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venerdì 18 luglio 2025

Un bel casino.


Sì; la “tua” testa. Ciò che “sai” (qua, così). Quello che “serve (l’oro)”.

Ossia

“Niente. Nessuno”. Non esiste; c’è.

Le varie, continue, “onde”… dettano un ritmo che ignori, seppure ti ha. Qualcosa che s-cambi usualmente per ben altro: la “normalità”. El… frutto di un processo logico non lineare tendente all’auto rivelarsi, allo sfuggirti di mano persino quando, raf-figurati: t’immagini. 

Come se uno specchio deformato (ma perfettamente allineato con lo scopo principale, quello com-portante il “desiderata” altrui per l’intero “prossimo” o laggente AntiSistemica) compisse perfettamente il proprio “lavoro”, riflettendoti non per come sei bensì per come devi apparire nell’AntiSistema, così che anche inquadrandoti in una simile superficie “veritiera”, … vatti a fidare! No

Eppure, l’immagine di “te” (qua, così) collima; infatti, viene utilizzata anche per il monitoraggio ambientale by “le forze dell’ordine”. Così come l’impronta digitale ed il Dna. Così come un “testimone” che ti ha visto e dunque può fare l’identikit. Come una webcam che ti vede e di conseguenza sei proprio “te” all’opera. Ove, tutti ti vedono (e riconoscono) nello stesso modo, pertanto la fotografia personale fa parte di ogni documento esclusivo. In-somma, hai una certa immagine pubblica e privata: sempre la stessa. Però, a livello sostanziale vige ciò che la “metafora” Jekyll & Hide suggerisce: 

“te” non sei Te. 

Ergo: “te” sei (qua, così) ma… Te? Bah; Te sei “appeso al chiodo”, costituendo la base portante della differenza di potenziale da cui (l’oro) estraggono tutto quello che “serve allo scopo”. 

Quanto Basta. Anche se al-fine, ogni volta tendi sempre a... morire.

Dunque, è lo “spettacolo” che continua (qua, dentro), proprio grazie a “te” = a Te che, analogamente a l’oro, non esisti anche se ci sei. Anche se, l’oro sono liberi di decidere (persino per tutti), mentre a Te questo è “ora” precluso, essendo la relativa ombra o proiezione, “te” (qua, così) a… “farti le veci (scarpe)”, governati da remoto dal potere AntiSistemico dell’eco-dominante. Cioè? Venom. “Niente y Nessuno”. Questo è proprio il “bel casino” nel quale sei inquadrato anche “adesso”, essendo ogni momento “quello giusto”, se non te ne accorgi nella sostanza.

“Lavazza ‘Crema e Gusto’. Ogni momento è quello giusto…”.
Ricordi?

“Ora”: et lab-ora. Il continuum è il momentum. Serpente che si morde la “coda”. In-de-finito. Moto-Re. Un artifizio che si serve di artifici(o), come i luoghi comuni o “necessità” made in Legge del Minimo:

lavoro
energia
tempo
denaro.

Le “quattro dimensioni” che ti hanno ma... è “nor-male”. Per chi? Per “te” (qua, così). Per chi? Perchè! Per l’oro, grazie a “te”/Te. 

Mistero risolto. 

Sì. Ma… “è troppo semplicistico”, oppure “è troppo complicato”. Embè


Un “altro casino” = sempre lo stesso, sostanzialmente, è il discorso che vige tutto attorno al cosiddetto electrum, fatto passare per qualcosa simile alla “ambra”, così… tanto per “incasinarti la vita” anche in tal ambito, non si sa mai se dovessi interessarti di ciò

I “preparativi” sono sempre “dietro all’angolo”, facendoti addirittura capire che non esiste ma c’è una compresenza imperativa o Re-ale, del tutto rivelata attorno e “dentro” a “te”; ergo, di conseguenza puoi “auto ricavare” persino che sei nell’AntiSistema; la f-orma perfetta, ideale, reale, sostanziale, funzionale, etc. perfettamente aderente – come un obbediente “costume” di scena – a d l’oro scopo. Quale?

continuare a succede-Re, dopo esse-Re già successo. 

