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venerdì 16 dicembre 2011

Le 'persone non fisiche'.




È da qualche articolo, targato SPS, che ho come percepito, scrivendo, un’ispirazione velata verso l’osservazione del movimento energetico svolto dalle forme organizzate umane. Come a dire…

Stai attento! Osserva chi determina i ‘segnali’ alla base delle decisioni ‘razionali’ delle persone preposte al ruolo di ‘comando’, in ogni ambito del sociale e del privato.

‘Chi’, o ‘Cosa’?

Avevo già delineato il ‘sospetto’ che le forme organizzate umane potessero ‘vivere di Vita propria’ e, ad esempio, Vadim Zeland lo conferma nel suo lavoro recente:

I pendoli.
Gruppi di persone che pensano in una stessa direzione creano delle strutture energetiche d’informazione, i pendoli. Queste strutture incominciano ad evolversi autonomamente assoggettando gli individui alle loro leggi

Gli individui non si rendono conto di agire negli interessi dei pendoli.
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In questa visione del mondo, Vadim Zeland fa subentrare il concetto di ‘pendoli’, ipotetiche variabili della struttura energo informatica, che influiscono sulla situazione emozionale dell'individuo

All'apparizione nella nostra vita delle situazioni negative, il ‘pendolo’ riscontra le nostre emozioni dannose collegate ad esse e comincia a dondolare creando nell'individuo nuovi problemi... Il ‘pendolo’, non fa altro che comportarsi da eggregora
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Risultato? Abbiamo ‘ciò che non vogliamo’… questa versione del Mondo.

Ho la sempre più forte convinzione che gli umani stiano conducendo una ‘guerra dei poveri’ fra di loro, scambiando gli effetti per le cause e viceversa

 La legge d’attrazione, in pratica, enuncia che occorre concentrarsi sull’effetto desiderato, tralasciando il ‘come avverrà il miracolo’. È dunque quello che facciamo, a livello inconscio, ossia ci concentriamo sull’effetto, che solitamente coincide con un qualcosa di negativo, in questa versione delle 3d, per cui è solo una questione di tempo prima che si verifichi la manifestazione nel concreto

Ma, le cause quali sono? 

Ci dicono che 'le cause non sono importanti' e che è il nostro focus sull’intento, vivendo l’effetto, che fa la differenza. Tuttavia, se il Mondo che proiettiamo è stato ‘ribaltato’ nella sua valorizzazione etica, morale e ‘sensata’, mi chiedo: che cosa andremo a generare concentrandoci sugli effetti a cui siamo indotti sottilmente?

Un Mondo esattamente alla rovescia, o meglio, esattamente in linea con l'influsso 'respirato'.
 
I nostro inconsci sono preda 'altrui', da molto tempo. Le entità che hanno strategicamente compiuto l’operazione d’influsso polarizzato dentro di noi, adesso possono godersi l’inerzia del movimento innescato. Sapendo come funziona un certo ‘luogo vibrazionale’ e drenando opportunamente la conoscenza degli individui che lo abitano, è gioco forza poter applicare in ‘semplicità’ la propria posizione, divenuta, dominante nel corso del tempo.

Diciamo che io tendo a dividere in due il profilo strategico attuato dalle entità parassite:
  1. conquista dei nostri inconsci e relativo drenaggio della conoscenza nativa umana, dalle 3d
  2. utilizzo della forza d’inerzia creata tramite l’attuazione del punto precedente.
Per ottenere quale obiettivo? Sopravvivere

È semplice capire che queste entità difendono a denti stretti lo status quo e la loro strategia è improntata a insufflare nelle persone la convinzione che il cambiamento sia percepito come ‘negativo’, da temere, da evitare:

chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che perde ma non sa quello che trova.

Queste entità non si limitano a polarizzare strategicamente ogni individuo  ma, utilizzando le leggi Cosmiche e Planetarie, hanno dato luogo ad un processo di creazione di 'forme pensiero' manifeste, ad opera del genere umano, tali da poter controllare e organizzare in ‘leggi’ il genere umano stesso.

Queste forme pensiero ‘vive’ sono tutte le forme organizzate generate dall’umanità, ad ogni livello. Pensiamoci bene e osserviamo le ‘tracce’ di questa verità lasciate tutt’intorno a noi praticamente in ogni ambito dell’esistente. Non faccio un elenco perché sarebbe il solito elenco. 

In pratica è 'tutto' alla mercè del Controllo

Gli umani, controllati da dentro, permettono la creazione di qualsiasi intenzione, desiderio, di origine parassita. Non scherzo quando intendo dire ‘tutto’. È davvero ‘tutto’. In questa maniera è assolutamente improponibile denunciare una simile evenienza alle ‘autorità’ o pubblicamente. Perché saremmo come minimo ignorati dalla massa stessa e correremmo il pericolo di essere persino internati in qualche ‘edificio’ di correzione psicologica, se agissimo oltre ad un certo 'dire'.

Questa è la 'verità'. Il lato più 'esteriore' della verità...

È talmente profonda e radicata da lasciare senza respiro. È da non credere, ma è così. Questa versione delle 3d è stata come invasa da un ‘cancro’, il quale è certamente emerso a livello di malattia proprio come identificazione frattale della vera causa.

La Natura è governata da leggi precise e ‘livellate’ in funzione della vibrazione energetica di un certo ‘luogo’. Tali leggi non sono ‘perfette’, ossia si possono utilizzare, sapendo come fare, per i propri interessi. Come? Mantenendo il proprio punto prospettico superiore, chi 'si è', e non dimenticando quello che 'si sa'

Infatti, le entità parassite amministrano la loro funzione da un livello vibrazionale superiore a quello delle 3d e, per questo motivo, 'non dimenticano'. Le loro proiezioni tridimensionali sono limitate ed occasionali, perché sanno che ‘questo livello’ è una scuola auto educativa e che vivendo ‘qua’, perderebbero temporalmente la connessione con la loro Natura – 'dimenticando', sino alla morte naturale, chi essi siano. 

Anche se la loro 'forma organizzata' è, a sua volta, più adatta per mansione e missione a mantenere il contatto tra entità proiettate e non proiettate. Scrivo questo perché sicuramente, soprattutto nel passato, qualcuno di loro ha dovuto incarnarsi per operare direttamente dal livello base delle 3d. Era necessario in quella fase in cui si dovevano gettare le radici della futura conquista vibrazionale.

Nella mitologia possiamo riscontrare delle tracce risalenti a questa 'fase'.

Quello che intendo dire è che essi non sono così diversi da noi. Ma prima occorre ‘sapere’ che esistono.

La storia deviata è quella meno ‘probabile’ come racconto di accadimenti, o meglio, è quella totalmente ripulita da ogni riferimento importante accaduto del processo umano nel tempo. Però in mancanza di meglio, frattalmente, anche la storia deviata riporta il ‘marchio’ dell’invasione e della conquista. In che modo? 

Osservandola 'pacificamente' e giungendo alla rivelazione che l’umanità è ‘progredita’ sulle spalle dell’umanità, nel senso che il progresso è stato ottenuto, non come una conquista dettata da una spinta sostenibile, a livello globale, ma bensì come risultato di un’opera guerrafondaia tramandata da generazione in generazione (continuità parassitaria).

