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venerdì 4 marzo 2011

Steiner, Akasha, Atlantide ed il Mondo alla rovescia.





 “Tutti credono un po’ al Diavolo. Anche quelli come lei che fanno finta di no”.
Devil
 
Si dice, si pensa, si crede, che questo Mondo sia alla ‘rovescia’. O perlomeno questo è il mio ‘sentire’. Tra le persone di una certa età, è però evidente che fanno fatica a riconoscere una società tanto mutata nel breve volgere di poco più di mezzo secolo.  

Costoro, fuori dai ‘giochi’ del lavoro e della corsa alla competizione, hanno l’opportunità di sviluppare un altro punto di vista e di confronto: usano cioè la propria memoria personale, la quale, in assenza di malattia, è inalterabile dall’Antisistema, soprattutto in una determinata conformazione del tempo in cui ‘non si ha più nulla da perdere’. 

La capacità di ricordare com’era il proprio Mondo quando si era piccoli, è una qualità antica dell’uomo e descrive una età cosmica in cui il ragionamento era basato sulla capacità di memorizzare e ricordare. Quella memoria storica è praticamente stata cancellata dalle pratiche dell’Antisistema, in maniera non sempre ‘naturale’. Ma è meglio non sapere tutti i dettagli, perché ne potremmo soffrire per il resto della nostra attuale Vita. 

Vedremo, nel corso di questo articolo, cosa ci riferisce Rudolf Steiner, leggendo direttamente dai registri Akasici, ossia in quell’addensamento dell’energia molto simile ad un hard disk di un computer, o meglio di un server sul quale è stato allocato un ‘banco di memoria’ della memoria umana. 

Accedervi è un privilegio ma anche una ‘croce’: per questo motivo è permesso solo a pochissimi esseri.

Iniziamo da questa news: 

Il governatore dello Stato dell'Ohio, il repubblicano Lynn Watchmann, ha proposto una iniziativa legislativa destinata a scatenare le più dure polemiche tra abortisti e anti abortisti. Tema sempre caldissimo in America, nonostante uno dei paesi occidentali con la legislazione a favore dell'aborto di più lunga data. La proposta del governatore è stata battezzata "Heartbeat Bill", nome decisamente esplicativo del suo contenuto. Vuol dire Decreto legislativo "del battito di cuore". Perché? Perché fa riferimento a un fatto ben preciso: se un feto ha il cuore funzionante, è in grado cioè di rilasciare i battiti del suo cuore, tale feto non potrà essere abortito

Ed essendo che tale fatto si verifica all'incirca dopo 18 giorni dalla sua concezione, automaticamente sarà vietato per le donne abortire dopo il 18esimo giorno. "Ogni qualvolta il battito del cuore di un feto sarà identificato" ha detto il governatore alla stampa "quel bambino sarà protetto dall'aborto. Una cosa molto semplice. Dato che nel campo medico le tecnologie continuano a progredire, la protezione dei feti si avvicinerà sempre di più al momento stesso della concezione, cosa che per molti di noi è l'obiettivo finale nella difesa della vita".
Da Yahoo

Quanti pensieri si accumulano in me, osservando queste parole. La riconoscenza del battito cardiaco è la riconoscenza della Vita che unifica gli opposti espressi da coloro che stanziano ai margini dell’esistenza. Nulla è per caso. Se un aborto ha avuto luogo, sino ad ora, è perché doveva 'accadere' e quell’Anima lo aveva in un certo senso ‘previsto’. 

È una dura esperienza e una possibilità a disposizione al fine di esperenziare! 

Senza aborto è valido il riconoscimento e la sacralità della Vita. È un progresso spirituale più che altro, anche se lo si misura in termini di progresso della scienza. Ciò che intendo è che possiamo prendere ogni via possibile, ma esiste un ‘peso’ diverso attribuito ad ogni scelta, in termini di responsabilità

Sono certo che giungeremo, comunque, al ‘porto’. Il corso di ‘studio’ è all’altezza delle facoltà espresse e recondite dello studente, ma con il tempo emerge sempre di più una certa evidenza che offusca via via tutto ciò che rimane nel limbo del potenziale. La società si trasforma in una scelta a carattere materialista, perde la ‘fede’ nel proprio potenziale inespresso, perché sempre meno sono coloro disposti a tollerare un vuoto, un ritardo, in luogo di un pieno o di un risultato.

