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lunedì 30 gennaio 2012

Un Progetto che emerge nel tempo.




In questa giornata di fine gennaio, che vede già sciogliersi quella poca neve caduta nel fine settimana, un timido Sole irrompe nella routine stagionale, che riempie il tempo assegnato all’inverno. Un inverno, tutto sommato, mite e scarso in precipitazioni ‘naturali’ d’ogni tipo. 

Qualche settimana fa era scesa a terra quella 'neve chimica’, frutto dell’appesantimento delle particelle di inquinanti nell’aria, a causa di correnti fredde provenienti dall’est Europa. Da quel ‘momento’ ho notato in me una strana costipazione polmonare, caratterizzata da tosse molto leggera ma insistente e ho notato, nella globalità che mi attornia, un’eruzione di virus influenzale

 Sembra che, da dopo quello strano episodio ‘chimico/naturale’, si sia innescato un influsso influenzale diffuso. Che sia questa l’origine delle epidemie annunciate, dagli ‘esperti’, mesi prima che giungano in una nazione?
  
Questo tipo di previsione, logica e razionale ed estranea ad ogni valenza ispirativa sovrasensibile, è molto plausibile se ipotizziamo una Natura artificiale del fenomeno influenzale. Tenendo molto bene in considerazione ciò che afferma il Dottor Hamer, ossia che l’influenza è la fase riparatoria di uno ‘shock’ accusato qualche tempo prima, è tuttavia possibile allargare questo raggio della consapevolezza, ammettendo anche la Natura ‘dolosa’ del bacillo influenzale. 

Ciò spiegherebbe anche il perché di questa ‘prevedibilità’ della malattia influenzale, che non solo si sposterebbe, naturalmente trasportata dall’aria e dalla globalizzazione sociale, ma anche attraverso sistemi di diffusione 'aerosol' controllati all’origine.

Coloro che si ammalano d’influenza, poi, sono inquadrabili nell’ottica di Hamer, ossia come diretto 'sfogo post trauma'; che cosa s’intende per ‘trauma’ o shock? Un evento che ha ‘sorpreso’, un fatto inaspettato, un accadimento ‘strano’, che ha costretto il ‘centro 3d umano’ a fiutare la possibilità di un pericolo per l’andamento esistenziale previsto a livello conscio. 

Questo ‘fiutare’, allargando le narici, provoca delle lesioni interne 'riparabili' attraverso l'atto del secernere muco, ossia proprio quello sgradevole effetto che si forma durante la fase evidente di un'influenza e che viene ‘sedato’ immediatamente attraverso i medicinali Antisistemici e costosi, forniti dall’industria farmaceutica

A tal proposito, se s’intendiamo ridurre quegli effetti sgradevoli della malattia, ricordiamoci del rimedio più efficace ed economico che si possa trovare, forse, anche in farmacia:

tre gocce di acqua ossigenata per orecchio, da ‘assumere’ entro le 14 ore dai primi sintomi influenzali. Non è una leggenda poichè io mi curo così da quando ho scoperto questo principio.

Ciò che non si esprime si imprime, per cui le tracce mnemoniche del ‘trauma’ rimangono incise in profondità, procurando una cicatrice o ‘memoria storica’ in noi. A distanza di un ‘anno’, o in funzione dei cicli 'brevi' individuali, aspettiamoci di tornare a vivere lo stesso trauma e la relativa influenza, che torneremo molto probabilmente a sedare 'artificialmente’.

Ciò spiega l'origine e la funzione delle epidemie influenzali di massa.

Karma e libero arbitrio s’interfacciano, dando luogo a loop complessi, sempre più difficili da comprendere e sciogliere. Anche per questo motivo è prevedibile una diffusione influenzale su larga scala. Riassumendo, le due modalità imperanti di previsione dell’influenza derivano dalla conoscenza di:
  1. una diffusione programmata del virus dall’alto (frattale della neve chimica e delle scie chimiche)
  2. una conoscenza della memoria storica attiva nella società (epidemie influenzali stagionali massive).
Quella neve ‘chimica’, condensata nell’aria dal freddo e caduta per terra, è come se fosse la ‘prova’ che le leggi Cosmiche, miscelate a quelle Planetarie, ci forniscono frattalmente per comprendere certi meccanismi Antisistemici di controllo e drogaggio globale

Quello che intendo portare avanti in SPS è l’innesco dell’antica capacità degli ‘Sciamani’ di poter leggere con convinzione i ‘segni’, che tutt’intorno a noi accadono con vivo senso e come vere e proprie ‘risposte’, o cartine tornasole delle verità, sempre esistenti ad ogni livello della vibrazione d’essere.

Tornare ad essere 'Neo - Sciamani' significa tornare a respirare i ritmi naturali che ci competono, anzi… significa tornare ad essere quello che già eravamo ma molto più ‘ricchi’ di quel valore aggiunto derivante dall’esperienza di Sé intercorsa nel frattempo. Davvero molto più ‘ricchi’…
 
Eruzioni solari, cosa succede adesso?
Sulla Terra starebbe per scatenarsi la più grande tempesta solare dal 2005. Lo rivelano i telescopi che hanno visto il Sole emettere una fiammata improvvisa classificata di potenza M9, cioè appena poco al di sotto della massima energia. Le particelle cariche scagliate verso la Terra sono conosciute come ‘espulsione di massa coronale’, o CME, e dal picco dell’ultimo ciclo solare di 11 anni non se ne era più verificata una così intensa. Le grandi tempeste solari avvengono di solito in seguito a un percorso abbastanza (ma non del tutto) coerente nel tempo.
 
Come scrive The Atlantic, la tempesta solare causerà problemi per alcuni satelliti e renderà più belle le aurore boreali nelle regioni artiche vicino ai poli magnetici della Terra. Su una scala che va da S1 a S5, la perturbazione magnetica in arrivo si colloca al livello S3. Che cosa avverrà nei prossimi mesi? 

Per rispondere, occorre ricordare che nel 1859 si verificò una tempesta solare così potente che i telegrafi funzionavano senza bisogno di batterie. È un po’ come se, per fare un paragone con i giorni nostri, l’aria incominciasse a ricaricare gli iPhone senza bisogno di inserire il trasformatore.
 
Come raccontò al New York Times un operatore del telegrafo dell’epoca, ‘abbiamo osservato l’influenza sulle linee fin dal momento di iniziare le nostre attività, alle 8 in punto, ed è proseguita con una tale intensità fino alle 9.30 da costringerci a disinserire le batterie da ciascuno dei due capi della linea e a lavorare utilizzando la sola corrente atmosferica’. Un operatore di Boston scrisse via telegrafo a un destinatario di Porland: 

Le mie batterie sono disconnesse, e stiamo lavorando con la corrente aurorale. Come ricevi i miei messaggi?’. E la risposta fu: 

‘Meglio di quando abbiamo le batterie in funzione’.
Link

I satelliti che hanno 'problemi', come abbiamo già letto anche in SPS nei mesi scorsi, sono sempre di più:

Un secondo satellite giapponese potrebbe essere stato danneggiato dalla tempesta solare. 'Abbiamo perso ogni contatto con Midori-2: non siamo ancora certi che vi sia una relazione di causa ed effetto con la tempesta solare', ha spiegato Junichi Moriumi, portavoce dell’ente spaziale giapponese Jaxa

Midori-2, lanciato nel dicembre 2002, è un satellite per le osservazioni ambientali. 

Jaxa ha già sofferto danni al satellite di comunicazioni Kodama, spento per precauzione ma che dovrebbe riprendere servizio dopo il passaggio della tempesta. Il rischio maggiore per i satelliti è che le particelle cariche ad alta energia emesse dalla corona solare danneggino i sensori dei computer di bordo…
Link

Le notizie ‘curiose’, lette in Rete, che parlano di batterie dei cellulari che non si scaricano grazie agli effetti della tempesta solare, sono secondo me il ‘mettere le mani avanti’ da parte dell’Antisistema, ossia il pre allertare la massa di una possibilità molto concreta, che dunque non dovrebbe sorprendere più di tanto

È una strategia molto sottile di blindare il senso di meraviglia umana. In realtà cosa nasconde? Nasconde, o tenta di celare, quella più ampia verità inerente all’esistenza della free energy, come effetto naturale e come diretta conseguenza di cause molto più grandi ed incomprensibili per il livello di consapevolezza medio raggiunto.

Se allarghiamo ulteriormente il raggio della prospettiva consapevole del ’panorama’ osservato, possiamo addirittura arrivare ad immaginare il perché la Terra sia 'divenuta' il teatro perfetto per l’inscenamento dell’esperienza umana nelle 3d.

Iniziamo a notare la stessa modalità di ‘fare’, che ancora oggi imperversa sul Pianeta, ossia il ‘distruggi e costruisci’, il cui diretto frattale è il disboscamento progressivo ed inaudito della foresta Amazzonica.

A cosa alludo? Alla scomparsa dei dinosauri. 

Non intendo ora scrivere del ‘come’ siano scomparsi, ma sul fatto inequivocabile che non ci siano più in questo piano temporale e dimensionale. La loro scomparsa avviene secondo la stessa modalità in auge ancora oggi: creare il 'problema' per poi avere la scusa di intervenire.

Questa ‘decisione’ sarebbe intercorsa proprio perché la posizione della Terra rispetto al Sole, e rispetto a ciò che era già accaduto nel reame ramificato del tempo, è ‘perfetta’ per non avere pressochè nessuna manifestazione evidente dell’esistenza dell’energia naturale o free energy ed, al contempo, perfetta per essere idonea alla manifestazione vitale naturale nelle 3d. 

Se andiamo ad osservare la fascia asteroidale tra Marte e Giove, ossia quella relativa all’ex Pianeta Maldek:

il professor Arguelles, basandosi sui suoi decennali studi, sostiene che la razza umana abbia tentato tre volte di abitare il Sistema Solare
  1. la prima volta a Maldek, pianeta che è stato poi smembrato nell'attuale cintura di asteroidi; 
  2. la seconda su Marte e poi, quando anche sul pianeta rosso la vita non sarebbe stata più possibile;
  3. sulla Terra…

Le cronache dell’Enuma Elish, tradotte da Sitchin dalle tavolette Sumere, dimostrano l’esistenza di un Pianeta che è stato distrutto in qualche modo ed in qualche ansa del tempo: Marduk.