Nel sangue, l’umanità ha ottenuto una parvenza di progresso, giungendo sino ad oggi ancora sulla medesima ‘cavalcata delle Valchirie’.

L’intuito generale, infatti, ci mette da sempre in attenzione, facendoci ritenere questo Mondo come perlomeno ‘bacato alla radice’. C’ è qualcosa che non va, vero?
 
Lo sappiamo che è così, ma non riusciamo a spiegarcelo. Perché?
 
Perché non lo possiamo provare coi ‘mezzi’ lasciatici a disposizione e usualmente utilizzati, come la mente di superficie. Avendo l’inconscio ‘contro’, convinto di proteggerci, non possiamo fare nulla. La chiave è ‘ascoltare’ l’altra voce che c’ispira da dentro a cambiare, a vivere in maniera alternativa, diversa rispetto al consueto. 

Lo ‘scontro’ interiore è epocale, perché i due impulsi hanno grande forza. All’esterno, il conflitto sfocia nelle tensioni sociali e in quelle psicologiche, nel disadattamento che deriva dall’adattamento forzoso alle regole sociali imposte. E vengo al dunque

Le ‘regole’ chi le decide? Le persone? Sì e no, ma più ‘no’. Perché?
 
Sono le persone ‘non fisiche’ che decidono, tramite l’ispirazione su quelle ‘fisiche’, che rimangono le uniche ‘magiche, in grado di co creare la realtà 3d

Pensiamoci bene. Quando sentiamo parlare il ‘capo del governo’ di turno, sentiamo parlare solo un portavoce. Di chi ‘porta la voce’? Di chi 'non può parlare'

Ossia delle forme organizzate nate dall’operato umano, ma emancipatesi nel tempo, giungendo ad avere il controllo della componente umana, come il cervello lo ha delle componenti in grado di controllare.

La ‘guerra fra poveri’ che conduciamo tra di noi è proprio questa: giudichiamo le persone per quello che dicono, per quello che fanno o non fanno, a prescindere dall’ampia verità che ‘ognuno di noi, se potesse ricoprire la medesima carica, agirebbe nella stessa maniera a cui stiamo assistendo’.

Dentro di noi lo sappiamo che ‘è così’, ma difficilmente siamo disponibili ad ammetterlo; forse solo ubriacandoci, ossia mettendo la mente conscia da parte per un attimo. 

Nel teatrino della Vita, ognuno ricopre parti specifiche – ad ogni livello della ‘recita’. Persino le entità parassite. Per cui, la singolarità umana ha il grande potere di poter ricondurre a sé anche questa ‘brutta piega’ dell’ambito energetico in cui ci siamo auto installati per conoscerci meglio. Dato che ‘doveva emergere tutto quello che ci caratterizza, persino queste entità sono una nostra controparte.

Lavorando su se stessi è come dialogare anche con il parassita, il quale è assolutamente tronfio della propria posizione dominante e non ascolterà molto volentieri, però l’individuo ‘acceso’ è una fonte di luce tanto potente da far cambiare idea anche al peggior ‘cieco’. Come giungere a questa illuminazione?

I pendoli giocano un ruolo estremamente fondamentale nella vita di ogni uomo. È vietato, ad esempio, preoccuparsi per i propri cari o per i soldi; al posto dei soldi di per sé, è meglio concentrarsi su un obiettivo concreto per il quale raggiungimento servano quei soldi.
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Concentriamoci sugli ‘effetti’, prima personali - ma che non ledano l'esistenza altrui - per auto convincere la nostra parte più razionale, e poi su quelli globali. Dobbiamo diventare ‘egoisti e narcisi’ prima di capire che ‘noi siamo anche il Mondo’.

Questo è un processo già ampiamente all’opera, e lo possiamo vedere molto bene nell’ambito sociale. Ogni individuo si vuole potenzialmente ‘bene’. È solo quando non ha un proprio centro che il potere parassitario lo convince del contrario. Ma le leggi Universali vegliano sempre e diffondono in continuazione degli avvertimenti che vanno saputi cogliere tra le mille interferenze del quotidiano. È come vivere perennemente sotto, o dentro, ad uno strato di nuvole, separati dai raggi del Sole…

Leggiamo questa informazione, che riporto nella sua forma quasi integrale. Perché? Perché questo è il fulcro del Controllo

Vengono i brividi a leggere, con sufficiente consapevolezza e orizzonte allargato, queste ‘definizioni’, che ci vengono ad amministrare, controllare, dominare, sfruttare, veicolare, etc

Non sono più le persone a ‘decidere’, ma sono queste vere e proprie eggregore concentrate dell’intenzione veicolata extra dimensionale. Ossia, della ‘mano’ invisibile che ci muove, dopo averci incantati e svuotati della ‘memoria’. Lo so, è difficile a credersi ma, questa visione spiega ‘tutto’ quello che succede e non succede nel Mondo

Perché i politici, ad esempio, hanno sempre dato l’impressione di ‘non fare nulla' per l’interesse generale? 

Perché non possono fare nulla che vada al di fuori degli schemi programmati nelle forme organizzate, che ormai non si possono più cambiare dall’interno, essendo ‘protette’ allo stesso modo di ‘file criptati’. Occorre demolirle levandogli l’alimentazione energetica e persino la ‘batteria tampone’, tramite azioni e comportamenti non previsti. Queste forme adattive hanno 'sensori' perennemente accesi che monitorano e prevedono la formazione dei 'guasti', prendendo le dovute misure cautelari in maniera assolutamente strategica...

Leggiamo con lungimiranza per favore, evidenziando non tanto la ricerca della 'spiegazione' di quello che si legge (non serve capire il 'burocratese'), ma cercando di cogliere il senso allargato dell'informazione, che modella e permette la proliferazione di 'entità non fisiche', ignorando che questo ambito è molto simile ad un contratto di autorizzazione ad essere dominati da simili forme di aggregazione energetica:

Persona giuridica.
In diritto con la locuzione persona giuridica (o, secondo una vecchia terminologia, ente morale) s'intende un complesso organizzato di persone e di beni al quale l'ordinamento giuridico attribuisce la capacità giuridica facendone così un soggetto di diritto.
 
In generale, la capacità giuridica riconosciuta alla persona giuridica (personalità giuridica) è meno estesa di quella riconosciuta all'essere umano in quanto soggetto di diritto, ossia alla persona fisica, poiché la persona giuridica non può essere parte di quei rapporti giuridici che, per loro natura, possono intercorrere solo tra persone fisiche (l'esempio tipico è rappresentato dai rapporti familiari).
 
Caratteri generali.
La persona giuridica è costituita da:
  • un elemento materiale (o substrato sostanziale) che può a sua volta consistere in un insieme di individui (nelle corporazioni) o un patrimonio (nelle fondazioni) ordinati ad uno scopo;
  • un elemento formale, il riconoscimento. Questo può essere attribuito dall'ordinamento: 
  1. con una norma generale che riconosce tutte le persone giuridiche in possesso di determinati requisiti;
  2. con una norma posta appositamente per una determinata persona giuridica;
  3. con un apposito provvedimento, posto in essere per una determinata persona giuridica.
Mentre le persone fisiche o giuridiche riunite in una corporazione (gli associati) sono un elemento costitutivo della stessa, il fondatore, ossia la persona fisica o giuridica che destina un patrimonio ad uno scopo, creando così una fondazione, rimane estraneo a quest'ultima.
 
