giovedì 30 settembre 2010

Le "cascate" biunivoche dell'essere.






I liberi pensatori sono mentalmente malati?
Metti in dubbio l'autorità? Non riesci ad accettare la saggezza convenzionale? Vai in collera quando senti un politico fare una promessa e sai che non potrà mantenerla?
Se sì, stando alla più recente revisione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disordini Mentali (DSM), potresti essere mentalmente malato. 
In questa revisione, gli psichiatri sperano di aggiungere dozzine di nuovi disordini mentali. Sfortunatamente, molte delle cosiddette malattie hanno come bersaglio persone che semplicemente pensano o si comportano differentemente dalla maggioranza della popolazione.
Un caso esemplare è "il disordine oppositivo provocatorio (ODD)". Il DSM definisce l'ODD come "un persistente modello di comportamento disobbediente, ostile e insolente verso le figure di autorità". I sintomi includono l'andare in collera, dar fastidio alla gente ed essere "permalosi". Altri "disordini" includono comportamento antisociale, arroganza, cinismo e narcisismo. Sembra che molti dei miei lettori ne soffrano!
Mentre la diagnosi delle "vittime" di ODD si focalizza sui bambini, non c'è nessuna ragione per cui l'ODD non possa esistere negli adulti. Infatti, l'ODD può evolvere nel "disordine della condotta (CD)", che il DSM definisce come "quello in cui i diritti degli altri o le norme sociali sono violate".
Oh - Oh. Dunque anche la violazione di "norme sociali" è ora una malattia mentale.
Vediamo di unire i puntini. C'è una lunga e sordida storia di governi che usano la psichiatria per la repressione sociale. In Unione Sovietica centinaia di prigionieri politici furono detenuti in ospedali mentali. Lì, venivano isolati dagli amici e dalla famiglia e, in molti casi, medicati forzatamente. La Germania nazista si è spinta ben oltre: ha assassinato più di 180.000 pazienti psichiatrici.

Le leggi in molti stati permettono che enti di assistenza in difesa del bambino curino forzatamente i tuoi figli. Infatti, se manchi di somministrare farmaci prescritti da un medico o manchi di sottoporre i tuoi figli alle vaccinazioni, te li possono togliere e affidare a un istituto.
Come osservava il Washington Post: "Se un Mozart di 7 anni avesse cercato di comporre i suoi concerti oggi, sarebbe stato diagnosticato di disordine di iperattività e curato fino alla sterile normalità."
La conversione delle differenze di personalità in disordini psichiatrici e la cura forzata dei bambini, è una tendenza pericolosa. Si tratta solo di un breve passo estendere queste leggi agli adulti che hanno una serie di "comportamenti negativi, insolenti, disobbedienti e ostili verso le figure di autorità".
Io preferirei un approccio differente: istituzionalizzare gli psichiatri che se ne sono usciti con questi nuovi disordini, abituarli a vivere secondo le norme del buon senso

Forse possiamo chiamare la loro condizione "psicosi da sovramedicazione". Così quelli di noi con l'ODD, il CD (o che semplicemente non amano che il governo dica loro come vivere le proprie vite) potremmo respirare più facilmente.
Il CCDU raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche.
Silvio De Fanti
Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus
Fonte: www.disinformazione.it

Questa notizia conferma le dinamiche di controllo messe in atto attraverso la medicalizzazione della società. È davvero triste. Ma noi non dobbiamo cadere nello sconforto, se ci sentiamo dei “liberi pensatori”. La condizione di malattia è un qualcosa di molto diverso. Essa è opportuna quando arriva. Questa “sindrome” è invece del tutto artificiale, un’altra illusione per confondere le persone che, soprattutto, iniziano un cammino senza nemmeno saperlo. 

È questa una condizione che segnala uno stato dell’essere in progressivo risveglio

Diciamo che, se di malattia intendono parlare, allora anche questa “malattia” rientra nei canoni dell’opportunità: ci conferisce la possibilità di capire che la nostra parte più “vasta” vuole finalmente liberarsi dall’oblio e lo fa capire attraverso questa agitazione mentale e fisica

Nulla è per caso. Comunque l’Antisistema la metta, le leggi universali rimangono valide e inalterate.

Ma quale deve essere il punto prospettico da mantenere, al fine di non cadere nell’illusione?

Contare sul proprio “sentire”, sulla propria forza interiore, sul proprio CuoRe. Accendere la propria “luce”, soppesando quello che ci giunge, è l’indicatore più “sincero”. La “spia” di attenzione è accesa da tempo e questa nuova classificazione della condizione di malattia lo dimostra a pieno. Se ci sentiamo in questo stato, siamo certi di essere in stato “on”, acceso, sveglio, senziente. È un ottimo segno, altroché! 

Se manteniamo la nostra “rotta” accettando il nostro sentire, è possibile evitare le tempeste lungo il cammino. È una questione di fiducia nei propri mezzi, proprio come fa un abile lupo di mare nel bel mezzo dell’oceano: senza vie di riferimento attorno a sé, in realtà sa dove sta andando. Perché? Perché si fida dei suoi strumenti. I nostri "strumenti" non sono bussola e cannocchiale, bensì il nostro “sentire”. La fiducia in noi stessi.

Leggiamo questa notizia in un’altra dimensione, sotto un’altra prospettiva, ossia dal punto di vista animico. Dal punto di osservazione di quelle Anime che hanno subìto violenza o aborto in una loro esperienza di incarnazione. Ce lo racconta Daniel Meurois-Givaudan in “Anime indesiderate”:

“Non sono potuta restare a lungo accanto ai miei genitori: le mie radici sulla Terra erano così poco profonde! Nel giro di poche ore sono stata aspirata verso l’alto, portata via da una specie di corrente d’aria luminosa. Come vedi, non ho sofferto veramente: però, ecco, sono risalita con una grande frustrazione, una frustrazione che in breve si è trasformata in collera, quando ho capito che cos’era accaduto”.
“L’hai capito in fretta? Immagino che siano state le tue guide a informarti…”, interviene Florence.
“Mi stavano aspettando, si, ma solo per consolarmi, e all’inizio non volevano dirmi niente. Le spiegazioni sono venute solo in seguito, quando sono riuscita ad estrarmi abbastanza dall’ambiente terrestre.
È un problema nuovo che si fa sempre più frequente, mi hanno detto. Un grave problema sociale, un problema che ha a che vedere con la tossicità sempre maggiore dell’attuale mondo terrestre. Naturalmente lo ho tempestati di domande. In un certo senso, credo che avrei accettato più facilmente ragioni di natura psicologica, o un Karma sottilmente nascosto, ma no! Quello che mi veniva detto era semplicemente una faccenda meccanica!”.
“Una malformazione?”.
“Niente affatto! Un indebolimento… Un indebolirsi improvviso e rapido del metabolismo umano in generale. Mi  è stato spiegato che nelle donne la cosa si manifestava più che non negli uomini, a causa della grande complessità di quello che accade nel loro corpo. Voglio dire che la loro capacità di portare un feto e di partorire, rende il loro organismo più delicato e più facile ad alterarsi di quello di un uomo. Questo non è un segreto per nessuno, naturalmente… Ma ormai il problema ha raggiunto proporzioni gigantesche, a causa della sempre maggiore tossicità dell’ambiente terrestre”.
Vuoi dire che molti aborti spontanei sono ormai provocati dall’inquinamento?”.
“Dipende da che cosa intendi per inquinamento… Ciò che mi hanno rivelato le guide non mette sotto accusa soltanto l’aria che si respira, o l’acqua che si beve. Punta il dito anche sulla qualità degli alimenti, sui campi elettromagnetici, sulla moltitudine di onde di ogni genere che percorrono la Terra

È tutta questione chimica che spossa il corpo, soprattutto quello delle giovani donne, predisponendole agli aborti, alle gravidanze difficili…”.