I nomi si rassomigliano e, coincidenze a parte, credo per empatia in queste descrizioni, che hanno viaggiato a lungo nel tempo, sino a raggiungerci ancora una volta.

Il viaggio umano verso il Sole è inequivocabile: 

Maldek, Marte, Terra. 

Questo è il frattale che dimostra che tutto è in un ordine perfetto, secondo il campo morfogentico del Piano Divino. Ciò non toglie, tuttavia, che sia intercorsa, nel 'mezzo', un’opera di manipolazione cosciente ad opera di entità parassite, liberamente esistenti nell’oceano della ‘possibilità’, derivanti dalle ‘cantine del Creatore'. 

Liberate nel momento stesso della Creazione, al fine di tornare a conoscersi ancora più a 'fondo' e poter aumentare il ‘valore aggiunto’ delle proprie parti meglio disposte, assemblate, compenetrate, etc.

La ‘scelta’ della Terra in luogo di Marte è stata effettuata per la distanza ‘corretta’ dal Sole.

Ovviamente, il potere parassitario che ha svolto l’opera o ha approfittato di stravolgimenti naturali, ha concepito un piano idoneo al mantenimento della razza umana sotto al proprio controllo, per fini di sopravvivenza, causando lo slittamento Planetario oppure cercando di opporsi con intelligenza ad una forza inarrestabile che procede inesorabilmente verso la Luce: la nostra

Anche a questo 'livello' possiamo notare un miscuglio di forze diverse, che operano vettorialmente secondo potenze, altrettanto diverse, diluite nella prospettiva 3d.

Per comprendere meglio questa miscellanea delle ‘forze’ in gioco, non esiste un preciso termine già impiegato nella nostra lingua, ma un tentativo astratto è stato compiuto nel campo dell’arte dell'immaginazione scritta o fantascienza, come diretta premonitrice di un futuro probabile:

Grok è una parola coniata da Robert Heinlein in un romanzo. Significa comprendere completamente un argomento, succhiarne il significato, assorbirlo e farlo proprio.

Grok è un neologismo della lingua inglese, nato ed usato prevalentemente gli anni sessanta in relazione alla cultura hippie ed ancora in uso nell'ambito informatico, che significa avere assimilato pienamente il concetto. In Italiano viene adattato in groccare.
 
Nello specifico, grok o groccare significa avere completamente compreso, assimilato e fatto proprio, quasi digerito, un argomento o un concetto ed averlo reso parte di sé, per un suo ulteriore sviluppo. Il modo di dire groccare la pienezza indica il compimento del groccare, l'incorporazione finale del concetto.
 
Il verbo ‘grokkare’ fu inventato da Robert Heinlein nel suo romanzo 'Straniero in terra straniera', dove era una parola marziana che significava letteralmente 'bere' e, per senso traslato, figurativamente 'comprendere', 'amare' o 'essere uno con'.
Link 
 
Ciò che mi preme evidenziare, è la possibilità di avere sempre uno ‘zoom’, inerente alla propria vibrazione d’essere o consapevolezza, capace di poter assumere le verità non manifeste, nel nostro caso nelle 3d, nella diretta usufruizione e comprensione delle stesse secondo la metodologia dell’analogia frattale

Un modello di ‘giustizia celeste’ previsto nella coesistenza delle leggi Cosmiche e Planetarie, il cui ‘groviglio’ rende meno evidenti le verità sottintese, ossia la ‘memoria’ spirituale che abbiamo accumulato al di fuori dell’esperienza umana 3d. Grazie a questo ‘zoom’, sempre idoneo e inerente al nostro ‘livello’, è possibile assurgere al 'non manifesto' attraverso la visione del diretto e manifesto riflesso frattale.

Ciò è possibile perché ‘Legge’.

'Il vero senza menzogna, è certo e verissimo. 

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento

Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l'ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria. 

Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. 

Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. 

Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo.
 
Ciò che ho detto dell'operazione del Sole è compiuto e terminato'
Tavola smeraldina di Ermete Trismegisto 

Per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida…
 
Non mi hanno mai parlato più chiaramente di adesso questi scritti ‘ermetici’. Una volta possedute le 'chiavi', esistenti ad ogni livello della vibrazione per 'adattamento', tutto diventa interpretabile secondo la lunghezza d’onda più opportuna e, comunque, sempre inerente al livello della vibrazione di colui che ‘osserva’.

Il segnale si ‘apre’ e si decodifica in funzione del livello dell’interrogazione, ricordando la fioritura di una Rosa.


Segnale dopo segnale, verità dopo verità, il cammino procede secondo un ‘senso’ e una ‘direzione’ non-scritti ma ‘caldeggiati’. Il raggio traente del Piano Divino è cosparso del ‘Tutto’ e nel ‘Tutto’

È possibile percepirlo come un calore a cui abbiamo dato il nome di ‘Amore’; un 'calore' di cui sappiamo ancora veramente poco.

Grok...

Amami, anche se io non ti amo.
Amami, anche se non merito l'Amore.
Amami, anche se io non so amare
e amami anche se non esiste l'Amore.
Mary Treadwell

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 16 giugno 2011

Permettersi di 'ascoltare'.




Ascoltiamo veramente quello che giunge per noi? È una ‘attenzione’ la modalità dell’attesa di una risposta, e anche una ‘presenza’. Un senso di 'pieno' e di vivida consapevolezza, molto simile a quella disposizione d’animo che non ci fa dimenticare che dobbiamo ricevere un pacco postale a breve

Quante domande abbiamo rivolto al ‘Cielo’ nel corso della nostra Vita? Quante risposte abbiamo ricevuto? Io penso, almeno una per ogni domanda effettuata, ma le abbiamo sentite?
  
È molto difficile rimanere sintonizzati sul ‘canale della risposta’ in un contesto di rumore di fondo assordante come quello espresso dalla società umana. Questa ‘interferenza’ ha la facoltà di fare sconnettere i nostri centri sottili, di… eluderli e diluirli nella mancanza di pazienza e concentrazione. Oltretutto è questo un ambito in cui ci si espone quasi per superstizione, per non lasciare nulla di intentato.

Per cui la mente, l’inconscio, la parte razionale e logica di noi non è perfettamente ‘convinta’ di quello che stiamo facendo – l’elevazione di una domanda al Cielo – ed alla prima occasione stacca il collegamento dell’attenzione verso l’atto del ricevere una eventuale risposta. Risposta che può giungere, tra l’altro, in maniere molto trasversali e ‘tra/sopra le righe’.

Quest’oggi utilizzerò una porzione di canalizzazione del 22 gennaio 2011 di Kryon, tratta da Stazione Celeste:
 
Gli umani vogliono delle risposte e ci sono così tante risposte, provenienti da così tanti posti, che non soddisfano, e questa potrebbe persino essere una di esse. I ragionamenti di Dio sfuggono a tutti voi, perché non ci sono ragioni lineari per le cose che affrontate. Non è pre-ordinato, dato che non esiste alcuna predestinazione… Ci sono, invece, soltanto dei potenziali. 
 
Esistono soltanto dei potenziali: come non ricordare lo ‘Spazio delle Varianti’ dipinto da Vadim Zeland nel suo intenso ciclo di 3 libri sul Transurfing

Le ‘cose’ ci succedono secondo una certa imprevedibilità. 

Ma questa ‘alea’ è, secondo me, inerente solo alla nostra scelta: che cosa decideremo di fare in quella determinata situazione? Come ci comporteremo alle prese con quel certo evento? 

Di volta in volta la Vita si srotola e ci mette dinnanzi a dei bivi esistenziali, in cui siamo chiamati a ‘scegliere’ tra due o più potenziali che esistono allo stesso tempo, proprio come la rete autostradale è interamente ‘intessuta’ mentre noi ci accingiamo ad imboccare, ad esempio, il tratto più vicino a casa nostra. 

I coniugi Hicks, ricordo, parlavano appunto di una differenza vibrazionale tra noi e il nostro desiderio o Anima realizzata. La distanza, in quanto tale, nel senso fisico del termine non esiste: esiste una differenza strutturale legata alla vibrazione tra il ‘dove siamo adesso’ e ‘il dove già esiste il nostro desiderio avverato’.

Le emozioni servono proprio a capire il ‘dove siamo adesso’.

Perciò, se voi aveste la mente di Dio, avreste uno strato di quella che noi chiamiamo logica quantica, che è assai più ampia di qualsiasi cosa riusciate a concepire voi. È una cosa che nessun Umano sarà mai in grado di capire, perché è la mente di Dio. Tuttavia, gli Umani portano in sé i semi di Dio e anche quella che è l’energia del Creatore. Quindi, a volte, solo a volte, noi possiamo dare spiegazioni che magari non concordano con il rompicapo logico della vostra realtà, ma voi capite ugualmente, a qualche livello, la pertinenza di tutte le cose, anche se non avete la mente di Dio. C’è una parte che manca da quello che capite e che sapete. Questo va persino al di là della vostra intuizione di ciò che potreste pensare. Per noi, la vostra realtà, così come la vediamo in uno stato quantico, è una serie di potenziali che sono tutti insieme e avvengono tutti insieme. Le linee che li connettono sono libero arbitrio, e non sono note, sono solo strati di potenziali
 
C’è una parte che manca da quello che capite e che sapete: il frattale più evidente è proprio quel 98% di Dna ‘spazzatura’ che la Natura avrebbe creato inutilmente dentro ciascuno di noi. Natura che dimostra in continuazione, nei regni a cui possiamo accedere anche ad occhio nudo, una capacità di perfezione che sembra non appartenere al Mondo emerso dai sogni/incubi della società umana. 

