lunedì 11 agosto 2014

Leggi non scritte, ma abbastanza intuitive: che farsene?



Previsioni mensili e stagionali: tre regole da ricordare.
Eccole:
  1. la natura non è "vendicativa" ovvero non vale la" legge del taglione". Esempio, non è vero che: siccome è quasi certo che, alla fine, il clima di questa estate risulterà fresco e piovoso, allora il prossimo inverno sarà caldo e siccitoso. Ciò non esclude però che, per puro caso, le cose vadano poi proprio in tal senso;
  2. la natura " non ha memoria". Esempio: l'estate è stata fin qui fresca e piovosa, ma  le leggi della natura non sono in grado di avvalersi del ricordo di questa informazione per stabilire oggi quale piega dovrà prendere la prossima stagione autunnale;
  3. vale spesso invece "la legge della persistenza":
  • ovvero se uno o più persistenti fattori, più o meno oscuri, hanno determinato lo stesso tipo di tempo su scale temporali del mese o più  - come quelli che hanno fatto sì che l'estate sia stata fino ora fresca  e piovosa -  è intuitivo pensare che queste stesse cause non possano cessare all'improvviso e che quindi il copione prosegua ancora almeno per qualche settimana e anche più…
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Nei sistemi che evolvono nel tempo, come nell'atmosfera,  vale in genere una legge non scritta, ma abbastanza intuitiva, che potremmo enunciare così:
"Se le condizioni atmosferiche hanno mostrato per settimane e addirittura mesi  lo stesso copione, è naturale pensare che le cause che hanno generato tale stato di cose siano piuttosto persistenti e quindi credibilmente non cesseranno la loro azione all'improvviso né nel volgere di qualche giorno né nel volgere di una settimana"…
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Ora (ri)volgi il tuo "sguardo" al Mondo intero:
come va il mondo? Male. Come va il mondo? Bene...
Tanto Tanto Tanto - Lorenzo Cherubini
Dal momento in cui “esiste” un/il Creatore del genere umano (i “libri” ed i culti/miti religiosi lo affermano tutti, ognuno in maniere diverse) significa che:
il genere umano è un “artefatto”, concepito da qualcosa di “esterno” (origine) che, attualmente, non intende farsi vedere.


Il genere umano è, dunque, stato "abbandonato" sulla Terra 3d, in questa versione della realtà? Ebbene, che cosa accade solitamente a livello caratteriale/comportamentale in un “trovatello”?

La (ri)generazione di “traumi ambientali nascosti in sé”…

Per cui, con “cosa” hai a che fare? 
Con una umanità che, di fatto, nasce senza alcun (ri)conoscimento ufficiale/apparente/mnemonico “genitoriale” (padre/madre).
Da qua, la possibilità di poter sostenere a livello “sottile”, da parte del Nucleo Primo e della sua schiera di sottopoteri inconsciamente (in)diretti, di poter gestire l’umanità intera… avendola (ri)trovata “orfana” e “non in grado di intendere e volere, perché neonata, fragile, senza memoria ed incapace di provvedere a se stessa” o:
naufraga nel mare magnum della Vita.



Il Nucleo Primo ti (r)accoglie, ti veste, ti sfama, ti educa (coltiva) e… ti “schiavizza di fatto”… non rimanendoti nulla di quello che “eri”.
La “deviazione” è piazzata al di là, come un’antenna che attira (capta) ed “incuriosendo” (re)incanala l’essenza umana in un percorso alternativo a quello “naturale”, clonato/copiato in toto sul modello di quello “naturale”.
In natura esistono molti organismi che effettuano predazioni basate proprio su questa trappola legata all’attrazione…
Or dunque, se:
la natura " non ha memoria"
la natura non è "vendicativa"
le condizioni atmosferiche hanno mostrato per settimane e addirittura mesi  lo stesso copione, è naturale pensare che le cause che hanno generato tale stato di cose siano piuttosto persistenti e quindi credibilmente  non cesseranno la loro azione all'improvviso né nel volgere di qualche giorno né nel volgere di una settimana"… ("legge della persistenza")…
Significa che, allora, è “automatica” ossia… (ri)programmata per funzionare in un certo modo e ciò si sposa perfettamente al rinforzante che:
“l’umano viene creato”.
Ok?

