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venerdì 6 novembre 2015

La prospettiva: dal Dominio all'artista a te.



Se quello che fai "serve"... avrà successo.
La regola:
state all’interno
Succede spesso? Così spesso che lo noti appena
Robot overlords
Succede, così spesso, che lo noti appena = abitudine.
Un dato di fatto (1) da ricreare ogni volta, (2) da sfruttare e (3) da non dimenticare (dalla prospettiva di chi/cosa può mettere in atto il punto 1, per arrivare al punto 2).
Ora, chi/cosa è in grado di mettere in atto un simile meccanismo, sicuro al cento per cento?
Tu? Tu pensi che, è così... solo se entri a far parte di “qualcosa”.
Ma... in quel qualcosa, quale ruolo avrai? Quale potere incarnerai? Quali fattori ti manterranno nelle regole. Regole scritte da chi/cosa? Etc. etc. etc.
La struttura di comando piega tutto il resto a forme piramidali di “ricezione/ascolto (delegazione)”. Non importa a quale livello ti ritrovi, funziona sempre così “qua, così”. Una sola realtà manifesta (una ed una sola) che lascia fuori, ciò che è riuscita a farti dimenticare
 
Esiste? Non esiste? Solo una questione di "prospettiva".
L’Uno, dunque, che cosa è? Un riflusso di qualcosa di più grande, che non riesci più a far tuo. L’uno, nello status quo, diventa – tuttavia – solo ed esclusivamente lo… status quo, che difende se stesso alterando ogni termine disallineato (disallineato per via della funzione di memoria della frattalità espansa, che è nella sua sostanza neutrale).
L’Uno “qua, così” è tutto, matutto ciò che appare, ossia, ciò che deriva dalla non apparenza apparente del Dominio.
Ergo:
non ti sembra più di avere nessuna via di “riuscita”.
Per cui, ti adegui perché consegui.
L’alternativa sostanziale diventa sempre meno visibile, annichilendo nel campo del possibile e condensandosi nell’impossibile (prima) ed infine scomparendo del tutto anche da lì.
Se tu non pensi a qualcosa, significa che non la immagini nemmeno e se non la riesci ad immaginare, per te, significa che “non esiste, anche se c’è”.
   

giovedì 5 novembre 2015

Chi decide in assenza tua?



L’analisi “sociale (frattale espansa)” di/in SPS deriva da una prospettiva “non accademica” e, anche solo per questo, è obiettiva. Ossia, visto che SPS non ha “interesse alcuno, qua, così”, la relativa messa a fuoco di ciò che “vede e percepisce” va al di là di ogni singola contesa (*).
SPS non ha nulla da difendere né da proteggere, al fine di perpetuare qualsiasi tipo di status quo.
In questo, SPS incarna le caratteristiche della legge, strumento e memoria… della frattalità espansa, con particolare focus sulla sua funzione originale/nativa sostanzialmente neutrale:
un "sistema operativo"
senza interesse alcuno
oltre a quello di permettere
non il funzionamento
ma
l’esperienza in ogni grado e qualsiasi ordine
è... nella sostanza, neutro
rispetto a ciò che, poi, accade
anche se, a monte, ha sempre una ragione (*), che è oltre ad ogni tipo di controllo.
  
È questa una “proprietà molto spesso attribuita a Dio”. E, nella realtà manifesta e potenziale, invece… un luogo comune agganciato alla “porta aperta della frattalità espansa”:
una tecnologia, a sua volta
che non pone fine alle domande irrisolte
ma “così” non più irrisolvibili
perché, ad un certo punto, ammettendo l’esistenza di una simile “funzione”, riesci ad esaurire anche quel gap, che ti mantiene sempre distante relativamente a “quello che succede e perché succede”.
Alla piramide di Cheope manca il "vertice"... 
Il Dominio ritorna evidente. Riemerge dal “luogo” che aveva strategicamente ideato, ritagliandosi fuori dalla “tua” mente, nella "tua" mente.
Se tu non “vedi”… allora “non lo vedi più”.
In una ragione tale da non prenderlo più in considerazione, dimenticando in altri termini. In una regione dove tutto viene confinato ed in una... dove tutto viene “rieditato” ad hoc.
Il “vedere è, quindi, dominio della memoria e di ogni singolo ricordo”.
Vedi quello che rimane relativamente al “non vedere”.
La genetica, l’organicità, la fisica, la scienza, etc. vengono, dunque e di conseguenza, solo “dopo”.
La “complessità” diventa, allora, tutto quello che non ricordi più ed al quale non riesci a dare un orientamento nativo, un senso, una ragione fondamentale.
   

mercoledì 4 novembre 2015

Parlè?


In tutto quel che devi far
il lato bello puoi trovar
lo troverai e... hop il gioco vien.

Ed ogni compito divien
più semplice e seren
dovrai capir che il trucco è tutto qui...

