venerdì 18 luglio 2025

Un bel casino.


Sì; la “tua” testa. Ciò che “sai” (qua, così). Quello che “serve (l’oro)”.

Ossia

“Niente. Nessuno”. Non esiste; c’è.

Le varie, continue, “onde”… dettano un ritmo che ignori, seppure ti ha. Qualcosa che s-cambi usualmente per ben altro: la “normalità”. El… frutto di un processo logico non lineare tendente all’auto rivelarsi, allo sfuggirti di mano persino quando, raf-figurati: t’immagini. 

Come se uno specchio deformato (ma perfettamente allineato con lo scopo principale, quello com-portante il “desiderata” altrui per l’intero “prossimo” o laggente AntiSistemica) compisse perfettamente il proprio “lavoro”, riflettendoti non per come sei bensì per come devi apparire nell’AntiSistema, così che anche inquadrandoti in una simile superficie “veritiera”, … vatti a fidare! No

Eppure, l’immagine di “te” (qua, così) collima; infatti, viene utilizzata anche per il monitoraggio ambientale by “le forze dell’ordine”. Così come l’impronta digitale ed il Dna. Così come un “testimone” che ti ha visto e dunque può fare l’identikit. Come una webcam che ti vede e di conseguenza sei proprio “te” all’opera. Ove, tutti ti vedono (e riconoscono) nello stesso modo, pertanto la fotografia personale fa parte di ogni documento esclusivo. In-somma, hai una certa immagine pubblica e privata: sempre la stessa. Però, a livello sostanziale vige ciò che la “metafora” Jekyll & Hide suggerisce: 

“te” non sei Te. 

Ergo: “te” sei (qua, così) ma… Te? Bah; Te sei “appeso al chiodo”, costituendo la base portante della differenza di potenziale da cui (l’oro) estraggono tutto quello che “serve allo scopo”. 

Quanto Basta. Anche se al-fine, ogni volta tendi sempre a... morire.

Dunque, è lo “spettacolo” che continua (qua, dentro), proprio grazie a “te” = a Te che, analogamente a l’oro, non esisti anche se ci sei. Anche se, l’oro sono liberi di decidere (persino per tutti), mentre a Te questo è “ora” precluso, essendo la relativa ombra o proiezione, “te” (qua, così) a… “farti le veci (scarpe)”, governati da remoto dal potere AntiSistemico dell’eco-dominante. Cioè? Venom. “Niente y Nessuno”. Questo è proprio il “bel casino” nel quale sei inquadrato anche “adesso”, essendo ogni momento “quello giusto”, se non te ne accorgi nella sostanza.

“Lavazza ‘Crema e Gusto’. Ogni momento è quello giusto…”.
Ricordi?

“Ora”: et lab-ora. Il continuum è il momentum. Serpente che si morde la “coda”. In-de-finito. Moto-Re. Un artifizio che si serve di artifici(o), come i luoghi comuni o “necessità” made in Legge del Minimo:

lavoro
energia
tempo
denaro.

Le “quattro dimensioni” che ti hanno ma... è “nor-male”. Per chi? Per “te” (qua, così). Per chi? Perchè! Per l’oro, grazie a “te”/Te. 

Mistero risolto. 

Sì. Ma… “è troppo semplicistico”, oppure “è troppo complicato”. Embè


Un “altro casino” = sempre lo stesso, sostanzialmente, è il discorso che vige tutto attorno al cosiddetto electrum, fatto passare per qualcosa simile alla “ambra”, così… tanto per “incasinarti la vita” anche in tal ambito, non si sa mai se dovessi interessarti di ciò

I “preparativi” sono sempre “dietro all’angolo”, facendoti addirittura capire che non esiste ma c’è una compresenza imperativa o Re-ale, del tutto rivelata attorno e “dentro” a “te”; ergo, di conseguenza puoi “auto ricavare” persino che sei nell’AntiSistema; la f-orma perfetta, ideale, reale, sostanziale, funzionale, etc. perfettamente aderente – come un obbediente “costume” di scena – a d l’oro scopo. Quale?

continuare a succede-Re, dopo esse-Re già successo. 

