martedì 24 giugno 2025

Lux.


L’inizi-at-o è (un) “il-luminare/il-luminato”. O, fulminato proprio!

La “virtù” che emana dal sole, dalle stelle, dal fuoco, e ci rende visibili gli oggetti…
Da “Etimo”.

Sei (qua, così), or dunque, in una “specie di grotta”, la cui entrata è grande tanto quanto la grotta stessa ed è l’unica fonte di luce… Dietro di loro, ma lontano, brucia un fuoco, che proietta le ombre dei “prigionieri” e degli “oggetti” sul muro che unicamente si può vedere…
Quindi, se sei in una “specie di caverna” = dentro a/in, qualcosa (AntiSistema, che ne dici?), la “virtù” che emana dal sole, dalle stelle, dal fuoco, e ci rende visibili gli oggetti…, altro non è che ciò che riluce dall’entrata (ch’è grande tanto quanto la caverna stessa) ossia l’unica fonte di luce (visibile per “te”).  

Alias, le “ombre” di ciò che è! 

Cioè, sei in una versione del mondo ribaltata ad angolo giro (non lineare, sostanziale), da chiunque se ne approfitta da “a monte”. D+: se la caverna ha una entrata grande quanto la caverna stessa, è a “cielo aperto” = la caverna simula anche ogni “panoramica”, ossia, sembra contornata da una sorta di “schermo digitale”, sul/nel quale può essere ri-prodotto qualsiasi tipo di scenario “teatrale”. 

Ma, ovviamente, “sai” ciò che ti hanno messo in testa, motivo per cui… la “tecnologia” è sempre e solo “moderna” = ? 

La “modernità” è (in) uno stato ele-mentale, nel senso che per chiunque, in ogni “abitudine temporale”, tutto risuona sempre di “moderno”. Per un antico romano, era tutto “moderno”. Così come per un antico persiano, egizio, sumero, uomo primitivo, etc. In 2001 Odissea nello Spazio, quelle scimmie che iniziano a brandire lunghe ossa per “menare il prossimo”, sono “moderne”

Questo significa che qualcuno può rifuggire la “modernità”, tuttavia, la medesima condizione è applicata (è “disponibile”) potenzialmente alla interna comunità, di volta in volta (sempre). Essere “moderno” significa, nella sostanza, esistere, sopravvivere, esserci, etc. proprio in tale “momento” che, per la Verità, scorre come lungo un piano inclinato dalle d l’oro “idee”, da cui la ragione fondamentale e tutto quello che ne consegue. Quindi, la “caverna” allo stesso modo è sempre “moderna”; anche se sei con-vinto di abitare nella “tua” comoda casa “alla moda”. 

Nulla è mutato nella sostanza, da “Platone”, ch'è la Verità!


D-avanti, che c'è posto

L’AntiSistema è, c’è; però, x “te” (qua, così), non esiste anche se c’è. Ove, “luce differisce da lume: luce è ciò che illumina; lume lo splendore tramandato (ma spesso li confondono)…”.
Da “etimo”.
Già. Un po’ come “luce e ombra”. Ovvero, come “diretta e differita”, “s-oggetti e proiezioni relative”, etc. Un corpo fisico, illuminato da luce, proietta ombre. Ergo, le ombre sono proiezioni tanto quanto la luce. Ed il corpo può proiettare “luce”. Analizzando l’ombra si svela il corpo, che si rivela mediante la luce o il proiettare le ombre. Come in un circolo chiuso che, ad ogni evenienza, deve essere sempre considerato, non tanto quanto qualcosa a sé, bensì, come qualcosa che viene “proiettato” da chi non esiste; c’è (in quanto a grande emanazione di Sé nel relativo-assoluto AntiSistema o “piano di espansione del proprio scopo-idee”).

Il muro e le catene simboleggiano i limiti imposti dall'ignoranza e dai pregiudizi, che impediscono agli individui di cercare la verità. Per Platone, il cammino del prigioniero verso la luce rappresenta il processo educativo e filosofico che ogni essere umano dovrebbe compiere

Tali “limiti imposti dall’ignoranza e dai pregiudizi…”, non sono altro che l’è-voluto (l’oro). Altro che “ignoranza e pregiudizio”. 

Il “limite” sta tutto nel non accorgersi sostanzialmente di ciò che (ti) è già successo, tanto è vero che… continua a succedere ma “niente”, alias, va da sé (qua, così). 


