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giovedì 30 settembre 2010

Le "cascate" biunivoche dell'essere.






I liberi pensatori sono mentalmente malati?
Metti in dubbio l'autorità? Non riesci ad accettare la saggezza convenzionale? Vai in collera quando senti un politico fare una promessa e sai che non potrà mantenerla?
Se sì, stando alla più recente revisione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disordini Mentali (DSM), potresti essere mentalmente malato. 
In questa revisione, gli psichiatri sperano di aggiungere dozzine di nuovi disordini mentali. Sfortunatamente, molte delle cosiddette malattie hanno come bersaglio persone che semplicemente pensano o si comportano differentemente dalla maggioranza della popolazione.
Un caso esemplare è "il disordine oppositivo provocatorio (ODD)". Il DSM definisce l'ODD come "un persistente modello di comportamento disobbediente, ostile e insolente verso le figure di autorità". I sintomi includono l'andare in collera, dar fastidio alla gente ed essere "permalosi". Altri "disordini" includono comportamento antisociale, arroganza, cinismo e narcisismo. Sembra che molti dei miei lettori ne soffrano!
Mentre la diagnosi delle "vittime" di ODD si focalizza sui bambini, non c'è nessuna ragione per cui l'ODD non possa esistere negli adulti. Infatti, l'ODD può evolvere nel "disordine della condotta (CD)", che il DSM definisce come "quello in cui i diritti degli altri o le norme sociali sono violate".
Oh - Oh. Dunque anche la violazione di "norme sociali" è ora una malattia mentale.
Vediamo di unire i puntini. C'è una lunga e sordida storia di governi che usano la psichiatria per la repressione sociale. In Unione Sovietica centinaia di prigionieri politici furono detenuti in ospedali mentali. Lì, venivano isolati dagli amici e dalla famiglia e, in molti casi, medicati forzatamente. La Germania nazista si è spinta ben oltre: ha assassinato più di 180.000 pazienti psichiatrici.

Le leggi in molti stati permettono che enti di assistenza in difesa del bambino curino forzatamente i tuoi figli. Infatti, se manchi di somministrare farmaci prescritti da un medico o manchi di sottoporre i tuoi figli alle vaccinazioni, te li possono togliere e affidare a un istituto.
Come osservava il Washington Post: "Se un Mozart di 7 anni avesse cercato di comporre i suoi concerti oggi, sarebbe stato diagnosticato di disordine di iperattività e curato fino alla sterile normalità."
La conversione delle differenze di personalità in disordini psichiatrici e la cura forzata dei bambini, è una tendenza pericolosa. Si tratta solo di un breve passo estendere queste leggi agli adulti che hanno una serie di "comportamenti negativi, insolenti, disobbedienti e ostili verso le figure di autorità".
Io preferirei un approccio differente: istituzionalizzare gli psichiatri che se ne sono usciti con questi nuovi disordini, abituarli a vivere secondo le norme del buon senso

Forse possiamo chiamare la loro condizione "psicosi da sovramedicazione". Così quelli di noi con l'ODD, il CD (o che semplicemente non amano che il governo dica loro come vivere le proprie vite) potremmo respirare più facilmente.
Il CCDU raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche.
Silvio De Fanti
Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus
Fonte: www.disinformazione.it

Questa notizia conferma le dinamiche di controllo messe in atto attraverso la medicalizzazione della società. È davvero triste. Ma noi non dobbiamo cadere nello sconforto, se ci sentiamo dei “liberi pensatori”. La condizione di malattia è un qualcosa di molto diverso. Essa è opportuna quando arriva. Questa “sindrome” è invece del tutto artificiale, un’altra illusione per confondere le persone che, soprattutto, iniziano un cammino senza nemmeno saperlo. 

È questa una condizione che segnala uno stato dell’essere in progressivo risveglio

Diciamo che, se di malattia intendono parlare, allora anche questa “malattia” rientra nei canoni dell’opportunità: ci conferisce la possibilità di capire che la nostra parte più “vasta” vuole finalmente liberarsi dall’oblio e lo fa capire attraverso questa agitazione mentale e fisica

Nulla è per caso. Comunque l’Antisistema la metta, le leggi universali rimangono valide e inalterate.

Ma quale deve essere il punto prospettico da mantenere, al fine di non cadere nell’illusione?

