Sì; la “tua” testa. Ciò che “sai” (qua, così). Quello che “serve (l’oro)”.
Ossia?
“Niente. Nessuno”. Non esiste; c’è.
Le varie, continue, “onde”… dettano un ritmo che ignori, seppure ti ha. Qualcosa che s-cambi usualmente per ben altro: la “normalità”. El… frutto di un processo logico non lineare tendente all’auto rivelarsi, allo sfuggirti di mano persino quando, raf-figurati: t’immagini.
Come se uno specchio deformato (ma perfettamente allineato con lo scopo principale, quello com-portante il “desiderata” altrui per l’intero “prossimo” o laggente AntiSistemica) compisse perfettamente il proprio “lavoro”, riflettendoti non per come sei bensì per come devi apparire nell’AntiSistema, così che anche inquadrandoti in una simile superficie “veritiera”, bè… vatti a fidare! No?
Eppure, l’immagine di “te” (qua, così) collima; infatti, viene utilizzata anche per il monitoraggio ambientale by “le forze dell’ordine”. Così come l’impronta digitale ed il Dna. Così come un “testimone” che ti ha visto e dunque può fare l’identikit. Come una webcam che ti vede e di conseguenza sei proprio “te” all’opera. Ove, tutti ti vedono (e riconoscono) nello stesso modo, pertanto la fotografia personale fa parte di ogni documento esclusivo. In-somma, hai una certa immagine pubblica e privata: sempre la stessa. Però, a livello sostanziale vige ciò che la “metafora” Jekyll & Hide suggerisce:
“te” non sei Te.
Ergo: “te” sei (qua, così) ma… Te? Bah; Te sei “appeso al chiodo”, costituendo la base portante della differenza di potenziale da cui (l’oro) estraggono tutto quello che “serve allo scopo”.
Quanto Basta. Anche se al-fine, ogni volta tendi sempre a... morire.
Dunque, è lo “spettacolo” che continua (qua, dentro), proprio grazie a “te” = a Te che, analogamente a l’oro, non esisti anche se ci sei. Anche se, l’oro sono liberi di decidere (persino per tutti), mentre a Te questo è “ora” precluso, essendo la relativa ombra o proiezione, “te” (qua, così) a… “farti le veci (scarpe)”, governati da remoto dal potere AntiSistemico dell’eco-dominante. Cioè? Venom. “Niente y Nessuno”. Questo è proprio il “bel casino” nel quale sei inquadrato anche “adesso”, essendo ogni momento “quello giusto”, se non te ne accorgi nella sostanza.
“Lavazza ‘Crema e Gusto’. Ogni momento è quello giusto…”.
Ricordi?
“Ora”: et lab-ora. Il continuum è il momentum. Serpente che si morde la “coda”. In-de-finito. Moto-Re. Un artifizio che si serve di artifici(o), come i luoghi comuni o “necessità” made in Legge del Minimo:
lavoro
energia
tempo
denaro.
Le “quattro dimensioni” che ti hanno ma... è “nor-male”. Per chi? Per “te” (qua, così). Per chi? Perchè! Per l’oro, grazie a “te”/Te.
Mistero risolto.
Sì. Ma… “è troppo semplicistico”, oppure “è troppo complicato”. Embè!
Un “altro casino” = sempre lo stesso, sostanzialmente, è il discorso che vige tutto attorno al cosiddetto electrum, fatto passare per qualcosa simile alla “ambra”, così… tanto per “incasinarti la vita” anche in tal ambito, non si sa mai se dovessi interessarti di ciò.
I “preparativi” sono sempre “dietro all’angolo”, facendoti addirittura capire che non esiste ma c’è una compresenza imperativa o Re-ale, del tutto rivelata attorno e “dentro” a “te”; ergo, di conseguenza puoi “auto ricavare” persino che sei nell’AntiSistema; la f-orma perfetta, ideale, reale, sostanziale, funzionale, etc. perfettamente aderente – come un obbediente “costume” di scena – a d l’oro scopo. Quale? Bè:
continuare a succede-Re, dopo esse-Re già successo.
