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venerdì 27 maggio 2016

La lente del gigantesco pensatore.


"Onde"...
Adolf Hitler Kampfbahn (Stoccarda, Germania).
Il più importante stadio di Stoccarda porta ora il nome di Mercedes-Benz Arena, ma quando venne aperto (nel 1933) era dedicato ad Adolf Hitler…
Link
Tutto si trasforma (ma lo stadio, rimane lo stadio). Ergo:
la trasformazione è apparente.

In base a cosa, “giudichi”?
Secondo quale prospettiva? In virtù di quale “interesse”?
Se la realtà manifesta “qua, così” è in sostanziale “indebitamento (collettivo)”, verso chi/cosa ha contratto il/undebito?
Ogni decisione passa attraverso persone, che “siedono” in posti nevralgici dell’infrastruttura sociale ma, questo, non è che un livello "palcoscenico", relativo alla modalità decisionale della dominante:
il suo riflesso.
L’eco di qualcosa che “non esiste, ma c’è”.
Non si può vedere l’invisibile… ma, è possibile vederne la manifestazione”.
Michel Montaud
Misura ciò che è misurabile, e rendi misurabile ciò che non lo è”.
Galileo Galilei
Ti accorgi?
Sei conscio/a che, “puoi vedere, sempre, anche laddove ti sembra che non esista nulla da… vedere”?
Ma, come puoi “guardare” – per, poi, “vedere” – se… prima non ti accorgi di una compresenza, non manifesta?
Prima della “scoperta” dell’atomo, come potevi immaginare che esisteva, dentro di te e dentro a qualsiasi “cosa”? Che l’atomo ti “riforma”? Eppure, “oggi” lo puoi vedere attraverso un mezzo ottico di riferimento scientifico
Ora, lascia perdere “quello che vedi e perché credi in quello che vedi, per mezzo della tecnologia”. Concentrati, invece, sul significato stratificato relativo a quello che “osservi”, ossia:
  • alla simbologia frattale espansa “lato tuo, centrale”.
Tu riesci a vedere l’invisibile. Ok?
   

giovedì 26 maggio 2016

L’interno dipinto di esterno.



Continuano le “curiose assonanze”, rilevate da/in SPS. Oggi è il turno di:
  • internati – “classificazione dei detenuti… Il detenuto è colui o colei che si trova in carcere o in stato di custodia cautelare o in stato di esecuzione penale. La normativa distingue chiaramente la posizione delle singole tipologie di detenuti… Per internati s'intendono coloro che sono sottoposti all'esecuzione delle misure di sicurezza detentive (colonia agricola, casa di lavoro, casa di cura e custodia, ospedale psichiatrico giudiziario)”… Link
  • internauti – “termine composto da internet e dal latino nauta(m) (dal greco nautes, che deriva da naus, nave) con cui si designa il navigatore della ReteL'internauta si muove nel ciberspazio, ambiente elettronico in cui le distanze sembrano azzerarsi e il tempo pare unico in tutto il globo (si può ricorrere all'ora universale, la cosiddetta 'internet time'). Il fatto di partecipare – ognuno di fronte al proprio schermo – a un'unica realtà interconnessa ha fatto venire in mente di proporre il concetto di cittadinanza digitale”… Link
E, ancora:
  • interno – “tra/in mezzoche sta dentroche è nell’animo nostro senza palesarsi con gli atti esteriori”… Link
Ricordi la “barca solare del Faraone (trovata, interrata, di fianco a molte piramidi)”? Il dentro/fuori, si confonde in una realtà manifesta per sovrapposizione di stati estrati
Sei dentro e, allo stesso tempo, fuori da qualcosa.
Dentro “in” e fuori “da”.
I gradi di relatività e di assoluto, si trasfigurano, assumendo toni da labirinto di Cnosso. Lì, dentro e là, fuori… costituiscono “qua, così”, lo status quo; un ambiente unico, seppure suddiviso in molti “vani”, apparentemente, diversi.
Un luogo dove le “leggi” vengono fissate in funzione della relativa (e, lì dentro, assoluta) compresenza, non manifesta, dominante.
Se riparametri questa situazione di fondo, nella realtà manifesta “qua, così”, puoi sempre ritrovare le “coordinate (in codice frattale espanso)”, per orientarti e rimanere sempre orientato/a “lato tuo, centrale”. 
Perché è portante, una simile consapevolezza?
Perché, auto mantenendoti “da te, in te, per mezzo del tutto, in ogni sua ricombinazione”, puoi ritornare ad essere la grande concentrazione di massa che, giurisdizionalmente, agisce in maniera tale da riassumere la propria sovranità originale, così ricordando “chi esattamente sei (a prescindere dall’ambiente nel quale, ora, ti ritrovi dentro).
   

mercoledì 25 maggio 2016

L’assoluto, relativo a…


Venature nel marmo, oppure...?
Il mondo è perfetto “così, com’è”… solo che, per accorgerti di ciò, lo devi osservare diversamente.
Il mondo “gode” di quella perfezione, che è tale, solo da un’altra prospettiva, rispetto alla “tua (decentralità)”.
 
