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venerdì 7 settembre 2012

Mitico!




Se ci rifiutassimo di trattate coi cattivi, non faremmo affari con nessuno. Il mondo sta esaurendo il petrolio e i Russi giocano in singolo, gli Americani e i Cinesi si spartiscono ciò che rimane.  

Giusto e sbagliato non c’entrano. Noi agiamo in base alla necessità.
007 - Quantum of Solace

Domande:
  1. quale è la necessità che sottintende il governo del Mondo?
  2. i film sono basati solo ed esclusivamente sulla fantasia? O solo ‘quando fa comodo’?
  3. chi decreta il successo di ogni opera umana?
Ecco le auto risposte di SPS, nell’ordine:
  1. dal punto prospettico tridimensionale dell’osservazione è sopravvivere
  2. solo quando fa comodo, ossia il giudizio è di tipo egoico
  3. la Massa.
Più sottilmente:
  1. per sopravvivere si ha bisogno della Massa, che alimenta col proprio lavoro/energia
  2. l’Ego implica che esistano gli ‘altri’, qualcuno con cui confrontarsi e delinearsi o stagliarsi dal panorama complessivo
  3. la Massa sono gli ‘altri’, il collettore finale, sia centrale che periferico di ogni intento da cui, ad esempio, l’eremita tenta di svincolarsi tramite il proprio 'auto esilio'.
Il punto comune è, dunque, la Massa

Essa è come un prezioso tesoro dal tocco fatato di Re Mida. La Massa trasforma in oro tutto quello che tocca. Tuttavia questo ‘oro’, non è di proprietà della Massa, ma di colui/coloro che lo sanno ispirare, estrarre e lavorare. La Massa gode se c’è 'alta marea', ma una simile situazione è mantenuta costantemente sotto controllo dalla Regia, ‘che usa la Massa come reattore energetico di possibilità’:

la Massa è l’antenna, la bacchetta magica, l’amplificatore di potenza - ‘per chi la sa usare’.

Mentre il Sé enuclea la persona nella sua totalità rispetto all’ambiente, l’Io, inscritto nel Sé, è la struttura che percepisce sé stessa ed entra in relazione con altre persone (con il 'loro' Io), distinguendole come 'non-Io'…  

Non è corretto assimilare l’Io all’Ego, come si è talvolta fatto per semplice traduzione linguistica

Va specificato che l’Ego corrisponde ad una forma primordiale di Io, così come la si può notare nel bambino, orientato all’affermazione di sé ed al potere. Se valesse l’assimilazione Io = Ego dovremmo considerare che nella gestione consapevole dell'Io rientrino termini come 'egoico', 'egoista'. 

L’Io corrisponde invece ad una struttura che trascende l’Ego nella sua crescita in consapevolezza che si è affrancata, appunto, dalle pulsioni egoiche…
Link 
 
  1. Io
  2. Ego.
Ossia, livelli diversi dell’osservazione. Stratificazioni dell’essenza e dell’essere, da cui dipende lo status/paradigma di un Reame, di uno Stato, di un Impero.

La ‘necessità’ che muove i Governi è sintonizzata sulla necessità della Massa? 

Limitandosi ad una visione tridimensionale, basata sugli effetti concreti, direi proprio di no. Anzi, è basata proprio sull’esatto opposto. Per oggi limitiamo la nostra capacità osservativa sovradimensionale e Divina e manteniamoci ai fatti concreti, dimenticando anche tutto il bacino relativo al ‘significato’, che una simile esperienza ‘negativa’ comporta in termini di valore aggiunto dal punto di stanziamento dell’Anima.

Il ‘Governo tutela se stesso'. Perché esso è una forma pensiero, che intende sopravvivere il più a lungo possibile e, per farlo, utilizza la propria abitudinaria conosceza, come un Ninja, ossia tutto quello che le sta attorno, perchè è nata da tutto quello che le sta attorno:

per questo motivo il Mondo e la Massa sono regolarmente svuotate di energia e risorse. Il Governo ha trovato la vera free energy (lo sfruttamento del potere magico co creativo della Massa) ma, apparentemente, insiste in questa fase temporale a parlare solo di petrolio e di leggi fisiche insuperabili.

Ma, lasciamo parlare i fatti, come si dice, ‘a tamburo battente’.

Questa notizia va evidenziata e messa in bacheca per sempre o fino a quando sarà superata

Draghi: Acquisto bond sarà illimitato, euro è irreversibile.
Il programma di acquisti di bond da parte della Bce sul mercato secondario sarà illimitato, ‘dobbiamo rassicurare i mercati sulla irreversibilità dell'euro’. 

Lo ha spiegato il presidente dell'Eurotower, Mario Draghi, nella conferenza stampa che ha seguito la riunione del Consiglio dei governatori. ‘Non è previsto - ha detto Draghi - alcun limite quantitativo ex ante per dimensione e portata a queste transazioni monetarie’. 

Il nuovo programma di acquisto della Bce, Outright Monetary Transactions (Omt), riguarderà titoli con scadenza tra 1 e 3 anni e dovrà essere affiancato da azioni simili sul mercato primario dei fondi Efsf e Esm. Il primo programma di acquisti dell'Eurotower, il Securities Markets Programme (Smp), si è concluso con l'acquisto di 210 miliardi di euro di obbligazioni che rimarranno nel portafoglio della Bce.  

Draghi ha spiegato che le spese dell'Omt saranno sterilizzate e l'Eurotower rinuncerà al suo status di creditore privilegiato

Il programma sarà inoltre sospeso dal Consiglio direttivo della Bce se gli Stati non rispetteranno gli impegni presi per l'attivazione degli acquisti.

‘C'era una persona che non era d'accordo, ma noi non divulghiamo questi dettagli del nostro lavoro’, ha risposto il numero uno della Bce a un giornalista che gli chiedeva a proposito del voto sul piano di acquisto di bond. ‘Sta a voi - ha detto Draghi ai cronisti - capire di chi sto parlando’…

Draghi ha affermato con forza che la Bce ‘agisce strettamente nel solco del suo mandato’ e ha aggiunto che manterrà ‘la sua indipendenza’. ‘Noi abbiano definito - ha aggiunto Draghi - un quadro di condizionalità, ma spetta ai governi stessi e alla Commissione e all'Fmi assumere la forma precisa di questa condizionalità’…

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Utilizziamo il Metodo Indiretto e l’Analogia Frattale per decodificare questo 'atto di forza':
  • illimitato
  • irreversibile
  • sterilizzazione delle spese
  • rinuncerà al suo status di creditore privilegiato
  • il programma sarà inoltre sospeso dal Consiglio direttivo della Bce se gli Stati non rispetteranno gli impegni presi per l'attivazione degli acquisti
  • c'era una persona che non era d'accordo
  • la Bce agisce strettamente nel solco del suo mandato
  • la Bce manterrà la sua indipendenza
  • spetta ai governi stessi e alla Commissione e all'Fmi assumere la forma precisa di questa condizionalità.
Questa è una vera e propria ‘dichiarazione di guerra’ a tutto quello che si sta manifestando di nuovo. La biodiversità è rispettata da quella persona non d’accordo, ma allo stesso Tempo c’è il serio tentativo di polarizzarla il più possibile.  

