mercoledì 28 marzo 2018

Fantasma 3ella macchina.



Quando si apre una “via”, significa che il potere è pront3, ed ha già preparato l'ispirazione (motivo, spinta, trama) per fartela percorrere.
C’è un significato che ricircola (nel) “qua (così)”, come una sorta di infezione virale, globale
E c’è una “coppia”, nel momento AntiSistemico, che funge da motore per l’auto decomposizione della realtà manifesta, manifestabile (potenziale) “qua (xxx)”. 
Qualcosa che sovviene alla/in mente, quando ne fai la parafrasi (quando sei attent3, accort3 e tendi, oltre che a percepire, anche a darti una spiegazione fondamentale):
il fantasma nella macchina
prevede che ci sia “la”… macchina
che
“qua (così)” scambi per la “natura”
dunque, si tratta del fantasma nella natura?
Va bene tutt3, purché tu riesca ad estrarre il senso, il valore aggiunto (che è assolutezza al livello dominante/fondamentale). 

Altresì, nell’incanto AntiSistemico è molto (molto) meglio, esprimere tal sentire… in virtù di una più circostanziata (sostanziale) descrizione.
Per cui, la “coppia (del) motore” è:
il fantasma nella macchina (Domin3 by dominante = inclinazione, declinazione, sentimento, orientamento, tendenza, dima, blocco, chiusura, il lampo, etc. da cui l’inerzia, la conseguenza, la forma, il tuono, etc.)
il fantasma della macchina (SO frattale espanso, lo “spazio per il volume” = la manifestabilità, la possibilità, la realtà, etc. da cui il muoversi, lo spostarsi, il fare, il creare, l’arredare, etc.).
Ovvero:
dominante (polarizzazione)
e
potenziale (usabilità, vestibilità, adottabilità, etc.)…
Di più:
l’intenzione (desiderio, sogno, piano, strategia, potere)
e
la realizzazione (fare).
La mente e le mani
da cui... la forma umana (causalità, immagine e somiglianza in termini di significato e funzionalità). 
La possibilità di funzionare ed il funzionamento… 
Quindi, il potenziale di governare la situazione (disponibile al governo, ossia, neutr3, neutrale, neutralizzante), sullo sfondo di coloro che “rinunciano (lasciano perdere, dimenticano)” e che per/con ciò, “sacrificano” la loro facoltà... sull’altare di chi è “a monte” della propria decisione. 
La massima attenzione è l’accortezza (il ricordare dalla propria esperienza che, guarda non caso, s’interrompe nel momento della morte, laddove l’umanità è una memoria di massa che, tuttavia, “qua, così” dimentica singolarmente per ricordare collettivamente, secondo una versione storica disconnessa dal valore assolut3 della giustizia sferica = storicamente, la storia è sempre stata scritta dalla parte che vince. Alias, l3 storic3 e-segue una professione e, dunque, è dipendente dalla necessità lavoro, denaro, carriera, etc.).