La parola con cui i Greci definivano l'ambra era ἤλεκτρον, termine che compare per la prima volta nell’Odissea omerica (IV, 73; cf. Plin., Nat. Hist., XXXIII, 81) quando Telemaco nota decorazioni di questo materiale sulle pareti del palazzo di re Menelao a Sparta. Il vocabolo presenta la medesima radice indo-europea di ἠλέκτωρ, il sole splendente, e ciò indica che sin dai primi tempi l’ambra era nota principalmente per la sua lucentezza e brillantezza. Il termine greco influenzò anche la lingua latina e infatti, a partire dalla letteratura di età augustea (31 a.C.-14 d.C.), per designare questa sostanza venne usata la parola electrum: nell'opera di Plinio è possibile trovare tale vocabolo diverse volte, soprattutto quando l'autore fa riferimento a fonti greche…
Link

Sin dai primi tempi l’ambra era nota principalmente per la sua lucentezza e brillantezza… (come no; il sole splendente o electrum… era proprio l’ambra che “conosci” al giorno d’oggi).

In sintesi: il mos maiorum rappresenta il cuore della tradizione romana, un insieme di valori e comportamenti che hanno plasmato l'identità del popolo romano e ne hanno influenzato profondamente la storia e la cultura

Quindi, se il “pensiero romano” ha risentito dello “influsso greco (come minimo)”, il mos maiorum romano era “romano”. La parassitosi picchiava duro già all’epoca che, per dirla tutta, non è mai cambiata nella sostanza. 

Invero, l’Italia è sempre “Italia” perché “te” (qua, così) non sei (in) Te. 

Occhiolino

Il mito centrale della Cabala, e parte integrante dello Chassidismo, narra che Adamo, quando divenne un essere senziente dopo la sua creazione, “iniziò a contemplare i mondi fisici e spirituali in cui si trovava, commettendo poi quel grave peccato che ha segnato ineluttabilmente l'esistenza dell'essere umano…”…

E… un bel “vaffanculo”, no?
Grazie Mario!...”.


No, perché sei sempre in questo “bel casino” che figurati. Dunque, “Adamo” era un essere altro che… primitivo. 

Un accorto, che meritava... l'oblio (ed il castigo futuro).

Mentre, una scimmia è, e-rimane, una scimmia. Mentre “l’uomo primitivo” è un’altra storia. Quando “Noè & Fam” si arenano sull’Ararat, i pendii della montagna erano pieni di persone. Alla faccia degli unici “sopravvissuti al diluvio”, da… “libro parlante”. Quante singolarità si sono affacciate sulla terra. Quante “razze”. Perché i Neanderthal si sono “estinti”

Il Dr. Ford (Westworld) afferma che “ce li siamo mangiati…”.
Uhm. Ancora le... scarpe!
Infatti...

Quante delle tue decisioni importanti sono davverotue”?
È una domanda scomoda, lo so. Ma è anche l'unica che conta se vuoi capire se stai davvero vivendo la Tua vita... o quella che altri hanno deciso per te.
Ecco 7 segni che possono aiutarti a scoprirlo:
1. Ti alzi ogni mattina con la sensazione di “recitare una parte”. Come se stessi interpretando il ruolo del “bravo dipendente”, del “genitore responsabile”, della “persona a posto”. Un ruolo che magari ti riesce anche bene… ma ti sta un po’ stretto.
2. Dici spesso “non possiamo permettercelo”, anche per cose che vorresti davvero. Non si tratta solo di soldi. È che col tempo hai accettato l'idea che certe cose che una volta sognavi, ora “non sono per gente come te”.
3. Il tuo tempo non ti appartiene. Le tue giornate sono decise da altri. Orari, pause, ferie. Persino quando puoi andare in bagno.
4. I tuoi sogni iniziano con “quando andrò in pensione”. Hai accettato un presente grigio e di rinunce, e rimandato la tua felicità a un futuro lontano e incerto. Ma davvero questa è l'unica opzione?
5. Ti senti in colpa quando pensi ai tuoi bisogni. Ogni volta che immagini una vita diversa, arriva subito il senso di colpa: “dovrei ringraziare per quello che ho”, “c’è chi sta peggio”. Sai qual è il problema? Sta nel fatto che questo tipo di pensieri saboterà ogni tentativo di costruirti una vita migliore.
6. Le persone intorno a te non capiscono le tue aspirazioni. E tu hai smesso di condividerle per evitare il solito “Ma perché non ti accontenti?”
7. Vivi nell'attesa che qualcuno riconosca il tuo valore. Il capo che ti promuove, la banca che ti dà credito, le persone attorno a te che ti dicono che stai facendo la cosa giusta… Se aspetti sempre l'approvazione di altri, significa che il Sistema ti ha “cotto” o cotta a puntino…
Alfio Bardolla

Anche il “buon” Dr. Bardolla parla del (rivela il)… Sistema, dopo aver fatto centro! Dunque, de che. 

“Dai a Cesare quel che è di Cesare” = riconosci in cosa consiste “Cesare” e poi “rendigli pan per focaccia”, alias accorgiti sostanzialmente ed auto re-alizzati, congiungendo “te” a Te

ritornando Te. 

