Anche in questo “nuovo” anno nuovo, il 2023, ciò che va in onda è la stessa “trasmissione” di ogni “vecchio” anno… n-uovo di “Colombo”, per chi ne ha tutto l’interesse.
Chi, allora? E ci risiamo.
Alé-ho-ho. Alé-ho-ho… No?
Di stupidate ne sono passate molte, all’insegna delle celebrazioni di rito, per il passaggio di testimone tra ’22 e ’23. Ad esempio, i “discorsi” di Mattarella, Toti, Zelensky, Lula. E quelli “risentiti” per la scomparsa del Papa emerito.
A tal pro, ora rimane solamente il “Papa”.
Così, sei passato anche ad “essere tutti Ucraina”. Come no. Mentre il girarrosto annunziava la “sconfitta anzitempo della Russia”, Mattarella s-gridava coloro che “non sono nei ranghi” e l'annullamento della condanna, per corruzione, di Lula - ad opera della Corte Suprema nel 2021 - oltre ai brogli elettorali (in una campagna a due, fra “malavitosi” nella sostanza) mieteva l’ennesima in-giustizia.
Brasile, Lula giura da presidente. Bolsonaro a Miami per non assistere all'investitura: “tornerò…”.
Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier: “abbiamo bisogno del Brasile…”…
1 gennaio 2023 Link
Hai capito? Gli infami. I... liquami.
Questi “giurano” tranquillamente, non importa “su cosa”. In-tanto. No? A “te” che te frega. Non puoi fare niente. Sei innocuo.
Ar-reso in quanto tale.
Aitè, sei (Qua, AntiSistema). Sei l’im-potente del gruppo. Nella gerarchia. Infilzato in tale “tessuto molle” che non si può dire.
Ap-punto: nel girarrosto. Senzameno.
Sì… il “Brasile” è lontano da “te”. Ma il problema è che nemmeno attorno a dove risiedi, la situazione è risolta. Ti sembra. Te pare. Ci c®edi. Ma “niente”.
È come in Brasile. È tutto un “Brasile”.
Meglio: è tutta… “Ucraina”.