È sufficiente anche osservare la perfezione del corpo fisico umano per rendersi conto di quale ‘sapienza’ sia messa in gioco da un tempo senza tempo. Se poi si allarga la sfera al campo esoterico, allora la cosa diventa ancora più esemplare, quando agganciamo il Mondo sottile che ci caratterizza. 

Ciò che ci manca va al di là persino della nostra capacità intuitiva; è molto facile capire la portata di questa mancanza. Un gap strutturale che ci collega e mantiene a questo scenario 3d, dunque una mancanza, un errore, una manipolazione, un senso ultimo, o che altro?
 
Forse solo un’opportuna possibilità di esperienziare la Vita in modo continuo e secondo una precisa intenzione ‘non scritta’. 

Quello che voglio dire è relativo alla possibilità che ‘tutto’ sia davvero in un ordine perfetto e che ‘ciò che non capiamo ancora’ corrisponda solo ad un temporaneo black out auto imposto al fine di rendere questa esperienza la più ‘vera’ possibile. Perché avremmo necessità di vivere vicissitudini tridimensionali tanto spigolose? 
 
Anche mentre parliamo, noi conosciamo i potenziali che potrebbero verificarsi e che sono sia positivi che negativi, in quello che voi definireste tempo futuro. Per noi non è il futuro, ma semplicemente una zuppa di potenziali in cerchio. Quindi, a volte, quando vediamo un Essere Umano con la libera volontà e il libero arbitrio, che sta per creare qualcosa che voi chiamereste tragedia, per noi è un potenziale su quella che potreste definire la tela bianca di ciò che potrebbe accadere. Non c’è alcuna garanzia che avverrà. Cominciate a vedere il catalizzatore, qui? È il libero arbitrio Umano
 
Vivere l’illusione come se fosse tremendamente vera, unica, assoluta. A che serve? Ad un essere multidimensionale, che ‘vede tutto’… forse a nulla, ma per una sua proiezione ‘densa’ e convinta di essere sola e ‘abbandonata’ la prospettiva risulta diametralmente diversa. Perché? 

Perché si inizia ad estrarre dalle proprie profondità/altezze anche ciò che non si pensava affatto di ‘possedere’: la famiglia della paura. Perché dovrebbe emergere? Perché siamo sul sentiero del ‘Conosci Te Stesso’ per evidenti scopi evolutivi. Abbiamo accettato di rifletterci in questo scenario 3d, che ci accoglie, mediante la nostra opera co creatrice: tutto ci ‘appartiene’ in questo senso

Per cui positivo e negativo sublimano, alla fine, in un senso continuativo/conoscitivo di noi stessi…

Gli strati della logica dello Spirito creano spesso qualcosa di positivo da qualcosa che voi potreste vedere come negativo. Ci sono sovente delle energie di compensazione, che risultano positive e buone per il pianeta ed è questo il rompicapo che avete davanti, perché sembra che Dio sia coinvolto in queste cose, anche se non è Dio che le ha create
 
So che per voi è complicato e che gran parte di quel che ho detto non è comprensibile. Quindi, diciamo solo che la logica di Dio va oltre la vostra comprensione, dato che essa non rientra in quello che voi pensate sia il modo in cui vanno le cose
 
Le energie di compensazione possono anche rientrare in un ambito ulteriormente descritto da Vadim Zeland, quando descrive il meccanismo auto livellante del ‘potenziale superfluo’: provare le cosiddette ‘farfalle nella pancia’ per qualcosa comporta l’innesco di forze livellanti naturali che tendono a ripristinare l’equilibrio vibrazionale interno. 

Gurdjieff descrive un qualcosa di simile nell’ambito della Legge d’Ottava, dei semitoni mancanti e degli shock addizionali che servono per ‘rimettersi in cammino’, nonché la possibilità che una direzione intrapresa possa anche invertire di senso allorquando manchino le opportune correzioni di rotta nei panni di veri e propri ‘shock’, che ovviamente possono essere scambiati per tutt’altro, rispetto alla loro vera e propria funzionalità proattiva

Quando Hamer parla di ‘shock’ che innescano reazioni interne a cui il ‘corpo’ deve reagire al fine di superare un ‘conflitto’, attraverso una ‘risoluzione dello shock’, ebbene, mi sembra di poter scorgere ancora il medesimo fine/filo conduttore evolutivo. 

Quando il corpo entra in fase di ‘risoluzione’ inizia a riparare i ‘danni’ biologici occorsi, mettendo in moto tutta una serie di accorgimenti che possono dare luogo a sintomi evidenti come dolore, febbre, agitazione, etc. Sintomi che allopaticamente vengono identificati e catalogati come ‘malattia’

Questa emersione comporta una linea di cannoneggiamento Antisistemico, che confonde la causa con la conseguenza: per questo motivo non si guarisce mai veramente seguendo questa linea di pensiero auto referenziale.  

Da qua sorgono le catene infinite della malattia cronica ed incurabile.

Essa non rientra in quello che voi pensate sia il modo in cui vanno le cose; l’attualità del pensiero umano non corrisponde al pensiero ‘finale’. Siamo in transizione.

E lo saremo sino a che stazioneremo in un ambito 3d concepito, appunto, per crescere ed evolvere ‘tra’ e ‘sino a’ un certo stato vibrazionale dell’essenza. Ho trovato la parabola successiva molto espressiva dello stato attuale in cui versiamo supponenza nel ‘piatto in cui mangiamo’: 

La Logica della Rana che Salta.
È una parabola. C’era una rana campionessa. E questa rana campionessa era stata addestrata a saltare quando il suo proprietario gridava 'Salta!'. La causa e l’effetto furono stabiliti. La rana saltava ogni qualvolta il proprietario gridava 'Salta'.
 
Fu fatto un esperimento e si pose la domanda: 'Che succederebbe se togliessimo le zampe alla rana?'. E così fecero. Il proprietario gridò 'Salta!', ma la rana non fece niente. Se ne stava lì. Niente zampe
 
Quindi, tutte le riviste scientifiche dell’epoca scrissero dell’esperimento e dissero che si era concluso e dimostrato che 'rimuovere le zampe a una rana la rende sorda'. Fine della parabola. 
 
Semplice ed efficace. La storia deviata della società umana può essere sintetizzata attraverso questa parabola, tuttavia ha sempre trovato il modo di ‘andare avanti’ ugualmente, ossia c’è qualcosa che ‘spinge’, proveniente da piani non continui con la realtà tridimensionale in cui ci si è auto installati. 

È difficile abbozzare un piano quantico che comprende la nostra attuale identità-mentale. 

Dobbiamo elevare la nostra prospettiva per andare al di fuori della dimensione mentale e raggiungere la posizione panoramica necessaria per ri comprendere il più possibile. È come andare in montagna ed osservare nello spettro visibile anche la nostra casa nella valle, piuttosto che cercare di immaginare il panorama dal livello della nostra casa nella valle. 

Occorre estrapolare il Sé dai limiti percettivi fisici e permettersi di fluire nella corrente cosmica dell’abbondanza informativa, perché nulla si oppone oltre alla quadratura della propria mente. Il Libero Arbitrio tridimensionale corrisponde ad un ‘permettersi’ piuttosto che ad un ‘permettere’ imposto dall’alto.

Ci sono spesso nella vita e nello 'spazio' delle persone delle cose così grandi da non essere viste - o da essere completamente cancellate dalla percezione perchè troppo grandi per essere gestite emotivamente e praticamente.
Link 

Wauquiez ha minimizzato il tema, ma non ha potuto negare che il problema greco è europeo: salvare Atene significa salvare le banche europee e l'Euro. Prima si fa e meglio è per tutti. il presidente Sarkozy e il cancelliere Merkel a Berlino non avranno scelta: dilazionare la soluzione farà solo aumentare i costi totali dell'operazione per i contribuenti europei. Coinvolgere in corsa e in modo abborracciato gli obbligazionisti contiene più rischi che vantaggi. Almeno per ora.
Link 

Dal mio punto  di vista, il Libero Arbitrio ha due 'direzionalità' diverse e contemporanee; immaginiamolo come una corda tesa attorno a noi:
  1. ha un raggio estensibile (libero arbitrio celeste)
  2. ha un nodo scorsoio (libero arbitrio terrestre)
Il primo movimento si adatta alla nostra vibrazione/evoluzione/missione, ed è una 'proprietà' acquisita a livello sottile/animico, mentre il secondo è relativo a ciò che siamo/diventiamo in Vita. La ‘corda’ che non ha un cappio alla sua estremità, lo ‘acquista’ a causa delle ‘interferenze’ 3d d’ogni tipo, risultando asfissiante se non ci si mantiene in uno stato di equlibrio esistenziale

In questo modo intrecciamo dei limiti che possono ‘scorrere’ in funzione del nostro stato frequenziale, con dei limiti auto imposti vivendo una Vita decentrata ed in preda di tutto quello che ‘emerge’ da noi esperienziando fisicamente la Vita.

I due movimenti esprimono un ‘raggio’ che si adatta al nostro stato corrente secondo un reciproco adattamento, fermo restando che il Creatore è in evoluzione e noi lo siamo con lui: in questo non c’è nessun Libero Arbitrio…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

 

martedì 26 aprile 2011

Osservare i segni del passaggio...




Riprendiamo le trasmissioni dopo la parentesi Pasquale, fusa assieme al 25 aprile, ed alla magnifica esperienza in terra Romana. Ringrazio sentitamente tutte quelle splendide persone conosciute in questa sincronica occasione: la loro energia alberga nel mio cuore.