Ergo: il “Sistema” è l’AntiSistema. Semmai, il Sistema è l’utopia (come dovrebbe essere, ma nell’AntiSistema diventa “Sistema”). Dato che quando parli non puoi “mettere le virgolette” (magari puoi fare sempre il segno con le dita), di conseguenza è molto meglio (sostanziale) definire una volta per tutte che (qua, così) sei nella negazione essenziale del Sistema, ovvero, sei nello “Sistema” = nell’AntiSistema. Oh! E vedi che tutto te lo fa persino capire: se ci sei. 

Altrimenti, “niente e Nessuno”.


Le stelle nascoste del Planetario.
Tour della volta stellata ai limiti dell’occhio umano...
Sono in pochi a saperlo e ancora meno ad accorgersene, ma, oltre a stelle e pianeti, altre “misteriose presenze” si nascondono proprio sopra le nostre teste:
ammassi stellari, nebulose, galassie e altri oggetti del profondo cielo che mai potremmo pensare di poter vedere a occhio nudo! Eppure sono lì, a testimonianza della perfezione con la quale il nostro planetario Zeiss IV ricrea l’aspetto del cielo visibile senza l’utilizzo di strumenti ottici. Sarà un’occasione per andare alla scoperta di nuove meraviglie cosmiche… Al limite dell’occhio umano...
 

Il nostro planetario Zeiss IV ricrea l’aspetto del cielo visibile senza l’utilizzo di strumenti ottici… = sei in una “proiezione” (qua, così). 
Oltre a stelle e pianeti, altre “misteriose presenze” si nascondono… (perfettamente “rivelate” dal… planetario, dalla macch-in-azione l’oro). 

Oltre a stelle e pianeti…? L’Oltre (l’oro). 

L'idea che l'uomo vive in uno stato di sonno o illusione (maya) è centrale nell'insegnamento di Gurdjieff e risuona con concetti simili presenti nella filosofia orientale

Orientale... = l’Oltre (l’oro). 

La “terra” che non esiste; c’è! Proprio come l’oro e dunque il relativo (assoluto) scopo. Perché lo “Adamo” fa… peccato? Perché devi “ri-pagare” in eterno tale “mis-fatto”? Perché del “karma” ignori tutto, epperò ne devi continuamente scontare la pena, accettando tutto quanto come una “lezione”. Il “destino” non è tuo: ti è stato assegnato, di-segnato, di-sognato indosso, “dentro” (qua, così).  

Ad “Est”; agli antipodi rispetto al West-world.

Poco dopo il 2000 a.C, quando cominciò il regno della Dodicesima Dinastia, l'Egitto fu riunificato e fu finalmente riportato l'ordine in tutto il Paese… Il figlio di Amen-Em-Hat I, Sen-Usert (Kheper-Ka-Ra) - il Sesostris o Sesonchusis di cui parlano gli storici greci - fece costruire di fronte al tempio due enormi colonne in granito, alte più di venti metri, e vi fece porre in cima una copia in scala della Camera Celeste di Ra - un pyramidion, rivestito d'oro o di rame bianco (il cosiddetto “electrum”)… Nell'antica Grecia queste colonne venivano chiamate obelischi, cioè “lance appuntite”; gli Egizi, invece, le chiamavano “raggi degli dèi”…
Le astronavi del Sinai – Zecharia Sitchin

Mentre i “greci”, dei quali devi sempre diffidare, narravano di “lance”, per gli egizi erano “raggi degli dei” = l’electrum non era ambra. Ok

Egida.

Nei libri di alchimia e magia, EM è una lega di metallo che rappresenta i sette pianeti dell'antichità classica: è composta da
oro (per il Sole)
argento (per la Luna)
ferro (per Marte)
stagno (per Giove)
rame (per Venere)
piombo (per Saturno)
mercurio (per Mercurio)…

Qualcosa che “ci sta”. Infatti, “ora” che te dicono? Questo, ad esempio ma causalmente.