Quindi, “il mondo è perfetto, se ad usufruirne senso e sostanza, è la relativa forma di dominante (un assoluto)”. Dio? Il Creatore? No.
Se vai oltre ai simbolismi, di parte (e, questi “termini” lo sono) rimane la simbologia frattale espansa che, seppure sempre compresente, sembra emergere solo quando “te ne accorgi”, conferendo un significato “reale” a ciò che, anche solo un attimo prima, ti sembrava essere qualcosa di evanescente, ossia, di “fine a se stesso (e, dunque, di non esistente sul piano della concretezza)”.
Ad esempio, il significato simbolico contenuto (rappresentato) in una “fiaba”, è per te del tutto trasparente, alias, “non ha nessun valore concreto”, seppure – se ti impegni particolarmente - tu riesca a far tuo il valore “morale” trasmesso (e ricevuto) mentre leggi, pur non riuscendo a trarne, tuttavia, alcun valore sostanziale (la conduzione di vita, procede come se nulla fosse successo e... non cambia).
Differentemente, il valore simbolico frattale espanso, ha una “copertura molto più ampia, rispetto all’usufruire di un singolo termine, in modalità ‘inaridita’”.
La caratteristica frattale espansa, necessita di una lente frattale espansa, cioè… “della tua centralità, lato tuo (un assoluto, relativo)”, che ti permette di inquadrare, allo stesso tempo (sovrapposizione coerente di stati) “la forma del mondo manifesto, relativo, ‘qua così’ e la forma mandante/dominante, alla luce della tua centralità, sovrana, assoluta (trasversalità cosciente)”.
In una simile modalità, tu diventi come l’osservatore super partes, che ha (e mantiene) in sé la panoramica del reale manifesto, estesa al massimo… dalla ragione fondamentale dominante, alla conseguente azione/reazione, o causa/effetto, dello status quo sempre attuale “qua, così”, alla “tua” realtà manifesta senza alternativa sostanziale, all’esperimento in corso d’opera, al fine di evocare e separare il virus dominante, dalla “parte sana, umana”... sino a te.
   

martedì 24 maggio 2016

“Alla via, così”? Mhm…


Lo vedi il... Voladores (fonte d'ispirazione, comando/vessillo)?
Quello che ha fatto è qualcosa, per cui non si può chiedere scusa…”.
Remember
Eppure, a prescindere dal fatto compiuto, nel tempo, le “forze sottodominanti” ottengono sempre il “perdono” e, così, lo status quo sopravanza (ossia, rimane immobile in se stesso) qualsiasi altra “pretesa”, che non esiste, nemmeno, più.
Nel tempo, le persone muoiono ed allo stesso modo… si cancellano i loro propositi. Tutto ciò che va in asse ereditario (in ogni maniera, fisica, legislativa, genetica, etc.), finisce in una sorta di “calderone (non ben specifico)”, nel quale il tramestio continuo produce direzionalità, "di fatto", ancora una volta, AntiSistemica by dominante.
Cioè, ogni sorta di “rabbia” viene convertita in “forza”, per l’auto mantenimento del reale manifesto “qua, così”. E, tutto ciò, “serve” solo ad una linea di conduzione simile.
"Ci sono due direttrici di sviluppo nel mondo, due tipologie di organizzazioni che stanno facendo ricerche sulla blockchain:
da un lato, ci sono le grosse aziende, le banche, le multinazionali e i governi di buona parte del mondo; dall'altro, ci sono le piccole start-up dall'alto contenuto innovativo ma spesso senza grandi risorse economiche...".

Gabriele Domenichini
Spesso senza grandi risorse economiche... 
Ossia:
"c'è una sola direttrice di sviluppo nel mondo, una tipologia di organizzazione...".
Ovvio, senza necessità di agganciare il metafisico, questo meccanismo "unitario" si snocciola anche solo fisicamente, ad esempio, attraverso la “propria” discendenza, che si preoccupa di “portare avanti delle autentiche ‘crociate”, in nome di un torto (o ragione) subito dai relativi consanguinei in linea diretta”: in nome, dunque, di un interesse di parte.
Quando questo va a compimento, la "vendetta" trova un senso nell’atto del ripristino di un equilibrio fondato sulla “legge del taglione (di antica memoria e… ‘cultura’)”. Quando, invece, la vendetta rimane “appesa”, la vita continua come dentro ad una trincea, come in guerra, come se tutto dipendesse da… (in ogni caso, non cambia sostanzialmente nulla, visto che "la vendetta è una reazione continua").
  

lunedì 23 maggio 2016

La “memoria" ti riconosce, poiché "è già successo".