Il Mondo viaggia dunque a testa in giù.


Pur nella sua opportunità, il percorso si complica. L’uomo cerca di stabilire regole che lo possano orientare nel proprio cammino. Fissa dei punti cardinali, un alto e un basso, un sopra ed un sotto. Osserva i moti che lo circondano attraverso i sensi ed il proprio ingegno legato alla sopravvivenza. Vive in una emergenza continua. Dubita di tutto e di tutti. Diventa un lupo per ogni altro suo simile. Fonda le comunità per sentirsi più forte e protetto e poi si ‘addormenta al sicuro’ delle proprie quattro mura domestiche. 

Poi, delle immagini dal satellite ci danno l’esattezza sensoriale a cui siamo ‘appesi’: la Terra è un palloncino che fluttua nello spazio aperto.

Il Mondo è davvero sottosopra. Ruota. La sensazione di essere in piedi con la testa verso l’alto è una pura illusione. Per la maggior parte del tempo siamo come paletti conficcati nella Terra che sventolano ai quattro venti. Quando dormiamo ci appiattiamo sulla Terra. Ci disponiamo orizzontalmente a lei. Ci sovrapponiamo e la avviciniamo cogli organi più 'lontani': il cuore e la mente. E ci ricarichiamo...

Questa azione è un frattale che rivela come tutto sia ribaltato ed illusorio.

Che senso ha affermare che esiste il Nord quando è chiaro che è solo una ‘convenzione’? Ha il solo senso di non sentirsi smarriti e senza direzione. Che senso ha affermare che sono le 10.22? Rispetto a cosa è quell’ora? 

È chiaro che l’affermazione ‘rispetto a cosa’ è relativa al ‘sistema di riferimento’. 

E da chi è interpretato questo ‘riferimento’? Proprio dall’Antisistema, dal momento in cui siamo a ‘casa sua’, nel reame di questo scenario 3D, creato appositamente per gli ‘studenti’ del genere umano. Il tempo è stato slegato dal suo fluire naturale e tutti noi apparteniamo ad un reame artificiale, in cui tutto scorre in maniera 'meccanica e sofisticata', come una atmosfera controllata.

Il nostro scorrere è eterno, ma se ce lo fossimo dimenticati? Se qualcosa lo avesse oportunamente cancellato dalla nostra memoria, approfittando del ‘piano di studi’ e della momentanea rinuncia delle qualità divine? Nel senso della rinuncia trova modo l’atto del controllo dell’Antisistema: la sua risposta alla propria necessità di sopravvivenza inserita nel Piano Divino.
 
Cronaca dell’Akasha
L'uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall'umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto. Anche ciò che c'insegnano l'archeologia, la paleontologia e la geologia, ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l'incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori. Osserviamo infatti come l'insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, restino alterati quando vengano ad illuminarli nuovi documenti storici

Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e, ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro. Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all'azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine. Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori può affermare che in essi sia conservato appunto l'essenziale? 

Tutto ciò che esiste nel tempo ha la sua origine nell'eterno. L'eterno non è accessibile alla percezione dei sensi; pure davanti all'uomo si apre la via per arrivare a percepirlo. L'uomo può sviluppare le forze latenti in lui in modo da poter riconoscere l'eterno… 

Quando l'uomo ha allargato la sua facoltà di conoscenza, non ha più bisogno di documenti esteriori per studiare il passato; allora può, per mezzo di una vista interiore, scorgere negli avvenimenti ciò che non è percepibile ai sensi, ciò che in essi vi è d'imperituro.

Dalla storia transitoria passa a quella eterna. 

Certo, quest'ultima è scritta con lettere diverse dalle consuete. La gnosi e la teosofia la chiamano cronaca dell'Akasha.

