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mercoledì 29 febbraio 2012

Entità trasversali.




La realtà chiede alla teoria un continuo avanzamento. Un indice di rifrazione zero o infinito è un esempio di questo…
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Un indice di 'rifrazione zero' equivale ad affermare che esiste la possibilità di diventare invisibili. Ossia il frattale che dimostra l’esistenza dell’invisibile, del non manifesto seppure ‘tangibile’. La similitudine, se ancora maggiormente approfondita, comporta l’osservazione dell’esistenza delle dimensioni a carattere vibrazionale e, di conseguenza, di entità che le abitano. 

I virus, nelle 3d, dimostrano la possibilità di trasversalità tra forme d’esistenza:

possono essere responsabili di malattie in organismi appartenenti a tutti i regni biologici: esistono infatti virus che attaccano batteri (i batteriofagi), funghi, piante e animali, compreso l'uomo… 

Il loro comportamento parassita è dovuto al fatto che non dispongono di tutte le strutture biochimiche e biosintetiche necessarie per la loro replicazione. Tali strutture vengono reperite nella cellula ospite in cui il virus penetra, utilizzandole per riprodursi in numerose copie…
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Il virus è una 'conseguenza' ed è allo stesso tempo la ‘risposta frattale’ della Natura, che riflette l’esistenza delle entità parassite. Questo riflesso di un qualcosa di non visibile è l’atto di ‘denuncia’ dell’energia 3d, la quale segue l’ordine imposto a livello di ‘struttura’ della conformazione del Creato

È questa una vera e propria forma di ‘giustizia’ insita ad ogni livello della manifestazione e ad ogni livello della vibrazione e della consapevolezza individuale e collettiva.

Se sufficientemente ‘attrezzati’ è possibile osservare le 3d in maniera tale che le stesse diano chiare indicazioni sul ‘timbro energetico’ in corso; il tutto riferito sempre alla fonte che ‘consulta’:

Borse alla finestra in attesa Ltro.
Mercati europei alla finestra in trepida attesa dell'operazione di rifinanziamento (LTRO) della Bce a tre anni. Secondo l'ultimo sondaggio, la Bce offrirà al mercato fondi per circa 500 miliardi di euro. La prima operazione di questo tipo, effettuata lo scorso dicembre (489 miliardi di euro), ha mostrato i suoi effetti maggiori sui bilanci delle banche e sui rendimenti dei titoli di Stato.

Gli istituti hanno, infatti, utilizzato la liquidità addizionale (presa a prestito al tasso dell’1%) per acquistare titoli di Stato (che rendevano e rendono molto di più del tasso a cui si prendono a prestito i soldi), calmierando così le forti tensioni sugli spread e migliorando i propri conti economici.

‘Le grandi attese che girano attorno all’operazione di oggi riguardano ora interrogativi sull’effettivo passaggio o meno di questa nuova iniezione di liquidità alle imprese piccole, medie e grandi e ai privati sotto forma di credito’, osservano gli analisti di Fxcm...
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La Banca Centrale irrora di liquidità i ‘rami secchi’ delle altre Banche minori. Il denaro viene assegnato alle Banche ad un tasso di ‘favore’. Le Banche che lo ricevono come lo impegnano?

Comprando Titoli di Stato al fine di sottostare all’input di sostenere l’Antisisitema, dal quale esse traggono ragione e profitto. In definitiva, le Banche, cercano di migliorare il proprio conto economico, partecipando alla perpetuazione del paradigma in corso. È un loop nel quale la massa si trova invischiata senza comprenderne i ‘motivi storici’, come se fosse sempre stato così, non percependo possibilità alcuna di alternativa. 

Quando un ‘modello conosciuto e dato per scontato da sempre’ sembra crollare, la massa teme per il proprio futuro, sostenendo anch’essa la stessa ‘struttura’, che solitamente destava per la gran parte del tempo, solo produzione di ‘negatività’.

Se queste due grandi forze, le Banche e la massa, sostengono per vari motivi l’Antisistema, come può cambiare la percezione del vissuto, ossia come può cambiare questa realtà? Semplice: 

non può cambiare. Infatti questo Scenario è destinato a ciclare secondo funzione auto educativa della Vita allocata in esso.

Ecco a cosa mirano le Banche, e non solo:

Jp Morgan: Cfo, il nostro target è un utile annuo di 24 miliardi.
Puntiamo a raggiungere un utile annuo di 24 miliardi, dai 19 miliardi del 2011. Lo ha detto il Chief Financial Officer di Jp Morgan, Doug Braunstein, nel corso dell’investor day del colosso statunitense. Al momento, è ‘ragionevolmente improbabile’ che ci saranno nuove acquisizioni…
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Quei 24 miliardi sono l’obiettivo da raggiungere in qualsiasi modo. L’anno scorso le Banche hanno guadagnato grazie soprattutto alla speculazione e ai prezzi di favore concessi dalla Grandi Mamme Centrali. In pratica ‘non è cambiato nulla’. Ecco. Si cicla per tornare sempre punto a capo. 

Sì, può cambiare l’illusione della percezione ma non il suo peso specifico. 

La pubblicità tende ad indorare la pillola, ma in realtà il riflesso bancario è rappresentativo del riflesso sovradimensionale parassita, di sfruttamento della Vita, sottintesa a scopo di sopravvivenza nel reame insoluto della Paura.

Wall Street, la solita seduta farsa.
Titoliamo ‘Wall Street, la solita seduta farsa’ perché ormai dobbiamo etichettare in questo modo quanto sta accadendo da oltre due mesi sui mercati statunitensi.
 
I principali indici a stelle e strisce, infatti, sono chiaramente ed artificiosamente manovrati al rialzo.
 
Insomma si stanno chiamando a raccolta le ‘pecorelle’ per procedere alla prossima tosatura, come nella migliore tradizione…
 
Se prima vi tenevamo ‘in guardia’ sull’andamento anomalo dei listini americani, ora, che si sono raggiunte soglie psicologiche estremamente importanti come i 13.000 del Dow Jones (era dal maggio 2008 che non si chiudeva sopra quella soglia), i 1.270 punti dello S&P500 (occorre tornare a giugno 2008) ed il Nasdaq che si sta avvicinando a grandi passi verso quota 3.000 (per trovare le quotazioni attuali occorre tornare addirittura al novembre 2000, quindi oltre 10 anni fa), vi invitiamo caldamente alla prudenza…
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La Borsa è l’altro specchio, estremamente evidente, che dimostra l’esistenza di un ‘qualcosa/qualcuno’ che manipola in maniera non manifesta. Per la massa, un simile atto, passa del tutto inosservato, non tanto perché non compreso, quanto per impotenza manifesta nell’affrontare qualcosa di tanto sfuggevole.

Le forze che manipolano sono di diversa ‘fattura’, compresa quella della massa stessa, la quale tenta di partecipare alla ‘festa’, dimenticando in continuazione che la ‘festa’ dipende dalla sua puntuale ‘tosatura’.

In realtà, la ‘festa’ è sempre rimandata per la massa; intere Vite che trascorrono in attesa di un ‘invito’ ufficiale, che non arriverà mai, perché la Natura dell’incantesimo, ordito molto tempo fa, non lo prevede. È una questione di sopravvivenza del potere di controllo; una ‘fame’ senza fine, che necessita di sempre maggiore partecipazione massiva.