“… Tutto viene sconsideratamente messo in atto, oggi, perché il corpo umano perda l’equilibrio fondamentale, e la capacità di autoregolarsi. Hai potuto constatarlo tante volte, la frontiera fra i mondi è molto più porosa di quello che si crede. Avvelenando in mille modi il corpo fisico, si riesce a destrutturare anche la sua controparte sottile, e non mi riferisco al corpo dell’Anima naturalmente, ma al cosiddetto corpo eterico, ossia quel campo di forze ordinate sottese alla realtà fisica di un organismo”.

Capite? Tutto ciò è veramente illuminante! Il processo è biunivoco (un concetto univoco nelle due direzioni e quindi per concetto ed espressione, biunivoco. Da it.wiktionary.org)

La malattia si manifesta prima a livello eterico o soprasensibile e poi a cascata nel fisico, ma trae origine dalla condizione di densa realtà. Nasce in Terra, si trasferisce a livello sottile e indebolisce il doppio eterico, il quale si “lacera” e manifesta nel corpo fisico il suo stato di alterazione, di malessere, di non equilibrio... a cascata che riprende se stessa e torna a riversarsi entro se stessa.

Tutto ciò mette in grande evidenza il laboratorio alchemico terrestre, il nostro comportamento! È una conferma che occorre maturare equilibrio vivendo nella dimensione densa: sulla Madre Terra.

Tutto ciò evidenzia le trame dell’Antisistema e la sua logica e profonda conoscenza della condizione energetica umana e della Creazione in generale. Esso ci trattiene, ma con un evidente scopo, anzi due scopi "sovrapposti":
  • quello più evidente è la sua sopravvivenza attraverso il nostro “possesso”
  • quello meno evidente è la nostra evoluzione

A noi la “scelta”Sappiamo che le condizioni di Vita sono una illusione per coloro che, per ottenere l’agio e la comodità, hanno barattato se stessi: gran parte dell’umanità. Il tradimento che avviene nel primo Matrix ne è un esempio lampante!

In questa rincorsa alla civilizzazione tecnologica, alla manifestazione di superiorità di una parte della specie umana sopra ad ogni altra forma di Vita, c’è un profondo disequilibrio e una intensa ignoranza dei processi sottili che regolano la Vita.

Sino a quando faremo finta di nulla? 

Sino a quando il tetto della nostra casa non ci  crollerà addosso, lasciandoci come uno dei molteplici profughi che siamo abituati a vedere in televisione o nei film? Tutto ciò è realtà… non è fiction. E può succedere a chiunque…

Nulla è per caso, tutto è opportuno.

Non esiste più il futuro di una volta     

* L'opera di testa s'intitola "Radici e rami", di Eloi Flore  www.artgeist.it  
** Ringrazio l'Amico Rino per la segnalazione dell'articolo riportato in apertura di post.



mercoledì 29 settembre 2010

Gli elementi e la musica.






Un omaggio alla Vostra presenza sottile; dalla colonna sonora de’ “L’ultimo dominatore dell’aria” la bellissima sonorità di “Flow like water”. La sonorità che chiude il film. Un grande innalzamento energetico che schiude il CuoRe…

Ecco il link.


L'Universo ci parla in ogni istante.






Prosegue il viaggio di SacroProfanoSacro - SPS, il concetto invertito di PSP – PlayStation Portable, un “diario da viaggio” in luogo di un “gioco da viaggio” che poi, nella sua essenza, descrivono la stessa "cosa" dal momento in cui le “vie”sono infinite.

Oggi sento la necessità di unire, "cucire" insieme il linguaggio sincronico dell’Universo che, come il respiro dell’Oceano, deposita sulla mia “spiaggia” quotidianamente ciò che le sue acque riflettono per me, attratte dal mio centro di attrazione. Spero possa essere d’aiuto per ritemprare gli animi in risonanza con il mio e per diffondere un po’ di leggerezza in coloro che si imbatteranno in me per infinite cause…


Il video di apertura è meraviglioso, come del resto l’intero film e la colonna sonora riesce davvero ad aprire il Cuore. Il suo testo è il seguente:

Tu pensi che io sia una selvaggia
mentre tu hai girato il mondo e questo io lo so
ma dimmi allor perché se selvaggia chiami me
ci sono tante cose che non sai, tu non sai.
Tu credi che ogni cosa ti appartenga
la Terra e ogni paese dove vai
ma sappi invece che ogni cosa al mondo
è come te, ha uno Spirito, un perché.
Tu credi che sia giusto in questo mondo
pensare e comportarsi come te
ma solo se difenderai la Vita
scoprirai le tante cose che non sai.
Hai sentito il lupo che ulula alla Luna blu
che sai tu della lince che ne sai
Sai cantare come cantan le Montagne
pitturare con il Vento e i suoi color
riscoprendo un po’ d’Amore nel tuo cuor.
Dai corri insieme a me nella Foresta
fa entrare un po’ di Sole dentro te
vedrai che non c’è bene più prezioso
e così la ricchezza scoprirai.
I Fiumi e i Lampi sono miei fratelli
e gli Animali sono amici miei
insieme nel segreto della Vita
in un cerchio che per sempre esisterà.
Chi sa la Vita cos’è
se la fermerai, neanche tu saprai
e non sentirai quel Lupo e il suo pregare mai
almeno fino a che non lo vorrai.
Non distinguer dal colore della pelle
e una Vita in ogni cosa scoprirai
e la Terra sembrerà solo Terra finché tu
con il Vento non dipingerai l’Amor.

Fonte: Color in the Wind (Pocahontas)

Mi sono giunti due messaggi che hanno contribuito a rasserenare l’animo in contrasto con gli “scogli” esistenziali. Ringrazio per questo Natyan:

Quando hai capito che la destinazione è "la strada"
e che tu sei sempre sulla strada "non per giungere a destinazione"...
ma per godere della sua bellezza e della sua saggezza...
la vita cessa di essere un dovere e diventa semplice e naturale...
una beatitudine in sè e per sè

Sri Nisargadatta Maharaj

Quando sei ispirato da un grande proposito,
da qualche progetto straordinario,
tutti i tuoi pensieri oltrepassano i loro confini.
La tua mente trascende le limitazioni,
la coscienza si espande in ogni direzione
e ti ritrovi in un nuovo, grande
mondo meraviglioso.
Le forze, le facoltà e i talenti addormentati
Si ridestano, ed ecco che diventi
Una persona molto, molto più grande
Di quel che avevi osato sognare.

Patanjali

Fonte: Studio Gayatri

Da Macrolibrarsi è giunta la consueta mail pubblicitaria, nella quale si parla di James Allen; eccola:

Caro Davide,


"Un uomo è letteralmente ciò che pensa, essendo la sua personalità la somma dei suoi pensieri".

