venerdì 6 febbraio 2015

Cosa è la “sensibilità”?


Auto isolamento indotto...
Battuta Schaeuble a Varoufakis:
abbiamo concordato un disaccordo”.
"Ci siamo trovati d'accordo nel dissentire tra noi
Nel colloquio col ministro greco non ho potuto negare il mio scetticismo su alcune misure annunciate dal nuovo governo di Atene che non vanno nella giusta direzione"…
Wolfgang Schaeuble (ministro delle finanze tedesco)

"Come ha affermato Schauble, non abbiamo trovato un accordo ma non era previsto in questa occasione”…
Yanis Varoufakis (ministro delle finanze greco)

Link
La (questa forma emersa/conosciuta di) sensibilità è una “(re)cita”
una re-cit(a)-(a)zione.
È, ora, molto difficile renderti conto di qualcosa che è, nel frattempo, (di)venuto “normale”. Il vantaggio accumulato da “coloro che hanno potuto pianificare tutta la normalità”, è enorme rispetto a te, che (con)segui.
Chi prima arriva, meglio alloggia” (anche "chi rimane o ricorda")...
Renditi conto che tu non hai nemmeno (più) la pallida idea, di molti fatti che si sono succeduti in un tempo “mai esistito”, sia per la “tua” memoria che per il “tuo” status quo.
Il fatto cardinale è, tuttavia, che il “controllo” esiste anche se tu non (ri)tieni affatto. E, questa verità, rende completamente innocua la tua capacità di ignorare qualcosa, affinchè questa non esista/(ri)accada.
Se tu non “vedi”, non significa nulla relativamente a quello che, semplicemente, non vedi ma “è” ugualmente.
"La legge non ammette... ignoranza".
Qualcosa che, anzi, si avvantaggia da questa “tua” cecità, perché tale “difetto” (di)scende da una delle strategie del principio che non intende essere portato ad emersione, nella realtà di (ri)ferimento (mascheramento, camaleontismo, mimetismo).

In natura esistono simili forme di Vita “emersa”, per motivi che hanno a che fare con la (re)distribuzione frattale espansa (come, suppongo, tu abbia iniziato a ricomprendere).
Se questa è la tua “(in)sensibilità alla luce” (visione), questa è anche la tua (in)sensibilità al suono, alla profondità di campo, alla prospettiva, alla conoscenza, alla lungimiranza, etc.

(In)somma, per pareggiare il conto, hai – guarda caso – una elevata capacità di tutto quello che “serve” per renderti dubbioso (intuito, istinto, percezione, etc.) e per (man)tenerti “qua, così”, ossia:
(ri)colmo di paure, di incubi, di pesi e zavorre d’ogni tipo, di dolori e di (bi)sogni costantemente da alimentare (sfuggevoli quanto l’aria che respiri), di dipendenze, di ansie da prestazione, di (rin)corse verso qualcosa che tende ad essere sempre scarno/(sc)arso, etc.
La “tua” sensibilità è (in)dubbia. E tutto ha più di un significato sovrapposto e sovraesposto alla luce di una “curvatura del tutto”, che costantemente “obbliga” (inerzia, piano inclinato, abitudine, legge, paradigma, credo, tendenza, moda, educazione, seguito, etc.).
 

giovedì 5 febbraio 2015

Il Sole è uno strumento.