Le persone giuridiche hanno un'organizzazione, con una struttura organizzativa articolata in uffici; tra gli uffici si distinguono quelli che hanno come titolari (o, secondo altra ricostruzione teorica, sono) organi della persona giuridica e compiono gli atti giuridici imputati alla stessa.
   
Un'organizzazione, tuttavia, è posseduta anche da altri enti, privi dell'elemento formale del riconoscimento: se l'ordinamento attribuisce a questi enti un certo grado di autonomia patrimoniale, secondo una diffusa teoria, si deve ritenere che essi, pur non essendo persone giuridiche, siano comunque soggetti di diritto.
 
Si suol dire che le corporazioni sono organizzazioni di persone, mentre le fondazioni sono organizzazioni di beni. In realtà è difficile immaginare una corporazione che possa raggiungere i suoi scopi senza avvalersi di un patrimonio, così come una fondazione che non si avvalga di persone: tutti gli enti, in quanto organizzazioni, sono complessi di persone e beni, la differenza sta nel fatto che per l'ordinamento nelle corporazioni è essenziale la presenza dalle persone (gli associati) mentre nelle fondazioni è essenziale la presenza di un patrimonio; questo a prescindere dalla constatazione che, nella pratica, il rilievo di tali componenti può essere diverso (si pensi ad una società per azioni, persona giuridica di tipo corporativo nella quale, tuttavia, la componente patrimoniale finisce di solito per avere un rilievo ben maggiore di quella personale).
 
Persone giuridiche pubbliche e private.
Le persone giuridiche sono tradizionalmente distinte in pubbliche e private: le prime perseguono interessi pubblici, mentre le seconde perseguono interessi di carattere privato, ancorché possano essere utilizzate anche per il perseguimento di interessi pubblici.
 
La natura pubblica o privata della persona giuridica si riflette anche sulla sua disciplina: le persone giuridiche private sono disciplinate dal diritto privato, mentre quelle pubbliche dal diritto pubblico che può attribuire loro poteri autoritativi, come quello di emanare provvedimenti amministrativi (autarchia) o atti normativi (autonomia normativa, che può essere legislativa, statutaria o regolamentare)

Di conseguenza, l'atto giuridico con il quale si dà vita alla persona giuridica, che prende il nome di atto costitutivo (nel caso delle fondazioni è denominato atto di fondazione), ha natura di atto di autonomia privata nel caso delle persone giuridiche private, mentre nel caso delle persone giuridiche pubbliche ha natura di provvedimento.
 
Persone giuridiche private.
Negli ordinamenti statali tra le persone giuridiche private si annoverano le associazioni e le fondazioni riconosciute nonché le società per azioni e le altre società commerciali dotate di personalità giuridica.
 
Le associazioni sono organizzazioni di persone costituite per il perseguimento di finalità non economiche, mentre le società sono organizzazioni di persone costituite per svolgere un'attività economica al fine di dividerne gli utili (scopo di lucro)

Ai diversi tipi di società l'ordinamento può attribuire diversi gradi di autonomia patrimoniale, sicché non tutti sono caratterizzati dalla personalità giuridica in senso stretto: si distinguono, al riguardo, le società di capitali (di cui il prototipo è la società per azioni), dotate di personalità giuridica, dalle società di persone, che ne sono prive (tuttavia in alcuni ordinamenti, come Francia e Brasile, hanno anch'esse personalità giuridica). Taluni ordinamenti consentono la costituzione di società unipersonali dotate di personalità giuridica (così ora anche in Italia)…
 
Quanto alle fondazioni, nella generalità degli ordinamenti non possono avere scopo di lucro, tuttavia esistono ordinamenti che consentono la costituzione di persone giuridiche assimilabili ad una fondazione aventi scopo di lucro, come l'Anstalt nel Liechtenstein.

Il diritto privato degli ordinamenti di common law non conosce la fondazione come tipo distinto di persona giuridica, sicché le organizzazioni con finalità filantropiche (charities, sing. charity) seppur spesso denominate fondazioni (foundations) sono in realtà trust, corporazioni o, anche, associazioni non riconosciute.
 
Persone giuridiche pubbliche.
Sono persone giuridiche di diritto pubblico lo stato (anche se, in alcuni ordinamenti, ad esempio quello britannico, non è una persona giuridica unitaria ma un insieme di soggetti) e gli altri enti pubblici, che possono avere caratteri propri delle corporazioni (come lo stato e gli enti territoriali) oppure delle fondazioni.
 
Negli ordinamenti di common law alcuni uffici pubblici o ecclesiastici (tra i quali lo stesso monarca britannico) sono persone giuridiche a sè in quanto corporation sole: si tratta di una particolare forma di corporazione che anziché essere costituita da più persone (come la corporation aggregate) è costituita dal solo titolare dell'ufficio. D'altra parte, in questi stessi ordinamenti gli enti territoriali locali (contee ecc.) sono considerati organi dello stato dotati di personalità giuridica, mentre gli altri enti che compongono la pubblica amministrazione (variamente denominati: administration, agency, authority, board, commission ecc.) sono persone giuridiche disciplinate dal diritto privato.
 
Persone giuridiche dell'ordinamento italiano.
Nell'ordinamento italiano il codice civile, nel Libro I, Titolo II, Capo I, contempla le persone giuridiche, pubbliche (art. 11) e private (art. 12 e 13). La disciplina delle persone giuridiche private è contenuta nello stesso codice, mentre quella delle persone giuridiche pubbliche è sparsa in una pluralità di leggi, riferite a determinate categorie (ad esempio, gli enti locali) o a singoli enti.
 
Sono persone giuridiche private:
  • le associazioni riconosciute;
  • le fondazioni;
  • le società per azioni;
  • le società a responsabilità limitata;
  • le società in accomandita per azioni;
  • le società cooperative a responsabilità limitata.
Sono invece persone giuridiche di diritto pubblico:
  • lo Stato;
  • le regioni, le città metropolitane, le province ed i comuni, nonché gli altri enti territoriali locali (comunità montane, comunità isolane, unioni di comuni e consorzi fra enti territoriali);
  • gli altri enti pubblici, nazionali e locali; si tratta di una categoria molto vasta ed eterogenea nella quale rientrano, a titolo di esempio, gli enti previdenziali, le università, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le aziende sanitarie locali, gli ordini professionali ecc.
Persone giuridiche dell'ordinamento canonico.
Il Codice di diritto canonico disciplina le persone giuridiche nel Libro I, Titolo VI, Capitolo II. Esso distingue:
 
  • la Chiesa cattolica e la Sede Apostolica, persone morali in forza della stessa disposizione divina;
  • le persone giuridiche, insiemi di persone o cose ordinati ad un fine corrispondente alla missione della Chiesa, che trascende il fine dei singoli; possono essere costituite direttamente da una disposizione del diritto oppure tramite una concessione speciale data con decreto della competente autorità.

Le persone giuridiche possono essere:
  • insiemi di almeno tre persone e allora si distinguono in collegiali - se i membri ne determinano azione, concorrendo nel prendere le decisioni, non necessariamente con uguali diritti - e non collegiali;
  • insiemi di cose sia spirituali sia materiali (fondazioni autonome) dirette da una o più persone fisiche o da un collegio.