Queste le parole con cui il pensatore e poeta inglese James Allen, capostipite della corrente del Nuovo Pensiero, rivela il modo in cui i nostri pensieri determinano il nostro destino e mostra come la mente, se ben indirizzata, possa influenzare positivamente sia l'ambiente in cui viviamo sia il comportamento delle persone che ci circondano.

Secondo l'autore, una vita ricca di amore e di successo non è il risultato di una cieca necessità o di un insieme di casualità, ma il frutto di uno sforzo costante capace, attraverso un corretto controllo dei pensieri, di metterci in sintonia con le potenze dell'universo, avvicinandoci alla perfezione divina.

James Allen è uno scrittore misterioso… Allen scrisse diciannove libri, un tesoro di pensieri e riflessioni che hanno ispirato e arricchito l’umanità dei suoi tempi e le generazioni successive.

Ecco un estratto di una sua opera - “Padroni del destino” - liberamente scaricabile dal sito Macrolibrarsi. Vale davvero la pena di leggere questo incipit che continua sul sito per motivi di lunghezza dell'articolo:

Possiamo paragonare la mente umana a un giardino, il quale potrà essere coltivato con intelligenza o lasciato incolto; ma in entrambi i casi, curato o abbandonato, un giardino deve generare, e lo farà. Se non vengono piantati semi utili, al loro posto cadranno in abbondanza gli inutili semi delle erbacce, e diffonderanno la loro specie.

Proprio come un giardiniere coltiva il suo pezzo di terra, togliendo le erbacce per far crescere i fiori e la frutta che predilige, così un uomo dovrà badare al giardino della sua mente, estirpando i pensieri erronei, inutili e impuri per coltivare fino alla perfezione i fiori e i frutti dei pensieri positivi, utili e puri. Continuando a seguire tale processo, prima o poi un uomo scopre di essere il giardiniere della sua anima, colui che dirige la propria vita. Rivela a se stesso le leggi del pensiero, e comprende con sempre maggior esattezza come le forze della mente operino nella formazione della sua personalità, delle circostanze e del destino.

Pensiero e personalità sono un’unica cosa, e considerato che è solo attraverso l’ambiente e le circostanze che la personalità può manifestarsi e venire a conoscenza di se stessa, le condizioni esteriori della vita di un uomo non potranno che rivelarsi in armonia con il suo stato interiore. Con questo non si intende sostenere che in qualsiasi momento le circostanze della vita di un uomo siano un indizio della totalità della sua personalità, bensì che quelle particolari circostanze siano legate così saldamente a qualche elemento vitale del suo pensiero da essere indispensabili allo sviluppo di tale personalità.

Ciascun uomo si trova dov’è in base alla legge della sua essenza; i pensieri con cui ha costruito la propria personalità lo hanno condotto fin lì, e nella disposizione della sua vita non c’è alcun elemento dovuto al caso, ma ogni fattore è il prodotto di una legge che non può sbagliare. Questo concetto è valido tanto per coloro che si sentono «in disaccordo» con il loro ambiente, quanto per chi al contrario ne è pago.

L’essere umano, in quanto creatura in continuo progresso ed evoluzione, opera dove può imparare a svilupparsi; e non appena comprende la lezione spirituale che ogni circostanza ha in serbo per lui, fa sì che questa scorra per lasciare il posto ad altri avvenimenti.

Finché l’uomo si considera come un prodotto delle condizioni esterne, è costretto a lottare contro le circostanze, ma nel momento in cui si rende conto di possedere il potere di creare, e la facoltà di controllare i semi invisibili e il terreno da cui nascono le circostanze, diviene il legittimo padrone di se stesso...


E ancora, dalla cara Amica Loredana, mi giunge del prezioso materiale su Mere. Chi era Mere?

Il suo nome d'origine è Mirra Alfassa (1878-1973) e nasce a Parigi da padre turco e da madre egiziana. Plurilaureata e di formazione scientifico-materialistica, interessata al mistero della Materia, approda presto in India dove vi rimarrà per il resto della sua vita sempre ricercando la verifica ad una straordinaria ipotesi: il nuovo salto evolutivo sarà cosciente e avverrà se saremo capaci, pochi o tanti, di liberare e di purificare le nostre cellule dal loro asservimento allo "stupido" e millennario programma di morte… Nel 1914 giunge in India dove conosce Sri Aurobindo. Con quest'ultimo condividerà per più di trent'anni la ricerca e la sperimentazione attorno al salto evolutivo della Specie.
Fonte: www.vedanta.it

Ecco un estratto dal "lavoro" di Mere che mi ha colpito:

Però sai è spassosa questa Coscienza.
Ha messo il corpo in contatto con quelli che desiderano la sua morte (non so se con tutti, ma certo con un numero notevole) ce ne sono dappertutto e il corpo li vede.
Li vede come sono, ma non se la prende, non gli fa più nessun effetto. E’ come se fosse protetto da tutta questa roba che gli viene addosso. Non gliene importa niente, anzi per lo più si mette a ridere...
E poi quella Presenza.. quella PRESENZA.

Le cellule sono come i bambini, quando la sentono, sparisce tutto tranne quella. Allora è come un sospiro di sollievo. All’esterno però non si vede niente; se il corpo soffrisse, sarebbe la stessa cosa. Se soffre, di solito non si lamenta mai; chiama e basta Chiama chiama… e chiama .

Anche se sa benissimo che è completamente inutile, e che se riuscisse ad entrare nell’immobilità, rientrare nel silenzio, basterebbe. E appena ci riesce.. Però non sono certa che tutti questi dolori che sente dappertutto non gli vengano proprio, non siano dovuti a tutte quelle cattive volontà. Sai la Terra è piena di cattive volontà, di solito appena coscienti...
Perché succede? Perché l’esteriorizzazione è cominciata così? Con l'inconscio con una inerzia quasi totale, e perché solo sulla Terra è diventata così? Perché mai ha dovuto cominciare così?

14 maggio 1969.
Mere ha una crisi cardiaca, ma dice a Satprem: Mi sono resa conto che era tutta una preparazione per (Mere indica il Cuore)... Ti dirò dopo, è estremamente interessante, però riguarda il Cuore stesso delle cose. Fra tre quattro giorni ti dirò.

Ci sono momenti in cui a volte sei in totale benessere a volte stai malissimo e le vibrazioni sono le stesse. Succede ad ogni minuto ad ogni istante per, ogni cosa.

Questa Coscienza mi ha mostrato come… Beh se questa coscienza qui assume un certo atteggiamento, allora ne avverte tutta la gioia e l’armonia. Basta che invece assuma un atteggiamento leggermente diverso (e Mere fa uno sbilanciamento verso sinistra) la spessissima cosa diventa quasi insopportabile. Esperienze così continue... Continue per mostrarci davvero come ci sia un'unica COSA importante, l’atteggiamento che assume la nostra coscienza. In parole comprensibili fai sparire l'Ego e sparisce la malattia. E ti accorgi se stai di qua o di là.

Lo vedo, il corpo ha bisogno di una preparazione molto seria e completa per sopportare l’esperienza senza, nessuna vibrazione di inquietudine, di paura, di... per mantenere una pace e un sorriso costanti.