Questa mattina ho trovato degli spunti interessanti da citare, tra cui questo:

La legge dell'induzione.
In sostanza la forza magnetica proveniente da un oggetto aumenta o diminuisce in funzione della luce ricevuta dallo stesso e in questo gioco di forze basti pensare al pianeta Terra ed al Sole dove come due magneti, tra i due corpi celesti si instaura un gioco di forza che varia in funzione dell'energia solare ricevuta dalla Terra.
Da Yahoo 
 
Ebbene, leggendolo ho percepito immediatamente l’espansione di questa ‘legge’ al tutto, per cui anche alla mia avventura cui facevo riferimento poco sopra. La luce che mi ha colpito ha aumentato la mia forza magnetica… Questo ‘gioco’ di forze sottili è in vigore in ogni momento della Creazione e ricorda tanto da vicino ciò che sosteneva Ighina attraverso la formulazione della ‘Legge del Ritmo’ tra Sole e Terra

Bene. Partiamo allora per questa ennesima avventura ‘senza inchiostro’: idee fissate su un tessuto che non è carta senza necesità di inchiostro. Idee… ecologiche.

Ho raccolto input relativi alla forma di ‘parassitaggio’ che ci portiamo dietro dall’alba dei tempi. Sembra che le sue tracce siano praticamente dappertutto ma che siano anche invisibili. Trovo questa ‘pista’, questa chiave di lettura, senza fare fatica, proprio come se la mia forza magnetica la attirasse a me per cause assolutamente divenute naturali.

L'ombra della storia.
Come ha scritto Nicholas Nassim Taleb... 'La conoscenza anche quando si avvicina alla verità, non porta sempre ad azioni adeguate, perchè se non facciamo attenzione, tendiamo sempre a dimenticare ciò che conosciamo oppure scordiamo come elaborarlo in modo corretto, anche se siamo esperti...'.

Premetto solo che la mia visione è che non si può in alcun modo cancellare il debito creando altro debito, utilizzando disperatamente sempre e comunque la leva della spesa pubblica, ma in questo articolo mi limiterò a ricordare la Storia ricordando, questo si, che non abbiamo alternativa ad una vera e propria... Redistribuzione dei Redditi…
Da Yahoo 
 
Taleb è un economista libanese, teorico del ‘Cigno Nero’ sulla natura degli eventi inaspettati. La frase di Taleb, citata appena sopra, è fortemente indicativa dell’ombra di un ‘qualcosa’ di non ben specificato che interviene in seguito ad un processo che ha condotto vicini ad un modello di comprensione e consapevolezza di un fenomeno. ‘Se non facciamo attenzione, tendiamo sempre a dimenticare… oppure scordiamo come elaborarlo in maniera corretta…’. 

Perché? Taleb inserisce nel suo elaborato pensiero, anche il termine ‘esperti’, ossia la ‘dimenticanza’ colpisce anche coloro che ‘vivono di quello’. Come è possibile? Nel modello di analogia frattale sviluppato in SPS, questa frase è una sorta di pietra miliare, un manifesto, la prova per evidenziare l’ombra che si annida tra il ritmo Sole-Terra

Riporto la consueta 'nota operativa' che ammette l’ombra solo come estemporanea difficoltà vissuta nel reame dello Spazio-Tempo percepito. In realtà tutto è opportuno all’unico fine evolutivo che pervade la trama dell’intero Creato. In questo Blog non si respira negatività ma un corretto mix di prospettive diverse, sottostanti alla grande onda maxima che ‘spinge e tira’ come una corrente marina, verso il Creatore

Diciamo che questo livello di fiducia costituisce il trampolino dal quale ci siamo gettati nella terza dimensione: eravamo e siamo quel punto prospettico. 

Ora ci siamo dispersi in maniera tale che la Missione possa svolgersi in maniera significativa e spontanea. Taleb si riferisce ad una Redistribuzione del Reddito. Anche io ho sempre percepito una simile dinamica come assolutamente ‘sincera’ e risonante con il cambio d’era, tuttavia l’ombra che mantiene sotto incantesimo il genere umano non lo permette e non lo permetterà

Agirà sulla Casta dominante al fine di muoversi in maniera diversa. 

Il perché è persino ovvio: perché verrebbe meno la qualità negativa dell’energia prodotta dall’umanità. No, questo accadimento se dovrà manifestarsi avrà origine ‘esterna’ alla Casta, dove con il termine ‘esterna’ intendo ogni possibile ed immaginabile variante ‘superiore’ al volere del centro di potere e di controllo globale. Che sia di tipo extraterrestre o di tipo terrestre non fa assolutamente differenza. Il movimento che spinge in maniera diversa è quello della massa; è da quel ‘punto’ che le onde di tipo nuovo arriveranno

Ma, in realtà, la grande onda sarà composta dalle onde individuali della gente, che si aprirà come dei fiori in primavera, seguendo un percorso innato, sospinto dalla  maggiore luce stagionale: è un richiamo, un’eco, un segnale coordinato universale. Il momento del raccolto…

Non attendiamoci un cambio illuminato nella politica, perché la politica esprime solo la forza dell’incantesimo. Spetta 'solo' ad ognuno di noi il cambiamento; cambiamento che deve avvenire ‘prima’ dentro di sé…

Contro la crisi? Imitare la Natura e isolare gli errori. Taleb.
 
Prima, occorre vincere l’ombra o spostarsi dal suo raggio di azione. Io so solo che se la mia casa è ‘sporca’, presto o tardi giungeranno i ‘parassiti’ che vivono bene proprio in un ambiente simile: abbiamo quello che meritiamo… sempre. È inutile lamentarsi così come è inutile sviluppare sensi di colpa. Occorre portare dentro di sé l’attività lavorativa che l’Antisistema ci ha costretto a manifestare al di fuori di noi.

Già l’eco proveniente dal Giappone è scomparso dai riflettori mediatici ed un certo volere si è pronunciato cancellando la chiamata della massa all’espressione della propria intenzione. La situazione giapponese è molto seria e le conseguenze ormai globali, ma chi ne parla? Le Istituzioni sono silenti ma è sufficiente informarsi in maniere trasversali per comprendere ugualmente come stanno le cose. Questa mancanza di ‘sensibilità’ è il riflesso delle entità che controllano il Pianeta, per le quali il genere umano è ‘solo’ una risorsa da sfruttare senza nessun altro coinvolgimento, proprio allo stesso freddo modo in cui un uomo sgozza un maiale per il proprio sostentamento energetico.
 
Allo stesso modo…

Strike atomico.
Uno  strike esemplare quello messo a segno dalla realtà, dalla nube radioattiva di Fukushima, caduta nell'oblio mediatico, uno strike nei confronti dell'energia atomica e dei suoi sostenitori, uno strike che però nasconde le insidie di una politica che troppo spesso e facilmente cambia idea e introduce emendamenti quando meno te lo aspetti sulla scia della pressione degli enormi conflitti di interesse e lobbies che amministrano questo paese.
 
Inutile ricordare che qualche birillo è rimasto in piedi, innanzitutto quello relativo alla privatizzazione dell'acqua, patrimonio dell'Umanità di cui abbiamo spesso parlato, un birillo ben saldo purtroppo che nasconde l'insidia di una lancio eseguito ad arte per far fallire il suddetto referendum.
 
Questo significa che la politica ha paura di una sola cosa oggi, del Tuo voto, della Tua consapevolezza e gode della Tua ignoranza, della Tua indifferenza.
Da Yahoo 
 
Lo sa bene il buon cacciatore cosa fare. Deve seguire la ‘pista’. Per conseguire un successo e giungere al suo target deve osservare i segni del passaggio di ciò che segue: tracce d’ogni tipo ma soprattuto le ‘orme’. Le orme… Per seguire un’orma abbiamo necessità di sapere come sia fatto ciò che vogliamo raggiungere. Se seguiamo tracce d’Orso è perché sappiamo che quelle sono le sue impronte. Lo sappiamo perché lo abbiamo visto nella sua fisicità o perlomeno ci immaginiamo come possa essere fatto: altezza, peso, etc.

Cosa sappiamo di queste entità che Castaneda chiama Voladores? Poco o nulla. Perché? Perché la Casta, l’orda incantata che agisce per loro volere, ha provveduto a cancellare ogni traccia dal Mondo nel corso della storia deviata all’interno del flusso temporale deviato. Capite?
 
Siamo stati dirottati su un ‘binario morto’ dell’energia, un ramo secco, un canale parallelo clonato appositamente per attirare i primi di noi che giunsero sull’onda della Missione. Certamente un ecosistema bello ed accogliente mantenuto attraverso uno sforzo derivante da energia esterna, sino al momento in cui, i primi di noi, non si adattarono iniziando a cedere la loro energia

Di questa trappola si ricorda frattalmente la memoria allegorica della cacciata dal Paradiso terrestre ed il senso auto punitivo del ‘peccato originale’. Questo avvenimento è continuato e continua a ‘vivere’ dentro di noi e, persino, le cronache di Sitchin sugli Anunnaki lo replicano frattalmente. La storia deviata parte ancora da molto prima della loro venuta, anche se sembra che quella sia l’origine. 

Diciamo che questa vicenda è la traccia della storia relativa all’ultima onda creativa in atto sulla Terra. Prima c’è stato molto, molto altro…
 
Scrivevamo di ‘seguire le tracce’. Ma per seguire una pista dobbiamo anche convincerci di averne necessità. Perché lo dovremmo fare, se ‘tutto’ ci suggerisce che non c’è nulla da ‘cercare e scoprire’? Non è semplice dal ‘di dentro’ accorgersi dell’incantesimo. A questo sta pensando il Piano Divino attraverso quel suo lento ‘parlare’ come di… risacca marina. Instancabile ci ispira al risveglio. Attimo dopo attimo. Battito dopo battito. Terremoto dopo terremoto. La Terra intera è chiamata al proprio risveglio e, in un modo o nell’altro, si scuoterà di dosso queste entità vampire. 

È da tenere in considerazione che la loro presenza indica il nostro squilibrio e non è una maledizione. 

Sono spariti sia il corpo che le tracce da seguire.

Il ‘cacciatore’, in questo caso, non deve avere necessità di vedere ma di sentire. Occorre mettersi sulla pista tracciata dai segni del passaggio di ‘qualcosa’. Sapete dove conduce questa ‘pista’? Solo dentro di noi. Conduce al ‘Conosci te stesso’. E dove altrimenti? A prescindere dal quanto sia profondo l’abisso è sempre dentro di noi che veicola. 