Contare sul proprio “sentire”, sulla propria forza interiore, sul proprio CuoRe. Accendere la propria “luce”, soppesando quello che ci giunge, è l’indicatore più “sincero”. La “spia” di attenzione è accesa da tempo e questa nuova classificazione della condizione di malattia lo dimostra a pieno. Se ci sentiamo in questo stato, siamo certi di essere in stato “on”, acceso, sveglio, senziente. È un ottimo segno, altroché! 

Se manteniamo la nostra “rotta” accettando il nostro sentire, è possibile evitare le tempeste lungo il cammino. È una questione di fiducia nei propri mezzi, proprio come fa un abile lupo di mare nel bel mezzo dell’oceano: senza vie di riferimento attorno a sé, in realtà sa dove sta andando. Perché? Perché si fida dei suoi strumenti. I nostri "strumenti" non sono bussola e cannocchiale, bensì il nostro “sentire”. La fiducia in noi stessi.

Leggiamo questa notizia in un’altra dimensione, sotto un’altra prospettiva, ossia dal punto di vista animico. Dal punto di osservazione di quelle Anime che hanno subìto violenza o aborto in una loro esperienza di incarnazione. Ce lo racconta Daniel Meurois-Givaudan in “Anime indesiderate”:

“Non sono potuta restare a lungo accanto ai miei genitori: le mie radici sulla Terra erano così poco profonde! Nel giro di poche ore sono stata aspirata verso l’alto, portata via da una specie di corrente d’aria luminosa. Come vedi, non ho sofferto veramente: però, ecco, sono risalita con una grande frustrazione, una frustrazione che in breve si è trasformata in collera, quando ho capito che cos’era accaduto”.
“L’hai capito in fretta? Immagino che siano state le tue guide a informarti…”, interviene Florence.
“Mi stavano aspettando, si, ma solo per consolarmi, e all’inizio non volevano dirmi niente. Le spiegazioni sono venute solo in seguito, quando sono riuscita ad estrarmi abbastanza dall’ambiente terrestre.
È un problema nuovo che si fa sempre più frequente, mi hanno detto. Un grave problema sociale, un problema che ha a che vedere con la tossicità sempre maggiore dell’attuale mondo terrestre. Naturalmente lo ho tempestati di domande. In un certo senso, credo che avrei accettato più facilmente ragioni di natura psicologica, o un Karma sottilmente nascosto, ma no! Quello che mi veniva detto era semplicemente una faccenda meccanica!”.
“Una malformazione?”.
“Niente affatto! Un indebolimento… Un indebolirsi improvviso e rapido del metabolismo umano in generale. Mi  è stato spiegato che nelle donne la cosa si manifestava più che non negli uomini, a causa della grande complessità di quello che accade nel loro corpo. Voglio dire che la loro capacità di portare un feto e di partorire, rende il loro organismo più delicato e più facile ad alterarsi di quello di un uomo. Questo non è un segreto per nessuno, naturalmente… Ma ormai il problema ha raggiunto proporzioni gigantesche, a causa della sempre maggiore tossicità dell’ambiente terrestre”.
Vuoi dire che molti aborti spontanei sono ormai provocati dall’inquinamento?”.
“Dipende da che cosa intendi per inquinamento… Ciò che mi hanno rivelato le guide non mette sotto accusa soltanto l’aria che si respira, o l’acqua che si beve. Punta il dito anche sulla qualità degli alimenti, sui campi elettromagnetici, sulla moltitudine di onde di ogni genere che percorrono la Terra

È tutta questione chimica che spossa il corpo, soprattutto quello delle giovani donne, predisponendole agli aborti, alle gravidanze difficili…”.

“… Tutto viene sconsideratamente messo in atto, oggi, perché il corpo umano perda l’equilibrio fondamentale, e la capacità di autoregolarsi. Hai potuto constatarlo tante volte, la frontiera fra i mondi è molto più porosa di quello che si crede. Avvelenando in mille modi il corpo fisico, si riesce a destrutturare anche la sua controparte sottile, e non mi riferisco al corpo dell’Anima naturalmente, ma al cosiddetto corpo eterico, ossia quel campo di forze ordinate sottese alla realtà fisica di un organismo”.