Questa sapete che cosa è? È Paura.

I grandi strumenti messi in atto derivano dal fatto che l’organismo in questione, la Bce, è molto potente. Indirettamente ci stanno dicendo che essi hanno il potere di decidere la direzione del Mondo. Leggete e riflettete per bene sugli aggettivi utilizzati. È imperativo questo discorso. 

Ora, anche il baro che gioca a Poker può dar a pensare apparentemente di essere messo 'molto bene', tuttavia in questo ambito apparente di amministrazione di centinaia di milioni di persone è vero l’assunto che il denaro può tutto

La Bce stampa denaro all’infinito. Dunque? La crisi è creata a tavolino. Perchè non può esserci crisi in un 'reame' simile...

Esiste per determinati scopi

Ad esempio, osserviamo lo status della Bce prima e dopo la crisi. C’è una notevole differenza in termini di presa di potere, vero? Un’azione molto simile, per velocità e tempistiche, all’invasione di Stati sovrani subito dopo il crollo delle Torri Gemelle del 2001.

Lo stile è lo stesso.

Attenzione, poi, al termine ‘sterilizzazione’. Il debito spazzatura scompare, giacendo nella pancia della Bce. Ecco il collettore finale di ogni ‘pianto’, di ogni lacrima versata dagli individui, per i quali il loro debito è vero e sterilizzabile solo attraverso il meccanismo del versamento di denaro, ossia in conseguenza di una modifica del proprio stile di Vita, ossia del proprio comportamento, ossia della levigatura verso il basso dei propri desideri, etc.

Lo vedete il vettore impoverente, che deflagra all’interno degli umani? Il vettore del debito

Ma facciamo uno schemino di massima, autorizzato proprio da queste dichiarazioni, che ieri hanno spinto i Mercati al rialzo corposo (frattalmente ciò significa che ‘tutti’ fanno il tifo per mantenere questo scenario 3d, anche se sanno benissimo che è ‘sbagliato’):
  • il comportamento delle banche è stato giudicato come fraudolento, truffaldino, immorale, etc.
  • questo comportamento  è stato permesso indirettamente dalla legislatura esistente e dai vuoti di legislatura, cioè dalla Regia.
Ora, la Bce afferma che acquisterà debito spazzatura, per ‘farlo sparire magicamente’, in carico agli Stati, che lo hanno comprato dalle banche per salvarle, e che lo farà con forza inesauribile, visto che il denaro è virtuale e infinito perchè è una consuetudine, un accordo sottile. Ciò equivale a farci capire, frattalmente, che la Bce opera nella stessa direzione delle altre banche, il cui comportamento è stato giudicato fraudolento da ogni persona di buon senso.

O meglio, che le altre banche operano su mandato della Bce, a sua immagine e somiglianza. A loro piace ‘vincere facile’…

E che quindi la crisi è organizzata, emanata dall’alto. Lo scopo è definito nella frase:

noi agiamo in base alla necessità…
007 - Quantum of Solace

In poche parole la Regia permette un certo comportamento, se questo può servire alle proprie necessità. C’è dunque premeditazione, ordine, intenzione.

C’è il perdono, come se nulla fosse accaduto. Peccato che i debiti per la Massa e i guadagni per le banche rimangano sul piano della realtà.

Questo è lo status di coloro che ci amministrano la Vita, visto dal punto prospettico 3d. Lasciamo perdere il discorso di dimensione scuola e di auto educazione, per oggi.

Vediamo la biodiversità all’opera in un contesto, in una risacca, di sterilizzazione comoda delle conseguenze, come dirette derivazioni di comportamenti immorali sanciti per legge, autorizzati o sopportati per scopi ‘superiori’ e, ancora, direttamente o indirettamente ispirati.

Bundesbank contro Bce: Rischio politica monetaria sottomessa a fiscale.
La Bundesbank ribadisce la sua contrarietà al piano di acquisto di bond da parte della Bce. Il presidente della Banca centrale tedesca, Jens Weidmann, ha spiegato che ‘la politica monetaria rischia di essere sottomessa alla politica fiscale’, secondo quanto riporta il Financial Times

Weidmann ritiene ancora che, se adottato, il programma ‘equivarrebbe a un finanziamento dei governi’, i quali ‘potrebbero posticipare le riforme necessarie minando ulteriormente la fiducia nella capacità dei leader dell'eurozona di risolvere la crisi’. 

Inoltre, il numero uno della 'Buba' ritiene che si ‘mette in pericolo la capacità della politica monetaria di salvaguardare la stabilità dei prezzi nell'area dell'euro’.
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Posticipare le riforme necessarie

frase magica che mette in evidenza lo stato ancora molto intenso dell’incantesimo.

Notiamo come i vari attori recitino la propria parte, ma che in realtà nulla cambi mai veramente nel modello di conduzione del Mondo.

Rehn: Piano Bce è nel suo mandato, Commissione Ue pronta a cooperare.
Il piano di acquisti di bond annunciato oggi dalla Bce ‘dovrebbe contribuire a ristabilire la fiducia degli investitori’, migliorando il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, ‘nel mandato principale della Bce e nella sua piena indipendenza’. 

Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, che ha sottolineato che Bruxelles ‘è pronta a fare la sua parte per una sorveglianza rafforzata, rigorosa ed efficace’...

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Ognuno recita una parte, la propria parte. Ma la sinfonia è unica. Cos’altro serve per farlo capire chiaramente alla Massa? Le vere conseguenze quali sono? Viviamo forse in un Mondo che ci soddisfa? Siamo felici ed onorati di quello che ci circonda? Cerchiamo di andare oltre al fatto che con uno stipendio base possiamo comprare il nuovo I-Phone 5, magari a rate. Non c’è dell’altro da capire? Da intendere? Da volere? Non c’è forse qualcosa di strano in questo Mondo? Ne siamo orgogliosi? Mi sembra proprio di poter dire di ‘no’. Vero? E allora!