Le falene (e non solo) ruotano come impazzite attorno alla “luce”, non rendendosi conto (come mosca che sbatte continuamente sul vetro della parte di finestra chiusa, ignorando l’altra metà, aperta) che è un ap-punto una raccolta artificiale. 

Luce o calore? , in estate il calore sovrabbonda, motivo per cui è proprio di una sorta di “paralisi dei sensi” che si tratta. Quegli esseri “non capiscono più niente”, abbagliati in quel modo, come animali che di notte attraversano la strada, bloccandosi come in un incubo, non appena una vettura con fari accecanti ne paralizza ogni senso, con il risultato che il giorno dopo li trovi spiaccicati lungo l’asfalto della medesima via. 

Folgorati sulla strada perOltre.

Tutti questi “drammi”, (ti) raccontano indissolubilmente dell’unico atto del dramma sempre in corso d’opera (qua, così): del “tuo” canto del cigno continuo. Come in una sorta di replay che ti vede personaggio principale nella “tua” vita AntiSistemica, che manco passi in attenta rassegna, tanto sei sempre pre-occupato a “salvarti la vita”, mentre muori continuamente ma, aitè, ogni abitudine ti si attacca dentro e, poi, “puoi perdere anche il pelo, ma il vizio ti rimane” soprattutto se non te ne accorgi nella sostanza, lasciando libero di agire ciò che continua, essendo già successo. 

Amen-Ra!

Ora, con “in testa” la mappa di Ante Omnia (link), si prosegua…

Secondo Platone l'Iperuranio è quella zona al di là del cielo (da cui il nome) dove risiedono le idee. Dunque l'iperuranio è quel mondo oltre la volta celeste che è sempre esistito in cui vi sono le idee immutabili e perfette, raggiungibile solo dall'intelletto, non tangibile dagli enti terreni e corruttibili…

“Balle!...”. Meglio: è tutto in “codice”, rivelato; alias, tutto va auto decodificato nella sostanza, mediante l’atteggiamento del “Fare…” o frattale espanso, da cui l’analogia frattale (è) espansa (come Lux o Verità).
Intanto, ti dicono che:

non esiste ma c’è (rivelazione)
una
zona al di là del cielo… (l’Oltre)
dove risiedono le idee... (ergo, le decisioni, ovvero, dove abitano l’oro).

Quel mondo oltre la volta celeste che è sempre esistito… (ma x “te” nada de nada).

Temperatura e... prezzo



L'uscita dalla caverna simboleggia il passaggio dal mondo delle apparenze al mondo delle idee, il luogo in cui risiede la verità… (ecco che le idee sono congiunte alla Verità, dal momento in cui chi decide lo “Fa…” per “te” e, di conseguenza, le l’oro decisioni diventano la “tua” logorante realtà AntiSistemica, che ti sciroppi alla grande, costantemente, ignorando assolutamente il “disegno più grande, profondo, specifico, sostanziale, etc.” che ti ha ma “niente”). 

Luce: bagliore, in “cielo”.
Lume: lampada, sul “comodino”.

Dunque, quello che ti si è “spento” è proprio il “lume della ragione”, come se fossi costantemente... abbagliato o illuminato. Anzi, è proprio quello che risplende, ma alla luce di un fuoco fatuo che t’illumina d’immenso, salvo lasciarti costantemente in preda alle “tue” ombre, che palesi auto proiettandole ovunque, manco fossi un “sole nero”. 

Hai presente quando metti un panno per smorzare la luce troppo forte della lampada, a fianco del letto, magari quando vuoi un po’ di luce ma non troppa poiché ti dà fastidio? Ecco

Questi sei proprio “te” (qua, così). Lux Obnubilata! Hombre...

Candrasūryapradīpa… sanscrito: “splendore della Luna e del Sole”… 

L’una… risplende di luce altrui, proiettando “ombre”.
Il sol che emana splendore è posto all’ingresso della “caverna”, come fuoco mediante cui fare “focus” in maniera del tutto esposta alle ombre.

