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mercoledì 14 settembre 2016

Insensibile attraverso i sensi (1)



(Per qualche motivo tecnico, per oggi le citazioni non sono tutte riportate nel color verde. Mi scuso per l'inghippo).
    
Così come ti viene dato tutto “qua, così”, alfine, per essere te stess3 e “dire tutto di te (tecnologia)”, allo stesso modo, anche il manifestarti in vita può rappresentare la stessa identica, frattale espansa, “cosa (caratteristica)”…
è “incarnandoti in seno alla vita” che,  di fatto, acquisisci una identità fisica e “finita”, perfettamente controllabile e mappabile (come quell’Ip, che ogni “macchina” ha... in quanto “indirizzo logico/fisico e ogni “essere umano” ha, in quanto codice fiscale, impronta digitale, retina, Dna, etc.).
Prima di manifestarti nel “qua, così”, chi/cosa sei? 
 
La risposta non è prevista, poiché non ricordi. 
Dunque, è “apparendo in un livello fisico di rilievo e misurazione diretta/indiretta”, che acquisisci una quadratura reale manifesta ("senso").
Qualcosa che è possibile meglio ricomprendere, attraverso proprio quello che ti succede, “una volta viv3, ‘qua così’”:
  • infatti, ciò che ti succede “dopo, nella lunga sequela di ‘ora’, riguarda sempre il ‘prima’, ossia, quello che ‘è già successo’”, non fosse altro per il motivo che… il “già successo” costituisce il “prima di”. Ora, avendo causalmente dimenticato, non riesci nemmeno a “capire” quale sia il prima, il dopo, il durante, etc. Per cui, non ti resta che “mettere insieme” queste particelle temporali, in una sequenza logica, che puoi ricavare, anche senza ricordare, a partire dalla tua esperienza diretta seppure “qua, così”.
Esiste, dunque:
  • prima (“è già successo”)
  • ora (“sta succedendo”)
  • dopo (“succederà”).
Ma, il “dopo” è, ancora una volta, qualcosa che “è già successo (dopo che/di…)”. 
   
Più che il futuro, "dopo" è… un passato...
   

venerdì 16 settembre 2011

Tecnica di filtro dell'intenzione.




Ero consapevole che molti di coloro che hanno un orientamento all’idea della cospirazione sono fortemente interessati a scoprire la verità
James/Wingmakers

La teoria del complotto identifica individui che cercano ‘altrove’ (in altra maniera, con altra vista) le proprie risposte.

Da sempre, questi individui sono stati ingabbiati in una 'dicitura' relativa ad un 'movimento' che li contraddistingue, e questo è avvenuto senza che nessuno di questi individui, autentici, non strumentalizzati, avesse coscientemente chiesto di ‘dare luogo’ ad un 'movimento'

Il ‘movimento’, quando è ufficiale, è una montatura. 

Perché ogni 'movimento', gruppo, associazione, dopo un certo lasso di tempo perde l’identità genitrice dei fondatori per diventare un surrogato, che incarna qualcosa di diverso dall’originale. L’energia viene tolta ai partecipanti perché l’entità creata è ‘viva’ e richiede di alimentarsi. 

Si entra in circoli viziosi propedeutici all’incantesimo, al vuoto/oblio che accoglie quando si giunge nell’isola di Circe.
 
È pertanto sufficiente, all’entità Antisistemica di controllo, coniare un nome e ‘affidarlo’ alla definizione di un 'movimento' di individui che ‘striscia’ nel sottobosco sociale, al fine di dare inizio alla fine di quell’ideologia o di quella ricerca di verità

È una strategia immersa nel fiume del tempo, che origina risultati figli della lungimirante azione del tempo nel tempo. Quando l’Antisistema evidenzia che un ‘fenomeno’ può essere pericoloso, per i confini della propria sopravvivenza, lo sottolinea socialmente appellandolo in qualche maniera: il linguaggio si presta molto bene come precisa lente di ingrandimento.