La natura e l’umano “funzionano automaticamente”

Questa è una caratteristica dei sistemi artificiali (ri)programmati (condizione "innata" definita, non certo impropriamente, come “naturale”, ossia, basata su un concetto cieco/ignorante relativo al basare la propria convenzione su un sapere livellato ad una base di partenza, sul frattale dell’anno zero. Ad esempio, il prima e dopo Cristo).

Di questi automatismi, molti sono emersi e molti sono sotterranei:
ad esempio, il battito del cuore ed il funzionamento dell’inconscio.
Segno che… non tutto ti è dato sapere e (ri)cordare, cioè:
devi continuare a funzionare in automatico, affinché tu possa meglio concentrarti su “ciò che devi fare/sostenere/generare mentre sei in Vita” (lavoro).
Sei in definitiva (s)oggetto ad un filtraggio della tua capacità totale, attuato in virtù di un intrattenimento nella realtà 3d, attualmente rinforzata dalla tua capacità di auto intrattenimento…
Senza memoria, senza "vendicatività"… persisti. Alias: sopravvivi lavorando. Laddove il “lavoro” che esegui, non è solo il suo frattale (il “lavorare sotto al padrone”), bensì, il vivere in “questa” maniera stessa.
L’intento che ti ha progettato è lungi dall’esaurirsi, per cui tendi ad “insistere lungo la via attuale” (inerzia).
Ciò non esclude però che, per puro caso, le cose vadano poi proprio in tal senso…
Il “caso” non esiste.
Ecco gli automatismi che impediscono di dimagrire.
Mangiamo cose dannose alla salute e alla linea per tanti motivi diversi:
impariamo a riconoscerli e correre ai ripari.
Le cose più belle della vita sono immorali, o illegali, oppure fanno ingrassare, sostiene un vecchio detto popolare. Ma perché ci piacciono proprio le cose che fanno ingrassare e, a volte, ci fanno male? Se lo è chiesto anche Michele Riefoli, laureato in Scienze Motorie…
Allora, perché le cose che ci fanno male ci piacciono tanto?
Perché non ascoltiamo le reali necessità che il nostro organismo esprime attraverso segnali e campanelli d’allarme, ma siamo piuttosto prigionieri di schemi mentali che spesso ci fanno mangiare troppo e male.
In questo, pur essendo animali, siamo diversi dalla maggior parte di loro perché non usiamo la logica binaria. In natura se una cosa è sgradevole o causa dolore manda a chi la percepisce il chiaro messaggio che non va bene mentre, al contrario, se è buona ci sarà sicuramente dentro qualcosa di utile:
questa è la logica che consente agli animali di sopravvivere. Negli uomini, invece, non è detto che una cosa buona faccia anche bene perché i sensi ci ingannano
I vizi alimentari si possono ereditare?
Sì. È il caso dello schema riproduttivo per cui si replicano, per esempio, i comportamenti alimentari delle persone più care…

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Il Pianeta è “azzurro” ma l’acqua da bere scarseggia. La popolazione mondiale, ti dicono, non ha nel suo insieme la possibilità di sfamarsi, eppure esiste il problema del sovrappeso per molti ed, in generale, si buttano via migliaia di tonnellate di cibo ogni anno…
In cosa sei invischiato? In quale “rete” sei caduto? Quali automatismi ti caratterizzano e ti mantengono in questa “posizione”? Perché sei senza memoria?
Beh… fai un po’ di esercizio di te in te, allora. SPS è reale e concretamente “fuori dal coro”…