La parola con cui i Greci definivano l'ambra era ἤλεκτρον, termine che compare per la prima volta nell’Odissea omerica (IV, 73; cf. Plin., Nat. Hist., XXXIII, 81) quando Telemaco nota decorazioni di questo materiale sulle pareti del palazzo di re Menelao a Sparta. Il vocabolo presenta la medesima radice indo-europea di ἠλέκτωρ, il sole splendente, e ciò indica che sin dai primi tempi l’ambra era nota principalmente per la sua lucentezza e brillantezza. Il termine greco influenzò anche la lingua latina e infatti, a partire dalla letteratura di età augustea (31 a.C.-14 d.C.), per designare questa sostanza venne usata la parola electrum: nell'opera di Plinio è possibile trovare tale vocabolo diverse volte, soprattutto quando l'autore fa riferimento a fonti greche…
Link

Sin dai primi tempi l’ambra era nota principalmente per la sua lucentezza e brillantezza… (come no; il sole splendente o electrum… era proprio l’ambra che “conosci” al giorno d’oggi).

In sintesi: il mos maiorum rappresenta il cuore della tradizione romana, un insieme di valori e comportamenti che hanno plasmato l'identità del popolo romano e ne hanno influenzato profondamente la storia e la cultura

Quindi, se il “pensiero romano” ha risentito dello “influsso greco (come minimo)”, il mos maiorum romano era “romano”. La parassitosi picchiava duro già all’epoca che, per dirla tutta, non è mai cambiata nella sostanza. 

Invero, l’Italia è sempre “Italia” perché “te” (qua, così) non sei (in) Te. 

Occhiolino

Il mito centrale della Cabala, e parte integrante dello Chassidismo, narra che Adamo, quando divenne un essere senziente dopo la sua creazione, “iniziò a contemplare i mondi fisici e spirituali in cui si trovava, commettendo poi quel grave peccato che ha segnato ineluttabilmente l'esistenza dell'essere umano…”…

E… un bel “vaffanculo”, no?
Grazie Mario!...”.


No, perché sei sempre in questo “bel casino” che figurati. Dunque, “Adamo” era un essere altro che… primitivo. 

Un accorto, che meritava... l'oblio (ed il castigo futuro).

Mentre, una scimmia è, e-rimane, una scimmia. Mentre “l’uomo primitivo” è un’altra storia. Quando “Noè & Fam” si arenano sull’Ararat, i pendii della montagna erano pieni di persone. Alla faccia degli unici “sopravvissuti al diluvio”, da… “libro parlante”. Quante singolarità si sono affacciate sulla terra. Quante “razze”. Perché i Neanderthal si sono “estinti”

Il Dr. Ford (Westworld) afferma che “ce li siamo mangiati…”.
Uhm. Ancora le... scarpe!
Infatti...

Quante delle tue decisioni importanti sono davverotue”?
È una domanda scomoda, lo so. Ma è anche l'unica che conta se vuoi capire se stai davvero vivendo la Tua vita... o quella che altri hanno deciso per te.
Ecco 7 segni che possono aiutarti a scoprirlo:
1. Ti alzi ogni mattina con la sensazione di “recitare una parte”. Come se stessi interpretando il ruolo del “bravo dipendente”, del “genitore responsabile”, della “persona a posto”. Un ruolo che magari ti riesce anche bene… ma ti sta un po’ stretto.
2. Dici spesso “non possiamo permettercelo”, anche per cose che vorresti davvero. Non si tratta solo di soldi. È che col tempo hai accettato l'idea che certe cose che una volta sognavi, ora “non sono per gente come te”.
3. Il tuo tempo non ti appartiene. Le tue giornate sono decise da altri. Orari, pause, ferie. Persino quando puoi andare in bagno.
4. I tuoi sogni iniziano con “quando andrò in pensione”. Hai accettato un presente grigio e di rinunce, e rimandato la tua felicità a un futuro lontano e incerto. Ma davvero questa è l'unica opzione?
5. Ti senti in colpa quando pensi ai tuoi bisogni. Ogni volta che immagini una vita diversa, arriva subito il senso di colpa: “dovrei ringraziare per quello che ho”, “c’è chi sta peggio”. Sai qual è il problema? Sta nel fatto che questo tipo di pensieri saboterà ogni tentativo di costruirti una vita migliore.
6. Le persone intorno a te non capiscono le tue aspirazioni. E tu hai smesso di condividerle per evitare il solito “Ma perché non ti accontenti?”
7. Vivi nell'attesa che qualcuno riconosca il tuo valore. Il capo che ti promuove, la banca che ti dà credito, le persone attorno a te che ti dicono che stai facendo la cosa giusta… Se aspetti sempre l'approvazione di altri, significa che il Sistema ti ha “cotto” o cotta a puntino…
Alfio Bardolla

Anche il “buon” Dr. Bardolla parla del (rivela il)… Sistema, dopo aver fatto centro! Dunque, de che. 

