lunedì 9 ottobre 2017

La somiglianza è un filo conduttore.



Il ricordo è la massima definizione delle nostre vite. Perché la nostra vita non è altro che un insieme di ricordi. Ricordi di eventi, esperienze, emozioni, stampati sul nostro sistema nervoso. Tutti che portano a questo istante preciso, rendendo ciascuno la persona che siamo oggi. Senza di essi, il presente sarebbe privo di contesto”.
Rememory
Pensare consiste nell’accorgersi delle somiglianze. Faccio spesso esperienza di questo:
mi accorgo di somiglianze tra eventi, tra un evento attuale e uno passato, o tra cose che stanno succedendo nello stesso tempo. Io inseguo queste relazioni
Oggi, noi ci sentiamo liberi e trasferiamo i nostri dati personali volontariamente…
Questo sistema è estremamente efficiente. Non ci sono proteste contro tutto ciò, perché stiamo vivendo un sistema che sfrutta la libertà”.
Byung-Chul Han
senza di essi, il presente sarebbe privo di contesto...
pensare consiste nell’accorgersi delle somiglianze...
non ci sono proteste contro tutto ciò, perché stiamo vivendo un sistema che sfrutta la libertà…:
che cosa (chi) ricordi “qua, così”?
di che cosa (chi) non ti accorgi, pur pensando per “somiglianz3”?

venerdì 6 ottobre 2017

La storia autentica della deviazione è scritta tra le righe del deviato.



Il nostro mondo è scomparso, ormai. Spazzato via dalle guerre…
Prima di lui c’erano le tribù. Dopo di lui, tutto poteva essere. D’un tratto si percepì che il mondo poteva stare sotto al governo di un Re, e diventare migliore per tutti…
Un grande impero ma non fatto di terre e oro. Di più, un luogo della mente. La grande civiltà ellenica, aperta al mondo…”.
Alexander
I “due tempi” della citazione, forse, sfuggono ma (ma)… questo è il “presente”:
il nostro mondo è scomparso, ormai. Spazzato via dalle guerre…
Mentre, questo è il “passato”:
prima di lui c’erano le tribù. Dopo di lui, tutto poteva essere
Infatti, “dopo di lui…” fu (“è”) ancora il presente, animato dalle singolarità che si sono manifestate “dopo”. 
Un luogo comune ove il “giogo contabile” consta nella sostanziale forma, che il “passato” permette di generare e trasportare (filtrare) nell’eterno “presente”.
In maniera tale che quel “dopo di lui…” sia (“è”) sempre, sempre, la stessa “cosa”, ma (ma) migliorat3 (evolut3) dalla prospettiva di chi architetta e regge il giogo.
Fai attenzione:
d’un tratto si percepì che il mondo poteva stare sotto al governo di un Re (Alessandro il Grande a questo servì: per dare questa impressione, per forgiare questa idea, questo ideale, questa convinzione, il “credo”)
e diventare migliore per tutti (questo ambito serve per incoraggiare la Massa, ad auto aderire a tale rinnovamento del “credo”).
Sebbene, dal presente, si afferma che:
il nostro mondo è scomparso, ormai. Spazzato via dalle guerre…
Tuttavia:
d’un tratto si percepì che il mondo poteva stare sotto al governo di un Re

giovedì 5 ottobre 2017

L’essenziale.



Cosa (chi) è… essenziale?
Puoi scambiare un effetto, una conseguenza, etc. con la sua causa, ragione fondamentale? A quanto pare, “qua, così”… sì.
Omettendo dal contesto il “chi”, a favore del “come”:
il racconto storico è deviato proprio dal “chi”
a favore del “come”
dove il “come” è la necessità stessa di auto dotarsi di una storia ufficiale (del deviato ma non della deviazione)”.
La responsabilità di/per tutto ciò che “è già successo” – e continua a succedere sulle onde gravitazionali del grande evento centrale e portante – non sembra essere di nessun3, ossia, è una responsabilità generica e, dunque, attribuibile d’assieme all’umanità, al genere umano “dominante ‘qua così’”. 
È, ancora una volta, il “trucco contabile” dello Stato:
che sei anche tu
mentre
ess3 non è te (al limite, è “te”).
Da “lì”, la necessità di avere (ed essere parte) di uno Stato, che è la materializzazione della forma geometrica piramidale, che è – a sua volta – una concezione mentale ideale (la “gerarchia” che diventa luogo comune, persino, traendone ispirazione ambientale: una montagna ricorda proprio una piramide).