Con/In quale “compagnia” sei?
Marc Augé: "Internet non può far nascere società, nemmeno virtuali".
L'antropologo francese, teorico dei "non luoghi" riflette sull'illusorietà della compagnia sulla rete...
È ancora corretto definire oggi “non-luoghi” quei posti tipici della nostra società, come stazioni, aeroporti, centri commerciali, dove la gente si affolla senza però dare vita a relazioni sociali?
Avevo dato una definizione teorica di “non-luogo” nel 1992… parlavo di una dimensione relativa a uno spazio nel quale non è possibile leggere relazioni sociali, mentre il “luogo” è uno spazio dove questa lettura è possibile. Quando siamo in aeroporto, per esempio, non è dato creare relazioni che prima non esistevano; però, ci sono anche persone che lavorano negli scali e che quotidianamente si mettono in relazione.
Questo per dire che non c’è un “non-luogo” assoluto e non c’è più un “luogo” assoluto. È una dimensione relativa in sé e la definizione è ancora valida oggi, proprio perché teorica.
La diffusione di Internet ha portato dei cambiamenti alla definizione di “non-luogo”?
Internet è una questione a sé, un discorso che, in generale, riguarda anche i mass media, un settore in piena evoluzione. Il problema è sapere se le relazioni attraverso Internet sono dello stesso tipo di quelle reali, perché quando il presidente americano Obama dice di avere 40 milioni di amici virtuali, cosa vuole dire?
Internet promette una compagnia del tutto illusoria: più si hanno contatti più si è soli.
E la domanda è:
che tipo di società va a creare? L’ubiquità e l’istantaneità legate a Internet non possono fare una società, neanche virtuale, come si dice; e l’espressione “rete sociale” per definire la società virtuale non mi piace...
A proposito di obesità, il fatto che personaggi noti a livello mondiale, come Michelle Obama, promuovano stili di vita sostenibili, influenza l’individuo-consumatore della società moderna?
Nel mondo attuale della comunicazione è possibile che ci siano influenze di questo tipo, ma è un piccolo aspetto, una goccia d’acqua nell’oceano...
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Il “non luogo” per eccezione è, frattalmente parlando, proprio questa realtà 3d “intera” (planetaria), nella quale “(non)sei”.
Come una proiezione in un insieme infrastrutturale proiettato:
un ologramma.
Qualcosa che attira la tua “energia” e la mantiene in (ri)circolo.
Qualcosa che ti "offre" un “corpo/casa”, ogni volta.
Qualcosa che è nel suo insieme un “non luogo” ed il “tuo luogo” di (ri)trovo
Qualcosa che ti consuma mentre consumi (infatti, prima o dopo, muori). 
Qual è il punto saliente del suo programma?
"L’affermazione di modelli di produzione del cibo più sostenibili. È paradossale il fatto che si parli di agricoltura e non di agricoltori. Oggi purtroppo il legame non è così scontato perché tanta voce in capitolo ce l’hanno i proprietari dei mezzi di produzione (assicurazioni e banche per esempio) e l’agricoltura intensiva che fa prevalere l’approccio produttivistico, ovvero quella in cui l’obiettivo è produrre di più. Noi vorremmo fare un passo indietro, che poi sarebbe uno slancio in avanti, verso un’agricoltura che privilegi la figura dell’agricoltore, le produzioni di piccola scala, la biodiversità, la produzione solidale e l’accesso al cibo buono, pulito e giusto a un numero sempre maggiore di persone"…
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  • ciò non esclude però che, per puro caso, le cose vadano poi proprio in tal senso…
  • tanta voce in capitolo ce l’hanno i proprietari dei mezzi di produzion...
  • fa prevalere l’approccio produttivistico… in cui l’obiettivo è produrre di più.
Chi “produce”? Le banche ed assicurazioni (i “proprietari”)? Naa… sei tu!
Le possibilità sono ampie ma, per qualche motivo, il tutto viene sempre (ri)attualizzato, secondo il copione vigente (paradigma):
Nei sistemi che evolvono nel tempo, come nell'atmosfera,  vale in genere una legge non scritta, ma abbastanza intuitiva, che potremmo enunciare così:
"Se le condizioni atmosferiche hanno mostrato per settimane e addirittura mesi lo stesso copione, è naturale pensare che le cause che hanno generato tale stato di cose siano piuttosto persistenti e quindi credibilmente non cesseranno la loro azione all'improvviso né nel volgere di qualche giorno né nel volgere di una settimana"…
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In California la "pipì" si trasformerà in acqua potabile.
A mali estremi, estremi rimedi. La perdurante siccità che sta colpendo la California in questi ultimi anni sta spingendo gli scienziati a considerare un'ipotesi un tempo ritenuta impensabile:
riciclare l'acqua di scarico, inclusa quella dei water, in acqua potabile. Ne scrive il New York Times.
È ancora presto per considerarla un'ipotesi concreta, ma intanto le riserve d'acqua dello Stato americano (che ha vietato l'uso delle fontane e di annaffiatoi per lavare i marciapiedi) hanno raggiunto i minimi storici. E anche le principali sorgenti di acqua d'importazione, situate in Sierra Nevada e in Colorado, sono in declino.
Dunque ecco l'idea del riciclo estremo.
La contea conservatrice di Orange del resto lo sta già facendo da sei anni, usando l'acqua di scarico purificata per rifornire le riserve sotterranee.
Utilizzando un processo di filtraggio in tre fasi (che comunque, scrive il Times, costa di meno del comprare l'acqua altrove), gli impianti della regione produrranno circa 380 milioni di litri della preziosa risorsa entro febbraio dell'anno prossimo. Tuttavia copriranno appena un terzo degli abitanti della contea.
Ma il riutilizzo diretto è ancora vietato dalle leggi locali e la maggior parte dell'acqua riciclata al momento finisce nell'agricoltura