La parola con cui i Greci definivano l'ambra era ἤλεκτρον, termine che compare per la prima volta nell’Odissea omerica (IV, 73; cf. Plin., Nat. Hist., XXXIII, 81) quando Telemaco nota decorazioni di questo materiale sulle pareti del palazzo di re Menelao a Sparta. Il vocabolo presenta la medesima radice indo-europea di ἠλέκτωρ, il sole splendente, e ciò indica che sin dai primi tempi l’ambra era nota principalmente per la sua lucentezza e brillantezza. Il termine greco influenzò anche la lingua latina e infatti, a partire dalla letteratura di età augustea (31 a.C.-14 d.C.), per designare questa sostanza venne usata la parola electrum: nell'opera di Plinio è possibile trovare tale vocabolo diverse volte, soprattutto quando l'autore fa riferimento a fonti greche…
Link
Sin dai primi tempi l’ambra era nota principalmente per la sua lucentezza e brillantezza… (come no; il sole splendente o electrum… era proprio l’ambra che “conosci” al giorno d’oggi).
In sintesi: il mos maiorum rappresenta il cuore della tradizione romana, un insieme di valori e comportamenti che hanno plasmato l'identità del popolo romano e ne hanno influenzato profondamente la storia e la cultura…
Quindi, se il “pensiero romano” ha risentito dello “influsso greco (come minimo)”, il mos maiorum romano era “romano”. La parassitosi picchiava duro già all’epoca che, per dirla tutta, non è mai cambiata nella sostanza.
Invero, l’Italia è sempre “Italia” perché “te” (qua, così) non sei (in) Te.
![]() |
Occhiolino |
Il mito centrale della Cabala, e parte integrante dello Chassidismo, narra che Adamo, quando divenne un essere senziente dopo la sua creazione, “iniziò a contemplare i mondi fisici e spirituali in cui si trovava, commettendo poi quel grave peccato che ha segnato ineluttabilmente l'esistenza dell'essere umano…”…
E… un bel “vaffanculo”, no?
“Grazie Mario!...”.
No, perché sei sempre in questo “bel casino” che figurati. Dunque, “Adamo” era un essere altro che… primitivo.
Un accorto, che meritava... l'oblio (ed il castigo futuro).
Mentre, una scimmia è, e-rimane, una scimmia. Mentre “l’uomo primitivo” è un’altra storia. Quando “Noè & Fam” si arenano sull’Ararat, i pendii della montagna erano pieni di persone. Alla faccia degli unici “sopravvissuti al diluvio”, da… “libro parlante”. Quante singolarità si sono affacciate sulla terra. Quante “razze”. Perché i Neanderthal si sono “estinti”.
Il Dr. Ford (Westworld) afferma che “ce li siamo mangiati…”.
Uhm. Ancora le... scarpe!
Infatti...
Quante delle tue decisioni importanti sono davvero “tue”?
È una domanda scomoda, lo so. Ma è anche l'unica che conta se vuoi capire se stai davvero vivendo la Tua vita... o quella che altri hanno deciso per te.
Ecco 7 segni che possono aiutarti a scoprirlo:
1. Ti alzi ogni mattina con la sensazione di “recitare una parte”. Come se stessi interpretando il ruolo del “bravo dipendente”, del “genitore responsabile”, della “persona a posto”. Un ruolo che magari ti riesce anche bene… ma ti sta un po’ stretto.
2. Dici spesso “non possiamo permettercelo”, anche per cose che vorresti davvero. Non si tratta solo di soldi. È che col tempo hai accettato l'idea che certe cose che una volta sognavi, ora “non sono per gente come te”.
3. Il tuo tempo non ti appartiene. Le tue giornate sono decise da altri. Orari, pause, ferie. Persino quando puoi andare in bagno.
4. I tuoi sogni iniziano con “quando andrò in pensione”. Hai accettato un presente grigio e di rinunce, e rimandato la tua felicità a un futuro lontano e incerto. Ma davvero questa è l'unica opzione?
5. Ti senti in colpa quando pensi ai tuoi bisogni. Ogni volta che immagini una vita diversa, arriva subito il senso di colpa: “dovrei ringraziare per quello che ho”, “c’è chi sta peggio”. Sai qual è il problema? Sta nel fatto che questo tipo di pensieri saboterà ogni tentativo di costruirti una vita migliore.
6. Le persone intorno a te non capiscono le tue aspirazioni. E tu hai smesso di condividerle per evitare il solito “Ma perché non ti accontenti?”
7. Vivi nell'attesa che qualcuno riconosca il tuo valore. Il capo che ti promuove, la banca che ti dà credito, le persone attorno a te che ti dicono che stai facendo la cosa giusta… Se aspetti sempre l'approvazione di altri, significa che il Sistema ti ha “cotto” o cotta a puntino…
Alfio Bardolla
Anche il “buon” Dr. Bardolla parla del (rivela il)… Sistema, dopo aver fatto centro! Dunque, de che.
