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giovedì 5 maggio 2016

Il “sogno” dominante (7)


"Solve et Coagula"...
"Inizieremo con una lettura del 17 marzo 2011. L’Eclisse del Golfo. E vennero i numeri. 35, 47, 92, 52. Alti grattacieli. Giunge la luce. Conoscere la fonte di queste cose, significa conoscere il proprio posto nel mondoSiamo guidati da un piano a noi sconosciuto".
Midnight Special
Zooma maggiormente:
  • conoscere la fonte di queste cose, significa conoscere il proprio posto nel mondo
  • siamo guidati da un piano a noi sconosciuto
Ancora di più:
  • conoscere il proprio posto nel mondo
  • guidati
Non ti sembra di essere in (o meglio – se ti vuoi mantenere “fuori” - che queste espressioni descrivano) un loop?
Come, infatti, “conosci (qualcosa)”… (con quale “intensità e profondità”) se… “sei guidato da un piano a te sconosciuto”?
E poi, come puoi essere certo/a di qualsiasi “cosa”, se persino ogni sfumatura risente di una “guida a te sconosciuta”?
Bada bene che, questa situazione non è figlia solamente di una “citazione presa da un film, di fantascienza”. Questa situazione, nella quale “sei, ‘qua così’”… è “ad immagine e somiglianza” di quello che apprendi (lo stesso "segnale"), in svariati modi, tutti attorno e dentro a te.
Ossia, gli esempi sovrabbondano ed il non prenderne atto consiste nell’escluderli, per motivi di sopravvivenza e di status quo dominante (che a sua volta si tutela, al fine anch’esso di sopravvivere), in maniera tale da auto isolarti e confinarti, così, in una sorta di bolla auto referente temporale, dalla “scadenza interdipendente dal grado e dallo stato di inerzia circolare o, loop, della Massa umana”.
Senza “osservazione (partecipazione) umana”, qualsiasi “castello” si sfalda e collassa su/in se stesso.