Il nostro linguaggio, fatto per denominare le cose del mondo sensibile, può darne solo una debolissima idea, poiché il nostro linguaggio è adeguato al mondo sensibile, e ogni cosa da esso designata acquista subito il carattere del mondo sensibile. Quindi il non iniziato che, per mancanza di esperienza propria, è ancora inconscio della realtà di un mondo spirituale, riceve facilmente l'impressione che si tratti di fantasticherie o peggio. Chi invece abbia acquistato la facoltà di percepire il mondo spirituale, riconosce gli avvenimenti passati nel loro carattere d'eternità; essi gli appaiono non come freddi documenti storici, ma come realtà vive; le vicende trascorse si svolgono in certo modo nuovamente davanti a lui. Chi è in grado di leggere questa scrittura vivente può penetrare in un passato assai più remoto di quello che la storia comune descrive; e può anche, in virtù dell'immediata percezione spirituale, rendere con sicurezza assai maggiore i fatti narrati dalla storia.

Diremo però subito, a scanso di ogni possibile errore, che anche la percezione spirituale non è infallibile. Anch'essa può sbagliare, può vedere le cose a rovescio o in modo impreciso. Anche in questo campo nessun uomo, per quanto elevato sia, è al sicuro dall'errore.

Non ci si meravigli dunque se diverse comunicazioni, pure di origine spirituale, non concordano sempre esattamente fra loro; ciò nonostante l'attendibilità dell'osservazione è qui sempre assai maggiore che nel mondo esteriore. Si troverà sempre, nelle cose essenziali, una concordanza in ciò che i diversi iniziati possono raccontarci degli avvenimenti storici e preistorici. Effettivamente, tale storia e preistoria viene narrata in tutte le scuole occulte, già da molti millenni, con una concordanza che non si può nemmeno lontanamente paragonare a quella che esiste generalmente fra gli storici comuni di un solo secolo
 
Gli iniziati di ogni tempo e di ogni luogo descrivono, in sostanza, tutti le stesse cose.
Le cronache dell’Akasha – Rudolf Steiner

Immergiamoci nel Mondo che ‘è stato’ e che la scienza ufficiale non può comprendere, perché si ostina a misurare ciò che non è misuarabile o a misurare con mezzi non idonei a misurare. La nascita del processo legato ai pensieri ha determinato la nascita dell’Io e dell’Ego, suo riflesso. Ciò era previsto e ciò corrisponde alla creazione della resistenza che evidenzia. 

L’Ego evidenzia l’Io come l’ombra evidenzia non già ciò che copre ma ciò da cui ella si proietta

È un processo inverso e sempre valido: dipende dal dove si osservi e dal come si osservi.

Premesse queste osservazioni, esporremo ora alcuni capitoli della cronaca dell'Akasha, cominciando da quei fatti che si svolsero allorché fra l'Europa e l'America esisteva ancora il così detto continente atlantico. Quella parte della superficie terrestre era allora emersa, e oggi è il fondo dell'oceano Atlantico. Platone racconta ancora dell'ultimo resto di quel paese, dell'isola di poseidone, situata a occidente dell'Europa e dell'Africa. Anche W. Scott-Elliot racconta, nel suo libro 'L'Atlantide' secondo le fonti occulte, che il fondo dell'oceano Atlantico era anticamente terraferma, ch'esso fu, per circa un milione d'anni, il teatro di una civiltà molto diversa dalla nostra, e che gli ultimi avanzi di quel continente furono sommersi nel decimo millennio A.C. 
 
I particolari che daremo qui intorno a quell'antichissima civiltà, completeranno la descrizione di quel libro di W. Scott-Elliot; e mentre là vengono piuttosto descritti gli avvenimenti esteriori di quei progenitori atlantici, qui descriveremo invece il loro carattere animico e l'intima natura delle condizioni nelle quali vissero
 
Il lettore dovrà dunque trasferirsi con il pensiero ad un'epoca di quasi diecimila anni A.C., la quale durò parecchi millenni.

Ovvio che non posso citare l’intero libro, per coloro che fossero interessati a questo link è possibile leggere l’intera opera.

Demetrio Merezkovski (Atlantide-Europa), sulla scorta di Fred Finch Strong, di Spence e dello stesso Termier, ricorda che al microscopio è visibile la differenza tra la lava che si solidifica all'aria e quella che si rapprende subito nell'acqua; inoltre, c'è un periodo di tempo, di circa 15.000 anni, dopo il quale i cristalli lavici, sotto l'azione dell'acqua marina, si sgretolano. 

