Presenza... |
La Chiesa cattolica è un'istituzione gerarchica religiosa fondata su un potere autoritario.
Da distinguersi dal cristianesimo, dottrina religiosa che non prevederebbe gerarchie né quindi il potere religioso o politico dell'uomo su altri uomini, sulla base degli insegnamenti dei suoi principali testi di riferimento, i vangeli canonici, e di Cristo stesso.
Nel senso generico del termine una Chiesa (dal greco εκκλησια, assemblea o convocazione) indica una comunità cristiana che raggruppa i fedeli di una stessa confessione…
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la “sua” storia.
La storia scritta dal punto prospettico del “vincitore”, ossia, di col(u/e)i che… “c’è sempre stato”. Un cospetto onnipresente. Qualcosa con il quale “far di conto”, in ogni caso.
Con la locuzione far di conto si intende l'abilità di capire e utilizzare i numeri, specialmente quelli che si incontrano nelle attività quotidiane, per compiere le operazioni più semplici. Nel parlare comune, la locuzione è poi usata anche con riferimento alle attività di ragioneria.
Il far di conto viene di fatto incluso in tutti i programmi di alfabetizzazione e chi non sa far di conto viene considerato analfabeta.Il far di conto viene considerato una destrezza; l'incapacità patologica di operare con i numeri, solitamente associata a lesioni neurologiche, viene chiamata discalcolia.
La capacità di far di conto viene anche chiamata senso dei numeri, ovvero "buon senso nei confronti dei numeri".
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La “sua” storia, ormai millenaria, si (con)fonde unitamente e dentro alla storia di Roma e del territorio della penisola “italica” che, inerzialmente, “doveva (ri)unirsi in un solo insieme geografico”, così… come equi bilanciando, per altri versi, lo scompattamento da manuale della Pangea, o “deriva dei continenti”.
La corrente principale di/in un fiume, il suo senso di scorrimento, non è unica, seppure in grado di trasportare l’acqua ed il suo “carico”... in una sola direzione apparente, seguendo – però – la declinazione complessiva del suolo (caratteristica fondamentale).
Ciò che avanza centralmente ed a livello maggioritario (tendenza, moda, legge), crea contemporaneamente anche delle correnti inverse laterali, (ri)conoscibili secondo esperienza propria o (ri)conoscenza ereditaria. In ciò si (ri)vela la possibilità di “(ri)salire il fiume” con meno sforzo (rispetto alla forza bruta di umani e/o animali da traino, vento, etc.) o addirittura con più “naturalezza”.
lo scorrimento d’insieme di un “fiume” o della “specie umana” e, dunque, anche della Chiesa, dipende dal “declino territoriale d’insieme” (una causa “sotterranea” o "foco/ipocentro") e dà luogo a “sacche di opportunità alternative”, rispetto al medesimo senso principale, impresso nella/dalla “direzione apparente del flusso”.
La (di)pendenza è, comunque, una "presenza":
qualcosa che dipende da una pendenza, che fuoriesce/nasce da una caratteristica del territorio.
Nel caso della Chiesa, questa caratteristica è proprio inscritta nella geografia e nella storia deviata, infatti, la scelta di “erigersi” in una determinata posizione, equivale alla antica e saggia ponderazione relativa all’edificare un paese sopra ad un rilievo e nelle vicinanza di una presenza acquea.
È come difendere preventivamente (meglio) il proprio interesse o come costruire opportunamente, sfruttando il posizionamento naturale delle masse (castello sopra ad un rilievo = roccaforte).
Roma è, di fatto, se ci pensi bene, nel cuore della penisola italica che, a sua volta si (ri)trova al centro del mediterraneo e, per certi versi anche dell’Europa (per ragioni storiche e simboliche) e di molto altro.
Roma era/è al centro del proprio impero (immagine frattale della sua valenza simbolica sempre viva e valida)...
