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martedì 7 settembre 2010

La seconda creazione del genere umano.




“…Ogni atomo è un perfetto ologramma della Sfera Universale, che ci mostra che l'Universo è strutturato su un principio di frattale completo…”. Il Battito Universale – The Divine Cosmos di David Wilcock

La Creazione si “distribuisce”, si espande in ogni direzione come tirando una manciata di sassi in una pozza d’acqua, solo che in questo caso si parla di Etere. Non esiste dunque un centro, ma infiniti centri attorno ai quali sorgono, crescono, si muovono formazioni “organizzate” d’energia. La spinta che muove tutto questo enorme meccanismo celeste trova spiegazione nel significato stesso di “evoluzione”, cioè “muoversi”. Non è importante in quale direzione perché in realtà non c’è una direzione, c’è libero arbitrio. È l’uomo che attraverso la sua opera di “classificazione” imprime una direzione a ciò che pensa di comprendere solo osservando. Non occorre cercare di comprendere perché è tutto già dentro di noi, dobbiamo semmai sciogliere le “calcificazioni” che ci tengono lontani da un certo “sentire” libero, fluido, naturale.

La scienza è sempre alla ricerca della fonte di una certa energia "percepita". Per questo deve negare che esista, ad esempio, l’Etere, il Prana, l’Orgone, l’energia vitale, la “libera energia”: perché non ha una risposta e perché l’Antisistema lo impone.

Per farla molto semplice riporto una espressione che potrebbe interessare la scienza, qualora essa fosse libera di spaziare:

“…Questa irruzione costituisce una specie di donazione di materia ed energia fatta dallo spazio interplanetario al nostro Sistema Solare…”.

È una frase estratta dal meraviglioso “lavoro” di David Wilcock in “The Divine Cosmos” – La trasformazione del Sistema Solare.

Per chi volesse approfondire l’uso che ho fatto di questa frase, può seguire il seguente link:  Io non lo faccio perché ci vorrebbe troppo tempo e perché può non interessare nel contesto di questo articolo; mi premeva tuttavia fornire almeno una traccia per intuire come certi macrofenomeni determinino ciò che succede all’interno dei loro “campi”, nei quali la Vita intelligente si pone delle domande elaborando delle risposte in virtù del proprio livello evolutivo e di manipolazione.

L’evoluzione è un’onda che si propaga a partire da ogni singola particella vivente, per cui non ha un centro effettivo, eppure la quantistica ci insegna che esiste uno stato in cui si verifica l’unione di altri due stati “antagonisti” o “ legge del tre”:
  1. ON
  2. OFF
  3. ON/OFF
Cosa significa? Che non esiste un centro ma esistono infiniti centri ed allo stesso tempo esiste un centro degli infiniti centri. Ciò descrive il motivo per il quale la Creazione compenetra se stessa, compenetrando ogni singola particella vivente, il perché questa “intelligenza” è dappertutto, è ubiqua, sparsa ad arte come una manciata di semi sul terreno.

L’uomo si è già spinto o è tornato a spingersi verso ambiziosi confini della conoscenza nel campo della creazione di energia:
 
"Come abbiamo riferito in Convergence III, è interessante notare qui che un duplicato quasi esatto di questo fenomeno dell' "oscillatore centrale" è stato dimostrato in laboratorio dal fenomeno poco compreso della "Sonoluminescenza", osservato per la prima volta nel 1934 da H. Frenzel e H. Schultes e sottoposto alla moderna attenzione da D. F. Gaitan nel 1988 e S. Putterman e collaboratori nel 1995. La natura generale di questo esperimento ripete abbastanza da vicino le condizioni della Sfera Universale e dell'oscillatore centrale di plasma luminoso successivamente formato.
In questo esperimento una fiasca di vetro sferica è riempita d'acqua e fatta vibrare da ogni lato con onde sonore ad alta densità, che sono dirette verso il centro della sfera. Poi, con una sottile cannula di vetro, viene introdotta nell'area centrale una minuscola bolla d'aria. La bolla è in grado di rimanere sospesa nel centro esatto del vaso per via delle pressioni delle onde sonore che si urtano, il che, di per sé, è un fatto interessante delle armoniche. Poi, la bolla inizia a collassare e ad espandersi con ritmo uniforme. Ogni volta che la bolla collassa, essa emette una luce visibile, formando un plasma luminoso e la pulsazione è così rapida che la luce sembra costante.
Sorprendentemente, Putterman e collaboratori, determinarono che la bolla interna si comprime ogni volta fino a 1/100.000° della sua dimensione originale e vibra con estrema regolarità ogni 100 milionesimi di secondo, emettendo mille miliardi di volte più energia di quanto qualsiasi singolo atomo avrebbe potuto guadagnare dalle onde sonore.
La sonoluminescenza rimane un mistero inspiegabile per la scienza ufficiale. Prima di tutto, dovremmo notare che la pulsazione della bolla è ad intervalli esatti di 100 milionesimi di un secondo, dimostrando la sua precisa connessione armonica al secondo come unità di tempo. Secondo, nessuno è stato in grado di capire come mai la semplice compressione di una bolla d'aria crei luce visibile con un'intensità energetica così elevata - non esiste nessuna energia appena sufficiente per qualsiasi processo di fusione che noi sappiamo verificarsi. Nel nostro nuovo modello, potremmo dire che la combinazione forzata di A1 e A2 dentro la bolla d'aria produce la luce visibile che si vede ogni volta che la bolla collassa. Perciò un generatore di materia in miniatura si forma duplicando le medesime condizioni che esistevano al momento della formazione del nostro Universo”.
Fonte: The Divine Cosmos – Il battito universale di David Wilcock

Focalizziamoci sulla porzione di frase precedente: Perciò un generatore di materia in miniatura si forma duplicando le medesime condizioni che esistevano al momento della formazione del nostro Universo.

Un generatore di materia? Cosa viene subito in mente? L’atto di una nascita. Il parto di una donna che “genera materia”; materia che è abitata, fecondata, dalla presenza dello Spirito. Veniamo dunque a noi.

Attraverso l’opera di traduzione delle tavolette Sumere ad opera di Sitchin, abbiamo appreso che la creazione del genere umano, come lo conosciamo oggi, sia stata un’opera di alta ingegneria genetica ad opera di una razza extraterrestre, gli Anunnaki.
 
Perché? Perché avevano necessità di "operai" “ubbidienti” da far lavorare nelle miniere d’oro situate in Africa. Perché? Per togliere i loro stessi compagni dalle medesime condizioni di lavoro forzato. Dunque? Noi siamo stati creati per fare cosa? Per lavorare come schiavi! Oggi come è la nostra Vita? Cosa facciamo maggiormente? Lavoriamo per la pressoché interezza della nostra Vita per almeno otto ore al giorno, per almeno cinque giorni alla settimana. 

Ricordate il discorso, la verità espressa dai frattali? 

Nulla sembra essere cambiato da quella ipotesi sull'origine della nostra "Creazione". Tanto è vero che l’umanità ha dato luogo, nel tempo, alla ripetizione, alla simulazione, al frattale della schiavitù, praticamente in ogni ambito geografico e temporale del globo terrestre. E nulla è per caso.

Le Sacre Scritture che oggi possiamo acquistare nelle librerie, sono "artificiali" quanto lo possiamo essere noi; sono state ammorbate dall’opera dell’Antisistema. Eppure racchiudono ancora porzioni di verità; ricordate come sia sempre all’opera “centralmente” l’intelligenza Creativa? Sparsa per ogni dove…

Di cosa narra la Bibbia, ad esempio? Dei “Giganti”, dei “Nefilim”, di “Coloro che scesero dal cielo”… ma cosa vuole dire? Se non quello che comprendiamo con l’intuito del cuore? La manipolazione è talmente evidente già dalle sue prime avvisaglie.

Leggiamo cosa riporta, a tal esempio, “La Bibbia – Antico Testamento – Genesi – 2 Samuele” della Mondadori per la serie “I grandi libri della religione”:

Pagina 33 – Genesi
Il fallimento nella ricerca della Vita – 6”.
Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla Terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: “Il mio Spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua Vita sarà di centoventi anni”. C’erano sulla Terra i Giganti a quei tempi – anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.
 