Cosa è un ricatto a norma di legge? È un (di)pendere… una tenaglia che si stringe attorno/alla tua “libera e sovrana scelta”.
La tua “libertà” è in ostaggio, dunque. Di chi/che cosa?
Bce: verso stop finanziamento a banche greche.
La Bce ha annunciato che non permetterà oltre, alle banche greche, di utilizzare i suoi titoli di stato quale garanzia per approvvigionarsi di nuova liquidità. Lo ha deciso il direttivo dell'Eurotower.
Alla Grecia fu concessa tale possibilità con una deroga nel 2010.
Link
Ment®e la “(s)fiduciata” S&P (Standard & Poor's) lavora sempre alle dipendenze (Anti)Sistemiche…
Grecia, S&P rivede outlook da stabile a "creditwatch negativo"
È quanto fa sapere l'agenzia in una nota in cui spiega che potrebbe tagliare anche il rating sovrano di Atene in caso di stallo nei negoziati con Ue, Bce e Fmi.
Secondo l'agenzia, il rating di Atene riflette le politiche economiche e di bilancio nei piani del governo insediatosi lunedì considerate incompatibili con il quadro politico su cui si è giunti a un accordo.
S&P - prosegue la nota - considera "la recente accelerazione nel ritmo del ritiro dei depositi dalle banche greche, il contestuale aumento nei finanziamenti Bce alle banche, come un timore per il credito".
Link
La "manovra a tenaglia" contro la Grecia, procede, nonostante tutto.
Usa: Sec sospende S&P e la multa per 80 milioni di dollari.
L'agenzia internazionale Standard&Poor's è stata multata per 80 milioni di dollari dalla Sec, la Consob Usa, la quale l'ha anche sospesa dalla valutazione dei rating di gran parte del mercato statunitense delle obbligazioni sui mutui.
Le sanzioni sono state decise in quanto S&P avrebbe ingannato gli investitori sulla metodologia utilizzata nel 2011 per valutare 8 società Usa di cartolarizzazione sui mutui. S&P pagherà 58 milioni di dollari più altri 19 milioni aggiuntivi al procuratore generale di New York e del Massachusets per regolarizzare la sua posizione.
Link
S&P è stata sospesa solo per quanto (ri)guarda il mercato statunitense. Come a dire che, per l'ambito internazionale, "va tutto bene così".
S&P trova l'accordo con gli Usa: multa da 1,5 miliardi sui rating.
L'agenzia aveva emesso giudizi "gonfiati" prima dello scoppio della crisi dei mutui. Ora paga una cifra senza precedenti. Nella transazione, però, non c'è ammissione di colpevolezza.
La notizia era attesa e alla fine l'ufficialità è arrivata:
Standard & Poor's ha trovato un accordo con le autorità americane in base al quale verserà 1,5 miliardi di dollari per risolvere casi legali in cui l'agenzia è stata accusata di avere gonfiato i rating di bond prima dello scoppio della crisi del 2008.
Il gruppo, parte di Mcgraw Hill Financial, verserà 687,5 milioni di dollari al Dipartimento americano di giustizia, mentre 19 Stati americani oltre al District of Columbia condivideranno una cifra simile. Separatamente S&P ha raggiunto un accordo da 125 milioni di dollari con California public employees retirement system (Calpers), il fondo pensione più grande della nazione.

La somma accordata con il dipartimento di giustizia è da record:
nessuna agenzia di rating ha prima d'ora pagato una cifra simile per risolvere accuse legate a frodi che hanno portato alla crisi.
La tesi del governo Usa era che S&P ha fuorviato gli investitori dando rating massimi a bond garantiti da mutui residenziali, rating che poi si sono rivelati inaccurati quando il mercato immobiliare è collassato dando il via a una serie di downgrade e contribuendo alla peggiore crisi dalla grande depressione degli anni 30.
Come parte dell'intesa, tuttavia, S&P non ammette di avere compiuto atti sbagliati. I retroscena vedono anche spiegata la dimensione della sanzione - appunto da record - con il dente avvelenato degli Usa per il fatto che l'agenzia ha declassato il debito degli Stati Uniti nell'estate del 2012.

Nel dare la notizia, Mcgraw Hill ha spiegato che i patteggiamenti saranno riflessi nei conti del quarto trimestre che verranno diffusi il prossimo 12 febbraio.
Link
Finisce quindi tutto così? Con una bella lavata di mani (multa e patteggiamento senza ammissione di colpa alcuna)?

