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lunedì 1 ottobre 2012

Abitudini codificate = programma di comportamento.




Il ruolo delle abitudini nella nostra Vita è codificato. Esse rassomigliano a programmi che, una volta scritti ed attivati, si installano in noi e da quel momento iniziano ad emettere forme d’onda vibrazionali nella struttura umana. 

La loro esistenza è simile all’innalzamento di antenne per le telecomunicazioni o ripetitori del segnale o stazioni radio, televisive, etc. all’interno di zone abitate.

Il campo frequenziale delle abitudini è in grado di interagire con la struttura armonica esistenziale del genere umano e dell'individuo. Esse rappresentano il 'rumore dei passi e del respiro' delle forme pensiero

Il paragone col mondo al silicio dei computer è molto forte ed attinente e la loro miglior descrizione è rappresentata dall’analogia con un programma codificato in linguaggio macchina, compilato. Esso svolge una precisa funzione. Tanti programmi codificati formano il 'comportamento sociale' della comunità di programmi, gestiti dalla Cpu/Dna centrale

Anche nei computer esiste il concetto di Tempo, infatti l’intero funzionamento collettivo è regolamentato dal meccanismo di Clock:

in elettronica il termine clock indica un segnale periodico, generalmente un'onda quadra, utilizzato per sincronizzare il funzionamento dei dispositivi elettronici digitali. Può essere generato da qualsiasi oscillatore, si usa generalmente il tipo a quarzo per la sua alta stabilità di oscillazione...

La velocità o frequenza di clock è il numero di commutazioni tra i due livelli logici '0' e '1', che circuiti logici interni ad un'unità di calcolo o di un microprocessore sono in grado di eseguire nell'unità di tempo di un minuto secondo, ed è espressa in cicli al secondo, o hertz, e suoi multipli; normalmente per eseguire un'istruzione o una semplice somma sono necessari più cicli di clock. 

Maggiore è la frequenza, più sono le operazioni che possono essere eseguite nello stesso lasso di tempo. Per aumentare le prestazioni di una CPU quindi è possibile agire sul clock. Visto che tale valore è limitato dal circuito logico più lento, è facile che alcuni circuiti molto complessi causino 'colli di bottiglia' con conseguente riduzione delle prestazioni generali

Per ovviare a questo problema è possibile ridurre la lunghezza massima dei circuiti logici spezzando in più parti quelli di lunghezza eccessiva. Le operazioni quindi non sarebbero più completate in un solo ciclo di clock…
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Ora, la frequenza della Terra si sta alzando, secondo la sequenza di Fibonacci, da 8 a 13 Hertz (maggiore è la frequenza, più sono le operazioni che possono essere eseguite nello stesso lasso di tempo. Per aumentare le prestazioni di una CPU quindi è possibile agire sul clock), per cui il genere umano è investito della possibilità più estesa di conoscere se stesso, attraverso l’emanazione di un proprio potere concreto, direttamente misurabile dentro e fuori di sé.

Visto che tale valore è limitato dal circuito logico più lento, è facile che alcuni circuiti molto complessi causino 'colli di bottiglia' con conseguente riduzione delle prestazioni generali:

ecco ancora il concetto di ‘Legge di Liebig’, espresso in maniera biodiversa:

la crescita è controllata non dall'ammontare totale delle risorse naturali disponibili, ma dalla disponibilità di quella più scarsa…
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La disponibilità della risorsa più scarsa è, tuttavia, un concetto pratico ed astratto allo stesso tempo. Perché? Vediamolo attraverso un esempio:

la Terra è coperta per i tre quarti della sua superficie da acqua, eppure una simile risorsa, tanto abbondante in molte zone del Globo, è ‘scarsa’, ossia la sua disponibilità non è sufficiente a coprire il fabbisogno in molte zone popolate. 

Questa ‘mezza verità’ è stata confutata da realtà desertiche interamente armonizzate, tramite lo sviluppo di tecnologie atte a desalinizzare l’acqua del mare, vicino. Ossia, la risorsa meno disponibile non è l’acqua quanto l’effetto leva derivante dal possesso di denaro atto a permettere lo sviluppo di tecnologie adatte alla conversione dell'acqua. Più ancora a monte, la disponibilità, nasce dal pensiero, dalle idee, dalle convinzioni di coloro che amministrano la Massa. E se andassimo più a monte ancora? Troveremmo forme pensiero condizionanti e i loro emettitori

Gli emettitori potrebbero essere ancora gli umani in toto, ossia il campo unificato della razza umana, così come il ‘programma di studi’, allo stesso modo della presenza di entità 'altre', interessate alla nostra esistenza in quanto campi d’energia altamente 'nutrizionali'.

Restando, la Legge di Liebig, assolutamente autentica, è difficile collocarla esattamente nello Spazio/Tempo. Tuttavia, mediante Analogia Frattale è possibile osservarla in uno qualsiasi dei suoi livelli al fine di proiettarla ad ogni altro stadio della possibilità.

Ogni realtà locale, all’insegna della biodiversità, racchiude comunanze sottili col Potere che irrora le strutture auto esistenti al di sotto. Le diversità, delle molte zone del Mondo, sono unite da una comune supervisione superiore.

Il rendersene conto, o meno, è anche un fatto derivante dallo stanziamento nelle regioni abitudinarie trascritte dalla/nella propria conduzione esistenziale.

Lo stato delle nostre acquisizioni cambia e si evolve in continuazione. La nostra conoscenza sul ruolo degli ossidanti e antiossidanti, per esempio, si e completamente capovolta negli ultimi cinque anni

Gli ossidanti (naturalmente prodotti dentro la cellula) erano considerati uno spiacevole e tossico sottoprodotto del nostro metabolismo, e gli antiossidanti (anche loro prodotti nelle cellule) erano considerati degli eroi, il cui compito era di ripulirci da questi malvagi e salvarci dalla loro presa tossica

La conoscenza di oggi è più illuminata. Abbiamo scoperto che gli ossidanti giocano un ruolo di messaggero cruciale ed essenziale per mantenere un equilibrio chimico di base dentro e fuori le cellule, e a dire il vero, non potremmo vivere senza di loro
Dr. Gary L. Samuelson 
 
È tutto al contrario, nelle 3d, perché un cammino ancora imberbe trova spinta nella resistenza derivante dalle cosiddette 'avversità', ossia di tutte quelle resistenze atte a generare spinta per azione riflessa o antitetica.

Pressare un contenuto affinché si generi un effetto/conseguenza. 

Sino a quando questa spinta reattiva sarà anche ‘reazionaria, i principi del Controllo avranno la meglio, rafforzandosi di conseguenza, come un muscolo sempre meglio allenato. La differenza avverrà nel momento in cui la reazione sarà di tipo diverso, cioè propositiva/proattiva, incanalando l’energia richiesta dagli istinti più bassi in maniera alternativa.

Allora, il Controllo inizierà ad avvizzirsi come una pianta non più alimentata dal terreno e dalla luce solare. Una pianta che, evidentemente, avrà compiuto il proprio Tempo, iniziando quel processo di riassorbimento nell’Uno, evidentemente solo dopo avere adempiuto alla propria missione.

A cosa crediamo? A cosa siamo indotti a credere? Due domande che sottintendono sempre alla medesima realizzazione. Non importata da ‘chi’ deriva un segnale. Importa il perché della sua presenza

Non cadiamo preda del ‘rumore di fondo’, ma facciamo focus sulla sua essenza e ragione d’essere.

Jasmuheen (balzata alla ribalta internazionale nel 2001, quando ha reso pubblico il suo percorso di ricerca spirituale e la scelta di nutrirsi solo di aria e luce… dieta molto speciale che segue dal 1993), dichiara di trarre alimento direttamente dal Prana, o energia fotonica, attraverso un processo simile alla fotosintesi

ma l’essenza del messaggio di cui si fa portatrice, non è tanto il superamento del bisogno di cibo, quanto la liberazione dagli schemi mentali che soffocano le nostre potenzialità, rendendo difficile l’incontro di ognuno con l’essere divino interiore…
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Ecco il punto:

la liberazione dagli schemi mentali, che soffocano le nostre potenzialità.