Una rivoluzione in tal senso era stata tentata dalla città di San Diego degli anni Novanta, ma abortita a causa di quello che gli esperti chiamano il "fattore schifo"

Qualcosa che potrebbe tuttavia cambiare entro il 2016, scrive il Times, data entro la quale i legislatori californiani tenteranno di rompere il tabù.
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  • la contea conservatrice di Orange del resto lo sta già facendo da sei anni... 
  • una rivoluzione in tal senso era stata tentata dalla città di San Diego degli anni Novanta, ma abortita a causa di quello che gli esperti chiamano il "fattore schifo"…
Beh… “le vie del signore” per tenerti sotto controllo sono infinite.
Muos: il vergognoso asservimento alla politica bellica americana.
Nel silenzio assordante dei media di regime il 19 giugno scorso il Governo Renzi ha dato il sì definitivo al Muos, (Mobile User Objective System), avanzato sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza (banda Ka), in fase avanzata di realizzazione a Niscemi in Sicilia, con le sue tre gigantesche antenne che si interfacciano con quattro satelliti in orbita e con altre tre postazioni di terra.
Il programma, gestito dal Ministero della Difesa statunitense, integrerà forze navali, aeree e terrestri.
Il Muos sfrutterebbe la tecnologia Rfmp che prevede la diffusione, su vari strati di atmosfera, di metalli pesanti quali bario, stronzio ed alluminio.
Ciò al fine di creare strati di ionosfera artificiali utili ad interfacciare le postazioni di terra con i satelliti in orbita geostazionaria, evitando disturbi di sorta ed ottenendo così segnali puliti. Il Muos, come per stessa ammissione del Governo, è un sistema strategico.
Sulla carta fungerebbe da innocuo apparato difensivo, ma nei fatti è un riscaldatore ionosferico di terza generazione, indispensabile, tra l’altro, per il controllo e la modifica del clima a livello globale, attraverso la manipolazione delle correnti a getto.
Ai “riscaldatori” ionosferici fa riferimento il libro appena uscito della statunitense Elana Freeland, dal titolo “Chemtrails, H. A. A .R. P. and the full spectrum dominance of planet Earth”, che riporta sulla quarta di copertina: “Negli anni ‘50, ‘60 e ‘70 del XX secolo, il nostro governo (quello degli Stati Uniti,) ha condotto sperimentazioni chimiche e biologiche su larga scala, attraverso programmi che prevedevano la diffusione di aerosol:
ci riferiamo ad operazioni quali ‘Operation large area coverage’, ‘Operation dew’, ‘Project 112’… Oggi le scie chimiche ed i riscaldatori ionosferici come H. A. A. R. P. sono parti costitutive di un arsenale per cui la Terra è diventato un teatro di guerra dominato dalla “dottrina dell’egemonia assoluta”.
Con la stessa logica affermata da Renzi che definisce degno del Tso chi crede nelle scie chimiche, il Senato della Repubblica ha dato il via libera al sistema di comunicazione satellitare (Muos) definito “essenziale per le finalità strategiche Usa”…
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Essenziale per le finalità strategiche Usa…
L’(in)diretto è caratteristico della tua Vita:
una diretta che vivi in differita, sempre anticipato “dentro”.
Segno evidente dell’esistenza, replicata anche in te, di una doppia possibilità di (ri)elaborazione intelligente, in funzione di una logica (ri)programmata (doppia intelligenza), che l'esistenza divisa di/tra conscio ed inconscio ti fanno frattalmente intuire.