Un altro mondo è possibile…”.
Ken Loach
La religione è la “branca scientifica” che più ti ricorda della compresenza, non manifesta, dominante (che sia Dio, che sia il Diavolo: non importa, a livello di lente frattale espansa “lato tuo, osservatore, centrale”).
La tecnologia informatica è, invece, quella che più esprime il concetto di programmazione, alias:
  • d’incantesimo previsionale (algoritmo, trasferimento interno dell’intenzione esterna, dominante).
Una macchina è quanto di più “esatto”, esista, in termini di asservimento, ordine, assenza di interferenza propria, lavaggio del cervello nativo, etc.
Perché esistono i “virus”, nella macchina software?
Perché, la realtà manifesta è caleidoscopica ed indicante sempre il “nord magnetico dominante”; da qualsiasi parte la “giri/orienti”:
  • la realtà manifesta è totalmente controllata (segnale frattale espanso = esistenza della macchina hardware/software/wetware)
  • la realtà manifesta è totalmente dominante (segnale frattale espanso = esistenza del virus, trasversale al funzionamento della macchina)
  • la realtà manifesta riflette totalmente la “tua” condizione esistenziale “qua, così” (segnale frattale espanso = mondo del lavoro, il debito, Dio).
Ogni livello frattale espanso, è configurato a forma piramidale “qua, così”, per cui… ogni livello frattale espanso è interpretabile in funzione della “lente/prospettiva, dell’osservatore di parte e/o dominante” e 1) mantiene sempre lo stesso significato, anche se 2) lo stesso significato incarna più “stati” allo stesso tempo, potenzialmente, 3) come il comportamento dell’acqua vs il livello della temperatura, insegna.
Mediante una sola “caratteristica ambientale”, si coordinano tutte le altre, in un ambito nel quale esiste sempre l’eccezione e dove “l’eccezione conferma sempre la regola” (a meno che, questa "eccezione"... sia una nuova grande concentrazione di massa).
  

venerdì 20 maggio 2016

La tua risposta giusta.


Ribaltamento dei piani (prospettiva)...
Si ricordi che non c’è una risposta giusta, ma quella giusta per lei...

Ho il suo contratto di transizione di vita, da firmare. Un contratto che bilancia i bisogni di tutti i soggetti economici coinvolti in questa situazione. Base del contratto è che la nuova vita che le viene prestata, resta di proprietà della compagnia. C’è solo una regola:
non deve portare con sé, nulla della sua vecchia vita.
E se mi serve?
Ciò che le serve è una lavagna vuota, si cui scrivere un nuovo sé. Deve firmarlo…
Abbiamo selezionato ciò che serve. Non ciò che vuole…
Tutti dobbiamo lavorare, anche quando iniziamo una nuova vita…
Abbiamo creato questa vita con cura per rispettare il suo profilo, e lei deve farla sua
Devi risolvere i problemi dell’utente, qualsiasi siano, al tuo attuale livello ed entro i limiti dello stesso… un flusso contrario nel sistema può causare errori”.
Identicals
C’è solo una regola:
non deve portare con sé, nulla della sua vecchia vita (nessun... ricordo).
La “fantascienza” è un cantiere sempre aperto, ormai. Tanta, è la tua voglia di “evasione”, che si è costruita, tutt’attorno, una “industria dell’evasione”; qualcosa che è, tuttavia, solo un succedaneo, un surrogato, un sostituto, un rimpiazzo, un palliativo, un disegno virtuale, una clonazione della tua più autentica “sfera dimensionale singolare sovrana tri-unitaria ‘centrale, lato tuo’”.
Con te al tuo centro, centralmente… tutto cambia, divenendo a “tua immagine e somiglianza” (il limite che percepisci, relativamente all’impossibilità che tutto questo possa avvenire per ogni singolarità umana, allo stesso tempo, non è – in realtà – un percepire, bensì, è un recepire: è l’ambiente che risponde, secondo l’intenzione dominante che, per mezzo dell’ambiente, rende l’ambiente “un ‘non se stesso’”. Ma, l’ambiente è un “vuoto in movimento, che riflette la dominante”. Mentre, tu… sei una entità auto esistente, viva, per come non lo è l’ambiente. Per cui, l’ambiente risulta trasversale rispetto a se stesso, portando avanti il segnale portante modulato in dominazione e, così, convincendoti di percepire, in luogo di recepire).
  

giovedì 19 maggio 2016

Delegarti l'idea di decidere, non è decidere ma conseguire.



