L’analisi “sociale (frattale espansa)” di/in SPS deriva da una prospettiva “non accademica” e, anche solo per questo, è obiettiva. Ossia, visto che SPS non ha “interesse alcuno, qua, così”, la relativa messa a fuoco di ciò che “vede e percepisce” va al di là di ogni singola contesa (*).
SPS non ha nulla da difendere né da proteggere, al fine di perpetuare qualsiasi tipo di status quo.
In questo, SPS incarna le caratteristiche della legge, strumento e memoria… della frattalità espansa, con particolare focus sulla sua funzione originale/nativa sostanzialmente neutrale:
un "sistema operativo"
senza interesse alcuno
oltre a quello di permettere
non il funzionamento
ma
l’esperienza in ogni grado e qualsiasi ordine
è... nella sostanza, neutro
rispetto a ciò che, poi, accade
anche se, a monte, ha sempre una ragione (*), che è oltre ad ogni tipo di controllo.
È questa una “proprietà molto spesso attribuita a Dio”. E, nella realtà manifesta e potenziale, invece… un luogo comune agganciato alla “porta aperta della frattalità espansa”:
una tecnologia, a sua volta
che non pone fine alle domande irrisolte
ma “così” non più irrisolvibili
perché, ad un certo punto, ammettendo l’esistenza di una simile “funzione”, riesci ad esaurire anche quel gap, che ti mantiene sempre distante relativamente a “quello che succede e perché succede”.
Alla piramide di Cheope manca il "vertice"...
Il Dominio ritorna evidente. Riemerge dal “luogo” che aveva strategicamente ideato, ritagliandosi fuori dalla “tua” mente, nella "tua" mente.
Se tu non “vedi”… allora “non lo vedi più”.
In una ragione tale da non prenderlo più in considerazione, dimenticando in altri termini. In una regione dove tutto viene confinato ed in una... dove tutto viene “rieditato” ad hoc.
Il “vedere è, quindi, dominio della memoria e di ogni singolo ricordo”.
Vedi quello che rimane relativamente al “non vedere”.
La genetica, l’organicità, la fisica, la scienza, etc. vengono, dunque e di conseguenza, solo “dopo”.
La “complessità” diventa, allora, tutto quello che non ricordi più ed al quale non riesci a dare un orientamento nativo, un senso, una ragione fondamentale.