domenica 24 dicembre 2023

Dico bene? Benedico!


Strangers”, di Kenya Grace, è un assolo d’usignolo. Ma, in un mondo al contrario, è sempre meglio non vedere né immagini, né video, di codesta, visto il movimento “arcobaleno-dissoluto” in corso d’opera. Meglio non rischiare. Meglio non alimentare. Però, la voce è davvero di… Sirena. Ammalia, insomma. Facendo la traduzione, ecco il pensiero circolare auto ricorrente:

finisce sempre così
quando si tratta di me e te
ma ogni volta che incontro qualcuno di nuovo
è come se avessi un déjà-vu
lo giuro sembrano tutti uguali
è come se mi conoscessero
ogni parola che dicono suona come se la dicesse lui
e funziona così
entreremo nella tua macchina, e tu ti chinerai a baciarmi
parleremo per ore, e ci sdraieremo sui sedili posteriori
e poi una notte casuale, quando tutto cambia
tu non mi risponderai, e ritorneremo ad essere sconosciuti

Ora, a prescindere dalla fedeltà della traduzione e della valenza della “poesia”, se mai ci fosse poesia o licenza poetica, emerge il consueto, de che. 

E l’ennesima “bambola”. 


La voce porta via, rapisce, cattura, suadente. Sin dalla prima “battuta”. Persino alla radio, non in cuffia. Conviene chiedersi il significato del testo? Oppure, è la sostanzialità che lo permea, nonostante il testo dell’autore. Come “portatore sano”. Ospite. Vettore. Polvere… Il testo è costruito in un certo modo, per qualche motivo? Oppure, è la musica (compresa la voce) a fungere da perno. Sì, se mi ci metto... da ogni testo “ne esce fuori qualcosa”. Però, questa è una industria che di suo ci mette “solo” tutto quello che le serve per… meglio funzionare: funziona così… (lo dice anche nel testo, il testo). 

Quanti livelli di “lettura” ci sono? 

Tantissimi, eppure… sono “solo” due: 

lineare e non lineare. 

Se poi ci aggiungi la relatività: le “famiglie”; ecco allora la base allargata che ti ha ogni volta, finendo per auto perdercisi dentro così, tanto per…, o non so perché. 

Lo Spazio Sostanza è l’architettura potenziale dell’impasto, ma non è ancora nessuna fisica, né ha una fisica: è la sede appunto del potenziale, affinché qualcosa possa funzionare in base ad un… “progetto”, non importa di chi o cosa. 

L’I-Ambiente è il SO di/in tutto questo: la sua “anima”. Ciò che rende possibile esaudire i “desideri”, attraverso l’interazione con il potenziale: 

l’interfaccia “pilota”. 

Il “Genio” frattale espanso è l’auto caratteristica I-Ambientale, dello/nello Spazio Sostanza, che permette ogni e qualsiasi tipo di “formulazione”. Chi manca? Manca... l’esse-Re “pilota”. Il motivo portante che corona tutta questa infrastruttura che molti chiamano (c®edono) “creazione” ed altri “evoluzione”. L’esserci permette questo interagire con l’infrastruttura intelligente sempre in fedele ascolto. Attenzione: 

la gerarchia è il sogno di chi è in tale status, ma non esiste; c’è… per la moltitudine, finita a massa, causalmente poiché è già successo. 

La “mancanza”, allora, è (in) una strategia altrui per te, che sei de-terminato, diventando “te”, dove? Qua, così, nell’AntiSistema by “natura”: una condizione assolutamente, infatti, “naturale”, da conservare così com’è, sostanzialmente. 

Poiché sede AntiSistemica dell’esse-Re: 

l’esserci. 

Sia fatta la sua volontà…”, del resto. Devi avere fede, fiducia, crederci, perderti dentro per poterti salvare, poi. Quando? Poi, molto poi. Che domande fai, ti poni? Ci sarà chi verrà a giudicarti, prima o poi. Mentre attendi il messia. Non importa di quale religione sei. Così, come non importa per quale squadra, tifi

L’importante è partecipare all’evento. 