Le persone giuridiche possono inoltre essere:
  • pubbliche, se costituite dalla competente autorità ecclesiastica affinché, entro i fini ad esse prestabiliti, compiano, a nome della Chiesa e a norma delle disposizioni del diritto, il compito loro affidato in vista del bene pubblico;
  • private, negli altri casi.

Un caso su tutti: la Banca d’Italia è governata dalla partecipazione bancaria privata. Ha senso, secondo voi?

Sì, secondo me. Ha il senso di mantenere il ‘controllo’…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 16 giugno 2011

Permettersi di 'ascoltare'.




Ascoltiamo veramente quello che giunge per noi? È una ‘attenzione’ la modalità dell’attesa di una risposta, e anche una ‘presenza’. Un senso di 'pieno' e di vivida consapevolezza, molto simile a quella disposizione d’animo che non ci fa dimenticare che dobbiamo ricevere un pacco postale a breve

Quante domande abbiamo rivolto al ‘Cielo’ nel corso della nostra Vita? Quante risposte abbiamo ricevuto? Io penso, almeno una per ogni domanda effettuata, ma le abbiamo sentite?
  
È molto difficile rimanere sintonizzati sul ‘canale della risposta’ in un contesto di rumore di fondo assordante come quello espresso dalla società umana. Questa ‘interferenza’ ha la facoltà di fare sconnettere i nostri centri sottili, di… eluderli e diluirli nella mancanza di pazienza e concentrazione. Oltretutto è questo un ambito in cui ci si espone quasi per superstizione, per non lasciare nulla di intentato.

Per cui la mente, l’inconscio, la parte razionale e logica di noi non è perfettamente ‘convinta’ di quello che stiamo facendo – l’elevazione di una domanda al Cielo – ed alla prima occasione stacca il collegamento dell’attenzione verso l’atto del ricevere una eventuale risposta. Risposta che può giungere, tra l’altro, in maniere molto trasversali e ‘tra/sopra le righe’.

Quest’oggi utilizzerò una porzione di canalizzazione del 22 gennaio 2011 di Kryon, tratta da Stazione Celeste:
 
Gli umani vogliono delle risposte e ci sono così tante risposte, provenienti da così tanti posti, che non soddisfano, e questa potrebbe persino essere una di esse. I ragionamenti di Dio sfuggono a tutti voi, perché non ci sono ragioni lineari per le cose che affrontate. Non è pre-ordinato, dato che non esiste alcuna predestinazione… Ci sono, invece, soltanto dei potenziali. 
 
Esistono soltanto dei potenziali: come non ricordare lo ‘Spazio delle Varianti’ dipinto da Vadim Zeland nel suo intenso ciclo di 3 libri sul Transurfing

Le ‘cose’ ci succedono secondo una certa imprevedibilità. 

Ma questa ‘alea’ è, secondo me, inerente solo alla nostra scelta: che cosa decideremo di fare in quella determinata situazione? Come ci comporteremo alle prese con quel certo evento? 

Di volta in volta la Vita si srotola e ci mette dinnanzi a dei bivi esistenziali, in cui siamo chiamati a ‘scegliere’ tra due o più potenziali che esistono allo stesso tempo, proprio come la rete autostradale è interamente ‘intessuta’ mentre noi ci accingiamo ad imboccare, ad esempio, il tratto più vicino a casa nostra. 

I coniugi Hicks, ricordo, parlavano appunto di una differenza vibrazionale tra noi e il nostro desiderio o Anima realizzata. La distanza, in quanto tale, nel senso fisico del termine non esiste: esiste una differenza strutturale legata alla vibrazione tra il ‘dove siamo adesso’ e ‘il dove già esiste il nostro desiderio avverato’.

Le emozioni servono proprio a capire il ‘dove siamo adesso’.

Perciò, se voi aveste la mente di Dio, avreste uno strato di quella che noi chiamiamo logica quantica, che è assai più ampia di qualsiasi cosa riusciate a concepire voi. È una cosa che nessun Umano sarà mai in grado di capire, perché è la mente di Dio. Tuttavia, gli Umani portano in sé i semi di Dio e anche quella che è l’energia del Creatore. Quindi, a volte, solo a volte, noi possiamo dare spiegazioni che magari non concordano con il rompicapo logico della vostra realtà, ma voi capite ugualmente, a qualche livello, la pertinenza di tutte le cose, anche se non avete la mente di Dio. C’è una parte che manca da quello che capite e che sapete. Questo va persino al di là della vostra intuizione di ciò che potreste pensare. Per noi, la vostra realtà, così come la vediamo in uno stato quantico, è una serie di potenziali che sono tutti insieme e avvengono tutti insieme. Le linee che li connettono sono libero arbitrio, e non sono note, sono solo strati di potenziali
 
C’è una parte che manca da quello che capite e che sapete: il frattale più evidente è proprio quel 98% di Dna ‘spazzatura’ che la Natura avrebbe creato inutilmente dentro ciascuno di noi. Natura che dimostra in continuazione, nei regni a cui possiamo accedere anche ad occhio nudo, una capacità di perfezione che sembra non appartenere al Mondo emerso dai sogni/incubi della società umana. 

È sufficiente anche osservare la perfezione del corpo fisico umano per rendersi conto di quale ‘sapienza’ sia messa in gioco da un tempo senza tempo. Se poi si allarga la sfera al campo esoterico, allora la cosa diventa ancora più esemplare, quando agganciamo il Mondo sottile che ci caratterizza. 

Ciò che ci manca va al di là persino della nostra capacità intuitiva; è molto facile capire la portata di questa mancanza. Un gap strutturale che ci collega e mantiene a questo scenario 3d, dunque una mancanza, un errore, una manipolazione, un senso ultimo, o che altro?
 
Forse solo un’opportuna possibilità di esperienziare la Vita in modo continuo e secondo una precisa intenzione ‘non scritta’. 

Quello che voglio dire è relativo alla possibilità che ‘tutto’ sia davvero in un ordine perfetto e che ‘ciò che non capiamo ancora’ corrisponda solo ad un temporaneo black out auto imposto al fine di rendere questa esperienza la più ‘vera’ possibile. Perché avremmo necessità di vivere vicissitudini tridimensionali tanto spigolose? 
 
Anche mentre parliamo, noi conosciamo i potenziali che potrebbero verificarsi e che sono sia positivi che negativi, in quello che voi definireste tempo futuro. Per noi non è il futuro, ma semplicemente una zuppa di potenziali in cerchio. Quindi, a volte, quando vediamo un Essere Umano con la libera volontà e il libero arbitrio, che sta per creare qualcosa che voi chiamereste tragedia, per noi è un potenziale su quella che potreste definire la tela bianca di ciò che potrebbe accadere. Non c’è alcuna garanzia che avverrà. Cominciate a vedere il catalizzatore, qui? È il libero arbitrio Umano
 
Vivere l’illusione come se fosse tremendamente vera, unica, assoluta. A che serve? Ad un essere multidimensionale, che ‘vede tutto’… forse a nulla, ma per una sua proiezione ‘densa’ e convinta di essere sola e ‘abbandonata’ la prospettiva risulta diametralmente diversa. Perché? 