La presenza della Chiesa, in un siffatto punto strategico geografico, corrisponde anche a quella centralità che, nel Tempo, ha (ri)assunto a livello mentale nei propri “fedeli”, sparsi in tutto il Mondo. Ovvio, Italia in primis (è come essere più vicini alla fonte d’emittenza e, anche solo per questo, essere maggiormente sotto al relativo influsso).
l'osmosi inversa (abbreviazione: RO, dall'inglese Reverse Osmosis), detta anche iperfiltrazione (abbreviazione: IF), è il processo in cui si forza il passaggio delle molecole di solvente dalla soluzione più concentrata alla soluzione meno concentrata ottenuto applicando alla soluzione più concentrata una pressione maggiore della pressione osmotica.
In pratica, l'osmosi inversa viene realizzata con una membrana che trattiene il soluto da una parte impedendone il passaggio e permette di ricavare il solvente puro dall'altra.
Questo fenomeno non è spontaneo e richiede il compimento di un lavoro meccanico pari a quello necessario per annullare l'effetto della pressione osmotica…Link
una membrana che trattiene il soluto da una parte impedendone il passaggio e permette di ricavare il solvente puro dall'altra
questo fenomeno non è spontaneo e richiede il compimento di un lavoro meccanico pari a quello necessario per annullare l'effetto della pressione osmotica…
La storia della Chiesa è un (con)fluire di donazioni provenienti dai potenti di turno che, in ogni caso, si sono (ri)trovati a dover patteggiare con la sua costante presenza:
315 donazione di Costantino
756 donazione del re dei Franchi, che sconfigge i Longobardi
1984 donazione dell’otto per mille.
Questo macro elenco di punti cardinali, evidenzia come la Chiesa “ci sia sempre stata” e “sia sempre stata animata dalla medesima intenzione”:qualcosa che l’ha davvero trasformata in “presenza costante, ubiqua, interlacciata con il tessuto sociale alle/nelle fondamenta” ed, ormai, “troppo grande per fallire”.
Dio, in questa (non)forma, è un riempitivo del “vuoto”, che hai eretto attorno a te, proprio perché “non (ri)cordi”, proprio perché talune “presenze” o (com)presenze – a livelli differenti, ma unitamente d’insieme – ti hanno (auto)isolato da tutto e da tutti, persino da te stesso.
il fatto che qualcosa “ci sia sempre” ha un altissimo potere di (auto)convinzione su di te. Nel Tempo, diventa come un “cielo”, diventa una ovvietà da non mettere nemmeno in discussione, per cui… diventa opera di filtro che devia la tua direzione.
La Chiesa è un frattale della (com)presenza non manifesta del Nucleo Primo…
Ai suoi “lati”, è possibile (ri)percorrere a ritroso il senso di scorrimento generale, (ri)tenuto come il Tempo, ossia, convenzionalmente (con)sequenziale ed unicamente leggibile da un senso verso l’altro.
In realtà, passato, presente e futuro, sono – ancora prima di essere (ri)creati, filtrati e manipolati dal Nucleo Primo – dei “concetti”, dei “luoghi non comuni”:
che possono essere diversamente (ri)composti e (ri)visitati o… (ri)letti e (re)interpretati (interpretati da “Re”, bene/meglio interpretati dal proprio punto prospettico Re-ale).
oltre (delinea, in questo, anche un e-s-terno).
Gli accordi politici.
I Patti Lateranensi (la “Conciliazione”) tra Stato e Chiesa nel 1929 per la risoluzione della "Questione romana" si conclusero in maniera soddisfacente per le parti in causa.
L'inizio di trattative segrete avvenne grazie all'iniziativa di tre zelanti sacerdoti:
padre Giovanni Genocchi dei Missionari del Sacro Cuore di Gesù, di don Giovanni Minozzi fondatore con padre Giovanni Semeria dell'Onmi.