“Dai a Cesare quel che è di Cesare” = riconosci in cosa consiste “Cesare” e poi “rendigli pan per focaccia”, alias accorgiti sostanzialmente ed auto re-alizzati, congiungendo “te” a Te:
ritornando Te.
Ergo: il “Sistema” è l’AntiSistema. Semmai, il Sistema è l’utopia (come dovrebbe essere, ma nell’AntiSistema diventa “Sistema”). Dato che quando parli non puoi “mettere le virgolette” (magari puoi fare sempre il segno con le dita), di conseguenza è molto meglio (sostanziale) definire una volta per tutte che (qua, così) sei nella negazione essenziale del Sistema, ovvero, sei nello “Sistema” = nell’AntiSistema. Oh! E vedi che tutto te lo fa persino capire: se ci sei.
Altrimenti, “niente e Nessuno”.
Le stelle nascoste del Planetario.
Tour della volta stellata ai limiti dell’occhio umano...
Sono in pochi a saperlo e ancora meno ad accorgersene, ma, oltre a stelle e pianeti, altre “misteriose presenze” si nascondono proprio sopra le nostre teste:
ammassi stellari, nebulose, galassie e altri oggetti del profondo cielo che mai potremmo pensare di poter vedere a occhio nudo! Eppure sono lì, a testimonianza della perfezione con la quale il nostro planetario Zeiss IV ricrea l’aspetto del cielo visibile senza l’utilizzo di strumenti ottici. Sarà un’occasione per andare alla scoperta di nuove meraviglie cosmiche… Al limite dell’occhio umano...
Il nostro planetario Zeiss IV ricrea l’aspetto del cielo visibile senza l’utilizzo di strumenti ottici… = sei in una “proiezione” (qua, così).
Oltre a stelle e pianeti, altre “misteriose presenze” si nascondono… (perfettamente “rivelate” dal… planetario, dalla macch-in-azione l’oro).
Oltre a stelle e pianeti…? L’Oltre (l’oro).
L'idea che l'uomo vive in uno stato di sonno o illusione (maya) è centrale nell'insegnamento di Gurdjieff e risuona con concetti simili presenti nella filosofia orientale…
Orientale... = l’Oltre (l’oro).
La “terra” che non esiste; c’è! Proprio come l’oro e dunque il relativo (assoluto) scopo. Perché lo “Adamo” fa… peccato? Perché devi “ri-pagare” in eterno tale “mis-fatto”? Perché del “karma” ignori tutto, epperò ne devi continuamente scontare la pena, accettando tutto quanto come una “lezione”. Il “destino” non è tuo: ti è stato assegnato, di-segnato, di-sognato indosso, “dentro” (qua, così).
Ad “Est”; agli antipodi rispetto al West-world.
Poco dopo il 2000 a.C, quando cominciò il regno della Dodicesima Dinastia, l'Egitto fu riunificato e fu finalmente riportato l'ordine in tutto il Paese… Il figlio di Amen-Em-Hat I, Sen-Usert (Kheper-Ka-Ra) - il Sesostris o Sesonchusis di cui parlano gli storici greci - fece costruire di fronte al tempio due enormi colonne in granito, alte più di venti metri, e vi fece porre in cima una copia in scala della Camera Celeste di Ra - un pyramidion, rivestito d'oro o di rame bianco (il cosiddetto “electrum”)… Nell'antica Grecia queste colonne venivano chiamate obelischi, cioè “lance appuntite”; gli Egizi, invece, le chiamavano “raggi degli dèi”…
Le astronavi del Sinai – Zecharia Sitchin
Mentre i “greci”, dei quali devi sempre diffidare, narravano di “lance”, per gli egizi erano “raggi degli dei” = l’electrum non era ambra. Ok?
Egida.
Nei libri di alchimia e magia, EM è una lega di metallo che rappresenta i sette pianeti dell'antichità classica: è composta da
oro (per il Sole)
argento (per la Luna)
ferro (per Marte)
stagno (per Giove)
rame (per Venere)
piombo (per Saturno)
mercurio (per Mercurio)…
Qualcosa che “ci sta”. Infatti, “ora” che te dicono? Questo, ad esempio ma causalmente.
Modern Electrum™.