Con un poco di zucchero - Mary Poppins
Italia, tassi negativi su Bot, Ctz indicano fiducia mercati...
I tassi negativi sui titoli di Stato italiani sono il segno che i mercati hanno fiducia, ha detto stamani il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.
"Per la prima volta sul segmento biennale il Tesoro si è finanziato a tassi negativi, vuol dire che i mercati pagano l'Italia per poterla finanziare.
Questo è un segnale di fiducia", ha detto Padoan in occasione di un'audizione in Senato sulla manovra.
La scorsa settimana il Tesoro ha piazzato Bot e Ctz con tassi negativi...
Link
Chi/cosa sono "i mercati"? Perchè hanno un così alto interesse a "pagare l'Italia"? Perchè, in un simil modo, mantengono lo status quo invariato, perchè anche in Italia ci sono "i loro più autentici investimenti".
 
Il giogo vale la candela.
Riassumi tutto ciò, invece di un finanziamento, come un... "pizzino". Una tangente, un ricatto nel ricatto, una mansione lavorativa nella gerarchica Globale, la propria parte, il proprio ruolo, ciò che devono fare perchè "serve".
In tutto quello che fai o "devi far", puoi sempre mettere tutto quello che “vedi” e che, in un certo senso, “sei”. Ad esempio, se sei “ottimista” allora puoi sempre vedere tutto da una simile prospettiva o il contrario, ovvio.
È la tua “dima” attraverso la quale inquadri il Mondo intero.
È qualcosa che si avvicina al concetto soffuso di “tuo” carattere (genetica) ma molto più coerente rispetto a ciò che l’educazione ricombina in te, nel tempo abitudinario dello status quo.
Insomma, se sai intagliare il legno (ad esempio) lo sai fare sempre e comunque, anche se cambi idee relativamente alla politica, alla religione, a qualsiasi “fede”. Punto e stop.
Il muratore batterista, talento nascosto in cantiere.
Un operaio ha sfruttato assi di legno e secchi di vernice come percussioni, dimostrando di avere un gran senso del ritmo.
Link
Il carattere è qualcosa di nativo? Se lo credi, va "bene". Ma… certe tue caratteristiche (abilità, talenti) hanno una base/sede più radicata e meno propensa al “cambiamento (di qualsiasi natura si tratti)”.
Il carattere è, piuttosto, un “orientamento”.
Il talento è, di più, un dato di fatto coerente, sul quale puoi sempre contare (non essendo soggetto alle dipendenze che, invece, il carattere può subire allorquando il complesso umano, nel quale è integrato, risulta preda di compressioni esterne agenti sull’interno).
  
Se pensi che anche il talento va e viene o lo puoi anche dispedere, nel tempo, probabilmente non stai intendendo nel miglior modo, ciò che SPS "intaglia quest'oggi anche per te".
Quando tu sei “uno/a con te stesso/a”, allora, “vedi sempre nella stessa maniera, lungo la medesima lunghezza d’onda”:
  • sei come un perfetto cristallino
  • che filtra le apparenze del reale manifesto
  • in maniera tale da non alterare, in primis, te stesso/a
  • sei accorto/a e saggio/a (coerente).
Coerenza = in ottica si chiama coerenza (o coerenza di fase) la proprietà di un'onda elettromagnetica di mantenere una certa relazione di fase con se stessa durante la sua propagazione
Link 
  • mantenere (memoria)
  • una certa relazione di fase (ricordare)
  • con se stessa (te stesso/a)
  • durante la… propagazione (vivere).
Ricordati di te. Riconosciti.
 

lunedì 2 novembre 2015

Se la sofferenza animale fosse materiale, la vedresti sempre come ingrediente nel tuo piatto.

Molto “curioso” come nella puntata del 1° novembre 2015 di Linea Verde, in onda da “sempre” su Rai 1 – all’ora del pranzo domenicale – ambientata in quel del monferrato, la direzione seguita dalla "sceneggiatura" all’insegna della solidità della tradizione (pubblicità, marketing, interesse, audience, etc.) sia stata, ancora una volta, "nel segno" della consueta tavola imbandita a suon di “carni rosse varie”.

Perché questa “curiosità” evidenziata da SPS?
Perché (1) la "tua" memoria è sempre “corta”, (2) dimentichi di conseguenza sempre molto in fretta, (3) resettandoti sempre ed in continuazione, (4) nonostante tutto ciò che è stato annunciato anche solo qualche giorno fa
Che cosa è, infatti, successo nella settimana prima della trasmissione andata in onda ieri?
Un aiutino?
La carne lavorata provoca il cancro
Link
E “quella rossa” è… “potenzialmente cancerogena. Il tutto affermato dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità)… Ok?
Te ne eri già dimenticato/a, vero? Oppure credevi che fosse uno scherzo o che avevi sentito male o che l'avevi sognato.
Infine, hai solo preferito dimenticare ciò a cui non puoi proprio credere.