Smettiamo di vedere il sasso riflesso nell’acqua. Osserviamolo direttamente. Qual è la sua funzione? Non lo capisce solo dalla sua forma, ma soppesando vibrazionalmente la sua presenza.

La presenza ha un senso che prescinde, molto spesso, dalla forma. Le Piramidi hanno quella forma non a caso, tuttavia nella ragione della loro presenza s’annida il senso della loro materializzazione.

Abitudini e ‘costante di sfasamento’.
Da una visione chiara e diretta del Sè, deriva una chiarezza visiva in generale, pur rimanendo consapevoli dell’esistenza apparente del luogo che ospita. Apparenza che s’avvale o da cui s’emana quella costante di sfasamento, rea di amplificare ogni dubbio o tormento umano. La natura di mezza verità, nella quale siamo immersi, si presta all’unisona sinfonia dello smarrimento, qualora il nostro essere non sia sufficientemente in grado di auto regolamentare la propria capacità visiva interiore o Spiritualità Consapevole.
 
Conosco la metà di voi soltanto a metà e nutro, per meno della metà di voi, metà dell'affetto che meritate…
Bilbo Baggins

Ricordate lo stato di stupore e di smarrimento generale, derivante dalla platea di Hobbit in festoso ascolto delle parole di Bilbo, nella prima puntata del ‘Signore degli Anelli’?

Ecco la costante di sfasamento all’opera. Chi ha orecchie per intendere…

Eccola, allo stesso modo, replicata ai giorni nostri:

bocciata la mozione per ridurre i fondi ai partiti.
Della mozione del deputato Salvatore Vassallo sulla riduzione dei fondi ai partiti presentata alla Camera è stata approvata solo una parte. 

Un contributo finanziario trasferito annualmente a ciascun gruppo parlamentare, che sia di un ammontare non superiore alla metà dell'ammontare complessivo dei fondi assegnati, a titolo individuale, ai deputati che compongono il gruppo per le spese generali e il pagamento dei collaboratori’, questo è quanto stabilito in aula in termini di modifica al regolamento, nulla di più
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Nulla di più. Mi raccomando!

L’utilizzo delle parole non è cambiato dai Tempi in cui il Prete parlava in Latino ad una Massa, che non lo capiva più, e che celebrava despoticamente la Messa, dando le spalle alla platea.

Manipolazione della Massa. Procedimento di radicalizzazione e di intensificazione del processo abitudinario indotto. Sfruttamento dell’Inconscio collettivo, programmato ad hoc al fine di ‘trattenere nelle paludi dello smarrimento esistenziale’. Smarrita la bussola interna, gioco forza è emersa quella esterna

Croce Rossa italiana diventa indipendente, via militari dal 2015.
Il governo ha varato oggi un decreto che trasforma la Croce Rossa italiana in un'associazione indipendente, dopo essere stata per decenni un'istituzione statale.

Sanando quella che viene considerata a livello internazionale un'anomalia, il provvedimento azzera anche, entro il 2015, la presenza dei militari, che l'anno prossimo passeranno da 1.200 a 300, ha riferito un dirigente della Cri che preferisce restare anonimo.

Vengono sanciti alcuni principi fondamentali per il futuro. Prima fra tutti l'autonomia dell'Associazione che, così, non sarà più condizionata come purtroppo accaduto troppe volte nel passato. Dopo un percorso durato anni, la Cri si riposiziona a tutti gli effetti nell'ortodossia del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa’...

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La ‘Croce Rossa’ era condizionata? Ecco, a livello frattale, sin dove si spinga l’Incantesimo.

Vaticano: Osservatore Romano, papiro su 'moglie Gesù' è 'in ogni caso un falso'.
La vicenda del papiro copto che parlerebbe di una presunta ‘moglie’ di Gesù, presentato ad un convegno a Roma da una studiosa statunitense, è ‘in ogni caso un falso’

Lo scrive oggi il direttore dell'Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, storico dell'antichità, in un breve commento che accompagna un'esaustiva analisi del documento da parte del coptologo Alberto Camplani, che insegna storia del cristianesimo all'università di Roma La Sapienza... 

'Nel quadro, del tutto implausibile, di una lettura del fenomeno gnostico tendenziosa e piegata a un'ideologia contemporanea che con la vicenda storica del cristianesimo antico e con la figura di Gesù non ha nulla a che vedere. Insomma, in ogni caso un falso’.
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Come ci si aspettava, la risposta da parte degli organi della Chiesa è stata solamente in una direzione:

quella, meglio conosciuta, del preservare il proprio ruolo all’interno ed all’esterno della società.

È un comportamento assolutamente previsto e nella norma tracciata da questo paradigma. 

Ricordiamo sempre: 

la pianta non più alimentata avvizzisce perché il suo Tempo è finito, la sua presenza fuori luogo, la sua essenza riconvertita e riassorbita nell’Uno.

Il mondo (realtà esteriore) e l’uomo (realtà interiore) sono strutture informative: ‘Se osserviamo il mondo, l’uomo inserito nel mondo e come esso vi si evolve e si sviluppa, possiamo constatare che tutti i cambiamenti si dipartono dall’uomo stesso’. 

Ciò significa che il mondo, la realtà esterna, viene strutturata secondo il consapevole o inconsapevole mondo interiore dell’uomo

Il compito di ogni uomo è quello di imparare a pilotare la consapevolezza’, dice Grigori Grabovoi. ‘Ogni cosa nel nostro mondo possiede informazioni e queste informazioni possono essere modificate in una direzione positiva. Così facendo cambia anche il mondo – in meglio, ovviamente’. La chiave per la comprensione di tutto ciò che esiste nel mondo, nel corpo fisico dell’uomo e di come queste parti interagiscono tra loro, sta nella consapevolezza dell’uomo.

L’uomo è creatore e crea.
 
‘Non è facile portare la consapevolezza fino all’energia del puro spirito per percepire il sapere a livello dell’anima ed è ancor più difficile vedere ogni cosa e comprenderla realmente, ma si tratta di un percorso – il percorso della salvezza di ognuno di noi’.

Grigori Grabovoi; le sue scoperte sono:
  • l’esistenza del campo informatico creativo, che comprende ogni oggetto informativo in ogni luogo del continuum spazio temporale
  • metodi per la conversione dell’informazione di ogni azione in una forma geometrica conosciuta
  • concetti base della rigenerazione di ogni cosa in un qualsiasi intervallo di tempo, attraverso la trasformazione del tempo nella forma spaziale.
Il suo talento fu impiegato anche per riconoscere difetti su computer, macchine ed apparecchiature di ogni tipo, condutture, ecc., tutti oggetti di cui non aveva conoscenza specifica nelle loro singole componenti ma che riusciva tuttavia a sondare indipendentemente dal luogo in cui si trovano gli oggetti al momento dell’analisi e senza abbandonare la sua scrivania; gli era sufficiente conoscere il numero di serie dell’apparecchiatura. Senza sapere come giungesse alle sue conclusioni, gli scienziati russi dovettero riconoscere ogni singola volta la veridicità delle sue affermazioni…

Grabovoi constatò che ogni evento poteva essere modificato

'Le mie previsioni non sono fatali, io cerco costantemente metodi costruttivi a scopo preventivo. Non modifico nessun oggetto, bensì la situazione intorno all’oggetto’…

Grabovoi spiega i suoi successi per il fatto di correggere le situazioni del passato e le cause dei disturbi psicofisici, in modo tale che questi eventi non possano più produrre effetti nel presente. 

Tramite l’uso della consapevolezza e di determinate tecnologie, ogni individuo può pilotare personalmente la sua realtà ed il suo benessere psicofisico…

Rigenerazione e armonizzazione tramite sequenze numeriche.
Ogni sistema possiede la sua particolare e personale vibrazione. A prescindere dal fatto che si tratti di un atomo, di una cellula vivente, di un organo o di un sistema planetario, ogni sistema possiede la sua vibrazione di base da cui si crea la sua forma

Se per qualche ragione il sistema entra in crisi, la sua vibrazione subisce una distorsione che, secondo gli insegnamenti di Grabovoi, si esprime come discostamento dall’ordinamento divino preesistente. Egli vede ogni numero di una sequenza numerica come una frequenza e, grazie alle sue capacità di chiaroveggenza, individua singoli codici numerici con il cui aiuto si possono ricondurre dei disturbi psicofisici nell’ordinamento divino.