Modern Electrum™.
L’esclusiva lega ispirata alla tradizione antica e realizzata con metalli preziosi, per gioielli dall’estetica senza tempo. Totalmente priva di Nichel e Rame… Come suggerisce il nome, è pensata per rappresentare la rivisitazione moderna di “Electrum”, l’antica lega di Oro e Argento molto rinomata ai tempi di egizi, greci e romani per la sua estetica senza tempo… L’antica Electrum era una lega che la natura stessa offriva agli uomini, una combinazione spontanea di oro e argento trovata nei giacimenti minerari e utilizzata senza alcuna conoscenza metallurgica approfondita. Gli orafi dell’epoca ne sfruttavano la bellezza e la duttilità, ma non avevano il controllo sulla sua composizione o sulle sue proprietà meccaniche. Modern Electrum™, invece, rappresenta un punto di svolta radicale: non più una semplice casualità geologica, ma il risultato di un processo scientifico rigoroso e altamente controllato
Link

Pensa, Te; come ti “trattano”:

totalmente priva di… rame… (se manca il rame, l’antico electrum te lo sogni)
molto rinomata ai tempi di egizi, greci e romani per la sua estetica senza tempo… (era proprio per tale caratteristica che veniva utilizzato)
utilizzata senza alcuna conoscenza metallurgica approfondita… (wow; beata ignoranza)
non avevano il controllo sulla sua composizione o sulle sue proprietà… (certo, perché erano dei “primitivi” gli… antichi saggi, il cui sapere studi ancora oggi per laurearti nei più prestigiosi atenei).

Sei, or dunque, (qua, così) alle prese con:
il risultato di un processo scientifico rigoroso e altamente controllato… (altamente controllato = rivelato).


L'elettro è una lega d'oro e argento (l'argento è almeno il 20%)… che si rinviene in natura specialmente in Asia Minore con tracce di rame e altri metalli… Il suo colore varia dal giallo pallido al giallo brillante, a seconda delle proporzioni di oro e argento. Può essere ottenuta anche artificialmente ed è noto anche come oro verde… 
Il nome deriva dal colore ambrato, simile a quello dell'ambra (in greco antico ἤλεκτρον, ḗlektron)… 
Anticamente era abbondante nell'Egeo e in alcune zone della Grecia continentale ma nel tempo si è quasi completamente esaurito. Vista la sua ampia disponibilità, fu uno dei primi materiali utilizzati per il conio di monete nel Mediterraneo orientale. In Egitto, fu utilizzato come materiale di rivestimento esterno e venivano posti alla sommità delle piramidi e degli obelischi… L'elettro era inoltre utilizzato per la produzione di stoviglie in quanto si riteneva che avesse la proprietà di eliminare i veleni da tutto ciò con cui veniva in contatto. Inoltre veniva anche lucidato e usato per fare degli specchi. L'utilizzo dell'elettro fu abbandonato a causa di una continua svalutazione delle corrispondenti monete d'oro, il cui valore veniva ridotto abbassandone il titolo mediante l'alligazione con l'argento. L'uso dell'elettro cessò completamente agli inizi del XVI secolo quando in Europa affluì l'oro americano

Bè; tra le altre “cose”:

l'uso dell'elettro cessò completamente agli inizi del XVI secolo quando in Europa affluì l'oro americano… (il famoso “oro di Bologna”).

E, poi, an-nota(ti) l’ampio “cortocircuito”:

nel tempo si è quasi completamente esaurito…
vista la sua ampia disponibilità…
l'utilizzo dell'elettro fu abbandonato a causa di una continua svalutazione delle corrispondenti monete d'oro…

La sostituzione è rivelazione. Lo stesso successo proprio a Te.

Prendi dieci parti di oro puro, dieci di argento, cinque di rame, due di stagno, due di piombo, una parte di ferro in polvere e cinque di mercurio. Tutti questi metalli devono essere puri
Sesto libro, o “La composizione dei metalli” – Paracelso

Ok? La Legge del Minimo (ti) controlla anzitempo, secondo lo scopo di chi la detiene. Il risultato sei “te” (qua, così). Lo s-vuoto con la (l’oro) mente tutt’intorno e “dentro”. 

Te sei electrum. 

Mentre, “te” sei… ambra.

Ciò che rimane, dopo il trattamento speciale.

Divide et impera. Altro che... “bel casino”. Metti ordine! Ritorna (a, in, da, per, con) Te (qua, xxx), indi (xxx, xxx).

Te

L'oro

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3992
prospettivavita@gmail.com


lunedì 7 luglio 2025

Lost in dreams.


Con “te” nuto! Questo è il “tuo” benvenuto.

Sei “te” l’auto dis-perso nei bi-sogni, nel d l’oro di-sogno (qua, così).
Dream sharing” = la con-di-visione dei sogni… (uhm). Tutto fa brodo. “Fai…” di tutta l’erba un fascio. L’acqua scorre verso lo stesso “mulino”. Tutte le vie portano a… Ci sei? Il terzo gode; per questo, il terzo non è dato. E non puoi “contare le carte” nel casinò (nemmeno a mente). Il terzo è in-comodo (qua, così), trovandosi tra “il dire ed il fare”. Tra le fini dei mondi. 