L’esclusiva lega ispirata alla tradizione antica e realizzata con metalli preziosi, per gioielli dall’estetica senza tempo. Totalmente priva di Nichel e Rame… Come suggerisce il nome, è pensata per rappresentare la rivisitazione moderna di “Electrum”, l’antica lega di Oro e Argento molto rinomata ai tempi di egizi, greci e romani per la sua estetica senza tempo… L’antica Electrum era una lega che la natura stessa offriva agli uomini, una combinazione spontanea di oro e argento trovata nei giacimenti minerari e utilizzata senza alcuna conoscenza metallurgica approfondita. Gli orafi dell’epoca ne sfruttavano la bellezza e la duttilità, ma non avevano il controllo sulla sua composizione o sulle sue proprietà meccaniche. Modern Electrum™, invece, rappresenta un punto di svolta radicale: non più una semplice casualità geologica, ma il risultato di un processo scientifico rigoroso e altamente controllato…
Link
Pensa, Te; come ti “trattano”:
totalmente priva di… rame… (se manca il rame, l’antico electrum te lo sogni)
molto rinomata ai tempi di egizi, greci e romani per la sua estetica senza tempo… (era proprio per tale caratteristica che veniva utilizzato)
utilizzata senza alcuna conoscenza metallurgica approfondita… (wow; beata ignoranza)
non avevano il controllo sulla sua composizione o sulle sue proprietà… (certo, perché erano dei “primitivi” gli… antichi saggi, il cui sapere studi ancora oggi per laurearti nei più prestigiosi atenei).
Sei, or dunque, (qua, così) alle prese con:
il risultato di un processo scientifico rigoroso e altamente controllato… (altamente controllato = rivelato).
L'elettro è una lega d'oro e argento (l'argento è almeno il 20%)… che si rinviene in natura specialmente in Asia Minore con tracce di rame e altri metalli… Il suo colore varia dal giallo pallido al giallo brillante, a seconda delle proporzioni di oro e argento. Può essere ottenuta anche artificialmente ed è noto anche come oro verde…
Il nome deriva dal colore ambrato, simile a quello dell'ambra (in greco antico ἤλεκτρον, ḗlektron)…
Anticamente era abbondante nell'Egeo e in alcune zone della Grecia continentale ma nel tempo si è quasi completamente esaurito. Vista la sua ampia disponibilità, fu uno dei primi materiali utilizzati per il conio di monete nel Mediterraneo orientale. In Egitto, fu utilizzato come materiale di rivestimento esterno e venivano posti alla sommità delle piramidi e degli obelischi… L'elettro era inoltre utilizzato per la produzione di stoviglie in quanto si riteneva che avesse la proprietà di eliminare i veleni da tutto ciò con cui veniva in contatto. Inoltre veniva anche lucidato e usato per fare degli specchi. L'utilizzo dell'elettro fu abbandonato a causa di una continua svalutazione delle corrispondenti monete d'oro, il cui valore veniva ridotto abbassandone il titolo mediante l'alligazione con l'argento. L'uso dell'elettro cessò completamente agli inizi del XVI secolo quando in Europa affluì l'oro americano…
Bè; tra le altre “cose”:
l'uso dell'elettro cessò completamente agli inizi del XVI secolo quando in Europa affluì l'oro americano… (il famoso “oro di Bologna”).
E, poi, an-nota(ti) l’ampio “cortocircuito”:
nel tempo si è quasi completamente esaurito…
vista la sua ampia disponibilità…
l'utilizzo dell'elettro fu abbandonato a causa di una continua svalutazione delle corrispondenti monete d'oro…
La sostituzione è rivelazione. Lo stesso successo proprio a Te.
Prendi dieci parti di oro puro, dieci di argento, cinque di rame, due di stagno, due di piombo, una parte di ferro in polvere e cinque di mercurio. Tutti questi metalli devono essere puri…
Sesto libro, o “La composizione dei metalli” – Paracelso
Ok? La Legge del Minimo (ti) controlla anzitempo, secondo lo scopo di chi la detiene. Il risultato sei “te” (qua, così). Lo s-vuoto con la (l’oro) mente tutt’intorno e “dentro”.
Te sei electrum.
Mentre, “te” sei… ambra.
Ciò che rimane, dopo il trattamento speciale.
Divide et impera. Altro che... “bel casino”. Metti ordine! Ritorna (a, in, da, per, con) Te (qua, xxx), indi (xxx, xxx).
![]() |
Te |
![]() |
L'oro |
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3992
prospettivavita@gmail.com

Nessun commento:
Posta un commento
"Fai..." un po' Te.