Noi alimentiamo e rendiamo possibile questa versione 'junk' del Mondo.

Crisi: Ue, in Europa 116 milioni di persone a rischio povertà.
‘La disoccupazione è vista come minaccia alla stabilità e alla competitività dell'Europa’. E non potrebbe essere altrimenti. Dal 2008 a giugno 2012 il tasso di disoccupazione in Europa è passato dal 7% al 10,4%: la crisi ha prodotto in tutta Europa circa 25 milioni di disoccupati, 18 milioni dei quali nell'Eurozona. Ma non c'è solo l'incubo della perdita del posto di lavoro ad agitare gli europei: oggi avere un lavoro non significa avere certezze.

Il lavoro è diventato più precario’, denuncia la Comissione europea. Circa il 94% dei posti di lavoro creati nel 2011 è part-time, una situazione che riguarda persone dai 15 ai 64 anni di età. Inoltre, quattro giovani lavoratori su dieci (il 42,5%) ha contratti a tempo determinato. Preoccupa poi un altro dato: 

nel 2011 il numero delle persone a rischio povertà in Europa è arrivato a 116 milioni… Oltre alla disoccupazione c'è il problema dell'equilibrio dei conti pubblici e delle disuguaglianze sociali
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Le ‘disuguaglianze sociali’ sono anche una diretta derivazione della logica del ‘perdono/sopportazione’, che anima i grandi organismi internazionali. Anche se alla base c’è sempre l’individuo

le Borse esultano, non dimentichiamolo. Chi è che esulta? Sono individui. Non solo individui, ma anche individui. Trader e pensionati, universitari e appassionati, padri e madri che vorrebbero arrotondare lo stipendio, etc.

È un gioco sottile, che molto spesso si comprende, ma senza troppa convinzione. Non a caso SPS definisce tutto ciò con il termine ‘incantesimo’.

La speculazione è una leva del Controllo e, molto spesso, la speculazione la esegue direttamente il singolo individuo. Ne siamo coscienti?

Onu lancia appello ad agire per evitare ‘catastrofe’ alimentare.
L'Organizzazione delle nazioni unite lancia, con tre sue agenzie di settore, un appello ad agire in modo ‘rapido e coordinato’ per evitare che gli alti prezzi di mais, grano e soia producano una ‘catastrofe’ alimentare… ‘Dobbiamo agire con urgenza per fare in modo che questi shock non si trasformino in una catastrofe per decine di milioni di persone nei prossimi mesi’...

Le agenzie ipotizzano che le tensioni sui prezzi possano riprodurre una crisi alimentare analoga a quella del 2007-2008 ma ritengono di essere oggi meglio preparate rispetto a cinque anni fa...

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Tutto quello che si mette in pratica è lento, differito, inefficace e punta alla cura della conseguenza piuttosto che alla cura della causa. Causa che ieri, Draghi, ha incarnato alla perfezione. Ieri l’abbiamo proprio vista all’opera. Senza insabbiamenti di parte. Chiara. Evidente come il Sole. E siamo riusciti a scambiarla ugualmente ed ancora per lo stesso abbaglio consueto che amministra il gregge da tosare.

Mario Monti e i leader rassicuranti: la crisi? Esiste quando fa comodo.
La ripresa è dentro di noi’. Lo ha detto Mario Monti…è davvero credibile che l'Italia sia già finita fuori dalla crisi? O siamo all'ottimismo di facciata? 

Come dobbiamo interpretare questa sortita di Monti, che fino ad oggi, a fronte di un cauto ottimismo, ha sempre parlato di crescita, ma non senza rigore (salvo poi virare e spiegare più volte che troppo rigore fa male)? E come dobbiamo interpretarla a fronte di dati agghiaccianti quali, ad esempio, i fallimenti record in Italia? Viene da pensare – qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato, ma raramente si sbaglia

Negare l'evidenza, lanciare messaggi positivi, diretti ai mercati, agli investitori, ai cittadini il cui morale dev'essere tenuto su a tutti i costi… 

Se poi ci si prende la briga di andare a vedere in casa d'altri, scopriremo che nei titoli di giornale e nelle dichiarazioni è tutto un rassicurare

Hollande rassicura la Merkel sul fiscal compact, la Merkel rassicura Samaras sulla permanenza nell'Euro della Grecia, sempre la Merkel rassicura i mercati, Draghi rassicura sulla moneta unica l'Europa e, in Cina, Van Rompuy rassicura i cinesi sull'Euro. Insomma: 

tutti rassicurano tutti, in un colossale giro di pacche sulle spalle nazionale e internazionale… 

Ai piani alti ci si può rassicurare vicendevolmente. I ricaschi del gioco, le sue conseguenze sociali? Di quelle ci si occuperà più avanti. Intanto, si rassicurano tutti. Ma solo dopo che sono state introdotte misure restrittive. Fateci caso: 

Monti ha cavalcato la retorica dell'ottimismo, sì, di recente. Ma prima ha chiesto i sacrifici e le lacrime e il sangue. Ottenuti quelli, è il momento di parlar di ripresa. Fino alla prossima volta.
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Intanto, cosa succede sui Mercati d’oltreoceano Americani?
 
Nessuno parla del nuovo massimo storico di Wall Street.
Intanto lo S&P500, nella versione ‘total return’, ha raggiunto la scorsa settimana un nuovo massimo storico. Sì, proprio così: 

è stato scavalcato il picco del 2007

E, clamorosamente, senza che i media se ne siano accorti. Bene così: 

non c’è niente di meglio di un bull market ignorato dalla massa. Quella stessa massa indotta in primavera a credere che sarebbe andata a finire come nel 2010 e nel 2011. Così non è stato.
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I Media sono indottrinati nella loro politica. Non è vero che non se ne sono accorti. È vero che non dovevano dare luce alla questione. Infatti, il record storico è nella versione ‘oscura’ dell’indice. 

Chi guarda al Dow Jones, ad esempio, lo vede ancora sotto al massimo storico. È tutto controllato in maniera impressionante. Come si potrebbe spiegare un nuovo massimo storico delle Borse, in un situazione simile? Un record a cui la Massa non ha partecipato, se non nella sua fase inversa, come al solito.