Non è pazzescamente chiaro? O è anche questa la trama fantasy di un romanzo o di un moderno film? Perché non accettiamo di comprendere ciò che esprimono queste poche righe? Che dichiarano in maniera tanto esplicita la presenza di entità aliene sulla Terra con autorità di comando e di… “razzia”. Da notare la visione del mondo dal punto di vista  assolutamente maschile…
 
Poi cosa possiamo leggere sempre nello stesso “testo”?

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla Terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male. E il Signore si pentì di avere fatto l’uomo sulla Terra e se ne addolorò in cuor suo. Il Signore disse: “Sterminerò dalla Terra l’uomo che ho creato…”.
 
Dunque il Principio Divino procede per tentativi? La verità dovrebbe essere una qualità di ogni particella vivente, ad “immagine e somiglianza” del Creatore. Da questa lettura non si giunge ad un simile risultato, in quanto addirittura ci si illude di raccontare l’opera del Creatore, del massimo Principio Divino. No? No!  E come si spiega allora questo "errore"? Solo in questo modo:
questo “Signore” raccontato è un alieno, un essere solo più evoluto dell’uomo, ma ancora sulla via dell’illuminazione, passibile di sbagliare.
 
E ancora: “… Scendiamo dunque, e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro”. Cosa è successo nel mondo? Proprio questo fatto. Ma perché l’uso di termini al plurale? E perché il verbo “scendere”? Perché Dio è nell’alto dei cieli? Ma non si afferma che è ubiquo! Che sa persino quanti capelli abbiamo sulla testa?  E dunque per fare questo, per confondere l'uomo, deve scendere dal cielo?

Ma andiamo! Esploriamo lo spazio e poi rimaniamo agganciati ad un libro talmente manipolato da risultare persino sgradevole: ma forse è proprio questo l’effetto voluto, no? L’Antisistema ha “pensato” a tutto!
 
“… Quelli che vi hanno portato fino a questo punto conoscono così bene la Natura umana che ogni possibilità che ti possa venire in mente è già stata bloccata. Ogni cellula di resistenza è ben nota a loro ed a queste cellule è concesso di esistere solo perché esse hanno uno scopo nel loro progetto. Queste verranno usate da loro come esempi grafici di quello che loro, appunto, non permetteranno.
Ora dovete capire che per l’umanità esiste una via di “passaggio” che consente di attraversare, trascendere, questa esperienza, ma dovete assumere un atteggiamento creativo, non una postura di resistenza. Questo è quanto loro non si aspetterebbero da voi, sulla base dei vostri modelli di esperienza del passato…”.
Fonte: Guida pratica al nuovo paradigma di George Green

Cosa si intende per “esiste una via di passaggio che consente di attraversare”? Secondo me l’allusione è a quella zona del Cosmo che il Sistema Solare sta attraversando, disegnando il proprio “circuito”, caratterizzata da una energia di tipo diverso da quello che ha contraddistinto il genere umano nel passato.  
Che sia la “Cintura Fotonica” o quanto spiegato da David Wilcock in “The Divine Cosmos”, so in cuor mio che segnerà la fine di un’era e l’inizio di un’altra. 
Che sia l’energia del Gomitolo Blu o ciò che le Scritture antiche definiscono il “respiro del Creatore”, so in cuor mio che abbiamo raggiunto un punto di focus e cambiamento!
 
Come vorrei terminare questo articolo? Proponendo ciò che è direttamente tradotto dalle tavole Sumere da Sitchin, e che è stato donato al genere umano per illuminare il suo cammino anche nella comprensione del proprio passato; mi riferisco a dei passi tratti da “Il libro perduto del Dio Enki” di Sitchin. Enki era/è uno dei due figli di Anu, il figlio primogenito nato da una concubina e dunque non designato come diretto successore al trono di Nibiru.

Enki è il “padre” dell’umanità, colui che ha creato il genere umano moderno o “civilizzato”. Enki è il Signore di cui narra la Bibbia!
 
Il punto in questione viene dopo la “creazione” di Adamo ed Eva.

“Qual era l’errore nella combinazione ottenuta dall’essenza vitale?
Osservò (Enki) i discendenti dei Terrestri, notò una situazione inquietante:
per colpa dei loro ripetuti accoppiamenti stavano regredendo al livello dei loro incivili progenitori!"
 
La narrazione passa a raccontare come il Dio Enki, si unì a due giovani donne “di una bellezza sconvolgente”, ingravidandole. Poi...

“Al decimo conto, completato il nono, la prima sia accovacciò e partorì; da lei nacque un figlio maschio.
Anche la seconda sia accovacciò e partorì; da lei nacque una figlia femmina”.
 
Abbiamo dunque una nuova “Creazione”, ma questa volta di tipo “Naturale”: un incrocio tra razze diverse!
 
“Delle nascite Enki era estasiato:
Chi ha mai visto una cosa simile!
Il concepimento fra Anunnaki e Terrestri è stato così realizzato.
Ho creato l’Uomo Civilizzato!”.
 
Egli è tanto sicuro di sé che il “risultato” è praticamente certo: la sua immagine è stata applicata all’Uomo.
 
“I due erano diversi da tutti gli altri Terrestri.
Crescevano più lentamente dei Terrestri, erano più svelti nel comprendere.
Erano dotati di intelligenza, erano in grado di parlare con le parole”.
 
È a tutti gli effetti la “registrazione” della nascita di una nuova specie intelligente sul pianeta Terra.
 
“Dal mio seme è stata creata una nuova specie di Terrestri, una specie a mia immagine e somiglianza!
Dalle sementi faranno crescere cibo, dalle pecore avranno greggi da pascolare.
D’ora in poi Anunnaki e Terrestri saranno saziati!”.
 
Ecco dunque l’altra “campana”; ciò che la Bibbia artefatta ha cancellato dalla storia umana. Si narra di una Creazione genetica ottenuta incrociando delle forme antropomorfe già presenti in loco, con l’essenza degli Anunnaki, che diede origine ad Adamo ed Eva. Poi di una seconda “intromissione” attraverso l’accoppiamento diretto di un”Dio” con due Terrestri.  

Dunque, abbiamo vari “rami” della genealogia del genere umano:
  • coloro che discesero da Adamo ed Eva
  • coloro che discesero dalla seconda “Creazione”
E stiamo parlando “solo” di ciò che successe dopo l’ultima grande glaciazione, ossia il ciclo attuale.

Alla luce dei fatti, oggi, come vivranno e dove saranno presenti sulla Terra i discendenti della seconda “Creazione”? Chi sono i discendenti di questa seconda “Creazione”? 

Chi sono i discendenti della prima “Creazione”?  Se qualcuno è scampato alla involuzione che era all'opera, non so proprio come abbia potutto giungere sino ad oggi, dal momento in cui, in "mezzo", c'è anche il Diluvio e l'olocausto nucleare che scoppiò sulla Terra fra i figli degli Anunnaki e la popolazione  Terrestre opportunamente ripartita tra di loro. 

Penso che la prima Creazione dei Terrestri si sia estinta!

Dalla seconda "Creazione" nacquero poi Caino e Abele e quando Caino uccise Abele, lui, sua moglie e la sua discendenza furono meledetti e mandati in esilio; il "segno" che li contraddistinse fu che sul loro volto non crescesse più la barba
Anche questa maledizione è prettamente maschile!

Ho una domanda che si fa largo con forza dentro di me:

Chi sono gli Ebrei? Perché sono definiti come “il popolo di Dio”? Una domanda a cui seguiranno le opportune risposte.

Ricordiamo che il termine “Dio” è diametralmente opposto a quello di “Creatore” e solitamente descrive l’inversione polare: l’Antisistema.

  

domenica 29 agosto 2010

Un motivo per "accendersi".