Ora, ciò che è successo in Rai, nella giornata di ieri, era “figlio” di contratti commerciali già sanciti e chiusi.
Sì, perché… le puntate di Linea Verde (così come di Mela Verde) sono delle pubblicità mascherate d’altro.
Ma, cosa più importante, sono “differite” rispetto a ciò che accade nella “tua” realtà; un contratto chiuso è un contratto chiuso. Non importa se qualche giorno prima è “crollato il Mondo”… Non importa la responsabilità che dovrebbe avere il “servizio pubblico e anche quello privato”.
 

martedì 27 ottobre 2015

Quanto conta l’interesse?



L'interesse è... inconscio.
- Per due soldi venderebbe anche sua madre!
- La tua è una proposta?
L'era glaciale

Cosa fai e perché lo fai?
Expo, Coldiretti: quasi 3 ore in fila ma l'88% è contento
Link
In quali altre circostanze saresti contento per un simile mix di fattori?
3 ore di fila e… “non sentirle”.
Quale incanto “ti ha”? Quanto il fattore “moda” ti riempie di “sedativi”?
Cosa fai? Non ti accorgi che esiste sempre, in ogni circostanza, un “pifferaio magico”? Un motivo di richiamo, che “non esiste, ma c’è”.
L’Expo è un gigantesco “spot pubblicitario”, nel quale non manca nulla di quello che c'è (tutto il resto è, non a caso, off limits).
Qualcosa al quale “non puoi mancare”. Vero?
Come le “attrazioni”, che non mancano di certo e fanno tutte capo alle “tue” terminazioni sensorie, alias, costituenti i recettori che attraggono/ricevono gli “stimoli dopanti”, in grado di auto mantenerti sempre “qua, così”.
L’alimentazione è il canale privilegiato, perché “sempre chiamato in causa per più volte al giorno, ogni giorno… affinché passino tutte quelle sostanze che “non esistono ma ci sono”. Qualcosa che ricorda, come conseguenza frattale, la compresenza non manifesta del principio del Dominio.
Attraverso l’alimentazione in toto, tu sei convinto/a.
È una “necessità”, no? Per cui, te la fai anche andare bene… perché il cibo è “meglio” se corrisponde a determinate caratteristiche, ormai, “tradizionali”.
Che cosa si tramanda? Come esegui l’operazione logica:
  • individuo che vive “ancora seguendo i ritmi di una volta” (ad esempio, il classico contadino)
= (uguale) a
  • "sanità di corpo e di mente"…
 Ma dove la “vedi” una simile concorrenza fattoriale?
Te l’hanno solo inculcata dentro, in profondità… visto che le antenne dell’inconscio ricevono sempre il segnale importante dell’AntiSistema by Dominio.
Persino il fattore “saggezza”, che molto spesso viene riconosciuto nelle persone che vivono ancora agganciate ai ritmi “naturali”, di/in dimensioni rimaste “inalterate” rispetto ai ritmi della città... è qualcosa di fantasmagorico (ovvio, dal punto prospettico di SPS, che si accorge che nemmeno queste persone si sono "accorte". Di chi/che cosa? Di essere… in una prigione a cielo aperto).
  

lunedì 26 ottobre 2015

“Lo sapete meglio di chiunque altro” (Sergio Mattarella).


Il "pressapochismo" (anche i "soli" errori di battitura e grammaticali) contenuto nell’informazione presente sul/nel Web, relativamente ad una gran mole di notizie “riportate”, significa solo una cosa: 
che si tratta quasi sempre di (1) copia e incolla da “originali”, (2) che esiste una “corsa” alla pubblicazione, che (3) mette in secondo piano la “correttezza” di quello che viene proposto alla Massa, la quale (4) viene “alimentata” con qualcosa di (a) scadente, (b) differito, (c) pieno di “errori” e (d) frattalmente… “pieno di falsità” (verità di parte).
SPS porta “luce”, laddove esiste una mancanza di consapevolezza e di coerenza, da parte di “chi legge”, che rasenta o, meglio, “è, perfettamente”… un incanto:
l’unica “risposta in linea con il senso sottile ed intimo di quello che è già successo, continua a succedere e succederà per sempre, se… 'qua, così'”.

L’aspetto più diabolico, perché ormai consolidato – nonostante tutto – è che “tu sai esattamente leggere le ‘cose’”, ossia, “sei in grado di comprendere anche sottilmente ‘come funziona/cosa succede’”, ma… per qualche motivo (che SPS ha da tempo descritto) è come se “non importasse”. Come se non fosse necessario. Come se tu non fossi tu e quello che “intuisci… non fosse così centrale”.
Ogni volta riaccade. Ogni volta lo status quo rimane identico nella sostanza.
Qualcosa che “non è mai casuale”.
Qualcosa che ha una motivazione di fondo.
Il Dominio e la “delegazione” legge, strumento e memoria…frattale espansa.
Qualcosa che, in automatico… controlla e amministra il reale manifesto.
Qualcosa che non è “settoriale”, bensì, Globale.
Infatti, non esistono – di fatto – le Nazioni e qualsiasi grado, ordine, livello di separazione. Esiste solo il Pianeta (nella sua necessità di supporto per le “operazioni” d’insieme), “Tu” ed il Dominio.
Dove “Tu” sei una funzione preordinata alla generazione (x):
un potenziale infinito di possibilità che s’intrecciano, dando luogo all’idea di “umanità”.
   

venerdì 23 ottobre 2015

Una torta che non finisce mai.