L’apice della ‘fame’ lo riconosceremo senza indugio alcuno? Almeno quella evidenza sarà sufficiente per scalfire la patina che avvolge totalmente la nostra essenza?

Quel senso di 'impotenza interiore' mina alla base la capacità autonoma di co creazione della Vita desiderata. In ‘cambio’ conferisce quel vago senso di appartenenza ad un ‘genere superiore’, se confrontato con tutto quello che, nelle 3d, i sensi autorizzano a ritenere subordinato all’intelligenza della cosiddetta razza ‘dominante’.

La razza che si crede padrona del Mondo ne è perfettamente 'schiava'. 

È talmente evidente, dal momento in cui per poter vivere abbiamo necessità di tutto. Il frattale dimostra come anche l’entità parassita abbia necessità di tutto!

Giocheremo alla pari quando ‘accetteremo’ di credere alla loro esistenza e quando saremo un po’ più avanti sul cammino del ‘Conosci Te Stesso’.

La realtà chiede alla teoria un continuo avanzamento. Un indice di rifrazione zero o infinito è un esempio di questo…
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Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 13 febbraio 2012

Il frattale del Tao.




È tempo di cambiamenti; infatti, tanto per fare il verso alla pubblicità: ‘L’unica cosa certa è il cambiamento’.

Comunque, certo o non certo, il cambiamento è alla base della legge della biodiversità. Si potrebbe dire che è un suo ‘postulato’ o un effetto, che ‘prende forma’ allorquando le ‘forze’ Cosmiche e Planetarie, di cui l’umanità è una comune rappresentante in termini di co creazione, si miscelano per dare luogo alle manifestazioni esistenziali 3d.  

Ciò a cui pensiamo di assistere, cioè allo spettacolo della ‘Natura’ e a tutte le sue sfumature, dipendono dal nostro ‘comportamento’, dove con quest’ultimo termine si deve intendere l’intera struttura di potere racchiusa nella nostra sfera individuale e collettiva. La ‘miscela’ di leggi diverse, quelle poco sopra accennate, che percepiamo come un qualcosa di così grande da essere inarrivabile, in realtà ci ‘assistono’ nel processo di Vita e di conoscenza di se stessi.

L’umano, perfettamente integrato nella sua centralità e potere, è 'al di sopra' degli effetti di queste leggi e all’altezza del Piano Divino, del quale è una diretta emanazione.

È una questione di consapevolezza, ovviamente. Quando si soffre, nelle 3d, la sofferenza è ‘autentica’ pur essendo solo una ‘parte’ del Tutto che ci contraddistingue. La ‘sofferenza’ ci sta semplicemente dicendo – ‘Tu sei lì’. Null’altro. Non sta giudicando. Sta solo eseguendo un ‘compito’. Ella è come un nostro riflesso

Se smettessimo di ‘ammalarci’ ogni volta che si ‘accende una spia’ e mettessimo semplicemente in funzione una modalità più ampia dell’osservazione di noi stessi e degli eventi che ‘attiriamo’ tutt’attorno, allora potremmo procedere con fare molto più sicuro verso la nostra maggiore conoscenza.

Questa modalità di non consapevolezza è molto simile a quello che accade quando si manifesta la malattia in noi. Cosa facciamo? Andiamo dal medico. Come se quella malattia piombasse su di noi all’improvviso e fosse essa stessa causa di se stessa. No, la ‘causa’ è il nostro ‘comportamento’ e il ‘delegare’ alla classe medica il compito della nostra guarigione, nel tempo, ha significato perdere ancora maggiormente il ‘controllo di noi stessi’

Ci siamo come ‘spenti’, adagiati sul fondo. 

Tanto c’era sempre qualcuno che ci poteva guarire in qualche modo. Questo è un processo molto antico, che nasce addirittura con lo sciamanesimo, nel momento in cui diventa ‘elitario’, ossia nel momento in cui nella ‘tribù’ s’inizia a parlare di una persona che guarisce, mentre tutti gli altri ‘dipendono da lui per stare bene’.

Il frattale ‘moderno’ è la medicina allopatica, caduta nelle mani Antisistemiche, votata all’osservazione della causa apparente. Non intendo, con questo, demonizzarla, in quanto per le cure di pronto soccorso e di determinati interventi chirurgici è assolutamente basilare, anzi… la medicina allopatica è, con le religioni, tra le poche ‘branche del sapere umano’ ad affermare l’esistenza delle entità parassite, ossia degli organismi virali, ossia quei diretti frattali che testimoniano, al pari di quello che si vede in Natura, della manifestazione fisica di forme viventi, più o meno microscopiche, ‘parassite’. 

Anche l’informatica, il Mondo dei computer, ci narra dell’esistenza di forme ‘virali’; infatti persino nell’ambito al silicio di pc e cellulari esistono i cosiddetti ‘virus’. In quella sede è opportuno notare come l’esistenza del virus sia da mettere in relazione all’intenzione umana di generarlo ad ‘immagine e somiglianza’ dell’impulso sovradimensionale che ‘ispira’ inconsciamente. Molte volte questi ‘virus’ sono delle retro ingegnerie di modelli di debugging utilizzati dai programmatori per verificare il proprio lavoro

Da notare, altresì, che abbiamo anche in questo caso ‘coloro’ che traggono un beneficio dalla progettazione e diffusione virale dei programmi ‘nocivi’ al maggior numero di computer possibile. Chi sono? Tra le righe, le case produttrici di ‘antivirus’.

Ecco il frattale del Mondo alla ‘rovescia’: chi 'protegge' è lo stesso che diffonde la causa opprimente.

Alludevamo, pocanzi, al cambiamento come atto strutturale insito nelle 3d. Questa notizia, a tal proposito, ‘rischia’ di procurare un vero terremoto in ambito sportivo calcistico, ossia in quella sorta di ‘reame incantato’ nel quale i ‘cittadini’ sono tutti milionari in Euro e appaiono come distaccati dal contesto 3d, da cui traggono la loro linfa vitale di denaro, fama, etc.  

Il calcio si apre al tetto salariale.
Per combattere la crisi economica, il Levante ha deciso di auto-imporsi un tetto salariale sugli ingaggi, con valore massimo fissato a 500.000 euro: non saranno più tollerate 'escursioni' al di sopra di questa cifra. 

Il club granota è il primo a fissare una soglia ben definita: svolta nel calcio?
 
Cinquecentomila euro all'anno, non uno in più. Che, di per sé, fanno comunque una bella cifra, con cui vivere in maniera più che dignitosa. E se qualcuno dovesse avere richieste maggiori sarà libero di firmare, sì, ma per un'altra squadra. Il Levante non ammette più contrattazioni che superino il mezzo milione di euro per la stipula dei contratti dei suoi giocatori: la squadra valenciana ha deciso di auto-imporsi un tetto salariale ben definito per abbassare i costi fissi ed evitare, dunque, gravi buchi nel bilancio in un periodo economico di per sé già estremamente complicato.
 