Quest'ultimo riferì che proprio in casa di suoi parenti i tre si riunirono per discutere e studiare la possibilità di trovare una via di uscita per riallacciare le relazioni tra Stato e Chiesa.
Le discussioni e i lavori durarono tre giorni al termine dei quali padre Genocchi si incaricò di portare all'allora segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Gasparri, il risultato del loro lavoro. L'alto prelato della Curia romana rimase "trasecolato" per tale iniziativa personale dei tre sacerdoti...Link
il 7 maggio 1999 il Cardinale Camillo Ruini, Vicario del santo Padre per la diocesi di Roma, apre ufficialmente il processo canonico di beatificazione, dicendo:“Un uomo capace di guardare alla storia con intuito profetico…”Link
"Quel disgraziato Non expedit", ricorderà più tardi Padre Minozzi, "(era una) pesantissima catena ai piedi de' cattolici italiani"...
sua convinzione è, infatti, che "si può credere a chi parla, ma è difficile non credere a chi lavora fortemente; è impossibile non credere a chi, per una causa, eroicamente soffre"…
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uomo di bell'intelligenza, buon conoscitore delle lingue classiche e orientali, poco produsse nel campo strettamente scientifico; fu tuttavia un grande animatore e maestro, ed esercitò largo e benefico influsso anche nell'ambiente laico, in cui contava vaste e cospicue relazioni…
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Finalmente il 26 agosto 1926 furono designati ufficiosamente e informalmente due incaricati:
uno dal governo Mussolini e l'altro da parte di papa Pio XI.
Per la prima volta figura l'avvocato concistoriale Francesco Pacelli quale plenipotenziario per il Vaticano, fratello di Eugenio Pacelli, futuro segretario di Stato prima e papa Pio XII poi.
Una grande "famiglia"...
Papa Pio XII, detto Pastor Angelicus (in latino: Pius PP. XII, nato Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli; Roma, 2 marzo 1876 – Castel Gandolfo, 9 ottobre 1958), è stato il 260º papa della Chiesa cattolica e 2º sovrano dello Stato della Città del Vaticano dal 2 marzo 1939 al 9 ottobre 1958.
Nel 1990, a conclusione della prima fase di beatificazione, ha ricevuto il titolo di Servo di Dio. Nel 2009, a conclusione della seconda fase, ha ricevuto il titolo di Venerabile, che ne attesta l'eroicità delle virtù per la Chiesa.
La causa di canonizzazione è affidata alla Compagnia di Gesù, che dal 2013 ha attivato un account twitter e un sito internet ufficiale…Link
Papa Pio XII… 2º sovrano dello Stato della Città del Vaticano.
Osserva i nomi dei “beatificati”: nomi di “servi” nonché di “venerabili eroi”… per la Chiesa. Qualcosa che sempre più modernamente trascende lo scorrere del Tempo.
la morte prematura di Barone, nei primi giorni del 1929, impedì al funzionario di vedere la conclusione del suo lungo impegno.
Le trattative, ormai in fase finale, furono condotte personalmente da Benito Mussolini, assistito dal ministro Rocco. I trattati furono firmati dal cardinale Gasparri e Mussolini l'11 febbraio 1929 nella sala dei Papi nel palazzo del Laterano, a poco più di un mese dalla sua scomparsa…Link
Giacomo Matteotti (Fratta Polesine, 22 maggio 1885 – Roma, 10 giugno 1924) è stato un politico socialista e antifascista italiano…
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“Le condizioni dunque della religione in Italia non si potevano regolare senza un previo accordo dei due poteri, previo accordo a cui si opponeva la condizione della Chiesa in Italia.
Dunque per far luogo al Trattato dovevano risanarsi le condizioni, mentre per risanare le condizioni stesse occorreva il Concordato.
E allora? La soluzione non era facile, ma dobbiamo ringraziare il Signore di averCela fatta vedere e di aver potuto farla vedere anche agli altri. La soluzione era di far camminare le due cose di pari passo.
