"Sono un socialista e un liberale e quando sento dire che il Pd sta con le lobby non lo accetto. Anche se ogni tanto mi viene il dubbio che non sia davvero così…". Pierluigi Bersani
“È questo posto. Non mi permette di trovare un equilibrio…”.
High-Rise
Riesci a ricordare?
Puoi ricomprendere, in te, che la “forma” possa avere la meglio “su di te”?
Conservi ancora un vago senso di quello che “è già successo”, dal momento in cui si è manifestato, realmente, il “qua, così”.
Lo conservi, in te, ma… sembra che tu non sia più in grado di fartene, in pratica, nulla. Tanto risulti sfasato/a, rispetto a te stesso/a “lato tuo, centrale”.
Per questo, “ogni tanto (ti) viene il dubbio…”. Tu “non accetti”, un certo modo di vivere (essere) ma, convenzionalmente, ti adegui, adattandoti di conseguenza e smarrendo il tempo, in cui eri “diverso/a, da ora”.
Il punto di presente, sempre attuale, è una forma frattale espansa di “fotografia, in movimento”:
un fermo immagine, animato (qualcosa che non capisci e non ricordi, anzi, non ricordi e, dunque, non capisci).
Osservati riflesso/a nei panni, ad esempio, di Bersani (di “quello che afferma, simbolicamente”):
- puoi giungere a concepire una personalità tanto “intelligente, sagace, capace, esperta, adatta a quel tipo di ruolo, etc.”, che – allo stesso tempo – non ha ancora le idee chiare, relativamente al “giro del fumo, non solo politico”?
- il suo “dubbio” è una chiara denuncia. E, ciò, corrisponde al massimo che si può permettere, prima di perdere il suo attuale “privilegio”
oppure, se meglio preferisci
- ciò corrisponde al rendere "misurabile", la portata dell'incantesimo, nel quale "è" sia Bersani, che te...