“Dai a Cesare quel che è di Cesare” = riconosci in cosa consiste “Cesare” e poi “rendigli pan per focaccia”, alias accorgiti sostanzialmente ed auto re-alizzati, congiungendo “te” a Te

ritornando Te. 

Ergo: il “Sistema” è l’AntiSistema. Semmai, il Sistema è l’utopia (come dovrebbe essere, ma nell’AntiSistema diventa “Sistema”). Dato che quando parli non puoi “mettere le virgolette” (magari puoi fare sempre il segno con le dita), di conseguenza è molto meglio (sostanziale) definire una volta per tutte che (qua, così) sei nella negazione essenziale del Sistema, ovvero, sei nello “Sistema” = nell’AntiSistema. Oh! E vedi che tutto te lo fa persino capire: se ci sei. 

Altrimenti, “niente e Nessuno”.


Le stelle nascoste del Planetario.
Tour della volta stellata ai limiti dell’occhio umano...
Sono in pochi a saperlo e ancora meno ad accorgersene, ma, oltre a stelle e pianeti, altre “misteriose presenze” si nascondono proprio sopra le nostre teste:
ammassi stellari, nebulose, galassie e altri oggetti del profondo cielo che mai potremmo pensare di poter vedere a occhio nudo! Eppure sono lì, a testimonianza della perfezione con la quale il nostro planetario Zeiss IV ricrea l’aspetto del cielo visibile senza l’utilizzo di strumenti ottici. Sarà un’occasione per andare alla scoperta di nuove meraviglie cosmiche… Al limite dell’occhio umano...
 

Il nostro planetario Zeiss IV ricrea l’aspetto del cielo visibile senza l’utilizzo di strumenti ottici… = sei in una “proiezione” (qua, così). 
Oltre a stelle e pianeti, altre “misteriose presenze” si nascondono… (perfettamente “rivelate” dal… planetario, dalla macch-in-azione l’oro). 

Oltre a stelle e pianeti…? L’Oltre (l’oro). 

L'idea che l'uomo vive in uno stato di sonno o illusione (maya) è centrale nell'insegnamento di Gurdjieff e risuona con concetti simili presenti nella filosofia orientale

Orientale... = l’Oltre (l’oro). 

La “terra” che non esiste; c’è! Proprio come l’oro e dunque il relativo (assoluto) scopo. Perché lo “Adamo” fa… peccato? Perché devi “ri-pagare” in eterno tale “mis-fatto”? Perché del “karma” ignori tutto, epperò ne devi continuamente scontare la pena, accettando tutto quanto come una “lezione”. Il “destino” non è tuo: ti è stato assegnato, di-segnato, di-sognato indosso, “dentro” (qua, così).  

Ad “Est”; agli antipodi rispetto al West-world.

Poco dopo il 2000 a.C, quando cominciò il regno della Dodicesima Dinastia, l'Egitto fu riunificato e fu finalmente riportato l'ordine in tutto il Paese… Il figlio di Amen-Em-Hat I, Sen-Usert (Kheper-Ka-Ra) - il Sesostris o Sesonchusis di cui parlano gli storici greci - fece costruire di fronte al tempio due enormi colonne in granito, alte più di venti metri, e vi fece porre in cima una copia in scala della Camera Celeste di Ra - un pyramidion, rivestito d'oro o di rame bianco (il cosiddetto “electrum”)… Nell'antica Grecia queste colonne venivano chiamate obelischi, cioè “lance appuntite”; gli Egizi, invece, le chiamavano “raggi degli dèi”…
Le astronavi del Sinai – Zecharia Sitchin

Mentre i “greci”, dei quali devi sempre diffidare, narravano di “lance”, per gli egizi erano “raggi degli dei” = l’electrum non era ambra. Ok

Egida.

Nei libri di alchimia e magia, EM è una lega di metallo che rappresenta i sette pianeti dell'antichità classica: è composta da
oro (per il Sole)
argento (per la Luna)
ferro (per Marte)
stagno (per Giove)
rame (per Venere)
piombo (per Saturno)
mercurio (per Mercurio)…

Qualcosa che “ci sta”. Infatti, “ora” che te dicono? Questo, ad esempio ma causalmente.