Il pesante giro di vite adottato dal Levante è una grande novità all'interno della Liga e nel calcio in senso lato: certo, i club minori che militano nei principali campionati sono costretti, giocoforza, a una gestione più oculata degli ingaggi e, di conseguenza, a rinunciare a giocatori importanti, ma il caso della formazione granota è unico, perché è la prima a fissare con precisione una linea oltre la quale è vietato andare. Cinquecentomila euro, appunto. In questo senso, se un giocatore punta già di per sé a strappare un contratto migliore, saprà già che sarà inutile provare a bussare alla porta del Levante; di contro, un giocatore che accetterà di imbastire una trattativa con la seconda squadra di Valencia, saprà a cosa andrà incontro.
 
Ovviamente il tetto salariale vale anche per i giocatori già in organico: il centrale difensivo David Navarro, che ha un ingaggio di un milione di euro, sarà costretto a tagliarlo della metà se vorrà continuare a giocare nel club granota anche nella prossima stagione. Se il salary-cap resterà sempre una parola incomprensibile per i grandissimi club come Real Madrid e Barcellona, l'imposizione di un tetto salariale sulla falsariga di quanto proposto dal Levante potrà invece essere una soluzione per le altre squadre del campionato spagnolo, e non solo

un'idea che potrebbe attecchire ovunque in Europa, quanto meno per aiutare i club a fare chiarezza sin da subito: 

o questi soldi qui, o niente, cambiare aria.
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È una questione di tempo, come lo è stato per ogni ‘rivoluzione’. 

Il 'contrasto tra Mondi' è diventato talmente stridente da infastidire anche un ‘sordo’. In un contesto che cambia possibilmente in ‘meglio’, occorre attendersi la manifestazione del ‘nuovo’ all’insegna di valori diversi rispetto al ‘vecchio’ o, meglio, rispetto all’attuale forma di paradigma. Osserviamo da vicino il meccanismo perverso del Pil, un sistema di calcolo tramite il quale la moderna economia ‘misura’ il livello di crescita o di 'de crescita' degli Stati e, dunque, del Mondo. 

Il Pil tiene conto di tutto, anche degli effetti nefasti che accadono nel Mondo. Per cui una guerra, paradossalmente e nel medio periodo, fa addirittura ‘bene’ al Pil di una Nazione. Logicamente ci sarà una Nazione che subirà e una che ‘godrà’ apparentemente della situazione. Pensiamo al meccanismo usuale messo in atto durante tutte le guerre:
  • uno Stato attacca un altro Stato per un certo ‘motivo’
  • la distruzione è più o meno distribuita
  • uno dei due Stati alla fine della guerra ha ‘vinto’
  • le politiche economiche si rimettono in moto per la ricostruzione di entrambi i Paesi.
Si distrugge per cambiare degli ‘assetti’ e per infine tornare a costruire. Non solo. Il Pil misura anche l’indotto economico generato dal malessere, dagli incidenti, dagli infortuni, etc. 

Maltempo, Adoc: ultimo weekend costato a romani 440 euro spese extra.
‘Il weekend di maltempo è costato in media 440 euro alle famiglie romane’. Lo sostiente Carlo Pileri, presidente dell'Adoc (Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori), che aggiunge: ‘Cento euro di spesa per l'acquisto delle catene, il cui prezzo è più che raddoppiato in concomitanza della neve, una vera e propria speculazione. Dato che le catene sono pressochè introvabili, soprattutto per le vetture più comuni, chi non ha potuto acquistarle ed è stato multato sarà costretto a pagare in media 250 euro di sanzione. L'allarme neve ha provocato anche un aumento dei prezzi dei beni alimentari, con un aggravio di spesa per i romani pari a 120 euro, il 30% in più di quanto normalmente speso mensilmente’.

Secondo il presidente di Adoc, inoltre, ‘il maggiore consumo di energia elettrica e gas ha comportato un aggravio di spesa pari a 50 euro, i rialzi della benzina fino a 1,85 euro al litro hanno causato un aumento della spesa pari a 80 euro, il prezzo di un pieno. Infine, per lavare le auto, sporcate da neve e sale, il costo è di 15 euro. Totale, quasi 450 euro di spesa in un solo weekend’.
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Il maltempo ha dunque generato un innalzamento del Pil. Ma è 'crescita' quella identificata dal Pil?

Quel denaro speso in più dalle famiglie viene registrato come ‘crescita’ dello Stato. È tutto misurabile in termini di maggiori o minori introiti, di proiezioni mancate o rispettate, di annunci superiori o inferiori alle attese. È tutto ‘relativo’ perché illusorio…

Riguardo alla spinosa vertenza greca, non ancora definita, Monti ha detto di non avere aspettative eccessive sul lavoro dell’Eurogruppo. Sono stati fatti sforzi importanti ed è importante raggiungere un accordo, ma quando qualcosa è meno atteso è più facile perseguirlo
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Questa frase suona un po’ sibillina, tuttavia ‘quando qualcosa è meno atteso è più facile perseguirlo’ equivale, secondo me, a mantenere lontana l’opinione pubblica da questioni troppo ‘delicate’ e relative al ‘controllo’ dell’opinione pubblica stessa. È l’applicazione consapevole di quel ‘distacco’, necessario al fine di non generare ‘potenziale superfluo’, per come lo intende il ‘virtuale’ Vadim Zeland

È l’assumere il proprio compito, lo stare nei ‘ranghi’ delle proprie mansioni, nella tranquillità che ciò che interessa accadrà. È una virtù dei ‘forti’, questa e, in soldoni, significa essere consapevoli del proprio potenziale di co creazione e del proprio ruolo.

Osserviamo il ‘vecchio’ come stenta a ‘lasciare andare’. Si ostina a radicarsi nella struttura energetica che sta lentamente ‘scivolando via’.

Codice disapplicato.
Premafin ha verificato la sussistenza, per gli amministratori non esecutivi, dei requisiti di indipendenza dichiarati. Il cda ha deciso di ‘disapplicare’, tra i criteri enunciati dal Codice di autodisciplina delle società quotate, approvato da Borsa italiana, quello che prevede che non possa essere considerato indipendente il soggetto che sia stato amministratore della società per più di nove anni negli ultimi 12, ‘ritenendo che la semplice durata dell`incarico, disgiunta da ulteriori elementi di valutazione nel caso concreto, non costituisca elemento idoneo di per sé a inficiare l`indipendenza di professionisti qualificati’…
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Questa è ‘paura’. Paura di perdere la posizione guadagnata nei livelli Antisistemici, per cui ci si ostina a circondarsi degli stessi individui ‘ci cui ci si fida’.

Da qualche settimana a questa parte sembra che gli investitori internazionali abbiano deciso che l’Europa non è più in pericolo, tanto che i mercati obbligazionari dell’area euro hanno fatto spallucce anche all’ipotesi di default della Grecia…
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Chi sono ‘gli investitori internazionali’? Essi hanno deciso che… 

Ci si rende conto, mediamente, che il Mondo è amministrato da ‘pochi’? Sembra una favoletta, ormai. Dirlo o scriverlo suscita esclamazioni del tipo: ‘Ancora con queste storie?’. 

Matrix has you.