Perché si inizia ad estrarre dalle proprie profondità/altezze anche ciò che non si pensava affatto di ‘possedere’: la famiglia della paura. Perché dovrebbe emergere? Perché siamo sul sentiero del ‘Conosci Te Stesso’ per evidenti scopi evolutivi. Abbiamo accettato di rifletterci in questo scenario 3d, che ci accoglie, mediante la nostra opera co creatrice: tutto ci ‘appartiene’ in questo senso

Per cui positivo e negativo sublimano, alla fine, in un senso continuativo/conoscitivo di noi stessi…

Gli strati della logica dello Spirito creano spesso qualcosa di positivo da qualcosa che voi potreste vedere come negativo. Ci sono sovente delle energie di compensazione, che risultano positive e buone per il pianeta ed è questo il rompicapo che avete davanti, perché sembra che Dio sia coinvolto in queste cose, anche se non è Dio che le ha create
 
So che per voi è complicato e che gran parte di quel che ho detto non è comprensibile. Quindi, diciamo solo che la logica di Dio va oltre la vostra comprensione, dato che essa non rientra in quello che voi pensate sia il modo in cui vanno le cose
 
Le energie di compensazione possono anche rientrare in un ambito ulteriormente descritto da Vadim Zeland, quando descrive il meccanismo auto livellante del ‘potenziale superfluo’: provare le cosiddette ‘farfalle nella pancia’ per qualcosa comporta l’innesco di forze livellanti naturali che tendono a ripristinare l’equilibrio vibrazionale interno. 

Gurdjieff descrive un qualcosa di simile nell’ambito della Legge d’Ottava, dei semitoni mancanti e degli shock addizionali che servono per ‘rimettersi in cammino’, nonché la possibilità che una direzione intrapresa possa anche invertire di senso allorquando manchino le opportune correzioni di rotta nei panni di veri e propri ‘shock’, che ovviamente possono essere scambiati per tutt’altro, rispetto alla loro vera e propria funzionalità proattiva

Quando Hamer parla di ‘shock’ che innescano reazioni interne a cui il ‘corpo’ deve reagire al fine di superare un ‘conflitto’, attraverso una ‘risoluzione dello shock’, ebbene, mi sembra di poter scorgere ancora il medesimo fine/filo conduttore evolutivo. 

Quando il corpo entra in fase di ‘risoluzione’ inizia a riparare i ‘danni’ biologici occorsi, mettendo in moto tutta una serie di accorgimenti che possono dare luogo a sintomi evidenti come dolore, febbre, agitazione, etc. Sintomi che allopaticamente vengono identificati e catalogati come ‘malattia’

Questa emersione comporta una linea di cannoneggiamento Antisistemico, che confonde la causa con la conseguenza: per questo motivo non si guarisce mai veramente seguendo questa linea di pensiero auto referenziale.  

Da qua sorgono le catene infinite della malattia cronica ed incurabile.

Essa non rientra in quello che voi pensate sia il modo in cui vanno le cose; l’attualità del pensiero umano non corrisponde al pensiero ‘finale’. Siamo in transizione.

E lo saremo sino a che stazioneremo in un ambito 3d concepito, appunto, per crescere ed evolvere ‘tra’ e ‘sino a’ un certo stato vibrazionale dell’essenza. Ho trovato la parabola successiva molto espressiva dello stato attuale in cui versiamo supponenza nel ‘piatto in cui mangiamo’: 

La Logica della Rana che Salta.
È una parabola. C’era una rana campionessa. E questa rana campionessa era stata addestrata a saltare quando il suo proprietario gridava 'Salta!'. La causa e l’effetto furono stabiliti. La rana saltava ogni qualvolta il proprietario gridava 'Salta'.
 
Fu fatto un esperimento e si pose la domanda: 'Che succederebbe se togliessimo le zampe alla rana?'. E così fecero. Il proprietario gridò 'Salta!', ma la rana non fece niente. Se ne stava lì. Niente zampe
 
Quindi, tutte le riviste scientifiche dell’epoca scrissero dell’esperimento e dissero che si era concluso e dimostrato che 'rimuovere le zampe a una rana la rende sorda'. Fine della parabola. 
 
Semplice ed efficace. La storia deviata della società umana può essere sintetizzata attraverso questa parabola, tuttavia ha sempre trovato il modo di ‘andare avanti’ ugualmente, ossia c’è qualcosa che ‘spinge’, proveniente da piani non continui con la realtà tridimensionale in cui ci si è auto installati. 

È difficile abbozzare un piano quantico che comprende la nostra attuale identità-mentale. 

Dobbiamo elevare la nostra prospettiva per andare al di fuori della dimensione mentale e raggiungere la posizione panoramica necessaria per ri comprendere il più possibile. È come andare in montagna ed osservare nello spettro visibile anche la nostra casa nella valle, piuttosto che cercare di immaginare il panorama dal livello della nostra casa nella valle. 

Occorre estrapolare il Sé dai limiti percettivi fisici e permettersi di fluire nella corrente cosmica dell’abbondanza informativa, perché nulla si oppone oltre alla quadratura della propria mente. Il Libero Arbitrio tridimensionale corrisponde ad un ‘permettersi’ piuttosto che ad un ‘permettere’ imposto dall’alto.

Ci sono spesso nella vita e nello 'spazio' delle persone delle cose così grandi da non essere viste - o da essere completamente cancellate dalla percezione perchè troppo grandi per essere gestite emotivamente e praticamente.
Link 

Wauquiez ha minimizzato il tema, ma non ha potuto negare che il problema greco è europeo: salvare Atene significa salvare le banche europee e l'Euro. Prima si fa e meglio è per tutti. il presidente Sarkozy e il cancelliere Merkel a Berlino non avranno scelta: dilazionare la soluzione farà solo aumentare i costi totali dell'operazione per i contribuenti europei. Coinvolgere in corsa e in modo abborracciato gli obbligazionisti contiene più rischi che vantaggi. Almeno per ora.
Link 

Dal mio punto  di vista, il Libero Arbitrio ha due 'direzionalità' diverse e contemporanee; immaginiamolo come una corda tesa attorno a noi:
  1. ha un raggio estensibile (libero arbitrio celeste)
  2. ha un nodo scorsoio (libero arbitrio terrestre)
Il primo movimento si adatta alla nostra vibrazione/evoluzione/missione, ed è una 'proprietà' acquisita a livello sottile/animico, mentre il secondo è relativo a ciò che siamo/diventiamo in Vita. La ‘corda’ che non ha un cappio alla sua estremità, lo ‘acquista’ a causa delle ‘interferenze’ 3d d’ogni tipo, risultando asfissiante se non ci si mantiene in uno stato di equlibrio esistenziale

In questo modo intrecciamo dei limiti che possono ‘scorrere’ in funzione del nostro stato frequenziale, con dei limiti auto imposti vivendo una Vita decentrata ed in preda di tutto quello che ‘emerge’ da noi esperienziando fisicamente la Vita.

I due movimenti esprimono un ‘raggio’ che si adatta al nostro stato corrente secondo un reciproco adattamento, fermo restando che il Creatore è in evoluzione e noi lo siamo con lui: in questo non c’è nessun Libero Arbitrio…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

 

giovedì 19 maggio 2011

Cupole d'energia del pensiero e lavoro.




