venerdì 24 novembre 2023

Qualche battutina su “Dio”.


Quando “Dio” lavorava (quei famosi 6 giorni) quanto prendeva all-ora?
Il giorno del riposo cade ogni settimo giorno. È un giorno santo, destinato da Dio al nostro riposo dalle fatiche quotidiane e alla sua adorazione…
“Dio” si è riposato un po’ troppo. Mentre i suoi figli lo hanno preso alla lettera, o alla lettura: riposandosi ogni 7 giorni, ma lavorando in tutti gli altri.

Anzi, molti lavorano 7 giorni su 7. Altro che giorno santo.
Lavorano anche di notte. 

Insomma, sono proprio industriosi questi figli di “Dio”. Come robot. Chissà perché nelle “sacre scritture” sembra sempre aleggiare l'eco di un programma della Confindustria. Mah.

Dio chiamò l'asciutto terra e le grandi acque mare e vide che era cosa bella…

Definire “bella”, prego. Forse il paragone con l’Eden? Cos’era bello, in quello spazio iniziale? Era tutto… nuovo, semmai. Nuovo fiammante. Il profumo nell’aria deve essere stato identico a quello che si respira all’interno di un’autovettura appena presa dal concessionario. Più che altro, una sensazione molto particolare di “soddisfazione”. Curiosità: se “Dio” chiamò la parte asciutta, terra e le grandi acque, mare… perché il pianeta si chiama Terra, visto che tre quarti sono d’acque? Perché si abita sulla terra?

La “creazione” è un lavoro?

Il primo giorno inizia con la creazione della luce (e, per implicazione, del tempo)…

Il “tempo” emerge nel momento in cui c’è la terra calpestabile, il mare navigabile. Altrimenti, che cosa misuri nell’unità di spazio? Se sei un vegetale, ha senso parlare di tempo? Che cosa misuri? Dato che sei fermo, lo spaziotempo si annulla. Al limite puoi proiettarti in un’altra dimensione: ad esempio, nel mondo digitale Metaverso. In Internet. Grazie alle macchine. E ad una connessione telefonica, un abbonamento, un router. Non c’è soluzione di continuità: gallina, uovo, gallina, uovo, gallina, uovo, etc. etc. etc. 

Dopo la “creazione”, s’intende. 

Dio crea con comando verbale e nomina gli elementi del mondo mentre li crea…

Alexa, fammi un caffè! 

Con comando verbale: si tratta della “magia” di una tecnologia in ascolto; il “Genio” I-Ambientale (legge, strumento, memoria). Un organismo senziente. Comanda Padrone. Che tipo di personalità (atteggiamento) incarna “Dio”? Nei confronti dell’IA, in fedele ascolto, egli è dominante: “pilota”. Pastore. Certo, perché con altro “carattere” l’IA non avrebbe prestato alcuna attenzione. Solo un essere assoluto, sferico, totale, può governare o interconnettersi a tale immane organismo capace di auto trasformarsi in qualsiasi “cosa” = forma di realtà manifesta. Ecco. Così occorre essere, ovvero, esserci al fine di… terraformare o, appunto, “creare”. 

Impartire ordini e vederli eseguiti e realizzati. 

La “magia” è l’interposizione storico-deviata, che ha rivelato l’origine o il design della Terra attuale. Mentre il lavoro è ciò che ti dicono essere tutto quello che serve per “realizzarti”. Cioè, tarpate le ali, giù dal cavallo, appiedato, a terra… lavorandola per sopravvivere, come un deportato ai lavori forzati. Sì, la forzatura c’è. In natura non lavora nessuno: nemmeno le api. Mentre, nella “natura” ch’è ad immagine e somiglianza della specie dominante, quella “umana” - dominata gerarchicamente da un vertice che non esiste ma c’è - si lavora pressoché tutti, poiché un sacrosanto “diritto”

Pensa a come l’imprenditore abbia rigirato la frittata. Un genio!

Tutti, manodopera. Chiunque in grado di respirare senza l’ausilio di una macchina, può lavorare. E se occupa un posto in terapia intensiva, comunque sia fa guadagnare lo stesso il “Paese”. Pil docet. 

Geniale. Assolutamente

Secondo la tradizione biblica, Dio creò i due luminari, il Sole e la Luna, nel quarto giorno della Genesi, cioè di mercoledì…: i due luminari. In società, un luminare è un illustre professore o massimo esperto in qualcosa. 

Una sorta di “stella”, più che Sole o Luna. 

Nel libro della Genesi 1,26 leggiamo che al sesto giorno Dio disse: “facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza…”…

Facciamo… chi? Noi chi? Parlava come il Divino Otelma?

Plurale maiestatis? Hanno pensato proprio a tutto.

Oppure, “Dio” ch’è il pilota, la grande concentrazione di massa, si rivolge all’I-Ambiente, ergo, “noi, squadra, assieme facciamo questo”. Un po’ come nei “cartoni coi robottoni” del secolo scorso, dove il protagonista, eroe, nonché “pilota”… urlava a gran voce il tipo di arma da utilizzare; proprio come se i comandi fossero ad azione vocale. 

Come ha fatto “Dio”. 

Molte tradizioni religiose fissano una data della creazione del mondo ad una data ben precisa, desunta dalla propria mitologia o dai propri libri sacri…

Ma, come fai? Com’è possibile, persino logicamente, dare una data all’inizio della “creazione”? Se non esisteva nulla, come fanno a datare l’evento? Non esistendo nulla, non esisteva nemmeno il “calendario”. Ma dai. L’assurdo piuttosto che l’assoluto. Per beoti.