Cosa fanno oggi i banchieri che hanno scatenato la crisi?
Il 'Fatto Quotidiano' riprende un articolo comparso sul quotidiano economico tedesco Handelsblatt, che ci informa sulle recenti occupazioni di chi ha ridotto il mondo sul lastrico. Ovviamente, la maggior parte di loro continuano a passarsela piuttosto bene.

Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit dal 1998 al 2010. Dopo aver portato quasi al fallimento il più grande gruppo bancario nostrano con la sua strategia di acquisizioni e l'adozione di pratiche come la vendita di derivati alle società e agli enti pubblici o di titoli Parmalat e Cirio nonché di bond argentini poco prima dei rispettivi crack e dopo essere stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Milano per frode fiscale attraverso l'operazione Brontos, ha ricevuto da Unicredit una buonuscita di 40 milioni di euro ed è passato a capo di Monte dei Paschi di Siena, i cui enormi problemi finanziari e giudiziari sono cronaca di questi mesi.

Un ruolo di primo piano l'ha giocato anche Kathleen Corbet, presidente di Standard & Poor's fino al 2007. L'agenzia di rating ha alimentato la bolla dei mutui subprime assegnando il rating più alto alle 'obbligazioni salsiccia', come se fossero investimenti privi di rischio. Questo naturalmente non per generosità d'animo o superficialità, ma perché le stesse banche che vendevano quei titoli pagavano Standard & Poor's. Oggi risulta all'opera presso una banca d'investimento che lavora nel settore dell'energia… Quando si parla di meritocrazia...

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Il rialzo degli ultimi Tempi, dopo il minimo del ciclo a 4 anni, iniziato nel marzo 2009, era nell’aria? Se così fosse quel ciclo sarebbe già finito e saremmo nel nuovo e sarebbe davvero festa? D'altronde con decisioni di ferro annunciate anche ieri, come si può pensare al contrario? O è solo una gigantesca ‘caccia agli stop’, per dirla alla Joe Ross?
 
Goldman Sachs compra titoli italiani: cosa c'è sotto?
La banca d'affari americana torna ad acquistare bond del nostro debito. C'è il sospetto di un conflitto di interessi con il governo Monti.

Nei giorni scorsi Goldman Sachs ha consigliato di vendere i titoli di Stato francesi a cinque anni per acquistare quelli italiani. Una decisione che ha suscitato una certa sorpresa nel mondo della finanza e della politica poiché fino a due settimane prima la banca d’affari statunitense mostrava nessuna o pochissima fiducia nei confronti del nostro Paese. Basti pensare che lo scorso 9 agosto aveva venduto sul mercato quasi tutti i titoli di Stato italiani che possedeva, facendo scendere la propria esposizione da 2,5 miliardi a 191 milioni di dollari, riducendola del 92%. Contestualmente Goldman aumentava la propria posizione sui derivati per assicurarsi da eventuali rischi di default per l’Italia…

Questo cambiamento radicale nell’approccio di Goldman Sachs e Fitch verso l’Italia ha determinato più di un interrogativo tra gli osservatori. In particolare un articolo pubblicato da Milano Finanza e firmato da Buddy Fox ha osservato che dietro questa nuova lettura potrebbero celarsi dinamiche torbide.

Il dubbio che viene sollevato riguarda la volatilità delle economie degli Stati

È possibile che 'le loro performance e i loro valori possano modificarsi in un tempo così breve al pari di una qualsiasi impresa quotata, a seguito dei risultati di un trimestre? Decisamente no'. 

Le nazioni infatti tendono ad avere strutture complesse e durature nel tempo. In considerazione di ciò 'il mutato atteggiamento delle banche d’affari internazionali e delle agenzie di rating nei confronti del nostro Paese non può che dipendere da strategie speculative orchestrate dalle prime con il sostegno delle seconde'…

Molti osservatori hanno notato come non possa di certo rappresentare un caso il fatto che Monti abbia lavorato, fino al 2011, come consulente per la banca americana

E Buddy Fox conclude con una considerazione che lascia poco adito alle interpretazioni. ‘Almeno una cosa si poteva fare: non affidare l’incarico a vendere a chi ha speculato contro di noi per il fatto di essere uno speculatore privo di scrupoli e plurindagato nel suo Paese’.
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Attualizzando il discorso relativo alla ‘Filosofia Unitaria’, derivante dalla Presenza, di SPS, è possibile riassumere queste temporanee deduzioni:
  • la crisi è uno strumento nelle mani di una Regia
  • essa è apparente, visto che ha come fulcro la 'mancanza di denaro', che è la quintessenza dell’apparenza perchè infinito, e che, dunque, costituisce un simil-paradosso
  • essa serve una necessità della Regia
  • la regia utilizza umani ma non è detto che sia umana, anche se li riguarda da molto vicino
  • il tessuto che ne emerge è che le 3d ciclano secondo necessità, così come ci indica il cambio stagionale inserito nell’ottica a loop annuale
  • l’Ascensione trova maggiore senso se contestualizzata ad un simile scenario
  • essa è una scelta di ‘andare via’, ma solo quando e se si è pronti.
La deduzione finale è che ‘tutto serva proprio a questo’

promuoverci ad un livello successivo della conduzione esistenziale mediante lavoro su se stessi. Non intendo credere a qualsiasi altro scenario riduttivo della nostra presenza. 

Preferisco giungere a morire da illuso, che a vivere da parassita inconsapevole! 

Tutti noi abbiamo bisogno di credere in qualcosa: io credo che tra un attimo mi farò una birra.
Homer Simpson

Dipende da me.

06092012 S 26,8 + 250 S. Zaccaria Profeta (L’antesignano del ‘Cavaliere Oscuro’) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 4 settembre 2012

Implicazioni alla Gotham City.




Il nuovo film di Christopher Nolan, ‘Il cavaliere oscuro. Il ritorno’ - l’episodio conclusivo della trilogia imperniata sulle vicende di Batman, è al pari dell’episodio precedente, 'Il cavaliere oscuro', un lungo passaggio nella notte più buia. 

Infatti, per quasi tre ore, si rimane come impigliati in una trama ossessionante e scandita dall'unica certezza del fluire tagliente di una discesa all’Inferno. Tutto precipita con costante precisione. Sembra che ‘non sia possibile percorrere nessun’altra via, se non quella ancora più tortuosa, da compiere al buio, che conduce prematuramente fuori dalla struttura cinematografica’:

si sente il desiderio che il film finisca al più presto, ma 'anche no'.