Appunto, esserci dentro. Ma questo non è l’esserci: è l’ex-serci. È l’esercizio a cui sei chiamato delegando tutto quanto è sostanziale. Qualcosa che diventa, poi, “servizio”. Che fai o che pretendi (paghi)? Di tutto e di meno, per la verità. Nella mischia cosa passa in rassegna, se non il giogo. Ognuno ha il “proprio” ruolo? Certo: ma facendo sempre “squadra”. Ed un tennista, ad esempio? Un antennista? Sono soli? Davvero? La squadra c’è sempre, anche quando il “lavoro sporco” lo fa un solo professionista che scende in campo aperto, a favor di telecamere. Dietro, però, c’è sempre il fare squadra: dal massaggiatore, al socio che è da un’altra parte, su un altro tetto oppure in ufficio a far quadrare i conti con le regole e la strategia. 

Nel “piccolo” il “grande” e viceversa. 

Cioè, nel “grande” il “piccolo”? 

Sì, ma non è proprio uno specchio: è un essere pervasi dalla verità che, altresì, cavalca ogni parte ad arte, essendo quintessenza, non avendo confini, non aderendo a nulla seppure aderisce a tutto. Giochi di parole fini a se stessi? No. Però se lo credi, sarà così, almeno per te. Ma se un qualsiasi individuo è l’esse-Re già successo, allora, il suo credere diventerà anche quello del prossimo. Allora sì che sarà un macello o farà un macello. I grandi dittatori della storia (anche se deviata) lo dimostrano. Persino oggi. 

La gerarchia appare e si radica quando c’è un principio simile = uguale nella sostanza. Ergo, se c’è gerarchia allora deve per forza di cose esserci chi “è” la gerarchia. Chi la gerarchia indica sostanzialmente. E se non arrivi al chi, allora la gerarchia ti indica anche il “cosa”: 

di cosa si tratta. Cosa significa. 

Ora, logicizza essendoci (sostanzia): gerarchia, schiavitù, denaro-lavoro, status quo. Cosa evinci da te? Non lasciare alcuna alternativa sostanziale è… comandare tutto e tutti, all’interno della relativa giurisdizione. E con tale “schermatura” viene spontaneo o “naturale” aderirvi, senza aver mai nulla da controbattere a livello portante. Sì, puoi scioperare (alle condizioni della legge grazie ai “sindacati”). Ma non puoi fermarti o fermare tutto, perché “vengono e ti portano via”. E perché mai lo dovresti fare, poi. No? Sei mica pazzo o scemo. Chi te lo fa fare! Vero. 

Se sei solo sarà sempre così. 

Perché ci sono sempre stati i “movimenti”, infatti? Da solo ndo’ vai? A meno che sei “Dio”. O, meglio, come… “Dio”. Egli ha fatto tutto da solo, da sé. Vero? Te lo dice un… libro. E allora che parli a fare? Credici e basta. Chi ti ammazzerà? Nessuno, ad eccezione della “morte”, che accogli in quanto ad altro f-attore po-polare della “natura”. 

Non importa se nello stesso libro le persone inizialmente vivevano potenzialmente per sempre, come del resto il loro “Signore” ch’è eterno, come tassa, inflazione, marea, luce, etc. O maledizione. Incanto. Tessitura. Passato mai troppo remoto.

Come più volte ho ricordato, Liliana Segre figura come il paradigma ideale della vittima che ha sostituito l'eroe. Perché in effetti il nostro tempo è proprio caratterizzato, tra le altre cose, dalla sostituzione della figura dell'eroe che si è distinto per gesta encomiabili con la vittima che soltanto ha subito con resilienza…”.
Diego Fusaro

Se il Paese invecchia, calano le nascite, i giovani se ne vanno, come si può pensare di avere un futuro?...”.
Maurizio Landini

Maurizio (chi?) Landini (boh!) si chiede delle cose che la sua sponda politica ha contribuito a co-creare. Facendo la vittima, infatti, a cosa servono gli eroi. Se ne può fare a meno, perché sono “pesanti” e rompono le uova nel paniere. Mentre ai “Dem” piace altro: 

piace vincere facile. 