Whitney Houston è stata trovata morta in un hotel di Beverly Hills. Aveva solo 48 anni. L'annuncio è stato dato dalla sua rappresentante, Kirsten Forster, che però non ha rivelato le cause della morte. La Houston lottava da anni contro la dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti…
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Osserviamo le routine come siano ben radicate nel substrato delle 3d. Ecco il caso di un altro ‘Vip’ morto nelle consuete circostanze dubbie, atte a costituire un simbolo perpetuo da consacrare all’industria del business 'post mortem' a beneficio altrui

Anche lei, la tenera Whitney, che mi faceva battere forte il Cuore da adolescente, se n’è ‘andata’ in maniera tragica, nella solita camera d’Hotel. Bah. Pace a lei e grazie per quello che ha fatto di bello al Mondo intero.

Infine, vediamo come gli opposti si attirino e come il ‘paradosso’, per questo paradigma, governi le vicissitudini 3d:

la piccola era glaciale.
Tra la fine del 1200 e l'inizio del 1800 la Terra fu investita da una piccola era glaciale: un periodo di freddo intenso, con picchi da inverno Siberiano, che in alcune zone del pianeta rese la vita davvero difficile ai nostri antenati. 
 
Secondo uno studio condotto dall'Università del Colorado il calo di temperature fu innescato da un periodo durato circa 50 anni di massicce eruzioni vulcaniche nelle aree tropicali.
 
I ricercatori sono arrivati a questa conclusione grazie all'analisi di alcun reperti vegetali risalenti a quel periodo carote di ghiaccio prelevate in vari punti del Polo Nord e informazioni raccolte dai sedimenti lacustri.
 
Un modello realizzato al computer ha permesso di ipotizzare, circa 800 anni fa, un'attività vulcanica così intensa da diminuire l'insolazione del pianeta: il materiale emesso dai vulcani emise anche grandi quantità di solfati e aerosol che riflessero la luce del Sole verso lo spazio. 
 
'È la prima volta che qualcuno ha chiaramente identificato la causa fondamentale del periodo freddo che innescò la Piccola Era Glaciale', ha spiegato Gifford Miller dell'Università del Colorado.
 
'Le nostre simulazioni - ha spiegato il ricercatore - dimostrano che il freddo prodotto dai vulcani può aver innescato una reazione a catena che ha interessato i ghiacci polari e le correnti oceaniche diminuendone la temperatura generale e conseguentemente la loro attività'…
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Il freddo prodotto dai vulcani: che meraviglia di espressione!

Le eruzioni vulcaniche, ossia un simbolo di fuoco e calore, sono dunque in grado di procurare l’effetto opposto: il freddo. Tramite copertura della luce del Sole, ovviamente. 

È interessante questo accostamento di ‘valori’. 

Viene in mente la condizione geografica particolare, a cui abbiamo dato il nome, Islanda

una terra di fuoco e ghiaccio.

Un luogo della Terra che ricorda molto da vicino il simbolo dello Zen:


Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

venerdì 20 gennaio 2012

Continuare a vivere.




A volte devi fare qualcosa d’imperdonabile per continuare a vivere.
Jung

A giudicare dalle trimestrali delle aziende americane che vengono evidenziate in Yahoo Finanza, sembrerebbe che la crisi sia una questione di ‘punti di vista’, infatti i dati sono nella maggioranza dei casi positivi, addirittura in maniera tale da ‘sorprendere gli analisti’:

entrate nette in aumento del 12% annuo a 1,2 miliardi di dollari (1,01 dollari per azione) per American Express, oltre le attese degli analisti di Bloomberg che si fermavano a 99 centesimi per azione…
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Questi ‘punti di vista’ rappresentano, appunto, delle prospettive evidenziate dagli organi pubblici di diffusione delle informazioni. È una questione di ‘dati; rappresentazioni numeriche, non tanto di ‘verità’ quanto di ‘intenzioni’. 

Il caso Parmalat, ad esempio, anni fa ha messo alla luce una connivenza deliberata e premeditata di ‘tutte’ le autorità preposte al compito di revisori contabili/fiscali dei bilanci dichiarati. I risultati ‘certificati’ venivano poi regolarmente trasmessi alla massa attraverso il ‘canto del pappagallo’ del mezzo mediatico.

Dove risiede il confine tra verità e menzogna? 

Nella linea di demarcazione dell’individuo, ossia nella sua capacità prospettica. Per cui non esiste una verità e una menzogna assoluta, bensì un 'qualcosa' relativo al polo che esperimenta se stesso. L’impressione vissuta è, tuttavia, quella che ‘vinca’ il ‘polo’ attrattivo a maggiore carica magnetica, ossia quella condensazione d’energia che ha il consenso della massa.

Ma questo ‘consenso’ in realtà che cosa ‘è’? Cosa rappresenta nei vari piani della percezione?
   
La frase di Jung, riportata in apertura di articolo, veicola secondo me una verità,  intuita dal celebre personaggio, ossia che - termini utilizzati a parte – il vivere sia una sorta di ‘rinuncia’ al fine di una maturazione successiva di ‘valore aggiunto’. Un qualcosa molto simile al ‘senso del dovere’ o all’obbedienza del soldato, ossia un ordinamento atto a generare un valore d’insieme, che travalica il senso del tempo e di ogni altra forma di sentire derivante dai sensi 3d. 

Una ‘lenta’ maturazione d’eventi. Quel termine un po’ pesante – imperdonabile – è utilizzato attraverso uno sdoppiamento della prospettiva:
  1. a livello 3d – la prospettiva è assolutamente ‘decadente’, malinconica, come se mancasse un pezzo importante dalla propria Vita. Si sente la perdita, la ‘colpa’, la mancanza
  2. a livello trascendentale – la prospettiva è più ‘chiara’: per continuare a vivere. Dove per ‘vivere’ occorre pensare al riferimento evolutivo che emerge dalla continuità oltre alla Morte, nella reincarnazione.
È evidente il senso di un ‘ritardo’ nel raggiungimento di un risultato ‘superiore’. Un risultato che sfugge persino alla condotta esistenziale dell’individuo non più capace di trascendere le 3d; ‘risultato’ che, nonostante tutto, rimane l’obbiettivo cardine da raggiungere ai fini dell’Osservatore ‘silente’.  

Questo ‘Osservatore’ è l’Anima, come rappresentante del Principio Creativo, ma anche l’entità parassita attirata irresistibilmente dal ‘comportamento’ umano 3d diluito nel tempo.

Queste due polarità osservanti, a livelli a loro volta diversi, agiscono per mezzo della capacità del libero arbitrio umano ‘sottostante’. Il libero arbitrio è da intendersi come una sorta di ‘cerchio’, potenzialmente ‘elastico’, ma vincolato al livello di consapevolezza individuale; una ‘tecnologia eterica’ atta a proteggere l’umano da se stesso e dal proprio potere non ancora padroneggiato.

Il solito esempio che faccio è quello relativo al bimbo che per attraversare una strada trafficata necessita della ‘mano’ di un adulto, mentre lo stesso individuo, qualche anno dopo, attraversa allegramente la stessa strada senza nessuna difficoltà.

È importante percepire che le parti osservanti non hanno il potere assoluto sull’individualità incarnata, in quanto il confluire di leggi Cosmiche e Planetarie lo impedisce. Da ciò si comprende come le due ‘polarità’ possano limitare il proprio raggio d’azione alla sfera ‘ispirativa’ dell’umano sottinteso.  