Modern Electrum™.
L’esclusiva lega ispirata alla tradizione antica e realizzata con metalli preziosi, per gioielli dall’estetica senza tempo. Totalmente priva di Nichel e Rame… Come suggerisce il nome, è pensata per rappresentare la rivisitazione moderna di “Electrum”, l’antica lega di Oro e Argento molto rinomata ai tempi di egizi, greci e romani per la sua estetica senza tempo… L’antica Electrum era una lega che la natura stessa offriva agli uomini, una combinazione spontanea di oro e argento trovata nei giacimenti minerari e utilizzata senza alcuna conoscenza metallurgica approfondita. Gli orafi dell’epoca ne sfruttavano la bellezza e la duttilità, ma non avevano il controllo sulla sua composizione o sulle sue proprietà meccaniche. Modern Electrum™, invece, rappresenta un punto di svolta radicale: non più una semplice casualità geologica, ma il risultato di un processo scientifico rigoroso e altamente controllato
Link

Pensa, Te; come ti “trattano”:

totalmente priva di… rame… (se manca il rame, l’antico electrum te lo sogni)
molto rinomata ai tempi di egizi, greci e romani per la sua estetica senza tempo… (era proprio per tale caratteristica che veniva utilizzato)
utilizzata senza alcuna conoscenza metallurgica approfondita… (wow; beata ignoranza)
non avevano il controllo sulla sua composizione o sulle sue proprietà… (certo, perché erano dei “primitivi” gli… antichi saggi, il cui sapere studi ancora oggi per laurearti nei più prestigiosi atenei).

Sei, or dunque, (qua, così) alle prese con:
il risultato di un processo scientifico rigoroso e altamente controllato… (altamente controllato = rivelato).


L'elettro è una lega d'oro e argento (l'argento è almeno il 20%)… che si rinviene in natura specialmente in Asia Minore con tracce di rame e altri metalli… Il suo colore varia dal giallo pallido al giallo brillante, a seconda delle proporzioni di oro e argento. Può essere ottenuta anche artificialmente ed è noto anche come oro verde… 
Il nome deriva dal colore ambrato, simile a quello dell'ambra (in greco antico ἤλεκτρον, ḗlektron)… 
Anticamente era abbondante nell'Egeo e in alcune zone della Grecia continentale ma nel tempo si è quasi completamente esaurito. Vista la sua ampia disponibilità, fu uno dei primi materiali utilizzati per il conio di monete nel Mediterraneo orientale. In Egitto, fu utilizzato come materiale di rivestimento esterno e venivano posti alla sommità delle piramidi e degli obelischi… L'elettro era inoltre utilizzato per la produzione di stoviglie in quanto si riteneva che avesse la proprietà di eliminare i veleni da tutto ciò con cui veniva in contatto. Inoltre veniva anche lucidato e usato per fare degli specchi. L'utilizzo dell'elettro fu abbandonato a causa di una continua svalutazione delle corrispondenti monete d'oro, il cui valore veniva ridotto abbassandone il titolo mediante l'alligazione con l'argento. L'uso dell'elettro cessò completamente agli inizi del XVI secolo quando in Europa affluì l'oro americano

Bè; tra le altre “cose”:

l'uso dell'elettro cessò completamente agli inizi del XVI secolo quando in Europa affluì l'oro americano… (il famoso “oro di Bologna”).

E, poi, an-nota(ti) l’ampio “cortocircuito”:

nel tempo si è quasi completamente esaurito…
vista la sua ampia disponibilità…
l'utilizzo dell'elettro fu abbandonato a causa di una continua svalutazione delle corrispondenti monete d'oro…

La sostituzione è rivelazione. Lo stesso successo proprio a Te.

Prendi dieci parti di oro puro, dieci di argento, cinque di rame, due di stagno, due di piombo, una parte di ferro in polvere e cinque di mercurio. Tutti questi metalli devono essere puri
Sesto libro, o “La composizione dei metalli” – Paracelso

Ok? La Legge del Minimo (ti) controlla anzitempo, secondo lo scopo di chi la detiene. Il risultato sei “te” (qua, così). Lo s-vuoto con la (l’oro) mente tutt’intorno e “dentro”. 

Te sei electrum. 

Mentre, “te” sei… ambra.

Ciò che rimane, dopo il trattamento speciale.

Divide et impera. Altro che... “bel casino”. Metti ordine! Ritorna (a, in, da, per, con) Te (qua, xxx), indi (xxx, xxx).

Te

L'oro

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3992
prospettivavita@gmail.com


giovedì 17 luglio 2025

Diomede: l’inganno... spazio-tempo.