Questa notte ho sognato una “immagine” di questo tipo:
  • una “scala” verticale avvolta su se stessa come una scala a chiocciola
  • un “corpo” o un movimento energetico che ci si muove “dentro” o “sopra”
Questa “cosa” spiegherebbe la Natura del moto discensionale ed ascensionale di ciò che si “emana” dall’Anima, ossia le nostre incarnazioni, il nostro punto d’osservazione prospettico e, dunque, dell’Anima stessa. Ieri notte invece ho sognato di rivivere una vecchia situazione di lavoro e, ad un certo punto, mi trovavo a meditare su ciò che una superficie rifletteva di una stessa immagine. La medesima immagine risultava, in maniera quasi prismatica, rappresentata in maniere diverse a seconda di come la luce e gli effetti distorcenti combinavano il riflesso. La sua osservazione distaccata e diretta portava a comprendere l’esistenza di dimensioni diverse e di Universi paralleli.

Cosa si nasconde nel linguaggio criptico dei sogni? Certamente una vera e propria “lingua” che ci parla ed assume dei significati non casuali.

Questa scala a chiocciola sognata ha delle implicazioni importanti:
  • il movimento di salita e/o discesa è verticale ma “impregnato” di una componente torsionale
  • la forma disegnata è quella di una spirale
  • l’energia sembra poter scorrere in entrambe le direzioni
  • la risalita è prevista proprio dal frattale della forma elicoidale, in quanto se non fosse stata possibile, la “forma” sarebbe stata diversa, perché “tutto” in Natura è perfetto ed opportuno
Ciò porta a considerare che il Moto Perpetuo sia, non solo possibile, ma anche necessario, disegnando "solo" ed esclusivamente un grande ciclo esterno ad altri cerchi più piccoli; disegnando delle onde di probabilità che si miscelano a cascata l’una con l’altra, dando luogo alla Vita ed alle sue vicissitudini elaborate dal pensiero che osserva.

Infatti tutto ciò necessita di un “pensiero” esterno che autorizza il funzionamento: il pensiero del Creatore.

Negli studi, portati alla luce da David Wilcock in “The divine Cosmos”, possiamo leggere delle scoperte illuminanti del fisico russo Kozyrev, relative ad esempio alle forze torsionali che caratterizzano ogni “moto” dello scibile:

L’intensa vita di Kozyrev attraversò una fase sfortunata e difficile nel 1936, quando fu arrestato a causa della leggi repressive di Josef Stalin; subito dopo, nel 1937, iniziò un tormentoso periodo di 11 anni durante i quali conobbe tutti gli orrori di un campo di concentramento. Anche senza equipaggiamento scientifico, durante questo periodo gli fu data la più brutale delle iniziazioni nel campo della conoscenza nascosta. Per una mente illuminata, una serie di terribili difficoltà può anche bruciare qualsiasi desiderio di gratificazione dal mondo materiale, rimuovendo la resistenza verso la più alta consapevolezza, cosicché viene prodotto uno stato di illuminazione nel quale la verità universale viene immediatamente riconosciuta e assimilata. In questo stato, egli meditò profondamente sui misteri dell’Universo, prestando attenzione a tutte le strutture esistenti nella vita, in cui così tanti differenti organismi manifestano segni di asimmetria e/o sviluppo a spirale.
Kozyrev sapeva che, a metà dell’Ottocento, Louis Pasteur aveva scoperto che il blocco di vita in formazione noto come “protoplasma” era intrinsecamente non simmetrico, e che le colonie di microbi crescevano in una struttura a spirale. Queste proporzioni in espansione soggiacevano anche alla struttura di piante, insetti, animali e uomini, così come avevano scritto molti fra gli appartenenti all’antica tradizione di Misteri Atlantidei a proposito della “geometria sacra”, come la forma a spirale nota come Fibonacci, Sezione Aurea, o spirale “phi”…
La sua “conoscenza diretta” lo informò che questa energia a spirale era, in effetti, la vera natura e manifestazione del “tempo”. Naturalmente, egli trovò che la nozione di “tempo” che possediamo doveva essere qualcosa di più che un semplice calcolo di durata. Kozyrev ci spinge a tentare di trovare una causa per il tempo, qualcosa di tangibile ed identificabile nell’Universo che noi possiamo associare al tempo. Dopo averci pensato per un po’, possiamo concludere che il tempo non è nient’altro che un movimento a spirale. Sappiamo che stiamo tracciando un complesso modello di spirale attraverso lo spazio grazie ai modelli orbitali della Terra e del Sistema Solare.
Fonte: The Divine Cosmos di David Wilcock
 
Tempo e moto a spirale. Tempo come risultato dei grandi movimenti a spirale del Cosmo. Osserviamo il movimento a spirale delle Galassie. Al loro interno ogni “cosa” deve portare impressa la “memoria” del movimento più grande esterno. Nel piccolo ma ancora osservabile, notiamo come cadano dagli alberi i semi di acero: i famosi “elicotteri”. La traccia del grande movimento a spirale è un moto torsionale che avvolge ogni “corpo” piccolo o grande; notiamo le forme di cicloni o vortici d’acqua ad esempio o di come scenda l’acqua svuotando un lavandino. Quando si legge della quinta dimensione, si trovano sempre descrizioni del moto direzionale dell’energia che vi scorre; tale direzione è di tipo, appunto, a spirale.

Ci sarebbe così tanto da dire…

Uno dei pochi sguardi che Kozyrev ricevette dai media occidentali in merito ai suoi concetti è rappresentato da un capitolo del libro pionieristico di Sheila Ostrander e Lynn Schroeder intitolato Psychic Discoveries Behind the Iron Curtain , che ha ottenuto grande successo in tutto il mondo, ed è tuttora in ristampa con il titolo  abbreviato Psychic Discoveries. Molte delle precedenti informazioni biografiche su Kozyrev provengono da questa fonte. Nel capitolo 13, intitolato Tempo: una nuova frontiera per la mente, l’autore spiega che anche negli anni ’60, Kozyrev aveva un  aspetto abbronzato e atletico e dava “l’impressione di grande calma e qualità spirituale.” Essi affermano anche:
 
Per reputazione e lavoro, si tratta del più importante scienziato che abbiamo incontrato. Egli sta cercando di sviscerare una nuova visione del mondo, una nuova cosmogonia. Nella nuova concezione di Kozyrev, gli accadimenti psichici dovrebbero cominciare in un luogo. Il punto di vista ufficiale della scienza è invece che essi non dovrebbero esistere a lungo, come se si trattasse di qualcosa che va al di là del sistema, qualcosa che deve essere negata per proteggere il sistema.
 
Ebbene, se sostituiamo alla parola “Sistema” il termine “Antisistema” comprendiamo meglio come, ancora una volta, siamo alle prese con le stesse forze da sempre descritte in questo Blog: le forze del Divide et Impera dell’Antisistema. 

Perché dobbiamo sostituire il termine Sistema con la sua negazione? Perché noi viviamo in una dimensione rovesciata e, per capirlo, basti osservare come vanno le cose nel mondo. Non ci vuole troppo a capirlo no? Osserviamo chi ha le redini del comando in ogni Stato della Terra. Anche questo è un aspetto già ampiamente descritto in svariati articoli di SacroProfanoSacro

La “corsa” all’impossessamento della terminologia contenuta in una lingua è “cosa” primaria per poter diffondere una eggregora planetaria. Se io utilizzo per primo il termine Sistema e lo caratterizzo e identifico con questa situazione relativa al presente, chi vorrà "dire la sua" dovrà usare per forza la sua negazione per identificarsi ma, facendo ciò, egli si colorerà delle forze d’opposizione che andranno addirittura ad energizzare ciò che si vuole “combattere”. È sempre andata così nel corso del tempo misurato dall’uomo nella sua ultima fase. 

Occorre smettere di combattere un “modello” ma solo portarlo all’evidente osservazione della massa; sarà la massa stessa a capire l’entità energetica del modello in cui si è inseriti, ma solo compiendo un lavoro di espansione di se stessi oltre le dimensioni energetiche del modello.