In-visibile (potenziale).

Nella condizione causale del “non esiste (c’è)”. Suvvia. Come… ectoplasma, allucinazione, complottismo. Ove, il Tso è sempre pronto/aperto se insisti ad averlo presente, motivo per cui “chi te lo fa fare”. No? Perché dovresti “perderci qualcosa o tutto”. Già

Perché proprio “te”, del resto. 

Quando, gli altri se ne sbattono: tutti “presi” a/nel/in… Vero. Sempre non a caso è, infatti, già successo. Cosa? Tutto. A chi? A… Te. Chi

Ap-punto



Vedi che sei “te” ad essere (sopravvivere) nel (qua, così). Di certo, non Te: che resti “appeso al chiodo”, come souvenir nella teca del (l’oro) “mausoleo”. Come potenziale contemporaneo in-gabbia(to). Usato (di) sicuro, certamente non da Te, essendo proprio Te “ko”. Come corrente elettrica che si genera, ma non crea, dalla differenza di potenziale, guarda non caso. Auto manutenendo “te” (qua, così), è Te che ne fai le spese, non visto che il concetto di “energia” deriva proprio dalla tua “mungitura continua” AntiSistemica. 

Le città possono essere “illuminate” grazie al “tuo” sacrificio. 

Poi, vedila come diamine vuoi (c®edi), mapperò… continua a succedere e, sai, “la vita è sempre troppo corta”, come la famigerata coperta

quella che, o hai i piedi di fuori, oppure l’altra estremità
e allora
ti devi continuamente im-piegare, accorciare, arrotolare, etc.

Ancora, come media di Trilussa (quello dei “polli”), che narra di come Barnum banchetta costantemente coi nuovi polli che si generano ad ogni minuto. Una vera e propria manna per/di “Dio”. E, “te”, sei proprio centrale in tale progetto già pienamente Re-alizzato, tanto che al massimo può “solo” perfezionarsi (continuando a succede-Re). Meglio:

sei Te ad essere il perno
mentre
sei “te” a continuamente auto ri-girare (come pietanza infilzata dallo spiedo, che cuoce a fuoco lento ma inesorabile), tanto è vero che al-fine (scopo) tendi sempre come a… “morire”. 

Sì, ma… ricorda che “tutto è in prestito (qua, così)”, motivo per cui prima o poi (sempre) devi ripagare con gli interessi, senza il vuoto a rendere (che infatti puoi persino scegliere di essere... cremato), dato che riguarda la “tua” cosiddetta “anima, energia, spirito” o, d+… purtroppo, Te (che rimani sostanzialmente “in croce”, dimenticato da “te” ma mai da l’oro che figurati).

È tutto dannata-mente “bello”: perfetto

Mentre c®edi che la perfezione non è di questo mondo. E, te credo: il mondo fa acqua da tutte le p-arti, anche se “non è vero, è vero”. È, semmai, l’è-voluto (la Legge del Minimo) a fregarti ogni volta, continuamente, come se fosse la prima e mai l’ultima. Il moto (è) perpetuo, alla faccia di quello che ti dice la “scienza”. Alla faccia di tutto quello che, di conseguenza, “sai perché serve (l’oro, che vedi attraverso anche le piccole cose)”. Ad esempio ma causalmente, ari-ecco(li) ancora una volta:

dal 1° luglio 2025 entra in vigore la bolletta 2.0, il nuovo formato per luce e gas pensato per aiutarti a leggere (e capire) quanto consumi e quanto spendi realmente…
Un formato completamente rinnovato con una comunicazione chiara, trasparente e semplice.
Perché è importante?
È più leggibile e trasparente…

Come no.

“Caspita, il Profondo Blu... E com'è?
Profondo... e blu.
Lo sapevo!...”.


Hai provato a “capire” una bolletta gas-luce? Per non parlare di quella della “acqua”. Gioielli di auto stordimento collettivo! Qualcosa che funziona talmente bene che, “niente”; continua a succedere.

Le bollette di luce e gas saranno più trasparenti a partire da gennaio 2023 con nuove informazioni utili ai clienti…
Era il settembre 2022 Link

Che te dice la “IA”? Bah

La bolletta trasparente, introdotta a partire dal 2016, mira a semplificare la lettura e la comprensione delle bollette di luce e gas, rendendole più chiare e facili da consultare per i consumatori. Invece di presentare una miriade di voci di dettaglio incomprensibili, la bolletta trasparente si concentra su informazioni essenziali e sintetiche, fornendo un quadro più chiaro dei costi e delle condizioni contrattuali…

Questo è il “mercat-one” in cui “sei (qua, così)” ma non ci sei, Vs… l’oro che sempre x “te (qua, così)” non esistono (anche se ci sono). 