A questo punto dalle sopracciglia del Buddha si sprigiona una luce… che illumina i diciottomila mondi ad Oriente, raggiungendo i territori celestiali come gli inferi. Questo consente, ai monaci e agli altri esseri convenuti all'assemblea di Gṛdhrakūṭa, di vedere i Buddha e gli esseri di quei mondi attivarsi in azioni religiose

Bah. Attenzionati:

diciottomila mondi… (Oltre ad ogni apparenza o “luce” o ombra AntiSistemica)
ad Oriente… (ove si sol-leva l’astro che risplende all’interno della “caverna”, proiettando sulle “pareti” l’idea del firmamento, del cielo, di tutto ciò che “sai”, etc.)
raggiungendo i territori celestiali come gli inferi… (uhm; unendo, collegando sia gli uni che gli altri, oppure, i territori celestiali sono gli inferi) 

vedere i Buddha e gli esseri di quei mondi attivarsi in azioni religiose… (quando li vedi mentre azionano le leve).

Del resto, c’è un Buddhismo Hīnayāna (Piccolo Veicolo) e un Buddhismo Mahāyāna (Grande Veicolo)… = gli “utenti” possono pene-n-trare (qua, così)! 

3, 2, 1… “cont®atto”. 

Che mi… hai “firmato”, per essere nell’AntiSistema. Sei solamente schiavo? O sei solamente artificiale e dunque schiavo? O sei stato “rapito” e (qua, così) sei schiavo? Oppure, sei venuto nell’AntiSistema e ne sei diventato schiavo? È “uguale”, ma nella sostanza, nel senso che se sei schiavo, lo sei e basta!

Primo; perché l’entità “sionista” è libera di fare tutto quello che vuole, in barba allo mondo intiero? Secondo; perché sei un “uomo libero”, se ti consideri diverso rispetto al “mondo passato”, in cui c’era la schiavitù? Il “fra virgolette” deve essere tenuto ovviamente in seria considerazione, altrimenti il significato va a farsi “benedire”.

Uomo “libero”: link.

Ma te pare? Fanno filosofia con il culo degli altri!

Convenzionalmente, si fa iniziare il calendario massonico dalla creazione nel mondo (anno di Vera luce = V:.L:.). Tale creazione viene ipotizzata avvenuta 4000 anni prima della nascita di Cristo all’era del bronzo periodo in cui l’Umanità ha creato un metallo non esistente in natura. Alla data attuale dell’Era Volgare (E:.V:.), vanno aggiunti quindi 4000 anni. Es: l’anno 2015 era volgare, corrisponde al 6015 Anno di Vera Luce…
Link

Dunque:

l’anno di “vera luce” viene… ipotizzato! Lerrisate. E, poi, 4000 anni tondi tondi. Wow

“Facciamo cifra tonda”.
“Sono sette chili; lascio?...”.

VL = Anno di Vera Luce; dopo i “minuti veri”, la solita “propaganda” non importa se al maschile o al femminile (e, viste le “donne” che sono attualmente al comando di un sacco di organizzazioni inter-nazionali portanti, sono riuscite ad essere anche peggiori degli uomini).
Mentre, nelle “news” vanno in onda le solite minchiate pro Paese 404.  

Ergo:
ecco chi siete veramente! Globalisti (sottodomino).

Nonostante tutto questo fiato:

alcuni dei prerequisiti che caratterizzano una donna che aspira a diventare massone sono:
interrogarsi sulla scala dei valori della propria esistenza, e sulla sua comprensione del mondo e degli aspetti che riguardano la vita individuale e collettiva;
desiderio di conoscenza e miglioramento di sè;
saper ascoltare e disporsi al dialogo, e al confronto con opinioni diverse dalla propria;
rispettare tutte le idee e accogliere discussioni costruttive;
impegnarsi nello studio di temi simbolici, filosofici e sociali, mantenendo politica e religione in ambito privato…
Link

Le pagliacce.

Perchè un’Obbedienza femminile?
Per poter condividere tra donne le nostre riflessioni e i nostri interrogativi; per poter prendere pienamente coscienza della nostra identità femminile e del nostro ruolo di donne nel mondo. Siamo convinte che la ritualità debba essere mono-genere il che non esclude incontri, collaborazioni e scambi culturali con le Obbedienze maschili o miste…
Link

Obbedienza = condizione propria dello “uomo libero” (qua, così).
Siamo convinte che… il che non esclude… (e sticazzi). 

Con-vinte loro (vita l’oro).