Grigori Grabovoi trasmette attraverso le sue tecnologie, che tutto dipende da noi, che tutto è già in noi e che possiamo utilizzare tutto questo sapere per creare l’equilibrio armonico in ogni cosa e pilotare la realtà...

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Grabovoi utilizza quella che io chiamo ‘Analogia Frattale’

Tutto ciò che serve è attorno a noi, adesso e per sempre, a prescindere da quello che sia il nostro stato d’animo, la nostra situazione generale, il nostro livello d’istruzione, etc. L’Analogia Frattale contempla un adattamento vibrazionale della ‘verità’, ripiegando se stessa in se stessa in funzione di ogni diverso usufruitore potenziale.

La 'consapevolezza' è la chiave, anche se tutto è attorno a noi al livello direttamente più accessibile.

Una sequenza sfavorevole associata ad un aereo può determinare la comparsa di vibrazioni indesiderate, al contrario, una sequenza di cifre corrette può determinare la comparsa di condizioni favorevoli. Il metodo Gribovoi di trattamento, si basa su una giusta combinazione di numeri. La corretta successione dei numeri porta l'organismo alla guarigione cioè alla norma.

Se la successione dei numeri , scelta correttamente, porta alla norma è perché la frequenza vibratoria dietro la sequenza numerica è essa stessa una ‘norma’

Il corpo è strutturato in 7 parti principali ognuna associata a una combinazione cifrata di restaurazione della salute:
  • testa : 1819999
  • collo : 18548321
  • mano destra : 1854322
  • mano sinistra : 4851384
  • tronco : 5185213
  • piede destro : 4812531
  • piede sinistro : 485148291
Concentrandosi su una determinata sequenza numerica, sintonizzandosi su questa serie di cifre, si realizza la regolazione dell'organismo in conformità alla normaIl lavoro con le combinazioni delle cifre contribuisce allo sviluppo dello Spirito
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L’abitudine limita ma, allo stesso Tempo, permette di esperimentare a fondo una certa situazione e, dunque, una certa parte di se stessi. Nell’abitudine troviamo esseri che proliferano in quello stato. Tali esseri non sono Demoni o altro, bensì, abitanti di quel luogo che siamo andati ad interessare. La loro presenza ha una funzione. Loro lo sanno? E noi lo sappiamo? Qual’è nostra funzione?
 
Gli Human Bit a cosa servono? 

È troppo disonorevole ritenersi degli ingranaggi di un meccanismo più vasto? Potremmo, al limite, sempre ritenerci la Cpu di un computer, invece di una scheda grafica, no? L’Ego richiede la propria parte, non consapevole che anche l’ultimo degli strumenti di una sinfonia è basilare per il corretto e buon funzionamento dell’intero complesso.

Se nel 2008 uno studente su quattro andava a Wall Street, nel 2011 la percentuale è scesa al 16,6% (dati della Wharton School University della Pennsylvania)…
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Le abitudini cambiano nel Tempo. Anche quelle più radicate.

Io ti guardo e vedo due uomini. L’uomo che sei e l’uomo che dovresti essere. Un giorno i due si incontreranno…
Le riserve.

È importante lottare… senza desiderio di combattere. Molto importante.
Ip Man 2

Dipende anche da noi.
 28092012 S 23,5 – 272 S. Venceslao (Gioventù bruciata) ++
29092012 P 23,4 0 273 Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele (Campi Morfogenetici) +0
30092012 V 23,0 0 274 San Girolamo (Un polarizzante riduttore di biodiversità) +0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 27 settembre 2012

L’ambiente ci riflette mentre noi lo personalizziamo.




Ognuno di noi ‘è’ quello che ‘fa’. Insieme, ‘siamo’ quello che ‘facciamo’. Allo stesso Tempo, ognuno di noi ‘è’ anche il proprio potenziale inespresso, ossia ‘è’ anche quello che ‘non fa’.

Bene… che cosa ce ne facciamo di questa logica deduzione? In che modo ci può servire per riempire il nostro campo energetico, le nostre giornate, il nostro 'senso'?

Diciamo che, ci servirebbe se ci fermassimo a riflettere sulle ‘cose’ che viviamo. Sul valore aggiunto attribuito loro, da chi? Sempre da noi stessi. Ma, non solo. Anche dagli ‘altri’ e dai feedback
‘firmati’, che la Vita, in toto, ci restituisce. Quella ‘firma’ è ancora e sempre la nostra impronta sul/nel Mondo. È come lanciare un boomerang ogni volta. È come agganciare con piena consapevolezza (ricordare) che quando nasce un figlio, nove mesi prima è accaduto qualcosa di propedeutico a quella nascita…

Se nel Mondo appare la droga, c’è un motivo:
  • un motivo esterno a noi
  • un motivo interno a noi.
Ricordiamoci sempre dell’esistenza del loop di auto contenimento. È come muoversi con i getti energetici di Iron Man nelle mani e nei piedi. È una questione di pratica, esercizio ed equilibrio. 

In ogni atto occorre mettere equilibrio e ogni atto conferisce equilibrio.

Quando facciamo esperienza nelle 3d, evidenziamo sempre un cammino simile a quello dell’equilibrista sulla fune con l’asta tra le mani, in direzione ortogonale rispetto all’obiettivo da raggiungere (bastone tra le ruote). L’oscillazione controllata di questa asta permette di compensare i vuoti proporzionali alle mancanze dimostrate, mentre si procede. Se un equilibrista si ferma, sulla fune, non è più facile rimanere in quiete. È apparente, dunque, non fare cose nella Vita per questioni legate ad una presunta sicurezza, figlia evidentemente di una paura inconscia e respirata in infiniti modi.

Il posto fisso ormai è una rarità, frattalmente. Ciò dimostra non come noi tutti si sia diventati dei ‘precari’ della Vita, quanto piuttosto quanto occorra non ristagnare troppo in certe situazioni, per quanto sicure esse sembrino, perché il ritmo dell’esistenza sprona ciclicamente a muoversi, trasformarsi, evolversi in un qualcosa di costantemente diverso, pur rimanendo 'fissa' l’essenza. È esattamente come un pilota d’aereo. Egli si muove con l’apparecchio ma rimane se stesso. Muta la forma, anche intesa come contenuti, ma non la forma dell’essenza che anima il pilota. L’esperienza aumenta. La memoria amplia il proprio bagaglio. 

La consapevolezza del ‘chi si è’, tuttavia, potrebbe risultare assolutamente ferma, se l’esperienza ultradecennale del pilota lo veicolasse a ‘rimanere fermo dentro di sé’.

La dimostrazione è rappresentata da una certa classe nobiliare, che tramanda se stessa in se stessa, avvizzendosi come il volto di Giovanni Agnelli; lo ricordate? Se l’individuo non si 'muove', avvizzisce. L’Avatar umano non è fatto per rimanere fermo troppo a lungo nel Tempo. Con la meditazione ci si arresta per trovare un centro in altra direzione; l’arresto fisico se protratto nel Tempo conduce alla propria sedimentazione

Lo dimostrano coloro che rimangono sospesi in uno stato di coma; al loro risveglio il corpo è completamente rattrappito. Si accorcia e perde flessibilità, come se avesse smarrito quel raggio traente, che lo collegava alla superficie mobile dell’esistenza, esattamente come nel processo della Morte. Ma, per qualcosa che 'se ne va', qualcosa d'altro subentra, allorquando intervengono le forze di decomposizione, ravvivando ‘quello che rimane, come non mai’.