Ma i “danni” prodotti (in)direttamente (crisi) verso la Massa, chi li (ri)paga?
  

mercoledì 4 febbraio 2015

Campagna 12*1000 by SPS.



Oggi SPS ti metterà alla prova, sincerandosi di che "pasta sei fatto/a". E servirà anche a te, per (ri)comprender/lo/ti). 1500 articoli, dopo...
Sergio Mattarella Presidente: "Sarò un arbitro imparziale"… (mancanza di scelta).
Link
Papa: "leggete il Vangelo e guardate meno telenovelas"… (mancanza di alternativa).
Link
Napolitano consegna a Mattarella insegne cavalierato gran croce… (appartenenza all'"ordine").
Link
Che ne pensi? Al di là di ogni “sentito dire” (giudizio):
che ne pensi?
Forse non pensi che… ciò che pensi dipende da "ciò che pensi", ossia, dall’idea che ti sei fatto per… “sentito dire” (il “sentito dire” è sia la tua esperienza che l’esperienza altrui, a te raccontata in qualsiasi modo auto ispirante).
Perché anche la tua esperienza? Beh… perché fai parte di un modello sociale, che ti influenza. Pertanto, la tua esperienza (ri)entra sempre nel piano dell’eclittica del controllo sociale (quello “non apparente”, perché ritenuto impossibile, retrò, fantastico, irreale, da fantascienza, complottista, puerile, etc.).
Tutto influenza e tutto viene influenzato, secondo una scala gerarchica (valore, peso specifico, cifra, appartenenza, etc.), complessa e non solo inerente ai concetti emersi di massa, volume, dimensione, peso, fisica, etc.
Anche la “tua” esperienza è influenzata dall’ambiente che ti circonda, ossia, da quella forma di reale emerso… alla base della “tua” esperienza. Ciò che ti (di)stacca, almeno in parte, da tutto ciò, è quella componente – autenticamente tua – attualmente “senza nome” (tanto per mantenerla distaccata/pura da questo piano di reale).
Immaginala come meglio credi, tanto non cambi la sua valenza potenziale ma, semmai, cambi la sua valenza (d)entro di te (motivazione propria) e i relativi effetti nel piano di reale di (ri)ferimento (efficacia, alternativa, altro, etc.). Ossia, da come la immagini… la “scarichi dentro di te”. Per questo, il grado d’influenza che (ri)trovi auto esistente nella realtà, ti può convincere anche a livello di “scelta potenziale”, mantenendo inalterato il potenziale ma “scegliendo” una versione diluita, modificata... nel senso di depotenziata, disinnescata…
Da "cosa" sei influenzato?

martedì 3 febbraio 2015

In quello che “fai”, c’è scritto quello che “sei” (anche se non sei l'esperto che fa).


Il Nucleo Primo è al centro (attrazione). La sua (com)presenza (in)osservata è dappertutto, per via delle leggi che permeano la realtà. Una su tutte, la frattalità espansa...
Le "tue" convinzioni sono “tutto”, per te. Ma cosa è “te”?
È, probabilmente, la “tua” mente (quello che c’è dentro. La coscienza e l'anima sono proiezioni mentali, a Filtro di Semplificazione attivo). È la somma delle parti o anche di più (conscio + inconscio). Ma, appurando chiaramente che “non conosci perlomeno il “tuo” (in)conscio, significa che “non sai” nulla a proposito di te (che cosa sei, chi sei, da dove arrivi, dove vai, come funzioni, etc.).
(Con)seguentemente, “vivi per come viene”, ma non certo casualmente.
Ergo:
(con)segui.
Ma, anche a questo punto della disamina, giungono spontanee delle altre domande, sempre sul consueto minuetto che si ripete costantemente:
(con)seguo a cosa/chi e perché/come?
C’è solo il “quando”, al di fuori dei quesiti senza risposta apparente, perché al “quando” è semplice rispondere. In che modo?
Beh… “sempre, ora, adesso”.
Ossia:
(ri)conosci di essere sotto all’influsso di un ombra di ignoranza (il non sapere) e che questo collo di bottiglia (pre)determina e condiziona per intero la “tua” Vita.
Ok?
Per ovviare a questo, a cosa ti sei (af)fidato?
Al concetto “vuoto/pieno” di Dio, in qualsiasi sua forma immaginata.
A cosa ti sei, dunque, ulteriormente (es)posto?

lunedì 2 febbraio 2015

L'intercalare.



