martedì 8 ottobre 2013

Dove i “numeri non contano più niente”.




La parola detta ha forma di chiodo, la sua struttura trafigge…
Il Signore di Aratta

Si consuma lentamente, e non per caso, l’inchiostro che traduce il significato elettrico di ogni comando della tastiera del computer. A L/S, recita la conta.

Il maggiore utilizzo consuma
I tasti sono come note suonate in un pianoforte senza corde. Il loro rumore è sempre identico, eppure il significato emanato è sempre diverso. Sul monitor appare un risultato travestito di perfezione; lettere dell’alfabeto, della convenzione adottata intelligentemente per “fingere di capirsi”.
La maledizione della caduta della Torre di Babele è ancora del tutto intatta.

Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo.

lunedì 7 ottobre 2013

Struttura ciclica consapevole.


 

Non ci si rassegna mai. Si decide di tacere, è tutto.
Gilles Archambault

Controllo mentale.
Perché la gente non reagisce? Perché non si combatte per difendere e tutelare i propri diritti?

Perché davanti alla perdita del lavoro, ad un futuro incerto, ad un sopruso, ad una ingiustizia l’uomo si sente impotente tanto da alzare la mano su se stesso, piuttosto che cercare una soluzione?...
Come siamo arrivati a un tale grado di rassegnazione e apatia, che consente alle lobby di manovrare la politica e l’economia in  maniera così disumana?...
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Si decide di tacere, è tutto”… il tipo di rassegnazione a cui l’umanità si è aperta è paradossale:
un lamentio continuo senza nessuna efficacia, equivalente al “tacere”. Un qualcosa che ricorda molto da vicino il lamento delle Anime contenute all’Inferno, che si può evincere dalla lettura di un testo particolare come quello della Divina Commedia.
Dante ebbe modo di vedere il futuro… o un presente che non è mai cambiato!

L’Inferno è la "città tecnologica" in cui sono intrattenute le masse, senza apparente alternativa.
L’individuo fa la voce grossa quando può e con chi può; solitamente con coloro che in qualche maniera gli vogliono più “bene” e gli sono più “vicini”.

Un modello di codardia su base egoica.

venerdì 4 ottobre 2013

Non aspettatevi troppo dalla fine del mondo.


 

Non aspettatevi troppo dalla fine del mondo.
Stanisław Jerzy Lec

A causa di un "alito d’aria", anche leggero, la polvere si sposta e, lentamente, si deposita Temporalmente e nuovamente a terra. La nuova “configurazione”, in termini di occupazione di spazio, da parte dei singoli granelli di polvere, è ogni volta diversa eppure ogni volta ripete il senso inscritto nella propria totale presenza: 
ricoprire ogni superficie piana (forse) essendo...

In senso figurato, la polvere è qualcosa di infestante che assomiglia molto allo status quo del Mondo

Ora, in Analogia Frattale, sappiamo molto bene che un fenomeno è “agganciato” ad un altro in maniera funzionale e ripetitiva (ad immagine e somiglianza). Un monito molto simile a:
per chi non lo avesse ancora capito!

Il perno centrale del discorso è, allora, capire a quale significato originale si possa applicare la presenza impregnante della polvere, in quanto “effetto” derivante dalla presenza non meglio comprensibile di un punto di origine "presente ed assente allo stesso Tempo".
I frattali replicano situazioni che provengono e scaturiscono da “sotto al pelo delle acque del visibile”.
Sono come echi della voce originante (verbo).