E ancora Mere:

Una visione che affida un ruolo ad ogni religione in questo emergere dall’Inconscio fino alla Conoscenza divina. Non si tratta di una osservazione qualunque, marginale: ma di una visione.
Certo, può dare l’idea di una concezione mentale, ma non lo è, non lo è. E’, se vogliamo dire così, una necessità di sviluppo.

E’ una visione, che mette le cose AL LORO POSTO.

L’Islamismo ha rappresentato un ritorno alla sensazione, alla bellezza, all’armonia delle forme: una legittimazione delle sensazioni e della gioia nella bellezza.

Visto un po’ dall’alto non è, non è di una qualità tanto superiore; ma dal punto di vista vitale è di una potenza estrema: ecco cos'è che ha dato all’Islamismo un tale potere di diffusione, di conquista materiale, di dominio.

Quello che hanno fatto i Musulmani è bellissimo, tutta la loro arte è magnifica, magnifica. E’ stato un fiorire di bellezza.

Poi... ci sono le altre religioni una dietro l’altra.

Ognuna rappresenta una tappa nello sviluppo dell’uomo nel suo rapporto col Divino, non l'astrarsi da una realtà per raggiungerne un’altra (Buddismo). E’ il bisogno di totalità, dell’insieme, la causa del susseguirsi di queste religioni una dietro l’altra in questo modo. Visto così è molto interessante.


Invece di vedere le varie religioni dal basso, è venuta d’improvviso, da molto lontano, una visione d’insieme del processo: una visione di come si è organizzato con una coscienza così chiara e una volontà così chiara, di come ogni cosa avviene proprio al momento in cui è necessaria, affinché niente venga trascurato e tutto possa uscire, emergere dall’Incoscienza e diventare sempre più cosciente…

E allora, in questa storia immensa terrestre, il Cristianesimo assume il suo ruolo, il suo ruolo legittimo. E questo ha un duplice vantaggio: gli restituisce valore agli occhi di chi lo disprezza, e mostra a chi lo considera l’unica verità che si tratta solo di uno degli elementi di tutto il globale.

Ecco.

Ecco perché la cosa mi ha interessato. Perché è il risultato di una visione d’insieme che mi è venuta perché avevo cominciato a occuparmi delle religioni (ri- cominciato, dovrei dire, perché è un tema che in passato mi era estremamente familiare). Quando mi hanno fatto delle domande sugli Israeliti e Musulmani, mi sono messa a guardare e ho detto: ecco qual è il loro ruolo.

Ecco il loro ruolo, la loro ragion d’essere. E giorni fa mi sono detta: Toh è proprio vero! Visto così è di una tale evidenza! Il Cristianesimo rappresenta una riabilitazione del dolore quale mezzo di evoluzione della coscienza.


Così la frase di Aurobindo assume tutto il suo valore…

Il cristianesimo si è manifestato perché gli uomini si ribellavano al dolore e, per sfuggire al dolore cercavano di evadere dal mondo… Poi col passare degli anni, e con l’evolversi delle cose, ci hanno preso gusto a soffrire! E dato che il dolore lo amano (guarda come diventa chiara la frase di Aurobindo) ecco che allora “Cristo, è ancora appeso alla sua croce in Gerusalemme".

Così questa frase, rivela tutto il suo significato… Poi qualche riga più sotto le viene proposto di pubblicare sul bollettino qualcosa sul Cristianesimo, ma Mere risponde che il guaio è che ognuno vede la propria religione come quella contenente la verità esclusiva.

Veramente illuminante: grazie Loredana :)

Oggi va così, cari Amici, ho lasciato parlare l’Universo per me. Questi diversi messaggi o vere e proprie lingue, costituiscono un unico concetto, un unico filo conduttore, la trama che ha in serbo per noi il nostro centro d’attrazione. Il risultato che siamo adesso e l’indizio per seguire la via che ci trasmuterà in quello che saremo nel prossimo “adesso”.

James Allen, come molti altri, si esprime sinteticamente in questo modo:

"Un uomo è letteralmente ciò che pensa, essendo la sua personalità la somma dei suoi pensieri".

Facciamo attenzione a “chi è che pensa” tuttavia. L’Antisistema si è introdotto nei nostri inconsci. Il frattale è espresso dal pensiero di Joseph, descritto nel libro “Le radici familiari della malattia” di G.Athias:

“Noi non pensiamo, siamo pensati”.

È molto importante "capire chi è che pensa", perchè "siamo quello che pensiamo"! II mondo intero si uniforma a quello che pensiamo,

In questa frase si annidano significati a vari livelli e “chi vuole intendere comprenderà”…

Chi è che pensa? Siamo noi, dove per noi è la mente biologica? Ma seguendo un certo discorso al quale fa riferimento anche Steiner, attraverso il sangue ereditiamo i "conflitti"dei nostri avi.

Questi conflitti sono un qualcosa che è rimasto come “appeso” o coagulato e che va “disciolto”.

"Ciò che facciamo in Vita riecheggia nell'eternità" - Il Gladiatore.

Ciò che facciamo oggi e che ci rappresenta è un “volere” che giunge dal passato e che si miscela con il presente attraverso la nostra esistenza. Una esistenza nuova e carica di opportunità. Esiste un filo legato al Karma che probabilmente racchiude il tutto. Esiste la nostra particella adamantina instillata nel CuoRe, che ci rappresenta nello scorrere del reame del tempo e che ci identifica nell’eterna rappresentazione della Creazione. Ci sono molte variabili, per cui non è possibile dire che “noi siamo in un certo modo”; noi siamo in molti modi diversi, proprio perché siamo una confluenza di fattori diversi che si uniscono per “andare avanti”. Ogni volta è sempre qualcosa di nuovo e di diverso. È l’unicità che si manifesta dalla comunanza, anche dalla sofferenza che è stata.


La scelta è solo nostra nell’adesso: cosa decidiamo di fare ADESSO, "sapendo" che abbiamo ereditato un “carico” che ci ha costretti a percorrere certe direzioni? È solo sapendolo, avendone consapevolezza che possiamo essere noi stessi in maniera “centrata”. Tramite noi “parla” l’intera umanità!

La responsabilità che ne deriva è importante come lo è giocare per un bimbo

Il discorso di Mere sul Cristianesimo è stupefacente, almeno per me, che sono sempre stato “urticato” dalla sua presenza. Attraverso il pensiero di Mere riesco ad avvicinarmi un po’ di più alla sua “logica illogica”. È il Cristianesimo delle origini quello più vicino all’essenza, tuttavia quello che è diventato in seguito persegue uno scopo specifico, molto “duro”, ma a quanto pare inevitabile a causa del livello raggiunto dall’umanità racchiusa nella parte di mondo che gli compete; livello di cui, ho come l’impressione, che l’opera di S.Agostino riservi una visione del tutto particolare e degna di approfondimento.

È tutto opportuno e nulla è per caso…

Insieme siamo Uno.

Grazie


martedì 28 settembre 2010

Illusioni pirotecniche.




Saccheggiato il museo di Bagdad
.
Sono un po' distratti i funzionari dei musei e dei siti archeologici in Iraq. A sette anni dall'invasione americana del paese, che provocò anche il saccheggio a più riprese dei tesori artistici, circa un terzo del patrimonio è stato ritrovato.