La realtà manifesta “qua (xxx)” è come un supporto editabile (riscrivibile all’infinito), ma per qualche motivo fondamentale, questa caratteristica è bloccata ad/in un certo “punto (momento)”, tale per cui… tu sei “tu” e quindi dipendi inerzialmente da decisioni altrui, che nemmeno riesci a mettere a fuoco, sfuggendoti di mano puntualmente la situazione portante e distribuita, poiché centrale. 
Perché non riesci a “scrivere” nella/sulla realtà? 
Perché non incidi ed invece coincidi (con la trama in corso d’opera)? 
Dove si attua il collo di bottiglia
In quale momento storico “è già success3” il blocco, lo sbarramento, la diga, il controllo “a monte”?
Tendi a credere alla sequenza che snocciola il cammino umano, sulla/in Terra, come qualcosa che parte dalla sopravvivenza per giungere allasopravvivenza; dal cacciare al coltivare, al “lavorare”:
un'etern3 progresso della dipendenza, dunque.
Il perfetto alibi per “meglio digerire” la forma sociale, sempre attuale (dotata di quella naturalezza che ti porta a far credere di “essere nat3 per lavorare”, di più, “per altr3 (anche quando sei una parte imprenditoriale)”:
riesci a concepire che, sino ad un certo livello, chi lavora (essendo qualsiasi parte dell’azienda, anche se l’azienda è propria) è alle dipendenze delle Autorità (anche se quest3 sono corrotte e fanno le veci di… Seppure, sei anche tu lo Stato)?
Ci sono solo due varianti a questa situazione nel “qua (così) è già success3”:
le multinazionali
e
le famiglie che dispongono storicamente di una certa “posizione (possibilità di…)”.
Ossia, l3 part3 coincidono, nel momento cui:
sono tali famiglie a controllare anche le multinazionali.
Ergo:
la posizione dominante (inclinazione della realtà manifesta “qua, così”)
è
quella che deriva da dett3 famigli3 (sottoDomin3).
Ma (ma) la posizione dominante, odierna, non corrisponde alla verifica della compresenza immanifest3 dominante (che è un principio virale), bensì, si tratta di un riflesso, di quel “sentimento” che è stat3 respirato talmente a lungo da essere divenut3 parte di te, ovvero, “te”
quel qualcosa che, entrandoti dentro, ti ha trasformat3, andando ad auto caratterizzarti e dunque a controllarti:
la condizione di “malattia”, corrisponde proprio a tale influsso, reflusso, riflesso (eco, memoria, significato).
È come esporti costantemente ad una fonte radioattiva. Nel lungo termine:
vieni “contagiat3”
sino a… morire (e, di fatto, la morte è quella condizione che prima o poi tocca a chiunque).
Il filtro “tecnologia” ti permette, tuttavia, di comprendere e ricordare che, la morte è quel filo di terminazione “naturale” che proprio la condizione “artificiale (tecnologica)” può bypassare.
Quindi che cosa (chi) è la morte? Che cosa significa...
In Altered Carbon, ad esempio, puoi prendere nota di come tutt3 ciò sia possibile e dunque è immaginabile sin da “ora”. 
Attraverso analogia frattale espansa, infatti, puoi cogliere ogni aspetto relativ3 alla “verità (assolutezza)”, prendendo spunto da/in qualsiasi ambito che - da tal certezza - non fa più alcuna differenza, dal momento in cui… tende a mantenersi fiss3, indicando sempre il “è già success3 (verità fondamentale)”:
l’avvento della dominante
ossia
del top della virulenza (nel/del) “qua (così)”…
Allorquando, l’umanità ha dovuto “naturalmente” accettare di conseguire, rispetto a qualsiasi tipo di esperienza e memoria propri3, senza per/con questo nemmeno accorgersene. 
Riesci a concepire la “firma di un contratto” che 1) non prevede alcun contratto, laddove 2) non è mai avvenut3 nessuna firma, eppure 3) “è già success3”? 
Se (se) non ti rendi conto, significa che hai dimenticato (non significa che è impossibile).
Quindi... tale “atto” è alquanto bizzarro, alias, da ritenersi ottenuto ricorrendo a raggiramento. 
Quindi, qualcosa da rescindere, annullare, terminare, non riconoscere, etc. Ma (ma) “qua (così)” a chi ti puoi rivolgere, al fine di avere giustizia
A nessun3, dato che non esiste alcuna parte che sia autenticamente al di fuori d3l coro.
E “Dio” non ti risponderà mai (mai), dato che si tratta di una immagine caricata di valore, sostanza, significato.
Qualcosa di non dissimile da una cornice con tanto di fotografia, o di una chiavetta Usb, un hard disk, il cloud, etc. da consultare se (se) riesci a “formulare” attraverso l’atteggiamento “chiave”.
Ora... nello scorso Bollettino è stato sfiorato il tema portante della rivoluzione industriale, come quel movimento che parte dall’isola inglese e che si diffonde, poi, ovunque “qua (così)”. 
Ebbene, al fine di non entrare in una terra di nessun3 (sempre aperta al dubbio filosofico, espert3), è a livello significativo che occorre portare sempre la massima attenzione (accorgersi):
che cosa significa = movimento del pistone, nel motore.