Costruita la terminologia (ad esempio no-global, terrorista, etc.) la si affida alla densità delle 3d, facendola ‘respirare’ alla massa, la quale alimenterà, nel suo grande numero, delle diverse azioni, la più evidente delle quali sarà quella di schierarsi anche attivamente (in funzione del valore assoluto del movimento in oggetto). 

Il primo effetto di questa funzione di azione e reazione è di delineare un livello di ‘scontro’ o ‘resistenza’,  il secondo effetto, che deriva dal primo, è una densificazione sociale del 'movimento' che, in quanto tale, si ‘scolpirà’ all’evidenza del punto prospettico d’osservazione della massa e, molto spesso, sarà percepito come ‘negativo’ dall’opinione pubblica in fedele ed inconscio asservimento del potere Antisistemico.

La 'massa' alimenta questa versione del Mondo.

A questo punto, quegli individui originari avranno il loro seguito ed, allo stesso tempo, anche il relativo contrasto, il tutto vissuto attraverso la funzione di ‘organismo del movimento’. Nello spazio definito dallo scorrere del tempo, il ‘movimento’ crescerà in entropia interna iniziando a richiedere energia di alimentazione. A chi la chiederà in quel momento e per sempre? 

Ai suoi ‘mattoni costituenti’: gli individui uniti insieme dalla funzione di ‘gruppo’…

L’energia inizierà a mancare agli individui, indeboliti anche da infiltrazioni esterne mendaci, inoltre l’anti movimento sociale, creatosi per funzione d’equilibrio (come materia e anti materia) contribuirà a ledere la forza e lo spirito originario degli individui. La pratica Antisistemica compirà il resto attraverso le proprie caratteristiche di padronanza subliminale sociale, come l’azione dei mass-media, il parere degli ‘esperti’, le leggi, etc.

Ciò che rimarrà dell’intento originale degli individui sarà, nel tempo, un ‘fantoccio’ senz'anima che alimenterà un’altra illusione proiettata nello schermo della comunità globale. Esisterà ancora quel ‘movimento’, al fine di non far mancare l’idea della ‘democrazia’ e della libertà, ma sarà svuotato e senza linfa vitale: come un soprammobile da esporre.

Una illusione nell’illusione.

La ‘ricerca della verità’ verrà spenta in superficie, come una candela, ma continuerà ad alimentare un potenziale che, allo stesso tempo – nel reame del tempo, è destinato ad emergere.

Fiducia, pazienza, tenacia, lungimiranza, consapevolezza.

Oltre al velo tra la Vita e la Morte.

Questa mattina parleremo della dissoluzione dell’Ordine della Stella. Molti ne saranno felici e altri ne saranno rattristati. Ma non si tratta di gioirne nè di rattristarsene, perché è inevitabile, come vi spiegherò. Forse ricorderete la storiella del demonio che passeggia per la via con un amico; a un certo punto, davanti a loro, un uomo si china a raccogliere qualcosa per terra, lo guarda e se lo mette in tasca. L’amico chiede al demonio: 'Che cosa può aver raccolto quell’uomo?' 'Ha trovato un pezzo di verità', risponde il demonio. 'Ah, è un brutto affare per te, allora!' osserva l’amico. 'Oh, niente affatto – replica il demonio – adesso farò in modo che la organizzi'...
Jiddu Krishnamurti

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 9 settembre 2011

Amare se stessi: sentirsi anche il corpo.




Il cambiamento che io voglio vedere nel mondo è che le persone comincino a vedere se stesse come esseri multidimensionali il cui nucleo è la Sovranità Integrale, il distillato della Sorgente Primaria in un’espressione umana a se stante. Se solo le persone si sintonizzassero a questa frequenza comprenderebbero che tutto è uno nell’unità, nell’uguaglianza e nella verità. Questa è la definizione del Gran Portale come è stato annunciato nella mitologia dei WingMakers negli ultimi dieci anni.
 