Eh?

Come opposti che si attirano = nella sostanza (AntiSistemica), gli uni sfruttano gli altri. In-di questo consiste la gerarchia, da cui la schiavitù o “mondo del lavoro”. Ricorda sempre che a differenza “tua”, l’oro non hanno nulla da “Fare…” oltre ad occuparsi pienamente di “te”/Te = il d l’oro scopo (continuare ad imperare come se nulla fosse). Mentre, a “te” tocca di correre h24 (anche se sei “ricco”, perché sei sempre, comunque sia, vacante). Ecco in-di cosa consiste il meccanismo statore-rotore (moto-Re) oMotu Proprio (ove, qualcuno decide per tutti, mentre il prossimo obbedisce anche quando è un ribelle che fa sciallallà…”).

Ne La Teoria dei Sentimenti Morali, (Adam) Smith sostiene che le persone agiscono non solo per interesse personale, ma anche per una naturale “simpatia” o empatia verso gli altri. Secondo Smith, gli esseri umani hanno un'innata inclinazione a prendersi cura del benessere altrui, il che contrasta con la visione egoistica dell'economia che avrebbe prevalso nelle sue opere successive. È un desiderio positivo quello che induce l’uomo a fare qualcosa di cui gli altri possano beneficiare, sia pure sospinto da un legittimo desiderio di ricchezza e di affermazione sul mercato. Questa visione lungimirante riflette la complessa visione di Smith della natura umana, in cui l'individuo persegue il proprio interesse ma, allo stesso tempo, è influenzato dal bisogno di riconoscimento sociale e affetto. Come era da aspettarsi, filosofia e morale andarono in secondo piano rispetto all’opera che disegnò l’economia moderna… Fu La Ricchezza delle Nazioni a consolidare Adam Smith come uno dei pensatori più influenti nella storia dell'economia. Pubblicata nel 1776, l'opera fu una risposta alle condizioni economiche dell'epoca e al modo in cui i paesi europei interagivano con il commercio e l'industria. In essa, Smith presenta la famosa idea della “mano invisibile”, secondo la quale, in un libero mercato, le azioni individuali di acquirenti e venditori, guidate dal proprio interesse personale, possono generare benefici per la società nel suo complesso, come se una “mano invisibile” dirigesse efficacemente l'economia
Maurizio Monti

Libero mercato e mano invisibile? Suvvia.
La mano invisibile è un algoritmo che co-ordina tutto quanto:
manco fosse (è) Dio.

Aveva ragione chi s’espresse in tal modo, or dunque:

Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me...
Romani 7,18-20

Peccato. No? È andata (così, qua). Ti s-vendono tutto, senza batter ciglio, in un baleno che dura eternamente. Infatti, i bebè hanno già in mano uno splendente “smartphone” che li auto in-trattiene, lasciando “liberi” i genitori o il genitore o quelli che ne sono rimasti, nel rispetto del mito della... famiglia

Luogo comune dopo luogo comune, è come viaggiare tra paesi “diversi”, in una stessa provincia, regione, stato, agglomerato, etc. etc. etc. Sempre sulla stessa terra

la “Terra” versione AntiSistema (casa l’oro). Ove:

la Grande Opera è il… giorno della marmotta (casa “tua”, la casa giusta x “te”).

La prima Matrix era un paradiso… (non funzionò!).

“Le statue d'oro d'avorio e oricalco
per generazioni la legge dimorò
nei principi divini
i re mai ebbri delle immense ricchezze
e il carattere umano s'insinuò
e non sopportarono la felicità

neppure le felicità
neppure la felicità…”.
Atlantide – Franco Battiato

“Grande Tartaria” (il paradiso passato che “non funzionò”).

La “Atlantide” che sprofondò è una metafora (oltre ad indicare l'Oltre): 

in un giorno e una notte

la distruzione avvenne

tornò nell'acqua

sparì Atlantide...

E il carattere umano s'insinuò
e non sopportarono la felicità…

Il “carattere umano”? Uhm. Semmai, questo:

Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me...
Romani 7,18-20

El “Voladores” (che) ti ha… “dato la sua mente”. Ci sei? Ti ha, proprio come “Matrix”. Sono “i re, mai ebbri…” ad avere deciso per tutti (prima di ritirarsi, rivelarsi)... Oltre

i sopravvissuti a tale “peste dis-umana”.