Questa notte ho (sognato?) percepito un’immagine molto chiara di quello che avrei dovuto scrivere questa mattina. Nella mia modalità consueta di sogno/veglia, verso l’ora del risveglio, ho osservato il cammino dell’individuo come costituito da passate di fasci esistenziali che lo vanno a definire sempre più nitidamente. Come una Tac computerizzata, che esegue più passaggi sull’intero corpo per visualizzarne la relativa mappa sul monitor. Una mappa che si definisce progressivamente, passata dopo passata.

Ecco, allo stesso modo, ciò che facciamo coincide con questa visualizzazione artificiale di noi stessi, per mezzo di una macchina nata da noi stessi. Ma, allo stesso Tempo, non nata da noi stessi quanto da esperti che l’hanno concepita e costruita.

È deduttiva la presenza di almeno due concetti di ‘noi stessi’ sovrapposti e contemporaneamente presenti. È deduttiva la nostra multidimensionalità...

Il frattale è, analogamente, che la Vita sia percorsa in quanto ‘soluzione’ prevista da ‘esperti’, che l’hanno progettata allo scopo di permettere la sua vastità. Gli aggiornamenti della mappa del suo territorio, dipendono da quello che noi tutti, gli Human Bit, contribuiamo a rilevare ed a rivelare.

È come recarsi in un luogo per riposare e allo stesso Tempo svolgere un’attività. L’attività in questione è relativa al fare esperienza nei modi direttamente più accessibili e nelle proprie ‘corde’. In questa fase subentra l’ampia distorsione ad opera del giudizio proprio ed altrui.

Nel gioco di riflessi che ne deriva, tutto confonde e puntualizza, allo stesso modo dell’alternarsi alla guida del veicolo umano dei due emisferi del cervello. Il ritmo è la base della Vita. La ciclicità è il sale dell’esistenza. È solo col movimento dei pistoni del motore di un autoveicolo che lo si mette in moto. Certamente esistono ed esisteranno altri tipi diversi di motore, tuttavia il senso del ritmo rimarrà per sempre inalterato, che si tratti della Mer-Ka-Ba o della bicicletta…

Fare una cosa dipende da noi. Il come facciamo quella cosa ci identifica. Il rifare quella cosa ci permette di migliorare ogni processo, come se avessimo la possibilità della ‘moviola in campo’ e del fermo immagine, se proprio serve

La ripetitività contiene il potenziale ancora inespresso. La ripetitività permette di essere anche controllati. La biodiversità autoesiste proprio allo scopo di diversificare la routine, come per rendere non troppo prevedibile il processo di stasi, che si installa nel Tempo attraverso l’abitudine. Il genere umano, in questo senso, è inafferrabile e quanto mai sfuggevole. 

Il raggio traente che ci veicola, nel fare una cosa per la prima volta, al raffinare il processo nel corso del Tempo, è l’opera di un progetto previsto all’origine. Come ce lo potremmo raffigurare altrimenti? L’esperienza deriva dal ricordare e dal fare. Perché tendiamo a ripetere le cose, giorno dopo giorno? Facciamoci caso. È solo quando quella ‘cosa’ l’abbiamo pienamente circumnavigata, che si scosta dal nostro cammino, permettendoci di andare oltre, di avanzare, di accedere ad un qualcosa di diverso.

Fare e disfare, come Penelope? Se serve, sì.

Il senso del verbo ‘servire’, in questo caso è inerente ad una causa ‘non scritta’, mentre è molto evidente il suo significato nell’ambito egoico. La nostra prevedibilità, al cospetto di forze che si oppongono per interesse proprio e per interesse, non scritto, superiore,  è uno dei perni sul quale il motore esistenziale si fonda.

Arrivi in un posto. Ti abitui. Qualcuno ti guarda dall’ultimo piano del grattacielo più alto, in loco. Metti radici e ti fermi nel loop delle abitudini. Quel qualcuno studia il modo per sfruttare la tua presenza nel tuo centro nel suo centro e, nel corso del Tempo, quel qualcuno ti trasforma in una ruota dentata per la sua esistenza, per il suo business. Ora, tu che cosa puoi fare per smuovere le acque? Accorgerti di quel qualcuno mediante il riflesso di quello che sei diventato. Il riflesso è descritto a pieno nell’utilizzo dell’Analogia Frattale’

Ma, l’accorgerti comporta il provare anche paura. Paura che ti bloccherà ancora maggiormente, sino al giorno in cui sarai pronto per ‘andare oltre’. Allora salterai il fossato come se l’avessi sempre fatto. Ciò equivale allo scaricamento di un software aggiuntivo o migliorato del nostro sistema operativo.

Sistema operativo che non abbiamo scritto noi.

Sistema operativo che, tuttavia, riserva infiniti modi di utilizzo
.

La nostra prevedibilità, disegnando loop, permette di attirare quelle forze necessarie per completare processi in stand by o necessitanti di aggiornamento.

Spagna, Rajoy: chiederemo aiuti se tassi alti per troppo tempo.
Se i tassi di interesse sul debito della Spagna rimanessero ‘troppo alti per troppo tempo’, tali da danneggiare l'economia del Paese, ‘posso assicurare al 100 per cento che chiederei un piano di salvataggio’. Lo ha detto il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, in un'intervista al Wall Street Journal…

Link 
 
Ecco perché i tassi sono alti e lo rimarranno nella regione del Tempo. Perché qualcuno ci guadagna, perché ciò inasprirà il cappio al collo, permettendo alla lunga di comprendere dove ci si sia fermati, perché nella ripetizione ci saranno più occasioni per capirsi mentre ci si vede allo specchio

Nessuna demonizzazione di qualsiasi situazione sarà mai in grado di fermare l’avanzata di una genie, che non può fermarsi oltre ad un certo Tempo in un certo luogo.

Stiamo complessivamente consolidando un cammino pregresso e dimenticato all’apparenza, come semi interrati in attesa di dare alla luce delle nuove piantine ‘geneticamente modificate’: 

altri noi stessi per mezzo del meccanismo della nascita.

Nascita fisica, che rispecchia la nascita di un intento, di una idea, di una ispirazione, di una forma energetica alla base di ogni costrutto, di un progetto, etc.

L’iPhone 5 non piace ai designer.
Il design influenza ogni cosa, anche se la gente non lo vuole accettare’.

Denys Mishunov, il noto sviluppatore e designer russo che propone un approccio scientifico al design, ha sostenuto davanti alla platea di 'Fom the front', che fra tutti i rapporti degli schermi in circolazione il migliore sia quello scelto da Apple per tutti gli iPhone precedenti al 5, perché rispetta la regola dei terzi.

Che significa? ‘Oggi il design va approcciato in modo scientifico, dal punto di visto della geometria, della psicologia e della neuroscienza’, spiega Mishunov. 

La regola dei terzi è una specie di formula magica basata sul concetto di sezione aurea e che si traduce in un rapporto di 2 a 3 ed è usata da secoli nella pittura, nella fotografia e nella musica. Fra tutti gli schermi con cui siamo abituati a confrontarci, quello dell'iPhone e di alcuni altri smartphone che usano questo rapporto è quello con maggior appeal’…

Un telefono che è quello che la gente voleva, non quello che vorrà... 

Il design si basa su un rapporto di sofferenza e valore: bisogna sempre rifiutarsi di aggiungere qualcosa che introduce più sofferenza che valore.

Magari le mie foto e i miei video si vedranno meglio sulla tv, ma temo che farò più fatica a usare il nuovo iPhone con una sola mano’. Aral Balkan.

Mishunov sottolinea l'importanza delle forme e della percezione di queste da parte dell'utente: 

'La geometria detta le regole e indirizza l'analisi, creando aspettative per la psicologia e la neuroscienza. Che a sua volta è responsabile delle reazioni del cervello. La geometria è responsabile per l'estetica e le proporzioni, detta la user experience, ma è la psicologia che analizza tutto l'insieme. La geometria è ovunque, tutto quello che percepiamo è collegato alla neuroscienza e basato sulla psicologia'.