Ogni individuo è di per sé un portale, e questo portale è il punto d’accesso ai mondi interdimensionali della Sovranità Integrale dove lo strumento umano, come una tuta spaziale, alla fine si toglie e l’individuo si rende conto della sua vera natura infinita. Comprendendolo, capisce che in questo stato tutti – tutti – sono uguali e in questa uguaglianza noi siamo Uno

Il Gran Portale è il momento il cui l’umanità si ergerà come un solo essere a questa comprensione che tutto abbraccia, il momento in cui trascenderemo la struttura di soppressione e ci esprimeremo come Sovranità.
Estratto da: Intervista a James del Project Camelot

James dei Wingmakers è un personaggio che mi ha sempre ‘detto qualcosa di buono’, per puro istinto o ispirazione sottile personale. Non so chi egli sia e che volto abbia e… se abbia un volto. Non so, eppure percepisco qualcosa di veramente profondo che deriva dal materiale proposto da questa entità.

Ora, occorre ampliare il punto prospettico in cui siamo inseriti in qualità di esseri umani, ossia di esseri dotati di un corpo fisico

Ciò che giunge dal contesto della storia deviata è una caotica, densa e pesante, nube di pensiero avvilente il corpo fisico. I movimenti delle religioni hanno, generalmente e mediamente, ri condotto la struttura materiale umana, la ‘tuta spaziale’ come la definisce James, ad un qualcosa di ‘sporco’, di misero, di temporaneo e dunque di inadeguato, di miserevole, da cui fare bene attenzione perché ricettacolo di vizi e desideri immondi

Se aggiungiamo a ciò anche quella sorta di debito Karmico/Cosmico del ‘peccato originale’, inerente alla colpa per la ‘caduta’ del genere umano, allora la trappola mentale/fisica è completa, perché sia ‘dentro che fuori’ vivremo un sentimento di ‘non essere all’altezza’, maturando in tal modo odio per il corpo fisico accusato, di fatto, di rappresentare l’alveolo di tutte le bassezze interiori proiettate all’esterno, nel Mondo sempre più percepito, allo stesso modo, come 'brutto ed inospitale'.

Ma allora come si spiega l’amore per l’apparenza che la società moderna persegue? L’apparenza non è relativa anche al corpo fisico? È innegabile che questa sia una società legata all’apparenza

Si cerca sempre di mostrare una nostra immagine ‘teorica’ agli altri. Dunque?

Senza peccare di semplicismo estremo, vorrei evidenziare che questo ambito legato all’apparire ha, come al solito, una doppia faccia in funzione del ‘come siamo’ dal nostro punto prospettico, ossia:
  • apparire come riflesso di una personalità confusa e/o illusoria
  • apparire come riflesso di una profondità interiore che, in realtà, si è sempre amata.
È l’eterna compresenza della mutevole vicendevolezza della dualità: la risposta a precise leggi Universali inerenti a questo piano dimensionale.

Che cosa scegliamo di osservare? In base a questa scelta ci auto definiamo nel Mondo. Vediamo ‘mezzo pieno’ o ‘mezzo vuoto’?

Non è filosofia spicciola questa domanda. L’uomo, la donna, i bambini, si amano e vorrebbero risplendere sulla Terra. In che modo? Attraverso quello che di più ‘immediato’ possono usufruire e cioè del proprio corpo fisico. È naturale.

Il corpo è lo ‘strumento’ più idoneo messo a punto dalla ‘Natura’ per esperienziare questo scenario denso e tanto particolare. Che senso ha odiarlo o sentirsi inadeguati dentro di lui? Noi non siamo il corpo ma siamo anche il corpo, così come non siamo del Mondo ma nel Mondo

Fa parte della 'dotazione di serie' della Vita. Ha un senso ben preciso innestato nel giroscopio energetico dell’equilibrio delle forze manifeste e non manifeste.