Dal museo nazionale di Bagdad erano spariti 15 mila pezzi di archeologia, vasi e collane babilonesi, bronzi di popoli mediorientali, ceramiche dell'antica Persia, tavolette d'argilla Sumere costellate di testi cuneiformi che corrispondevano alla più vecchia scrittura umana conosciuta.

Tra essi 638 oggetti, alcuni dei quali risalivano al terzo millennio avanti Cristo, che vennero rispediti nella primavera 2008 in Iraq dall'esercito americano che li aveva messi in sicurezza negli Stati Uniti. Fotografati, datati, classificati e impacchettati da un gruppo di esperti a New York, i pezzi vennero consegnati all'ufficio del primo ministro iracheno Al-Maliki
Fonte: Yahoo


Leggendo i libri di Sitchin e avendo delle nozioni di base storico geografiche, notizie inerenti a questa zona del pianeta dovrebbero essere sempre valutate attentamente
. Infatti stiamo parlando della cosiddetta “culla della civiltà”, ossia di quelle terre in mezzo ai due fiumi portatori della Vita in zone desertiche o semidesertiche: il Tigri e l’Eufrate. La terra dei Sumeri:


I Sumeri (abitanti di Šumer, egiziano Sangar, biblico Shinar, nativo ki-en-gir, da ki = terra, en = titolo usualmente tradotto come Signore, gir = colto, civilizzato, quindi "luogo dei signori civilizzati") sono la prima popolazione sedentaria al mondo che possa essere considerata "civilizzata". Erano rappresentati da una etnia della Mesopotamia meridionale (odierno Iraq sud-orientale), autoctona o stanziatasi in quella regione dal tempo in cui vi migrò (attorno al 4000 a.C.) fino all'ascesa di Babilonia (attorno al 1500 a.C.).

La loro scrittura cuneiforme sembra aver preceduto ogni altra forma di scrittura e compare attorno alla fine del IV millennio a.C”.

Fonte: Wikipedia

Il “luogo dei Signori civilizzati” è il punto di start dell’attuale ciclo di Creazione. Tra una glaciazione e l’altra, che costituiscono delle vere e proprie paratie stagne del “ricordo”, l’umanità ha probabilmente vissuto dei cicli che l’hanno portata, ogni volta, ad una grande evoluzione.

Questi cicli si sono sempre conclusi con l’arrivo di un’era glaciale planetaria.

Come invece siano andate le cose alle elite sociali non è dato da sapersi. Penso che un fenomeno tanto evidente come una glaciazione, possa essere evitato da un gruppo o da una minoranza che possedesse almeno questi requisiti:

  • conoscenza
  • tecnologia
  • denaro
  • potere
Ovvio che questa distinzione è un retaggio del modo di pensare e di essere attuale; credo che in quel tempo potesse bastare la conoscenza ed il potere.

Ricordo che una parte della scienza si esprime nei confronti di questi tempi, come preparatori ad una nuova fase di glaciazione, di cui l'innalzamento delle temperature è solo una paradossale anticipazione.

Nelle Cronache dell’Akasha di Rudolf Steiner si narra di questi cicli, connessi al "respiro" dei pianeti e dunque al Cosmo intero.

Si citano il Sole, Saturno, la Terra, la Luna e le grandi civiltà scomparse come Atlantide, Lemuria, Mu
.

Fantasie? Quando Steiner ci informa che tra un ciclo e l’altro si torna ad una fase di potenziale, di “sonno”, in cui i “semi” di ciò che è stata l’umanità del ciclo precedente si radicano nel “terreno” e si preparano ad una nuova “nascita”, posso pensare che si passi attraverso una fase di reset basata su di un “inverno” lunghissimo: un’era glaciale!

Osserviamo in tal senso la Natura; nei mesi invernali si ferma apparentemente, “lavora” ad altri livelli meno evidenti. Si prende una “pausa” al fine di migliorare le proprie potenzialità, per “riflettere” entro se stessa, per aumentare la massa radicale, per ancorarsi alla Terra in attesa della Primavera e del “Cielo”. È un vero e proprio respiro di saggezza!
Solo l’uomo esula da questa estrema ciclicità. L’uomo che deve produrre in serie. L’uomo che non può mai fermarsi perché le sue “città” necessitano di “lubrificazione” continua.

La progettazione del tessuto urbano e sociale umano si basa sul presupposto che ci sia in continuazione “Vita” consumistica. Traffico, commerci, socialità. Non ci si deve mai fermare per nessun motivo…


Perché?

L’uomo produce e consuma sempre di più. Il consumo è però sempre più “estremo” e la società moderna, si può dire, che produca rifiuti. Il tempo generazionale umano è sempre più veloce ed il frattale è dimostrato dal tempo di Vita di un prodotto come il cellulare o il computer.

L’epoca dell’usa e getta è un vero e proprio insulto alla "logica" di economia di scala naturale.
Cosa è successo? Una stretta elite di persone ha deciso che l’umanità si dovesse sviluppare in questa maniera. Siamo stati distorti, strappati via dai ritmi nativi della Creazione. In che modo? In infiniti modi di cui:
  • l’alterazione del tempo cronologico (calendario)
  • l’estrazione dai cicli di “letargo” naturali
Evidenziano due dei più significativi movimenti. Condotti o meglio trascinati su un binario parallelo alla normale fruizione della Vita, è stato possibile progettare e “coltivare” generazioni intere di “cloni” senza memoria per il potere ed il sollazzo dell’Antisistema nelle vesti del Controllo.

L’area geografica di Bagdad è molto importante per tornare a comprendere le nostre origini sul pianeta Terra.

Per questo l’esercito USA ha messo in scena una guerra senza senso, di cui la faccenda petrolio è solo la punta di un iceberg sproporzionato. In quei luoghi esiste ancora la possibilità di comprendere il nostro passato e Sitchin lo ha ampiamente dimostrato. Nelle tavolette d’argilla è stata tramandata la storia dell’incesto genetico che ci ha creati.

Nei reperti che appartenevano al Museo di Bagdad c’era probabilmente qualcosa che valeva la pena di inscenare una invasione per “vedere da vicino”
.

“… vennero rispediti nella primavera 2008 in Iraq dall'esercito americano che li aveva messi in sicurezza negli Stati Uniti. Fotografati, datati, classificati e impacchettati da un gruppo di esperti a New York…”.

Facciamo questa considerazione: quando a terra una bomba colpisce il proprio obiettivo, c’è una forte esplosione che uccide e fa danni: attira l’attenzione. Nessuno si preoccupa di connettere quell’ordigno alla sua origine… all’aereo che l’ha lanciato. Perché? Perché in quel momento non c’è tempo; c’è altro di più prioritario da fare. Chi guardasse il cielo non vedrebbe nulla, perché parliamo di aerei di alta quota coperti dalle nubi. Chi vedesse qualcosa vedrebbe solo una macchina che vola e udirebbe solo il rumore sciacquato dei motori. È forse quella la causa della devastazione? È solo il braccio armato. Dove si trova il vero responsabile dell’idea di eseguire il bombardamento? Non di certo sull’aereo. Non di certo alla luce del Sole.

Ecco cosa facciamo e come ragioniamo usualmente a livello di massa… seguiamo l’evidenza di un “fatto” concreto che ci ha coinvolti, perdendo ogni traccia del mandante, del perchè.