Laddove la scintilla “è già success3” e la coppia motore (fantasma 3ella macchina) funziona AntiSistemicaMente in tale modo (lavoro, dipendenza, denaro, carriera, pensione, consumismo, etc.).
Hai fatto “caso” che l’incipit (citazione) relativo a Keely, introduce dei dati (di fatto) che, in un certo senso, scombussolano la portata di ciò che “sai (poiché consegui)”?
John Ernst Worrell Keely (September 3, 1837 – November 18, 1898) was an American inventor from Philadelphia
Link 
In 1872, Keely invited scientists to attend a demonstration at his laboratory at 1422 North Twentieth Street Philadelphia, of a machine which he asserted was motivated by a new and hitherto unknown force.
Keely announced that he had discovered a principle for power production based on the musical vibrations of tuning forks and that music could resonate with atoms or with the aether. Public interest was aroused and within a few months the Keely Motor Company was formed in New York, with a capital of $5,000,000... equivalent to $95 million in 2013
Link 
Anche senza sapere l’inglese, s’intuisce che:
Keely era Americano (nato là) e non inglese
nel 1872 diede dimostrazione (documentata) delle proprie macchine
Quindi, ritenere che la rivoluzione industriale (perlomeno, il secondo step) sia un fenomeno nato inglese, nato solo ed esclusivamente in Inghilterra, significa mappare il mondo in maniera tale che assuma forzatamente una sequenza di eventi storici, una storia, la storia. 
Da una parte e dall’altra dell’Atlantico, “sorge” pressoché contemporaneamente la medesima “idea” di mondo manifestabile:
dato che... entramb3 le sponde sono bagnate dalla medesima “acqua”, che trasmette informazione, segnale portante, ispirazione, strategia, etc. nonché – di fatto – persone, materiale, conoscenza, capitali, etc.
Di che cosa disponevano in grande abbondanza, le due “terre”
Di materiale fossile, stoccato in gran quantità nel sottosuolo. 
Di qualcosa che sembrava inutile (sino ad un attimo “fa”), tanto quanto la rovina che l’aveva generat3 milioni di anni prima. 
E, proprio su tale circostanza, qualcun3 pensò bene di fare la propria “fortuna” (così come, l’Inghilterra aveva tratto ampio vantaggio – in modo da accumulare quel potere, quella influenza e quei capitali, da investire poi – dall’apertura delle rotte Atlantiche, dal possesso di quelle terre, dal funzionale ricorrere alla pirateria di Stato, dall’utilizzo forzato della schiavitù, dalla colonizzazione imperiale di gran parte del mondo, andando a sconquassare ogni forma di tradizione non importa se secolare, millenaria, etc.), andando a concepire macchine che funzionassero proprio usando quella fonte di alimentazione (carburante). 




Con l’avvento della prima rivoluzione industriale, nel bel mezzo del 1700, si sviluppò la macchina a vapore (è inutile sostenere dove si verificò dal principio, dato che le due sponde atlantiche si riflettevano fedelmente, avendo la stessa “origine”; vedi, ad esempio, da chi furono caratterizzate le prime ondate di immigrat3 nei futuri Usa e, dunque, da chi poteva essere orchestrata una tale portata di possibilità, prendendo come spunto la dima inglese, provenendo da lì e disponendo dei capitali, da dedicare su quelle terre ancora “vergini” e dunque disponibili ad essere attrezzate ad hoc per un futuro molto particolare.
Per ciò le popolazioni indigene dovevano essere via via spostate, alias, schiacciate al centro, tra le due sponde, terminate, con la rimanenza isolata/inglobata).
L’abitudine a veicolare (ricorrere, utilizzare) schiavitù, s’espanse alle popolazioni dell’Africa (in quanto a target preferito) e ai territori americani, dato che l’Inghilterra era già avvezza (abituat3) avendo superato ogni limite cosiddetto etico e morale (per cui, era lecito un simile trafficare, non facendo differenza tra tipi di materiali utilizzabili ed utilizzat3):
tra carbone o “ner3 african3”
non sembrava esserci alcuna sostanziale diversità
con la legge che permetteva
e
la religione che strizzava l’occhio (avendo anch'ess3 molto da guadagnare, in termini di espansione globale)…
Usa e Inghilterra sono un tutt’un3:
sono Adamo e la sua costola (posta a formare Eva)
significativamente.