E così, insieme al Trattato, si è studiato un Concordato propriamente detto e si è potuto rivedere e rimaneggiare e, fino ai limiti del possibile, riordinare e regolare tutta quella immensa farragine di leggi tutte direttamente o indirettamente contrarie ai diritti e alle prerogative della Chiesa, delle persone e delle cose della Chiesa; tutto un viluppo di cose, una massa veramente così vasta, così complicata, così difficile, da dare qualche volta addirittura le vertigini.
E qualche volta siamo stati tentati di pensare, come lo diciamo con lieta confidenza a voi, sì buoni figliuoli, che forse a risolvere la questione ci voleva proprio un Papa alpinista, un alpinista immune da vertigini ed abituato ad affrontare le ascensioni più ardue; come qualche volta abbiamo pensato che forse ci voleva pure un Papa bibliotecario, abituato ad andare in fondo alle ricerche storiche e documentarie, perché di libri e documenti, è evidente, si è dovuto consultarne molti.
Dobbiamo dire che siamo stati anche dall’altra parte nobilmente assecondati.
E forse ci voleva anche un uomo come quello che la Provvidenza Ci ha fatto incontrare; un uomo che non avesse le preoccupazioni della scuola liberale, per gli uomini della quale tutte quelle leggi, tutti quegli ordinamenti, o piuttosto disordinamenti, tutte quelle leggi, diciamo, e tutti quei regolamenti erano altrettanti feticci e, proprio come i feticci, tanto più intangibili e venerandi quanto più brutti e deformi.
E con la grazia di Dio, con molta pazienza, con molto lavoro, con l’incontro di molti e nobili assecondamenti, siamo riusciti "tamquam per medium profundam eundo" a conchiudere un Concordato che, se non è il migliore di quanti se ne possono fare, è certo tra i migliori che si sono fin qua fatti; ed è con profonda compiacenza che crediamo di avere con esso ridato Dio all’Italia e l’Italia a Dio"...
Pio XI, allocuzione "Vogliamo anzitutto"…
tamquam per medium profundam eundo = Vogliamo anzitutto.
E con la grazia di Dio, con molta pazienza, con molto lavoro, con l’incontro di molti e nobili assecondamenti, siamo riusciti “ tamquam per medium profundam eundo” a conchiudere un Concordato che, se non è il migliore di quanti se ne possono fare, è certo tra i migliori che si sono fin qua fatti; ed è con profonda compiacenza che crediamo di avere con esso ridato Dio all’Italia e l’Italia a Dio…
un Nastro di Mobius che va da Dio a Dio, con l’Italia a fare da criceto sulla ruota della Chiesa e gli italiani a farlo sulla ruota dell'Italia... etc.
"Il loro mondo è più vicino di quanto pensiate"...
riordinare e regolare tutta quella immensa farragine di leggi tutte direttamente o indirettamente contrarie ai diritti e alle prerogative della Chiesa, delle persone e delle cose della Chiesa; tutto un viluppo di cose, una massa veramente così vasta, così complicata, così difficile, da dare qualche volta addirittura le vertigini...
Il 23 aprile 1929 cominciò il dibattito in Senato per la ratifica dei Patti Lateranensi, dibattito concluso il 25 maggio con un voto a favore, al termine di vivaci discussioni e polemiche anche all'esterno del Senato stesso. Sei senatori votarono contro l'approvazione: fra essi Benedetto Croce.
Anche la Camera dei deputati votò l'approvazione dei Patti, ma vi furono due dissenzienti, anche se la Camera era formata completamente da elementi del Partito fascista.