Quando qualcuno vive costantemente affermando sempre le stesse “cose”, solitamente, che cosa gli si “prognostica”? Che è “in fissa”, ossia, che soffre di qualche forma di “arteriosclerosi”.
Insomma, che questo individuo è… “ammalato”. Che non è “normale”.
Ora, da questa prospettiva “dominante (di moda)”, SPS – quindi – s’esprime da una condizione di “anormalità”, vista la sostanziale “coerenza” che lo muove con fare sempre intenso e quotidiano.
SPS annuncia nel Mondo (visto che le informazioni sono condivise in Internet) ciò che “vede” e (ciò che) necessita di espandersi nell’aria, fissandosi nella società, inconscio dopo inconscio.
Affinché questo possa accadere e manifestarsi, SPS deve essere un “martello”, ossia:
  • insistere
  • con la propria prospettiva
  • sino al punto di “non ritorno”.
Per incarnare questo, SPS deve evidenziare/sottolineare con grande incisività – ogni giorno – gli stessi concetti. Per questo, allora, SPS è… arteriosclerotico?
Ti rendi conto di come giudichi, di come vivi e di “cosa sai/sei”?
Confondi una “strategia lungimirante”, per l’insistenza ammalata e depressa di… (ciò che sei portato/a a pensare di capire e “vedere”).
Confondi il generatore, l’amplificatore, l’impianto di emissione, etc. per una invenzione strampalata, “messa lì alla bell’e meglio”.
   

mercoledì 14 ottobre 2015

Una diversa manipolazione del reale manifesto, a partire da te.


Come riassumi ciò che ti dicono esistere in una certa forma?
Tre “cose”:
  1. se vivi sotto ad un “effetto cupola”, il reale manifesto sembra funzionare secondo determinate leggi “naturali” che, in realtà, sono gli effetti collaterali di quello che è – lungi dall’apparire – un “impianto di condizionamento” (causa a monte, sorgente di radioattività, carico influenzante dell’imprinting). Qualcosa che, a sua volta, è un fenomeno reale fisico e, dunque, esistente tanto quanto te, che sei a “sua immagine e somiglianza
  2. SPS utilizza intenzionalmente le “notizie di giornata”, che i Media contribuiscono a diffondere anche nel Web. Ciò non significa che, allora, SPS è controllabile indirettamente ma, significa soprattutto che… SPS ha la proprietà di estrarre valore aggiunto, anche dal “tentativo altrui di controllare tutto ciò che consegue alla propria compresenza dominante; a questo punto… quasi per intero, tutto ciò che accade a valle”
  3. in quanti modi puoi ritrovarti sempre dalla “parte opposta”, relativamente alla “migliore prospettiva, dalla quale puoi godere dell’autentico messaggio frattale espanso, corrispondente allo strato/stato di verità, sottaciuto dal potere dominante? In quanti modi? Immagina una normale etichetta, apposta all’interno di una t-shirt. Questa ha due versi di lettura, ossia, due possibili stati (1) dritto e (2) rovescio. Quindi, tu puoi leggerla tenendola al rovescio e decidendo secondo quale orientamento (alto/basso) posizionarla. Cioè, esistono altri due stati di (3) dritto/alto e (4) rovescio/basso”. Non solo. Infatti, se decidi di tenerla voltata dall’altra parte (quella “giusta”, quella dove le scritte ti appaiono correttamente leggibili) sei ancora alle prese con altre due possibilità di (5) dritto/sopra e (6) rovescio/sotto. Addirittura, se l’etichetta in questione ha la possibilità spaziale di riportare scritte anche in verticale, allora i versi di lettura si moltiplicano per due. E se la stessa etichetta ha uno spessore, allora le facce scrivibili si moltiplicano ancora per due o, addirittura, per quattro. Che cosa significa tutto ciò, a livello frattale espanso? Che sei confuso/a, smarrito/a, nel dubbio e costantemente alle prese con "manufatti lavorati ad arte" perché concepiti ad arte. Che necessiti di un orientamento specifico per “leggere, capire, acquisire stati di verità”. Che la verità superiore “qua, così” è dispersa nel calcolo probabilistico e combinatorio. Che tu consegui. Che necessiti di un orientamento “tuo, interiore” che, invece, sei convinto/a di ottenere orientando “da confuso/a” tutto ciò che puoi manipolare (secondo un codice di credo, che sin dalla sua origine “puzza di bruciato”).
Questi tre punti, così brevemente riassunti sull’onda dell’ispirazione mattutina (che è conseguenza del “riposo notturno” e, dunque, un ritardo rispetto al più autentico tempo auto ispirante), permettono di agganciare le tre facce della stessa medaglia; sì… le facce sono tre e non due. Dovresti, ormai, sapere che in un ottica dominante, gli aspetti sostanziali sembrano rovesciati e quello che si cela, lo fa per apparire diversamente rispetto a ciò che incarna/”è”.