Ecco cosa mi porta a considerare il sogno di questa notte:
  • ogni moto ha una componente direzionale di torsione che deriva dai movimenti a spirale più grandi
  • queste componenti torsionali autorizzano a ritenere necessari modelli di Moto Perpetuo, al fine di completare l’opera di “discesa e salita”, spingendo sulle "ruote dentate" dei cicli più piccoli
  • i fenomeni a spirale sul tipo della “vite senza fine” riscoperta da Leonardo e delle molle, da lui ampiamente utilizzate, dovrebbero portare l’amico Taddei a decifrare con ancora maggiore impeto le digitalizzazioni meravigliose ad alta definzione delle tavole Leonardesche. Sono certo che lì dentro, sparse ad arte, ci sono le componenti di una macchina per il Moto Perpetuo, scoperta ma non pubblicizzata al tempo, per evidenti motivi di “sicurezza “personale
  • il simbolo dell’infinito, l’otto rovesciato, la lemniscata, è un “gesto moltiplicatore, un motore, un acceleratore diretto del ritmo circolatorio del prana… nell’insegnamento iniziatico di base dispensato dai sacerdoti, la lemniscata veniva descritta come una rappresentazione del motore cosmico del Grande Universo, costituito da due movimenti, uno di radunamento e uno di dispersione o dissolvimento. Un’inspirazione seguita da un’espirazione” – da “Così curavano” di D.M.Givaudan
  • il concetto di nastro di Möbius: le superfici ordinarie, intese come le superfici che nella vita quotidiana siamo abituati ad osservare, hanno sempre due "lati" (o meglio, facce), per cui è sempre possibile percorrere idealmente uno dei due lati senza mai raggiungere il secondo, salvo attraversando una possibile linea di demarcazione costituita da uno spigolo (chiamata "bordo"): si pensi ad esempio alla sfera, al toro, o al cilindro. Per queste superfici è possibile stabilire convenzionalmente un lato "superiore" o "inferiore", oppure "interno" o "esterno". Nel caso del nastro di Möbius, invece, tale principio viene a mancare: esiste un solo lato e un solo bordo. Dopo aver percorso un giro, ci si trova dalla parte opposta. Solo dopo averne percorsi due ci ritroviamo sul lato iniziale. Quindi per esempio una formica potrebbe passare da una superficie a quella "dietro", senza attraversare il nastro e senza saltare il bordo, semplicemente camminando abbastanza lontano. Un nastro di Möbius può essere facilmente realizzato partendo da una striscia rettangolare ed unendone i lati corti dopo aver impresso ad uno di essi mezzo giro di torsione, pari a 180°. A questo punto se si percorre il nastro con una matita, partendo da un punto casuale, si noterà che la traccia si snoda sull'intera superficie del nastro che è quindi unica. Fonte: Wikipedia
Esco dall'indentazione! Tale concetto esprime la negazione del Sistema, infatti al Sistema viene impresso un movimento torsionale di 180 gradi che lo ribalta, dando luogo all’Antisistema in cui ci troviamo, per evidenti motivi evolutivi.

Il nastro di Möbius cosa riporta stilizzato entro di sé? Due figure circolari sovrapposte e sfasate tra loro di 180 gradi: il simbolo dell’infinito sovrapposto! 

La sua forma a circuito chiuso che ritrova se stessa procedendo sempre nella medesima direzione autorizza nuovamente a pensare al Moto Perpetuo, all’andare sempre avanti per ritrovare se stessi, non al punto di partenza ma per una nuova partenza proprio come succede nel “meccanismo” di reincarnazione.

Il frattale in Natura, che non nega il concetto espresso tramite il nastro di
Möbius ma lo integra, è espresso da come gli esperti navigatori del Nilo, riuscivano e riescono a muovere controcorrente la propria imbarcazione, spostandosi lungo la riva

Ciò significa che il fiume energetico del tutto, contiene nella propria dimensione la modalità di percorrenza biunivoca. Basta solo sapere dove andare e come muoversi. Le forme prive di angoli fanno scorrere l’energia, mentre al contrario le forme con angoli la imbrigliano. Per questo la dimensione duale nella quale siamo stati per moltissimo tempo, è tanto difficile da comprendere vivendoci senza consapevolezza. Era opportuno “soggiornarvi” perché nella dualità c’è la spinta per “andare avanti”, piegando l’energia imbrigliata nelle forme e direzionandola verso i “circoli” dei grandi movimenti a spirale, proprio come una canna da fucile o da cannone dove il proiettile siamo noi.

Proprio come nel Nilo, anche nel fiume elettromagnetico della Matrice esiste la possibilità di “risalita”… perché tutto descrive un Moto Perpetuo.

Dobbiamo ricordare anche l’effetto Coriolis:

In fisica, la forza di Coriolis è una forza apparente, a cui risulta soggetto un corpo quando si osserva il suo moto da un sistema di riferimento che sia in moto circolare rispetto a un sistema di riferimento inerziale.
Descritta per la prima volta in maniera dettagliata dal fisico francese Gaspard Gustave de Coriolis nel 1835, la forza di Coriolis dipende, anche come direzione, dalla velocità del corpo rispetto al sistema di riferimento rotante. È alla base della formazione dei sistemi ciclonici o anticiclonici nell'atmosfera e ha effetti non trascurabili in tutti i casi in cui un corpo sulla Terra si muova ad alta velocità su lunghi percorsi, come per esempio nel caso di proiettili o di missili a lunga gittata.
L'animazione a destra è una rappresentazione schematica dell'effetto Coriolis, in cui un oggetto si muove rispetto ad un disco rotante senza che vi sia attrito tra le due parti. In assenza di forze esterne, il corpo si muoverà di moto rettilineo uniforme, se osservato da un sistema di riferimento inerziale, svincolato dal disco; se osservato da un sistema di riferimento solidale con il disco in rotazione, invece, sembrerà percorrere una traiettoria curva. In questo secondo caso, l'osservatore concluderà che sull'oggetto agisce una forza. L'effetto è lo stesso che si produrrebbe con l'applicazione di una forza trasversale alla direzione del moto, per questo motivo si parla di forza di Coriolis. Si tratta di una "forza apparente", poiché dipendente unicamente dal moto dell'osservatore rispetto al riferimento inerziale, e non dall'azione di qualche altro oggetto o di un campo di forze.
Fonte: Wikipedia

Da non perdere la rappresentazione grafica di questo effetto, cliccando sul link di Wikipedia sopra riportato.     
E ancora, anche Albert Einstein dice la sua:

Il 29 maggio 1919 Albert Einstein apparentemente provò “che noi viviamo in uno spazio tempo curvato quadridimensionale”, in cui spazio e tempo sono due entità unite insieme come fossero una “fabbrica”. Egli riteneva che un oggetto come la Terra, ruotante nello spazio, “dovrebbe trascinare insieme ad essa spazio e tempo...”; ancora, riteneva che questa “fabbrica di spaziotempo” curvasse interiormente attorno a un corpo planetario. Così, egli affermava:
la gravità non è affatto una forza misteriosa che agisce a distanza, bensì [piuttosto si tratta del] risultato di un oggetto che cerca di camminare in linea retta attraverso una spazio che risulta curvato dalla presenza di corpi materiali.
 
Fonte: The Divine Cosmos di David Wilcock
 
Riuscite a comprendere che “tutto” parla una stessa lingua? Comprendere il significato è una questione di intendere e volere, ma è chiaro che il linguaggio è Uno.

Ecco un altro esempio:

Nel 1913, il fisico Eli Cartan dimostrò per primo che la “fabbrica” (flusso) di spazio e tempo nella teoria della relatività generale di Einstein non solo “curvava”, ma possedeva in sé stessa anche un movimento di rotazione o spiraliforme conosciuto come “torsione”. Questa parte della fisica viene collegata esplicitamente alla Teoria Einstein-Cartan, o ECT. La teoria di Cartan da principio non venne presa troppo sul serio, poiché venne fuori prima dell’epoca della fisica quantistica, durante un periodo in cui si credeva che particelle elementari come gli elettroni rotassero o girassero intorno al nucleo. La maggior parte delle persone non sa che oggi viene generalmente accettato che lo spazio che circonda la Terra e probabilmente l’intera Galassia possiede una rotazione destrorsa, il che significa che l’energia sarà influenzata a girare in senso orario come se viaggiasse attraverso il vacuum fisico. Nel 1990, gli studiosi russi dottori Akimov e Shipov scrivevano:
Per la precisione, i riferimenti contenuti nelle pubblicazioni di tutto il mondo ai campi torsionali ammontano a 10.000 articoli, appartenenti a circa un centinaio di autori. Di questi, almeno la metà lavora in Russia.
 