Latachilite (lava vitrea), pescata nel 1898 al largo delle Azzorre, a circa 900 chilometri dalle isole, risulta formata all'aria, e non sott'acqua, né si è sgretolata.

La sua età è dunque inferiore a 15.000 anni e si può far coincidere con la fine dell'Atlantide che, secondo Platone, risale a 9.600 anni avanti Cristo... Chi si limita alla conoscenza del mondo sensibile non può immaginarsi quanto differissero da noi i nostri progenitori dell'Atlantide; e non soltanto nell'aspetto esteriore, ma anche nelle qualità dello spirito

Le loro cognizioni, le arti tecniche, tutta la loro cultura era ben diversa da quella dei nostri giorni. 

Osservando l'umanità atlantica dei primi tempi, vi troviamo facoltà spirituali diverse in tutto dalle nostre. L'intelletto razionale, la facoltà di combinare e di calcolare sulla quale oggi è basato tutto ciò che si produce, mancavano interamente ai primi Atlanti. 

Essi possedevano invece una memoria sviluppatissima che era una delle loro facoltà spirituali più spiccate. Il loro modo di calcolare, per esempio non consisteva, come il nostro, nell'imparare alcune regole per poi applicarle. L'abbaco, nei primi tempi dell'Atlantide, era ancora sconosciuto; nessuno aveva impresso nel proprio intelletto che tre per quattro fa dodici; il fatto che chi aveva bisogno di fare questo calcolo sapesse trarsi d'impaccio, dipendeva da ciò: ch'egli si riportava ad altri casi simili o uguali avvenuti precedentemente; si ricordava di quello ch'era stato applicato prima in circostanze analoghe...
 
Dobbiamo chiarirci che, ogni qualvolta in un essere si sviluppa una nuova facoltà, un'altra perde di forza e d'acutezza...

Le guide principali della quinta sottorazza atlantica presero a prepararla a poco a poco, affinché più tardi, dopo la rovina della civiltà atlantica, potesse sorgere una nuova civiltà interamente regolata dalla forza del pensiero... L'intenzione superiore in tutto ciò è quella di rendere l'uomo assolutamente indipendente e di svilupparne interamente la forza di pensiero.

Il mondo è sottoposto ad una direzione divina; l'uomo però non deve essere forzato ad ammetterlo, bensì deve riconoscerlo e comprenderlo per libera riflessione...
Nel capitolo seguente cominceremo a trattare della evoluzione dell'uomo e degli esseri che sono in relazione con lui, prima del 'periodo terrestre'... Quando l'uomo cominciò a collegare il proprio destino col pianeta che noi chiamiamo 'Terra', egli aveva già attraversato una serie di gradi d'evoluzione durante i quali si era prepa- rato, in certo qual modo, alla vita terrestre

Si devono distinguere tre di questi gradi che chiameremo gradi d'evoluzione planetaria, a cui la scienza occulta dà il nome di Saturno, Sole, Luna.

Vedremo che questi termini non hanno, a tutta prima, un nesso con quei corpi celesti a cui l'astronomia fisica attuale dà appunto tali nomi, benché in un senso più vasto vi sia una certa relazione che il mistico avanzato ben conosce. Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti; ma dicendo 'altri pianeti' dobbiamo intendere soltanto precedenti stati d'evoluzione della Terra stessa e dei suoi abitanti

La Terra, e tutti gli esseri che le appartengono, è passata, prima di diventare 'Terra', attraverso i tre stati di Saturno, Sole e Luna. Saturno, Sole e Luna, sono, in certo qual modo, le tre precedenti incarnazioni della Terra; e ciò che in questo senso viene chiamato Saturno, Sole e Luna, oggi è scomparso, quale pianeta fisico, come sono scomparse le precedenti incarnazioni fisiche di un uomo, di fronte alla sua incarnazione attuale.
 