Lo scambio delle ratifiche avvenne con una solenne cerimonia in una saletta dei Palazzi apostolici, con Mussolini, che vestiva l'uniforme diplomatica con la feluca, ricevuto con tutti gli onori. Era il 7 giugno 1929. Dopo un'ora dalla partenza di questi dal Vaticano, alle dodici in punto, entrarono in vigore i Patti, e nacque lo Stato della Città del Vaticano. Con lo scambio delle consegne da parte dei Carabinieri, che subito dopo lasciarono l'ex territorio italiano passato al Vaticano, e le Guardie Svizzere in alta uniforme.
Il clima era di grande cordialità e di amicizia.
Alle ore zero dell'indomani, 8 giugno, entrarono in vigore le sei leggi principali del nuovo Stato, promulgate dal Pontefice subito dopo il mezzogiorno del giorno 7. Fra cui la Legge Fondamentale, che all'art. 1 prevede che il Sommo Pontefice è sovrano dello Stato della Città del Vaticano.
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- in Senato per la ratifica dei Patti Lateranensi, dibattito concluso il 25 maggio con un voto a favore
- la Camera era formata completamente da elementi del Partito fascista
- il clima era di grande cordialità e di amicizia
- la Legge Fondamentale, che all'art. 1 prevede che il Sommo Pontefice è sovrano dello Stato della Città del Vaticano…
Una interessante “operetta”, non c’è che dire. Qualcosa che “oggi” ti raggiunge ancora e sempre.
conseguimento del suffragio universale come obiettivo essenziale del momento presente, in quanto condizione fondamentale per l’instaurazione di una vera democrazia, insieme con una serie di provvedimenti, che vanno dalla lotta alla Chiesa al decentramento amministrativo…
E… Garibaldi ha una presenza carismatica: oltre 300 associazioni, circoli, società operaie l’hanno nominato presidente onorario…
Protagonisti della storia – Giuseppe Garibaldi. Alfonso Scirocco
Hai letto bene:
lotta alla Chiesa.
Infatti, oggi, la Massa (indistintamente, tu) come la pensa? E, soprattutto, cosa può realmente/concretamente fare, anche se “la pensa in maniera diversa”?
L'inserimento nella Costituzione.Nel 1948 i Patti furono riconosciuti costituzionalmente nell'articolo 7, con la conseguenza che lo Stato non può denunciarli unilateralmente come nel caso di qualsiasi altro trattato internazionale, senza aver prima modificato la Costituzione. Qualsiasi modifica dei Patti deve inoltre avvenire di mutuo accordo tra lo Stato e la Santa Sede, in tal caso la revisione dei Patti non richiede un procedimento di revisione costituzionale.L'articolo 7 non ha comunque inteso parificare il contenuto dei Patti alle norme costituzionali, ma soltanto costituzionalizzare il principio concordatario, con la conseguenza che essi, per il tramite della legge di esecuzione, avrebbero dovuto ritenersi soggetti al giudizio di compatibilità con i principi supremi dell'ordinamento da parte della Corte costituzionale. Con le sentenze n. 30 e 31 depositate il primo marzo 1971, i Patti lateranensi vennero posti tra le fonti atipiche dell'ordinamento italiano, vale a dire che le disposizioni dell'atto non hanno la stessa natura delle norme costituzionali, ma hanno un grado di resistenza maggiore rispetto alle fonti ordinarie. Pertanto, a meno che non contrastino con i principi supremi dell'ordinamento, le disposizioni dei Patti Lateranensi devono essere modificate col procedimento ordinario nel caso ci sia mutuo consenso fra Stato e Chiesa, con il procedimento aggravato proprio delle leggi costituzionali nel caso sia lo Stato unilateralmente a modificare il testo dell'atto.