Gli ho chiesto, allora, se il design sia connesso con l'innovazione e mi ha risposto così: 

'Sì, perché gli sviluppatori sono artigiani che creano cose utilizzando il design, che non è una forma di arte, ma ha a che fare con il funzionamento delle cose. Che esse siano un iPhone, un sito web o un'auto".
Link

Il design… non è una forma di arte, ma ha a che fare con il funzionamento delle cose.

Ecco, se applichiamo questa formula al design del corpo umano, tutto potrà essere inquadrato in maniera diversa. Siamo funzionali. Per questo abbiamo assunto questa forma. Quando ci fermiamo per troppo Tempo, la nostra funzionalità viene meno. Perché? Perché abbiamo da compiere un altro progetto, invece che tendere a scappare via.

Questo aspetto lo sto comprendendo sempre di più. Io sono sempre stato colui che avrebbe preferito smaterializzarsi immediatamente (per andare dove?) piuttosto che approfondire le vie di una dimensione molto dura ed apparentemente ostica, che richiede fatica, impegno ed autentica comprensione delle vicende che scatena fuori e dentro di noi.

La missione è approfondire la propria conoscenza mediante saturazione del luogo che accoglie. Quando ci accorgeremo di essere tutto e dappertutto, saremo probabilmente pronti per il balzo successivo. 

In Prometheus, il prequel di Alien, nel finale si rimane sbalorditi dall’apertura di scenario a cui si assist. Il prequel di un qualcosa che abbiamo già visto, apre una nuova direzione, allorquando la donna sopravvissuta e vittima sacrificale del loop, parte per il Pianeta degli Ingegneri

In quel momento, il Tempo si divide. In quell’attimo è possibile ancorarsi al passato/loop del già visto ma, comunque, opportuno al fine di maturare in se stessi, oppure prendere la via delle Stelle.

La scelta è nostra, anche se in realtà è una 'non scelta', in quanto l’espansione della propria energia tende ad utilizzare il passato saturato come propellente di spinta per allontanarsene, proprio come si utilizza la presenza di un Pianeta per sfruttare il proprio campo gravitazionale, in maniera tale da non esserne attratti ma, bensì, per ricavarne una spinta necessaria per procedere lungo il cammino.

Coloro che atterrano su un Pianeta è come se fossero bisognosi di quell’esperienza. 

È una scelta, ma anche una necessità. È una 'non scelta', proprio perché una necessità

Alcune osservazioni, compiute in passato su criceti siberiani allevati in laboratorio, hanno mostrato come i roditori facessero ben poco per combattere piccole infezioni se le luci della loro gabbia erano tenute fioche, in una condizione che simula l'illuminazione invernale. Cambiando il pattern luminoso per simulare la luce estiva, si è registrato subito un incremento della risposta immunitaria. 

In modo analogo, chi assume un placebo convinto che si tratti di un farmaco reale può avere una risposta immunitaria due volte maggiore di chi non prende alcuna pillola...

Sia nei criceti che nell'uomo è quindi un intervento esterno a innescare quella serie di reazioni che permettono di ritornare in salute

Accendere o spegnere le proprie difese a seconda delle condizioni ambientali sembrerebbe comportare notevoli benefici in termini evolutivi…

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Questa citazione permette una visione molto alta, nella sua conclusione:

un mosaico di possibilità. Difficile che tutto possa essere ricondotto ad un'unica spiegazione.
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Il potere dell'aspettativa.
Più crediamo che una pillola abbia effetto, più ne avrà...’. Jon Kar Zubieta, professore di Psichiatria all'University of Michigan.

Link 

Non esiste una verità ma solo mezze verità. Kybalion

Biodiversità, Libero Arbitrio, Tempo, Karma… tutto è riscontrabile nella differenza sostanziale che esiste da una impronta digitale umana all’altra.

Impronte che non contengono una traccia apparente del potenziale dell’essere che le ha lasciate né il suo gradiente di aspettativa. Le impronte digitali permettono d’identificare il veicolo fisico ma non di comprenderlo, se non per deduzione, attraverso ciò che è accaduto nel luogo ove sono state rilevate.


Sulla scena di un omicidio o sull’impugnatura di un pistola o sulla carta utilizzata per una lettera d’Amore: 

l’ambiente ci riflette mentre noi lo personalizziamo.

Dipende da noi.
 
26092012 V 23,8 – 270 Santi Cosma e Damiano (Una fiaba per ogni Medico) ++
 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 4 settembre 2012

Implicazioni alla Gotham City.




Il nuovo film di Christopher Nolan, ‘Il cavaliere oscuro. Il ritorno’ - l’episodio conclusivo della trilogia imperniata sulle vicende di Batman, è al pari dell’episodio precedente, 'Il cavaliere oscuro', un lungo passaggio nella notte più buia. 

Infatti, per quasi tre ore, si rimane come impigliati in una trama ossessionante e scandita dall'unica certezza del fluire tagliente di una discesa all’Inferno. Tutto precipita con costante precisione. Sembra che ‘non sia possibile percorrere nessun’altra via, se non quella ancora più tortuosa, da compiere al buio, che conduce prematuramente fuori dalla struttura cinematografica’:

si sente il desiderio che il film finisca al più presto, ma 'anche no'.

È il senso di asfissia e la colorazione di Gotham City, perennemente ‘senza Sole’, che trasmettono un peso al Cuore senza paragoni. Inoltre, lo scorrere per le vie della città di quella vena di dubbio su tutto e tutti, di quel senso di ingratitudine sociale strisciante, di necessità mascherate di bugie, sdegno, egoismo, codardia, beh… ‘danno fastidio’. 

È la Massa che viene colorata in questo modo desolante; un 'insieme separato', che mai appare definitivamente libero di agire e di pensare. La Polizia s’immola per difendere se stessa, la citta, gli altri o ‘cosa’? E la Massa dov’è? Essa viene scambiata per Gotham. Essa diventa la Città e perde definitivamente i proprio connotati.
 
Forse è da ‘lì’ che viene il senso di asfissia più forte. Un super eroe, la Polizia e il Male: non c’è spazio altro per la Massa, che rimane come chiusa nelle proprie case, dietro ad una pseudo sicurezza a prova di coraggio. 

È a questa gente che Batman dona i propri servigi? 

Quando Bane, l’uomo con il respiratore, parla allo stadio alla Massa, dice loro che sono liberi, che 'la città è finalmente loro', ma cosa succede subito dopo? Che viene proclamato lo stato di ‘coprifuoco’ e che nessun individuo potrà superare l’unico ponte rimasto integro, per ‘mettersi in salvo’; il presidio del quale è addirittura ad opera dell’esercito americano, costretto ad impedire ogni traversata per via del ricatto ‘sottile’ di una esplosione nucleare come diretta conseguenza di ogni attraversamento dell’unica via rimasta a collegare la 'città isola' con il resto delle terre ferme.


Gotham sembra Manhattan, anzi ‘lo è’. Isolata, protetta, arroccata nella propria funzione superba di modello per il Mondo. Ma, non solo: Gotham è il Mondo e la ‘storia raccontata’ ci riguarda tutti.
Le riprese si sono svolte nelle seguenti location:
  • Jodhpur, India
  • Londra, Regno Unito
  • Cardington, Regno Unito
  • Pittsburgh, USA
  • Los Angeles, USA
  • New York, USA
  • Newark, USA

L’irruzione nella Borsa Valori di Gotham è contrassegnata da questa recita 'finalmente umana':

-    non c’è nulla da rubare qua dentro.
-    e allora voi che ci fate qua?

Tutto crolla senza speranza alcuna di poter ‘ritornare’. Il Tempo della narrazione passa veloce, al contrario di quello in sala, che invece diventa quasi solido e melmoso. In quella costanza oscura di pendenza verso il baratro, c’è sempre posto per l’erotismo della protagonista femminile di turno e per le fondamenta del prossimo episodio, attraverso la snella ed irreprensibile figura del futuro Robin.

La città si salva alla fine? Concedendo spazio alla fantascienza, sì. È solo in quel modo che il teatro di acciaio e cemento rimane in piedi, rimettendosi in moto dopo la ‘tempesta’. Questo genere di finali cinematografici, probabilmente, costituiscono la nota più mascherata dei film. Perché?