All3 stess3 modo, “tempo”, maniera... le “cose” si sono formate “qua (così)”, trasmettendo e “triangolando” tra due sponde separate solo apparentemente da materia altamente conducibile o isolante (come l’acqua), in funzione delle esigenze fondamentali, praticate in maniera… “come se fosse naturale”.
Negli/dagli Usa sono stat3 accumulat3 capitali e risorse d’ogni tipo, di modo che tale investimento andasse a creare la situazione “odierna”:
chi “è” all’origine di un tale ritorno sugli investimenti?
Al di là del complottismo, che cosa significa ciò che “è già success3”?
È qualcosa di indubitabile.
Qualcosa di assolut3.
Qualcosa che tende a governare globalmente.
Ma (ma) sempre a livello sottoDomin3, alias:
di riflesso, relativamente a quella polarizzazione che ordina la saturazione ambientale (sentimento = atteggiamento = principio virale dominante)
da cui è oltremodo chiaro che…
è l’atteggiamento che fa la differenza.
Ossia, la famosa espressione:
sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo…”.
Gandhi
L’atteggiamento “formulare” (giustizia sferica) è 3l fondamento (“credo”).
Anche il biblico:
non fare agli altri quello che non vuoi che gli altri facciano a te”…
Narra di una inclinazione a livello di atteggiamento (etica della reciprocità, Regola d'Oro? Non è nulla da riferirsi a questioni economiche, d'interesse particolare, di ego; è atteggiamento. Come e cosa pensi e, dunque, sei. Giustizia sferica potenziale: stop).




Se (se) tal3 “formul3” è/sono diventat3 poi “qua (così)” by passabil3 attraverso la legge (cavilli), che ha(nno) permesso ad un certo lignaggio di agire in barba alla “formula”, ossia, di riformulare il “tuo” atteggiamento (ribaltamento AntiSistemico)… “ora”, te ne devi accorgere, al fine di porre rimedio.
Non solo è possibile. È potenziale, dunque… fattibile, senza alcuna paura.
È come “sapere (credere) che ‘Dio’ è con te”:
probabilmente, sei abituat3 a pensare secondo questo “schema fisso”. Vero?
Di più:
“è”
tuo dovere
tua responsabilità
tuo compito
poiché… “è” giust3 così.
Sino a quando tutt3 ciò avverrà “solo a parole (sulla carta)”, sostanzialmente, rimarrà inalterat3 tale “regime del minimo” AntiSistemico:
un mondo giust3 in/di p-arte.
Equità essenziale per un buon sistema fiscale…”.
Pier Carlo Padoan
La “relatività” spinge verso la parzialità (seppure, assolutezza dal punto di sospensione dominante):
equità (giustizia sfericaessenziale
per un buon sistema fiscale (la “fiscalità” è già iniquità. Ti basti osservare al che cosa ha procurato al mondo, da quando è stat3 inventat3 a livello teorico ed introdott3 a livello pratico)…
La giustizia sferica spazzerebbe via, attraverso l’atteggiamento “formulare” della Massa, ogni “buon sistema fiscale”, dato che è una deviazione di parte (privat3)
Ergo:
le Autorità confondono la verità, mischiandola idealmente allo status quo
miscelando per mascherare ciò che non possono esplicitamente farti sapere (dire)
data la forma gerarchica ed il ricatto sottile che ne deriva…
Ad immagine e somiglianza, Inghilterra e/o Usa, non fa differenza:
è inutile “ora” celebrare chi ha inventato prima la tal macchina
nel momento in cui
la Regia è comune, seppure occultata.
Il principio, è dominante poichévirale (si auto trasmette e diffonde, ovunque “qua, così”), come fenotipo esteso frattale espanso, ambientale.