Il Mito e la Leggenda, o l’Archetipo, è dal mio punto di vista, la descrizione ‘mimetizzata’ di questo principio di osservazione ‘distaccata’ delle ‘parti’, il cui frattale che emerge nelle 3d è il concetto di ‘tifo’, ad esempio, sportivo, oppure gli schieramenti che si possono evidenziare praticamente in ogni ambito sociale. Ossia la ‘separazione illusoria’ percepibile nelle 3d. Ovvio che questa separazione deriva da un livello ancora più ‘alto’, cioè dalla separazione del ‘Tutto/Nulla’ nel ‘Tutto’ e nel ‘Nulla’: l’osservazione del ‘Cerchio Superiore’ che intende conoscere se stesso.

Di ‘conseguenza’ è sempre una questione di discernimento del/dal proprio punto prospettico.

A cinque minuti dall’Apocalisse.
Cinque minuti alla fine del mondo. No, questa volta non c'entrano i Maya, ma gli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists dell'Università di Chicago. Parliamo del Doomsday Clock, l'orologio dell'apocalisse, nato nel 1947

Si tratta di un orologio simbolico che vuole misurare il rischio - reale - di una possibile guerra atomica.
 
Nato subito dopo la seconda guerra mondiale - in seguito al lancio dei due primi ordigni atomici, su Hiroshima (6 agosto 1945) e Nagasaki (8 agosto) - questo orologio scandisce i rapporti internazionali, ovviamente con un occhio di riguardo verso gli Stati Uniti. E ieri è arrivato l'annuncio da parte del BAS che le lancette sono state spostate in avanti di un minuto, a soli cinque minuti dalla mezzanotte. Cioè dall'Apocalisse...
 
Ecco come gli scienziati del Bulletin spiegano questa scelta:

‘Sono cinque minuti alla mezzanotte. Due anni fa (quando l'orologio venne spostato dai 5 ai 6 minuti all'apocalisse, ndr.) sembrava che i leader mondiali potessero veramente contrastare i pericoli globali. In molti casi, invece, questo trend non è continuato o, addirittura, si è invertito. Per questo motivo il Bulletin of the Atomic Scientist ha spostato le lancette in avanti di un minuto, ritornando all'orario del 2007’.
 
I motivi di questo passo avanti sono diversi. Secondo il BAS, infatti, i leader mondiali non hanno fatto abbastanza per ridurre gli armamenti nucleari, sono cresciuti i rischi di conflitti atomici regionali e, soprattutto, non è stato fatto nulla per combattere i cambiamenti climatici.
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Da questa curiosa notizia si comprende come la percezione sociale derivi da:
  • convenzioni
  • scelte ‘superiori’ – in questo caso ‘gli scienziati’ come diretta conseguenza di quello che si cela oltre all’apparenza.
Questo ‘orologio simbolico che vuole misurare un rischio ‘reale’ è uno strumento artificiale capace di ‘piegare alla sofferenza concreta’ milioni di persone.

Il tutto a dimostrare che l'unica differenza tra 'reale' e 'non reale', ovvero simbolico, consta nella differenza vibrazionale o di 'livello' a cui sottintendono, tenendo però in considerazione che il livello 'reale' deriva da quello 'simbolico o etereo, pur mantenendo, il livello 'reale', intatta la capacità di 'disincanto' attuata dall'autonomia potenziale del libero arbitrio e della 'tutela' delle leggi Cosmiche

Infatti è proprio dal livello 'eterico' che giunge il 'controllo'.


Ecco… tutte queste forme di controllo eterico (l’orologio, la cui osservazione ha creato una forma pensiero ‘orologio’, che si nutre della propria osservanza da parte del grande pubblico) rappresentano, a mio modo di vedere, il nuovo Pantheon per le divinità dell'Olimpo, ossia la riproposizione, la contestualizzazione, la sopravvivenza del Mito in chiave attuale

Non Giove ma lo Stato o l’Onu, la Nasa, la Nato, l’Europa, etc. ossia tutte quelle forme aggregate di energia, che sono emerse come atto ‘respiratorio’ del genere umano, veicolate/memorizzate dalla struttura magnetica della Terra e proliferanti a causa dell’impatto di leggi diverse e dalla diluizione delle leggi Cosmiche in quelle Planetarie.

Oggi intendo essere 'breve' nella stesura dell’articolo, perché i concetti sono davvero importanti. Facciamo questa riflessione, che nasce come diretta conseguenza di un piacevole incontro con l’amico Omar, che ringrazio:

perché il sistema anticorpale inizia, ad un certo punto, ad aggredire organi del soggetto che lo ospita?

Perché, forse, ‘impazzisce’? No. In ‘Natura’ non esiste un simile concetto, ma esiste una perfezione ‘nomade’ a diversa valenza ‘interiore’ e, comunque, sempre ‘perfetta’ in se stessa, per quello specifico ‘momento’ temporale. 

Perché, allora, quell'azione apparentemente auto distruttiva? Inizio ad abbozzare qualche frammento d'ispirazione, che percepisco:

l’analogia frattale porta a ‘subodorare’, che l’azione in questione possa essere un riflesso del ‘non-manifesto nel manifesto’, ossia che l’entità parassita venga recepita dal sistema immunitario ‘fisico’ e che quest’ultimo si attivi per ostacolare ‘qualcosa’, che si muove all’interno della fisicità stessa, ovviamente sempre come riflesso diretto della partecipazione ‘silente ma concreta’ dell’azione parassita.

Dal punto prospettico ‘esterno’, della medicina allopatica, a sua volta strumentalizzata, l’effetto osservato ha le fattezze di un comportamento perlomeno ‘bizzarro’ e comunque giudicato come ‘impazzito’, solo perchè non 'capito'

Questa prospettiva è figlia dell’attuale status della conoscenza e dell’influsso d’iper controllo annidato nei livelli ‘eterici’ della vibrazione energetica. Un ‘controllo’ invisibile ai sensi ma perfettamente recepito e percepito dalla capacità di auto difesa immunitaria del corpo umano, che effettivamente si ‘muove’ per contrastare un qualcosa di molto simile ad una ‘infezione’ interna.

Tutto questo meccanismo è in realtà propedeutico alla creazione di una nuova bio organicità del costrutto umano; un’azione diluita nel tempo e scambiata per una malattia legata al caos. Caos che è solo una rappresentazione del livello medico che osserva, proiettando i propri limiti nella scena osservata.

C’è qualcosa di nuovo che sta nascendo.

Restiamo calmi e fiduciosi, perchè l’Universo non fa nulla per caso, pur avvalendosi della ‘collaborazione’ di Scintille ancora non del tutto mature: noi.

A volte devi fare qualcosa d’imperdonabile per continuare a vivere.
Jung

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 16 dicembre 2011

Le 'persone non fisiche'.




È da qualche articolo, targato SPS, che ho come percepito, scrivendo, un’ispirazione velata verso l’osservazione del movimento energetico svolto dalle forme organizzate umane. Come a dire…

Stai attento! Osserva chi determina i ‘segnali’ alla base delle decisioni ‘razionali’ delle persone preposte al ruolo di ‘comando’, in ogni ambito del sociale e del privato.

‘Chi’, o ‘Cosa’?