Esistono addensamenti di energia che danno luogo a sistemi di potere. L’energia viene polarizzata attraverso l’intenzione e la forma geometrica delle idee o radionica del pensiero. 

Per fare questo occorre un ‘osservatore esterno’. 

Se il massimo osservatore corrisponde al Creatore, da cui s’emana il Piano Divino, frattalmente si diramano a cascata le medesime peculiarità ad ‘immagine e somiglianza’ su ‘attori’ via via ‘diversi’. A livello di comunità sociali si sono create delle immagini pressochè statiche di quello che 'è' ogni ambito dello scibile

Laddove non si riesce ancora ad abbracciare concetti o misure troppo grandi e lontane, ci siamo costruiti dei fermo immagine che delimitano uno spazio ancora da ‘conquistare’, allo stesso modo del mettere un cartello sul finire di una strada in costruzione; un cartello di avviso che i lavori non sono ancora terminati e che è pericoloso proseguire oltre: le famose Colonne d’Ercole


Quando giungiamo in prossimità di quel punto e ci fermiamo, ci accorgiamo anche che ‘non c’è nessuno al lavoro’. Ossia il ‘cantiere’ è desolatamente vuoto. E allora? 

I lavori non sono ancora terminati ma nessuno sta lavorando e noi dobbiamo passare da quel punto per raggiungere la nostra meta.

L’immagine che abbiamo davanti è illusoria. Ci dice sottilmente di tornare indietro. Rimanda il nostro passaggio perlomeno sino alla data della conclusione dei lavori che, altri, qualcuno diverso da noi deve ancora compiere. Cosa facciamo? Quello scenario ci rappresenta in qualche modo, oppure è solo un ologramma illusorio, proprio come potrebbe esserlo una locandina di un nuovo film previsto in prossima uscita?

Il lavoro che devono compiere altre persone ci permetterà di passare da quel punto, ma, se questo lavoro non giungesse mai a termine? Quanto tempo aspetteremmo per niente? Ecco quello che succede al giorno d’oggi. Siamo in stand-by, in attesa che qualcuno apra la strada, rinunciando ad aprirla in prima persona… manca il coraggio, il senso dell’avventura

Proprio ciò che ha da sempre contraddistinto il genere umano.

È proprio così? Pensiamoci bene. Quando si dice ‘io sono buono e calmo, ma se mi fanno girare le scatole divento una belva’, cosa intendiamo? Forse che stiamo attendendo proprio l’avvento di una persona che ci ‘pungoli’ per fare qualcosa, per risvegliarci? E se non arrivasse mai? 

Rimarremmo ‘buoni e calmi’ per tutta la Vita? 

Se questo 'rimanere in quiete’ corrispondesse solo alla risultante di un lucido comportamento del ritenuto ‘altro’, cosa avremmo ottenuto? Di rimanere ingabbiati in noi stessi

La lungimirante opera di un certo potere sottile di ‘non offendere’ direttamente, di non gettare mai il guanto della sfida, di non affrontarci muso a muso, ma bensì di aggirare le nostre difese, come fece Hitler con la linea Maginot, dove ci potrebbe avere condotto? Su una ‘via’ parallela a quella che avremmo dovuto imboccare; una via in cui spazio e tempo sono stati clonati dall’originale e mutati nelle chiavi geometriche vibratorie che ‘ci hanno’. Dunque? 

Cosa esiste al di fuori di questo scenario?

Questo è Struttura, il nostro programma di caricamento. Possiamo caricare di tutto: vestiti, equipaggiamento, armi, addestramento simulato. Tutto quello di cui abbiamo bisogno.
 
Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello. Questo è il mondo che tu conosci. Il mondo com'era alla fine del XX secolo. E che ora esiste solo in quanto parte di una neuro-simulazione interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo fittizio, Neo.
   
Benvenuto nella tua desertica nuova realtà.
 
Matrix è un sistema, Neo. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami.... le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare. Ma finché non le avremo salvate, queste persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo.

Sai cosa dice quella scritta? Temet NosceConosci te stesso.
Morpheus a Neo – Matrix
Da Wikiquote 
 
La scelta a cui neo viene chiamato, da Morpheus, lo pone davanti al colore delle pillole.

È la scelta del colore o del contenuto della pillola?

Quanto incide sulle nostre scelte l’apparenza legata, ad esempio, al colore di una ‘immagine’? Chi riesce ancora a scegliere in base al contenuto? Non ci si ferma quasi sempre all’estetica di una ‘situazione’? Solitamente una strada sbarrata ci veicola a tornare indietro, proprio come descritto in Truman Show. In questa vera e propria abdicazione da noi stessi s’inserisce un tarlo che potenzia il segnale veicolato dalla classe energetica/emotiva della paura. È un carico da 90 che non fa altro che aumentare la ‘dose’ di paura introdotta in noi

Quando riusciamo a vincere la funzione illusoria di quel cartello? Quando non abbiamo più nulla da perdere. Quando una malattia ci sta per ‘portare via’, ad esempio. Quando un dramma ci ha tolto tutto quello che pensavamo di possedere, compresi gli affetti familiari.  

Dinnanzi a quella situazione non esiste più nessun cartello che ci può fermare perché abbiamo smesso di identificarci con un fermoimmagine di noi stessi

Noi siamo mutevoli, rispondiamo agli stimoli dell’Anima. Una illusione, un incantesimo non può fermarci per troppo tempo. Siamo un fiume perennemente in piena, inarrestabile proprio come lo è la Vita che possiamo vedere attorno a noi ad ogni attimo. Un oceano in movimento, libero di fare l’esperienza di se stesso immerso in se stesso…

Il linguaggio usato in Matrix che definisce un 'nemico' e un 'sistema', è come ben sappiamo solo una convenzione, che identifica una separazione all'origine. In realtà non esiste nessun nemico e nessun sistema, tuttavia cercherei quel qualcosa che 'si oppone a noi' direttamente dentro di noi stessi. Gli 'altri' sono una nostra proiezione... Il 'fuori' siamo sempre noi.
 
Conosci te stesso’ è un antico aforisma greco (γνῶθι σεαυτόν o gnôthi seautón, tradotto in latino come nosce te ipsum o, appunto, temet nosce) iscritto nel pronao del tempio di Apollo a Delfi, secondo quanto riportato da Pausania il Periegeta. ‘Per l'oracolo di Delfi - Conosci te stesso - significava: sappi che non sei dio e non commettere l'errore di pretendere di diventarlo’ - Jean-Pierre Vernant, Mito e religione in Grecia antica, traduzione di Riccardo Di Donato, Donzelli Editore.
Da Wikiquote 
 
Sappi che non sei dio e non commettere l'errore di pretendere di diventarlo’. È questo che significa il famoso ‘motto’? Ma per favore! Falsità e verità vanno a braccetto da sempre, eppure devono esserci stati dei punti nel corso della storia deviata, in cui l’Antisistema ha caricato la dose. È stato gioco persino facile dal momento in cui l’intero genere umano è stato ‘spostato’ dimensionalmente in un ‘territorio’ preparato appositamente per tale scopo manipolativo:

Giunge poi alla sistemazione sineterica del giudizio, necessario, immutabile e universale di Socrate, (Il Concetto), e ti dimostra come, immediatamente dopo il grande ateniese, principalmente ad opera dei sofisti, prevalse la via delle opinioni.
Da 'Il Tachione il dito di Dio - I volume - Il Nulla - Vincenzo Russo 

Lasciando perdere, per ora, il contenuto della citazione, è possibile osservare come un accadimento nel modo di pensare di una ristretta ‘categoria’ di persone, che influenzi la rimanenza sociale, possa modificare il corso della storia. È la forza di una ‘idea’. Ma dietro ad una idea c’è una ‘ispirazione’ e una vera e propria immagine mentale. Questa immagine è insufflata in noi attraverso un processo di comunicazione sottile non riconosciuto

Chi si cela all’altro capo della trasmissione? Da chi parte il messaggio? L’ispirazione da dove e da chi giunge?