Fonte: The Divine Cosmos di David Wilcock
 
Ogni atomo è un generatore di torsione…
Il lavoro di Kozyrev e altri ci ha mostrato che tutta la materia imbriglia onde di torsione per sostenere la propria esistenza. Nei due ultimi capitoli abbiamo visto che un atomo è in realtà un vortice di energia eterica, dove le nuvole di elettroni a carica negativa premono verso il nucleo interno a carica positiva secondo l’effetto Biefield-Brown. Abbiamo anche visto che la geometria è un fattore importante nel regno quantico, dato che rappresenta la forma naturale che la vibrazione crea nella materia fluida. Queste vibrazioni eteriche che avvengono naturalmente spingeranno gli atomi, quando rilasciati da un becco molto sottile, ad unirsi in microcluster geometricamente perfetti, che agiscono a loro volta come un grande atomo. Queste vibrazioni sono anche responsabili della formazione dei quasi-cristalli, dove una lega metallica rapidamente raffreddata si forma in una struttura geometrica che non può essere creata da singole “particelle atomiche”, ma solo da quegli atomi che si mescolano insieme in un intero più grande.

 Fonte: The Divine Cosmos di David Wilcock

Oggetti che distorcono la geometria del vuoto fisico. Come indica Nasonov, “Ogni oggetto che ha una certa geometria di superficie genererà simultaneamente campi di torsione destra e sinistra con una certa configurazione a seconda della geometria dell’oggetto". Questo fatto può essere rilevato da vari tipi di indicatori fisici, chimici e biologici. Da molti ricercatori di differenti paesi sono stati ripetutamente osservati insoliti effetti dimostrati da piramidi, coni, cilindri, triangoli piani ecc,… Ci riferiremo a questi oggetti dalla forma speciale come a “generatori passivi di torsione”.
Fonte: The Divine Cosmos di David Wilcock
  
Il materiale si spreca e per non “impazzire” chiudo qua per oggi:
  
In questo capitolo, inizieremo anche a sentire il peso dell’evidenza che suggerisce che l’assorbimento di energia eterica è in realtà l’ingrediente più importante nella salute di un organismo, e che i processi convenzionali di respirazione, ingestione, ed esposizione al sole sono solo parte del puzzle: forse importante solo per il grado in cui ogni processo è in grado di rinnovare continuamente la nostra scorta di energia eterica.
Fonte: The Divine Cosmos di David Wilcock
  
Forme, colori, dimensioni, materiale, etc. identificano capacità diverse di imbrigliare l’energia che pervade ogni molecola della Creazione. Noi siamo, allo stato attuale, come il classico legnetto nel fiume tumultuoso: in balia di ogni moto direzionale della corrente, perché siamo stati convinti che tutto sia “fermo” e, per questo, ci siamo fermati nel bel mezzo di una “autostrada” super trafficata.

Ma, come capiremo, tutto ciò doveva essere provato, proprio come succede a Shrek, nella sua ultima avventura, nella quale perde “tutto” per infine ritrovarlo ma in una situazione personale diametralmente diversa, ossia trasmutata dall’esperienza del “male” che intrinsecamente possiede la chiave, la via per tornare a “casa”. È facile osservare come la Legge d’Attrazione magnetizzi verso di sé le situazioni anche meno desiderabili, se in realtà queste situazioni hanno risonanza, empatia con il nostro stato intimo inconscio. Shrek è proprio in quella condizione all’inizio dello “spettacolo” e il campo esistenziale di Tremotino, il principio del Male, entra in connessione con la sua sfera.

È questa la modalità con la quale una condizione d’inerzia attira a sé una condizione di moto. 

Una volta direzionati, sparati nelle dimensioni parallele, il gioco si fa “duro” e da quella posizione si inizia a “remare” per muoversi; come abbiamo visto abbiamo due possibilità:
  • andare sempre avanti (nastro di Mobius)
  • tornare indietro (navigatori controcorrente del Nilo)
Ma entrambe le direzioni conducono sempre verso lo stesso “luogo di raccolta” o punto di partenza, ma con peso specifico mutato.

Quando Shrek, alla fine, conclude felicemente la sua disavventura, ha un moto di “Hoooooooooo”, lasciandosi finalmente andare, recuperando se stesso in tempo contro la corsa della Clessidra.

Quello stato di estremo "rilassamento" finale è ciò a cui più ambisco nella mia Vita: il sapore di “casa”…
 
  

mercoledì 28 luglio 2010

2012, upgrade del sistema operativo umano.





Discorrevamo molto intorno all’idea di miracolo, e al fatto che l’Assoluto non può manifestare la sua volontà nel nostro mondo, che questa volontà si manifesta soltanto sotto forma di leggi meccaniche e non può manifestarsi violando queste leggi.
Non so più chi tra di noi ricordò per primo un aneddoto ben conosciuto , ma poco rispettoso, nel quale vedemmo immediatamente una illustrazione di questa legge.
Si trattava della storia del vecchio seminarista che al suo esame finale continua non capire l’idea dell’onnipotenza divina.
“Bene, fatemi un esempio di qualche cosa che il Signore non possa fare”, dice il vescovo esaminatore.
“Non ci vuol molto, Vostra Eminenza”, risponde il seminarista.
“Tutti sanno che il Signore stesso non può prendere l’asso di briscola con un comunissimo due”.

Nulla poteva essere più lampante.
 
Vi era più senso in questa sciocca storiella che in mille trattati di teologia. Le leggi del gioco costituiscono l’essenza di quel gioco. Una violazione di queste leggi distruggerebbe l’intero gioco. L’Assoluto non può interferire nella nostra Vita e sostituire altri risultati a quelli naturali delle cose accidentalmente create da noi, o al di fuori da noi, più di quanto possa prendere l’asso di briscola col due”.
Fonte: “Frammenti di un insegnamento sconosciuto” di P.D.Ouspensky

Questa “storiella” descrive anche l’essenza del concetto del libero arbitrio, inteso come una vera e propria legge meccanica in vigore in questo ambito del raggio della creazione. L’Assoluto non può “scardinarlo” direttamente, perché succederebbe una implosione energetica dei piani della creazione. Diciamo che tutta l’energia accumulata nei “pilastri” che sorreggono le infrastrutture del “gioco”, ossia il teatro della Vita, verrebbe rilasciata tutta insieme liberando il “senso” stesso della funzione intima del perché il “gioco” sia stato creato. In pratica un intervento diretto della divinità sarebbe come una imposizione superiore atta a fermare un movimento in corso.

Possiamo pensare a ciò che è successo a tutti coloro che sono apparsi sulla Terra con propositi di “salvezza”: sono stati eliminati dagli attori, dalle comparse stesse, soggette alle regole della Vita.

In questo “reame” dimensionale le “cose” vanno in questo modo. Esistono leggi, vincoli, memorie, gravità, domini, opposizioni fisiche, etc. È come creare una azienda e poi allontanarsi per 20 anni e poi tornare con pretese identiche a quelle di 20 anni prima: non è possibile anche se si è di fatto i "creatori" di quell'azienda

Coloro che si sono incaricati dell’amministrazione ad ogni livello, si opporranno al ritorno del fondatore. Perché? Perché ciò che hanno ottenuto nel tempo lo hanno “calcificato” nel tempo, scolpito nel tempo; ed ora non lo intendono più cedere a nessuno, nemmeno al ritorno del fondatore. Ciò che una persona o un gruppo ha ottenuto, anche duramente, prende peso, esce dall’oblio di un potenziale non manifesto e si consolida nella materia, ma prima ancora nei pensieri di coloro che lo hanno “evocato”. Una volta scaturito dalla regione della possibilità, il potenziale si manifesta e “vive”. Questo potenziale espresso o desiderio concretizzato costituisce un nuovo aspetto del teatro esistenziale della Vita; un nuovo “attore” o meglio una nuova specificità degli attori che lo hanno voluto. Una volta che ciò è apparso e sintetizzato nella quotidianità, diviene “vero” e vivente.