Avevo già delineato il ‘sospetto’ che le forme organizzate umane potessero ‘vivere di Vita propria’ e, ad esempio, Vadim Zeland lo conferma nel suo lavoro recente:

I pendoli.
Gruppi di persone che pensano in una stessa direzione creano delle strutture energetiche d’informazione, i pendoli. Queste strutture incominciano ad evolversi autonomamente assoggettando gli individui alle loro leggi

Gli individui non si rendono conto di agire negli interessi dei pendoli.
Link

In questa visione del mondo, Vadim Zeland fa subentrare il concetto di ‘pendoli’, ipotetiche variabili della struttura energo informatica, che influiscono sulla situazione emozionale dell'individuo

All'apparizione nella nostra vita delle situazioni negative, il ‘pendolo’ riscontra le nostre emozioni dannose collegate ad esse e comincia a dondolare creando nell'individuo nuovi problemi... Il ‘pendolo’, non fa altro che comportarsi da eggregora
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Risultato? Abbiamo ‘ciò che non vogliamo’… questa versione del Mondo.

Ho la sempre più forte convinzione che gli umani stiano conducendo una ‘guerra dei poveri’ fra di loro, scambiando gli effetti per le cause e viceversa

 La legge d’attrazione, in pratica, enuncia che occorre concentrarsi sull’effetto desiderato, tralasciando il ‘come avverrà il miracolo’. È dunque quello che facciamo, a livello inconscio, ossia ci concentriamo sull’effetto, che solitamente coincide con un qualcosa di negativo, in questa versione delle 3d, per cui è solo una questione di tempo prima che si verifichi la manifestazione nel concreto

Ma, le cause quali sono? 

Ci dicono che 'le cause non sono importanti' e che è il nostro focus sull’intento, vivendo l’effetto, che fa la differenza. Tuttavia, se il Mondo che proiettiamo è stato ‘ribaltato’ nella sua valorizzazione etica, morale e ‘sensata’, mi chiedo: che cosa andremo a generare concentrandoci sugli effetti a cui siamo indotti sottilmente?

Un Mondo esattamente alla rovescia, o meglio, esattamente in linea con l'influsso 'respirato'.
 
I nostro inconsci sono preda 'altrui', da molto tempo. Le entità che hanno strategicamente compiuto l’operazione d’influsso polarizzato dentro di noi, adesso possono godersi l’inerzia del movimento innescato. Sapendo come funziona un certo ‘luogo vibrazionale’ e drenando opportunamente la conoscenza degli individui che lo abitano, è gioco forza poter applicare in ‘semplicità’ la propria posizione, divenuta, dominante nel corso del tempo.

Diciamo che io tendo a dividere in due il profilo strategico attuato dalle entità parassite:
  1. conquista dei nostri inconsci e relativo drenaggio della conoscenza nativa umana, dalle 3d
  2. utilizzo della forza d’inerzia creata tramite l’attuazione del punto precedente.
Per ottenere quale obiettivo? Sopravvivere

È semplice capire che queste entità difendono a denti stretti lo status quo e la loro strategia è improntata a insufflare nelle persone la convinzione che il cambiamento sia percepito come ‘negativo’, da temere, da evitare:

chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che perde ma non sa quello che trova.

Queste entità non si limitano a polarizzare strategicamente ogni individuo  ma, utilizzando le leggi Cosmiche e Planetarie, hanno dato luogo ad un processo di creazione di 'forme pensiero' manifeste, ad opera del genere umano, tali da poter controllare e organizzare in ‘leggi’ il genere umano stesso.

Queste forme pensiero ‘vive’ sono tutte le forme organizzate generate dall’umanità, ad ogni livello. Pensiamoci bene e osserviamo le ‘tracce’ di questa verità lasciate tutt’intorno a noi praticamente in ogni ambito dell’esistente. Non faccio un elenco perché sarebbe il solito elenco. 

In pratica è 'tutto' alla mercè del Controllo

Gli umani, controllati da dentro, permettono la creazione di qualsiasi intenzione, desiderio, di origine parassita. Non scherzo quando intendo dire ‘tutto’. È davvero ‘tutto’. In questa maniera è assolutamente improponibile denunciare una simile evenienza alle ‘autorità’ o pubblicamente. Perché saremmo come minimo ignorati dalla massa stessa e correremmo il pericolo di essere persino internati in qualche ‘edificio’ di correzione psicologica, se agissimo oltre ad un certo 'dire'.

Questa è la 'verità'. Il lato più 'esteriore' della verità...

È talmente profonda e radicata da lasciare senza respiro. È da non credere, ma è così. Questa versione delle 3d è stata come invasa da un ‘cancro’, il quale è certamente emerso a livello di malattia proprio come identificazione frattale della vera causa.

La Natura è governata da leggi precise e ‘livellate’ in funzione della vibrazione energetica di un certo ‘luogo’. Tali leggi non sono ‘perfette’, ossia si possono utilizzare, sapendo come fare, per i propri interessi. Come? Mantenendo il proprio punto prospettico superiore, chi 'si è', e non dimenticando quello che 'si sa'

Infatti, le entità parassite amministrano la loro funzione da un livello vibrazionale superiore a quello delle 3d e, per questo motivo, 'non dimenticano'. Le loro proiezioni tridimensionali sono limitate ed occasionali, perché sanno che ‘questo livello’ è una scuola auto educativa e che vivendo ‘qua’, perderebbero temporalmente la connessione con la loro Natura – 'dimenticando', sino alla morte naturale, chi essi siano. 

Anche se la loro 'forma organizzata' è, a sua volta, più adatta per mansione e missione a mantenere il contatto tra entità proiettate e non proiettate. Scrivo questo perché sicuramente, soprattutto nel passato, qualcuno di loro ha dovuto incarnarsi per operare direttamente dal livello base delle 3d. Era necessario in quella fase in cui si dovevano gettare le radici della futura conquista vibrazionale.

Nella mitologia possiamo riscontrare delle tracce risalenti a questa 'fase'.

Quello che intendo dire è che essi non sono così diversi da noi. Ma prima occorre ‘sapere’ che esistono.

La storia deviata è quella meno ‘probabile’ come racconto di accadimenti, o meglio, è quella totalmente ripulita da ogni riferimento importante accaduto del processo umano nel tempo. Però in mancanza di meglio, frattalmente, anche la storia deviata riporta il ‘marchio’ dell’invasione e della conquista. In che modo? 

Osservandola 'pacificamente' e giungendo alla rivelazione che l’umanità è ‘progredita’ sulle spalle dell’umanità, nel senso che il progresso è stato ottenuto, non come una conquista dettata da una spinta sostenibile, a livello globale, ma bensì come risultato di un’opera guerrafondaia tramandata da generazione in generazione (continuità parassitaria).

Nel sangue, l’umanità ha ottenuto una parvenza di progresso, giungendo sino ad oggi ancora sulla medesima ‘cavalcata delle Valchirie’.

L’intuito generale, infatti, ci mette da sempre in attenzione, facendoci ritenere questo Mondo come perlomeno ‘bacato alla radice’. C’ è qualcosa che non va, vero?
 
Lo sappiamo che è così, ma non riusciamo a spiegarcelo. Perché?
 
Perché non lo possiamo provare coi ‘mezzi’ lasciatici a disposizione e usualmente utilizzati, come la mente di superficie. Avendo l’inconscio ‘contro’, convinto di proteggerci, non possiamo fare nulla. La chiave è ‘ascoltare’ l’altra voce che c’ispira da dentro a cambiare, a vivere in maniera alternativa, diversa rispetto al consueto. 