Devo molto, in questo ambito, alle espressioni ‘quadrate’ dell’Amico Diego, inerenti all’amare il proprio corpo, all’ascoltarlo, al valorizzarlo quando ‘chiede’ o ‘dice’. Il corpo si vuole bene, cicatrizza le ferite e non mente, viceversa la mente può quasi godere nel girare a vortice attorno alla ferita, lasciandola sempre sanguinante, soffrendo sempre per lo stesso errore o provando sensi di colpa ‘eterni’. Cosa significa tutto questo?

Che il corpo e la mente sono come fusi insieme, ma costituiscono due parti diverse di una ‘funzione’ superiore, ossia, che il corpo ha una propria ed univoca peculiarità nell’ambito della Vita fisica, quel movimento di condensazione energetica che emerge da una sfuggevole serie di scenari non più percepiti a livello materiale.

Il corpo ha la sua funzione basilare nel permetterci di fare esperienza. In che modo? Muovendosi. Il frattale esistente in Natura, che dimostra l’importanza del movimento ai fini della localizzazione spazio temporale, è rappresentato ad esempio da quegli animali che necessitano di osservare corpi in movimento per determinarli di fronte a loro, altrimenti non se ne possono accorgere.

In primo luogo è importante chiarire che informazione in sostanza significa differenza; infatti qualsiasi interazione tra energia  e materia è idonea ad emettere informazione rilevabile da un ricettore qualsiasi che sia capace di distinguere differenze.
 
Si ha informazione quando viene recepita una disuguaglianza che indichiamo come: 
  • Se : i # i ' Informazione # 0
  • Se : i = i ' Informazione = 0
I computer utilizzano un codice binario per descrivere ogni tipo di informazione cioè trasformano la disuguaglianza in un codice detto digitale, indicato con i numeri (0 ed 1), detto Bit, ovvero Binary Digit.
 
Anche i meccanismi neurologici sono centrati sulla disuguaglianza : i # i '.
 
Un esperimento sulla visione infatti, che dimostra che anche la fisiologia della percezione visiva  registra solo differenze, è il seguente: una persona posta all'interno di camere omogenee in termini di luminosità, (costruite cioè in modo che gli  occhi , ovunque vengano rivolti, ricevano uno stimolo costante di radiazione), vede progressivamente spegnersi la luce, (benché essa resti accesa ), fino alla completa, temporanea cecità.
 
Gli animali che non hanno movimenti 'saccadici' ('saccade' significa scossone), dell'occhio  vedono solo gli oggetti in movimento; per tale ragione nel mondo animale, alla vista del predatore, molte prede si immobilizzano, evitando così di essere vedute dall'antagonista.
 
Quando l’informazione non è costituita da una semplice differenza, ma diviene complessa a causa delle possibilità di percepire un grande numero di differenze, allora è necessario capire come l'informazione venga significata...
Link
 
Informazione in sostanza significa differenza. Se noi ci fermiamo viene meno 'l’informazione', per cui il corpo è strutturato appositamente per muoversi ed emanare un segnale o un riflesso

Attraverso questo riflesso noi manifestiamo la nostra presenza ed esistiamo per gli ‘altri’. Il nostro riflesso diventa un feedback che viene ri prodotto dagli altri e ri tornato a noi come una sorta di eco di noi stessi.

In questa maniera possiamo 'vedere', per differenze di segnale trasmesso e ricevuto, ciò che ci circonda ed in ultima analisi ‘come siamo fatti’. 

Dentro di noi c’è la mente e molto altro, per cui la percezione di sé diventa più complessa, tuttavia per la legge dell’analogia frattale, una buona padronanza del proprio corpo, ossia del proprio segnale lanciato nel Mondo che ci circonda, vale quanto l’ignorare quella complessità forse inarrivabile, per ora, nel livello raggiunto di evoluzione personale.