È il senso di asfissia e la colorazione di Gotham City, perennemente ‘senza Sole’, che trasmettono un peso al Cuore senza paragoni. Inoltre, lo scorrere per le vie della città di quella vena di dubbio su tutto e tutti, di quel senso di ingratitudine sociale strisciante, di necessità mascherate di bugie, sdegno, egoismo, codardia, beh… ‘danno fastidio’. 

È la Massa che viene colorata in questo modo desolante; un 'insieme separato', che mai appare definitivamente libero di agire e di pensare. La Polizia s’immola per difendere se stessa, la citta, gli altri o ‘cosa’? E la Massa dov’è? Essa viene scambiata per Gotham. Essa diventa la Città e perde definitivamente i proprio connotati.
 
Forse è da ‘lì’ che viene il senso di asfissia più forte. Un super eroe, la Polizia e il Male: non c’è spazio altro per la Massa, che rimane come chiusa nelle proprie case, dietro ad una pseudo sicurezza a prova di coraggio. 

È a questa gente che Batman dona i propri servigi? 

Quando Bane, l’uomo con il respiratore, parla allo stadio alla Massa, dice loro che sono liberi, che 'la città è finalmente loro', ma cosa succede subito dopo? Che viene proclamato lo stato di ‘coprifuoco’ e che nessun individuo potrà superare l’unico ponte rimasto integro, per ‘mettersi in salvo’; il presidio del quale è addirittura ad opera dell’esercito americano, costretto ad impedire ogni traversata per via del ricatto ‘sottile’ di una esplosione nucleare come diretta conseguenza di ogni attraversamento dell’unica via rimasta a collegare la 'città isola' con il resto delle terre ferme.


Gotham sembra Manhattan, anzi ‘lo è’. Isolata, protetta, arroccata nella propria funzione superba di modello per il Mondo. Ma, non solo: Gotham è il Mondo e la ‘storia raccontata’ ci riguarda tutti.
Le riprese si sono svolte nelle seguenti location:
  • Jodhpur, India
  • Londra, Regno Unito
  • Cardington, Regno Unito
  • Pittsburgh, USA
  • Los Angeles, USA
  • New York, USA
  • Newark, USA

L’irruzione nella Borsa Valori di Gotham è contrassegnata da questa recita 'finalmente umana':

-    non c’è nulla da rubare qua dentro.
-    e allora voi che ci fate qua?

Tutto crolla senza speranza alcuna di poter ‘ritornare’. Il Tempo della narrazione passa veloce, al contrario di quello in sala, che invece diventa quasi solido e melmoso. In quella costanza oscura di pendenza verso il baratro, c’è sempre posto per l’erotismo della protagonista femminile di turno e per le fondamenta del prossimo episodio, attraverso la snella ed irreprensibile figura del futuro Robin.

La città si salva alla fine? Concedendo spazio alla fantascienza, sì. È solo in quel modo che il teatro di acciaio e cemento rimane in piedi, rimettendosi in moto dopo la ‘tempesta’. Questo genere di finali cinematografici, probabilmente, costituiscono la nota più mascherata dei film. Perché?

Perché tutto riprende come prima. Tutto rimane inalterato. Ci si pensa? I film iniziano sempre esprimendo un senso di apatia, come minimo, nei confronti del luogo che ‘contiene’ e terminano sempre con una salvezza paradossale, come se un carcerato faccia di tutto per difendere la propria prigione

Che cosa intendo dire? Non che occorra far saltare in aria le città, ma che la Massa è programmata a rimanere e ad alimentare le tentacolari infrastrutture dell’Antisistema, che senza un simile apporto energetico, collasserebbero come castelli di carta bagnati dalla pioggia.

La Massa è come un ombrello per le città e per il potere che vi si cela ‘dietro’.

Non a caso il Male, in questo episodio, si annida ed elabora il proprio piano strategico nelle infrastrutture sotterranee della città. Mentre, in superficie, Gotham festeggia la liberazione dalla criminalità, in profondità, come polvere spazzata furtivamente sotto al tappeto, si prepara la ‘tempesta’.

Il ‘lato oscuro’ è una componente ancora necessaria al fine del proprio risveglio. A volte è solo con  una secchiata d’acqua fredda in faccia che ci si desta da un incantesimo. Ma non a Gotham; infatti il finale preserva tutto e tutti, lasciando inalterata la struttura sociale ed archetipica. Le forze in campo hanno lottato sino all’ultima molecola energetica per cosa?

Solitamente il ‘finale cinematografico’ è puramente indicativo, lasciando il tempo che trova perché dura solo qualche minuto, in contrapposizione al resto della trama in cui tutto sembra precipitare. Ribaltiamo, per una volta, il senso degli eventi:
  • il finale è lo status quo, che equivale allo stato di sonno dettato dal paradigma, ossia è la ‘noia’
  • il resto della trama è la biodiversità, equivalente al risveglio e al senso dell’essere vivi.
Per questo motivo la Massa ‘vuole’ un lieto fine, ma corto rispetto alla possibilità espressa nella trama di poter anche demolire intere città, abitudini, regni, programmazioni. È un sottile gioco inconscio, se ci pensiamo bene. Una sottile richiesta di libertà...

Tutto è bene quel che finisce bene, no? No. Il solito finale fantascientifico e ‘tirato per le orecchie pur che ogni pericolo rientri', è il continuo della programmazione a cui si torna quando si 'esce' dalla sala cinematografica. La ‘Regia 3d’ intende che la gente esca dallo ‘stabilimento’ con il Mondo ‘reale’ sempre intatto e pronto a contenere ogni esperienza disinnescata di Vita.

I film catastrofici, invece, cosa rappresentano? Innanzitutto la biodiversità, l’eccezione che conferma la regola. E poi? Osserviamo bene se il finale ripropone sottilmente la ricostruzione dello stesso scenario, oppure un qualcosa d’altro di più ‘edificante’. È un compito da svolgere, tornando a rivedere ogni finale, con diversa consapevolezza, con maggiore prospettiva.

Ricordiamo sempre che non si può mai fare di tutta l’erba un fascio e che, comunque, l’esperienza di Vita nelle 3d è a carattere auto educativo, proprio come in una scuola o in un campo di addestramento. Come lo vediamo il benedetto bicchiere?