Lo ‘scontro’ interiore è epocale, perché i due impulsi hanno grande forza. All’esterno, il conflitto sfocia nelle tensioni sociali e in quelle psicologiche, nel disadattamento che deriva dall’adattamento forzoso alle regole sociali imposte. E vengo al dunque

Le ‘regole’ chi le decide? Le persone? Sì e no, ma più ‘no’. Perché?
 
Sono le persone ‘non fisiche’ che decidono, tramite l’ispirazione su quelle ‘fisiche’, che rimangono le uniche ‘magiche, in grado di co creare la realtà 3d

Pensiamoci bene. Quando sentiamo parlare il ‘capo del governo’ di turno, sentiamo parlare solo un portavoce. Di chi ‘porta la voce’? Di chi 'non può parlare'

Ossia delle forme organizzate nate dall’operato umano, ma emancipatesi nel tempo, giungendo ad avere il controllo della componente umana, come il cervello lo ha delle componenti in grado di controllare.

La ‘guerra fra poveri’ che conduciamo tra di noi è proprio questa: giudichiamo le persone per quello che dicono, per quello che fanno o non fanno, a prescindere dall’ampia verità che ‘ognuno di noi, se potesse ricoprire la medesima carica, agirebbe nella stessa maniera a cui stiamo assistendo’.

Dentro di noi lo sappiamo che ‘è così’, ma difficilmente siamo disponibili ad ammetterlo; forse solo ubriacandoci, ossia mettendo la mente conscia da parte per un attimo. 

Nel teatrino della Vita, ognuno ricopre parti specifiche – ad ogni livello della ‘recita’. Persino le entità parassite. Per cui, la singolarità umana ha il grande potere di poter ricondurre a sé anche questa ‘brutta piega’ dell’ambito energetico in cui ci siamo auto installati per conoscerci meglio. Dato che ‘doveva emergere tutto quello che ci caratterizza, persino queste entità sono una nostra controparte.

Lavorando su se stessi è come dialogare anche con il parassita, il quale è assolutamente tronfio della propria posizione dominante e non ascolterà molto volentieri, però l’individuo ‘acceso’ è una fonte di luce tanto potente da far cambiare idea anche al peggior ‘cieco’. Come giungere a questa illuminazione?

I pendoli giocano un ruolo estremamente fondamentale nella vita di ogni uomo. È vietato, ad esempio, preoccuparsi per i propri cari o per i soldi; al posto dei soldi di per sé, è meglio concentrarsi su un obiettivo concreto per il quale raggiungimento servano quei soldi.
Link 
 
Concentriamoci sugli ‘effetti’, prima personali - ma che non ledano l'esistenza altrui - per auto convincere la nostra parte più razionale, e poi su quelli globali. Dobbiamo diventare ‘egoisti e narcisi’ prima di capire che ‘noi siamo anche il Mondo’.

Questo è un processo già ampiamente all’opera, e lo possiamo vedere molto bene nell’ambito sociale. Ogni individuo si vuole potenzialmente ‘bene’. È solo quando non ha un proprio centro che il potere parassitario lo convince del contrario. Ma le leggi Universali vegliano sempre e diffondono in continuazione degli avvertimenti che vanno saputi cogliere tra le mille interferenze del quotidiano. È come vivere perennemente sotto, o dentro, ad uno strato di nuvole, separati dai raggi del Sole…

Leggiamo questa informazione, che riporto nella sua forma quasi integrale. Perché? Perché questo è il fulcro del Controllo

Vengono i brividi a leggere, con sufficiente consapevolezza e orizzonte allargato, queste ‘definizioni’, che ci vengono ad amministrare, controllare, dominare, sfruttare, veicolare, etc

Non sono più le persone a ‘decidere’, ma sono queste vere e proprie eggregore concentrate dell’intenzione veicolata extra dimensionale. Ossia, della ‘mano’ invisibile che ci muove, dopo averci incantati e svuotati della ‘memoria’. Lo so, è difficile a credersi ma, questa visione spiega ‘tutto’ quello che succede e non succede nel Mondo

Perché i politici, ad esempio, hanno sempre dato l’impressione di ‘non fare nulla' per l’interesse generale? 

Perché non possono fare nulla che vada al di fuori degli schemi programmati nelle forme organizzate, che ormai non si possono più cambiare dall’interno, essendo ‘protette’ allo stesso modo di ‘file criptati’. Occorre demolirle levandogli l’alimentazione energetica e persino la ‘batteria tampone’, tramite azioni e comportamenti non previsti. Queste forme adattive hanno 'sensori' perennemente accesi che monitorano e prevedono la formazione dei 'guasti', prendendo le dovute misure cautelari in maniera assolutamente strategica...

Leggiamo con lungimiranza per favore, evidenziando non tanto la ricerca della 'spiegazione' di quello che si legge (non serve capire il 'burocratese'), ma cercando di cogliere il senso allargato dell'informazione, che modella e permette la proliferazione di 'entità non fisiche', ignorando che questo ambito è molto simile ad un contratto di autorizzazione ad essere dominati da simili forme di aggregazione energetica:

Persona giuridica.
In diritto con la locuzione persona giuridica (o, secondo una vecchia terminologia, ente morale) s'intende un complesso organizzato di persone e di beni al quale l'ordinamento giuridico attribuisce la capacità giuridica facendone così un soggetto di diritto.
 
In generale, la capacità giuridica riconosciuta alla persona giuridica (personalità giuridica) è meno estesa di quella riconosciuta all'essere umano in quanto soggetto di diritto, ossia alla persona fisica, poiché la persona giuridica non può essere parte di quei rapporti giuridici che, per loro natura, possono intercorrere solo tra persone fisiche (l'esempio tipico è rappresentato dai rapporti familiari).
 
Caratteri generali.
La persona giuridica è costituita da:
  • un elemento materiale (o substrato sostanziale) che può a sua volta consistere in un insieme di individui (nelle corporazioni) o un patrimonio (nelle fondazioni) ordinati ad uno scopo;
  • un elemento formale, il riconoscimento. Questo può essere attribuito dall'ordinamento: 
  1. con una norma generale che riconosce tutte le persone giuridiche in possesso di determinati requisiti;
  2. con una norma posta appositamente per una determinata persona giuridica;
  3. con un apposito provvedimento, posto in essere per una determinata persona giuridica.
Mentre le persone fisiche o giuridiche riunite in una corporazione (gli associati) sono un elemento costitutivo della stessa, il fondatore, ossia la persona fisica o giuridica che destina un patrimonio ad uno scopo, creando così una fondazione, rimane estraneo a quest'ultima.
 
Le persone giuridiche hanno un'organizzazione, con una struttura organizzativa articolata in uffici; tra gli uffici si distinguono quelli che hanno come titolari (o, secondo altra ricostruzione teorica, sono) organi della persona giuridica e compiono gli atti giuridici imputati alla stessa.
   
Un'organizzazione, tuttavia, è posseduta anche da altri enti, privi dell'elemento formale del riconoscimento: se l'ordinamento attribuisce a questi enti un certo grado di autonomia patrimoniale, secondo una diffusa teoria, si deve ritenere che essi, pur non essendo persone giuridiche, siano comunque soggetti di diritto.
 