Si ricordi comunque che, se gli articoli 7 e 8 della Costituzione prevedono un sistema differenziato di disciplina dei rapporti tra lo Stato e le varie confessioni religiose, altre disposizioni (si vedano gli articoli 19 e 20 della Costituzione) prevedono invece un regime di tutela uniforme per ciò che attiene all'esercizio del culto da parte dei fedeli.Link
Sei alle prese (in)dirette ma estremamente “fisiche” (nonché anche immateriali, sottili), di qualcosa di “atipico”:
Già!Con le sentenze n. 30 e 31 depositate il primo marzo 1971, i Patti lateranensi vennero posti tra le fonti atipiche dell'ordinamento italiano, vale a dire che le disposizioni dell'atto non hanno la stessa natura delle norme costituzionali, ma hanno un grado di resistenza maggiore rispetto alle fonti ordinarie...
È di un altro tipo di “sovranità” che gode la “Santa Sede”, che la recita superficiale (ri)cordata nella/dalla storia deviata, non rende nemmeno l’idea, relativamente alla valenza sottile/superiore che, alfine, ti (ri)guarda e ti amministra, a prescindere se sei un “credente” o meno, visto che quasi certamente sei battezzato, etc.
Di fatto, “tu” mantieni anche la Chiesa. Lo sai? Nel 1984, con la revisione del concordato, è stato introdotto l’otto per mille, ossia:
quel meccanismo astuto, che lega i cittadini italiani, a prescindere dal proprio credo, alla Chiesa. Perché? Perché, tra le righe, questo “obolo” va (ri)parametrato a tutti, in funzione di coloro (pochi) che esprimono un indirizzo alla propria donazione.
Pensa al dipendente, residente in Italia, islamico, la cui religione non è presa in considerazione tra le possibilità di destinazione dell’otto per mille, che – se non si informa a dovere – con il suo “contributo dovuto per legge” va a finanziare (in)direttamente e a sostenere la Chiesa Cattolica!
Ma, anche se lo sapesse, a chi potrebbe direzionare il proprio otto per mille?
Al massimo, allo Stato italiano. Uhm… non proprio una scelta spontanea e libera, non trovi?
Ciò che emerge, da SPS, è una sorta di leit motiv molto simile a “squadra che vince non si tocca”, relativo ad un certo modello del “fare”, che si estende a perdifiato in tutto e per tutto. Qualcosa che “ti ha” ma in una maniera sempre più…”elegante”.
La Chiesa ha “licenziato” decine di migliaia di persone dal proprio organico, nel corso del Tempo, (ri)ducendo il personale... allo stesso modo di una azienda in crisi ma, non per questo, perdendo ricavi.
La sua amministrazione è sempre più moderna e si avvale del “beneficio”, derivante dalla tecnologia ad ogni suo livello ed implementazione, pur rimanendo costante lo schema centrale di emissione radionica del proprio “segnale”, costantemente (avio)diffuso nell’etere e nella/sulla Massa.
“Non sono davvero aride le cifre, poiché, come ha detto una volta un poeta lombardo — sia pure di secondo o terz’ordine (che però ha spesso trovato delle felici espressioni) — il mondo è tutto matematica e poesia. È vero infatti che la poesia della natura è una poesia fatta di numeri, perché sono i numeri che danno un saggio delle grandezze del Creatore e quanto più larghi e quasi illeggibili diventano i numeri, tanto più splendida e palpitante è la poesia”...
Allocuzione di Sua Santità Pio XI ai professori e agli studenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - "Vogliamo Anzitutto" del 13 febbraio 1929
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Dunque, da dove/chi/cosa arriva(va) il segnale ad alta ispirazione, che alimentava la “cifra” di Pio XI?
Domanda metaforica in/per SPS:
Nucleo Primo Docet
La Chiesa è un "grande elettore".Più è superficiale un ipocentro e più un sisma è dannoso (a parità di energia rilasciata ovviamente)...
Il Nucleo Primo regola sia l'energia che la profondità dell'ipocentro, in maniera tale da... continuare a (s)fruttare la situazione 3d in toto, mentre tu sei continuamente e costantemente (auto)intrattenuto e... vivi sempre più a lungo (ri)assorbendo e (ri)osservando solo il suo epicentro (distrazione).
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