"Sono un socialista e un liberale e quando sento dire che il Pd sta con le lobby non lo accetto. Anche se ogni tanto mi viene il dubbio che non sia davvero così".
Pierluigi Bersani 
È questo posto. Non mi permette di trovare un equilibrio”.
High-Rise
Riesci a ricordare? 
Puoi ricomprendere, in te, che la “forma” possa avere la meglio “su di te”?
Conservi ancora un vago senso di quello che “è già successo”, dal momento in cui si è manifestato, realmente, il “qua, così”.
Lo conservi, in te, ma… sembra che tu non sia più in grado di fartene, in pratica, nulla. Tanto risulti sfasato/a, rispetto a te stesso/a “lato tuo, centrale”.
Per questo, “ogni tanto (ti) viene il dubbio…”. Tu “non accetti”, un certo modo di vivere (essere) ma, convenzionalmente, ti adegui, adattandoti di conseguenza e smarrendo il tempo, in cui eri “diverso/a, da ora”.
Il punto di presente, sempre attuale, è una forma frattale espansa di “fotografia, in movimento”:
un fermo immagine, animato (qualcosa che non capisci e non ricordi, anzi, non ricordi e, dunque, non capisci).
Osservati riflesso/a nei panni, ad esempio, di Bersani (di “quello che afferma, simbolicamente”):
  • puoi giungere a concepire una personalità tanto “intelligente, sagace, capace, esperta, adatta a quel tipo di ruolo, etc.”, che – allo stesso tempo – non ha ancora le idee chiare, relativamente al “giro del fumo, non solo politico”?
  • il suo “dubbio” è una chiara denuncia. E, ciò, corrisponde al massimo che si può permettere, prima di perdere il suo attuale “privilegio”
oppure, se meglio preferisci
  • ciò corrisponde al rendere "misurabile", la portata dell'incantesimo, nel quale "è" sia Bersani, che te...
  

mercoledì 18 maggio 2016

Oltre al Filtro.




A volte trovava difficile non credere di vivere in un futuro che era già accaduto”.
High-Rise
È già successo...
Il debito mondiale oltre 200 trilioni di dollari, lo studio: "Se crolla la Cina salta tutto il pianeta"...
Link
Con chi, l'umanità, è "indebitata"?
Le leggi (di qualsiasi tipo) “qua, così”, sono il riflesso frattale espanso, di ciò che succede a livello di rapporto tra dominante e massa umana (singolarità).
Meglio:
ogni legge è solo un riflesso frattale espanso, nel reale manifesto, in proporzione diretta rispetto all’intenzione dominante (la “coppia dominante/massa umana o singolarità” è già una conseguenza del tempo di anticipo, determinato dall’intenzione dominante, replicata ovunque per delegazione frattale espansa, dal sistema operativo frattale espanso “ad immagine e somiglianza” dell’intenzione dominante: un loop o unmotore di composizione/decomposizione).
Le leggi, ad esempio, fisiche/quantistiche sono, di conseguenza, solo “il ritardo, di un funzionamento altro”, che l’umano non prende più in considerazione, dal momento in cui “non ricorda più cosa ‘è già successo’” e, dunque, chi/cosa sia compresente e non manifesto, oltre all’umano massivo… rispetto alla presunta solitudine dell’umanità stessa.
Da “qua” deriva il concetto più concreto e realistico (e potenzialmente deflagrante “lato umano, centrale”) del cosiddetto “Mito della Caverna”, di Platone.
Il riuscire ad accorgersi di “essere dentro a”… cosa, dove, come, perché?
Il rendersi conto, che/di…
Il capacitarsi che, qualsiasi cosa "fai, sei" comunque e solo in costante… ritardo, rispetto a quella “cresta dell’onda, che… descrive sempre tutto, ricompreso anche il "tuo" futuro, istante per istante; anche quando sei convinto/a di essere tu e solo tu – e probabilmente, Dio – a decidere per te stesso/a, in libera e sovrana auto scelta sostanziale…
  

martedì 17 maggio 2016

Un linguaggio costituito da esempi.



Facile, difficile; cosa?
Cosa, non capisci? SPS? Talune espressioni?
Il linguaggio utilizzato? Gli "esempi"?
Oppure, non capisci ciò che non vuoi, o non puoi, capire?
Come quando studi/studiavi, ad esempio, la matematica, la geometria, la fisica, etc. Che cosa è che non capivi?
Non “ti entrava in testa” il senso, non tanto di quella forma di studio, quanto proprio dello studiare fine a se stesso.
Non “funzionavi”, a partire dal meccanismo di studio (dal "perchè?") che, per forza maggiore, eri obbligato a mettere a punto, per far fronte all’obbligo scolastico.
Qualcosa che crea una condizione a senso unico, che “devi fare”, che sei chiamato/a a sostenere, pena… un sacco di problematiche successive, nonché la “serenità” dei “tuoi” genitori.
Che cosa non capisci, di SPS, allora? E, ancora:
come puoi non capire, "qualcosa che si muove... ad esempi"?
  

lunedì 16 maggio 2016

La trasformazione a somma zero.


La dominante muove sempre da "1". Tutto il resto, "si muove" conseguentemente... nella complessità e nell'ombra.
Perchè sei, "qua, così", sempre più... insensibile? Perchè "sei 'qua così'".
Allarme bomba causato da una società di sicurezza
"L'esplosione controllata di oggi si è resa necessaria dal momento che abbiamo scoperto un dispositivo di addestramento abbandonato accidentalmente nei bagni dell'Old Trafford da una società privata che si occupa di addestrare i cani da esplosivo"…
Link
Sei in un loop. Sei in qualcosa, al quale non vuoi credere.
Sei dentro ad una “situazione esatta”.
Sei in preda ad/di un principio compresente, ma non manifesto.
  