Capite? Tutto ciò è veramente illuminante! Il processo è biunivoco (un concetto univoco nelle due direzioni e quindi per concetto ed espressione, biunivoco. Da it.wiktionary.org)

La malattia si manifesta prima a livello eterico o soprasensibile e poi a cascata nel fisico, ma trae origine dalla condizione di densa realtà. Nasce in Terra, si trasferisce a livello sottile e indebolisce il doppio eterico, il quale si “lacera” e manifesta nel corpo fisico il suo stato di alterazione, di malessere, di non equilibrio... a cascata che riprende se stessa e torna a riversarsi entro se stessa.

Tutto ciò mette in grande evidenza il laboratorio alchemico terrestre, il nostro comportamento! È una conferma che occorre maturare equilibrio vivendo nella dimensione densa: sulla Madre Terra.

Tutto ciò evidenzia le trame dell’Antisistema e la sua logica e profonda conoscenza della condizione energetica umana e della Creazione in generale. Esso ci trattiene, ma con un evidente scopo, anzi due scopi "sovrapposti":
  • quello più evidente è la sua sopravvivenza attraverso il nostro “possesso”
  • quello meno evidente è la nostra evoluzione

A noi la “scelta”Sappiamo che le condizioni di Vita sono una illusione per coloro che, per ottenere l’agio e la comodità, hanno barattato se stessi: gran parte dell’umanità. Il tradimento che avviene nel primo Matrix ne è un esempio lampante!

In questa rincorsa alla civilizzazione tecnologica, alla manifestazione di superiorità di una parte della specie umana sopra ad ogni altra forma di Vita, c’è un profondo disequilibrio e una intensa ignoranza dei processi sottili che regolano la Vita.

Sino a quando faremo finta di nulla? 

Sino a quando il tetto della nostra casa non ci  crollerà addosso, lasciandoci come uno dei molteplici profughi che siamo abituati a vedere in televisione o nei film? Tutto ciò è realtà… non è fiction. E può succedere a chiunque…

Nulla è per caso, tutto è opportuno.

Non esiste più il futuro di una volta     

* L'opera di testa s'intitola "Radici e rami", di Eloi Flore  www.artgeist.it  
** Ringrazio l'Amico Rino per la segnalazione dell'articolo riportato in apertura di post.



sabato 14 agosto 2010

La metallizzazione animica.

Nel libro “Anime indesiderate“ di Daniel Givaudan, possiamo trovare delle sontuose pagine che narrano e “spiegano” quei meccanismi nascosti o malcreduti dall’uomo incarnato ed immemore, relativi all’affondamento dell’Anima nella densità vibrazionale della materia. Ossia si può leggere del come l’Anima rimanga impigliata in una vera e propria “ragnatela” tesa nei livelli a più bassa vibrazione: vedremo che tutto è opportuno e nulla è per caso. Il fine ultimo, il senso intimo, è sempre legato all’evoluzione individuale e globale… la Vita che induce a ricordare e trasmutare un potenziale incompleto nel suo opposto. Più in generale a "fare esperienza".

Il presupposto è che la spinta evolutiva esista sempre, insita nella ragione stessa della sofferenza e del dolore.

Quanto il passato, nel reame del tempo spazio, pesa sul processo continuo di crescita? Le forze che “imprigionano”, come l’Antisistema, a quanto possono ambire in un simile contesto nel ruolo di controllori? Ossia “sino a dove possono spingersi”? Il loro dominio sulla densità vibrazionale affine, può anche estendersi alle altre sfere della creazione? O non v’è nessun “pericolo” e l’intero creato è in uno stato di assoluto equilibrio strutturale?

Domande “lecite” a cui il tempo multidimensionale darà una risposta. Ne sono certo!

Io credo, sin da ora, che il Piano Divino sia perfetto anche nel contemplare la possibilità di un “ritorno di fiamma” diverso da quello “progettato” e sostenuto, proprio perché in questo modo, la creazione responsabilizza se stessa al massimo livello. Ogni “scintilla” contiene il germe di ogni possibilità, anche quella della “rivolta”: ciò consiste nella massima apertura di fiducia da parte del Creatore nella sua linea di “discendenza” o esplosione “molecolare”. Perché penso ciò? 

Perché è quello che farei io al suo posto! Massima fiducia nei miei figli...

Ciò che farei io esprime un potenziale lecito del Creatore, uno specchio o un suo riflesso, un frattale minore di quello maggiore; perché no? Sicuramente frutto del mio attuale livello di consapevolezza, tuttavia presente nell’arco di potenziale teorico e dunque possibile. Il piccolo che rispecchia il grande.