Siamo in/e disegniamo loop. Le 3d ciclano. Ogni corpo è impresso da forze torsionali. Il campo di forze evidenziato da ogni umano è simile ad un giroscopio, la cui padronanza giunge dal nucleo, il quale deve trovare una forma di equilibrio sostenibile nel Tempo, che possiamo chiamare consapevolezza derivante dall’esperienza. Esperienza che fluisce solo attraverso la Vita

Link

Giovedì scorso la BBC News aveva riportato l'avvistamento di alcuni stuntmen in azione nelle Highlands scozzesi durante le riprese del terzo film di Batman diretto da Christopher Nolan, 'The Dark Knight Rises'. 

Da una settimana cinque paracadusti vestiti di nero si sono lanciati da 8000 piedi sopra il Cairngorm Gliding Club a Feshie Bridge, servendosi di un jet nero. Purtroppo ieri notte qualcosa non ha funzionato e uno degli stuntman è caduto a piombo verso il suolo, ma è incredibilmente sopravvissuto all'incidente atterrando sul tetto di uno chalet, nel quale è rimasto incastrato
Link 
 
Mi chiedo se questo fatto corrisponda a verità. Perché? Perché se fosse accaduto veramente, si potrebbe estendere gli ‘effetti speciali’, derivanti dalla forza energetica della storia narrata nel film, anche alla ‘realtà 3d’. Ciò avrebbe serie implicazioni nei confronti di quello che ‘emana’ da ogni ambito umano, direttamente influenzabile dall’opera di immaginazione creativa umana. Non sarebbe male fare della statistica a tal riguardo. 

Lo spettatore, che assiste alla proiezione della pellicola, non ha veramente la sensazione del pericolo a cui sono andati incontro gli stuntman, i quali quantisticamente potrebbero risentirne positivamente in termini di possibilità e prestazioni. È un discorso a-temporale, ossia caratterizzato da influssi biunivoci lungo l’asse di scorrimento del Tempo. Non solo: 

lo stuntman sufficientemente anche fan delle gesta del super eroe di turno, potrebbe avvolgersi come un mantello di una simile forza, da cui potrebbe derivare protezione e beneficio propria.

Il film è solo un film? Questo non potrà mai accadere. Ogni sforzo creativo umano deriva da/e crea implicazioni allo stesso Tempo:
  • deriva
  • crea.
È un loop. Un campo magnetico che, per le leggi fisiche 3d, attrarrà e manterrà al suo interno o respingerà e manterrà al suo esterno, diventando per questo una ‘solida presenza’

La sua presenza, come quella di un Buco Nero, non è direttamente osservabile se non per gli effetti che lo caratterizzano contornandolo. Ossia indirettamente è possibile accorgersi dell’esistenza di un fulcro di potere simile. Le forme pensiero sono magnetiche e non costituiscono eccezione, da questo punto di vista. 

Quando ci decideremo ad accorgercene?

Una abitudine deriva da una forma magnetica di attenzione, radicata nel Tempo. Chi amministra le abitudini sociali? Chi è al corrente di una simile esistenza o ‘forma di Vita’? Chi ha mantenuto questa sapienza mentre il Mondo rotolava tra le ere? E perché ‘noi’ abbiamo dimenticato?

È un loop. Ok. Ma con senso. Quel senso evolutivo che, se svelato di colpo, potrebbe sorprendere e decretare quell’onda di collasso tanto popolare nei sogni di tutti. Siamo amministrati ma per nostra tutela. È difficile accorgersi della prima ‘istanza’ (siamo amministrati) ma ancora di più della seconda (per nostra tutela). Attraverso Analogia Frattale, tuttavia, possiamo iniziare ad osservare un simile fenomeno, ad esempio, assumendo la visione prospettica del governo di uno Stato o di una città o di un comune qualsiasi:
  • gli organi di amministrazione
  • gli organi di Polizia.
Nulla è per caso e 'tutto quello che lasci viene preso' e, dato che esiste il ‘lato oscuro’, ogni forma di rinuncia equivarrà a 'dare del formaggio ad un topo', attirandolo presso di sé.

La strategia nella strategia nella strategia.

Gotha.
Deriva dal nome della città tedesca di Gotha, dove fra il 1700 e il 1900 si pubblicò un annuario genealogico di case regnanti e aristocratiche. Ha poi assunto il significato di cerchia ristretta di persone che si distinguono per particolari qualità.

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Mi chiedo: 

a Gotham City che genere di particolarità avranno le persone della cerchia ristretta civile? Forse quella di rappresentare gli archetipi della rinuncia, del giudizio e dell’assenza da se stessi, ad immagine e somiglianza frattale, di quelli più presenti sull’intero Globo?
 
Come al solito, dipende anche da noi la 'fattezza del territorio'.


03092012 V 24,3 0 247 San Gregorio Magno (Una famiglia di Papi) – 0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 11 maggio 2012

Identificarsi e riconoscersi nella Massa.




Inquietudine e disagio sociale sono ‘figure’ ambigue della nostra società. Se ne parla sempre, o se ne sente spesso parlare, ma guai a fare un focus più ‘sottile’ su simili questioni. Perché? 

Perché si corre il rischio di essere ‘negativi o pessimisti’ e, in questo Paese, il giudizio conta molto. Siamo nel Paese del ‘Sole’, no? Quello che conta è lamentarsi, perché è di ‘moda’ e mantiene gli altri sul chi va là, e godersi tutto ciò che è possibile ‘triturare’ a livello di 'consumi'.

Il resto è buono per riempire di aria respirata gli ambienti.

La ‘crisi’ inasprisce tutto ciò, ossia separa l’individuo tra ‘parte responsabile e irresponsabile’, proprio come quando si diventa genitori. Sia benedetta la crisi, allora. Tutto parte dalla considerazione che ‘si vive una volta sola’. Da quella prospettiva subentra la Paura di morire e la Paura a 360 gradi.

È corretto, dunque, che non si ‘ricordi’…

La Vita deve essere più 'autentica possibile', al fine di essere una buona insegnante, alla stessa maniera di uno specchio perfetto che alimenta di riflessi le azioni e le cause sorgenti.

Crisi: Passera, a Rischio Tenuta Sociale, Manca Lavoro a Metà Società.
‘Il disagio sociale diffuso è legato alla mancanza di lavoro in Europa in generale ma che nel nostro paese è più ampia di quello che le statistiche dicono’. Ad affermarlo è il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, secondo il quale ‘è a rischio la tenuta economica e sociale del Paese’ perché il disagio investe ‘metà della nostra società’.