Il "crony capitalism", che dominò la seconda metà del XIX secolo e promosse enormi concentrazioni di ricchezza e potere, fu sostenuto da un sistema giuridico che dava sistematicamente torto a chi sfidava il sistema in essere.
In questo, i giudici seguivano semplicemente la filosofia prevalente all'epoca. Per usare le parole attribuite a John D. Rockefeller:
"la crescita di una grande impresa è semplicemente la sopravvivenza del più adatto".
Questo "Darwinismo sociale", così veniva chiamato, aveva molti sostenitori che affermavano che qualsiasi tentativo di regolamentare gli affari equivaleva ad impedire l'evoluzione naturale delle specie
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Quale... specie?
Condizionamento, riprogrammazione ed... infezione.
Completando il suo processo di unificazione, gli Usa emersero come grande potenza dopo la vittoria nella guerra di secessione.
Come le altre grandi potenze industrializzate, gli Usa adottarono il protezionismo, si fecero un loro impero coloniale (1898), e costruirono una marina militare potente.
Nel Pacifico… lo sviluppo del Giappone seguì un percorso similare, percorrendo la strada occidentale nell'industrializzazione e nel militarismo, permettendogli di ottenere un punto d'appoggio nella Cina dei Qing…
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All’inizio dell’Ottocento la popolazione americana supera appena i cinque milioni di abitanti, in gran parte concentrati nelle originarie 13 colonie della costa atlantica, mentre alla fine del secolo la popolazione raggiunge quasi i 90 milioni, sparsi in un territorio di più di otto milioni di chilometri quadrati…
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Un’altra merce fortemente richiesta dal mercato mondiale è il grano.
Tra il 1875 e il 1890 la superficie coltivata a grano negli Stati Uniti aumenta del 40 percento, grazie alla messa a coltura di vaste porzioni delle pianure centrali.
Un’importanza centrale in questo fenomeno ha il miglioramento dei trasporti, terrestri e navali, che permette ai prodotti delle terre di recente colonizzazione di trovare sbocchi sui mercati lontani.
Tra il 1870 e il 1885, ad esempio, il costo del trasporto del grano da Chicago a New York si riduce a un terzo circa.
Dopo gli anni Settanta e Ottanta, il grano americano e anche la carne proveniente dagli allevamenti sorti nelle zone semi-aride della prateria conquistano i mercati europei, provocando una grave crisi dell’agricoltura del Vecchio Continente.
L’agricoltura americana, a causa dell’alto costo della manodopera e della vastità delle aziende, si dimostra molto più pronta di quella europea ad adottare i nuovi strumenti meccanici.
Nel 1870, ad esempio, l’80 percento del grano americano viene mietuto meccanicamente, mentre alla stessa data la percentuale è del 2 percento per l’Inghilterra e di circa il 3 percento per la Francia e la Germania.
Gli Stati Uniti sono anche i primi a introdurre il trattore…
A partire dal 1869 le due coste vengono collegate dalla prima ferrovia transamericana…
All’inizio del secolo, gli Stati Uniti dipendono in larga misura dall’importazione di manufatti dall’Europa; le uniche attività di una certa rilevanza sono la cantieristica e la lavorazione del legname.
Durante le guerre napoleoniche, a causa della difficoltà delle importazioni, si registra un certo sviluppo industriale, soprattutto tessile, ma questo si interrompe bruscamente con il ritorno della pace nel 1814.
Le vere basi dello sviluppo industriale americano vengono gettate tra il 1820 e il 1860 e rappresentano la premessa della spettacolare crescita che all’inizio del Novecento porterà al primato economico e tecnologico gli Stati Uniti…
Gli ostacoli più seri all’industrializzazione americana in questa prima fase sono rappresentati dall’esiguità del mercato, che non consente la specializzazione necessaria, e dalle importazioni di prodotti inglesi.
Se la prima difficoltà viene progressivamente risolta dal forte aumento demografico, la seconda porta all’adozione di una politica protezionistica – già auspicata da Hamilton nel suo Rapporto sulle manifatture alla fine del Settecento – che si concretizza con la tariffa del 1816 che impone dazi di circa il 35 percento su tutti i prodotti industriali.
La scelta protezionista è comunque motivo di contrasto fra il Nord-Est atlantico sulla via dell’industrializzazione e gli Stati del Sud agricoli e liberisti, un contrasto che sfocia nella guerra di secessione.
I settori chiave dell’industrializzazione, in questa prima fase, sono quello tessile, del cuoio, del ferro e dei macchinari.