Dare un colpo al cerchio e uno alla botte”:
così si dice in riferimento a chi per opportunismo non prende mai una posizione netta di fronte a due contendenti e dà ragione un po' all'uno e un po' all'altro.
Link
È per “opportunismo” che il genere umano attualmente sopravvive.
Ossia, nell’attuale “salsa”, tutto è divenuto opportunismo.
Che cosa si “salva”? Bah… poco o nulla. All’interno di ogni ceto sociale o distinzione di parte, la musica non cambia. Un esempio? Anche nella “povera” Africa, la corruzione è ai massimi livelli:
fratelli che tolgono il pane ad altri fratelli (e, ovviamente… anche sorelle).
La mancanza di “valori” fa strisciare nel fango dei bassi sentimenti ed istinti ed apre la via ad una realtà livellata verso una simile situazione di (s)fondo.
Dopo qualche tempo (sempre, per come ricordi) la normalità, la natura, tutto ciò che sai… diventa “questa cosa”, che scambi per l’unica faccia di reale.
E te la fai bastare, ovviamente. Ti adegui perché (con)segui.
Che cosa cambia al “vertice” dell’Italia, con il nuovo Presidente?
Nulla. Esso è eletto per “rappresentare tutti gli italiani ma, soprattutto, i poteri che ammantano lo Stato; poteri che lo hanno eletto”.
Il Presidente è nel tronco di piramide, con te… al di là del quale s’estende il vertice (di)staccato. Ergo:
il Presidente “non conta”.

venerdì 30 gennaio 2015

La (ri)scoperta della “frattalità espansa”.



Che cosa enuncia la “Tavola smeraldina”?

Quale è l’autentico significato dei geroglifici? Com’era la loro pronuncia?
Sai solo una cosa: “non lo sai”.
Nessuno lo sa o, meglio, nessuno lo (ri)corda. Ma, la particella “nessuno” è sempre e solo relativa al piano del contenimento del reale, in questa (ri)forma.
Nessuno, non esiste… perché “Tutto è vero” (Prima legge di SPS):
la verità è senza menzogna, è certa è autentica…
Tavola smeraldina
Non è possibile cancellare la “verità”. Nessuna parte  in causa lo può fare o intendere.
La verità è… ubiqua. La verità è un “corriere”:
(ri)porta tutto alla tua sponda.
E, “tutto è… tutto”, senza eccezione alcuna, senza nessuna eccezione.
La “firma” è (di)spiegata dappertutto.
Qualsiasi tipo di firma…

La più grande (s)coperta è quella che è già stata fatta e che, nonostante tutto, “manca sempre”. Ciò che il “reset” porta sempre ad azzerarsi ed (in)sabbiarsi. Ciò  che non (ri)cordi mai, per un tempo sufficientemente lungo e consistente, tale da permeare il tessuto della realtà emersa
SPS lo sa che “non capisci” e, pur non “parlando un linguaggio per iniziati” è come se lo fosse, purtroppo.

giovedì 29 gennaio 2015

La “formula”.