Proprio per la mancanza di lavoro: ‘se mettiamo insieme disoccupati, inoccupati, sottoccupati e sospesi arriviamo a 5-6- forse 7 milioni di persone. Se moltiplichiamo per i loro familiari arriviamo alla metà della nostra società’.
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Il disagio sociale e la mancanza di lavoro sono direttamente proporzionali? Certo. Da un certo punto di vista, tuttavia, è proprio quello che deve accadere. Se c’è lavoro per tutti, equivale a dire che c’è ‘droga’ per tutti. Il disagio sociale scompare? Apparentemente. In questa maniera si sostiene che lo status quo è contemplato dal lavorare come modello di riferimento unico e senza alternative.

Il disagio è 'interno' e non dipende dalle condizioni esterne

Quello che si scatena è dovuto al sentirsi in gabbia, a livello sottile. Deriva dal non essere liberi di ‘essere’. Deriva dal fatto che la società è un ampio bacino, che trattiene e forza a ‘cambiare’, ma lo fa in maniera negativa, facendo pensare all’esatto opposto.

Trattiene e forza. Sì, non si tratta di un errore o di un paradosso. La società è duale, per cui ‘tende’ alle due estremità allo stesso Tempo.

Londra, migliaia di poliziotti alle proteste anti-austerity.
Migliaia di agenti di polizia sono scesi in piazza a Londra in una rara dimostrazione di rabbia collettiva verso le misure di austerity del governo, partecipando a una protesta di massa dei lavoratori del settore pubblico che comprende funzionari dell'immigrazione, lavoratori del settore sanitario e carcerario.
 
I sindacati hanno parlato di 400.000 persone in piazza, mentre per il governo sono circa 100.000 manifestanti.
 
In ogni caso, la vista di circa 20.000 poliziotti, non in servizio, col cappello nero in marcia per Londra sarà particolarmente imbarazzante per il premier David Cameron, il cui partito conservatore di centrodestra si definisce quello della legge e dell'ordine.
 
L'inquietudine tra le forze dell'ordine è stata provocata dai drastici tagli al budget della polizia e da un rapporto commissionato dal governo che raccomanda licenziamenti, riduzione degli stipendi e aumento dell'età pensionabile.
Link 
 
La Polizia che scende in piazza delinea un effetto davvero bizzarro e curioso.

Davvero l’Antisistema sta sbagliando la propria ‘misura’? Come si può difendere il ‘Controllo’, in questa maniera? 

Laddove il caso non esista, tutto ciò che sta accadendo, ed è accaduto, è sempre stato un perfetto Piano progettato a tavolino dai ‘docenti’ delle 3d. La Massa è ancora al di là dell’essere auto responsabile e il Mondo necessita di un ‘Controllo’. No?

Senza regole dove si andrebbe a finire? Allora ci vuole qualcuno che le ‘faccia’. 

Questo qualcuno lo fa per delega della Massa. La Massa, per cui, è responsabile di coloro che ‘fanno regole’.

Ma cosa succede? Che costoro si sono ritagliati ‘spazi’ protetti da regole ad hoc; ambienti ad atmosfera protetta dalla Massa.

Causa e reazione. Specchio e riflesso. Ma di chi è il riflesso che costoro ‘producono opportunamente’?

Solo della Massa.

Le entità parassite sono persino secondarie rispetto alla Massa.

È la Massa, il ‘raccolto’, che deve maturare.

Il valore aggiunto è il ‘seme’ che è in maturazione a livello di potenziale nella Massa, di possibilità.

Ed, infine, la Massa è ognuno di noi.

Ognuno di noi ha il potere di ‘essere’… svincolato e vincolato, come in Quantistica esiste il concetto di ‘on/off’ allo stesso Tempo.

Uno, nessuno e centomila

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

 

lunedì 14 dicembre 2009

Le antipatie verso la "sveglia".








Partiamo da una considerazione in merito all’attuale “crisi” economica:

il responsabile “specchio” della bolla del debito, il “potere” che si cela dietro le banche, ha sempre guadagnato anche nella fase di “crisi”; l’unica differenza è che il guadagno è occultato alla “vista” con la conseguenza che gli Stati hanno dovuto intervenire, al fine di non vedere collassare l’intero sistema, accollandosi le perdite “private” e trasmutandole in “pubbliche”. Adesso gli Stati, per rientrare dall’enorme debito accumulato, dovranno effettuare tagli pubblici ai “soliti” rami vitali della popolazione: educazione, sanità, pensioni, etc. Mentre il “potere forte” che sta dietro alle banche si avvale addirittura degli aiuti statali e continua a guadagnare, la “massa” subisce l’onda di rientro dell’intervento pubblico, ne paga le conseguenze. La “massa” che si ritiene “senza colpe” paga il “delirio” occulto dell’Antisistema…

Qual è il riflesso che giunge alla “massa” da tutta questa vicenda? Che, depurati dal materialismo del denaro, la vera responsabile dello “sfascio” è solo ed esclusivamente la “massa” ed il relativo “vuoto” che l’Antisistema sta mettendo in luce. La “massa” è troppo indaffarata a “fare altro” per occuparsi direttamente del proprio “futuro”, per questo si è affidata a “qualcuno” al suo esterno per amministrare il suo “tempo”; la “massa” paga “qualcuno” di non ben definito, per governare la crescita della “massa” stessa, “qualcuno” della cui “natura” non si sa nulla e della cui immagine si ha solo una vaga similitudine, un senso di quasi “familiarità”. Ma da cosa è occupata a tempo pieno la “massa”, tanto da non risultare più “capace” di auto amministrarsi? Tanto da risultare necessario l'affidarsi ad un “mercenario” o ad un cosiddetto "professionista". Vediamo in cosa è attualmente assorbita l’attenzione della “massa”. 