Sei “qua, così”…
E tutto te lo conferma (se presti attenzione “lato tuo, centrale”).
"Nulla si crea, nulla si distrugge. Tutto si trasforma…".
La “trasformazione” indica lo status quo: lo stesso di sempre.
Accorgiti:
  • se “nulla si crea
  • se “nulla si distrugge
ma
  • tutto si trasforma”…
significa che
  • sei in un loop
e, di più
  • sei in un loop, dove nulla è stato lasciato al caso (per una ragione fondamentale, dominante).
   

venerdì 13 maggio 2016

La “size” è tutto.



I Governi fanno politiche fiscali restrittive e la banca centrale, vincolata da una filosofia di fondo costruita sui principi del monetarismo fiscale, fa una politica keynesiana ed espansiva
Una mortalità eccessiva, che colpisca per asfissia finanziaria, anche aziende che avrebbero il potenziale per tornare a prosperare, dopo la crisi, è uno dei gravi rischi per la nostra economia...”.
Mario Draghi
Nella “dualità”, le parti conseguono a ciò che, dal “fondo” le ispira (guida). Il “rischio”, è qualcosa che riguarda – nella gerarchia – le parti, via via sgravate dalla risultante atmosfera respirata (mentre salgono di posto, nell’infrastruttura piramidale), che asfissia tutto e tutti, isolando dal potenziale.
La realtà manifesta non è opinabile.
Esiste ed è, anche, concreta (fisica). È indubitabile. E “qua, così” ogni diatriba spirituale, religiosa, filosofica, etc. “conta come il due di picche” se, come primo aspetto emotivo, pratico, giudicante… riassumi il modesto avere (smosso da una posizione di ‘stampo pauroso’)”.
Di fatti, la famiglia della paura, la vince su ogni fronte e sotto ad ogni aspetto. Tu sei preda della paura, anche quando meno te lo aspetti; è sufficiente che vada qualcosa per il verso storto (nonostante, forse, la tua attuale florida situazione economica e di "serenità"), per dare luogo ad una autentica slavina di proporzioni bibliche.
Il frutto del convivere in questo “marchio sociale”, è proprio quello della insicurezza di base.
 
Qualcosa che pensi di “sistemare”, mediante il processo dell’arricchimento personale familiare. Qualcosa che, invece, non dipende solo ed esclusivamente da un simile processo competitivo. Qualcosa che, in ogni caso, non ti lascia ma solo/a, anche quando sei portato/a a credere di avere eluso la conseguenza AntiSistemica, impressa “a fuoco” nell’intero modello sociale – reale manifesto, senza apparente alternativa sostanziale – “qua, così”.
I “vertici”, di qualsiasi azienda, multinazionale, paese, organizzazione, etc. non sono mai del tutto certi di “esserlo assolutamente”, in quanto ché… non è chiara e ben definita l’intera “forma” della infrastruttura d’assieme, nella quale “'sono', come qualsiasi altro… umano ‘qua così’”.
  

giovedì 12 maggio 2016

SPS bene dice.


"Lato tuo, centrale"...
Quando “non stai bene (intimamente, tra te e te)”, che cosa significa? 
Quale tipo di “sofferenza” è mai questa?
Chi (cosa) non sta bene, e perché? E, particolare non da poco:
  • perché una simile situazione, non cambia mai, oppure, permane tanto pesantemente?”.
Hai dei ricordi, di quando eri “piccolo/a” e riesci ancora a delineare dei “bei momenti, vissuti”. Sono “belli”, perché li metti a confronto con la “tua” situazione attuale (una forma di attualità, stranamente, “sempre verde”, ossia, che rimane in sospensione tutto attorno, e dentro, a/di te).
Ergo, questa “bellezza” risalta per contrasto, con ciò che, nel frattempo, 1) ti è successo, 2) sei diventato/a…
1 o 2? 1 e 2? 1 e/o 2?
Nel “qua, così”, ci sei caduto dentro, oppure, lo hai generato tu?
  

martedì 10 maggio 2016

La caratterizzazione ambientale.