Una presenza superficiale e piuttosto limitata ed una presenza sotterranea molto potente:
tu ed il Nucleo Primo.
Il frattale nasce da questa "radiazione di fondo" basata sull'alienazione di una delle due parti (la più “potente”)…
Domanda:
come mai il cervello umano pesa più di un chilo e i super chip moderni sono sempre più microscopici?
È in grado di fare valutazioni e prendere decisioni, affermano gli ideatori. Il cervello umano in un microchip.
Il nuovo chip cognitivo "TrueNorth", che imita il cervello umano, progettato da Ibm, è stato svelato in uno studio pubblicato sulla rivista Science. Secondo i ricercatori, ha un incredibile potenziale in campo medico.
Ha un milione di neuroni elettronici, oltre 256 milioni di connessioni sinattiche artificiali, contiene 4.096 processori, un'architettura in grado di svolgere operazioni complesse molto rapidamente e consuma pochissima energia
"Questo chip rappresenta una nuova architettura dei microchip - spiega Dharmendra Modha, coautore dello studio pubblicato su Science - È una nuova macchina per una nuova era".
Secondo i ricercatori ha un incredibile potenziale e potrà essere usato negli occhiali per chi ha la vista danneggiata, diagnosi mediche per immagine in grado di rilevare i primi segni di una malattia, e auto senza conducente. È il primo chip 'neuro-sinattico' al mondo, il più grande chip mai realizzato finora dall'azienda, con 5,4 miliardi di transistor e consuma solo 70 milliwatt di energia, molto meno energia dei chip tradizionali.   

È stato modellato e progettato dopo che i ricercatori sono riusciti a concentrare in un microprocessore delle dimensione di un francobollo le capacità del cervello umano e quelle dei supercomputer.
A differenza degli attuali processori, che funzionano su meri calcoli matematici basati su un'architettura antiquata, risalente al 1945, questo chip è stato pensato per imitare il modo in cui il cervello umano riconosce gli schemi, affidandosi a reti fittamente interconnesse di transistor simili ai network dei neuroni umani.
Il risultato è un processore in grado di capire l'ambiente, gestire le ambiguità e prendere decisioni e agire in tempo reale, che l'Ibm definisce come una "versione miniaturizzata e primitiva del cervello umano".
Nel suo "procedere d'insieme"... l'umanità ti sembra "in grado di capire l'ambiente"? Per cui... quale tecnologia si sta progettando e dando alla luce?


Risposta alla prima domanda:
è un altro livello di tecnologia, nel quale non è importante la “potenza” del cervello, quanto la visione d’insieme (dipendenza) del dispositivo umano (Human Bit).
Ciò dimostra che la vera “potenza” è sotterranea e che ciò che è apparente è “superficiale” (implementa un livello di natura artificiale – tecnologia – ad hoc, per la portabilità e l’auto sfruttamento, attraverso lo sfruttamento dell’ecosistema).
Tutto ciò va nella direzione dell’affermazione scientifica deviata (automatismo “di conseguenza”) che, il cervello umano è usato al massimo per il dieci per cento

Una risposta (in)diretta, relativa non tanto alla capacità della massa grigia contenuta nella scatola cranica, ma alla reale (ri)configurazione/(ri)disposizione dell’autentico “cervello”, che è dimostrato dalla (ri)-n-corsa tecnologica umana 3d, va nella direzione della miniaturizzazione estrema (nanotecnologica, subatomica) e nella sua – in definitiva – “scomparsa alla vista” (il frattale della com-presenza del Nulcoe Primo)...
Il “teatro 3d” ha un cuore pulsante automatico, che ti mantiene scalpitante sul posto (auto intrattenimento co-generante inerziale).
Ciò che consumi (distruggi) è virtuale e, potenzialmente, infinito (loop apparente ed auto estraente "lavoro")...
Perché… “tu vali”.
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com


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