Tutto ciò che giunge/arriva/accade è una “risposta” (è… “vero”).
Quello che “ti succede” indica la via. La direzione che stai (per)correndo. E, questo “è”; a (pre)scindere se tu ne sei al corrente, se tu sei d’accordo, se la pensi diversamente, se non ci credi, etc.
Il tuo “punto di vista” (non) conta. Così, come il libero arbitrio, la libertà, la democrazia, il diritto, etc., sono solo delle prospettive (d)entro ad altre prospettive, che celano aspettative (tendenze, ideali, desideri).
Aspettative che si clonano anche a “valle”, diluendosi nel paesaggio fatto anche di episodi relativi alle parti umane, che ignorano quanto accade loro… ignorando ciò che si (di)parte da “monte”.

Una coltre di “nubi” (ri)vela la “vetta”, ed il “(ri)velare” significa:
celare ancora di più
e, allo stesso tempo
annunciare la (com)presenza, (s)velandola.
La formazione di nubi, siano esse all’interno della mente, siano esse all’esterno di te – nel paesaggio dell’ambiente – (de)lineano una “causa” che, non è ciò che esse (ri)coprono, bensì, ciò che le ha portate a formarsi. È come osservare il dito che indica la Luna, in luogo della Luna (un “depistaggio”, azione/reazione).
  1. Tutto ciò che giunge/arriva/accade è una “risposta” (è… “vero”).
  2. “Tutto è vero” (Prima legge di SPS).
  3. “Tutto è uno dal terzo stato” (Seconda legge di SPS).
  4. “Tutto è relativo a…”:
l’ambiente è cosparso, diffuso, caratterizzato… dalla “frattalità”. Che cosa è? Essa è “una risposta”.

mercoledì 28 gennaio 2015

Scusate se è poco.


Patata o Pianeta?
Perché SPS (ri)utilizza (cita) notizie ed articoli d’ogni tipo, facenti parte e (con)segnanti/evidenzianti la “forma” a/di questa realtà? Bah… ci potrebbero essere molti motivi, tra i quali:
non avere idee proprie.
O, anche e più semplicemente:
non annoiare con “solo” i propri pensieri, le proprie ispirazioni, chiari di Luna, umori, tendenze, spunti, voli pindarici, (de)pressioni, slanci emotivi ed epici o volti al decadentismo o al romanticismo, chissà.
“Tu” fai già fatica, così, a leggere un intero articolo di SPS; figurati se ti trovassi davanti ad un “lenzuolo interamente (ric)amato alla SPS”. He He He… Che faresti?
Mhm… “per lo meno”, passeresti oltre "senza curarti di null’altro, se non della tua noia", (con)seguendo a quel campo minato ed inesauribile delle "tue cose da fare", sempre più importanti di qualsiasi spunto al… fermarti”. Fermarti? A far che?
A… “perdere tempo”? Naa… non se ne parla proprio.
E, poi, “chi è SPS”… per meritare una simile attenzione?
 
Vero. corretto. Esatto. Non fa una piega:
tutto è vero” (Prima legge di SPS) Wow... che Ego.
Addirittura un "marchio proprio" applicato ad una “legge”.
E che sarà mai, questo SPS? Un covo emanante saggezza ed intelligenza a tuttotondo? See… semmai, un esempio di paranoia illuminante, qualcosa che tende alla “malattia”, una forma di puerile attaccamento alla propria depressione, alla propria (im)potenza, qualcosa che (de)riva dall’ispessimento delle pareti interne del sistema venoso… una (con)seguenza del “mangiar male e del dormire ancora peggio”...
Un rincoglionimento progressivo alla luce del proprio fallimento?
Può essere. perché, no? Quando sei/ti (ri)trovi sempre a “pensarla in maniera inversa, rispetto agli altri”, che cosa puoi essere, se non un (ri)fiuto della società?

martedì 27 gennaio 2015

Cosa non devi (s)cordare?