Dualità... centralizzata (servitù)...
 Che differenza esiste tra SPS e “gli altri canali (d'ogni tipo)”?
Che SPS utilizza tutto, in chiave frattale espansa, riparametrata verso la constatazione “sufficiente e certa”, dell’esistenza “compresente, non manifesta”, della dominante, nell’ambito del piano di realtà emersa, procedendo “qua, così”.
Verso, cioè, l’emersione della “formula riunificata del/nel tutto” (cosa molto ambita, da sempre, da ogni genere di “scienziato”, disperso – però – nella deviazione AntiSistemica, che confonde, smarrisce, obnubila ed, alla fine, rende “ciechi e sordi… facendo prendere ‘lucciole per lanterne’”).
Quella che ti sembra paranoia, complottismo, allucinazione o, più semplicemente, una “fissa”, è – nella sostanza – “quello che ti succede, da sempre, riflesso/a allo specchio dell'interesse, di ogni tipo”.
Ossia:
SPS si è “accorto e ha raggiunto un punto di fermezza tale, da risultare – ora – in costante e coerente proiezione ‘lato proprio, centrale’”.
Per questo motivo e con questo “motivo”, SPS è sempre “sul pezzo”, nonostante 1) la compresenza non manifesta, dominante, 2) il firewall ambientale, 3) l’AntiSistema, 4) i Punti di Riunione AntiSistemici, 5) il segnale portante modulato, dominante, 6) la strategia dominante, 7) la mancanza di memoria, post “è già successo”, 8) il modello temporale/scientifico/religioso, deviato a monte, 9) la corsa alla sopravvivenza “qua, così” e 10) le paure relative al “futuro” e all’impotenza generata indirettamente dalla forma infrastrutturale, reale manifesta, ad hoc, by Dominio.
L’elenco potrebbe continuare all’infinito, visto che:
  • “qua, così” l’eccezione conferma la regola (AntiSistemica).
L’eccezione è una percentuale irrisoria e diluita nel tutto, ad un punto tale che “non te ne fai nulla”. L’eccezione è, quindi, simile alla “speranza”. E la speranza è simile ad una forma di “tossicodipendenza incantesimale”.
  

lunedì 9 maggio 2016

Bisogno.


Le crepe, sullo sfondo, evidenziano... lo sfondo, dentro al quale avviene tutto.
Dirti tuttoè un segnale di forza… AntiSistemica, poiché, conduce (se “qua, così”) alla più potente delle conseguenze (risultante): all’impotenza.
  
Cambia la strategia ma, è sempre la stessa… per conseguenza ambientale o paradigma dominante.
Deutsche Bank indagata da Pm Trani per manipolazione mercato
Link
Ormai, nei film, nei romanzi, nelle “favole”, ti… dicono tutto.
Ossia, scrittori, registi, autori, sceneggiatori, Ghostwriter, etc. esprimo “ipotesi (sempre più realistiche), relative a ciò che succede a livello sostanziale, alla società umana”.
Ma... ogni volta succede che, sempre maggiormente, ti abitui a queste “denunce, mascherate da ‘spettacolo che deve andare avanti’”. Ogni volta, dai sempre più peso al fatto che… “è così, ma non ci puoi fare niente”.
Ergo: sei “qua, così” completamente disinnescato/a.
 
E ti fai bastare (ti “rifugi”) quello che è previsto, nell’equivalente "lunghezza d'onda"... della catena che intrattiene il cane, agganciato nello/allo spazio, a lui riservato “in sicurezza”, equivalente al grado di libertà, libero arbitrio, democrazia, diritto, sovranità, etc. assolutamente apparenti, anestetizzanti, asfittici, etc.
Nello status quo, lo status quo.
Ormai, sembra che “accorgerti” non basta più...
  

venerdì 6 maggio 2016

Il “sogno” dominante (8)


Grande concentrazione di massa...
Ci sono molti modi per “riconoscere ‘dove sei e come sei’”.
  
Uno di questi, prevede che tu prenda atto di alcuni termini, utilizzati dagli “esperti”, allargandone però la prospettiva (“lato tuo, centrale”).
Ad esempio:
la parola ermeneutica deriva dal greco antico ἑρμηνευτική (τέχνη), in alfabeto latino hermeneutikè (téchne), traducibile come (l'arte della) interpretazione, traduzione, chiarimento e spiegazione
Link
Ti accorgi che: “sai, quello che è ‘di parte’”, poichè, “(l'arte della) interpretazione, traduzione, chiarimento e spiegazione…” è, nell’ordine:
  • arte (alias: mestiere)
  • interpretazione (alias: filtro)
  • traduzione (alias: deviazione)
da cui deriva
  • chiarimento (alias: censura)
  • spiegazione (alias: credo, dipendenza)…
Da quale... "pulpito"?
Ossia, “dove sei ‘qua così’”? “Seinel ‘come sei’” (alias: messo/a da parte, ma centrale “lato deviazione/dominante, centrale”).
   

giovedì 5 maggio 2016

Il “sogno” dominante (7)