La lezione da imparare è che l’incomprensione di noi stessi libera l’ignoranza che in noi alberga, plasmando tutto ciò che esiste al di fuori, attirando illusoriamente forme di Vita in compensazione con la nostra. I parassiti esprimono la nostra parte oscura che, per altri versi, ci raggiunge ancora come un boomerang, dal di fuori e dal di dentro… anche se non osservata riesce comunque a presentarsi davanti ai nostri sensi, a presentarci il ‘conto’.

Questi ‘segni del loro passaggio’ sono sparsi ovunque proprio come la Verità

Attraverso l’analogia frattale possiamo finalmente vederli e, col tempo, potremo anche iniziare a vedere la manifestazione fisica e le tracce fisiche del loro passaggio. Alcune ‘isole’ sono già emerse nel passato anche se non riusciamo a identifcarle con un qualcosa di ben specifico. Parte della mia Missione è inerente proprio al favorire questo processo di emersione e di ‘visibilità’. Le storie horror e i disegni di bambini terrorizzati dall’uomo nero, narrano della medesima ‘cosa’. Il prete che pratica un esorcismo, le tradizioni d’ogni popolo, la guerra, la malattia, la separazione, l’infelicità, il debito, la ristrettezza, l’odio, gli effetti collaterali, etc. ‘tutto’ narra del loro passaggio

La legge dell’analogia frattale è sempre in atto e non è aggirabile, per cui la distanza da loro risiede solo nella differenza della nostra vibrazione esistenziale, dalla porzione visibile dello spettro della luce.    

Grecia: simulazione default, effetti peggiori del collasso di Lehman.
Se la Grecia scivolasse in una situazione di default, le 'conseguenze sarebbero estreme, possibilmente peggiori del collasso di Lehman. E la stessa osservazione può essere fatta riguardo all'Irlanda e al Portogallo'. Parola di Jeremy Warner, assistant editor del The Daily Telegraph e tra gli opinionisti più noti nel mondo della finanza. Warner ricorda le parole dell'analista David Owen, di Jefferies, che per semplificare la questione afferma. 'Anche la Grecia e' troppo grande per fallire'. 

Un default avrebbe un effetto finanziario tsunami in Europa, in quanto si tradurrebbe in forti svalutazioni dei bond detenuti dalle banche tedesche e di altri paesi: il passo successivo sarebbe dunque la necessità per gli istituti finanziari in questione di procedere a nuovi aumenti di capitale, proprio in un momento in cui le loro casse devono adeguarsi ai parametri di Basilea 3.
 
A crolllare per prime sarebbero ovviamente le banche greche, visto che esse sono i principali detentori del debito sovrano del paese: in questo scenario, continua Warner, 'una svalutazione degli asset di un terzo ma anche della metà del valore totale darebbe il via a una catastrofe e a un vero e proprio collasso del sistema bancario della Grecia'. Ma non solo: il default provocherebbe anche il crollo del sistema pensionistico del paese, che tra i suoi asset ha anche i titoli di debito emessi da Atene.
 
L'opinionista del quotidiano britannico si interroga allora su una opzione. Visto che la situazione è seria, e visto che i tassi di interesse continuano a balzare verso l'alto, si potrebbe riuscire a evitare conseguenze catastrofiche ricorrendo a un 'soft default', ovvero a una ristrutturazione basata sull'estensione delle scadenze dei titoli di debito e sulla riduzione dei tassi di interesse da pagare su questi bond? Forse, ma per Warner una tale misura potrebbe non rivelarsi sufficiente.
Atene, infatti, si trova ormai in una situazione di "debito non sostebile. I debiti sono a livelli così elevati che riuscire a dimostrare che la Grecia potrà farcela non è solo difficile e faticoso, ma praticamente impossibile. Gli interessi sono troppo alti affinchè l'economia riesca a farcela'.
 
C'è una cosa che però non convince l'opinionista: come è possibile che la dichiarazione del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schauble, sul rischio che alla fine la Grecia sia costretta a far ricorso a una ristrutturazione, abbia assunto le vesti di una 'rivelazione'? 'La dichiarazione è infatti talmente ovvia e ormai è conosciuta dai mercati da più di un anno', continua Warber.
 
Sta di fatto, prevede l'opinionista, che forse alla fine la Grecia andrà in default, ma eviterà oculatamente una ristrutturazione volontaria almeno fino a quando l'ESM, ovvero il meccanismo di stabilita' europea, non diventera' attivo nel 2013. 

Prima di allora, un ricorso volontario al default non farà bene a nessuno.
Da Yahoo 
 
Prima di allora, un ricorso volontario al default non fara' bene a nessuno.

Mi chiedo: ma se una situazione di questo tipo non fa bene a nessuno, perché si è creata? 

Ricordate? I segni del loro passaggio…

Signori e signore, questa modalità dell’osservazione conduce molto lontani. Lontani persino dal giudizio e dalla separazione. Conduce diretti alla causa. Conduce allo smettere di litigare senza senso e di farsi una guerra dei poveri

L’umanità trova nella coesione la forza. 

Per questo è stata separata in ogni modo. Il frattale è l’annullamento del referendum sul nucleare.

Il problema delle resistenze.
Analizziamo… per quale motivo e in quale modo i batteri riescano a sviluppare resistenze nei confronti degli antibiotici, argomento ampiamente trattato anche dalla letteratura scientifica… Se non si decide di cambiare atteggiamento, altri preoccupanti cambiamenti si prospettano all’orizzonte: gli scienziati infatti hanno notato che le conquiste raggiunte da una specie batterica nella lotta contro gli antibiotici possono essere trasmesse in toto a un’altra, accorciando pericolosamente i tempi di evolzuzione dei ceppi resistenti
 
Simbiosi, antibiosi e antibiotici.
La convivenza di diversi tipi di organismi in uno stato di reciproco vantaggio  prende il nome di simbiosi. Gli esseri umani, per esempio, vivono in simbiosi con i batteri saprofiti che si trovano nelle mucose, in base a questo tipo di ‘accordo’: la flora batterica aiuta nel corso di vari processi digestivi e produce alcune sostanze indispensabili al benessere, mentre in cambio le viene messo a disposizione un ambiente protetto da cui trarre nutrimento. Antibiosi è invece la strategia di sopravvivenza opposta, cioè l’antagonismo tra specie diverse che condividono lo stesso ambiente. Le piante hanno  messo a punto, in milioni di anni d’evoluzione, sostanze che permettono loro di competere efficacemente contro batteri, virus e funghi con cui vivono in antibiosi. 
 
Per capire la differenza fondamentale tra i metodi di difesa  messi a punto dalla Natura e quelli creati nei laboratori farmacologici bisogna avere chiaro un concetto fondamentale: in Natura non viene mai sacrificato un ‘compagno’ con cui si vive in simbiosi per eliminare un ‘nemico’. Gli antibiotici naturali non danneggiano i batteri saprofiti anche perché ripristinano subito le condizioni ottimali per la loro sopravvivenza; ancora prima di debellare i batteri patogeni viene data la possibilità all’organismo di ristabilirsi e rinsaldare tutti gli equilibri che la malattia ha alterato…
Antibiotici naturali – Petra Neumayer

Cosa si desume frattalmente dalla lettura di questa citazione?
  • Lo sviluppo di antibiotici per andare contro, per creare effetti collaterali che non sono i veri effetti collaterali ma per coprire il vero obiettivo: creare virulenza e sofferenza, indebolimento, ulteriore invasività e separazione spirituale.
  • Le dinamiche naturali dell’unione e della condivisione sono pienamente rispecchiate in questa lettura, e non vengono mai meno nemmeno nei momenti più drammatici dell’esistenza. La Vita secondo lo Spirito della Natura è un flusso infinito di unione e collaborazione, condivisione e consapevolezza intuitiva  delle Leggi Celesti.
  • Le scoperte del Dr.Hamer sembrano essere ancora più rinvigorite da questo modo di fare della Natura.
  • La possibilità di vivere in simbiosi e non in antibiosi con ogni forma di Vita presente in ogni dimensione della Creazione.
Non dimentichiamo mai che la Natura è sensibile alla nostra presenza e che l’ecosistema è creato anche in base alle esigenze invisibili di chi ha il controllo della specie umana. Una specie divina ma ancora troppo giovane per avere maturato la sensienza del sé rispecchiata nel tutto. Chiediamoci sempre perché stiamo creando un Mondo così. A chi giova?
 
Superiamo la divisione esistente tra ogni distinzione umana. Non è quello il ‘luogo’ dove alberga la consapevolezza. Quello è il luogo dal quale agganciare la consapevolezza, una modalità burbera e primitiva ma efficace di raggiungere ed esprimere consapevolezza. 

Un teletrasporto verso un’altra dimensione…

Superiamo la separazione e vedremo solo l’unione.

Nell’unione, da quel nucleo, saremo liberi di osservare e ogni forma di Vita parassitaria avrà solo ed esclusivamente senso e ragione.

La nostra illuminazione sarà ovunque.

Ed il ‘tutto’ ci ringrazierà per sempre…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 23 marzo 2011

Stevia e Diabete: a tutto c'è rimedio.




A tutto c'è rimedio fuorché alla morte’ – proverbio italiano.
I proverbi sono veri e propri ‘pezzi’ di saggezza staccatisi dalla grande 'banchisa polare' della conoscenza. Si possono mettere in discussione i proverbi? Certo, lo possiamo fare come possiamo mettere sotto osservazione qualsiasi cosa, il tutto ed il contrario del tutto: fa parte delle regole del gioco. 