Un’organizzazione fraterna che unisce donne di diverse età, professioni e formazione culturale, nel nome dei valori di libertà, uguaglianza, fraternità e progresso, uniti a tolleranza, rispetto, amore. La nostra istituzione si impegna a promuovere il miglioramento personale, la capacità femminile di autodeterminarsi e il sostegno reciproco attraverso la sorellanza forte dei valori etici e morali condivisi…
Link

Pensa:

una fraterna… “sorellanza”. A ridicole!

“L’uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo…”.
Giordano Bruno

Il Bruno, fatto arrosto secoli fa (e quindi oggi “non vale”), te lo riportano in ogni salsa, manco fosse stato fatto “santo”. Ma, per SPS, tale affermazione vale in tal modo:

libero anche qui in questo mondo… = non esiste ma c’è, or dunque, l’Oltre!

Ok? Ci sei? Ti trovi

Se fosse un gioco di ruolo, Bruno ti starebbe dicendo che “al di là”, ove sei connesso a “te” (qua, così), sei libero (o forse sempre “libero”), mentre (qua, così) non lo sei, poiché alle prese con il “giogo”.

Il primo marzo inizia l'anno massonico e il Goi celebra anche la Giornata della Fierezza… La massoneria sostiene di promuovere le terne di forza, saggezza e bellezza, nonché di fratellanza, libertà e armonia al fine di generare ed esportare lo spirito filantropico. La massoneria promuove tra i suoi aderenti la ricerca incessante della verità per realizzare la fratellanza universale del genere umano…

Wow. E, di grazia, in che modo?

Rivolgere la dovuta riverenza al vostro Maestro, ai Sorveglianti, ai Compagni e inducendo questi al rispetto
Link

Uhm. Ma che bella gerarchia y controllo:

Maestro
Sorveglianti
Compagni… (indotti al rispetto!).

Vedi(ti), poi, questa compagnia di immondi, che razza di “mix” sprigiona (qua, così): 

ognuno inneggia alla vera luce” (quella che li unisce ma deve essere rivelato)
il cristiano ama la vera Luce... (ma, voi, siete cattolici!).

La totale incompatibilità tra l'essere cattolici e l'adesione alla massoneria, il presidente della Pontificia Accademia di Teologia la mette in evidenza sottolineando che “all'interno della massoneria si sviluppano trame di potere occulto che sono in contraddizione con l'agire cristiano…”…
Il presidente della Pontificia Accademia di Teologia in un’intervista ai media vaticani ribadisce i motivi dell’incompatibilità tra fede cattolica e pensiero massonico: “la nostra idea di Dio non è dettata dalla ragione umana ma dalla Rivelazione. Distanti anche sul significato profondo di fraternità e carità…”. I fedeli che si iscrivono alle logge sono in stato di peccato grave: non possono accedere alla comunione…
Link

Senza parole!

Il cattolicesimo, che ha parassitato il cristianesimo, ed ora è parassitato a sua volta, afferma che la massoneria è “sozza”. 

All'interno della massoneria si sviluppano trame di potere occulto che sono in contraddizione con l'agire cristiano (ma, voi, siete cattolici, non cristiani; e di “trame di potere occulto” ne siete irti).
La nostra idea di Dio non è dettata dalla ragione umana ma dalla Rivelazione (certo: dalla rivelazione, di sicuro).
Distanti anche sul significato profondo di fraternità e carità… (infatti, le chiese tutte chiuse e la Caritas che chiedeva il green pass anche ai “barboni”, parlano chiaro).

Sì, “il peccato è grave…”. Avete diviso laggente anche sui temi assoluti. Una vergona at-tira l’altra! Mentre per quanto concerne la massoneria, … il tam-tam è sempre lo stesso, nella sostanza o nella “giungla”.