L’Antisistema si è, dunque, potuto “fissare” in questa realtà, potendo contare proprio sul rispetto del libero arbitrio da parte del Creatore. Le regole del gioco esistono e costituiscono “muri” o frangiflutti. Ma è possibile aggirarle o solo interpretarle? Senza per questo “oltraggiarle”, facendo venire meno il senso stesso dell’architettura di un intero ecosistema d’energia? Si!

È possibile parlare o pensare a termini come:
  • aggiornamento
  • integrazione
  • espansione
Cioe? Nulla è per sempre. È possibile sfilare la tovaglia dalla tavola imbandita senza nemmeno muovere posate, piatti e bicchieri. La concreta faccia di questo mondo è interlacciata con la “sostanza” di ogni altra dimensione, proprio a costituire o a “ricordare” il legame intimo e superiore che alimenta ogni senso e possibilità. Volete che il “Costruttore” non abbia racchiuso in sé e, dunque, in ogni suo riflesso creativo, la possibilità di “intervento” o di “via di fuga”? Pensiamoci bene perché è questo un concetto che, frattalmente, è rispecchiato in molti ambiti della Vita di tutti i giorni; ad esempio nel potere di legiferare e di modificare le leggi emanate, da parte degli organi decisionali politici degli Stati.

L’uomo sino a quando non si “completerà” avrà necessità di leggi che lo inducano a non violare termini ed accordi e, più in generale, a non violare la sua stessa sacralità innata ma, la cui riscoperta è ancora in corso d’opera. Nell’uomo evoluto completamente non ci sarà spazio né senso per il contenimento né il rispetto di leggi “frangiflutti”, perché i “flutti” saranno stati completamente assorbiti e lo “scafo” umano scivolerà nel mare magnum della creazione senza lasciare tracce evidenti, perfettamente integrato e solidale con ogni senso e possibilità; libero di spaziare e di immaginare.

L’immaginazione è proprio la chiave, la possibilità, la via di fuga in grado di “prendere l’asso con il due”. La possibilità di fare miracoli e di chiedere che “due più due non faccia quattro”.         

Viviamo tempi meravigliosi in questo senso. Le onde, le armoniche, gli impulsi che hanno caratterizzato questa era dello sviluppo umano, si fermano al 2012, come sostiene anche David Wilcock in "2012 Enigma" (parte 8, dopo circa 1 minuto e 20 secondi) raccontando del "progetto" Montauk. Da quel punto in poi è insito un cambiamento nella struttura del tutto, regole comprese. In quel punto, il Creatore ha previsto l’aggiornamento del “gioco”, immaginandolo come possibile senza, per questo, fare implodere il tessuto spazio temporale. L’energia che spira verso l’intero Sistema Solare, agisce proprio solleticando al risveglio gli attori impegnati a "recitare" ed imprigionati nella solida materia delle proprie menti soggiogate, calcificate, da regole oramai logore e troppo “vissute”.

È ora di aprire ogni porta e finestra per cambiare aria e prospettiva e dotarsi del nuovo "sistema operativo" o meglio del suo upgrade. 

  

lunedì 26 luglio 2010

La Vita è manifestazione di abbondanza.




Cosa è la materia? La materia è un qualcosa che letteralmente “appare”, si forma nei piani densi della vibrazione esistenziale. Nella terza dimensione, la materia forma tutto ciò che possiamo ritenere “vero”. La materia è riconosciuta mediamente come solida. 

Da qui il concetto di concretezza sviluppato dalla società dell’uomo nel trascorrere del tempo.

L’umanità misura il proprio stato di solidità attraverso l’accantonamento di denaro, per così dire di avere un solido patrimonio. Il “regno” generato in questa maniera è determinato dalla sostanza e dal peso ed ,allo stesso tempo, è ciò che determina nelle dinamiche globali.

La materia come si forma? Diciamo che abbiamo accettato il fatto che la materia sia opera della Natura e dei suoi effetti "magici" ed accettati dalla comunità scientifica; oltre la materia c’è la chimica, la fisica, etc. Di fronte a questa “pacifica” convivenza con il “miracolo” di abbondanza della Vita, si è sviluppato uno strano senso di misurazione delle risorse disponibili a livello planetario, il quale ha autorizzato a credere che ogni “cosa” sia in Natura limitata per quantità e che le materie prime siano inesorabilmente scarse

Questi due concetti o punti prospettici, fanno letteralmente a pugni tra di loro. Ciò che sembra un flusso inarrestabile di abbondanza, lavorato dalle dinamiche di pensiero limitante, diventa un qualcosa di debole e striminzito; come se ci fosse una ostruzione sul “letto del fiume” a sbarrarne il ricco passaggio.

Dove si trova questo collo di bottiglia? Perché esiste? Chi è il responsabile di questa azione e chi è il responsabile dell’idea stessa di limitazione? È chiaro che ci sono almeno due attori principali:

la collettività e la singolarità. 

In un regno dimensionale caratterizzato dalla soppressione del principio dell’unione che fa la forza, la collettività si è messa alla mercè della singolarità; ossia di una stretta "elite" che conosce le regole che determinano i flussi naturali della materializzazione.

Questa elite è l’Antisistema: una forma di energia, come il tutto, che circonda il pianeta come una sorta di perturbazione atmosferica permanente. Una simile forma pensiero è per sua Natura opprimente e determinata ad estendersi nella dimensione del tempo per sempre. Non ha “cuore”. Esiste al solo fine di svolgere un compito ben preciso: nell’illusione di esistere serve il Piano Divino.

Nulla è per caso. Tutto è opportuno. Ogni “cosa” sulla Terra densa è alla rovescia.

Leggiamo a cosa è giunto e cosa ha formulato Georges Lakhovsky nella sua opera “Radiazioni e onde – Sorgenti della nostra Vita”:

“Ho lungamente sviluppato nelle mie opere (La materia, e più tardi, Il grande problema) questa legge della Natura che ogni sostanza dell’Universo è il prodotto di una materializzazione. Tutti gli astri, tutti gli atomi, tutti gli elettroni, sono il risultato di una materializzazione per irradiamento.
Voi sapete che se si semina in una scatola di Petri una colonia microbica sopra della gelatina, dopo uno o due giorni, alla temperatura di 37 gradi centigradi, possiamo raccogliere miliardi e miliardi di queste colonie di microbi, contenenti esattamente gli stessi minerali specifici dei microbi che li hanno generate.
Così se la prima colonia contiene un milionesimo di milligrammo di ferro, per esempio, dopo due giorni ne avremo raccolti dei miliardi in più. Ma la gelatina sulla quale si sono esclusivamente sviluppati non conteneva tutti i minerali contenuti nella materia vivente. Siamo dunque obbligati ad ammettere che c’è stata una materializzazione di queste diverse sostanze. E, siccome non ci sono più stati scambi con l’esterno, questa materializzazione si è effettuata per irradiamento attraverso la scatola di Petri. Così, secondo la mia concezione, tutti i minerali che compongono il nostro organismo sono ugualmente il prodotto di una materializzazione per irradiamento”.

Questo “atto” descrive la magia della creazione e l’abbondanza assoluta della Vita.

Non c’è regione dell’Universo dove regni la scarsità, tranne che dove il pensiero limitante creativo instauri un “esperimento” di questo tipo. Ecco come abbiamo creato la condizione africana e la povertà nel mondo. L’uso delle risorse presenti sulla Terra è un cerchio di energia chiusa, che non alimenta più se stessa. In un simile circolo vizioso, le “cose” terminano per “asfissia”.