Tuttavia c’è qualcosa nei proverbi al quale ci si appella sempre nel momento in cui meditiamo sul da farsi o ci lasciamo andare coi pensieri o nella comunicazione con gli altri. I proverbi semplicemente vengono in mente, sorgono come vortici nel bel mezzo di un oceano, sono perle che contribuiscono a guidare i processi interpretativi della realtà percepita
 
Cosa significa che ‘a tutto c’è rimedio’? Da dove scaturisce questo vero e proprio ‘motto’? A quali espisodi dobbiamo questa massima? Cito il pensiero quantico di Padre Lino Pedron:
 
Di tutti i limiti a cui l'uomo è sottomesso, la morte è quello che ha l'aspetto pauroso della definitività. Contro la malattia si può combattere e vincere; contro le disgrazie si può sempre tentare qualcosa, ricostruirsi una vita dopo il fallimento, e si è soliti dire: "Finché c'è vita, c'è speranza!". Ma di fronte alla morte si constata: "A tutto c'è rimedio, fuorché alla morte!".

E questa è proprio la convinzione che sta dietro al nostro racconto: "Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?" (v.35). In altre parole: ormai è troppo tardi; contro la morte non c'è rimedio. Di fronte alla morte, l'impotenza umana è totale.

Avere fede vuol dire costruire la propria speranza su un Altro più forte della morte. Dal punto di vista umano, la vita è provvisoria e la morte è definitiva. Dal punto di vista cristiano, la morte è provvisoria (come il sonno: cfr Mc 5,39; Gv 11,11) e la vita è definitiva ed eterna.

La conversione che Gesù ci ha chiesto fin dall'inizio del vangelo (cfr Mc 1,5) comprende anche, e soprattutto, questo cambiamento di ottica e di valutazione riguardo alla vita e alla morte.
Da www.qumran2.net 
   
Come è mio solito faccio notare, ancora una volta, come tutto sia ribaltato rispetto alla vera valenza dell’essenza: è il punto prospettico che fa la differenza nella percezione

Non esiste buono o cattivo, ma esiste una differenza di potenziale dovuta al punto da cui osserviamo. Ecco l’esempio più assoluto che ci possa essere, a proposito dell’utilizzo nel Mondo della Stevia Rebaudiana:


Si direbbe che il Giappone sia su un altro Pianeta, rispetto all’Europa. Ma se è vero che gli esseri umani sono identici dal punto di vista biologico, come mai a quelle coordinate è permesso utilizzare questa preziosa pianta naturale ed in Europa no? Forse perché le multinazionali dello zucchero&Co. europee sono riuscite meglio ad imbavagliare il raggio d’azione della politica? 

Un passo alla volta.

Torniamo al nostro proverbio - ‘A tutto c'è rimedio fuorché alla morte’. Se a tutto c’è rimedio, mi chiedo, come mai esistono malattie definite come incurabili? Ovvio che il proverbio non costituisce una verità scientifica ma ‘solamente’ una verità per chi lo voglia applicare credendoci senza dubbio alcuno. È ancora una questione di punti di vista, una traccia sensata.  Così come l’elettrone non sempre salta di livello a fronte di un nuovo apporto di energia, anche le ‘cose’ della Vita non sempre vanno come si pensa che dovrebbero andare, ossia il libero arbitrio spinge tutti gli attori a recitare la propria parte, compresi gli atomi ed il mondo invisibile dei quanti. Le credenze del genere umano hanno la grande forza di ingabbiare per molto tempo le dinamiche naturali della Vita; per  molto tempo ma non per sempre. 

Se a tutto c’è rimedio, se un proverbio ce lo ricorda, se una saggezza antica è giunta sino a noi, per me significa che davvero a tutto c’è rimedio, per cui anche alla malattia che, dunque, non può essere incurabile. È 'solo' una questione di prospettiva inquadrata nel flusso del tempo. Ciò che una volta uccideva inesorabilmente, oggi non lo fa più! Dunque? Non è una prova sufficientemente valida? L’osservare il passato persino con logica è una valida argomentazione.

Prendiamo il caso del Diabete; che cosa è?

Diabete è un termine derivato dal greco διαβαίνειν, che significa 'passare attraverso' e identifica alcune malattie caratterizzate da poliuria (abbondante produzione di urina) e polidipsia (abbondante ingestione di acqua).
Si è universalmente accettato che il termine greco sia stato utilizzato in idraulica, indicando principalmente il sifone attraverso cui passa l'acqua. Quindi il termine medico alluderebbe al frequente passaggio di urina provocato dalla malattia.
A questa spiegazione si è opposto Émile Benveniste, facendo osservare come il verbo greco significhi, sì, attraversare, ma non è stato mai riferito ai liquidi, perché ha il senso proprio di tenere le gambe allargate, divaricate, tanto è vero che con 'diabetes' si indicano anche vari strumenti: compasso, livella perpendicolare, il sifone stesso, fatto appunto a U.
E da quest'ultima accezione si è tratto il metaforico malattia, perché, come lo strumento che, applicato ad un vaso, quando il recipiente è pieno fino all'orlo, fa colare il liquido, così il diabete causa l'impulso intrattenibile ad urinare: metafora spiegata in questi termini dal medico greco Sorano d'Efeso, quando la voce entrò nel vocabolario greco (sec. II d.C.).
•   Diabete mellito - le urine contengono grandi quantità di zucchero.
•   Diabete insipido - viene eliminata con le urine non solo acqua, ma pochissimi soluti.
Da Wikipedia 
 
Viviamo in un mondo che sa sempre sorprendere per la sua ampia creatività e fantasia. La parola ‘fine’ sembra non essere mai presa in considerazione dalla Natura. Persino dove sono avvenuti disastri immani, la Vita trova il modo di nuovamente farsi largo. Mai dire mai. Nulla è impossibile.  Si parla di trasformazione...

Ecco allora che numerosi studiosi diffondono metodi per la cura del Diabete. Ma come? Perché la medicina tradizionale non li prende in considerazione? Perché la gente non pretende che sia fatta una volta per tutte chiarezza? Perché le Istituzioni che devono proteggere la comunità non lavorano completamente alla luce del Sole?

Soluzione al Diabete e all'ipoglicemia (Herbert Shelton).
Come prevenirle e disfarsene naturalmente senza ricorrere a medicine o chirurgia ma adottando un sistema di vita corretto. Vivere in salute è naturale com’è naturale la Vita!
Il diabete avviene per sovralimentazione, vita ad alto livello, il bere, le preoccupazioni, ed altre cause di indebolimento e tossiemia...
Questo libro non contiene teorie fantascientifiche ma pratiche con risultati infallibili.
Da www.disinformazione.it 
 
Si direbbe che certe dinamiche oscuranti siano sempre esisitite. Di chi ci si può fidare? Chi dice la verità? È in noi il raggio di luce capace di condurre alla nitida visione della realtà ‘preferita’, quella più naturale possibile che conduce alla certa guarigione. Guarigione che dipende da un cambiamento che il ‘genio’ ci richiede

Cambiamento che occorre per raddrizzare la pianta che cresce 'fallace'. Ma attenzione al piano illusorio dello scenario 3D. La pianta segue la luce del Sole per via naturale, e la segue anche se è nata in una posizione in ombra. Semplicemente seguirà la luce addirittura storpiando il proprio piano fisico pur di raggiungerla. Ma se coloro che ‘giudicano’, concludono che la pianta sta crescendo ‘storta’ e decidono un intervento per raddrizzarla, che cosa stanno in realtà commettendo? Stanno interrompendo un processo di elevazione alla luce che non dipende dalla fisicità dimostrata; è un po’ come la favola del ‘Brutto anatroccolo’. Per questo motivo non bisona mai giudicare. 

Diversamente, è la consapevolezza della ‘pianta’ che la dovrebbe preservare dal giudizio altrui e dalla proiezione d’ombra che la avvolge e persino dalle proprie mancanze di fiducia in quello che sta accadendo. Alla fine è tutto demandato a noi stessi, persino quando accettiamo delle verità imposte dall’Antisistema, perché l’Antisistema è fatto da noi tutti, siamo noi, siamo ancora noi.

Vediamo questo altro esempio:

Non meno emblematica ed inquietante la storia del Dr.Fico, che nel lontano 1968 ipotizzò che il diabete mellito tipo due fosse addirittura guaribile con un semplice intervento ambulatoriale al fegato. Nonostante altri ricercatori internazionali, nel corso degli anni abbiano involontariamente dimostrato la fondatezza delle sue affermazioni, il suo lavoro non è stato mai preso in considerazione, se non per fargli terra bruciata attorno.
Da www.luogocomune.net 
 
Cosa ci dice il Dottor Hamer a proposito del Diabete? Leggiamo:

Il diabete: causa, terapia, guarigione.
Per comprendere dettagliatamente quanto segue è necessario occuparsi prima del sistema della Nuova Medicina Germanica®.
Secondo le 5 legge biologiche della natura della Nuova Medicina Germanica® ogni cosiddetta malattia dell’intera medicina è un processo bifasico, se avviene la soluzione del conflitto. In passato erano descritti nei libri di testo di medicina alcune centinaia di "malattie fredde" ed alcune centinaia di evidenti "malattie calde".
Le "malattie fredde" erano quelle nelle quali il paziente aveva la cute esterna fredda, le estremità fredde, era sotto stress permanente, perdeva peso, aveva disturbi del sonno o nell’addormentarsi o nella continuità del sonno. Un esempio ne sono il cancro, la sclerosi multipla, l’angina pectoris, la neurodermite, le malattie mentali o psichiche ed anche il diabete.
 
L’altro tipo di "malattie" erano quelle alle quali appartenevano anche tutte le cosiddette malattie infettive, come pure le "allergie" reumatiche, gli esantemi ecc..
Le "mappe topografiche del cervello" che ho composto per la prima volta nell’agosto/settembre del 1983, contengono per ogni zona del cervello l’organo corrispondente ed il contenuto del conflitto corrispondente ad ogni organo.
La "regola ferrea del cancro" e "la legge della bifasicità di tutte le malattie", in caso di soluzione del conflitto, sono stati i presupposti per trovare la 3° legge della natura, "il sistema ontogenetico dei tumori e degli oncoequivalenti". Essa non si limita solo alle malattie di cancro ma è valida anche per tutte le cosiddette malattie oncoequivalenti (simili al cancro: cioè tutte le altre "malattie").
 