L'etica della reciprocità o regola d'oro è un valore morale fondamentale che "si riferisce all'equilibrio in un sistema interattivo tale che ciascuna parte ha diritti e doveri; la norma secondaria della complementarità afferma che i diritti di ciascuno sono un dovere per l'altro".
Essenzialmente si tratta di un codice etico in base al quale ciascuno ha diritto a un trattamento giusto e il dovere e la responsabilità di assicurare la giustizia agli altri. L'etica della reciprocità tra individui è il fondamento della dignità, della convivenza pacifica, della legittimità, della giustizia, del riconoscimento e del rispetto tra individui, delle religioni civili.
La reciprocità è la base essenziale per il moderno concetto di diritti umani.
Un elemento chiave della regola è che chi cerca di vivere in base ad essa tratta tutte le persone, e non solo i membri della propria comunità di appartenenza, con rispetto.
La regola d`oro ha radici in molte culture diverse. Importanti filosofi e personaggi religiosi l'hanno formulata in modi diversi. La "reciprocità" sintetizza con viva autenticità in sé le parole "libertà" e "uguaglianza". Le dottrine sulla libertà considerano l'etica della reciprocità tra individui un fondamento ovvio.
Ogni ingiustizia avrebbe origine da qualche precisa violazione del Principio di Reciprocità tra individui.
Secondo l'antropologia, l'etica della reciprocità è l'unica regola universalmente accettata, pur con notevoli varianti
Di solito, l'etica della reciprocità viene affermata e accettata senza un tentativo di giustificarla e di darle un fondamento; al massimo si mette in evidenza il vantaggio comune, il quale ricade, di conseguenza, anche su colui che la pratica, anche se a quest'ultimo può apparire troppo lontano
Islam.
La regola d'oro è implicitamente espressa in alcuni versi del Corano ed è esplicitamente dichiarata nei detti di Maometto. Un translitterazione comune è… "Desidera per il tuo prossimo ciò che desideri per te stesso" o "Ama il tuo prossimo come ami te stesso"…
Link

Non fare agli altri quel che non vuoi sia fatto a te stesso”.
Confucio

Il "non" è una "privazione" e, pertanto, funziona ma al contrario, fingendo da detonatore di specificità, nella fattispecie:
una discriminante che (ri)copre l'interesse.
 Il “detto” più moderno è, però, “cantato in salsa umoristica”:
È facile fare il gay con il culo degli altri”…
I Savonesi
Ossia, la morale vale solo in maniera unidirezionale:
da "te" verso gli altri e non viceversa.
Quando sei tu a “ricevere”… allora tutto cambia e ti “offendi”, te la prendi.
Un esempio?
  • la strage alla redazione di Charlie Hebdo (la difesa del proprio diritto, della propria libertà di pensiero)
  • la revisione dell’Olocausto (la difesa del proprio diritto, della propria libertà di pensiero)...

lunedì 26 gennaio 2015

Saranno ovunque, nella "tua" stabilità.


 
I ricordi che ha seppellito quel giorno, sono le fondamenta di ciò che siamo oggi…”.
John Wick
Che cosa “c’è” alle “fondamenta di ciò che siamo oggi”?
Che cosa sono certi (ri)cordi “seppelliti”?
Che cosa “è”… un banco di memoria?
Che cosa “è”… un hard disk e(s)terno?
Proprio come quello che hai tu in casa tua?
Che cosa (ri)cordi? A quale causa contribuisci? Cosa intrecci, giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, ad ogni “santo” giorno?
Perché la società attuale ti sembra tanto “strana” e perché tutto (ri)entra in un ambito che, “senti”, assolutamente distante da te? Perché non c’è cambiamento concreto ma… solo, una vacua speranza s(u/o)pportata da un substrato di realtà emersa, che concretamente non cambia mai, seppure si parli sempre di “innovazione, evoluzione, cultura, civiltà… amore”?
Perché ti senti così (im)potente nelle “tue” decisioni, quando esse sono (ri)volte al tuo “sacrosanto” diritto di poter “incidere nella caratteristica reale, che chiamano (chi?) società”?
Perchè (ri)esci solo a “dire la tua”, in una maniera sempre disinnescata all'origine? Il "diritto alla satira" è concreto?