ove è possibile annidarsi, venendo raccolta).
Se elimini la massa acquea, che cosa rimane? Materia solida.
E se il vero volto della Terra (non a caso, chiamata proprio in un simile modo) è quello rappresentato dal geoide, allora… l’immaginazione si ferma e circostanzia, attorno a quella che è una forma irregolare, ricca di asperità e carica di collegamenti mentali altrettanto variegati e causali… cosa che, invece, pensandola (vedendola, immaginandola) come una sfera quasi perfetta – come da testimonianza satellitare – non ti può riuscire minimamente ipotizzabile.
- dandoti in pasto la “prova del nove”, tecnologica
- relativamente alla sfericità “perfetta” della Terra
- si chiudono a riccio molte possibilità di pensiero potenziale
dal momento in cui
- l’immaginazione ne risulta come limitata e/o orientata ad hoc
- secondo una intenzione “altra”, che non riesci nemmeno a concepire, visto che “non esiste, ma c’è”... la compresenza non manifesta dominante.
Non solo annichilendo la memoria, quindi; ma anche riducendo la prospettiva “lato tuo/umanità, centrale”, il “vantaggio dominante” rimane sostanzialmente inalterabile.
A tal proposito, di fatti, prova a ripensare la Terra, aggiornando il tuo processo logico, come a quella forma vagamente “da tubero”, che il geoide apre alla tua più autentica capacità di “andare oltre all’apparenza”.
Punta tutt3 te stess3, sull’altissima probabilità che la Terra sia irregolare, così come qualsiasi “meteorite” che sei abituat3 a vedere in documentari, film e disegni animati (punta sull'informazione frattale espansa, che attraverso tutto... attraversa tutto, comunque, sempre raggiungendoti).
No? La Terra si è, al limite, "levigata"... ma non è come te la riportano "qua, così".
Per cui, la Terra la puoi solo pensare come “sferica” con, tuttalpiù, quel lieve schiacciamento polare, che la trasforma in una sorta di ellissi (sfera schiacciata agli estremi).
Ma, “Dio te ne scampi”, non puoi pensarla come un “mostruoso” tubero, tanto brutto quanto non generabile dalle “mani” diunDio.
Ossia, che cosa “rimane”?
Qualcosa che i satelliti hanno confermato, però.
Ok?
Quindi, qualcosa che continua a sopravvivere a tutto.
Ma… che cosa è un “satellite”? Una macchina. Un insieme tecnologico. Quindi, qualcosa di programmato per funzionare e… per funzionare in un certo modo (oppure, ti limiti a credere che il funzionamento particolare sia solo riferibile alla forma di energia che lo muove?).
Bensì, essa è compresente in ogni ambito della macchina, poiché tutto è limitato dall’interesse superiore, sempre e comunque “qua, così”. Dal più piccolo elemento, a quello più evidente… tutto risente della caratteristica dominante, livello per livello, che "non lascia nulla al caso".
Ecco "l'autorizzazione a/per...". |
Quale significato simbolico trai, ad esempio, dagli scavi funzionali delle grandi gallerie, che perforano/attraversano le Alpi, ad esempio?
Forse, ti potrai accorgere che – per scavare in quella “direzione” – degli esperti hanno avuto la possibilità di osservare il “panorama”, da una prospettiva sufficientemente espansa, tanto da giungere ad accorgersi che:
- scavando tra il “qua” e il “là”
- è possibile congiungere due luoghi
- apparentemente interrotti dalla compresenza di una grande catena montuosa.
“Convincerti che… equivale a confinarti in…” se, il tuo convincimento avviene 1) apparentemente per mezzo tuo (auto), 2) sostanzialmente, sempre attraverso la dominante, che 3) non ricordi più e quindi che 4) non esiste, ma c’è.
Convint3 di fare tutto da te. Escludendo a priori la ragione fondamentale, per la quale ti “muovi in un certo modo”…
Diceva “qualcuno” che:
- “se tutto l’universo fosse senza vita, oltre alla nostra, allora sarebbe uno spreco di spazio”. Ok?
Tutto questo spazio, pieno solo di convenzionale materia – in ogni fase ipotizzata scientificamente – ha un senso, all’interno di una “economia universale”?
Se l’estro costruttivo umano, ha immaginato i grattacieli, con fondamenta abitate, che penetrano nel sottosuolo per decine di metri, e se “tutto quello che riesci a mettere insieme (parcheggi sotterranei, intere città già costruite sin dalle epoche trascorse, oppure persino edificate prima e durante l’ultimo conflitto mondiale, etc.)”… allora, lo spazio interno della Terra deve avere una “ricollocazione, non solo potenziale, immaginabile attraverso la simbologia sostanziale frattale espansa”.
SPS(Io) avevo già intuito la ricollocazione del potenziale rappresentato dalle dorsali oceaniche, che come un “nastro trasportatore naturale”, già collegano l’intero pianeta a livello sotterraneo.
Ma, ora, per mezzo della forma a geoide, della Terra, è possibile espandere questa prospettiva, arrivando a percepirla come assolutamente concreta e reale, dal momento in cui, la Terra offre caratteristiche scenografiche ampiamente sottovalutate “qua, così”.
Ok?
È perfetta.
è sempre possibile nascondere l’ingresso o la modalità per l’ingresso, ma… con la forma del geoide, queste possibilità ambientali, naturali, si espandono in leva.
Perché?
Perché le irregolarità nella forma, rendono abitabile l’interno, secondo una formula molto più concretizzabile e meno apparente solo se… la Massa immagina la Terra come una “semplice” sfera pressoché perfetta.
È come passare da una visione monodimensionale a quella bidimensionale a quella tridimensionale, etc.
La conoscenza del territorio è fondamentale.
Per cui, la tecnologia (di parte) progetterà e creerà macchine che “vedono” per come “conviene che debbano vedere (secondo l’ordinamento dominante ‘qua, così’)”.
Certo: quali altre immagini pensi che ti avrebbero riferito?
E l’immaginare la forma come regolare, conviene persino a livello religioso. Perché, questa è la dimostrazione della perfezione divina.
Ergo:
- che qualsiasi “cosa” succeda in terra
- ha sempre e solo
- una ragione, solitamente sfuggente
- pensata per te, da Dio
che, quindi
- essendo solo… amore
- ti vuole solo… bene
per cui
- limitandoti a fidarti e a credere in esso
- digerisci tutto quello che continua, “nel frattempo”, a succedere
poiché
- “la storia si ripete” se continui a consentirlo.
E che il processo non termina lì, con la materia, bensì, prosegue oltre, andando a caratterizzare e colonizzare ogni singolo step di credo, fede, speranza, lungimiranza, consapevolezza e, dunque, esperienza e memoria, etc.
Cosa che, spero, di riuscire a “fare”, poiché… le interferenze sono sempre più totali.
A tal pro… questo spazio Web, gentilmente offerto, è come il testimone silenzioso di tutta questa ispirazione ivi riversata che, come vasi comunicanti, estrae da un luogo per riporre in un altro, senza per/con questo… impoverire la “miniera”.
In questo “blocco note”, ritrova la miccia e dalle fuoco (pensa al “viaggio di Dante”. Dove si è recato? E con quale modalità/guida? Pensa al luogo comune dell’Inferno. Pensa a come proteggeresti qualcosa che non intendi far ricordare/scoprire a nessuno: non lo dipingeresti preventivamente, nelle menti altrui, come un luogo simbolico – sostanzialmente raggiungibile – pauroso, dal quale stare attentamente lontan3?).
“Fai”…
Nessun commento:
Posta un commento
"Fai..." un po' Te.