mercoledì 13 agosto 2014

L'attenzione è un "simbolo".


Renzi e l’articolo 18: “Totem ideologico, dibattito inutile”…
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Un “simbolo” cosa (ri)vela? Un “simbolo” cosa nasconde?
Di qual “cosa” ti (ri)fasci?
Di qual(cosa) ti (ri)fasci!
La trad(i/u)zione dell’intonazione vocale, è sostituita dall’intonazione scritta della parola:
appunto, da un “simbolo”. Una connotazione simbolica in grado di fare la differenza, però.
Un punto di domanda caratterizza diversamente, l’espressione relativa, rispetto ad un punto esclamativo.

Che cosa riempie i Media? La parola nella sua forma scritta o nell’originale orale. Ma l’origine è davvero nella parola o, piuttosto, nel livello “magico” del pensiero, che (ri)corre (sorge) dal potenziale delle idee immaginifiche, le quali (ri)conducono all’isola che non c’è dell’ispirazione.
Chi i(n)spira?
Ah… quale “gomitolo” è mai questo? Quale intreccio di significati diversi e di livelli sovrapposti, a formare qualcosa che, solo poi, da te viene (ri)conosciuto come “realtà”.
Le particelle atomiche che, ti dicono, (ri)comporre la solida realtà 3d (ri)emersa, a cosa equivalgono in termini di “(ri)costruzione/(ri)affioramento creativo”?
Mediobanca, il 67% del made in Italy prodotto all'estero...
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Livelli che sfuggono, come gruppi di numerosissimi pesciolini avio coordinati, non certo da te…

C’è una “intelligenza” alla consolle. Qualcosa che ti spinge a definire ciò che fa un animale, come un “istinto”, ossia, ciò che si cela dietro/oltre alla cortina della “parola” (convenzione):
condizione del “primitivo”, per il quale, come per il bambino, le cose non esistono prima d’essere comunque nominate
I divieti da tabù più antichi e più importanti sono due e costituiscono le due leggi basilari del totemismo:
non uccidere l’animale-totem e star lontano dai rapporti sessuali con compagni dell’altro sesso che appartengono allo stesso totem…
Totem e tabù – Sigmund Freud
Nei “Comandamenti”, queste due leggi, si (ri)trovano ancora e nella sottodivisione dell’umanità (famiglia, divide et impera), allo stesso modo, si (ri)trovano ancora.

Da cosa sei (ri)composto?



Il Totem Umano... e le sue "componenti"...
“In effetti la parola demone deriva dalla parola greca daímon, che a sua volta deriva dal verbo daíomai che significa "dare in sorte". Parrebbe quindi che ciascuno abbia in sorte un "buon demone" od un "cattivo demone", ovvero un eudaímon, od un cacodaímon, ed evidentemente in questo caso ci si riferiva al demone individuale, ovvero allo spirito tutelare che i latini chiamarono genio e che gli indiani nord americani, che immaginarono tali entità come degli spiriti, chiamarono totem”...

All’origine delle parole - Mario Negri
Spesso capita di agitare troppo in fretta le dita sulla tastiera del computer ed, improvvisamente, si azionano funzioni poco conosciute che caratterizzano il procedere espresso dal monitor; queste “scorciatoie” che si annidano nella (ri)combinazione dei tasti corrispondono, a livello frattale, alla possibilità insita nel complesso umano (anche “solo” a livello fisico) di funzionare in modi diversi rispetto al consueto.
Non a caso, il termine “conosci te stesso” è un vero e proprio inno alla propria “scoperta” (in ogni senso).
L’esperienza comporta proprio un viaggio apparentemente esteriore ma, in realtà, del tutto interiore… proprio come se l’esterno fosse il monitor del proprio essere (computer)...
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Una "proiezione olografica di sè, all'interno (in) una proiezione olografica 3d del tutto"...

Tutto ciò, in un contesto in cui non sei mai "solo", (ri)manda al…
2 - Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “
problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.
Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà.
O anche:
creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici…
Noam Chomsky
Oppure creare "falsi eco", in virtù di apparenti cicli di inizio di una nuova era, (ri)tenuta convenzionalmente "migliore" (simbologia autoindotta ed auto intrattenente in un eterno "nulla di fatto" sostanziale, adottato per mancanza di alternativa apparente).
Renzi e l’articolo 18: “Totem ideologico, dibattito inutile”…
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Se volete un piccolo esempio di come a Roma si muovono le lobby di cui ha parlato Matteo Renzi al Financial Times…
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Colui che “parla” si (ri)trova al di fuori delle “mura”, che provvede ad auto illustrare?
 