Giunti davanti a questo cartello che indica ‘voi siete qua’, cosa facciamo? Frasi melliflue come ‘il lavoro rende liberi’ o ‘lasciate ogni speranza voi che entrate’ a cosa alludono e cosa infondono in coloro che leggono con animo disarmonico?
  • Separazione
  • Confusione
  • Adattamento.
L’adattamento corrisponde ad una resa? Dipende da quale livello viviamo come prioritario in termini di consapevolezza. Dove abbiamo trasferito la nostra presenza, il nostro focus esperenziale? Ecco, solo a quel punto è possibile rispondere alle domande esistenziali che giungono da un ‘luogo’ distinto e fisso nel fiume del Multiverso. Quella domanda è pertinente nel luogo da cui si emette, direttamente proporzionale a quel ‘luogo’, ma pur sempre con delle eccezioni: infatti una radio trasmette messaggi e domande che provengono da un altro luogo. È un 'cul de sac'? No, è un loop, un girare intorno a…

La causa prima che ‘ci ha’ in questo scenario 3d si è opportunamente trasferita dimensionalmente, non è più tra noi fisicamente. 

Lo si intuisce dal corso della storia deviata; infatti progressivamente le civiltà hanno registrato un trasferimento dell’autorità celeste dagli Dei all’uomo. Cosa significa? Che ‘essi’ non sono più in questa dimensione. Nel ‘Signore degli Anelli’ cosa significa la scena finale in cui i personaggi ‘mitologici’ vanno via perché è giunto il tempo degli uomini?

La Terra di Mezzo diviene il ‘luogo’ dimensionale in cui la società umana vive il corso delle proprie esperienze a scopo evolutivo.

La ‘causa prima’ a cui alludo, è la causa che nasce da noi e che ha fedelmente svolto alla perfezione il proprio compito di abbassamento della vibrazione. Gli Dei racchiudono in sé tutta l’illusorietà del potere e del controllo sugli altri, rappresentano la separazione, un taglio netto con il Creatore ma non con l’essenza e la missione del ciclo evolutivo in corso. È tutto ambivalente ed ogni ambito è solo un tassello del tutto. Non è possibile esprimere nessun punto fermo se non siamo fermi. Per questo abbiamo la percezione della staticità dovuta al modello di Vita instaurato dall’Antisistema:
  • educazione
  • lavoro
  • pensione.
Tappe fondamentali che dettano un ritmo ‘statico’, legiferato e modellato sulla base di una intenzione parassita esterna a noi: una tappa del percorso atta a generare o colmare un gap presente.

Ti sei mai fermato un attimo ad osservarla? Ad ammirare la sua bellezza? La sua genialità? Miliardi di persone che vivono le proprie vite, inconsapevoli. Tu sapevi che la prima Matrix era stata progettata per essere un mondo umano ideale? Dove non si soffriva, e dove erano felici tutti quanti, e contenti. Fu un disastro. Nessuno si adattò a quel programma, andarono perduti interi raccolti.  

Tra noi ci fu chi pensò a... ad errori nel linguaggio di programmazione nel descrivere il vostro mondo ideale, ma io ritengo che, in quanto specie, il genere umano riconosca come propria una realtà di miseria e di sofferenza. 

Quello del mondo ideale era un sogno dal quale il vostro primitivo cervello cercava, si sforzava, di liberarsi. Ecco perché poi Matrix è stata riprogettata così. All'apice della vostra civiltà. Ho detto 'vostra civiltà' di proposito, perché non appena noi cominciammo a pensare per voi diventò la nostra civiltà, e questa naturalmente è la ragione per cui noi ora siamo qui.

Evoluzione, Morpheus. Evoluzione. Come per i dinosauri. Guarda dalla finestra: avete fatto il vostro tempo. Il futuro è il nostro mondo, Morpheus. Il futuro è il nostro tempo. 
Agente Smith a Morpheus in Matrix.
Da Wikiquote 
 
La separazione incarnata da Smith narra di un qualcosa di esterno all’umanità, un qualcosa d’altro. Un esterno che corrisponde ad un interno, però… Le divinità del passato hanno lasciato lo spazio al genere umano, telecomandandolo in altra maniera. Come insegnano i Wingmakers, le responsabilità delle ‘razze centrali’ sono piuttosto evolute e la consapevolezza di aiutare gli ‘altri’ sul cammino dell’evoluzione è un senso raggiunto e consolidato anche attraverso le ‘fucine’ dell’esperienze di Vita densa. 

È una ruota che gira e che tocca tutti quanti… in questa ‘ruota’ siamo immersi in un oceano ricco di onde:

Chi pratica il Transurfing scivola senza sforzo tra le onde del quotidiano e cavalca la vita con leggerezza, senza sprofondarvi dentro. Libero da legami di dipendenza e consapevole di ogni cosa che fa, il transurfer non attribuisce mai troppa importanza agli eventi, che in questo modo perdono la loro connotazione positiva o negativa e non hanno più il potere di influire sulla sua esistenza.
 
Attento a non disperdere la propria energia lottando inutilmente contro i pendoli – strutture mentali vincolanti che si rafforzano quanto più le persone danno loro risonanza - il transurfer preferisce essere spettatore attivo invece che attore, assumendo in questo modo una prospettiva più distante, rilassata e obiettiva.
 
Transurfing è: scivolare per le linee della vita nello spazio delle varianti.
 
Lo Spazio delle Varianti.
Vivete in balia delle circostanze. La Vita intorno a voi 'accade'. E così sarà sempre fino a che non saprete come si può gestire la realtà…
Nessun miracolo però. Quello che ci aspetta è una sensazione simile alla caduta libera: l’incredibile ha la sfrontatezza di trasformarsi in realtà.
Transurfing

Impariamo a leggere gli eventi:

Strauss-Kahn: Rassegnate Dimissioni Da Direttore Fmi.
Washington - Dominique Strauss-Kahn ha rassegnato le proprie dimissioni da direttore operativo del Fondo Monetario Internazionale, continuando al contempo a protestarsi innocente dalle accuse di violenza sessuale, molestie e sequestro di persona per le quali si trova in carcere. 'E' con infinita tristezza che oggi mi sento costretto a presentare al Consiglio Esecutivo le dimissioni dal mio incarico di direttore operativo del Fondo', scrive Strauss-Kahn nella lettera di rinuncia.
Da Yahoo 
 
Un uomo è stato espulso da un modello di potere. La ‘cupola’ non lo protegge più. È un capro espiatorio in un momento in cui Draghi viene scelto come uomo simbolo per rappresentare la Banca Centrale Europea. Due differenti destini…

Bankitalia: Visco, Fondo Salva Stati? Il Diavolo è Nei Dettagli.
Roma, 18 mag – ‘Naturalmente, il diavolo è nei dettagli’, così Ignazio Visco, Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, parlando del Meccanismo di Stabilità Europeo (Fondo Salva Stati), nel suo intervento tenuto oggi a Bruxelles nel corso del convegno ‘Ripensare la politica economica in Europa. Una nuova era della governance dell'Unione Europea’. 