Nauseata dalla situazione che “vive” tutti i giorni “essa” guarda altrove:
  • lavora sempre di più
  • lontano da casa, dai propri figli
  • corre sempre perché c’è sempre da correre durante il giorno (non importa se sei leone o gazzella, l’importante è che ti alzi ed inizi a correre…)
  • tra viaggio e lavoro sta fuori casa sempre di più
  • in queste ore trascorse fuori casa fa “cose” che non farebbe mai se fosse in una condizione di “scegliere”
  • alla sera è troppo stanca per fare quello che gli piace, i cosiddetti hobby…
  • da una situazione di “stanchezza”, di debolezza vitale, si adagia spenta a vedere la tv, subendone tutto il relativo condizionamento, ascolta musica a 440 hz che la mantiene in uno stato di disarmonia, si nutre di cibo sempre più “scarico”, si accende per qualche notizia di gossip solo per “evadere” un po’
  • ancora per “evadere”, per combattere lo stress, si allontana ulteriormente da taluni argomenti ritenuti troppo “cerebrali”, troppo “pallosi”, troppo “fuori”, per lasciarsi andare alla deriva davanti ad una consolle per videogiochi di nuova generazione
  • nel tempo libero la “massa” cura il proprio corpo andando a fare “palestra” e massaggi
  • e cura la propria cultura visitando musei, leggendo giornali, navigando in internet, collezionando di tutto
  • la “massa” cerca sempre “altro”, cerca sempre di evadere da se stessa, perché “già lavora 8 ore al giorno, figuriamoci se non ha diritto ad un po’ di divertimento o di relax”
  • la “massa” è stressata dai figli
  • i figli sono stressati dalla “massa”
  • tutti fanno “cose” che non gli interessano
  • la “massa” è interessata al gossip, al sapere i “fatti degli altri”, a guardare “l’erba del vicino che è sempre più verde”
  • la “massa” tradisce il proprio giuramento matrimoniale sempre di più, perché nel matrimonio, nella famiglia, in se  stessa, è sempre più incessante, martellante, il ricordo di un “giuramento” cancellato tramite la creazione dell’Antisistema
  • i giorni trascorrono, il tempo vola, la “massa” dorme
  • la “massa” dorme da sveglia, dorme lavorando, dorme giudicando, dorme vivendo un incubo che si nutre dell’attenzione della “massa”
  • la “massa” schiaccia chi cerca di metterle una sveglia vicino al capo, odia chi fa “rumore” perché sta bene nella situazione conosciuta, anzi sconosciuta, perché “a ben pensarci non c’era qualcosa che doveva fare e che ha dimenticato?”
  • la “massa” sprofonda nell’oblio sull’isola di Circe
  • la “massa” pensa seguendo impulsi che gli nascono nel cervello in chissà quale maniera, non se ne interessa, e perché dovrebbe mai farlo?
  • La “massa” odia il qualunquismo e si deve “schierare”, deve prendere parte al processo di separazione perché è essa stessa separata principalmente da se stessa, quindi sceglie “dove stare”, si auto colloca in ogni ambito sociale
  • La “massa” tifa per una squadra di calcio, per un ciclista, per una moto o per un simbolo
  • La “massa”, divisa, declina ogni responsabilità inerente al proprio futuro a qualcun altro del quale non conosce nulla, perché essa stessa non si conosce
Quanto si potrebbe andare avanti a scrivere così?
E perché lo faccio? Perché?

Perché, che senso ha dare la colpa sempre agli altri?
Non ammettere che, in qualche modo, abbiamo delle responsabilità ben precise nei confronti dello stato di “pulizia” in cui versa la nostra “casa comune”? Perché crediamo in quello che uno “stato” ci trasmette come verità assoluta senza chiederci nulla a tal proposito? Perché dimentichiamo tanto facilmente l’insegnamento della “storia” come un susseguirsi di regni ed imperi che hanno sempre fatto il proprio interesse a scapito della “massa”? Perché oggi dovremmo vivere in un “mondo” diverso? È possibile non "sentire" che lo “scontro” si è spostato ad un livello più sottile? Invisibile! Che i fatti sembrano non coinvolgerci più chiamandoci alle armi, ma lasciandoci nel nostro brodo a bollire senza accorgerci più di nulla? Tramite la tecnologia, il “potere che abbiamo contribuito a creare” sta lavorando al confezionamento di un mondo “perfetto”, fatto a misura d’uomo e per questo vincolato alla propria realtà governata dai sensi illusori di questa dimensione. Una “cella” perfetta come quella “descritta” in Matrix, “dove gli uomini non vivono ma vengono coltivati”. Staccare una entità umana dalla propria comoda visualizzazione è quanto di più difficile, anche perché occorre sempre onorare la rispettiva libera scelta.

Perché le nostre case fisiche brillano nella pulizia, nell’ordine, nelle loro pareti bianche asettiche? Perché vogliamo avere una casa bella, con un grande giardino? Perché vogliamo la proprietà della casa?

Perché vogliamo essere felici…

Perché siamo fatti di desiderio ed intendiamo perseguire tutto ciò che ci conforta anche a scapito degli altri, perché “ci hanno acceso” un conto in banca che nessuno alimenta se non lo facciamo noi stessi. E per mantenere questo “conto” iniziamo a “correre” all’impazzata utilizzando la mente e tutti i nostri “doni” naturali per schierarci e prendere parte, ingrossare le fila, di un tessuto sociale che nemmeno le “organizzazioni preposte” riescono a “disciplinare”…
Perché? Perché “l’indisciplina” è alla fonte, è la sorgente del sistema stesso. È una sua caratteristica di base perché è “fonte di agitazione” e “fonte di cambiamento” in un sistema chiuso, fine a se stesso ma non per via delle sue origini ne per il suo scopo, ma solo per una perdita di “orizzonte” temporale.

“Al termine dello scontro, risulta dal racconto di Cesare, erano stati uccisi quasi 700 legionari e ben 46 centurioni. Il giorno seguente Cesare, convocato l'intero esercito in assemblea, rimproverò la temerarietà, la cupidigia, la sfrenatezza ed indisciplina dei suoi legionari, che non si erano arrestati al segnale della ritirata e che non avevano potuto essere trattenuti neppure dai tribuni militari e dai legati. Egli spiegò, che aveva dovuto abbandonare una vittoria certa, avendo sorpreso il nemico senza comandante e senza cavalleria, per coprire una ritirata nella quale aveva perduto quasi due coorti di armati. Ricordò loro che era compito del loro comandante, stabilire la tattica da adottare in battaglia ed il portare a termine l'operazione. Non era, pertanto, più tollerata alcuna azione di indisciplina del genere per il futuro”.
Cesare, De bello Gallico
Fonte: Wikipedia

Le “masse” indisciplinate, perse in se stesse necessitano del “comando”; l’azione di chi comanda non sempre si prefigge il comune interesse perché, persino nel ruolo di comandante, si rispecchia lo status disarmonico della “massa”. Nasce un comando più alto allora, quello dell’Antisistema, fatto da tutta la “massa”, ma anch’esso limitato dalla “massa” stessa, dai voleri della “massa”. E più la “massa” s’illude più il “potere” sopravvive alla sua naturale data di scadenza…