Se il mandante sa che funzioniamo così, è facile provocare ad arte un effetto pirotecnico per catalizzare l’attenzione, quando in realtà le proprie mire puntano ad altro.

La pressoché totalità dell’informazione moderna ha questa funzione ingannatoria.


lunedì 27 settembre 2010

Riflessi nell'evoluzione.






Perché si continuano a dare notizie come queste?

“Uno dei virus più antipatici e fastidiosi che ci sia, quello del raffreddore, potrebbe essere la causa di una delle patologie più diffuse e pericolose che esistano, specie in adolescenza: l’obesità. Proprio così: il responsabile di tosse e raffreddore avrebbe anche un’altra colpa, molto più pesante, quella di contribuire a far ingrassare i nostri figli nell’età più delicata, quella dello sviluppo”.
Fonte: Yahoo

Cercando la "vera conoscenza" possiamo avere le vere risposte. Ciò che i media danno in pasto alla massa è un riverbero di verità. Una mezza misura. Ed è sempre più chiaro che è così. Parlare di cause e di responsabilità in questo modo è del tutto fuori luogo, perché sfuggono del tutto le variabili spirituali, la Natura e l’interazione dei corpi sottili, le leggi dell’Universo come l’attrazione, le ragioni profonde della malattia innestate in un complesso piano di derivazioni generazionali ed individuali

Parlare delle “cause” prevede l’apertura della nostra consapevolezza verso la Natura divina ed eterna della nostra essenza, della reincarnazione, del senso dell’evoluzione in corso d’opera continua. 

Scegliendo questa via, ci sia accorge che il “tutto” risponde a precise "sollecitazioni" che hanno luogo in piani dimensionali diversi da quello fisico, che è il collettore finale, l’esempio della malattia che emerge in seguito ad un certo “cammino” sensato e assolutamente necessario.

Non c’è nessuna demonizzazione dello stare male, perché è uno stato propedeutico alla crescita, una camera di scoppio del motore umano. Tutto ha un senso e tutto è opportuno. Quando non lo capiamo è perché ancora non siamo in grado di accettare questa unica "verità”.

Scendendo di “quota”, articoli come quello precedente, mettono in mostra come la scienza lavori a compartimenti stagni, senza allargare il proprio orizzonte; l’obesità, staccata dal suo contesto spirituale diventa qualcosa di “spettacolare” da mettere in vetrina per gli sguardi curiosi della gente. Rimanendo sul piano “denso”, come non cercare responsabilità nei confronti dell’industria dell’alimentazione, del  mondo della politica, delle associazioni di difesa dei consumatori, del singolo consumatore? 

Sino a quando una nazione intera, come l’Italia, accetterà di fare un "patto" con Mc Donald’s e pubblicizzare in televisione il “panino italiano”, come potremo sperare che la scienza sia libera di dire e fare la propria parte? È un frattale molto chiaro di come sia il giro del "fumo". 

E come possiamo allora criticare la condotta della scienza? 

È semplice assumere il fatto, dunque, che i diretti responsabili di ogni situazione siamo solo ed esclusivamente tutti noi. Ed è logico che sia così, perché è la legge dei numeri che parla chiaro. Ad un certo livello energetico l’effetto "leva" (i pochi che comandano sui molti) è possibile solo se c’è un "vuoto" da colmare. Il vuoto in questione è la rinuncia del genere umano a “comprendere”. È una rinuncia antica questa e fa parte anch’essa del “gioco”. In assenza di un simile vuoto la maggioranza energetica ha il potere decisionale.

Scrivendo di questi argomenti ho sempre la medesima sensazione: di “essere” infinito. Di tentare di dare una spiegazione delle “cose” molto limitata in confronto a questa infinità che contraddistingue. Il risultato intimo è sempre lo stesso: ogni ambito della Creazione conduce comunque ad un “ritorno” sui nostri passi, ad una evoluzione magnifica.

È tutto possibile ed immaginabile. Ogni via è auspicabile sino a che non la si è percorsa sino in fondo. Solo a quel punto possiamo sapere dove ci ha condotto. Solo a quel punto possiamo iscriverla nella “mappa”. Solo a quel punto possiamo tornare indietro, appuntandoci che in quella “zona” c’è necessità di maggiore Luce. Il nostro è un "lavoro" da esploratori estremi, sempre in prima linea lungo l’onda di espansione della immaginazione del Creatore

Come citavo ieri da “Trasmissioni Stellari”: siamo “le terminazioni nervose di Dio nella materia”.

È troppo misera questa condizione secondo il punto di “vista” dell’Ego?

Lo scopriremo presto…

Chiediamoci anche perché la Nasa, che di segreti è farcita, continua regolarmente ad emettere notizie allarmanti relative al picco della tempesta solare del 2013:

"Torna l'allarme della Nasa: 2013, la tempesta solare potrebbe distruggere le nostre reti informatiche.
Secondo la Nasa, le nostre reti informatiche e quelle elettriche potrebbe essere distrutte dal picco di attività solare previsto per i prossimi anni.
Il primo allarme era già stato lanciato dalla Nasa a giugno: le eruzioni solari potrebbero generare una tempesta magnetica in grado di causare un black-out sulla Terra. Satelliti, linee elettriche, trasporto aereo, sistemi finanziari. Nei mesi scorsi a Washington, non a caso si è aperto il Forum sul Clima Solare promosso dalla Nasa in cui protagonista è proprio il picco di attività stellare. Secondo Richard Fisher, scienziato della Nasa «la nostra società tecnologica ha sviluppato una sensibilità alle tempeste solari senza precedenti». Siamo, infatti, dipendenti dalle apparecchiature elettroniche. L’onda di particelle, tra i suoi effetti, potrebbe sortire anche quello di mandare in tilt i nostri satelliti.
Potremmo, nell’arco di poco tempo restare al buio, senza energia elettrica e comunicazioni. «Il primo segno di pericolo verrebbe quando le radiazioni iniziassero a disturbare segnali radio e dispositivi GPS. Dieci o venti minuti dopo, i satelliti commerciali che trasmettono conversazioni telefoniche, TV ed informazioni di ogni genere sarebbero praticamente spazzati via», ha detto Tom Bogdan, scienziato che ha sviluppato un modello matematico per rappresentare quello che potrebbe accadere.
L'allarme è stato rilanciato anche dal Ministro della Difesa britannico, Liam Fox, che pochi giorni fa ha annunciato uno studio mirato a proteggere le reti internazionali: un simile black-out provocato dal sole potrebbe essere sfruttato da organizzazioni terroristiche per attaccare sistemi locali e internazionali. Questo annuncio sottolinea quanto siano preoccupati i Governi: non si tratterebbe quindi di un'apocalisse alla 2012 ma di un evento le cui possibili conseguenze devono essere prese in considerazione fin da ora”.
Fonte: Yahoo 

Perchè tanto allarmismo? Perchè hanno a cuore il genere umano oppure le reti delle telecomunicazioni e dunque il loro stesso potere? 

L’opera di indottrinamento al terrore prosegue. Però questo allarme conduce una novità rilevante: la possibilità di azzeramento del magnetismo provocato dall’oceano di onde artificiali emesse dalla società moderna, nonché la capacità di comunicare dell’Antisistema. Avevo letto delle canalizzazioni tempo fa di Kryon, mi sembra, in cui si diceva che, attraversando certe regioni del Cosmo, la Terra avrebbe subito mutamenti rilevanti e che per quel tempo dovevano essere scomparse le fonti elettriche di aprovvigionamento della luce e che anche al cemento sarebbe successo “qualcosa”.