"Solve et Coagula"...
"Inizieremo con una lettura del 17 marzo 2011. L’Eclisse del Golfo. E vennero i numeri. 35, 47, 92, 52. Alti grattacieli. Giunge la luce. Conoscere la fonte di queste cose, significa conoscere il proprio posto nel mondoSiamo guidati da un piano a noi sconosciuto".
Midnight Special
Zooma maggiormente:
  • conoscere la fonte di queste cose, significa conoscere il proprio posto nel mondo
  • siamo guidati da un piano a noi sconosciuto
Ancora di più:
  • conoscere il proprio posto nel mondo
  • guidati
Non ti sembra di essere in (o meglio – se ti vuoi mantenere “fuori” - che queste espressioni descrivano) un loop?
Come, infatti, “conosci (qualcosa)”… (con quale “intensità e profondità”) se… “sei guidato da un piano a te sconosciuto”?
E poi, come puoi essere certo/a di qualsiasi “cosa”, se persino ogni sfumatura risente di una “guida a te sconosciuta”?
Bada bene che, questa situazione non è figlia solamente di una “citazione presa da un film, di fantascienza”. Questa situazione, nella quale “sei, ‘qua così’”… è “ad immagine e somiglianza” di quello che apprendi (lo stesso "segnale"), in svariati modi, tutti attorno e dentro a te.
Ossia, gli esempi sovrabbondano ed il non prenderne atto consiste nell’escluderli, per motivi di sopravvivenza e di status quo dominante (che a sua volta si tutela, al fine anch’esso di sopravvivere), in maniera tale da auto isolarti e confinarti, così, in una sorta di bolla auto referente temporale, dalla “scadenza interdipendente dal grado e dallo stato di inerzia circolare o, loop, della Massa umana”.
Senza “osservazione (partecipazione) umana”, qualsiasi “castello” si sfalda e collassa su/in se stesso.
  

mercoledì 4 maggio 2016

Il “sogno” dominante (6)




“Qua, così” non cambia mai nulla, sostanzialmente, poiché non solo non è permesso ma, cosa ancora più centrale non è nemmeno previsto (dalla dominante)”.
Per cui, lo devi iniziare a prevedere... tu, da te, "lato tuo, centrale".
Come può, SPS, sostenere una simile “tesi”?
Per via di ciò che “vede” a livello frattale espanso. È, insomma, ciò che dovresti, ormai, “sapere (avendo 'letto' già… SPS)”. E, cosa ancora più importante: è quello che dovresti, ormai, sapere… vivendo da “qualche decennio… ‘qua così’”.
Cioè:
non è SPS che deve imbeccarti, bensì, sei te stesso/a che dovresti accorgertene da te. In che modo? Semplicemente, avendo vissuto, avendo trascorso del tempo in questo reale manifesto (paradigma), e avendo potuto constatare (e ricordare) attraverso la tua esperienzatutto ciò che ti è successo e che è successo al/nel mondo (inoltre, ti basta fare una lettura veloce di un libro di testo di storia, di tuo figlio/a, per capire come, nella sostanza, le “cose” abbiano sempre funzionato in una certa maniera e continuano ancora a farlo, nonostante le persone si vestano e parlino in maniera apparentemente diversa).
La società vive in un “giogo a somma zero” (tutto si trasforma). È come giocare a Monopoli, ad esempio, facendo più partite, con i partecipanti che cambiano o si alternano:
  • quello che devi ricomprendere (ricordare)
è che
  •  è sempre con lo stesso gioco (con le stesse “regole di fondo”)
  • che giocano/giocate/giochi.
   

martedì 3 maggio 2016

Il “sogno” dominante (5)



Il colibrì sembra fermo (perchè tu sei più lento/a, nel percepire il suo movimento)...
Mi occupo di soldi. Faccio sempre conversazioni deprimenti…
Se quel che dicono su questi hacker… è vero... ora, non hai debiti… tutti i loro dati sono persi, per sempre…
Ho sempre lavorato per questa azienda e, adesso, è svanito tutto…”.
Mr. Robot
Tutto è stato reso bipolare “qua, così”.
  
Persone "con la massa critica sufficiente" e con prospettive diverse (uguali per interesse), hanno creato discipline diverse (visto che la realtà manifesta è una "torta, che puoi suddividere in infiniti modi, sovrapponibili, senza cambiare nella sostanza, lo status quo") ma, sempre, sotto ad auto ispirazione dominante.

 
Per questo motivo esistono così tante "branche scientifiche", nelle quali puoi disperderti, diventando esperto/a, a tuo piacimento...
Il pianeta descrive una certa realtà manifesta, “ad immagine e somiglianza” della dominante e, una simile realtà è manchevole proprio della parte, che non intende essere presa in considerazione:
la dominante, stessa (che non è “Dio”, perché – invece – esso è un chiodo fisso “qua, così”. Mentre la dominante “non esiste, ma c’è”. Ella tende a rimanere al di là dello spettro del visibile, pur essendo completamente umana, come te, a Filtro di Semplificazione attivo).
Ergo: “Dio” è un surrogato della dominante, della sua azione frattale espansa, in leva.
Infatti, se ammetti – in te – che la frattalità espansa sia “legge”, allora cambia completamente il modo attraverso il quale ti rivolgi al mondo e lo osservi.
Di conseguenza, molto cambia in/di “forma e sostanza”.
È come assistere a quello che succede anche nel backstage teatrale o, meglio, è come quando assisti ad una proiezione cinematografica, conoscendo già la trama ed essendoci sempre, sottilmente, ad ogni cambio di scena. Ci sei, anche, quando i “cattivi” parlano tra di loro e… tramano. E senti quello che dicono. Così, sai sempre tutto, prima che accada e sai il perché accadrà ed accade (se il regista ha scelto così, per te... spettatore)…
  

lunedì 2 maggio 2016

Il “sogno” dominante (4)