Mi fermo qua. Si evince come tutto sia ‘guidato’ nelle sue motivazioni, aspirazioni, senso ed appartenenza. Che i cicli cosmici e planetari abbracciano tempi remoti e sconosciuti alla scienza ed alla ‘memoria’ attuale. Che lo sviluppo di questo ciclo della Vita è legato alla piena manifestazione del pensiero umano. Quando leggiamo le profezie Maya legate al 2012 ed ai cicli cosmici delle Cronache dell’Akasha, cresciamo in consapevolezza solo se ci mettiamo qualcosa di nostro, altrimenti le leggende e la fantasia rimangono tali e frammiste al misero senso dello smarrimento, perché spira in noi qualcosa che non smette mai di influenzarci ad intraprendere la via dello Spirito manifestato nella densità.  

Dobbiamo ricordare che quel margine di 'errore' a cui Steiner fa riferimento è minimo, eppure secondo me si evidenzia nel fatto che lo studioso rispecchiasse in tutto e per tutto la mentalità della propria epoca. Ciò che intendo è che la Vita è giunta sulla Terra anche grazie all'apporto di altri esseri provenienti dalle stelle, e dunque che la frase 'Si dice inoltre che l'uomo, prima di scendere sulla Terra, abbia abitato altri pianeti' corrisponda ad ampia verità non solo 'figurativa'. Lo sappiamo da Freccia Bianca che gli Atlantidei giunsero da un altro pianeta e che Atlantide è stato un 'ricordo' portato da loro e rispecchiante la loro perduta civiltà. Tuttavia la leggenda non è solo una leggenda, ma anche una realtà, allorchè costoro ricostruirono in Terra ciò che avevano perso. Dove lo costruirono? Dove le terre erano emerse. Dove oggi c'è l'oceano.

La leggenda che è una leggenda ed allo stesso tempo una realtà... Meraviglioso. 

Ogni istante siamo incoraggiati ad aprire gli occhi dello Spirito

Tutto quello che ci circonda è Spirito manifesto, persino il nostro peggior nemico: la nostra più grande opportunità…

La tua capacità di perdonare determina la qualità della tua Vita, più di qualsiasi altra cosa”.
Devil

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 30 settembre 2010

Le "cascate" biunivoche dell'essere.






I liberi pensatori sono mentalmente malati?
Metti in dubbio l'autorità? Non riesci ad accettare la saggezza convenzionale? Vai in collera quando senti un politico fare una promessa e sai che non potrà mantenerla?
Se sì, stando alla più recente revisione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disordini Mentali (DSM), potresti essere mentalmente malato. 
In questa revisione, gli psichiatri sperano di aggiungere dozzine di nuovi disordini mentali. Sfortunatamente, molte delle cosiddette malattie hanno come bersaglio persone che semplicemente pensano o si comportano differentemente dalla maggioranza della popolazione.
Un caso esemplare è "il disordine oppositivo provocatorio (ODD)". Il DSM definisce l'ODD come "un persistente modello di comportamento disobbediente, ostile e insolente verso le figure di autorità". I sintomi includono l'andare in collera, dar fastidio alla gente ed essere "permalosi". Altri "disordini" includono comportamento antisociale, arroganza, cinismo e narcisismo. Sembra che molti dei miei lettori ne soffrano!
Mentre la diagnosi delle "vittime" di ODD si focalizza sui bambini, non c'è nessuna ragione per cui l'ODD non possa esistere negli adulti. Infatti, l'ODD può evolvere nel "disordine della condotta (CD)", che il DSM definisce come "quello in cui i diritti degli altri o le norme sociali sono violate".
Oh - Oh. Dunque anche la violazione di "norme sociali" è ora una malattia mentale.
Vediamo di unire i puntini. C'è una lunga e sordida storia di governi che usano la psichiatria per la repressione sociale. In Unione Sovietica centinaia di prigionieri politici furono detenuti in ospedali mentali. Lì, venivano isolati dagli amici e dalla famiglia e, in molti casi, medicati forzatamente. La Germania nazista si è spinta ben oltre: ha assassinato più di 180.000 pazienti psichiatrici.