Stiamo dunque giungendo all’appuntamento con la nuova dimensione?

Lo vedremo presto! Il bello è proprio questo: che lo vivremo direttamente. In ogni caso avremo la capacità di soppesare con “mano” l’entità del cambiamento.

 

domenica 26 settembre 2010

L'informazione vivente dell’energia vitale.




“Vi invitiamo ad abbandonare le concezioni storiche dell’esperienza umana e di ritornare al vostro naturale livello di coscienza.
Il vostro corpo umano è stato progettato per permettere alla vostra coscienza di rimanere in equilibrio sulla cresta dell’onda della creazione – nel preciso istante in cui l’onda eterna ed unica si frantuma nel molteplice, formando i mondi lineari del tempo. In quanto rappresentate le proiezioni dell’eternità, le terminazioni nervose di Dio-nella-materia, rimanete consapevoli dell’unità eterna, anche mentre sperimentate voi stessi come parte del tessuto materiale differenziato.
 
Essere l’Uno e contemporaneamente la molteplicità-questa è la vostra vocazione, il vostro fine, il destino ultimo della vostra razza.

Non rimanete sopiti sotto l’incantesimo della materia, guardate al di là delle descrizioni della realtà fornite da coloro che tentano di dirigervi dall’esterno. Apriteli all’informazione vivente dell’energia vitale che cresce in voi. Questa informazione è viva ed è l’unica guida di cui abbiate bisogno. Nel più profondo del vostro animo avete sempre saputo queste cose. Dietro i ruoli e le illusioni che la società vi impone non siete separati dalla fonte della Vita, né dall’intelligenza che progetta ogni forma e struttura e vi soffia dentro il respiro vitale”.
Fonte: “Trasmissioni Stellari – Il terzo millennio” di Ken Karey

La musica, le immagini, le parole giustamente “intersecate” alle nostre emozioni, la memoria, il senso ultimo che percepiamo risalire dalle nostre profondità… tutto insieme conferisce l’esperienza del tornare all’Uno: un grande potere allora si espande senza centro alcuno. La dilatazione della nostra essenza è totale e armonica. Questa esperienza ho avuto come regalo mentre scrivevo queste righe…

Insieme siamo Uno 

 

sabato 25 settembre 2010

Un compleanno lungo... 13 Lune.





Oggi è il compleanno di questo Blog: SacroProfanoSacro compie 1 anno!

Come per ogni parto della creatività, il tempo scorre a lambire e delimitare i confini dell’impegno profuso; per cui ha un senso attenderlo allo scoccare di determinati momenti come, appunto, la “cerimonia” annuale… 

Il tempo: serpente alato, piumato di aspettative

Chi ha tempo non aspetti tempo, recita il detto. Il tempo trasporta l’evidenza dei sogni, la loro concretizzazione o smarrimento. Esso è un fiume sempre in piena, non conosce aridità o siccità. Ma quale tempo conosciamo o quale tempo ci è stato imposto? Una creatura artificiale! Scandita dai ritmi dell’Energia di Controllo nota come Antisistema. 

Oggi non è trascorso un anno dal momento in cui ho iniziato a scrivere: è trascorso un anno dal momento in cui ho agganciato un "treno in corsa", una macchina creata per triturare le esistenze che accettano di farsi trasportare… Delimitate in un flusso distorto della Creazione.

Credo che l’opera di incantesimo sia completa e che preveda anche il controllo del tempo. Il genere umano è stato dirottato su un binario “morto”, sotto l’egida di un controllore meccanico. Credo che ripristinare, riagganciare il vero scorrere del tempo sia basilare per tornare ad alzare "ali e testa".

La Sincronicità segue una serie di principi universali basati su una matrice matematica, struttura primaria che collega tutti gli eventi, le persone e la realtà così come la conosciamo. Più ci sintonizziamo a questa matrice, più esperiamo l’ordine sincronico. Questo è lo scopo del Sincronario di 13 Lune di 28 giorni. Quelli che seguono sono alcuni esempi di come l’ordine sincronico possa essere letto su base quotidiana, giorno per giorno. 
 
Sincronicità dei Viaggiatori delle Stelle
Anno della Luna Intonante Rossa

Luna Elettrica (Terza delle 13 Lune), dal 20 Settembre al 17 Ottobre 2010
Nella Luna Elettrica attiviamo nuovi modelli con cui sostituire quelli vecchi, che nella Luna Lunare abbiamo avuto la sfida di superare. Questa è la Luna in cui dobbiamo chiederci come possiamo servire la visione più alta. Ora è il momento di vivere la nostra visione più alta, quella di un attendente della Terra – e di uno dei nuovi umani cosmici sulla Terra, Homo Noosfericus, che incorpora e incarna il Nuovo Tempo in nome di tutta la vita. In questa luna ricorrono sia il compleanno galattico che quello solare del Mahatma Gandhi, che affermò “Il modo migliore per trovare te stesso è perdere te stesso nel servizio agli altri”. 
Fonte: www.13lune.it

Cosa è successo nelle ultime 13 Lune? Che tramite SacroProfanoSacro ho iniziato a scrivere un diario aperto. Questa azione rappresenta la simbologia della fioritura, dell’apertura, dell’accettazione, della comprensione. Dopo 41 anni di crescita nascosta, la “piantina” è sbucata alla luce del Sole ed ha iniziato a sbocciare come in una seconda nascita. Il mio cranio è diverso da un anno fa. Lo sento passando le dita sulla sua superficie. Sta mutando la struttura ossea, sta succedendo qualcosa… Qualcosa di meraviglioso.
Le nostre essenze si stanno rivelando.

Non c’è nulla in Terra o nel Cosmo che può fermare questa dinamica, perché prevista dal Piano Divino. Ciò che viene rivelato viene posseduto dal Controllo ad un livello diverso; dal segreto si passa alla manipolazione. Ciò che si dice della rete Hartmann e Curry in relazione alla sua pericolosità per l’uomo che vi staziona per lungo tempo è vero. E costituisce un segreto rivelato. Ma a questo punto inizia l’opera di manipolazione: si confondono le idee.

Ecco cosa si lascia "sfuggire" Joseph nel libro “Le radici familiari della malattia” di G.Athias:

“Numerose energie provenienti dal Cosmo sono nocive per l’uomo, che ha nel corpo un suo sistema di protezione per ognuna di loro: il sistema reticolato, che capta le energie elettromagnetiche ed elettriche”.

Ebbene dove è andato a finire questo sistema di protezione? Chiediamoci questo mentre ci rendiamo consapevoli dell’esistenza di queste energie potenzialmente nocive. Chiediamoci perché siamo indotti ad alimentarci in un certo modo, a curarci in un certo modo, ad educarci in un certo modo…

Nulla è per caso!

Perché? Nella domanda è implicita intuitivamente la risposta: Controllo e annichilimento.