Perchè continuano ad edificare "piramidi"?

lunedì 12 ottobre 2015

Una realtà a guida automatica.


Chi sta... "guidando chi/cosa"?
La "guida automatica" è, ovvio... a trazione frattale espansa. E la realtà manifesta, perchè conseguente... è un "giogo delle parti".
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Con l’introduzione della nuova legge, i siti/blog Internet hanno dovuto adeguarsi, introducendo la soprastante “etichetta esplicativa, in home page”:
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  • qualcosa di nuovamente desueto
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  • qualcosa che “toglie le castagne dal fuoco” ai fornitori degli spazi blog ad ai gestori dei siti Web; nella fattispecie, la raccolta dei dati personali degli utenti, alias, la questione apparente della “privacy”, nonchè, ciò che riguarda la "guida automatica del navigante".
Un "giro di fumo" che cela l’interesse che le aziende nutrono per coloro che vengono attirati nelle ragnatele digitali/virtuali, predisposte proprio per “far lavorare l’utente, come un ape pungolata dal colore dei fiori”.
Un’attività sempre più “robotica” (per tacito assenso o “con senso unico”).
Dopo le “dichiarazioni di consenso al trattamento dei propri dati”, che non chiedono ma obbligano, altrimenti la navigazione non prosegue, arriva il trattamento della privacy in maniera indiretta:
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy…”.
È un ulteriore passo “in avanti” verso l’automazione decisionale dell' attore/attrice Web.
  

venerdì 9 ottobre 2015

Non importa che tu sia un leone o una gazzella: fermati.


Sei fatto d'ambiente. Tutto concorre perchè è questa l'ambientazione (status quo).
C’è come un certo “profumo di rassegnazione, nell’aria” (ma non è "puzza d'estinzione").
Come se… tutto è compiuto”.
Come se… “non ci puoi più fare niente”.
Come se… non ti rimane che “aderire, trovando il modo di essere, al contempo, anche tristemente coerente con ciò che percepisci di te, in te”.
Un’opera titanica, in pratica. Quale? Quella che ti prevede “qua, così”… nonostante tutto quello che sei.
L’opera titanica è da entrambe le parti. È dalla parte del Dominio, che agisce affinché il proprio impero “anti convenzionale” continui “pacificamente” a prosperare e, dunque, ad esistere (nonostante quello che non ti sembra).
L’opera titanica è anche per parte “tua”; tu che ti dimeni con fare esatto/stralunato, in un reale manifesto del quale intuisci (sai) tutte le “deformazioni (ingiustizie)” e nonostante tutto, “vai avanti ugualmente, sempre ‘qua, così’”.
Le persone “sanno” cosa succede.
Lo sanno perché lo “sentono”, lo vivono ogni istante sulla propria pelle, perché gli cade addosso ad ogni momento e la loro esperienza è, ormai, tale da renderle edotte, “istruite, relativamente a quello che è un simile sopravvivere”.
Gli individui si trasmettono questo “sapere”, fatto più di “sensazione che di… cultura”. E non basta neppure il reset “morte/rinascita”, non basta quello notturno e non basta nemmeno l’essere inseriti in una ciclicità convenzionale, che lascia aperta ogni via, “fac similmente naturale”, predisposta per – ogni volta – cancellare tutto ciò che risulta scomodo in termini di accumulo di esperienza/ricordo.

Ma, allo stesso tempo, la Massa "conosce" e non riconosce.
   

martedì 6 ottobre 2015

Tu che sei l’unica variabile che può impazzire.



 
Scagli la prima pietra chi è senza peccato…”.
Famose “parole grosse”. Una vera e propria sentenza contro il giudizio di parte, frutto dell’interesse e dell’Ego.
Qualcosa che non era una novità nemmeno ai tempi che furono, visto che la storia (deviata) umana è un racconto fiume, costituito da un flusso continuo di violenza, prepotenza, sopruso, ingiustizia, immoralità, etc.
Da "sempre".
Non c’è che dire: veramente un bel “quadretto”.
Una situazione d’insieme che “non salva nessuno”. Una morale che, costantemente, “manca”. Qualcosa che è, via via, diventato sempre più influente – nel tempo – ha preso il sopravvento su tutto il resto, che ha continuato, all’opposto, ad arrancare sempre di più… e non solo per vie “naturali/casuali”.
Stai attento quando combatti un mostro. Potresti diventarlo a tua volta”.
L’attacco dei giganti
C’è un “essenza muta forma… qua, così”, che se la combatti... ti assorbe sempre di più. Che cos’è?
È… la frattalità espansa, quando viene comandata da una grande concentrazione di massa che, così, lo intende.
Io credo semplicemente che quello che non ti uccide, ti rende... più strano.
Joker
Perché esiste la “metafora”:
più combatti qualcosa e più lo rafforzi?