Se c’è un postulato che sembra organizzare l’esperienza umana fin dai suoi primordi, è quello della divisione tra persone e cose. Nessun altro principio ha una radice altrettanto profonda nella nostra percezione, e anche nella nostra coscienza morale, quanto la convinzione che non siamo delle cose – dal momento che le cose sono il contrario delle persone
Roberto Esposito

Solar Opposites; S03E09 “I raggi che trasformano le persone in varie cose”.
Mentre scoprono il loro nuovo mondo, la famiglia cerca di proteggere Pupa, un super computer vivente che un giorno si evolverà nella sua vera forma, li consumerà e terraformerà il pianeta


Sì; è il famigerato “cogito ergo sum… (de noantri)”. Infatti, ora che la “IA” pensa, … come la metti “te” (qua, così)? Vedi che “una volta” c’era la schiavitù precedente al “lavoro”, ergo:

è proprio una “convinzione” quella che, presupponi, tracciare una differenza “etica, morale” tra persone e cose... 

Ma quando mai! L’Internet è proprio delle “cose” e cosa-chi riguarda anche proprio “ora” (qua, così)? 

Bè, “te”. No?

Il mondo stesso sembra niente altro che la faglia naturale attraverso la quale le persone acquisiscono, o perdono, le cose
Roberto Esposito

Ovvero, dove le persone auto dis-perdono se stesse, auto addivenendo o rimanendo in “sé”, nell’AntiSistema = nella “rete”. 

“Luce noetica che brilla da sopra del velo…”…
Link

Noetica = si tratta di una forma di conoscenza intuitiva e immediata, spesso contrapposta alla conoscenza discorsiva o razionale… (by “IA”). L’oro sono tali, seppure sono anche lo “Architetto”: uno e trino. Proprio come l’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) o SO “Terra AntiSistema”. Il “Genio” frattale espanso che mediante la Verità (memoria) manutiene tutto quanto apposto (qua, così) ma non solo (potenzialmente) = dipende da “te” ossia da Te (che sei sede del potenziale contemporaneo). 

Ah, che bella anche la “spiritualità”. Vero

Soprattutto, quando non ti porta a nulla, lasciandoti costantemente a bagnomaria (qua, dentro).
Perché c’è un “popolo eletto”? Perché ha tutto questo “potere”, dato che nessuno al mondo vi si oppone?

Popolo electer”: da electrum (l’arma, il potere d-El “Dio”). 

Gli altri “re” lo sanno come stanno le cose (qua, così). E li temono per questo. Perché costoro sono il “braccio destro (quello sinistro)” d-El “Dio” che è dotato di tutto questo arsenale.  

Altro che... la “atomica”.

Gli Anunnaki vengono (scendono) sulla Terra per necessità di oro. Ossia, il relativo “pianeta” ne aveva necessità, al fine di non… “spegnersi”. Fuso insieme ad altri metalli, l’oro forma l’electrum, che risplende come un “sole”.

Il quale auto ri-genera la “vita”…

Una “riflessione”:

l’apparato egizio d’irraggiamento della luce, nelle tombe sotterranee della Valle dei Re… (hai presente?). La luce entra da una sola direzione (manco fosse la riedizione della Caverna di Platone). Però, per Ighina: il sole è un buco da cui entra la luce… Uhm. “Tombe” che sembrano la riproduzione di qualcosa di molto più grande. Lo sai che gli egizi avevano questa “fissa”: 

la piana di Giza, ad esempio, è una copia del “cielo”. Ci sei

Questi avevano “portato giù, in terra, la mappa delle luminarie del firmamento” = il faraone, da vivo o “dopo morto”, voleva essere certo di ricordare la via per l’Oltre non tomba. 

Athon Veggi docet.

Allo stesso modo, la Sicilia è una riproduzione antica, in scala, del “mondo”, con ogni sorta di macch-in-azione incorporata. Molto probabilmente, “una volta” il mondo era in una f-orma più ridotta (del resto, per “Adamo ed Eva” lo Eden era un piccolo circolo vizioso - da cui sfuggire via - un fazzoletto di terra, etc. etc. etc. e di certo non l’intero spazio o mondo calpestabile/disponibile Oltre). 

Barbossa: Il mondo era un tempo un posto più grande. 
Jack: Il mondo è sempre uguale, è il resto che è più piccolo...
Ai confini del mondo

Dunque, occorre mettersi nei panni degli “antichi”, per cui il mediterraneo sembrava un oceano infinito. La “cupola” era più piccola. Le “Americhe” ancora rivelate. Le colonne di ercole erano a Gibilterra… Era la dimensione degli uomini ad essere diversa? I viaggi di Gulliver… Uhm. No?