Il Fondo entrerà in funzione nel 2013 e prevede ‘il coinvolgimento dei privati in tutti i casi in cui un debitore sia ritenuto insolvente. Naturalmente il diavolo è nei dettagli’, spiega Visco. Il problema, spiega il Vice Direttore Generale di Bannkitalia, è che non esiste un 'metodo infallibile' per distinguere una situazione di ‘illiquidità di breve termine’ da una di ‘insolvenza’. Conseguentemente, spiega Visco, il Fondo Salva Stati (come qualsiasi altro prestatore di ultima istanza) è esposto a due tipi di rischi: ‘salvare un debitore insolvente e lasciare andare in bancarotta chi è illiquido’. 

Non c'è solo questo, al contrario dei debitori privati, quelli sovrani ‘possono normalmente scegliere se o meno onorare i loro debiti, cosicchè il problema non è una reale insolvenza (incapacità di ripagare), poichè la riluttanza a rimborsare potrebbe derivare 'dagli alti costi politici e sociali’, che sono ancor meno direttamente giudicabili e misurabili. ‘Questo è un problema che va evitato’, avverte Visco... Il Vice Dg di Bankitalia conclude ricordando ‘le conseguenze distruttive di un default’, che spesso compromette in modo permanente la reputazione dei governi. Non c'è solo l'esclusione dal mercato dei capitali per un lungo periodo e l'aumento dei costi nella raccolta dei fondi, quanto soprattutto ‘la mancanza di affidabilità di un paese’...
Da Yahoo 
 
Il Diavolo è davvero nei dettagli. Dal momento in cui ci sono diversi stati in Europa che rischiano il collasso totale, il ‘decreto salva stati’ descrive un momentum di massima importanza nella gestione della ‘crisi che verrà’. Perché, stiamone certi, che verrà. Se stanno varando un simile decreto è la prova che stiamo per conoscere anche questo ambito da film di fantascienza.

Cosa significa che il decreto ‘prevede il coinvolgimento dei privati in tutti i casi in cui un debitore sia ritenuto insolvente’? L’ultima crisi del modello illusorio basato sul debito non ha insegnato nulla. Si è solo comprato tempo, come disse Tremonti. Il tempo comprato ha permesso di tornare a fare ancora le stesse cose, da parte dei soliti attori privilegiati che hanno, molto sagacemente, trasferito il loro debito agli Stati e dunque ancora sulla gente. 

La gente chiede garanzie agli Stati ma, in realtà, gli Stati sono intervenuti salvando le Banche, che adesso sono simili a veri e propri zombie. Il costo dell’intervento è sulle spalle della gente

Per cui quale garanzia può dare lo Stato se dipende esso stesso dalla gente? 

È il consueto modello a vortice in cui non si riesce a dare la risposta su ‘chi è nato prima tra l’uovo e la gallina’. La risposta è fuori dal modello dimensionale.

Quello che sappiamo è che l’Antisistema è modellato da cupole energetiche di controllo di differenti grandezze, che si fondano sul livello partecipativo della massa. Chiamiamole ‘pendoli’ o forme aggregative di pensiero, il succo della vicenda non cambia. Esistono, a questo livello dell’energia e occorre fare i conti con esse. Esse ci rappresentano e sono le ‘boe’ attorno alle quali ci siamo agganciati o siamo stati catturati

Il libero arbitrio è la corda che ci tiene uniti ad esse. Il Karma è un contratto che ci permette di rimanere in posizione a tempo indefinito… È tempo di trascendere tutto ciò che veicola e mantiene assenti. 

Il ‘Conosci Te Stesso’ è l’energia che frantuma ogni legame elettromagnetico, eterico o altro. Ricordiamoci sempre che noi tutti siamo il Creatore e rappresentiamo la sua/nostra intenzione di evolvere: una Sol cosa.

Il materialismo è inconciliabile con la visione scientifica dei processi biologici. La scienza ha infatti dimostrato che tutti i processi chimici, biologici e cerebrali consistono unicamente in successioni di processi fisici elementari, determinati unicamente dalle leggi della fisica quantistica. Questa concezione dei processi biologici non permette di spiegare, nè di giustificare, nemmeno in linea di principio o concettualmente, l'esistenza della vita psichica, neppure della sensazione più banale

Questo risultato acquista un significato molto profondo se si analizza lo stato delle nostre attuali conoscenze scientifiche. Innanzitutto, tutte le scienze naturali sono subordinate alle leggi della fisica, che rappresentano i principi da cui esse derivano e di cui sono solo versioni approssimative...
 
A questo punto sorge la domanda: da dove ha avuto origine la nostra psiche? Il fenomeno della vita psichica dimostra che la psiche ad un certo punto certamente comincia ad esistere in noi. Le leggi della fisica dimostrano che la psiche non può essere il prodotto di processi fisici, chimici o biologici.

Dunque l'origine dell'anima è trascendente rispetto alla realtà fisica. 

Possiamo quindi chiamare Dio la Causa necessaria all'esistenza della psiche, essendo tale Causa trascendente... 
Ritengo sia legittimo affermare che oggi l'esistenza dell'anima e l'esistenza di un Dio trascendente siano dimostrate scientificamente.
 
Aggiungo una breve osservazione sulla teoria dell'evoluzione. La teoria dell'evoluzione si applica soltanto agli organismi biologici. Non abbiamo elementi sufficienti per stabilire se realmente l'organismo biologico dell'uomo sia il risultato di un processo evolutivo. Il punto è però che la vita psichica è trascendente rispetto alla realtà fisica/biologica e richiede nell'uomo l'esistenza di un componente trascendente (la psiche o anima o mente ecc.).
 
Poiché non esistono fossili di mente, la teoria dell'evoluzione non può dire nulla relativamente all'origine della vita psichica umana. Dunque, anche ammettendo che il corpo umano sia il risultato di una evoluzione biologica, l'uomo non potrebbe avere alcuna vita psichica cosciente se non avesse ricevuto anche un'anima, anima che non può essere generata da processi biologici/evoluzionistici. 

Senza un'anima, noi saremmo solo dei robot biologici in grado di agire e reagire, ma incapaci di percepire alcuna sensazione, emozione o pensiero…
Mente e cervello: Una discussione scientifica che conduce all'esistenza dell'anima - a cura di Marco Biagini, Dottore di Ricerca in Fisica dello Stato Solido.


Tornando all'immagine della strada in costruzione, non c'è nessuno al lavoro perchè ognuno di noi pensa che, quel lavoro, lo faranno gli altri per noi...  

* L'immagine di apertura di articolo è tratta da questo link.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com