Il traditor di Patria è sempre più a piede libero, nella “Italia”: sua sede, ricavata sopra alle ceneri del potenziale (che tuttavia non muore mai, essendo come Araba Fenice o brace che cova sotto all’essere cenere).

L'emendamento russo che voleva rilanciare l'appello per una “sospensione urgente delle ostilità” è stato bloccato dagli Stati Uniti che hanno posto il veto

Ecco come gira il fumo in queste condotte inter-statali. Uno per tutti: e tutti per Uno. L’Uno che decide: l’Onu. Meglio se fra virgolette. Te l’hanno anche messo al contrario, per sancire meglio il terminal: 

Uno – Onu. 

Così come... dico bene, viene sempre nella formula interrogativa (dico bene?), mentre, benedico è imperativo:

dico bene? Vs benedico!

Come scegliere fra…, o decidere di/che…

Due diversità, sostanziali. Altrimenti, scambia pure i termini che intanto… è “uguale”. Così, qualcuno ci va sempre a nozze:

la Russia aggredisce la “Ucraina”
“Israele” si difende massacrando Gaza.

Se non bloccano T, gli “Usa” cambieranno testa, a quanto ap-pare. Quindi, c’è ancora tutto il 2024 a disposizione. Ce la faranno? Altrimenti anche nella “!” dovranno iniziare a fare i conti diversamente. Perché... rimanere con il cerino spento in mano, farà molto molto male. A chi? All’essere a massa. Che te credevi. I “responsabili” la fanno sempre franca, nell’AntiSistema, perché lo spettacolo deve andare avanti. Basti vedere la Russia, che, nemmeno ora, svuota il sacco su come sono andate le cose in occidente perlomeno dalla II Guerra Mondiale a conseguire. Loro sanno. Gli “Usa” sanno, che non diranno nulla, perché se non è successo dal 2022, figurarsi. 

Spegneranno quello che c’è da spegnere. 

Tutto qua. Il tutto, nel “tempo” = nell’abitudine a circolare e riciclare sulla ruota del criceto. Laddove ogni generazione che se ne va, non ritorna più indietro. Quindi, con i reset serviti a tavola regolarmente, d’assieme al bon-ton ed alla richiesta generale. Allora!

Auguri con il nuovo presepe più inclusivo e laico. Non contiene animali per evitare accuse di maltrattamenti. Non contiene Maria, perché propone l’immagine di una donna prona al patriarcato. Quella del falegname Giuseppe non c’è perché il sindacato non ne autorizza l’uso. Gesù Bambino è stato rimosso perché non ha ancora scelto il suo sesso, se sarà maschio, femmina o qualcos’altro. Non contiene più i Magi, perché potrebbero essere migranti e uno di loro è nero (discriminazione razziale, xenofobia). Non contiene una stella cometa per ridurre l’impatto ambientale e l’inquinamento luminoso. Inoltre, non contiene più un angelo per non offendere gli atei, i musulmani e le altre credenze religiose. Infine, abbiamo eliminato la paglia, a causa del rischio di incendio, perché non conforme alla norma europea 69/2023/CZ. È rimasta solo la capanna, realizzata in legno riciclato proveniente da foreste conformi agli standard ambientali Iso, alta esattamente 2.70 m, il minimo per ottenere l’abitabilità”.
Oliver

Uè!?! C'è nessuno...

Nel tentativo di non offendere nessuno, offendono tutti. Minoranze trattate come decerebrati…”.
Paola Ceccantoni

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2023
Bollettino numero 3559
prospettivavita@gmail.com


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