Si suol dire che le corporazioni sono organizzazioni di persone, mentre le fondazioni sono organizzazioni di beni. In realtà è difficile immaginare una corporazione che possa raggiungere i suoi scopi senza avvalersi di un patrimonio, così come una fondazione che non si avvalga di persone: tutti gli enti, in quanto organizzazioni, sono complessi di persone e beni, la differenza sta nel fatto che per l'ordinamento nelle corporazioni è essenziale la presenza dalle persone (gli associati) mentre nelle fondazioni è essenziale la presenza di un patrimonio; questo a prescindere dalla constatazione che, nella pratica, il rilievo di tali componenti può essere diverso (si pensi ad una società per azioni, persona giuridica di tipo corporativo nella quale, tuttavia, la componente patrimoniale finisce di solito per avere un rilievo ben maggiore di quella personale).
 
Persone giuridiche pubbliche e private.
Le persone giuridiche sono tradizionalmente distinte in pubbliche e private: le prime perseguono interessi pubblici, mentre le seconde perseguono interessi di carattere privato, ancorché possano essere utilizzate anche per il perseguimento di interessi pubblici.
 
La natura pubblica o privata della persona giuridica si riflette anche sulla sua disciplina: le persone giuridiche private sono disciplinate dal diritto privato, mentre quelle pubbliche dal diritto pubblico che può attribuire loro poteri autoritativi, come quello di emanare provvedimenti amministrativi (autarchia) o atti normativi (autonomia normativa, che può essere legislativa, statutaria o regolamentare)

Di conseguenza, l'atto giuridico con il quale si dà vita alla persona giuridica, che prende il nome di atto costitutivo (nel caso delle fondazioni è denominato atto di fondazione), ha natura di atto di autonomia privata nel caso delle persone giuridiche private, mentre nel caso delle persone giuridiche pubbliche ha natura di provvedimento.
 
Persone giuridiche private.
Negli ordinamenti statali tra le persone giuridiche private si annoverano le associazioni e le fondazioni riconosciute nonché le società per azioni e le altre società commerciali dotate di personalità giuridica.
 
Le associazioni sono organizzazioni di persone costituite per il perseguimento di finalità non economiche, mentre le società sono organizzazioni di persone costituite per svolgere un'attività economica al fine di dividerne gli utili (scopo di lucro)

Ai diversi tipi di società l'ordinamento può attribuire diversi gradi di autonomia patrimoniale, sicché non tutti sono caratterizzati dalla personalità giuridica in senso stretto: si distinguono, al riguardo, le società di capitali (di cui il prototipo è la società per azioni), dotate di personalità giuridica, dalle società di persone, che ne sono prive (tuttavia in alcuni ordinamenti, come Francia e Brasile, hanno anch'esse personalità giuridica). Taluni ordinamenti consentono la costituzione di società unipersonali dotate di personalità giuridica (così ora anche in Italia)…
 
Quanto alle fondazioni, nella generalità degli ordinamenti non possono avere scopo di lucro, tuttavia esistono ordinamenti che consentono la costituzione di persone giuridiche assimilabili ad una fondazione aventi scopo di lucro, come l'Anstalt nel Liechtenstein.

Il diritto privato degli ordinamenti di common law non conosce la fondazione come tipo distinto di persona giuridica, sicché le organizzazioni con finalità filantropiche (charities, sing. charity) seppur spesso denominate fondazioni (foundations) sono in realtà trust, corporazioni o, anche, associazioni non riconosciute.
 
Persone giuridiche pubbliche.
Sono persone giuridiche di diritto pubblico lo stato (anche se, in alcuni ordinamenti, ad esempio quello britannico, non è una persona giuridica unitaria ma un insieme di soggetti) e gli altri enti pubblici, che possono avere caratteri propri delle corporazioni (come lo stato e gli enti territoriali) oppure delle fondazioni.
 
Negli ordinamenti di common law alcuni uffici pubblici o ecclesiastici (tra i quali lo stesso monarca britannico) sono persone giuridiche a sè in quanto corporation sole: si tratta di una particolare forma di corporazione che anziché essere costituita da più persone (come la corporation aggregate) è costituita dal solo titolare dell'ufficio. D'altra parte, in questi stessi ordinamenti gli enti territoriali locali (contee ecc.) sono considerati organi dello stato dotati di personalità giuridica, mentre gli altri enti che compongono la pubblica amministrazione (variamente denominati: administration, agency, authority, board, commission ecc.) sono persone giuridiche disciplinate dal diritto privato.
 
Persone giuridiche dell'ordinamento italiano.
Nell'ordinamento italiano il codice civile, nel Libro I, Titolo II, Capo I, contempla le persone giuridiche, pubbliche (art. 11) e private (art. 12 e 13). La disciplina delle persone giuridiche private è contenuta nello stesso codice, mentre quella delle persone giuridiche pubbliche è sparsa in una pluralità di leggi, riferite a determinate categorie (ad esempio, gli enti locali) o a singoli enti.
 
Sono persone giuridiche private:
  • le associazioni riconosciute;
  • le fondazioni;
  • le società per azioni;
  • le società a responsabilità limitata;
  • le società in accomandita per azioni;
  • le società cooperative a responsabilità limitata.
Sono invece persone giuridiche di diritto pubblico:
  • lo Stato;
  • le regioni, le città metropolitane, le province ed i comuni, nonché gli altri enti territoriali locali (comunità montane, comunità isolane, unioni di comuni e consorzi fra enti territoriali);
  • gli altri enti pubblici, nazionali e locali; si tratta di una categoria molto vasta ed eterogenea nella quale rientrano, a titolo di esempio, gli enti previdenziali, le università, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le aziende sanitarie locali, gli ordini professionali ecc.
Persone giuridiche dell'ordinamento canonico.
Il Codice di diritto canonico disciplina le persone giuridiche nel Libro I, Titolo VI, Capitolo II. Esso distingue:
 
  • la Chiesa cattolica e la Sede Apostolica, persone morali in forza della stessa disposizione divina;
  • le persone giuridiche, insiemi di persone o cose ordinati ad un fine corrispondente alla missione della Chiesa, che trascende il fine dei singoli; possono essere costituite direttamente da una disposizione del diritto oppure tramite una concessione speciale data con decreto della competente autorità.

Le persone giuridiche possono essere:
  • insiemi di almeno tre persone e allora si distinguono in collegiali - se i membri ne determinano azione, concorrendo nel prendere le decisioni, non necessariamente con uguali diritti - e non collegiali;
  • insiemi di cose sia spirituali sia materiali (fondazioni autonome) dirette da una o più persone fisiche o da un collegio.

Le persone giuridiche possono inoltre essere:
  • pubbliche, se costituite dalla competente autorità ecclesiastica affinché, entro i fini ad esse prestabiliti, compiano, a nome della Chiesa e a norma delle disposizioni del diritto, il compito loro affidato in vista del bene pubblico;
  • private, negli altri casi.

Un caso su tutti: la Banca d’Italia è governata dalla partecipazione bancaria privata. Ha senso, secondo voi?

Sì, secondo me. Ha il senso di mantenere il ‘controllo’…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com