Si può sempre ovviare ad una ‘ignoranza’ momentanea.  Anzi, a volte è meglio utilizzare una ignoranza selettiva al fine di trascendere un presupposto limite percepito come davanti a noi.

La Vita è ‘bio diversa’, funzionale, ricca, fantasiosa, creativa, divertente, giocosa, perché ama se stessa ed è felice di rappresentarlo a tutto ed a tutti.

La Vita è il segnale del Creatore per delineare il proprio sè nella Vita stessa e per rendersi conto di ‘esistere’.

Consiglio di cuore la lettura del pdf di James, proposta all’inizio d’articolo.

Il concetto di illuminazione, oggi inflazionato, deve staccarsi dalla definizione di idea puramente mentale, eterea e spirituale – astratta quanto lo è la nostra mente occidentale – per recuperare l’originale significato di metamorfosi e di trasfigurazione, ovvero  di transustanziazione in senso soprattutto materiale. 

È un processo prima di tutto fisico: una mutazione ontologica della forma umana. In fondo, non è l’anima da conquistare, ma il corpo. Non è l’Assoluto da conoscere, ma questa realtà…
Da ‘Anima e realtà’ di Carlo Dorofatti

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

martedì 28 giugno 2011

Persuadere secondo etica: movimento senza movimento.




In occasione del recentissimo lancio del ‘The Blueprint’ da parte di Italo Cillo, ho potuto trovare ampie risonanze tra il relativo contenuto e tutto ciò che ho conosciuto e maturato in questi anni, attraverso le letture e le stesure di articoli in SPS di natura ‘ispirata’. 

Cillo, nell’esordio della sua presentazione, afferma che:
  • il tuo Amore e la tua Passione per l’Attività che svolgi potrebbero essere la causa della tua Rovina!
  • se credi che: successo della tua Attività = dedizione alla tua passione… potresti essere vittima di un errore Fatale!
  • contro ogni previsione, la realtà è il Contrario di ciò che immagini!
Affermazioni forti. Affermazioni che condivido e che mi sento di ‘confermare’. Perché ho sentito di dover chiamare il ‘luogo dimensionale’ in cui ci siamo auto installati, con il nome di Antisistema? 

Perché la percezione di Vita è completamente ribaltata.

Come afferma Cillo: ‘tutto ciò è controintuitivo’. Eppure è così. Questa panoramica o prospettiva permette di ordinare e polarizzare il flusso informativo che viene elaborato dai nostri sensi di base e dalla mente: tutto torna. È semplice, allora, capire perché quello che vediamo accadere nel Mondo è un’aberrazione del concetto base dell’abbondanza universale: perché stiamo vivendo la sua esatta negazione.

Il potere che si occupa di questo sulla Terra 3d, è un’energia di controllo e separazione di Natura egoica. Il frattale che lo dimostra molto chiaramente è la ‘figura’ del monarca e della linea di discendenza e amministrazione del potere stesso: la nobiltà.

Nell’arco variegato descritto dalla storia deviata, tutto ciò era molto più evidente nel passato, quando la società era platealmente suddivisa e faceva parte delle proprietà di famiglie, casati, linee nobiliari, etc. le quali amministravano la Vita della massa attraverso la regolazione dell’attività nei campi, il loro mantenimento nell’ignoranza, l’evidente stato di guerra continuo, le malversazioni più disparate, l’unione d’intenti con il potentato delle religioni: una vera e propria società a delinquere insomma. Non c'è punto di vista che tenga... a parte, paradossalmente, il Piano Divino.

Un altro evidente frattale è la nascita di organismi nazionali e sovranazionali, poi, come quelli che possiamo conoscere con nomi pittoreschi, quali ‘Mafia’.