“Ed allora a Diomede, figlio di Tideo, Pallade Atena infuse forza e furore, perché fra tutti gli Achei si distinguesse e conquistasse grande gloria; una fiamma inestinguibile gli arse l'elmo e lo scudo, pareva l'astro d'autunno che splende di fulgida luce quando sorge dalle acque di Oceano…”.
Iliade - Omero

Come puoi “berti” queste informazioni, questo “dato” o input, cedendo alle lusinghe della “storia (deviata)”. Questo Diomede aveva:

una fiamma inestinguibile…
che 

gli ardeva sull’elmo e lo scudo…
tanto che
pareva l'astro d'autunno che splende di fulgida luce…

Cioè, Diomede aveva certi “poteri” = certe armi che “Atena” gli aveva “infuso” = fornito. 
Arrivato ad Argo, Diomede ebbe un'amara sorpresa: né sua moglie Egialea, né i suoi sudditi lo ricordavano più, in quanto Afrodite aveva cancellato il ricordo di Diomede dalla loro memoria (a quanto pare non era l’unico ri-fornito di “poteri/armi” o capacità). 

Come può, qualcuno, “cancellare il ricordo” da tutti coloro che sono “sudditi” del Re, una volta allontanato fisicamente. Uhm... 

Le Sirene (Ulisse) potevano ammaliare.
Altro poteva far rimanere come di... sasso.

Questi “antichi greci” rivelano oscuri segreti, attraverso cui erano diventati famosi per… “essere temuti anche quando recavano doni…”. Ad esempio, Diomede ad un certo punto ha portato a termine il “furto del Palladio (la statua di Atena da cui dipendevano le sorti di Troia)…”. Ergo

Come può una “statua” far dipendere le sorti di un regno.
Deuteronomio: andate lì, ma non là! Ok?

È persino logico che si tratta di una comunicazione in codice, anche se non si trattasse affatto di una comunicazione, bensì, della rivelazione ad hoc (l’oro) usuale nel (qua, così), ove sei “te” che intanto ti bevi tutto ma “niente”.

C’erano (e ci sono) delle “armi” non convenzionali, tali per cui qualcuno poteva (può) soggiogare laggente come se nulla fosse. 

Gli “Dei” che potevano far “scoppiare una tempesta sul mare”, dirottando/affondando intere flotte, ricordano sostanzialmente i medesimi effetti (l’è-voluto, lo scopo) narrati in molte “leggende” che (ti) riportano a “mostri marini & affini”. 

Lochness, ad esempio.

Per non parlare di... terremoto.


Quando riveli qualcosa? Quando “serve”. 

Soprattutto, se tale strategia è in linea con quella principale (portante):

il non esiste-Re (c’è).

Infatti, il godere degli attributi conferiti a “Dio”, com-porta il “potere” di governare “con il culo degli altri”. 

Dante Alighieri (Inferno - Canto ventiseiesimo) colloca Diomede nell'VIII bolgia dell'VIII cerchio, quella dei consiglieri fraudolenti, che in vita agirono con inganno e di nascosto

“Temi i greci anche quando…”. Ok?


Nello stretto braccio di mare di circa 3,7 km tra le due isole corre la linea di cambiamento di data, pertanto il fuso orario di Grande Diomede (Russia) è Utc+12, mentre quella di Piccola Diomede (USA) è Utc-9. Questa convenzione fa sì che, nonostante la loro vicinanza, le due isole abbiano due fusi orari completamente differenti: Grande Diomede infatti è 21 ore avanti rispetto alla Piccola Diomede. Tale particolarità fa sì anche che per 21 ore al giorno le due isole si trovino in due giorni diversi

Nascondersi tra le fini dei mondi… Uhm.

Per 21 ore al giorno le due isole si trovano in due giorni diversi… (che vantaggio ti può dare, arrivare dopo/prima 21 ore rispetto al resto del mondo?).

Bah! Sembra proprio un inganno. Tipo, “doni greci”.

Le prime notizie su tali isole si devono all'esploratore russo Semën Dežnëv che, nel 1648, ne documentò l'esistenza

La Russia vende l’Alaska agli “Usa” nel 1867. Era sua tale terra. Quindi, Colombo scopre le Americhe nel 1492 e la Russia “conosce le proprie terre” nel 1648, avendole ad un tiro di schioppo (possedendo l'Alaska)? 

Essendo già sue, non le ri-conosce? Bah.

A metà del XIX secolo il governo russo si era ormai disinteressato delle sorti dell'Alaska. Venne così decisa la vendita del territorio agli Stati Uniti d'America, formalizzata il 9 aprile 1867 a Novo-Archangel'sk, per 7.200.000 dollari statunitensi…

“Colombo” scopre qualcosa che i russi già possedevano. Vediti per bene la cartina (anziché farci una canna, al solito). “Colombo” crede di viaggiare in una direzione, ma va in senso contrario. Certo; altrimenti sarebbe arrivato in Russia e le “Americhe” se le sarebbe sognate. Invece, raggiungendole dall’altra parte, wow

c’era più “carta bianca” da… strappare. 