Le leggi in molti stati permettono che enti di assistenza in difesa del bambino curino forzatamente i tuoi figli. Infatti, se manchi di somministrare farmaci prescritti da un medico o manchi di sottoporre i tuoi figli alle vaccinazioni, te li possono togliere e affidare a un istituto.
Come osservava il Washington Post: "Se un Mozart di 7 anni avesse cercato di comporre i suoi concerti oggi, sarebbe stato diagnosticato di disordine di iperattività e curato fino alla sterile normalità."
La conversione delle differenze di personalità in disordini psichiatrici e la cura forzata dei bambini, è una tendenza pericolosa. Si tratta solo di un breve passo estendere queste leggi agli adulti che hanno una serie di "comportamenti negativi, insolenti, disobbedienti e ostili verso le figure di autorità".
Io preferirei un approccio differente: istituzionalizzare gli psichiatri che se ne sono usciti con questi nuovi disordini, abituarli a vivere secondo le norme del buon senso

Forse possiamo chiamare la loro condizione "psicosi da sovramedicazione". Così quelli di noi con l'ODD, il CD (o che semplicemente non amano che il governo dica loro come vivere le proprie vite) potremmo respirare più facilmente.
Il CCDU raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche.
Silvio De Fanti
Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus
Fonte: www.disinformazione.it

Questa notizia conferma le dinamiche di controllo messe in atto attraverso la medicalizzazione della società. È davvero triste. Ma noi non dobbiamo cadere nello sconforto, se ci sentiamo dei “liberi pensatori”. La condizione di malattia è un qualcosa di molto diverso. Essa è opportuna quando arriva. Questa “sindrome” è invece del tutto artificiale, un’altra illusione per confondere le persone che, soprattutto, iniziano un cammino senza nemmeno saperlo. 

È questa una condizione che segnala uno stato dell’essere in progressivo risveglio

Diciamo che, se di malattia intendono parlare, allora anche questa “malattia” rientra nei canoni dell’opportunità: ci conferisce la possibilità di capire che la nostra parte più “vasta” vuole finalmente liberarsi dall’oblio e lo fa capire attraverso questa agitazione mentale e fisica

Nulla è per caso. Comunque l’Antisistema la metta, le leggi universali rimangono valide e inalterate.

Ma quale deve essere il punto prospettico da mantenere, al fine di non cadere nell’illusione?

Contare sul proprio “sentire”, sulla propria forza interiore, sul proprio CuoRe. Accendere la propria “luce”, soppesando quello che ci giunge, è l’indicatore più “sincero”. La “spia” di attenzione è accesa da tempo e questa nuova classificazione della condizione di malattia lo dimostra a pieno. Se ci sentiamo in questo stato, siamo certi di essere in stato “on”, acceso, sveglio, senziente. È un ottimo segno, altroché! 

Se manteniamo la nostra “rotta” accettando il nostro sentire, è possibile evitare le tempeste lungo il cammino. È una questione di fiducia nei propri mezzi, proprio come fa un abile lupo di mare nel bel mezzo dell’oceano: senza vie di riferimento attorno a sé, in realtà sa dove sta andando. Perché? Perché si fida dei suoi strumenti. I nostri "strumenti" non sono bussola e cannocchiale, bensì il nostro “sentire”. La fiducia in noi stessi.

Leggiamo questa notizia in un’altra dimensione, sotto un’altra prospettiva, ossia dal punto di vista animico. Dal punto di osservazione di quelle Anime che hanno subìto violenza o aborto in una loro esperienza di incarnazione. Ce lo racconta Daniel Meurois-Givaudan in “Anime indesiderate”:

“Non sono potuta restare a lungo accanto ai miei genitori: le mie radici sulla Terra erano così poco profonde! Nel giro di poche ore sono stata aspirata verso l’alto, portata via da una specie di corrente d’aria luminosa. Come vedi, non ho sofferto veramente: però, ecco, sono risalita con una grande frustrazione, una frustrazione che in breve si è trasformata in collera, quando ho capito che cos’era accaduto”.
“L’hai capito in fretta? Immagino che siano state le tue guide a informarti…”, interviene Florence.
“Mi stavano aspettando, si, ma solo per consolarmi, e all’inizio non volevano dirmi niente. Le spiegazioni sono venute solo in seguito, quando sono riuscita ad estrarmi abbastanza dall’ambiente terrestre.
È un problema nuovo che si fa sempre più frequente, mi hanno detto. Un grave problema sociale, un problema che ha a che vedere con la tossicità sempre maggiore dell’attuale mondo terrestre. Naturalmente lo ho tempestati di domande. In un certo senso, credo che avrei accettato più facilmente ragioni di natura psicologica, o un Karma sottilmente nascosto, ma no! Quello che mi veniva detto era semplicemente una faccenda meccanica!”.
“Una malformazione?”.
“Niente affatto! Un indebolimento… Un indebolirsi improvviso e rapido del metabolismo umano in generale. Mi  è stato spiegato che nelle donne la cosa si manifestava più che non negli uomini, a causa della grande complessità di quello che accade nel loro corpo. Voglio dire che la loro capacità di portare un feto e di partorire, rende il loro organismo più delicato e più facile ad alterarsi di quello di un uomo. Questo non è un segreto per nessuno, naturalmente… Ma ormai il problema ha raggiunto proporzioni gigantesche, a causa della sempre maggiore tossicità dell’ambiente terrestre”.
Vuoi dire che molti aborti spontanei sono ormai provocati dall’inquinamento?”.
“Dipende da che cosa intendi per inquinamento… Ciò che mi hanno rivelato le guide non mette sotto accusa soltanto l’aria che si respira, o l’acqua che si beve. Punta il dito anche sulla qualità degli alimenti, sui campi elettromagnetici, sulla moltitudine di onde di ogni genere che percorrono la Terra

È tutta questione chimica che spossa il corpo, soprattutto quello delle giovani donne, predisponendole agli aborti, alle gravidanze difficili…”.

“… Tutto viene sconsideratamente messo in atto, oggi, perché il corpo umano perda l’equilibrio fondamentale, e la capacità di autoregolarsi. Hai potuto constatarlo tante volte, la frontiera fra i mondi è molto più porosa di quello che si crede. Avvelenando in mille modi il corpo fisico, si riesce a destrutturare anche la sua controparte sottile, e non mi riferisco al corpo dell’Anima naturalmente, ma al cosiddetto corpo eterico, ossia quel campo di forze ordinate sottese alla realtà fisica di un organismo”.

Capite? Tutto ciò è veramente illuminante! Il processo è biunivoco (un concetto univoco nelle due direzioni e quindi per concetto ed espressione, biunivoco. Da it.wiktionary.org)

La malattia si manifesta prima a livello eterico o soprasensibile e poi a cascata nel fisico, ma trae origine dalla condizione di densa realtà. Nasce in Terra, si trasferisce a livello sottile e indebolisce il doppio eterico, il quale si “lacera” e manifesta nel corpo fisico il suo stato di alterazione, di malessere, di non equilibrio... a cascata che riprende se stessa e torna a riversarsi entro se stessa.

Tutto ciò mette in grande evidenza il laboratorio alchemico terrestre, il nostro comportamento! È una conferma che occorre maturare equilibrio vivendo nella dimensione densa: sulla Madre Terra.

Tutto ciò evidenzia le trame dell’Antisistema e la sua logica e profonda conoscenza della condizione energetica umana e della Creazione in generale. Esso ci trattiene, ma con un evidente scopo, anzi due scopi "sovrapposti":
  • quello più evidente è la sua sopravvivenza attraverso il nostro “possesso”
  • quello meno evidente è la nostra evoluzione

A noi la “scelta”Sappiamo che le condizioni di Vita sono una illusione per coloro che, per ottenere l’agio e la comodità, hanno barattato se stessi: gran parte dell’umanità. Il tradimento che avviene nel primo Matrix ne è un esempio lampante!

In questa rincorsa alla civilizzazione tecnologica, alla manifestazione di superiorità di una parte della specie umana sopra ad ogni altra forma di Vita, c’è un profondo disequilibrio e una intensa ignoranza dei processi sottili che regolano la Vita.

Sino a quando faremo finta di nulla? 

Sino a quando il tetto della nostra casa non ci  crollerà addosso, lasciandoci come uno dei molteplici profughi che siamo abituati a vedere in televisione o nei film? Tutto ciò è realtà… non è fiction. E può succedere a chiunque…

Nulla è per caso, tutto è opportuno.

Non esiste più il futuro di una volta     

* L'opera di testa s'intitola "Radici e rami", di Eloi Flore  www.artgeist.it  
** Ringrazio l'Amico Rino per la segnalazione dell'articolo riportato in apertura di post.