Come può esistere un “fuori” se… non lo riesci nemmeno ad immaginare?

L’e(s)terno: qualcosa di talmente infinito da (ri)sultare, poi, immaginario, utopico, inesistente (è una gabbia che ti si chiude addosso e nella quale accetti di rinchiuderti, al suono di una ispirante vocina interiore/esteriore).
L’inquinamento ti raggiunge sempre e comunque:
che cosa significa a livello frattale?
Dio non è, forse, “ubiquo”?
È dappertutto tranne “dove guardi”, visto che non lo hai mai visto, ossia, ti (s)fugge.

Proprio come ciò che più brami nella tua Vita…
Perché? Beh… il Nucleo Primo ha scelto/preferito di “non manifestarsi”, per evidenti vantaggi di natura intenzionale (artificiale), mettendo da parte ogni questione “egoica” e lasciandoti il campo aperto dove/per sfogare le tue varie (ri)composizioni (personalità auto intrattenenti).
La psicoanalisi ci ha rivelato che, in realtà, l'animale totem costituisce la sostituzione del padre
Totem e tabù - Sigmund Freud
In cosa/chi credi?

Il “padre” è sostituito? Naa… semplicemente si nasconde da te.
E tu che fai? Cambi nel Tempo la sua immagine (la "sostituisci"), perché te la dimentichi, mentre dimentichi chi tu sia.
Di qualcosa ti rifasci.
 
Tuo "padre" è un sostituto del Nucleo Primo, che costituisce una ulteriore tappa del processo di auto frazionamento per (ri)emersione del tuo “complesso ibrido a triplice origine”:
  1. nativa 3d
  2. retro ingegneria
  3. animica.
Se la tua seconda origine (quella che deriva dal Nucleo Primo) non è manifesta, proprio per la scelta del “padre” di non manifestarsi direttamente nelle 3d, allora… le 3d stesse (ri)assumono una forma frattale “di conseguenza” e anche tu “conseguentemente”. Non è un “importare meno” bensì è un “susseguire (ritardo), nonchè l'essere una "creatura" (un artefatto).

Noi conosciamo l'uomo preistorico, nelle varie fasi della sua evoluzione, dai monumenti e dagli oggetti che ha lasciato e che sono arrivati fino a noi, dalle notizie sulla sua arte, sulla sua religione, sul suo modo di considerare l'esistenza, che ci sono state conservate sia dalla tradizione come dalle leggende, dai miti e dalle favole, e ancora da quanto è rimasto nei nostri usi e nei costumi delle sue forme di pensiero e di vita…
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“Noi” (non) conosciamo l’uomo preistorico, se non per quella (re)interpretazione mentale odierna, che lo (ri)colora non per come era nè per quello che ha lasciato, ma… per quello che “si pensa oggi di lui” (anche in funzione di una serie di interessi gerarchici, non del tutto apparenti). 
Cioè, la "scienza deviata appiccica la propria ultima versione” a ciò che se n’è andato nel Tempo e che, certamente, non “pensava” come oggi. Ciò che ha lasciato le 3d attuali, non può essere (ri)colorato così com'era (vista l'esistenza di una diversa saturazione/polarizzazione dello stesso contesto).
Ciò che "ha lasciato" deve essere (ri)compreso attraverso una mentalità d’insieme che non esiste più, per cui… oggi non puoi conoscere nulla di “ieri”, se non (ri)correndo all’Analogia Frattale:
una legge come, ad esempio, quella della gravità ma, diversamente, non insegnata a scuola. Qualcosa che permette di aprire delle porte "chiuse", utilizzando le chiavi originarie ed originali
Di/da cosa sei (ri)composto?