Che cosa rappresenta la figura di un Dittatore, oggi? Viene molto spesso evidenziato, dagli organi dei mass media, come questa figura sia assolutamente negativa. Il potere più grande che giudica quello più piccolo. Potere più piccolo che è fatto ad immagine e somiglianza di quello più grande. Potere più grande che si ‘trasforma nella forma’ ma non nella sostanza, e per fare questo, mette in risalto l’opera delle sue sfere minori, facilmente sacrificabili alla luce del cambiamento che sta avvendendo in tutto il Sistema Solare. 

La caduta e la cacciata, imminenti, di Gheddafi esprime lo ‘sgancio’ del Dittatore da parte della struttura madre da cui deriva per ‘ispirazione’. È un capro espiatorio che serve a ‘ciò che rimane’ per insabbiare lo stato dell’arte. 

La massa rimane confusa ed è come gettare manciate di sabbia negli occhi. Ma è un tentativo terminale di un potere in fuga, che teme per la propria sopravvivenza: l’atto finale che conduce alla ‘resa’. Un modello a ‘cupole’ che perde pezzi. 

Il sistema finanziario globale è pronto per collassare su se stesso. 

I Governi stanno facendo qualcosa per evitare la caduta? Per nulla. Hanno tirato i remi in barca. Perché? Perché s’intuisce quando non c’è più nulla da fare. I generali nazisti lo capirono già molto tempo prima che gli eventi iniziassero a precipitare, che ‘era finita’. Lo si ‘sente’… 

Esiste tuttavia anche una stretta figura di irriducibili che non riescono a contemplare altra via al di fuori  di quella tracciata, ed il vero pericolo viene da costoro, i quali hanno molto probabilmente il controllo militare della situazione. Il Pianeta è grande e la popolazione numerosa: se si agisce con la forza sulle masse, queste si metteranno su un cammino di fuga, dando luogo al caos che permette ad un regime che sta cadendo a pezzi di poter dire ancora la sua attraverso l’uso della forza e la possibilità di risolvere le ‘cose’ tramite azioni dirompenti e violente.

Il codice che si instaura in situazioni di questo tipo è di tipo ‘marziale’, e i diritti delle persone vengono messi in secondo piano, per cui cosa deve accadere per far sì che questo ritorno di fiamma militare non possa procurare troppi danni? 

Occorre un potere esponenzialmente superiore che intervenga finalmente con decisione.

Esiste, allo stato delle ‘cose’, un simile potere sulla Terra odierna? Sembra proprio di no. Per cui l’intervento richiesto deve giungere da ‘fuori della Terra’. Il frattale è l’esistenza dell’Onu e la sua capacità di autorizzare interventi di Polizia internazionale

La corruzione dell’Onu è da tenere in considerazione in funzione del potere imperante allo stesso livello di rappresentanza, ma al livello superiore di ‘ispirazione’ la sua figura è concepita come organismo necessario in funzione del dato momento storico che intercorre. Ossia, venendo meno il potere 3d che influenza l’Onu, l’Onu stesso recupera la sua funzione ideale ed equilibrante.

Ciò che deve giungere da ‘oltre la Terra’ non è un Salvatore ma una manifestazione massiva di esistenza oltre le nuove Colonne d’Ercole: probabilmente la manifestazione di una Federazione Galattica

Il concetto di ‘Salvatore’ è legato ad una prima fase del risveglio globale. Ora è di estrema utilità agganciare un modello concettuale legato all’appartenenza di un ordine superiore, dove per ‘appartenenza’ occorre dare un significato più esteso del mero atto ‘dell’appartenere’.

Per appartenenza intendo la libera adesione ad un modello esistenziale nuovo, diverso da quello scolpito per tanto tempo nel concetto di paradigma attualizzato

Le dinamiche che occorrono in Terra 3d lo dimostrano a pieno. Il modello sociale umano attuale è contestualizzato nella Verità olografica e frattale, la quale scorre dappertutto senza possibilità di essere cancellata dalla struttura dell’energia. Per questo ognuno di noi è ‘diverso’ e le impronte digitali confermano senza ombra di dubbio questa vera e propria ricchezza. La materia è intrisa di Verità

Stiamo cambiando.