Date dell’acqua ad una pianta e disinteressatevene: l’acqua si “esaurirà”. Ma questo significa che non c’ è più acqua sul pianeta? È il nostro “atto” che fa la differenza. Il come ci poniamo…

Ora, sul pianeta blu c’è scarsità di acqua! Che bella barzelletta.

Percepisco un mondo rovesciato, inverso; il suo frattale è la formazione delle immagini nella struttura del nostro occhio. Ho scoperto su internet un meraviglioso film di David Wilcock, “2012 Enigma”; ad un certo punto egli afferma:

“Ieri ci siamo chiesti se esiste una realtà parallela dove il tempo e lo spazio si invertono e la risposta è si”.

Ho letto bene? Ha usato il termine “inversione”? Ricordo che anche la Kabbalah riporta “stralci” di questo tipo.

La sua scoperta è fenomenale e porta nuova “linfa” al processo di unione e comprensione che tento di portare avanti. Ne tratterò più approfonditamente in un prossimo articolo.  

Ricordiamolo sempre: la Vita è abbondanza. Chi ci ha portati a credere al contrario ha solo interesse a sfruttare la “colonia” umana per farle “produrre” basse energie sulle frequenze della paura e della separazione.   

 

venerdì 5 marzo 2010

Il linguaggio dei terremoti.





L’articolo di oggi è prettamente scientifico e riguarda la natura dei terremoti, spiegata nello splendido libro di David Wilcock "The Divine Cosmos". Come vedremo il “linguaggio” dei terremoti è sempre più comprensibile e mette in luce:

A)    La vera natura del nucleo del pianeta Terra
B)    L'espansione planetaria
C)    La “comunicazione” bidirezionale che esiste tra Terra e Sole
D)    La grande fase di cambiamento che l’intero Sistema Solare sta vivendo

Comparando questo studio con le scoperte, ad esempio, di Ighina, possiamo notare come sia confermata l’esistenza di un “dialogo” Terra Sole, che Ighina chiamava “ritmo”. Questa comunicazione indica un rapporto intimo tra le masse planetarie ed una ricchezza di contenuti estremamente varia. Il libro di Wilcock è una continua scoperta e mette in relazione fenomeni che difficilmente riusciremmo a trovare spiegati in altre sedi. Rimando al link per la eventuale lettura dell’intera opera. Buona lettura :)
 
 
Prima del 11 settembre 2001 era piuttosto comune per il pubblico in generale proclamare che ogni cosa era “normale” e ignorare alcuni indicatori ovvii del fatto che l’umanità, la Terra e in generale il Sistema solare stavano subendo un tremendo cambiamento senza precedenti che include le seguenti tendenze sempre in accrescimento:
 
- un incremento del 410% nel numero totale di catastrofi naturali sulla Terra tra il 1963 e il 1993 (Dmitriev 1997)
- un incremento del 400% nel numero dei terremoti sulla Terra (oltre il 2.5 della scala Richter) dal 1973 (Mandeville 1998)
- un incremento del 500% dell’attività vulcanica sulla Terra tra il 1875 e il 1993 (Mandeville 2000)
- 9 su 21 dei più violenti terremoti dal 856 al 1999 avvennero nel secolo 20.mo (Centro Russo di informazione sui terremoti, 1999)
- un incremento del 230% della forza del campo magnetico del Sole dal 1901 (Lockwood, 1998)
- un incremento del 300% dell’attività solare violenta che era stata prevista per il solo anno 1997 (NASA 1998).
- incremento del 400% o maggiore nella velocità con cui le emissioni di particelle solari sono capaci di viaggiare attraverso l’energia dello spazio interplanetario (NASA 1997-2001)
- recenti spostamenti del polo magnetico di Urano e Nettuno, poiché il Voyager 2 osservò come i loro assi magnetici erano significativamente deviati dai loro assi di rotazione. (Dmitriev 1997)
- visibili incrementi di lucentezza sono stati scoperti ora su Saturno (Dmitriev 1997)
- incrementi del 200% nell’intensità del campo magnetico di Giove tra il 1992 e il 1997 (Dmitriev 1997)
- incremento del 200% della densità conosciuta dell’atmosfera di Marte incontrata dal satellite Mars Surveyor nel 1997 (NASA 1997)
- Notevole scioglimento delle calotte di ghiaccio di Marte nel giro di un solo anno, come osservato chiaramente dalla fotografia dei satelliti (NASA 2001)
- importanti cambiamenti fisici, chimici e ottici su Venere, incluso un decremento forte dei gas contenenti zolfo nella sua atmosfera e un incremento di luminosità (Dmitriev 1997)

Sebbene la scienza occidentale non sia ancora capace di spiegare come tali cambiamenti, come i terremoti, possano essere causati da un’influenza energetica esterna, l’intero mistero è noto tra i circoli scientifici russi e viene spiegato facilmente col correggere certi errori fondamentali delle nostre concezioni predominanti. Senza che la cosa sorprenda, i media principali non danno quasi mai informazioni nemmeno sui più basilari cambiamenti che abbiamo sopra elencato. Perfino nei media occidentali alternativi/metafisici, dominati da Internet, si parla occasionalmente solo dei cambiamenti dell’attività solare e degli incrementi nell’attività cataclismica della Terra. Pertanto la cecità di base indotta dai media sull’attività della nostra stessa Terra e del Sistema solare consentì alla maggioranza della gente di dire che ogni cosa era normale, prima dell’11 Settembre 2001.

Ora dobbiamo tenere in mente quanto inusuale siano tutti questi cambiamenti, da un punto di vista scientifico convenzionale, dato che rappresentano una “azione a distanza”. Come abbiamo stabilito nel Capitolo Cinque crediamo che la causa primaria dell’attività dei terremoti siano gli aumenti energetici nel centro del pianeta. Quando questi aumenti avvengono molto rapidamente, a causa di un’improvvisa emissione solare, una parte del plasma luminoso nel centro viene compressa in una densità di livello superiore di energia eterica dall’intensa pressione circostante. Tale slittamento di densità permette al plasma di muoversi liberamente attraverso la materia tridimensionale. Questo plasma iper-compresso poi ribolle attraverso il mantello terrestre, e una volta che la pressione viene rilasciata si ridisloca indietro nella densità della “materia fisica”. Quando questo intenso calore viene poi rilasciato in un’area molto più fredda si crea una grande forza esplosiva, e questo ha sicuramente un impatto sull’attività geofisica, sia su terremoti sia sui vulcani.

Ricordiamo dall’inizio di questo capitolo che il dott. Dmitriev riporta che ci sono anche cambiamenti che avvengono negli “strati gassosi di plasma del nostro pianeta” che non sono causati dall’inquinamento umano. Si crea del nuovo plasma nella ionosfera, appaiono tempeste magnetiche più grandi nella magnetosfera, aumentano i cicloni nell’atmosfera. Dmitriev ha anche indicato che sta cambiando anche “la composizione materiale degli strati di plasma gassoso dei pianeti. Più specificatamente sulla Terra abbiamo osservato una crescita significativa di gas HO2 (idroperoxile) all’altitudine di 11 miglia, che è completamente inspiegabile da ogni fonte o meccanismo conosciuti, compresi l’esaurimento dell’ozono o l’inquinamento umano attraverso il “surriscaldamento globale”. Uno studio separato russo ha confermato che la quantità totale di copertura nuvolosa in tutto il globo è aumentata significativamente proprio nel secolo scorso.
Secondo Dmitriev queste anomalie sono causate direttamente da una qualità dello spazio interplanetario nuovamente cambiata, che lui sente che sta agendo come un meccanismo di trasmissione per permettere ai pianeti di interagire con il Sole e l’eliosfera a gradi maggiori mai visti in precedenza.
 
Questa qualità di spazio interplanetario nuovamente cambiata… esercita un’azione di stimolo e programmazione sull’attività solare, sia nelle sue fasi massimali sia in quelle minimali.
Quello che Dmitriev sta cercando di dirci qui, è che questa energia altamente caricata nello spazio tra i pianeti ha formato un “circuito a due vie” che permette ad eventi sulla Terra di influire sul Sole, non solo al contrario.
 