In antropologia, un totem è un'entità naturale o soprannaturale che ha un significato simbolico particolare per una singola persona o clan o tribù, e al quale ci si sente legati per tutta la vita.
Il termine deriva dalla parola ototeman, usata dai nativi americani Ojibway.
In alcune tribù native nordamericane, dei tronchi d'albero vengono decorati in modo da raffigurare una serie di totem sovrapposti, così da formare dei pali di totem. Per brevità tali pali di totem vengono chiamati essi stessi "totem".
Nei clan in cui il capostipite è divino o semidivino, tale entità è considerata il totem del clan.
Per le persone, l'associazione con il proprio totem avviene in una cerimonia di iniziazione, che può avere luogo appena dopo la nascita, oppure anche in età adulta.
Un culto basato su un totem è detto totemismo.
Il totemismo è comunemente considerato una pratica religiosa tribale, ma si realizza anche nella cultura occidentale, per esempio nello scautismo, nel satanismo di stampo black metal, nel movimento New Age, nell'uso di mascotte, nella venerazione degli angeli custodi, dei santi patroni di comunità, e dei santi protettori di categorie sociali.
In alcune correnti pagane, si usa "evocare" all'occorrenza dentro di sé il totem di un animale (per esempio, in una situazione pericolosa si evoca l'animale-totem del lupo) al fine di incorporare le caratteristiche più istintuali e utili alla situazione che sono proprie di quell'animale. In alcuni culti sciamanici, il totemismo si avvicina al concetto di "possessione volontaria" poiché i praticanti di queste discipline antiche e primitive entrano in un contatto così profondo con lo "spirito" dell'animale totem da esserne "soggiogate", prendendone persino alcuni atteggiamenti ed abitudini oltre che, come si suppone, le loro abilità.
L'antropologo Radcliffe Brown, nelle sue ricerche sui nativi americani scoprì che i totem rappresentavano le relazioni tra tribù.
Il significato del totem ed il suo legame con il clan venne ampiamente studiato da Freud nel saggio Totem e tabù del 1913, in cui lo scrittore si sofferma particolarmente sul tabù dell'incesto e le sue proibizioni nelle società totemiche e tribali.

Totem pubblicitario multifunzione: un'insegna pubblicitaria che alloggia un'antenna per telecomunicazioni
Oggigiorno si usa definire totem un cartellone pubblicitario a pilastro. In genere sono composti da un piedistallo e un corpo a colonna oppure rettangolare la cui altezza è comunque molto maggiore della larghezza. Il nome deriva dalla similitudine con la struttura dei pali di totem.
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Che cos'è il "battesimo", la "comunione", la "cresima", il "matrimonio", etc.? Con chi hai a che fare? Con chi hai stretto un "patto"? Da chi/cosa ti sei fatto "possedere volontariamente", tanto da farti "soggiogare"?
Tutto quello che “pensi” di sapere è una versione di (s)comodo del complesso da cui discende l’attuale versione del “reale”. Il “Re” che (ri)colora tutto (le proprie terre) della propria tonalità, ma che - non solo per questo - risulta visibile ai propri "sudditi/devoti/adepti"... 
Non esisti solo tu e SPS non si (ri)ferisce solo ai tuoi “simili (ri)emersi”.
Non vedi “alieni” al di fuori di te, ma… dentro di te, che cosa (ri)assumi?

Che cosa sai/sei?

Che cosa attira la tua attenzione? Su/in che cosa sei in continuazione auto intrattenuto?
Esiste già tutto. Non esiste  il “non c’è”. Esiste il “non c’è… ancora”. Anzi:
esiste il "c’è già tutto, ma non ancora (ri)emerso alla tua latitudine".
Tu (in)segui. Tu (con)servi.
Tecnologia: il robot-origami, sottile come un foglio si piega e cammina.
Sembra quasi un foglio di carta. Poi si piega, si contorce, gli spuntano fuori delle zampe e inizia a camminare. Sono le sembianze di un robot che un giorno, forse, potrebbe essere usato per esplorare lo spazio.
È stato costruito dagli scienziati di Harvard e del Mit di Boston (negli Stati Uniti) e ne parlano i media americani. Il robot adopera la tecnologia cosiddetta dei ''shape memory polymers'', i polimeri a memoria di forma, che sono in grado di modificare la loro struttura tridimensionale in risposta a degli stimoli esterni, uno dei quali e' la variazione della temperatura.
Una volta riscaldato da un dispositivo elettronico, il materiale di cui è composto il robot inizia a prendere la forma desiderata dagli inventori; il motore si assembla e la macchina inizia a camminare.
Forse non ha l'aspetto di un Trasformer, il gigante protagonista della nota serie di blockbuster hollywoodiani, ma le sue potenzialità sono sbalorditive.
Ci vorrà ancora molto prima che venga messo sul mercato, ma secondo gli scienziati il materiale necessario non supera un valore di 100 dollari.
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Transformio