Perché se alleni la “muscolatura”, questa diventa sempre più forte. A maggior ragione se tu diventi l’allenatore di una forza aliena rispetto a te.
Essere contro la guerra, significa “rinforzare il potenziale dal quale rinvigorisce la guerra”.
Quando “è il pesce a puzzare dalla testa”, allora tutto il corpo progressivamente “puzzerà”. Ciò indica che c’è un inizio per qualsiasi comportamento mascherato a valle. Che c’è una ragione non vista mascherata a monte. Che c’è un senso che regola ogni “cosa, comportamento”.
Ciò che, guarda non caso, sfugge in continuazione nel “qua, così”.
Perché certe situazioni non cambiano sostanzialmente, mai?
    

lunedì 5 ottobre 2015

Senza corrente funzioni lo stesso.


A "bocce ferme".
“Facendo 'tabula rasa' tutt’attorno a sé”… SPS ha perso (e perde in continuazione) “pezzi”. È qualcosa di necessario affinché risalti meglio il processo stesso in atto. Affinché affiori la “sostanza, valore aggiunto, quintessenza” del processo.
Quale processo?
Quello della propria manifestazione in chiave “a sé”, all’interno dello scenario reale manifesto e di riferimento nel “qua, ora”.
Perché “a sé”? E che cosa s’intende?
“A sé”, significa: libero di...
Libero/a da “che”? Libero/a da ciò che ha, da (ora) sempre, il “diritto di proprietà sostanziale” su di te.
Da ciò che “ha comprato l'essere che si è venduto” in qualche ansa del tempo e che “ora (da sempre o da soli 5 minuti, non fa differenza)”… ti “usa, sfrutta, devia, obbliga, schiaccia, pressa, comanda, ordina, controlla, etc. attraverso le qualità dovute proprio al ‘vantaggio’ che, un simile potere, gode indissolubilmente ‘qua, così’ su di te”.
Cosa è libero/a sostanzialmente? E cosa lo è… apparentemente?
Per ricordare la differenza, ti basta assaporare cosa s’evoca da/in te allorquando pensi ad una modalità di Vita “epico avventurosa”.
Che immagini pirati, nativi, esploratori, cavalieri, eroi, etc. non importa, visto che non è il “costume” a colpire i tuoi centri sensori/evocativi, quanto il percepire qualcosa che è in grado di baldanzosamente “vivere da fuori degli schemi”.
Siano anche, questi schemi, la ritenuta “giustizia/morale” – frutto dell’arcano semovente (moda ipnotica) del tempo – o maggior biglietto da visita del sotto potere dominante di turno, all’ombra di ciò che non è mai cambiato d’una virgola, relativamente alla propria natura di Dominio “sopra a tutto e a tutti”.
Un pugno "teso" calato sulla Massa, sul Pianeta, in tutta l’aria che respiri e che ti conferisce il “pass” per continuare a “non morire (sopravvivere)”.
   

venerdì 2 ottobre 2015

Pensi... non esserci conseguenze? Il gigante.



Quel "suono tremendo", vive in tutto (se te ne accorgi lo puoi sempre sentire, con "buona pace delle tue viscere").
Oggi SPS ha "avuto pietà di te", non riportando certe "immagini (relative al tuo passato)"... Qualcosa che puoi sempre ritrovare da te (basta anche il solo Google). Capirai più avanti...
Usa, sparatoria in ateneo. Obama: priorità è violenza armi.
Affrontare il nodo della violenza compiuta con armi da fuoco resta una priorità del presidente americano, Barack Obama. Lo ha fatto sapere il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, nel corso di una conferenza stampa dopo la sparatoria avvenuta oggi all'interno di una università pubblica dell'Oregon in cui ci sarebbero almeno 10 morti.
Link
Samsung come Volkswagen? Test solleva dubbi sui consumi effettivi delle Tv.
La smentita di Samsung è arrivata alla velocità della luce:
la funzione Motion lighting dei nostri televisori non è stata creata per ingannare i test.
Serve a ridurre i consumi abbassando la luminosità dello schermo quando l’immagine è in movimento, dicono i sudcoreani, ed è sempre attiva.
Ma i dubbi emersi dai test di un gruppo di ricerca finanziato da Bruxelles e riportati dal quotidiano britannico The Guardian riaccendono la luce sui cosiddetti defeat device. Dispositivi capaci di capire quando il prodotto in questione (che si tratti di un’auto Volkswagen o, in questo caso, di una tv) viene sottoposto a un test.
Gli studi del gruppo ComplianTV dicono che la tecnologia di Samsung ha sì ridotto i consumi in condizioni di laboratorio. Ma che in condizioni reali non sono stati registrati abbassamenti altrettanto netti.
Link
Volkswagen, procura Brunswick si corregge: Winterkorn non indagato.
La procura di Brunswick, in Germania, si è rimangiata quanto affermato lunedì scorso, precisando che l'ex amministratore delegato di Volkswagen, Martin Winterkorn, non è indagato a livello personale. Il manager si è dimesso dopo lo scandalo sulle emissioni alterate a milioni di veicoli diesel e lunedì scorso, la stessa procura aveva annunciato che era sotto indagine per truffa.
Oggi un portavoce ha spiegato a France Presse che il comunicato di lunedì era stato "formulato in maniera sbagliata" e che al momento esistono solo sospetti su Winterkorn, che devono essere valutati, ma che l'ex manager non è ufficialmente indagato.
Link
Eccoti lo status quo. La “sostanza” nella quale tu “non sei”.
Ciò che ti “consuma nel tempo”.
La ragione dell’attrito, della resistenza, dell’inerzia, della gravità, del peso, del debito, della muffa, della lenta ma progressiva corsa verso la morte, etc.