Per gli organi governati dal cervello antico non esistono oncoequivalenti ma solo cancro ed, in caso di conflittolisi, la fase di guarigione dopo la soluzione del conflitto.
 
Anche per gli organi mesodermali governati dal neoencefalo (ossa, tessuto connettivo, linfonodi ecc.) non esistono oncoequivalenti ma solo "cancro" sotto forma di necrosi, osteolisi, buchi nei tessuti, in breve diminuzione di cellule così come, in caso positivo di conflittolisi, la fase di guarigione con riempimento del difetto di sostanza.
Oncoequivalenti sono malattie governate dall’ectoderma, dalla corteccia cerebrale, che al posto del difetto di sostanza cellulare o parenchimale o della diminuzione di cellule mostrano invece un difetto di funzionalità. Ad essi appartengono paralisi motorie, difetti visivi ed uditivi, anche il diabete e l’insufficienza di glucagone con i conflitti corrispondenti ed i cosiddetti focolai di Hamer nel cervello.
 
Nonostante le alterazioni, queste cellule sembrano, anche dopo molti anni di attività conflittuale, essere ripristinabili funzionalmente, dopo la soluzione del conflitto, a determinate condizioni.
 
Con la conoscenza delle 5 leggi biologiche della natura e la conoscenza dei sintomi tipici del processo su tutti i tre i livelli (psiche, cervello ed organo) finalmente si può lavorare in modo causale e quasi riproducibile nella medicina, anche nel caso del diabete.
Per prima cosa guardiamo le categorie della medicina ufficiale per il tipo ed i sintomi del diabete: diabete di tipo I, II a e II b, detto grossolanamente, sono categorie del tutto arbitrarie.
Vengono elencati come sintomi del diabete mellito:
- polidipsia (molta sete)
- poliuria (escrezione di molta urina)
- stanchezza
- spossatezza
- diminuzione di resa
- diminuzione di peso
- disturbi della vista
- ipoglicemia con sensazione di fame
- iperglicemia
- sudorazione fredda
- tachicardia
- crampi muscolari (ipoglicemici)
- nausea e vomito
complicazioni:
- choc ipoglicemico
- chetoacidosi diabetica (iperacidosi)
- coma iperglicemico iperosmolare.
 
Guardiamo questo miscuglio di sintomi secondo il quale la medicina ufficiale appella le sue cosiddette "malattie": nessuno dotato di buon senso riesce a capire questo non senso, in quanto quasi tutti i sintomi sono l’esatto contrario del diabete, cioè ipoglicemia!
 
La Nuova Medicina Germanica® ha fortunatamente risposte chiare a quasi tutte queste domande.
 
Nella biforcazione dei ventricoli cerebrali frontalmente si trovano due centri per gli zuccheri:
- nell’emisfero sinistro il centro per il glucagone (= centro per l’ipoglicemia) = cellule insulari Alfa
- nell’emisfero destro il centro per l’insulina (= centro per l’iperglicemia) = cellule insulari Beta.
 
Esempio:
Una donna sessualmente matura, destrimane (cioè prima della menopausa) senza conflitti precedenti, subisce in caso di conflitto di paura/schifo un’ipoglicemia, fatto che la porta a mangiare molto (diminuita produzione delle cellule insulari Alfa del pancreas e del fegato).
Se la stessa donna con lo stesso conflitto di paura/schifo si trova in menopausa, reagisce l’emisfero destro del cervello, non più come prima l’emisfero sinistro. Dall’ipoglicemia si sviluppa adesso più o meno velocemente un’iperglicemia (con diminuita produzione di insulina), cioè un diabete del tipo II a o b, cioè un "diabete senile".
Spesso però succede che la paziente vaga "fra due mondi" per mesi o anche per anni, cioè a volte è ipoglicemica, fatto che più delle volte non viene rilevato, a volte è iperglicemica (= diabete), o entrambi i centri reagiscono contemporaneamente con "ancora" conflitto e "già" conflitto, che porta summa summarum ad una compensazione.
Se le donne giovani destrimani prendono la pillola, il conflitto di paura/schifo si sposta pure sull’emisfero destro e crea diabete.
Nella donna giovane mancina il conflitto paura/schifo crea immediatamente diabete, ma in caso di somministrazione della pillola o in menopausa invece crea ipoglicemia.
 
Queste elaborazioni non sono teorie ma si possono dimostrare con precisione in ogni singolo caso.
Ma in più esistono altre possibilità, che hanno pure una loro logica: una destrimane per esempio può subire per primo un conflitto di paura/schifo e in un secondo tempo anche un conflitto maschile dell’opporsi.
La paziente si trova adesso in una posizione che potrebbe essere definita come costellazione schizofrenica degli zuccheri, fa continuamente sogni di schifo e dell’opporsi. A seconda se sia accentuato il conflitto cerebralmente a sinistra (ipoglicemia) o cerebralmente a destra (diabete), il valore del glucosio nel siero è più basso o più alto.
L’uomo destrimane può subire con il 1° conflitto solo un conflitto dell’opporsi, cioè a livello organico una diminuzione dei valori dell’insulina, cioè un diabete con i valori del glucosio nel siero ematico aumentati. Durante il climax virile, o per esempio in una pseudoterapia che blocca il testosterone, il diabete cambierebbe in ipoglicemia, cioè con i valori del glucagone diminuiti. Allora i medici credono erroneamente che il diabete sia scomparso a causa di una qualsiasi terapia (antidiabetica).
L’uomo mancino subisce naturalmente con lo stesso conflitto (maschile) dell’opporsi un focolaio di Hamer cerebralmente a sinistra con ipoglicemia. Durante il climax virile l’uomo mancino svilupperebbe improvvisamente (per la medicina ufficiale senza causa evidente) un diabete (diabete senile), se il conflitto resta attivo.
Anche in questo caso se si attivano i due conflitti contemporaneamente si tratta di nuovo di due conflitti singoli (= costellazione schizofrenica dei conflitti degli zuccheri).
Adesso la faccenda diventa ancora un po’ più complicata ma rimane logica.
La costellazione corticale, "la costellazione del conflitto degli zuccheri", l’abbiamo già brevemente nominata, ma un paziente (maschio o femmina) può avere anche un altro conflitto corticale nella cosiddetta zona di territorio a destra o a sinistra.
Da allora in poi reagisce:
- la donna destrimane sull’emisfero destro (ancora libero)
- la donna mancina sull’emisfero sinistro (ancora libero)
- l’uomo destrimane sull’emisfero sinistro (ancora libero)
- l’uomo mancino sull’emisfero destro(ancora libero).
 
Naturalmente reagisce anche con il relè degli zuccheri correlato.
 
Esempio:
Un uomo destrimane subisce un conflitto di disputa di territorio (ulcera gastrica o ulcera del dotto biliare), ed in seguito reagisce in modo femminile, sviluppa un conflitto di paura/schifo con ipoglicemia. L’intero processo lo chiamiamo bulimia.
Una tale bulimia può essere sviluppata da un uomo mancino solo in una sequenza differente e con un altro conflitto;
a) conflitto dell’opporsi con ipoglicemia
b) conflitto di disputa di territorio con ulcera gastrica o ulcera dei dotti biliari.
 
La donna destrimane sviluppa una bulimia nel seguente modo:
a) conflitto di paura/schifo con ipoglicemia
b) conflitto di disputa di territorio con ulcera gastrica o ulcera dei dotti biliari.
 
La donna mancina sviluppa una bulimia nel seguente modo:
a) conflitto d’identità con ulcera gastrica o ulcera dei dotti biliari
b) conflitto di paura/schifo con ipoglicemia.
 
Questo principio è valido per tutti i conflitti e le costellazioni conflittuali nella zona del territorio.
Prima di arrivare al cosiddetto "tipo II" o il "tipo II b" con adiposità, bisogna chiarire una cosa fondamentale: il senso biologico del diabete e dell’ipoglicemia.
 
Come sappiamo, tutti i programmi speciali biologici sensati (SBS) hanno un senso biologico, questo vale anche per il diabete e l’ipoglicemia. Per quanto possa sembrare strano questi SBS, apparentemente opposti, mirano ad un risultato simile: lo scopo è apportare glucosio per i muscoli, più precisamente, per il tremore muscolare nella sensazione di schifo o dell’opporsi a qualcuno o qualcosa.
Nel caso dell’ipoglicemia l’individuo ingurgita rapidamente cibo che causa in breve tempo un aumento di glucosio nel siero e apporto di glucosio per la muscolatura.
Nel caso del diabete il glucosio presente viene offerto maggiormente alla muscolatura abbassando il livello di insulina.
 
L’adiposità (sovrappeso).
Nel caso dell’ipoglicemia, nella quale l’individuo consuma una grande quantità di cibo per avere sufficientemente glucosio a causa della sensazione di schifo, l’individuo logicamente aumenta di peso, nonostante il conflitto attivo, cioè la simpaticotonia, e si tratta di peso vero, di sostanza!
Un’alternativa importante nel caso di aumento di peso, circa il 90%, è dato naturalmente dalla sindrome con SBS attivo dei tubuli collettori renali, cioè conflitto di ritenzione idrica. Naturalmente la medicina ufficiale non lo prende minimamente in considerazione, in quanto la ritenzione idrica (carcinoma del tubuli collettori renali) in fondo non è collegata con il conflitto degli zuccheri. 
 
Vediamo chiaramente quanti sintomi differenti sono considerati "tipici" per il diabete, mentre l’ipoglicemia non viene neanche considerata una vera malattia ("si può sempre mangiare qualcosa velocemente").
Perciò tutte le cosiddette "ricerche sul diabete" erano palesemente senza senso, e lo resteranno fino a quando si crederà di poter ignorare la conoscenza della Nuova Medicina Germanica®.
 