Perché tutto riprende come prima. Tutto rimane inalterato. Ci si pensa? I film iniziano sempre esprimendo un senso di apatia, come minimo, nei confronti del luogo che ‘contiene’ e terminano sempre con una salvezza paradossale, come se un carcerato faccia di tutto per difendere la propria prigione

Che cosa intendo dire? Non che occorra far saltare in aria le città, ma che la Massa è programmata a rimanere e ad alimentare le tentacolari infrastrutture dell’Antisistema, che senza un simile apporto energetico, collasserebbero come castelli di carta bagnati dalla pioggia.

La Massa è come un ombrello per le città e per il potere che vi si cela ‘dietro’.

Non a caso il Male, in questo episodio, si annida ed elabora il proprio piano strategico nelle infrastrutture sotterranee della città. Mentre, in superficie, Gotham festeggia la liberazione dalla criminalità, in profondità, come polvere spazzata furtivamente sotto al tappeto, si prepara la ‘tempesta’.

Il ‘lato oscuro’ è una componente ancora necessaria al fine del proprio risveglio. A volte è solo con  una secchiata d’acqua fredda in faccia che ci si desta da un incantesimo. Ma non a Gotham; infatti il finale preserva tutto e tutti, lasciando inalterata la struttura sociale ed archetipica. Le forze in campo hanno lottato sino all’ultima molecola energetica per cosa?

Solitamente il ‘finale cinematografico’ è puramente indicativo, lasciando il tempo che trova perché dura solo qualche minuto, in contrapposizione al resto della trama in cui tutto sembra precipitare. Ribaltiamo, per una volta, il senso degli eventi:
  • il finale è lo status quo, che equivale allo stato di sonno dettato dal paradigma, ossia è la ‘noia’
  • il resto della trama è la biodiversità, equivalente al risveglio e al senso dell’essere vivi.
Per questo motivo la Massa ‘vuole’ un lieto fine, ma corto rispetto alla possibilità espressa nella trama di poter anche demolire intere città, abitudini, regni, programmazioni. È un sottile gioco inconscio, se ci pensiamo bene. Una sottile richiesta di libertà...

Tutto è bene quel che finisce bene, no? No. Il solito finale fantascientifico e ‘tirato per le orecchie pur che ogni pericolo rientri', è il continuo della programmazione a cui si torna quando si 'esce' dalla sala cinematografica. La ‘Regia 3d’ intende che la gente esca dallo ‘stabilimento’ con il Mondo ‘reale’ sempre intatto e pronto a contenere ogni esperienza disinnescata di Vita.

I film catastrofici, invece, cosa rappresentano? Innanzitutto la biodiversità, l’eccezione che conferma la regola. E poi? Osserviamo bene se il finale ripropone sottilmente la ricostruzione dello stesso scenario, oppure un qualcosa d’altro di più ‘edificante’. È un compito da svolgere, tornando a rivedere ogni finale, con diversa consapevolezza, con maggiore prospettiva.

Ricordiamo sempre che non si può mai fare di tutta l’erba un fascio e che, comunque, l’esperienza di Vita nelle 3d è a carattere auto educativo, proprio come in una scuola o in un campo di addestramento. Come lo vediamo il benedetto bicchiere?


Siamo in/e disegniamo loop. Le 3d ciclano. Ogni corpo è impresso da forze torsionali. Il campo di forze evidenziato da ogni umano è simile ad un giroscopio, la cui padronanza giunge dal nucleo, il quale deve trovare una forma di equilibrio sostenibile nel Tempo, che possiamo chiamare consapevolezza derivante dall’esperienza. Esperienza che fluisce solo attraverso la Vita

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Giovedì scorso la BBC News aveva riportato l'avvistamento di alcuni stuntmen in azione nelle Highlands scozzesi durante le riprese del terzo film di Batman diretto da Christopher Nolan, 'The Dark Knight Rises'. 

Da una settimana cinque paracadusti vestiti di nero si sono lanciati da 8000 piedi sopra il Cairngorm Gliding Club a Feshie Bridge, servendosi di un jet nero. Purtroppo ieri notte qualcosa non ha funzionato e uno degli stuntman è caduto a piombo verso il suolo, ma è incredibilmente sopravvissuto all'incidente atterrando sul tetto di uno chalet, nel quale è rimasto incastrato
Link 
 
Mi chiedo se questo fatto corrisponda a verità. Perché? Perché se fosse accaduto veramente, si potrebbe estendere gli ‘effetti speciali’, derivanti dalla forza energetica della storia narrata nel film, anche alla ‘realtà 3d’. Ciò avrebbe serie implicazioni nei confronti di quello che ‘emana’ da ogni ambito umano, direttamente influenzabile dall’opera di immaginazione creativa umana. Non sarebbe male fare della statistica a tal riguardo. 

Lo spettatore, che assiste alla proiezione della pellicola, non ha veramente la sensazione del pericolo a cui sono andati incontro gli stuntman, i quali quantisticamente potrebbero risentirne positivamente in termini di possibilità e prestazioni. È un discorso a-temporale, ossia caratterizzato da influssi biunivoci lungo l’asse di scorrimento del Tempo. Non solo: 

lo stuntman sufficientemente anche fan delle gesta del super eroe di turno, potrebbe avvolgersi come un mantello di una simile forza, da cui potrebbe derivare protezione e beneficio propria.

Il film è solo un film? Questo non potrà mai accadere. Ogni sforzo creativo umano deriva da/e crea implicazioni allo stesso Tempo:
  • deriva
  • crea.
È un loop. Un campo magnetico che, per le leggi fisiche 3d, attrarrà e manterrà al suo interno o respingerà e manterrà al suo esterno, diventando per questo una ‘solida presenza’

La sua presenza, come quella di un Buco Nero, non è direttamente osservabile se non per gli effetti che lo caratterizzano contornandolo. Ossia indirettamente è possibile accorgersi dell’esistenza di un fulcro di potere simile. Le forme pensiero sono magnetiche e non costituiscono eccezione, da questo punto di vista. 

Quando ci decideremo ad accorgercene?

Una abitudine deriva da una forma magnetica di attenzione, radicata nel Tempo. Chi amministra le abitudini sociali? Chi è al corrente di una simile esistenza o ‘forma di Vita’? Chi ha mantenuto questa sapienza mentre il Mondo rotolava tra le ere? E perché ‘noi’ abbiamo dimenticato?

È un loop. Ok. Ma con senso. Quel senso evolutivo che, se svelato di colpo, potrebbe sorprendere e decretare quell’onda di collasso tanto popolare nei sogni di tutti. Siamo amministrati ma per nostra tutela. È difficile accorgersi della prima ‘istanza’ (siamo amministrati) ma ancora di più della seconda (per nostra tutela). Attraverso Analogia Frattale, tuttavia, possiamo iniziare ad osservare un simile fenomeno, ad esempio, assumendo la visione prospettica del governo di uno Stato o di una città o di un comune qualsiasi:
  • gli organi di amministrazione
  • gli organi di Polizia.
Nulla è per caso e 'tutto quello che lasci viene preso' e, dato che esiste il ‘lato oscuro’, ogni forma di rinuncia equivarrà a 'dare del formaggio ad un topo', attirandolo presso di sé.

La strategia nella strategia nella strategia.

Gotha.
Deriva dal nome della città tedesca di Gotha, dove fra il 1700 e il 1900 si pubblicò un annuario genealogico di case regnanti e aristocratiche. Ha poi assunto il significato di cerchia ristretta di persone che si distinguono per particolari qualità.

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Mi chiedo: 

a Gotham City che genere di particolarità avranno le persone della cerchia ristretta civile? Forse quella di rappresentare gli archetipi della rinuncia, del giudizio e dell’assenza da se stessi, ad immagine e somiglianza frattale, di quelli più presenti sull’intero Globo?
 
Come al solito, dipende anche da noi la 'fattezza del territorio'.


03092012 V 24,3 0 247 San Gregorio Magno (Una famiglia di Papi) – 0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 16 agosto 2012

Come una nota musicale.