È logico che la “storia” occidentale è quella spacciata dagli “Usa”. 

Ergo, la Russia non ci mette becco, raccontando alla propria sfera, di certo, un’altra versione. Recitando internazionalmente, ove vige la convenzione o la circonvenzione d’incapace o “te” (qua, così).

Una vera e propria esplorazione delle isole avvenne nel 1732 a opera del geodeta russo Michail Gvozdëv, quando le isole già erano parte della Russia imperiale come provincia dell'America russa. Con la vendita di tali territori agli Stati Uniti nel 1867, la sola isola Piccola Diomede seguì le sorti dell'Alaska, mentre Grande Diomede rimase territorio russo e, dal 1922 fino al 1991, dell'Unione Sovietica…
È una “concertazione” d’eventi ciò che continua a succedere, non visto che x “te” (qua, così) “non esiste proprio”, infatti… non esiste-Re (c’è). 

Con il termine America russa… si intende il territorio russo che attualmente costituisce lo stato dell'Alaska degli Stati Uniti d'America in un periodo compreso tra il XVIII e il XIX secolo. L'annessione formale all'Impero russo fu avviata nel 1799 con la creazione della Compagnia russo-americana

Talvolta l'America russa è chiamata anche Alaska russa…

Questi “due” recitano a meraviglia, facendo c®edere che sono paesi lontanissimi, mentre distano appena 3,7 km. Ok

“Attenti a quei due”, or dunque.




Cioè, i russi che abitavano da sempre a due passi dalle “Americhe”, dovettero attendere il 1648 per “esplorare quelle terre così vicine (già proprie)”? Come no. Prima di Colombo, infatti, quelle stesse terre erano pienamente abitate! Da chi

Guarda le differenze tra siberiani e, ops… “indiani d’America”.

Se nel 1492 i Re d’Europa avevano interessi sino alle “Americhe”, pensa se l’impero russo non conosceva come le sue tasche anche ogni terra limitrofa.

Ci sei?

La “Grande Opera” = il giorno della marmotta, il “continua a succede-Re”, il ritmo circadiano giorno-notte Vs il controllo della temperatura (aria che conduce, scaldandosi e raffreddandosi); altro che il “sole e la luce”. 

L’AntiSistema, ove il controllo è tutto (anche la potenza). 

La totalità, dunque, viene prima di tutto! Il vertice è gerarchico in tal senso, sostanzialmente. Nel vertice “c’è posto” solamente per… l’uno = “Dio”.

A Tahiti ebbero buona accoglienza; in cambio di acqua e viveri gli indigeni apprezzavano perline di vetro e chiodi. Furono stabilite tre basi per l'osservazione del transito del 3-4 giugno 1769. Compiuta con successo la missione astronomica, Cook iniziò una fase di esplorazione alla ricerca della Terra Australis Incognita (la misteriosa Antartide)…

L'Oltre!

L’unica cosa conclusa, per quel dì, fu la missione g-astronomica (acqua e viveri Vs perline di vetro e chiodi...). Wow. I gusti sono… “gusti”.
Ma, per la serie “come ti anniento il nemico mediante una super arma che si sogna”, ecco quanto:

prima della dimostrazione “gratuita” di potenza by le atomiche su Hiroshima y Nagasaki
cosa ha incendiato l’Africa attorno al 1700?

Perché gli “Usa” non hanno esitato, nel ’45, a…, in barba a tutto (come “oggi” del resto)? Perché c’era già stato un precedente: vediti una cartina “moderna” e lo… vedrai, ancora e ancora e ancora. 

Senza un precedente, bè… non ci avrebbero nemmeno pensato, non l’avrebbero immaginato. E, dal momento in cui è già successo, i vari f-attori sono autorizzati ad im-piegarsi ad immagine e somiglianza, trovando quel “coraggio” sufficiente e necessario al fine di “superare il giudizio della storia (che fra l’altro, sono stati liberi di de-scrivere a piacimento)”. 

Boom! “Paura?...”. Se non ne hai è perchè ignori sostanzialmente!

Cosa significa Xanadu in italiano?

“luogo… immaginario meraviglioso…”.

Il “Paese dei balocchi” dove va Pinocchio, marinando la scuola e vendendo l’abbecedario.