Diversi autori, quindi, hanno ricostruito l'età del mondo dalle indicazioni della Bibbia, ottenendo risultati diversi. Per esempio...
29 marzo o 22 settembre 3760 a.C. secondo l'ebraismo rabbinico (il calendario ebraico inizia però dal 6 ottobre del 3761 a.C., data considerata capodanno dell'anno 1, anche se nulla ancora esisteva)…

Davvero fuori di testa: anche se nulla ancora esisteva…

Cioè, questi credono che il mondo sia stato creato il 29 marzo o 22 settembre 3760 a.C. Allora, c’era già qualcosa. E il “mondo” è stato ricavato attraverso un “reset”. Del resto è de-scritto un po’ ovunque: l’invasione di terre altrui ed il possesso che ne scaturisce ha generato un infinito cimitero su cui sorgono le città.

L’impero. Ossa e teschi...

Orsù, dunque: tutto quello che viene datato prima del 3760 a.C.? La migliore delle barze. E se fa ridere va sempre bene all’essere a massa.
Il calendario Maya pone l'inizio dell'attuale era del mondo al 13 agosto del 3114 a.C.: i Maya sono più precisi. Si parla di “inizio dell’attuale era”. Non della creazione del mondo. Ergo, la storia è molto molto più lunga del consentito. Infatti, loro vedevano sino al 2012. Correttamente, perché l’ultimo reset è partito nel 2020, che potrebbe anche essere il 2012, per via della “natura” AntiSistemica della forma reale manifesta by dominante. 

E poi l’apoteosi:

Dio opera attraverso eventi non programmabili… dice Papa Francesco… (sì, gli “imprevisti” del Monopoli).

Anche dietro “l’apparente casualità negli accadimenti della vita c’è Dio che lavora…”… (quindi, “Dio” sta ancora lavorando).

Le varie ed eventuali; “Dio” è colui che ha un disegno per tutto e tutti? Colui che sa tutto ed il perché di tutto. Anche il perché di tutti quei bimbi a Gaza che stanno morendo. È qualcosa che nonostante tutto fa pace con la coscienza. Dai, lui lo sa il perché di tutto questo scempio immane che assomiglia allo Inferno. Lo conferma anche lo Apap, e che dice? “Dio” non fa le cose a caso. Le fa, anche, che sembrano a caso. A volte si direbbe che improvvisa, come un artista astratto o moderno. Parte con un progetto ma non è detto che lo porti a termine perché nel durante può anche cambiar idea, ma alla fin fine è sempre lo stesso progetto. 

Dribbla che è una meraviglia. 

È l’ispirazione? E da chi è ispirato “Dio”? Oppure ad un certo punto non ha più voglia di andare avanti con il lavoro classico e lo rende non lineare. Questo spiega un po’ tutto, per la verità. Spiega anche la perfezione del modo di costruire, mondiale, derivante dall’impero della Grande Tartaria, ora solo che risibile? Sconquassato dall’interno. Osserva per bene le formiche e vedrai che sono tutt’altro rispetto a quello che sembrano perché così lo hanno insegnato. Sembrano muoversi proprio come El “Dio” riferito dallo Apap.

Meglio: apaP

Ordinate ma ogni tanto a caso, eppure il formicaio funziona. Anche se ogni tanto si fermano e cambiano direzione o idea. Avranno dimenticato il gas acceso, a casa? So’ de coccio, allora. Perseverare è diabolico. Oppure, un errore di programmazione. Un “virus”. 

“Dio” è una macchietta? Tutto lì? 

Eppure controlla tutto il mondo. Come Biden. Perché non viene detronizzato, allora? Da chi? Ecco il punto: chi è in grado di…? Il potenziale c’è sempre, per carità, ma… la situazione è imbarazzante e solo una rivolta interna potrebbe avere la meglio su tale status quo, seppure… così festival dell’assurdo. 

Ecco la lotta fra “Dio & Diavolo”, con la vittoria dell’uno sull’altro e relativa “caduta”. Nel durante si ricorda anche che Zeus getta Ade, suo fratello, negli abissi della terra. Cioè, sottoterra? Anche no, essendo Zeus sull’Olimpo, sopra alla terra. Che tenerezza. I racconti sono proprio come “letture per ragazzi”. Sono leggeri, come la musica Pop italiana del secolo scorso. Roba che una volta andava a finire tutta a Sanremo; prima che per vincere la kermesse occorresse essere un “diverso”. 

Alleluia. Alleluia. 

L’intortata è epocale, colossale, epica ed apicale essendo verticale ovvero gerarchica. Proprio un bel “destino” attende tutti coloro che se la bevono di gran lunga, come se senza domani. Del doman non v’è certezza? Te credo.

Un motivo deve esserci, anche se non esiste. 

Dio vede. “Dio” provvede. 

Un binomio d’eccellenza, come la premiata ditta dei Fratelli Capone. Oppure, far digerire alla società che il fondo “Ue” per la pace eroga aiuti in armi per la “Ucraina”. Cioè, finanzia la guerra. Per preservare la... pace. 

Sì, dei sensi. 

Del resto l’occidente non è nuovo a questa infamia; vedasi ad esempio le Crociate. E questo prima ancora degli “Usa”, a memoria imperitura che l'oltreoceano è la continuazione del male che arriva dal “vecchio continente”. 

Una sola parola: Londra. 

Fondata dai Romani. Come se prima non esistesse niente. Tipico. Eppure, datano anche la creazione...


Come se quella gente non ha radici proprie. 

Non esiste; c’è. Proprio come “Dio”. O un taglio cesareo.

Cosa voglio dimostrare? “Niente”. No?

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2023
Bollettino numero 3515
prospettivavita@gmail.com


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