Nel libro di Givaudan sopraccitato, l’autore utilizza i suoi doni di consultazione dei registri Akasici e di proiezione astrale, al fine di incontrare delle entità preposte, previste, disposte ad aiutare quelle Anime “sofferenti” appesantite dal dramma della violenza subita, percepita, condotta “in Terra”. Ecco un passo significativo che, personalmente, mi ricorda, per l’atmosfera “dipinta”, taluni passaggi della “Divina Commedia” di Dante Alighieri, un altro grande "viaggiatore" del passato:

A mia volta, ho voglia di interrogare queste due presenze, simili a fiaccole:
“Ditemi… Dietro alle particolarità delle storie individuali, esiste uno schema globale che ha intrappolato questi esseri in tal modo? Hanno accettato volutamente i rischi di questa esperienza di incarnazione spezzata? Vi sono stati costretti?”.
“Oh, come puoi immaginare, ben pochi sceglierebbero un percorso di questo genere! Vi sono Anime, molto evolute, che sanno di dover a volte attraversare una difficoltà di questo genere; quanto alle altre… le altre, tranne rarissime eccezioni, vengono aspirate nel turbine vibratorio di una violenza, e poi nel ventre di una donna, a causa di quelle che siamo obbligati, le loro basse frequenze. Un’espressione che può sembrare un po’ caricaturale,  ma che traduce in realtà un dato di fatto, difficile da esprimere più chiaramente di così.
Certe Anime si sono inquinate durante una fase della loro evoluzione; si sono inquinate con pulsioni, ossessioni d’ogni genere, immagini ricorrenti di ricordi dolorosi, spesso legati alla violenza. Noi, qui, diciamo che si appesantiscono, che si metallizzanoAllora, un po’ come il ferro, si lasciano attrarre dall’ambiente di altre presenze ferrose, pesanti, primitive. Ed è così che vengono  letteralmente fagocitate da un contesto terrestre simile a ciò di cui sono permeate.
Non è forse logico che la bellezza generi bellezza, e che alla bruttezza o alla crudeltà rispondano bruttezza e crudeltà?
Ed è proprio per rompere questo circolo vizioso che siamo qui. Definitivamente, è la compassione, la potente forza di resurrezione che cerchiamo di offrire. In tal senso, fungiamo anche da disinquinatori psichici. Accarezzando queste Anime, accogliendole malgrado tutto, le ripuliamo degli incubi fra i quali si sono smarrite fino a rinnegare la loro identità profonda.
Che cosa ha potuto appesantirle? Semplice… Guerre, massacri ai quali hanno partecipato o ai quali hanno acconsentito, violenze collettive… e anche la dipendenza da sostanze stupefacenti. Insomma, tutto ciò che avvilisce e imprigiona l’essere due volte, nella mente e nel cuore”.
“E nelle cellule?”.
“Si, hai ragione, avrei dovuto dire che la prigione è triplice.  Fra due incarnazioni, ogni essere conserva il bagaglio di una memoria cellulare accumulata di Vita in Vita; questa memoria è situata in quello che, tradizionalmente, è chiamato atomo-seme, nel cuore del cuore della coscienza. Le pulsioni incontrollate e i riflessi viscerali sono quasi tutti originati da questa memoria, che induce una vera e propria programmazione anche sul piano fisico.

Di fatto si tratta di una specie di carica energetica, che soltanto un Amore immenso può disinnescare, invece che combatterla, finchè essa si esaurisce a poco a poco, come se fosse una batteria.

Ma voglio tornare per un attimo a ciò che riesce ad attrarre delle Anime nel contesto di una violenza, o di un qualsiasi altro comportamento bestiale… Non bisogna credere che soltanto gli esseri che hanno una memoria “metallica” siano catturati da un contesto simile. Molte grandi Anime o, più semplicemente, Anime antiche, scelgono deliberatamente un’esperienza di questo genere per avvicinarsi al massimo alla compassione assoluta: accettando un inizio di incarnazione nell’ignominia, aprono il loro cuore ancora di più.
Come vedi, circostanze simili possono essere vissute in modo totalmente opposto, a seconda del livello di coscienza di chi le affronta. A seconda di chi vive la sofferenza, essa genera due tipi di conseguenze, diametralmente opposte fra loro: o restringe e inaridisce il cuore, oppure lo dilata, facendo sbocciare i fiori più delicati dell’Amore.
Per quanto riguarda le Anime belle che scelgono di passare attraverso una prova del genere, è più corretto parlare di “traversata”, più che di soggiorno. Infatti, nulla, in esse, può indurle a permanere in un luogo come quello di cui siamo i custodi. Sono troppo lievi , e rapidamente si liberano dall’aura di violenza e di sofferenza che hanno accettato di conoscere. Raggiungono dunque il loro mondo, ricche di nuova forza.
Dunque, come vedi, gli atti umani più intollerabili a volte possono servire da via di crescita per le presenze più radiose.