In "Transformers 4" che cosa ti fanno vedere?
A livello nanotecnologico questa è già una realtà, come al solito, molto ben distante dal tuo indottrinamento convenzionale (ciò che sei portato a “pensare”) ma, allo stesso Tempo, molto più vicina di quanto pensi, dal momento in cui essa è già all’opera dentro di te.
Respira. Mangia. Bevi. Prega. Profumati. Indossa
Tutte queste operazioni hanno una sottostruttura ed una sovrastruttura (scala di dominio) e nulla che appare/accade ad un livello esula dal “rimbalzare” agli altri livelli, secondo un grado di funzionamento gerarchico che nell’insieme sfugge, perché non inquadrabile attraverso l’attuale “mirino” (parola, mente riconfigurata ad hoc, paradigma).
  • se non lo puoi “dire”, allora… “non esiste”
  • se lo puoi “dire”, allora “esiste”…
E… ciò che “esiste” – perché dotato di questa “sotto natura apparente” – si presta per successione frattale anche a (ri)entrare in un piano di “amministrazione controllata indirettamente” (radioattività, marchio frattale del controllo o del “prevenire” – venire prima/essere in vantaggio).
È come installare un dispositivo di controllo remoto non locale, nativamente, sfruttando il vantaggio di essere il livello “genitoriale”
Il Nucleo Primo impera indisturbato perché “nessuno” crede che possa esistere e “tu” sei il suo primo possedimento, nonché il suo primo baluardo.

Ti (ri)porti dietro una scia di “mezze verità”, che ti contraddistinguono a Vita (marchio frattale del controllo). Ossia, non sei mai tanto lontano dal comprendere ma, allo stesso Tempo, sei sempre distaccato, bloccato, separato, allontanato… dall’ambiente in toto.
Renzi e l’articolo 18: “Totem ideologico, dibattito inutile”…
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Come per la questione “spaziale” e in relazione alla Luna… la storia si ripete:
che cosa sai?
Ucraina : la Russia smonta le false immagini degli Stati Uniti.
Il ministero russo della Difesa ha dichiarato che le immagini satellitari che mostrerebbero il bombardamento di una zona ucraina da parte delle forze armate russe sono state create da consiglieri americani “in stretta collaborazione con le autorità ucraine”.
Il ministero della Difesa ha dichiarato che le immagini postate su Twitter dall’ambasciatore americano Geoffrey Pyatt provano che “il bombardamento” dell’Ucraina da parte della Russia è una montatura.
“Questi documenti sono stati postati su Twitter e non è un caso, visto che la loro autenticità non può essere provata a causa della bassa risoluzione delle immagini e dell’assenza di elementi che indichino il luogo esatto dei bombardamenti – ha dichiarato Igor Konashenkov, rappresentante ufficiale del ministero.

“Immagini come queste – ha proseguito Konashenkov – sono state fornite da rappresentanti di Kiev come pretesto per l’uso dell’artiglieria pesante da parte dell’esercito ucraino contro la popolazione civile.
Il 25 luglio il ministro ucraino della Difesa, Valery Geletey, ha aggiunto un tocco di sensazionalismo a fotomontaggi simili nei giornali ucraini. Domenica scorsa l’ambasciatore americano si è associato a questa pratica, postando false immagini satellitari su Twitter, il che gli assicura l’attenzione dei media ufficiali dell’Ucraina”.
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Il che… assicura l’attenzione… 

L'attenzione è un "simbolo".
L’attenzione (ri)polarizzata della Massa, (r)assicura il Nucleo Primo (lo mantiene lontano ma vicino alla Massa stessa, a questa realtà 3d).
È su/in/da quel livello che il totem simbolico mantiene lontani (separa), rendendo di fatto ogni dibattito inutile (guerra tra poveri).

Del resto… come si possono riempire tante pagine di “giorn(ali)” ogni giorno?

Confondendo, attraverso l’auto intrattenimento e... per selezione auto indotta, presto dimenticare (ali) ogni giorno...

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com

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