Procura Usa convoca Barclays e altre 6 banche per indagine tasso Libor.
Le procure di New York e del Connecticut hanno emanato mandati di comparizione nei confronti dei rappresentanti di sette banche nell'ambito delle indagini sulla presunta manipolazione del tasso interbancario Libor

Lo riferisce una persona informata dei fatti, precisando che le banche in questione sono Barclays, Citigroup, Deutsche Bank, JPMorgan Chase, Hsbc, Royal Bank of Scotland e Ubs. La fonte ha chiesto di rimanere anonima perché non autorizzata a riferire la notizia. Le autorità statunitensi e britanniche avevano già multato la Barclays per 453 milioni di dollari; la banca ha infatti ammesso di aver riferito il falso per mantenere basso il livello del Libor.
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  • presunta manipolazione del tasso interbancario Libor
  • lo riferisce una persona informata dei fatti
  • la fonte ha chiesto di rimanere anonima perché non autorizzata a riferire la notizia
  • la banca (Barclays) ha ammesso di aver riferito il falso per mantenere basso il livello del Libor.

Le notizie circolano in base a quali ‘correnti’? Il punto 1 e 4 sono in ‘antitesi’? Dov’è la ‘presunzione’ se c’è ‘ammissione’ di verità? 

Su cosa sono basate queste informazioni? Su una ‘fuga di notizie’.

Che cosa mettono in luce queste caratteristiche della modalità informativa, tramite la quale giungono determinati input alla società, tramite la quale si diffondono come virus le informazioni? Secondo SPS, tutto ciò mette in luce un modello ‘aperto’ pilotato da uno ‘chiuso’:

luce e ombra.

Ci si ritrova sempre, a questo punto dell’analisi, al classico bivio duale sottinteso dalla domanda:

è nato prima l’uovo o la gallina?

Un loop; un ambito a cerchio regolato da fattori che si scambiano di valore, lasciando inalterato il ‘senso’ compiuto direttamente rilevabile all’interno del loop. Una 'ricerca continua' del mantenimento dell'equilibrio

Un modello che si autoregola mantenendo ‘fisso’ il risultato della combinazione degli eventi

Come se si volesse fare una torta rotonda miscelando diversi ingredienti: 

la forma ottenuta sarebbe sempre la stessa ma con ‘sapore’ magari diverso. 

Ecco, se si mantiene fissa l’osservazione sulla ‘forma’, passano in secondo piano gli ‘ingredienti’ e viceversa. Nelle 3d è la ‘forma’ che tiene banco:

l’energia assume conformazioni inerenti alla ricerca e assunzione di equilibri inerenti al mantenimento della ‘forma’, sia a livello fisico che sottile.

Il cerchio/sfera è la forma più stabile che possa esistere nelle 3d. La ‘forma pensiero’, allo stesso modo, più stabile sarà quella a ‘loop’. Magneticamente ‘qualcosa’ regolerà il mix dei componenti, al fine di mantenere le ‘forme’ all’interno del modello classico, ‘approvato’ a livello dimensionale, da una serie di ‘abitudini’, che la Fisica ha riscontrato osservando le cose dal punto prospettico imperante: 

quello dell’abitudine legata all’asservimento gravitazionale. 

La gravità è ‘solida’ e direttamente riscontrabile (la mela che cade in testa), mentre l’attrazione sottile lo è molto meno agli occhi di un terrestre legato alla percezione sensoriale di superficie.

Di conseguenza, la Vita diverrà un ‘cerchio in equilibrio di parte’: solida, concreta, razionale, etc.

Le ‘forme pensiero’ abitudinarie regoleranno l’usufruizione del Tempo che passa e trascorre come acqua in un fiume. Quando un ‘loop’ si consolida, diventa stabile a prescindere dalla tipologia di verità che lo mantiene intatto. Per cui, sulla Terra 3d, è possibile l’avverarsi di ogni possibile ‘fantasia’, dal momento in cui, se è sufficientemente alimentata, potrà emergere, radicarsi e mantenersi attraverso la programmazione auto esistente dell’energia di possibilità (Sistema di Leggi).

Il discorso è maturo per comprendere che questa ‘programmazione’ è relativa a qualcosa che esiste al di fuori dell’ambito dal/nel quale stiamo ragionando ed esistendo (almeno in parte). È un discorso relativo anche alla coppia di valori:

contenuto e contenimento.

È una forza, un’ispirazione, un campo morfogenetico, una colla, un magnetismo sorgente, una fonte attrattiva, un modello base, una dima, un esempio, una forma che contiene e che trasforma tutto in contenuto, etc.

È qualcosa che 'esiste già'; questa apertura permette di agganciare un altro livello della possibilità auto esistente, ma non permette ancora di ‘uscirne’, sempre che ci sia un’uscita. La legge frattale permette di intuire che ad ogni livello esista la possibilità di comprendere gli ordini diversi della verità. Quindi? Che esiste una sorta di programmazione. Che cos’è una legge se non un programma? Un programma scritto da chi? Da una compartecipazione d’eventi che si miscelano in continuazione dando luogo allo scorrere del Tempo. È ancora un loop e ne siamo ancora dentro

L’umano è come il contenuto dell’atto del contenimento. La barriera corallina è un grande esempio a tal proposito. L’atto del ‘contenere’ è sempre un qualcosa vicino al concetto di prigionia? 

In un certo senso, sì. La programmazione è anche prigionia. A cosa mira questa programmazione? È un discorso relativo alle diverse grandezze dell’esistenza. La dimensione superiore per grandezza determina le regole, le leggi, lo scopo. Le dimensioni inferiori ‘colmano’ il superiore, secondo un volere programmatico iscritto nei ‘registri della legge’

Ecco il loop. Allo stesso Tempo, i Mondi invisibili regolano l’usufruizione della Vita nei Mondi visibili. Basta osservare un corpo umano: 

la malattia è a livello microscopico e mina le basi della superficie emersa. Anche se la sua origine è ancora di diversa Natura (interazione sottile), le varie parti risentono del modello di Vita a cui l’individuo si espone/viene esposto. Ancora un loop

Esiste un livello dal quale è possibile osservare gli altri, come se ci si trovasse su un balcone dimensionale. È come gettare un sasso nello stagno e rimanere ad osservare le increspature che si creano sull’acqua. Quanto è naturale e quanto artificiale, quell’effetto? L’atto che lo veicola è naturale, così come lo sono gli effetti che si generano nel Mondo sottostante, regolato da precise leggi di conservazione dell’equilibrio programmato per abitudine.

La programmazione di uno ‘scenario dimensionale’ si cambia dal livello superiore, ma conoscendo molto bene come funziona e da quali leggi è regolato il livello inferiore. L’effetto domino scatenato riguarda ogni livello della conservazione dell’equilibrio. Equilibrio che dipende dalla forma di programmazione impartita attraverso la polarizzazione abitudinaria del ‘luogo abitato’. 

Ecco una ‘forma’ che assume una connotazione diversa dalla sola figura di contenimento di un loop:

Immagine tratta dal libro 'Prospettiva Vita'
 
Un ‘Sistema Solare’ è un loop. La ‘nota’ generata da quell’insieme è particolare: unica. Il suono è la risultante emanata da quella serie di anelli di contenimento. La risultante è una ‘nota musicale’.

Il segno grafico di una ‘nota musicale’ è multidimensionale: 

disegna una forma di controllo, un punto prospettico che controlla una serie di loop.


Nella notazione musicale, il valore di una nota indica la durata relativa di una nota musicale. Il valore è indicato per mezzo di una simbologia grafica che modifica le parti di una nota: testa, gambo e coda…
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  1. la ‘coda’ è una particella di ricetrasmissione (Uno)
  2. il ‘gambo’ è quello che è al di fuori del loop (Ispirazione)
  3. la ‘testa’ è tutto quello che è programmato (Vita).

La nota musicale è ancora una cellula, una unità del Tutto. Siamo ancora in un loop, ma di diverso grado.