Perché? Perché il denaro, colpevolizzato di tutte le mostruosità umane, non conta al livello energetico cui intendo portare l’evidenza. A quel livello ha senso parlare di:
  • controllo
  • energia
  • scopo finale
Non è il denaro il flusso che conduce ai potentati, al Controllo che risiede al di fuori della dimensione in cui la nostra proiezione vive. È una falsa traccia che condurrà alle marionette, agli uomini del Controllo. La sorgente è situata in un altro piano dimensionale. La sorgente è talmente “elevata” da nascere dalle cantine del Creatore. La sorgente è il Creatore stesso. Principio di ogni “cosa”.

Il compito dell’umano incarnato è comprendere tutto ciò, proprio sul terreno più difficile: la Terra densa in un corpo denso.
Le differenze sono abissali, come quella che c’è tra essere Superman e essere la vecchina della porta accanto. L’uomo cerca la potenza, l’immortalità, a causa della sua immagine originale proiettata nel suo inconscio. Ma in seguito alla “discesa”, queste facoltà sono state accantonate al fine di comprendere la differenza fisica e morale tra il bene ed il male

In una esistenza eterea la cognizione tra queste due polarità è solo teorica, mentre nel campo di addestramento “Madre Terra” le differenze sono immediatamente percepibili nella carne e nella psiche. Cosa ben diversa del solo immaginare cosa significhi.

Tra il dire e il fare…

Gli Angeli sulla Terra siamo noi, tutti quanti noi. Bloccati in una marea oscurante, separante e bloccante. Ma… tutto ha un senso se si chiede il perché al nostro “Cuo-Re”. La missione affidataci è complessa ma siamo assistiti: sempre! Liberiamoci dai rituali dell’ignoranza proiettata su di noi dalle false convenzioni:

Quando lasciai andare i rituali basati sulla paura, pur belli che erano, le guarigioni cominciarono a riacquistare il loro splendore originale. Mi resi conto che era una buona cosa essere stati in grado di sperimentare le guarigioni nel loro potenziale più alto, cosicché sapevo che esistevano. È stata questa conoscenza, insieme al senso della loro perdita, a darmi l’impeto e la spinta per ritrovarle. E nel fare ciò era come se mi stessi metaforicamente insegnando a camminare di nuovo, una cosa così complessa e difficile che solo coloro che sono stati costretti a dover imparare a camminare una seconda volta possono sapere”.
Fonte: “La riconnessione” di Eric Pearl

La paura! La nostra missione prevede multipli obiettivi che “tutti insieme sono Uno”. È una scala di priorità che dobbiamo completare. Liberarsi dalla paura è lo step base. Dalla paura ci si libera quando abbiamo chiara evidenza in noi stessi del “chi siamo” e, pur non avendone prova tangibile, crediamo

Questo è l’antico messaggio per noi, intercettato dalle religioni, secretato e poi manipolato.

Cosa esiste al fine di trasmutare le nostre paure? Per ognuno di noi è diverso, però penso che la connessione con il battito cardiaco sia un ottimo modo di “sentire” e di lasciarsi andare. I limiti della scienza non possono essere applicati all’uomo, perché questi limiti sono imposti dal Controllo. Noi siamo molto di più… E presto lo vedremo bene!

Allora, la mia intenzione è di trascorrere altre 13 Lune con il favore dei “venti” e, alla prossima tappa, constatare ed evidenziare come il genere umano sia “andato avanti” con la forza e l’Amo-Re di un Re impavido.

Grazie di cuore.

Alla nostra “salute” :)

 

venerdì 24 settembre 2010

L'Autunno che vediamo.







Prendo a prestito una espressione di Gurdjieff:

“Il livello cosmico d’essere di ogni Creatura vivente è determinato:
innanzitutto, da quello che mangia
in secondo luogo, da ciò che respira
terzo, dall’ambiente dove vive.
Sono queste le tre caratteristiche cosmiche del suo essere”.
Fonte: “Frammenti di un insegnamento sconosciuto” di P.D.Ouspensky

 Non entro nel merito di ciò che si spiega nel libro, a proposito di scala degli Idrogeni, di ottave, etc., ma tengo buono questo costrutto per sviluppare l’analogo frattale. Ad un certo livello quella rappresentazione trinitaria, diventa questa:
  • cibo
  • aria
  • casa
Cioè? Il nostro livello cosmico d’essere diventa la nostra spiritualità umanizzata in Terra. Ci trasferiamo in “basso” con il nostro punto prospettico. Nel luogo dove va in scena la rappresentazione della Vita. Qua e adesso

Cosa rappresentano quei tre punti sulla Terra?

Il luogo dove soggiorniamo con maggiore continuità con il nostro essere "incapsulato" nella sua struttura fisica

Ebbene com’è la "qualità" di questi tre aspetti? 

Come l’Antisistema ha anticipato gli eventi, mettendo in mostra una conoscenza stupefacente delle nostre necessità? Lo sappiamo ormai tutti. Come un serpente tentatore ha convinto una certa categoria di umani a produrre inquinando per ottenere “benessere”. Un altro tipo di “trinità”. Se sostituiamo al termine benessere, che è solo un fine irraggiungibile in questa modalità, il termine “egoismo”, otteniamo questa nuova “triplice alleanza”:
  • produzione
  • inquinamento
  • egoismo
Riletto alla luce delle parole di Gurdjieff, il significato dell’operato umano rappresenta il suo livello cosmico dell’essere riflesso dal comportamento terreno. Analizzando i tre termini sopraccitati a quale "luce" stiamo facendo riferimento?

C’è perlomeno una “deviazione” energetica a cui ci siamo agganciati. Può essere, questa “presenza” riassunta nelle tematiche di Steiner relative alle “entità” che entrano nello spazio divino/terreno dell’uomo per bloccarlo nell’evoluzione, ma che in realtà ne provocano solo uno schiacciamento, una compressione tesa a sviluppare una reazione “uguale ma contraria”, ossia di puro sviluppo.

Nulla è per caso. Tutto è opportuno.

Ciò che “siamo” adesso è tuttavia rappresentato da un intreccio di difficoltà dense ed apparenti. L’ago della bussola volge al brutto tempo, o almeno la percezione generalizzata è questa. Il lavoro su se stessi deve rappresentare proprio il raggiungere una prospettiva mutata rispetto allo stato di “grigiore” generale, rappresentato ad esempio dal fumo dell’inquinamento o dalla stagione autunnale appena iniziata. 

Infatti l’Autunno non è grigio bensì carico di bellissimi colori.

Cosa scegliamo di vedere?   

Lo stato delle “cose” che ci circondano ci rappresenta. E lo fa in maniera diversa per ognuno di noi. È incredibile ma è così. Pur vedendo tutti la stessa immagine, ognuno di noi la filtra con il proprio stato d’essere presente. Ognuno di noi vede in maniera diversa pur osservando la medesima scena e pur trovando accordo sulle fattezze della scena “ripresa”. È il significato di quella scena che è diverso dentro di noi, ciò che rappresenta e che “colora” le profondità dell’essere.

La scena è ciò che “mangiamo”, il significato che gli diamo è ciò che “respiriamo”, ciò che ne deriva intimamente è “l’ambiente in cui viviamo”.

Tutti insieme questi tre punti ci “onorano” e ci identificano in uno spazio tridimensionale, in cui ci muoviamo in direzioni direttamente proporzionali alla nostra consapevolezza.

* La splendida immagine è tratta da questo blog www.cancelloedarnonenews.com  in cui c'è anche un bell'articolo poetico sull'Autunno. Grazie :)