Luminescenze associate a terremoti ed eruzioni vulcaniche. Secondo Dmitriev ed altri, quasi tutti i terremoti ed eruzioni vulcaniche sono accompagnate dall’avvistamento di formazioni luminose. Possono essere viste prima, durante e dopo gli eventi stessi, e quindi sono strettamente sincronizzate con questi eventi.

Pasichnyk ha anche sviluppato il concetto che il centro di un pianeta in realtà non è metallico, ma una forma di energia di plasma ardente simile a quella del nostro Sole. Questa prova è presentata in dettaglio nel nostro precedente volume, e ci mostra un altro livello di come un pianeta sia un microcosmo di un Macrocosmo.

Il 17 Novembre 2001, la ricercatrice e stimata speaker radiofonica Linda Moulton Howe ha pubblicato un articolo in esclusiva sulle ricerca del dr. Massimo Teodorani e associati riguardante le formazioni anomale di plasma che sono state osservate nella valle di Hessdalen, in Norvegia. La Howe scrisse che nel corso dell’ultima decade, molti testimoni oculari hanno osservato e riferito:
 
luci pulsanti e tremolanti che cambiano forma. Un paio di volte negli anni ’90, gli ingegneri Norvegesi hanno investigato sulle luci. Ma la ricerca è diventata più seria lo scorso Agosto 2001 quando alcuni astrofisici italiani si sono uniti agli ingegneri norvegesi in uno studio congiunto con radar, fotografie, videocassette e spettroscopi. I risultati possono essere suddivisi in due categorie: il 95% sono plasma termici e il 5% sono oggetti solidi non identificati. I plasma emettono frequenze radio ad onda lunga e, stranamente, la loro temperatura non varia al variare di grandezza e luminosità.
 
Come riportato nel capitolo 11 del libro di Richard Pasichnyk, The Vital Vastness, Volume One (La vastità della Vita, Volume Uno), tali formazioni di plasma sono quasi sempre associate con alcune forme di attività geofisica amplificata. Uno dei più anomali singoli eventi di questo tipo è stato riportato il 30 Novembre 1930 a Tango, in Giappone, e abbiamo aggiunto una nota dopo la prima frase:
 
C’era un cielo chiaro senza nuvole quando è comparso uno strano arcobaleno, che ha catalizzato l’attenzione. [Nota: quest’arcobaleno pare fosse causato da una distorsione locale del campo di energia eterica in quell’area, per cui la luce visibile si rifrangeva in uno spettro]. Essendo fuori stagione e diverso da qualunque cosa vista prima, quel fatto unico si impresse bene nella memoria di molti. Quando la mattina è poi avanzata, con esso è arrivato anche il rombo e il tremore del suolo. Negli occhi di facce esterrefatte si potevano vedere i riflessi di luci lampeggianti, fiammate blu e ultimi bagliori simili all’aurora, che dipingevano i cieli. Laddove il suolo ha tremato di più, sono apparsi sconcertanti raggi brillanti, palle di fuoco, luci a forma di imbuto e colonne luminose mobili. Verso il Tempio Manpukuzi, si è vista una fila dritta di radiose masse rotonde che ruotavano con considerevole splendore.
 
Tali eventi non sono così rari come molte persone possono credere; semplicemente non sono raccolti e riportati con lo stesso grado di presentazione imparziale che è tipica delle forme convenzionali dei dati scientifici.
 
E allora, cosa è esattamente un terremoto? Presentiamo quanto segue come una ragionevole supposizione, basata sulle prove presentate nel corso di tutto questo libro:
 
•    Si comincia con un’improvvisa ondata di attività energetica, come potrebbero essere i brillamenti solari o altre fonti di cui discuteremo più avanti.
•    Questa ondata incrementa improvvisamente il quantitativo di energia che scorre nel centro della Terra.
•    La quantità totale di plasma luminoso nel centro aumenta di conseguenza.
•    Tuttavia, dalla Terra non c’è una decrescita nella pressione per circondare e contenere il plasma, quindi l’energia extra non ha nessun posto dove andare eccetto l’essere compressa sotto una maggiore quantità di pressione.
•    Basandoci sulla semplice fisica eterica, se l’ondata di energia è sufficientemente alta, allora questo improvviso incremento di pressione spinge una parte del plasma a dislocarsi in una densità superiore di energia eterica.
•    Una volta che il plasma raggiunge una densità superiore, può passare agevolmente attraverso la materia fisica di densità inferiore, dando alla Terra quei connotati che noi ora conosciamo e misuriamo.
•    A questo punto, il plasma non viene più trattenuto nel centro della Terra dalle imponenti forze di pressione, ma è libero di evadere dal centro della Terra grazie alla forza centrifuga.
•    Ora, in questo stato di densità superiore, il plasma ribolle verso la superficie del pianeta, così come le bolle d’olio emergono verso la superficie dell’acqua.
•    Dal momento che la pressione scorre sempre dall’alto verso il basso, il plasma si muoverà naturalmente verso l’area di minor densità di energia eterica in prossimità della superficie terrestre.
•    Lo spazio “vuoto” è molto meno denso della materia solida, e quindi ha una minore densità di energia eterica.
•    Pertanto, una frattura della crosta terrestre, che è relativamente vuota, possiede una minor densità di energia eterica rispetto alla materia solida circostante.
•    Il plasma in movimento viene attratto naturalmente in tali fratture
•    Una volta che il plasma raggiunge questo spazio, la pressione si allevia, e una parte di essa torna a ridislocarsi al suo originale stato di plasma che aveva nel centro della Terra.
•    Comunque, dal momento che la temperatura è ora molto inferiore, parte del plasma si raffredda immediatamente.
•    Non appena il plasma improvvisamente si raffredda, cristallizza in nuova materia fisica.
•    Questa nuova materia si forma quasi subito lungo i bordi della frattura
•    Ricordate che quando l’acqua cristallizza in ghiaccio, si espande. Similmente, il volume del plasma cresce quando si raffredda (trasformazioni di stato) in materia fisica.
•    Quando si crea questa nuova materia può essere rilasciata una grande forza esplosiva, dal momento che spinge lateralmente le zolle che stanno intorno al sito della frattura.
•    Quando ciò avviene può verificarsi un terremoto se la quantità di materia è abbastanza grande da causare uno slittamento lungo la faglia.
•    In molti casi, parte del plasma rimane in uno stato di densità superiore, e continua a fuoriuscire attraverso la superficie terrestre.
•    Non appena questa energia attraversa l’atmosfera, può anche non ritornare ad uno stato di densità sufficientemente basso da essere visibile.
•    Se il plasma rimane ad una densità superiore si formano gli invisibili “radar angels”
•    Se il plasma torna alla sua densità originale, si possono rilevare le “formazioni di plasma”.
•    Se il plasma è in uno stato riverberante, o dondolante, può alternarsi tra visibilità e invisibilità, muovendosi su e giù fra due livelli di densità eterica adiacenti, come il prof. Erling Strand ha osservato e filmato in Norvegia.
 
Certamente, anche i modelli più convenzionali della formazione dei terremoti e la pressione dei movimenti della superficie devono essere tenuti in considerazione; questo è solo un fattore che può dare origine ai cambiamenti più improvvisi.
 
Un lettore acuto dovrebbe comprendere che c’è un altro possibile effetto in questo modello dei terremoti. In tale modello, quando c’è un’improvvisa ondata di incremento energetico nella Terra, il plasma viene spinto ad una densità superiore e fugge dal centro della Terra. Questo in genere crea un terremoto, laddove si crea nuova materia. Tuttavia è anche possibile che se gli incrementi di energia avvengono più lentamente e regolarmente, allora l’intera dimensione del centro stesso potrebbe gradualmente espandersi senza dislocarsi in una densità superiore. Questo, in genere, incrementerebbe l’intera dimensione del pianeta stesso.

Quindi, la Terra dovrebbe essere capace di crescere continuamente in grandezza dal momento che il suo cuore viene continuamente rifornito di nuova energia eterica, proprio come avviene nella crescita di un organismo. Questa previsione si concretizza nella scienza della “Tettonica ad Espansione Globale”.