Tra il 1830 e il 1860 il numero dei fusi attivi nell’industria cotoniera quadruplica e la forte crescita di questo settore stimola a sua volta la produzione di macchinari – filatoi, telai – che originariamente venivano prodotti in laboratori artigianali all’interno delle stesse aziende tessili, ma che progressivamente diventano un settore autonomo e specializzato.
In questo periodo, all’interno degli Stati Uniti, si delinea una specializzazione economica che assegna al Nord la produzione di manufatti, al Sud quella di materie prime industriali come il cotone o il tabacco e all’Ovest quella di prodotti alimentari come grano e carne.
Alla crescita dell’industria americana in questa fase contribuiscono l’abbondante disponibilità di alcune materie prime, come i giacimenti di ferro della Pennsylvania e di fonti di energia idrica.
Per quanto riguarda la disponibilità di capitali, inoltre, la prosperità commerciale del periodo delle guerre napoleoniche ha lasciato in eredità capitali e un mercato del credito che vengono utilizzati dalla nascente industria
Se prima del 1850 il ruolo del carbone era stato modesto, per la mancanza di giacimenti nelle regioni industriali dell’Est, dopo questa data lo sfruttamento dei giacimenti della Pennsylvania orientale offre una nuova fondamentale risorsa all’economia americana:
tra il 1850 e il 1900 il consumo di carbone passa da 8,3 a 258 milioni di tonnellate
Nel 1860 gli Stati Uniti dispongono di poco meno di 50 mila chilometri di ferrovia che verso la fine del secolo salgono a circa 270 mila, una rete più ampia di quella dell’intera Europa.
Lo sviluppo della ferrovia ha un impatto considerevole anche sui mercati finanziari. Le enormi risorse finanziarie che devono essere mobilitate per realizzare le reti ferroviarie sono infatti all’origine delle banche d’investimento americane e della crescita della borsa di Wall Street
Link 
Il nostro credo dimostra chi siamo...”.
Altered Carbon
Semmai, il “nostro” credo dimostra chi siamo... diventat3 qua (così)”.
Quindi l’umanità è AntiSistemica?
Adam Smith è storicamente considerato il primo grande economista della storia promotrice di un'economia di mercato basata sul laissez faire puro ovvero il libero scambio come unica forza regolatrice del mercato, capace, attraverso la cosiddetta mano invisibile ovvero la semplice legge della domanda e dell'offerta, di portare il sistema economico all'equilibrio economico generale
Link 
Perché nessuno concorda sul significato di capitalismo?
È difficile dare una risposta obiettiva. In apparenza, non c'è mai stato un accordo chiaro sulle implicazioni linguistiche, economiche, etiche e morali, cioè, sull'"economia politica" del capitalismo stesso.
Un po' come un partito politico che tutti cercano di controllare, a prescindere dall'ideologia, la definizione di "capitalismo" in un dato momento tende a riflettere i conflitti contemporanei tra gruppi di interesse
Più in particolare il termine può riferirsi a:
un insieme di teorie intese a giustificare la proprietà privata del capitale, a spiegare il funzionamento di tali mercati, e a dirigere l'applicazione o l'eliminazione della regolamentazione governativa di proprietà e mercati;
il sistema economico, e per estensione l'intera società, il cui funzionamento si basa sulla possibilità di accumulare e concentrare ricchezza in una forma trasformabile (in denaro) e re-investibile, in modo che tale concentrazione sia sfruttata come mezzo produttivo;
regime economico e di produzione che nelle società avanzate viene a svilupparsi in periodi di crescita, riconducibile a pratiche di monopolio, di speculazione e di potenza
Link 
Nel 1882 gli avvocati di Rockefeller crearono una nuova forma di partenariato, a cui diedero il nome di Standard Oil Trust; questo nuovo assetto produsse alcuni benefici, come il notevole abbassamento del costo della rete commerciale del petrolio con conseguente notevole calo dei prezzi dei vari prodotti, ma anche lo svantaggio di concentrare la gestione della più importante fonte energetica del mondo nelle mani di un solo uomo
Link 
La concentrazione dei capitali e della produzione.
Anche il sistema finanziario, che era alla base dello sviluppo industriale, andò modificandosi:
fabbriche e capitali si concentravano nelle mani di poche grandi società a danno delle aziende più piccole e più deboli dando così origine ai primi monopoli.