Lo status quo, tuttavia, è "ragione" nella misura in cui… tu non ti accorgi della causa più a monte. In “vetta” che cosa esiste di tanto influente ed influenzante la realtà emersa? Qualcosa che hai dimenticato.
Se fai mente locale su ciò che hai già vissuto (prima di entrare nell’attuale forma di status quo, per difenderti illusoriamente dal “tuo passato”) se lo intendi veramente, nel tempo, affiorerà qualcosa di terribile.
Qualcosa che sin tanto che non lo “evochi, allora sembra anche non esistere”. Qualcosa che viene, però, a farti compagnia nei “tuoi” sogni, di tanto in tanto o sempre (dipende dall’intensità dello shock che hai già vissuto).
Dimenticare per paura è un meccanismo di difesa e/o un “meccanismo di controllo (se ciò che è già accaduto è stato una invasione con relativa conquista ed, ora, tu vivi da rifugiato in una porzione del possibile, di fatto, sotto al pieno controllo della forza che ha già vinto con te e con i tuoi simili).
Che cosa difendi, dimenticando? Difendi ciò che è già successo e che è “troppo” per te.
Difendi lo status quo successivo, ossia, “sempre attuale”.
Ieri, in SPS, è comparso l’articolo intitolato “Il varco”. Nel pomeriggio, è comparso un film giapponese, “evocato da un simile titolo”:
Quel che resta dell'umanità è sopravvissuta rifugiandosi all'interno di imponenti mura concentriche:
il Wall Maria… il più esterno; il Wall Rose… quello centrale; e il Wall Sina… il più interno, che protegge la capitale e la corte del re.
Per garantire che i giganti non riescano ad attaccare il territorio degli uomini, le mura sono alte 50 metri, con l'unico punto debole costituito dalle porte che ne permettono l'attraversamento.
Per non dover disperdere le forze nella protezione dell'intera estensione delle mura, gli uomini si sono concentrati a vivere in città che sorgono adiacenti alle muraglie, attirando in questo modo l'attenzione dei giganti e ammassando in quei punti le loro difese.
Le mura hanno permesso all'umanità di godere di un secolo di pace, al sicuro dagli attacchi dei giganti…
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giovedì 1 ottobre 2015

Il varco.



Ti dicono (e lo puoi provare da te) che le probabilità, che esca “testa o croce” (lanciando, ad esempio, la classica monetina), sono pari all’incirca al 50%. Il che significa una sostanziale “neutralità di fondo” del comportamento/risposta/presenza ambientale.

Facendo un test immediato (non certamente casuale), risulta che...
1 10 2015; inizio test ore 08:06:
  • croce
  • testa
  • testa
  • croce
  • Testa
  • croce
  • croce
  • testa
  • croce
  • testa
Come volevasi dimostrare. Il test ha fornito una sostanziale parità (10 lanci e “5 vs 5, 50%”).
Ok. Alloracome mai il reale manifesto registra, invece, una distribuzione di “valore/valori (pesi e misure)” intorno al rapporto 80/20, tendente a quello più sottile del 90/10, che cela la verità assoluta del 99/1 (la forma piramidal/gerarchica, che è cosparsa ovunque “qua, così”)?
Pensa:
  • il test, qua sopra riportato, è durato circa un minuto e ha dato un esito “certo”
ossia
  • che esiste una “parità di fondo” (ma sei proprio sicuro/a che sia, anche, una parità sostanziale?)...
Che cosa succederebbe se:
  • lanciassi un’altra serie
ed
  • il risultato si discostasse anche di un solo step, dalla parità?
Cioè, se su 10 lanci, uscisse un 6 vs 4? Le probabilità di fondo cambierebbero, d’un colpo, raggiungendo un “equilibrio di parte” pari al 60/40 (una differenza sostanziale).
Al fine che si generi una disparità simile, basta molto ma molto poco:
un solo lancio che “sgarra” (e non è affatto così difficile che riesca) ed "il dado è tratto".
Ad esempio; 1 10 2015; inizio test ore 08:19:
  • testa
  • croce
  • croce
  • croce
  • testa
  • testa
  • croce
  • croce
  • croce
  • croce
Wow, senza trucco e senza inganno  (10 lanci e “7 vs 3, addirittura”).
Può succedere ed è successo.
A tal proposito urge, quest’oggi, porre le basi per una riflessione approfondita su ciò che rappresenta l’apparenza e ciò che, invece, “è… la sostanza” di ogni evento, manifestazione, situazione, vicissitudine, reale, etc.
Ma questo lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti”.
John Maynard Keynes
  

mercoledì 30 settembre 2015

Il negativo che chiude “il ciclo che chiude”.