Usando la Terra come punto di riferimento, Lovelock spostò a un certo punto la sua attenzione sull’osservazione proprio della Terra, in cui fenomeni di tipo costante e lineare su Marte e Venere – come la produzione di determinate sostanze in seguito a reazioni chimiche – sulla Terra aveva invece un andamento estremamente anomalo, come se fosse regolato da una specie di centralina interna con il compito di mantenere costanti e uniformi le condizioni di vita.
 
C’è un delicato rapporto nell’atmosfera – per esempio – tra metano e ossigeno, quando la quantità di metano diminuisce entrano in azione determinati insetti in grado di produrre esattamente quello che manca, quando l’equilibrio è ristabilito, cala la popolazione di questi insetti.
 
Nasce così Ipotesi Gaia, che su basi prettamente scientifiche, prende in considerazione il fatto che la Terra sia un organismo vivente autoregolantesi
 
Agli inizi degli anni sessanta il chimico inglese James Lovelock (insieme con la biologa americana Lynn Margulis) concepiscono la terra come unico sistema fisiologico e chiamiamo Gaia quest’ipotesi (con una deformazione del termine greco gea = terra).
 
Un’entità viva.
Secondo questa visione, gli organismi viventi, il clima, l’ambiente terrestre, sono un tutto integrato, un unico superorganismo in cui l’attività dei viventi modifica gli aspetti fisici e questi a loro volta influiscono sull’evoluzione e sul mantenimento della vita sul pianeta.
 
Gaia può essere definita come un sistema complesso i cui costituenti sono i viventi e il loro ambiente materiale che comprende l’atmosfera, gli oceani e la superficie delle rocce.
 
Si tratta di un sistema che si è sviluppato e continua a svilupparsi con un processo evolutivo che coinvolge contemporaneamente i viventi e il loro ambiente. Gli organismi condizionano l’ambiente e questo condiziona le forme della vita. In tale sistema, il clima e la composizione chimica si regolano in maniera automatica (si autoregolano) per mantenersi sempre in uno stato favorevole alla vita; questa autoregolazione si realizza man mano che il sistema si evolve, senza rispondere a nessun progetto preventivo e senza un fine particolare (siamo così sicuri? La differenza consiste tutta nel punto prospettico da cui si osserva/vive. Dicesi: consapevolezza).
 
Gaia è un superorganismo capace di regolare la non-vita per la vita. Una dimostrazione evidente dell’esistenza di Gaia sarebbe la stessa atmosfera definita 'improbabile' da Lovelock. L’aria che respiriamo è infatti una miscela di gas altamente reattivi. Nella sua composizione è presente l’ossigeno indispensabile alla vita, ma insieme con il metano, che reagisce con l’ossigeno in presenza della luce solare formando anidride carbonica e acqua…
 
Lovelock sostiene che le condizioni fisiche e chimiche della superficie della terra, dell’atmosfera, e degli oceani sono state rese e vengono continuamente rese adatte alla vita grazie alla presenza della vita stessa. Quindi l’atmosfera con la sua attuale composizione può essere considerata un prodotto del metabolismo di Gaia, il risultato di uno scambio attivo di gas con gli organismi viventi.
 
Anche il suolo ha origine dalla vita. In ogni centimetro cubo di terreno sono presenti miliardi di organismi microscopici: nello strato superficiale del suolo ci sono batteri fotosintetici e azotofissatori, funghi, muffe e una miriade di invertebrati.
 
Senza vita non vi sarebbe il suolo come lo conosciamo, ma solo inerti corpi rocciosi. Secondo l’ipotesi Gaia le grandi strutture della crosta terrestre non sarebbero soltanto il risultato dei processi endogeni e di quelli meccanici ma anche di quelli biologici.
 
Da quando si è formata, la crosta solida viene continuamente rimodellata dall’azione dell’aria e dell’acqua che si realizza attraverso l’erosione, la sedimentazione e la formazione di suoli e ghiacci. E questa azione è influenzata dagli organismi viventi che per vivere inducono modificazioni nella composizione e nelle caratteristiche termodinamiche dell’atmosfera e degli oceani.
 
Inoltre gli organismi hanno anche un ruolo diretto in questi fenomeni geologici esogeni. Per Lovelock e Margulis tutta la materia vivente sulla Terra, dai virus alle balene e alle sequoie, deve essere considerata come una singola entità vivente capace di mantenere l’atmosfera terrestre nelle condizioni più adatte alle sue necessità.
 
Tutto ciò contrasta con la visione convenzionale che ipotizza che la vita si sia adattata alle condizioni del pianeta e che la vita ha potuto manifestarsi sulla Terra e non altrove nel sistema solare perché solo sulla Terra esistevano le condizioni adatte
Link

Questo dimostra il pensiero espresso in SPS: 

che siamo autoinstallati in uno scenario 3d, inizialmente neutro’ e adatto all’esperienza di Vita e, in definitiva, alla conoscenza di se stessi

Oggi, questo scenario è stato polarizzato dall’esperienza umana. Il tessuto umano è molto simile a quello di una ‘muffa’ o di una ragnatela, o al sistema di radici di un albero, etc.

Noi, tutti insieme, produciamo effetti consistenti sulla Terra 3d.

Bisogna riportare l’equilibrio.
John Carter

Ma da chi è imposto questo ‘equilibrio’? Ci accorgiamo che manca un 'interprete', nonostante i suoi effetti siano estremamente visibili dappertutto? Il tessuto umano potrebbe proprio avere anche questo compito

autoregolare l’equilibrio a partire da se stesso e a cascata sul ‘Tutto’…

Un sistema fotosensibile.

Chi vi da’ il diritto di interferire?
Oh, quante domande. È la tua Terra? … Mica è la tua causa!
E qual è la vostra, di causa?
Non ne abbiamo. Noi non siamo dei poveri mortali, come voi. Noi, siamo eterni… La storia deve seguire il corso che vogliamo che prenda… Il nono raggio è meglio che rimanga ad esseri bestiali sui quali abbiamo il controllo. Facciamo questo gioco da prima che nascesse il loro Pianeta e continueremo a farlo anche dopo che sarà morto il tuo. Non causiamo la distruzione di un Mondo… la manovriamo, la alimentiamo semmai. Su ogni Pianeta ospite va tutto sempre allo stesso modo:

  • la popolazione cresce
  • le società si sfaldano
  • le guerre si diffondono

E, nel frattempo, si trascura il Pianeta, che scompare…
John Carter

La speculazione esterna.
Ma non è solo l'attività interna. Ci sono stati anche, secondo l'analisi presieduta da Valukas, interventi esterni che hanno dato le ‘giuste’ spinte alla banca (Lehman Brothers) per cadere

Diverse investment banking, tra cui Jp Morgan, hanno infatti richiesto garanzie e modificato gli accordi con Lehman, tanto da ridurre la sua liquidità e spingerla, così, verso la bancarotta. Insomma, se le indicazioni in arrivo dall'America saranno confermate e provate ancora una volta, a distanza di anni dal caso Enron, potremo dire che... nulla è cambiato.
Link

Programmazione che tende ad un equilibrio imposto. 

Il tessuto umano può costituire l’elemento nuovo sulla Terra, dell’organismo vivente terrestre, in grado di portare un nuovo equilibrio al quale il tutto potrebbe rapportarsi, riconfigurando l’intero sistema di leggi d’ogni tipo.

Come vediamo il bicchiere? Di fatto, l’umano si è sempre sentito al centro dell’Universo, no? Che cosa significa frattalmente? Che il genere umano è importante e contiene un valore aggiunto notevole. Come un ‘seme’ al suo stato di potenziale intatto, ma non ancora del tutto ‘aperto’. Allo stesso Tempo, ogni umano, è in cammino evolutivo spirituale individuale. 

La Terra 3d cicla.

Saremo in grado di mutare questo equilibrio attraverso la ‘conoscenza di noi stessi’?

È una soluzione indiretta, a prima vista. 

Un qualcosa di sfuggevole e capace di mantenere lontani senza l’opportuna ‘fede’ in se stessi e nel disegno che sostiene la struttura della ‘nota musicale del Creato’.

Dipende anche da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com