"Quel tipo di bourgeois (borghese), che durante la prima ondata della rivoluzione industriale aveva avuto un ruolo predominante, cioè l'imprenditore indipendente e fortemente individualista, fu pian piano soppiantato dai grandi enti anonimi, che sotto la moderna forma giuridica della società per azioni ebbero uno sviluppo fulmineo nell'industria, nel commercio e nell'organizzazione bancaria..."...
Questa nuova forma di gestione della fabbrica comporta anche un mutamento nei rapporti tra il padrone e gli operai che ora si trovano a dover interloquire per le loro rivendicazioni con entità anonime spersonalizzate portatrici di responsabilità collettive, non più individuali e facilmente identificabili come prima, rappresentate dai consigli di amministrazione a loro volta espressioni della massa informe degli azionisti.
I principi della libera concorrenza si alterano con la formazione di nuove forme di coalizione e concentrazione industriale e commerciale come quelle dei cartelli, associazioni di imprese che producono beni simili, che assegnano zone di smercio ai singoli imprenditori per contrastare la concorrenza sgradita.
Organi di controllo assicurano il rispetto dei patti tra gli associati al cartello che si trasforma in pool...
Quando le coalizioni assumono la forma di fusioni tra industrie nascono i trusts con lo scopo di ridurre i costi di produzione, eliminare la concorrenza e realizzare migliori profitti agendo in regime di monopolio...
Forma più aggressiva per contrastare la concorrenza straniera fu quella del dumping, vendita a prezzi maggiorati di beni sul mercato interno per compensare i prezzi inferiori a quelli di costo praticati sui mercati esteri.
Nasce un nazionalismo economico che degenera nel protezionismo, in una guerra di tariffe nella quale si segnalano dopo il 1879 i produttori tedeschi... che daranno l'avvio a guerre doganali incubatrici della grande guerra del 1914-1918.
L'imperialismo…
L'enorme potere economico costituitosi con la concentrazione industriale cercò fin dall'inizio la collaborazione e la protezione del potere politico che gli assicurasse i suoi progetti di espansione del capitale e il contenimento delle masse dei lavoratori.
Le decisioni dei governi vennero così condizionate dagli interessi economici e da quelli finanziari delle banche che ormai non si limitavano più ad investire i risparmi nello sviluppo industriale ma attraverso la concessione dei crediti ne condizionavano la direzione e la gestione.
I capitali eccedenti alla ricerca di profitti furono investiti al di fuori dei confini nazionali nella costruzione di opere colossali o con finanziamenti a paesi sottosviluppati, condizionandone la politica interna ed estera, in cambio di materie prime e manodopera a buon mercato.
I paesi debitori erano in genere obbligati a reinvestire i finanziamenti ricevuti nell'acquisto di macchinari industriali dei paesi creditori come avvenne per il capitale inglese che trovò sbocco nelle zone dell'Impero britannico e in Egitto, per quello francese soprattutto in Russia e per quello tedesco in Italia.
La concentrazione industriale, secondo la teoria marxista, portò alla gara coloniale della ricerca di nuovi mercati dividendo il mondo in zone economiche e strategiche molto diverse da quelle del colonialismo ottocentesco…
Link 
Quando credi ad una menzogna a lungo, la verità non ti rende libero… Ti fa a pezzi…”.
Altered Carbon
Per ciò, eviti di riconoscerla.


“Fai… del tuo/‘tuo’ atteggiamento il tuo atteggiamento.
Ricorda direttamente dalla tua esperienza (memoria).
Applicati dalla giustizia sferica.
Altrimenti, evita di illuderti di credere a/in qualsiasi forma di giustizia divina/umana”.
   
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2274

6 commenti:

  1. Ciao Davide, un grazie particolare per il bollettino di oggi, soprattutto per l'ultima parte, con la descrizione sintetica dell'imperialismo e la strepitosa chiosa finale. Fabio.

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    1. Caro Fabio, grazie a te per esserti accorto :)

      Ti abbraccio. Sincerità

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  2. Complimenti Davide.
    Questo bollettino è molto profondo e fa affiorare alla mente ricordi ancestrali, "cose dimenticate che so già".
    Grazie
    Dario

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    1. Caro Dario, è un buon "segno" :)

      A te.

      Ti abbraccio. Sincerità

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  3. A proposito di Barriere, Uguaglianza e Equità segnalo questa immagine eloquente

    https://www.icafoodshelf.org/blog/2017/11/15/equity-vs-equality-vs-justice-how-are-they-different

    Ciao e Grazie
    Dario

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"Fai..." un po' Te.