Perché succedono le “cose”?
Perché le “cose” non succedono mai, per caso.
Ecco perché… succedono.
Quando è il momento, accade che…
E... perché non c’è praticamente margine di errore, per una simile certezza by SPS?
Perché “qua, così” (la “tua” realtà manifesta) non si muove foglia, se... il Dominio non lo intende (autorizzazione, delegazione).
Per “barare sull’evidenza” di ciò che continua, da sempre, a caratterizzare sostanzialmente lo status quo e, quindi, per “confonderti, relativamente al fatto che sei in uno status quo, che quindi non può cambiare (perché si renderebbe “non sostenibile” per il Dominio, che l’ha previsto/progettato/retro ingegnerizzato… proprio “qua, così”).
Ma, in un modello potenziale di “raccolta di realtà (sfondi interattivi con le esistenze)”, sottinteso dal “robot frattale espanso (di autogestione/amministrazione e controllo)”, tutto è ad “immagine e somiglianza” della grande concentrazione di massa (Dominio), che utilizza “come un proprio strumento” la stessa legge auto esistente della frattalità espansa.
Da “qua” deriva tutto quello che emerge e si afferma/conferma, nel reale manifesto ad hoc, non casuale perché causale. Da “qua” derivano tutti quegli artifizi che ti rendono, in pratica, “cieco”.
La ciclicità è il simbolo del controllo a loop, caratterizzato dalla scomparsa del “perché (origine)”.
In pratica, “ti ci ritrovi sempre dentro”. E, nella sostanza “aliena rispetto a te” ed alla “ragione che gli conferisci (credo, fede, speranza… placebo)… non ti rimane che conseguire, ossia:
  • lasciarti andare
  • nutrendo, quindi, proprio il movimento che ti auto mantiene, così, in giogo.
L’unico movimento che è “automatico ed estraneo rispetto a te” è l’impulso di innesco, ossia, quel movimento che ti convince inizialmente ad “entrare”.
Qualcosa che non faresti mai, se “le carte fossero interamente scoperte sul tavolo”.
Una volta "dentro", il modello funziona perché lo alimenti tu, dal momento in cui “non ti puoi più fermare”, pena il crollo di ogni pseudo “certezza” alla quale ti appigli in virtù di vana ed impalpabile speranza.
Una volta dentro, ti nutri mentre nutri, consumando e – soprattutto – consumandoti, sino a quella presunta “fine”, che non ti può essere mai svelata... sin tanto che la temi e la temi perché” credi di non voler sapere cosa esattamente sia e perché si abbatta su di te”.
   

lunedì 28 settembre 2015

Evocare in forma frattale espansa.



Per stare al passo coi tempi, le nuove auto sono sempre più connesse a Internet.
Di conseguenza sono esposte anche ad attacchi informatici.
La dimostrazione è arrivata qualche settimana fa, quando una coppia di ricercatori hanno hackerato una Jeep Cherokee assumendone il controllo a distanza.
L’esperimento è stato condotto da due esperti informatici… sfruttando una falla del sistema UConnect per disattivare i freni e spegnere l’auto.
Fca (Fiat Chrysler Automobiles) è subito corsa ai ripari, rilasciando un aggiornamento del sistema UConnect, che è possibile installare autonomamente o rivolgendosi a un centro di assistenza della casa madre.
Esperimenti simili sono stati condotti anche su Bmw e Tesla.
Oggi, le auto sono sempre più computer su due ruote e di conseguenza si moltiplicano le tipologie di attacchi a cui possono essere soggette.
I veicoli esposti sono già milioni e le case automobilistiche si vedranno costrette nei prossimi anni ad adottare test di sicurezza non limitati solo a quelli fisici come il crash test, ma anche per verificare la vulnerabilità della tecnologia informatica installata a bordo (come già accade per gli aerei)…
Idea Web – ottobre 2015
Nota bene l’espressione “di conseguenza…” e quella “per stare al passo coi tempi…”, oltre alla trinità:
  1. assumendone il controllo a distanza
  2. le auto sono sempre più computer su due ruote
  3. si moltiplicano le tipologie di attacchi.
Ti rendi conto che, anche in una semplice news “da quattro soldi”, che puoi ritrovare/leggere su una rivista dedicata al “Mondo dei computer (tecnologia dello status quo)”, in poche righe di testo puoi rilevare quanto SPS ti suggerisce da qualche anno a questa parte?
E, infatti, che cosa manca al testo della notizia, affinché per intero sia allineato alla “filosofia unitaria di SPS”? Nulla di sostanziale, visto che… è rispettata a pieno anche la compresenza non manifesta del Dominio.
Perché succede tutto quello che la notizia riporta?
Cosa significa:
per stare al passo coi tempi?”.
Forse che, i tempi si muovono “di far loro/da sé” senza un nesso causale con qualcosa che li preordina, prevedendoli esattamente “qua, così”?
Leggi approfonditamente, dunque…