“Per intravedere il sacro rio Alfeo
per proseguire attraverso le grotte di ghiaccio
per spezzare il mio digiuno cibandomi di rugiada di miele
e sorseggiare il latte del paradiso
Ho udito le sussurrate novelle dell’immortalità
l’ignoto più profondo
da un antico tomo colsi un indizio
scalai le cime delle montagne ghiacciate
delle ignote terre orientali

il tempo e l’uomo soli
che viaggiano alla ricerca della perduta Xanadu…”.
Xanadu

Occhio:

da un antico tomo colsi un indizio
scalai le cime delle montagne ghiacciate
delle ignote terre orientali

Oriente…:

e sorseggiare il latte del paradiso…

Gurdjieff, un mistico armeno, ha attinto da fonti orientali, in particolare quelle dell'Asia centrale e del Medio Oriente, per sviluppare il suo sistema di sviluppo spirituale, noto come “Il Lavoro”. Tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento Gurdjieff trascorse gran parte dei suoi giorni viaggiando dall’Armenia, dov’era nato, verso tutto il Medio Oriente e l’Oriente alla ricerca di testimonianze reali ancora vive, da utilizzare come strumento di evoluzione personale anche per l’uomo contemporaneo, ormai sempre meno capace di conoscere se stesso…
Link

Il mos maiorum (in latino, “costume degli antenati” o “usanze degli anziani”) è un concetto fondamentale nella cultura romana, che indica l'insieme dei valori, delle tradizioni, delle norme e dei comportamenti considerati esemplari e tramandati dai padri. Era un codice non scritto che guidava la vita pubblica e privata dei romani, influenzando profondamente la loro identità e il loro modo di agire.

S-perduto “ciò”, … ne con-segui proprio “te” (qua, così).



 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3991
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 16 luglio 2025

Una luna troppo grande.


“È per mangiarti meglio…”.
Lupo cattivo o “nonna”

Questo “segnale nel cielo”, tipo… quello di Batman, è diventato più grande rispetto a, bah… ad esempio, rispetto agli anni ’70. Chi se la ricorda una faccia così grande sparata nel cielo. Al solito, qualcosa di simile la vedevi a Cuba. Ma non in “Italia”. Uhm




Nel “2020” la penisola era “illuminata” dall’occhio di Sauron; il di-segno che questo paese, questa terra, era (è) qualcosa di molto diverso rispetto a come (ti) sembra usualmente. 

Wasteland

Una “luna” sì tanto grande è, dunque, proprio “per mangiarti meglio…” = non esiste ma c’è una certa “attenzione”, puntata in-direttamente sulla “povera Italia” (e non solo, ovvio, essendo tutto quanto AntiSistema). 

Perché andare a Cuba quando sei in “Italia” e hai la possibilità di assistere ad un simile “spettacolo”. No? Peccato, che sei proprio “te” la fonte di tale “proiettore”. Cioè, la situazione ti riflette sostanzialmente in toto. Sì, qualcosa che sfugge non visto che “niente”, tutto ti con-vince di continuo ad auto ritenere che la Verità sia costantemente in bocca ad altri (gli “esperti”), da cui ovviamente ne dipendi. Il semplice fatto che ti sei in-“formato” a scuola, … te la dovrebbe dire lunga.

“Ma chi te le dice tutte 'ste minchiate…”.
Aldo

E, con la luna piena, ti trasformi in “licantropo”. Dunque? Cosa mai vorrà dire.

Venom è un… simbionte alieno senziente con una forma amorfa simile a un liquido, che sopravvive legandosi a un ospite, solitamente umano… Il primo ospite umano del simbionte Venom fu lo stesso Uomo Ragno, che alla fine scoprì la sua vera natura nefasta e si separò dalla creatura. Il simbionte ha continuato a fondersi con altri ospiti…

Venom è un mutaforma. E, “te” (qua, così) sei lo “ospite”. Anche se sei in casa “tua” ed hai ospiti, sei sempre “te” l’ospite. Del resto, sei anche la (l’oro) “pietanza”. Il d l’oro scopo che incarni a meraviglia = manco te ne rendi conto. Non ti accorgi sostanzialmente di nulla. A differenza dello “Uomo Ragno” che è appunto un “archetipo”. Ossia, te ne puoi “Fare…” qualcosa a livello essenziale, oltre che ad “andare a vederlo al cinema o allativu o nei fumetti”. 


Dani e Maureen, ora riappacificate, parlano nella loro stanza sotto il porticato, e Dani chiede a lei se parleranno sempre con l'uomo della luna (l'uomo al quale, come descritto da Maureen all'inizio del film, si poteva confessare ogni cosa) e Maureen le risponde “Sempre!...”.…
L’uomo della luna

Ma pensa! Una possessione completa.

Endimione, John Lyly riporta che “non c'è nessun vivente sulla Terra che sappia che cosa fa l'uomo sulla Luna…”.