Tutto nell’Universo è energia caratterizzata da una vibrazione, la quale è modulabile attraverso una frequenza: il ritmo oscillatorio della Terra, la frequenza Shumann, sta passando da 8 a 13 Hertz.

La frequenza si alza, la vibrazione si alza, l’energia si alza; cosa significa? 

Che gli organismi presenti sulla Terra e la Terra stessa sono sottoposti ad un cambiamento. Un essere vivente ed uno apparentemente inanimato sono caratterizzati da una diversa vibrazione esistenziale: entrambi sono però ‘vivi’, senzienti

L’innalzamento vibrazionale comporta delle modifiche anche fisiche. 

Si dice che per contenere più luce, il corpo deve divenire più cristallino: ossia deve adattarsi anche fisicamente. Tra il primo film delle Cronache di Narnia ed il secondo, ad esempio, la Natura ha smesso di parlare con gli esseri umani; è cioè intervenuto un cambiamento vibrazionale, in questo caso negativo, che ha permesso la creazione di una barriera tra regni diversi della Creazione: è quella una fase di ‘discesa’ nella densità della materia

Oggi viviamo l’esatta fase opposta, ossia quella dell’ascensione: un fenomeno naturale di ri salita del ‘cammino’. Un ritorno verso 'casa' attraverso una situazione individuale e di massa molto più ricca rispetto all’antica venuta: a questo è servita questa esperienza nelle 3d.

Il suono è una manifestazione legata alla Creazione; Steiner ci dice che in un futuro procreeremo attraverso l’utilizzo della ‘voce’, per cui il concetto di differenza sessuale non avrà più senso alcuno. Diverremo organismi a sessuati, dal punto di vista odierno della ‘visione’. Ossia ci avvicineremo al concetto di ‘verbo’ o di ‘respiro di Brahma’:

Come il lampo che illumina la tenebra, dal Nulla scaturisce il Verbo. Esso è il principio ordinatore, nerbo della sostanza: Il Verbo trasforma la Sostanza Prima, la ordina, la conosce tutta e la irrora di nuova vita.
Link 
 
La continua azione di espansione e contrazione, genera entro lo spazio un moto, che gli orientali chiamano ‘respiro di Brahma’. Nella metafora che Dio, respirando, emani e ritiri l'universo, così da farlo ciclicamente scomparire e ricomparire.
Link 
 
Mère parla di ‘movimento di coscienza’ senza movimento: ‘noi siamo costretti ad usare parole che parlano di movimento perché per noi tutto si muove sempre, ma questo mutamento di coscienza non è un movimento…’.

Ecco una riflessione d’una lungimiranza tale da permettere di ri comprendere un’alternativa: il movimento senza movimento – la presenza totale… 

La Luna che mostra sempre la stessa faccia verso la Terra: curioso, vero? La Luna è l’astro a noi più vicino e l’unico direttamente osservabile ad occhio nudo. Ebbene, cosa vediamo direttamente, senza la necessità di avere una strumentazione altamente tecnologica e costosa? Che ‘non si muove’.

Certo, la spiegazione fisica e razionale c’è, ma non è questa la ‘chiave’ di lettura a cui io alludo in questo articolo. La famosa esclamazione ‘eppur si muove’ è alla base del movimento ‘fisico’ della Luna: il desiderio, l’intenzione di osservare il movimento, di poter partecipare, di poter usufruire della sua ‘compagnia’

Un modello ispirante in cui ci sentiamo ‘soli e abbandonati’ senza quel movimento: ed il movimento, infine, è giunto proprio secondo il nostro desiderio. Movimento che contribuisce al perpetrare l’inganno del paradigma olografico in corso: la matrice che ci ha.

Movimento che permette di ‘misurare’ lo spazio ed il tempo ed, al dunque, la nostra presenza 3d.

Domani la seconda parte.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com