L'esperimento di Rutherford: poche particelle alfa vengono deflesse dal campo elettrico del nucleo, la maggior parte di esse attraversa lo spazio vuoto dell'atomo”.
Link
L'atomo è (un) vuoto, all'interno del quale accade qualcosa. Anche la Grande Piramide è "vuota"...
Attraverso questo esperimento, Rutherford propose un modello di atomo in cui quasi tutta la massa dell'atomo fosse concentrata in una porzione molto piccola, il nucleo (caricato positivamente) e gli elettroni gli ruotassero attorno così come i pianeti ruotano attorno al Sole (modello planetario)…
L'atomo era comunque largamente composto da spazio vuoto, e questo spiegava il perché del passaggio della maggior parte delle particelle alfa attraverso la lamina.
Il nucleo è così concentrato che gli elettroni gli ruotano attorno a distanze relativamente enormi, con orbite aventi un diametro da 10.000 a 100.000 volte maggiore di quello del nucleo.
Rutherford intuì che i protoni (particelle cariche nel nucleo) da soli non bastavano a giustificare tutta la massa del nucleo e formulò l'ipotesi dell'esistenza di altre particelle, che contribuissero a formare l'intera massa del nucleo. Nel modello atomico di Rutherford non compaiono i neutroni, perché queste particelle furono successivamente scoperte da Chadwick nel 1932…
Link
Perchè il "tutto è (un) sotto vuoto"? 
Perchè deve risuonare armonicamente con... l'esterno e/o, con un certo tipo di esterno.
L’atomo è un ricevitore, decodificatore, elaboratore, codificatore, trasmettitore… vibrazionale, di energia/informazione.
Esso riflette la proprietà funzionale del sistema operativo frattale espanso, all’interno dello spazio sostanza, costituito da particelle fondamentali (che sono, ad ogni effetto, ancora gli atomi o, meglio, che gli atomi raffigurano e ritraggono ad altra coordinata dimensionale. Qualcosa che, in realtà, non ha alcuna “distanza”, se percepito attraverso la lunghezza d’onda del funzionamento d’assieme, a partire dalla prospettiva più espansa possibile ed immaginabile “qua, così”: dall’Oltre Orizzonte, ossia, da quella “posizione” che riassume tutto, andando oltre all’apparenza, di parte dominante che, come una coltre perenne di nubi, mantiene il tuo “sguardo” confinato dall’orizzonte degli eventi, previsto ed interlacciato al potenziale, come per limitarne portata, realtà ed efficacia).
L’atomo riceve energia/informazione, in un contesto caratterizzato da una abbondanza naturale di… energia; un ambito dominato e, così, rimodulato ad hoc, in maniera tale da introdurre il concetto di “limitazione, carenza, deficit, denaro, debito, dipendenza, depressione, etc.”.
  
Alias, il controllo della dominante si auto avvera, nel momento in cui, tu inizi a respirare “qua, così”, introducendo in te… informazione AntiSistemica (il cui segnale frattale espanso è l’inquinamento e la radioattività ambientale).
SPS ha teorizzato (e non solo), per mezzo della tecnologia Liike, che l’energia è infinita (poiché, tutto è costituito da energia)...
  

venerdì 29 aprile 2016

Il “sogno” dominante (3)




È in grado di trasferire la memoria da un mammifero morto a uno vivo?
Sì.
Che cosa le serve?
Le mie apparecchiature, il mio staff ed un soggettoricevente”.
Criminal
Le informazioni sono ovunque, a qualsiasi livello “sei” e ad ogni grado di “preparazione/attitudine”.
Te ne puoi accorgere, ad esempio, anche per mezzo dello sviluppo tecnologico wireless, grazie al quale le comunicazioni sono diventate telecomunicazioni, digitale, multimediale, virtuale, etc.
Insomma, ti gira “tutto attorno, dentro e fuori”. Tutto ti “attraversa”, nella tua indifferenza più completa.
Anche la codifica più segreta è “nell’aria”, perché non esiste segreto... se te ne accorgi e riesci a connetterti ad un simile livello.
Infatti, chi/cosa più di te… è un dispositivo adatto all’interfacciare, ricevere, codificare, decodificare, trasmettere, etc. “informazione”?
Tu sei alla stessa stregua del sistema operativo frattale espanso:
  • sei fatto/a della stessa “sostanza”.
Di fatto, la sostanza è una, che si divide in ambiti specializzati
 
Come puoi notare, ad esempio, le cellule staminali sono “stampi universali”, che possono ricevere l’informazione (imprinting), per poi “decidere di perdere la propria ‘neutralità’, al fine di interpretare una sola parte, specifica”.
È, questo, un processo che ricorda da vicino, anche il “tuo” dimenticare “qua, così”. Ciò significa, a livello frattale espanso (potenziale), che tu puoi (sei) essere tutto, se solo lo intendi e ricordi di poterlo fare/essere.