Il diabete nei bambini.
Il diabete nei bambini è altrettanto diffuso come l’ipoglicemia infantile. L’ultima non viene considerata grave, quei bambini sono considerati solo golosi. I conflitti sono identici come negli adulti:
 
Conflitto di paura/schifo e conflitto dell’opporsi.
Il diabete mellito nei bambini e negli adolescenti viene considerato incurabile poiché l’adulto riesce più facilmente ad evitare i binari. L’adulto può dire: "Questo mi fa schifo, non me lo faccio più fare. Il bambino invece tante volte viene messo di nuovo sullo stesso binario, senza essere interpellato, senza essere preso in considerazione ("Non fare tante storie!").
 
Terapie del diabete:
Naturalmente bisogna trovare il conflitto o il meccanismo del conflitto ("prima della terapia gli dei hanno posto la diagnosi") per risolvere il conflitto e poter evitare i binari.
Fondamentalmente vale la regola: ogni diabete si può curare in questo modo.
La durata del conflitto determina la variazione dei valori di glucosio nel siero. Con ciò non è un dramma se il glucosio nel sangue a digiuno per esempio rimane a 130 mg %. Un valore così permette a chiunque di vivere.
Per rendere sensata la terapia maneggiando in modo responsabile l’insulina, bisogna sapere che in caso di dubbio il troppo di insulina è molto più pericoloso (choc ipoglicemico, a volte con conseguenze mortali!!) del troppo poca insulina. Perfino con 500 mg % di glucosio nel siero non succede normalmente niente. Naturalmente bisogna sondare il terreno per bene all’inizio, riguardo alla situazione del conflitto, dei valori nel siero, dell’assunzione della pillola ecc, per evitare sorprese. E’ altrettanto importante valutare la possibilità di eventuali recidive di conflitto, in quanto non viviamo sotto una campana di vetro. In particolare il terapeuta non deve perdere il coraggio, quando il paziente, dopo un dialogo particolarmente intenso sul suo conflitto, dimostra valori di zucchero più alti invece che più bassi. Il dialogo spesso ha l’effetto di una forte recidiva
 
Come in tutti i campi della Nuova Medicina Germanica® non si tratta di trovare il trucco per "eliminare ogni diabete". Non avrebbe senso. Sono necessari sensibilità e buon senso ed anche la cooperazione dei membri della famiglia coinvolti.
Evitiamo accuratamente di fare da poliziotti del pensiero. Non dobbiamo abusare della fiducia del paziente. Che ci siano sempre dei limiti, ogni terapeuta lo sa bene.
 
Quando il paziente si rende conto che c’è un maestro all’opera, professionalmente ed umanamente, porterà la fiducia necessaria a questo maestro (che secondo il mio desiderio dovrebbe agire sempre disinteressatamente).
Accanto agli arnesi del mestiere per una momentanea regolazione del diabete secondo la Nuova Medicina Germanica® troviamo anche altri strumenti, per esempio la somministrazione mirata di ormoni (pillola) in una donna mancina si può smantellare il diabete in modo sintomatico, accettando momentaneamente un’ipoglicemia, che forse è più facile da gestire con un assunzione di cibo più frequente.
Nota bene, tutti gli strumenti ausiliari sono di utilizzo passeggero, fino a quando non sia risolta la causa del diabete.
 
"Il sapere strumentale", vecchia insulina, deposito di insulina, unità di pane, demolizione degli zuccheri attraverso il movimento, restano naturalmente presupposti. Ripeto, questa terapia sintomatica è nella Nuova Medicina Germanica® solo passeggera, in quanto alla fine il diabete di solito scompare.
Anche se i miei ex colleghi mi hanno tolto l’abilitazione e mi hanno chiuso in prigione per la mia scoperta, in futuro tutti dovranno rispettare i fatti, volenti o nolenti, poiché si sono dimostrati semplicemente corretti.
Copyright by Dr. med. Ryke Geerd Hamer.
Da www.nuovamedicinagermanica.it 
  
Ho voluto appositamente citare l’intero articolo per coloro  che ancora non conoscono questo ‘modo di procedere’ e per coloro che avranno la pazienza di leggerlo e che, dunque, saranno in risonanza con lo spirito che alberga in SacroProfanoSacro, ed in ultima analisi che si troveranno in coerenza con se stessi. Al sito www.progettodiabete.org  si parla della Stevia

Ancora oggi a Rio De Janeiro si sta continuando a studiare l'uso della Stevia che viene considerata il dolcificante del futuro. Nella città di Bilingui la pianta è talmente popolare che in tutti i bar si può trovare il il the di Stevia; inoltre questa pianta è usata per dolcificare i succhi di frutta, i frappè, il latte ed il caffè.
Tuttavia, attualmente i derivati della Stevia, non sono in vendita come gli altri dolcificanti nell'Unione Europea e neppure in U.S.A. e in Canada, perché, sostengono gli esperti: "Non ci sono abbastanza dati per concludere che il suo uso sia sicuro". Mentre in Giappone dagli anni '70, quando furono messi in discussione molti dolcificanti, la Stevia e i suoi derivati vengono utilizzati per edulcorare alimenti e fin'ora non sono stati segnalati effetti avversi.
 
Contrariamente allo zucchero i principi attivi non hanno alcun potere nutrizionale (zero calorie), ed essendo prodotti naturali sono relativamente stabili nel tempo ed alle alte temperature, per cui conservano perfettamente le loro caratteristiche anche in prodotti da forno o in bevande calde, diversamente da altri dolcificanti come l'Aspartame che subisce degradazione… La Coca Cola in Giappone la usa come dolcificante per la Coca Cola Light (Diet Coke). Ne è approvato ufficialmente l'uso in 10 paesi, inclusi Svizzera, Giappone, Paraguay, e Brasile.
Viene coltivata estensivamente e consumata in Thailandia, Israele e Cina, ed in genere in tutta l'America meridionale, dove è usata da secoli come dolcificante ma soprattutto da pianta medicinale.

In Brasile è utilizzata come rimedio della medicina popolare per il diabete.
Da
www.freedomyoga.it 
  
Zero calorie
Contrariamente allo zucchero, i principi attivi non hanno alcun potere nutrizionale (zero calorie)... Gli estratti di erba Stevia rappresentano una naturale alternativa ai dolcificanti di sintesi, attualmente utilizzati nei prodotti senza zucchero.

La pianta è attualmente coltivata e commercializzata in Paraguay, Messico, Brasile, Cina, Malesia, Corea del Sud e Giappone. Nel 1970 il Giappone ha bandito l'uso degli edulcoranti artificiali (aspartame e saccarina) per motivi sanitari e nello stesso momento un consorzio giapponese ha messo a punto un metodo per l'estrazione dei glucosidi della Stevia. Lo Stato giapponese ha allora autorizzato l'estratto di stevia come dolcificante alimentare e in questo paese l'estratto di stevia rappresenta ora il 50% dei prodotti dolcificanti ed è presente in una grande quantità di prodotti agro-alimentarí: dalla salsa di soia alle bevande gassate, dalla gomma da masticare alle focacce e ai dolci di riso.

Sprite Green, la bevanda a base di stelvia della Coca Cola.
Negli Stati Uniti la Fda ha accettato nel 1995 di autorizzare la vendita della Stevia solo a titolo di complemento alimentare e supplemento dietetico, ma con il nuovo riconoscimento la Stevia potrà essere ora liberamente commercializzata e utilizzata negli Usa come dolcificante naturale in tutte le preparazioni alimentari e di bevande. Il gigante americano Cargill, il più grande fornitore internazionale di prodotti e servizi alimentari, ha già sviluppato, in collaborazione con Coca Cola, il prodotto Truvia, un dolcificante naturale a base di stevia. 

Di recente Coca Cola ha già annunciato il lancio della Sprite Green, naturalmente dolcificata con Truvia.
Contestualmente anche la Whole Earth Sweetener Company ha sviluppato, in collaborazione con Pepsico, il dolcificante PureVia. Il marchio PureVia debutterà con l’inizio 2009 sulle seguenti bevande del gruppo Pepsico: Zero-calorie-SoBe Lifewater (acqua arricchita con estratti di frutta) e Trop50 (il nuovo Orange Juice light della famiglia Tropicana)

In Europa ancora porte chiuse.
La Stevia, tuttavia, non può essere ancora commercializzata nella Comunità Europa, dal momento che le decisioni della Commissione Europea sono state finora decisamente proibizioniste: secondo la commissione la Stevia , "pianta e foglie secche", non può essere messa sul mercato europeo come alimento o ingrediente alimentare o come edulcorante; è possibile però coltivarla come pianta ornamentale.

La posizione alquanto oscurantista della commissione europea deriva, secondo le malelingue, dalle pressioni dell’industria saccarifera e dei dolcificanti di sintesi che con la legalizzazione della stevia intravedono un pericolo reale per le vendite dei loro prodotti. Ma a questo punto, dopo il pieno riconoscimento dell’Fda americano, è difficile che la commissione europea possa ancora trincerarsi su una posizione di chiusura. Si ricorda, tra l’altro, che nella civilissima Svizzera il commercio e l’utilizzo della stevia nelle preparazioni alimentari sono regolarmente autorizzati da tempo.
Da
www.italiaatavola.net 
 
Chi è che ci vuole ‘bene’? Perché si comporta in maniera ‘non sense’? Quali sono le dinamiche che portano ad avere malattie definite incurabili? Ricordo che siamo nell’era degli abbonamenti, delle rendite assicurate, del business ad oltranza, delle filiere e dei casi collaterali che anche Kiyosaki narra di giungere al quadrante ‘I’, nel quale il denaro lavora per noi mentre noi siamo in spiaggia a goderci la bella giornata di Sole. Dunque?

Cosa c'è di meglio di un 'abbonamento' a Vita ad un farmaco, magari da prendersi a dosi sempre più elevate?

Chiediamoci sempre chi ci guadagna da tutto ciò? Perché allo stato dei fatti e del tempo, stiamone certi, è tutta una questione di soldi e di potere. Per cui non è difficile capire chi ci guadagna e chi ci perde. Dulcis in fondo, per rimanere in tema, manteniamo sempre viva l’osservazione saggia che ‘a tutto c’è rimedio’. Per la Morte ne discuteremo un’altra volta. Per oggi basta così…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com