Il posto di (Carlos) Mastronardi è, naturalmente, la provincia; ma non la provincia di adesso, ma quella di alloraE la provincia di quel tempo non esiste più se non come ricostruzione elegiaca
perché solo da lontano le cose sono diverse
e le nostre fondamenta profonde diventano strane…

Mastronardi ci ha lasciato solo testimonianze di questa crepa tra la luce che popola la memoria, su cui è costruito il mondo poetico, e la notte abitata dagli attuali resti dell'uomo
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Poco dopo sopra il cornicione si formarono castelli reali in quantità, disposti in quella vastissima piazza di vetro, e tutti di una forma e lavoro. Poscia le torri si cambiarono in teatro di colonnati e, il teatro si estese e fece una doppia fuga; quindi la fuga dei colonnati divenne una lunghissima facciata di finestre in fila; in quella facciata si vide una varietà di selve, di pini e di cipressi uguali, e di altre varietà di alberi; poi tutto disparve, e il mare, con un po’ di vento tornò mare
Questa è la Fata Morgana che per anni ho stimata inverosimile ed ora ho veduto vera e più bella di quella che mi si era dipinta…
Ignazio Angeluccio (1648)

Poi tutto disparve, e il mare, con un po’ di vento tornò mare…:

“Atlantide” che sprofonda in mare… (effetto ottico, rivelazione, Verità).

È già successo. Ok

Questo è il “tuo”… ritardo, nella sempre f-attuale differita o continua a succede-Re. Un po’ come, puoi leggere ed ap-prendere, che… i gesuiti sono stati soppressi? Uhm… 

Sempre la stessa strategia: non esiste; c’è. 

La soppressione della Compagnia di Gesù fu un processo di allontanamento forzato dei gesuiti intrapreso da vari Stati cattolici nella seconda metà del XVIII secolo. Ebbe inizio dal 1759 e ricevette l'approvazione ufficiale della Santa Sede il 21 luglio 1773, con il breve apostolico Dominus ac Redemptor di papa Clemente XIV. La Compagnia sarebbe stata nuovamente istituita solo nel 1814, da papa Pio VII… I gesuiti furono espulsi, nell'ordine, da: Portogallo e colonie (1759); Francia (1764); Spagna e colonie, Napoli, Sicilia e Malta, Parma e Piacenza (1767); Monarchia asburgica (1782). Fu il risultato di una serie di mosse politiche più che di una controversia teologica…

A volte ritornano? 

D+: non se ne sono mai andati, sostanzialmente.

Questo specchio è posto al di sopra delle Sette Porte, nel lato occidentale, in modo che colui che vi si rispecchia vede l’Oriente, là dove brilla la luce noetica che è al di sopra del velo. Esso è collocato anche nel lato che guarda a sud, al di sopra di questo mondo visibile, al di sopra delle Dodici Case e delle Pleiadi, che sono il mondo dei Tredici. Al di sopra di essi esiste quest’Occhio dei sensi invisibili, quest’Occhio dello Spirito, che dimora là e in tutti i luoghi. Là si contempla questo Spirito perfetto che ha ogni cosa in suo potere nel momento presente e fino alla morte
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Vedi come ti ac-conciano per le feste (qua, così).

Vincenzo Mastronardi (Ferrandina, 1834 – dicembre 1861) è stato un brigante italiano
Barbiere di professione… evase dal carcere di Potenza dove era detenuto per reati comuni e nell'agosto del 1860, si unì ai garibaldini per partecipare ai moti unitari, nella speranza di perdono per i reati commessi in precedenza, come stabilito da Camillo Boldoni, membro del comitato insurrezionale lucano. Non avendo ricevuto la grazia, diventò uomo fidato di Carmine Crocco, sotto il nome di “Amato” o “D’Amato”, partecipando alle spedizioni del capobrigante rionerese, che gli conferì il grado di Colonnello…

Dunque:

è stato un brigante italiano…
barbiere di professione…

No?
Si unì ai garibaldini per partecipare ai moti unitari, nella speranza di perdono per… (dunque, i “garibaldini” erano composti da individui animati da vero spirito di “u-ma-nità”). E, soprattutto, non mantenevano la parola data. Così (qua), un barbiere di professione si deve sporcare le mani per sopravvivere, finendo in galera e sperando nel “perdono” si arruola per la “giusta causa”, che poi ottiene per altri... senza ottenere nulla per sè, deviando dalla relativa “professione”, venendo ricordato come “brigante”… ucciso “a freddo” nel cuore della notte nevosa, da altri che versano nella medesima condizione.

Eccoti (nel)l’AntiSistema. 

Ecco-“te” (qua, così). 

Questo è il di-sogno che stai “con-dividendo”…




 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3983
prospettivavita@gmail.com