Non vi è dimora, né corpo, né cuore abbastanza oscuro e ferito perché una luce di tenerezza non provi a visitarlo… Questa è una verità che va impressa a lettere d’oro dentro di noi”.

Fonte: “Anime indesiderate – bambini che non hanno potuto nascere” di Daniel Meurois-Givaudan – Pagine 76 77 78  

 

lunedì 2 agosto 2010

Impastare saliva e terra...




Dopo avere scritto, tempo fa, un articolo sull’antica pratica dell’urinoterapia, raggiungibile a questo link  che Wikipedia contribuisce ciecamente a smantellare  qua, facendo capire in che ottica prendere materiale da essa, mi ritrovo di nuovo a dover parlare di una “sostanza” prodotta dal corpo umano: la saliva.

Cito direttamente da “Così curavano” di Daniel Meurois-Givaudan:

La saliva veniva usata regolarmente tanto dagli egizi quanto dagli esseni nei processi terapeutici, all’inizio di ogni seduta. Il terapeuta ne mescolava una piccola quantità con un po’ di terra che il malato prelevava nel luogo stesso in cui viveva.
Il miscuglio andava sistemato con dolcezza, come un’unzione, nella parte più alta della fronte, alla radice centrale dei capelli, oltre che sul punto del corpo che era sofferente, qualora lo si potesse localizzare con chiarezza. Se ne servivano localmente per creare un impatto, un’apertura.
La ragione era semplice: la saliva presenta una straordinaria concentrazione di prana. Buona parte dell’energia vitale di una persona è dunque focalizzata nella sua saliva, ed è una delle ragioni per cui gli innamorati provano il bisogno di baciarsi. Mescolare le energie fondamentali, anche soltanto a quel livello, rinforza il loro intero essere, stabilendo un ponte tra il sottile e il denso.
Mescolata a un po’ di terra, la saliva ne amplifica l’energia, la tonifica dal punto di vista vibratorio, aumentando così l’armonia che dovrebbe regnare fra la terra e il malato.
Il miscuglio di terra e saliva poteva provocare effetti davvero sorprendenti: di solito veniva spalmato sulla zona interessata seguendo dei lunghi e lenti movimenti di lemniscata (simbolo dell’infinito), un gesto moltiplicatore, un motore, un acceleratore diretto del ritmo circolatorio del prana; lo condensa.
Nell’insegnamento iniziatico di base dispensato dai sacerdoti, la lemniscata veniva descritta come una rappresentazione del motore cosmico del Grande Universo, costituito da due movimenti, uno di radunamento e l’altro di dispersione o dissolvimento. Un’inspirazione seguita da un’espirazione.
A modo suo, la lemniscata traduce il famoso principio alchemico “solve et coagula”, ossia sciogli e raduna.
L’impiego della saliva è diventato ovviamente una questione delicata, ai tempi nostri, soprattutto nella società occidentale: per ragioni igieniche la saliva viene immediatamente vista con sospetto, e di conseguenza, durante una cura, non la si può usare con la facilità di un tempo. Bisogna pensare che vada sistematicamente eliminata? Sarebbe davvero un peccato, perché le sue virtù sono incontestabili.
La soluzione starebbe forse nel chiedere l’accordo del malato, avendo il tempo di spiegargli il perché di questo metodo. Va da sé che un terapeuta, per poco che sappia di psicologia, saprà anche a chi potrà proporlo o no in seno alla terapia.
La regola d’oro è sempre quella di non suscitare né malessere né disagio, a meno che essi non facciano parte di un approccio globale basato sulla fiducia e sul libero consenso”.