Dunque, non esiste (c’è):

l’uomo sulla luna
l’uomo della luna
l’uomo nella luna.

, “sulla luna” l’uomo non fa nulla, perché non ci è mai andato. Al limite, qualcuno proviene da “lì”, entrando (qua, dentro) a proprio piacimento. Un po’ come quel “treno” che porta indisturbatamente in… Westworld. Gli stessi che provengono da “lì”, ci stanno anche “dentro”, or dunque. E, “sulla luna”, hai sempre la “tua” testa (qua, così).

“C’era una luce rossastra, scesi fuori intirizzito e scassato; tra le nuvole basse era spuntata una fetta di luna che pareva una ferita di coltello e insanguinava la pianura. Rimasi a guardarla un pezzo. Mi fece davvero spavento…”.
Cesare Pavese


Quando “Actarus” vede(va) la luna rossa (prima di diventare, o meta-formare in… natante da competizione), vedeva soprattutto pericolo (non aveva paura, era pronto a combattere). “Vega” era pronto per attaccare. Dunque, la luna è essenzialmente un “segnale di riferimento” che se sai leggere (decodificare) com-porta valore aggiunto. 


Quando il segnale di Batman viene sparato in cielo, sopra a Gotham, è segno che c’è qualcuno in azione e dunque che c’è necessità di “Batman”, a cui viene segnalato di intervenire. 

“Casta Diva, che inargenti 
queste sacre antiche piante
a noi volgi il bel sembiante
senza nube e senza vel…”.
Felice Romani

Il “bel sembiante”. Ci sei? Qualcuno “sa (conosce, ricorda)”. Non è solo “poesia” od intuito o vanagloria da passare ai posteri. È sostanza, alias, Verità che “surfa” un po’ attraverso tutto, volente o nolente.

Sembiante mutante “senza nube e senza vel…”. 

Alla faccia “tua” (qua, così).

Come si nota, l'emisfero in questione è dunque tredici volte e mezzo più piccolo di quello terrestre; i selenografi tuttavia vi hanno già contato oltre cinquantamila crateri. Si tratta quindi di una superficie tutta gobbe e crepacci, di una vera schiumaruola, degna della definizione poco poetica che le hanno dato gli inglesi di green cheese, cioè di “formaggio verde”. 
Quando Barbicane pronunciò quell'espressione tanto prosaica, Michel Ardan fece un balzo. Ecco come gli anglosassoni del XIX secolo trattavano la bella Diana, la bionda Febe, l'amabile Iside, l'affascinante Astarte, la regina delle notti, la figlia di Latona e di Giove, l'incantevole sorella del radioso Apollo!...
Jules Verne

Del “formaggio verde”. Il bel sembiante… sparato nel cielo “senza nube e senza vel…” = un simbionte si avvale di “te”, l’AntiSistemico, trasformandoti in “ospite”. Anzi, ricordandotelo “tra le righe”, nella sostanza. Sei o non sei “te” che, infatti, derivi dalla c-Re-azione. No?

“È un'insegna per le milizie nell'alto
splendendo nel firmamento del cielo…”.
Siracide

Wow: te lo dicono persino; è un’insegna per le milizie nell’alto… = dell’Oltre. Qualcosa che riporta alla mente quella sorta di “segnalatore (+ il suono)” che, ne’ La battaglia delle 5 armate, dall’alto della montagna impartiva comandi alle truppe schierate in loco.


Inoltre, da quando “sono andati sulla luna” sei diventato “cittadino della luna”.

“E la luna è una palla
ed il cielo è un biliardo…”.
Lucio Dalla

Sì; in cui qualcuno fa sempre “buca”.

La luna ricorda It! E Ka, “credi in me, solo in me…”.

Ma, se lo vai a dire in giro, “zitto e nuota; nuota e nuota...”.



“E allora giù quasi per caso
più vicino ai marciapiedi
dove è vero quel che vedi

e allora giù senza bussare
tra le ciglia di un bambino
per potersi addormentare
e allora giù fra stracci e amore
dove è un lusso la fortuna
c'è bisogno della luna
e allora giù giù giù…”.
E la luna bussò – Loredana Bertè

Quindi:

per potersi addormentare
c'è bisogno della luna…

Ove, “addormentare” = rimanerci, essere “ipnotizzato”, essere lo “ospite”, servire ma “niente”, etc. etc. etc.

Quale è il “tuo” ideale

, approfondiscine il significato, non visto che proprio “lì” dentro non esiste ma c’è il l’oro scopo.





 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3990
prospettivavita@gmail.com