Ecco, dunque, ancora una volta una “verità” che è stata completamente ribaltata da parte dell’Antisistema. Emerge sempre più chiaramente un contesto globale atto ad annichilire il potere individuale, insito nell’umano, di autoguarigione. Il mondo delle multinazionali del farmaco ha soppiantato il mondo a tuttotondo che ruotava attorno ad ogni individualità incarnata. Oggi, oramai, gli indottrinamenti sono penetrati talmente a tale profondità, che “vanno da soli”; la collettività s’è n’è fatta una ragione, pensa di avere capito, applica tali principi di allontanamento da se stessa.

Diciamo pure che la virtù sta sempre nel mezzo, per cui è logico pensare alla saliva ad un “mezzo” naturale prodotto dal costrutto fisico umano per provvedere in singola autonomia alla propria cura.

È molto importante l’affermazione di Givaudan relativa alla grande concentrazione di prana contenuta nella saliva, alla necessità di baciarsi degli innamorati, allo scambio energetico che si mette in atto durante l’atto del bacio: in quel momento si by passa completamente l’ostilità verso la saliva propria ed altrui, come se una o più barriere cadessero sotto all’azione dell’impulso feromonico e sessuale. In quei momenti si muta d’intensità, tutto è diversamente percepito.

Fantastico, poi, il riferimento alla lemniscata, ossia a quel procedimento “grafico” e funzionale, che descrive l’atto della creazione e del respiro universale, rappresentato in maniera frattale in ogni ambito dell’osservato: un motore! Ne avevo “parlato” in un vecchio articolo che è possibile leggere a questo link 

Le onde del mare descrivono proprio, a ben vedere, il simbolo dell’infinito.

In quel simbolo è racchiusa la chiave per capire e ottenere la libera energia del Cosmo; ne sono certo.

Un’ultima riflessione: nell’articolo relativo all'acqua ossigenata nelle orecchie per combattere l'influenza, è chiaramente emersa la verità insabbiata che i virus entrano nel corpo umano attraverso l’apparato uditivo, ma l’Antisistema ci racconta che, invece, occorre tenere sotto controllo le vie aeree come naso e bocca e tenere una perfetta igiene delle mani. Nessuna menzione alle orecchie; ricordo che negli anni 30/40 in Germania avevano chiaramente scoperto e dimostrato la correlazione tra influenza e virus/batteri che penetravano dalle orecchie. Scoperta che aveva portato poi all’utilizzo della “banale” e poco costosa acqua ossigenata per prevenire i sintomi dell’influenza. Oggi, di questa preziosa, acuta  e semplice scoperta non c’è più traccia, se non su alcuni blog e siti “coraggiosi”.  Penso che allontanare l’attenzione da questa verità, agganciata al passaggio dei virus dai condotti uditivi, completamente senza protezione, focalizzandola invece sui condotti relativi a bocca e naso, sia una gigantesca opera di allontanamento anche dal principio vitale e protettivo della saliva.

Infatti a causa di regole elementari di igiene, si dice, in questo modo la saliva viene colpevolizzata di essere una pericolosa fonte di impurità e rea di poter “ungere” le persone. Ricordiamo per esempio, parlando di AIDS, come sia ancora ritenuto pericoloso, dalla gente, il solo avvicinarsi e toccare un malato che soffre di quella malattia, inventata nei laboratori militari, o i casi, di qualche anno fa, relativi all’influenza aviaria, quando un paio di volatili morti trovati in un allevamento significavano una sistematica caccia all’unto da parte della collettività: non siamo molto distanti dalle bestialità medioevali.

Per concludere con questa attività di insabbiamento l’Antisistema, in un sol colpo, ha ottenuto almeno questi vantaggi:
  • disinteresse verso i condotti uditivi dai quali passano indisturbati i virus
  • demonizzazione della saliva come possibile causa di contagio ed altro
  • allontanamento dalle capacità insite nell’uomo di auto guarirsi e dal proprio “potere”
  • allontanamento dal concetto di prana
  • creazione di grandi interessi economici focalizzati verso l’industria del farmaco
  • ospedalizzazione della collettività e sua intossicazione ad opera di farmaci a base chimica
  • creazione di masse influenzali e business, che si rimbalzano da un continente all’altro senza fine di continuità
  • allontanamento da quei principi semplici e poco costosi a disposizione, come per esempio l’acqua ossigenata
  • autorizzazione conclamata di somministrazione di pseudo vaccini tossici anche nei bambini

Eccetera, eccetera, eccetera…