Era il funesto 2021-“2012” (9 settembre), alle prese con le “leggi razziali”.
Massoneria e Covid: Grande Oriente e Gran Loggia, “avanti con vaccini e green pass…”.
Interviste ai gran maestri Stefano Bisi e Luciano Romoli.
Avanti con i vaccini e con l’obbligo di green pass. È questa la posizione, sulla lotta al Covid, che accomuna la massoneria italiana, dal Grande Oriente alla Gran Loggia d’Italia. Si entra in loggia solo con il green pass, che noi abbiamo stabilito come obbligatorio; la stessa prescrizione varrà ovviamente per l’evento che terremo nei giorni 1 e 2 ottobre al PalaCongressi di Rimini per il tradizionale raduno annuale della gran loggia, cui parteciperanno circa 2.500 persone...”. È quanto riferisce all’AdnKronos il gran maestro Stefano Bisi alla guida del Grande Oriente d’Italia, l’organizzazione della massoneria più rappresentativa. “Per cui – spiega ancora Bisi – da noi si entra solo se si è vaccinati, o con il tampone nelle 48 ore precedenti o se si è guariti dal Covid. E per entrare si dovranno superare tre passaggi per tre controlli: fuori dalla sede per mostrare il green pass con il documento di identità personale, all’ingresso per la misurazione della temperatura corporea, al varco con la lettura ottica del QrCode specifico per l’evento. E l’intero staff addetto all’organizzazione e all’accoglienza degli accreditati è vaccinato con doppia dose...”. Evento che avrà per titolo “Fratelli in viaggio per riveder le stelle”, preceduto dalle celebrazioni del 20 settembre, ricorrenza della breccia di Porta Pia con la presa di Roma e la fine dello Stato Pontificio, il cui manifesto recita “Libertà è responsabilità”, dove “la parola da sottolineare è il verbo, perché la libertà presuppone appunto che sia affiancata dalla responsabilità. Anche in questa epoca contrassegnata dalla pandemia per il Covid: io sono vaccinato e come me lo è la gran parte dei miei fratelli massonici...”, sottolinea il gran maestro del Grande Oriente. “Il vaccino è l’unica arma che possa riuscire, se non a debellare, quanto meno a contenere il Covid e la diffusione di eventuali e successive varianti del virus: non vedo altre strade percorribili, almeno al momento, per poter tornare a quella che ora possiamo definire come vita normale...”. È quanto afferma all’Adnkronos Luciano Romoli gran maestro venerabile della Gran Loggia d’Italia. “La Gran Loggia si muove nel perimetro della norma, che tutti noi presumiamo nasca da considerazioni di carattere medico e scientifico. Tutte le nostre riunioni e cerimonie vengono fatte con obbligo di green pass o di tampone e nel pieno e convinto rispetto di ogni prescrizione...”, tiene a sottolineare Romoli, ricordando che le attività delle logge massoniche “rientrano in quelle dei centri culturali...”. Con l’equinozio di autunno del 18 settembre, inizieranno contemporaneamente le cerimonie ufficiali in ambito regionale della Gran Loggia, “che terremo nel totale rispetto di tutte le leggi e anche dei consigli dei bravi medici. E fra i nostri affiliati – riferisce il gran maestro venerabile – prevalgono di gran lunga i vaccinati, nella convinzione che più ci si vaccina più si restringe l’area di rischio…”.
Link

O quante “belle parole”! Come tante “balle colorate in cielo”. Per chi non ha occhi per vedere, né… sentire, figuriamoci per sostanziare. Ah

La paura di morire che r-ac-coglie tutti quanti (qua, così). 

Anche i più “illuminati” da tale ferma “ombra”. Qualcosa che fa giustizia, però, di ogni fanfaronata. I migliori moniti gettati al vento di..., non appena spira una “pandemia”. Non che prima fossero indistinguibili dalla menzogna, però… dal “2020” in poi, bah

Devi essere proprio “scemato” per non rendertene conto, quando diventa persino logico.

“Giornale di bordo del Capitano, data astrale 1312.4. L'impossibile è successo. Abbiamo raccolto un segnale d'emergenza, il messaggio di pericolo di una navicella scomparsa oltre due secoli fa…”. 
Capitano Kirk

Avverti pure “Sherlock” che, in-vece, elimina proprio ed in primis, lo “impossibile”. 

“Fai…” luce!



  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3978
prospettivavita@gmail.com


lunedì 23 giugno 2025

Tutto è uno.


Lux Obnubilata

Più che “dove” (essendo dapper-tutto), da quando

Quando, è già successo: (da) quando è tutto (in) gerarchia. Molto logico, persino. Ti occorre essere, forse, “laureato” per…? No. L’intelligenza è nativa. Non la acquisti a “scuola”. Non si compra. Al limite, la puoi s-vendere (qua, così). La puoi “perdere”, nell’AntiSistema. 

Che è diverso dal non averla. Ok?

Come se fosse un “vuoto a rendere”, in cambio de che, però. Del “nulla”. Ricordi? Perline colorate e specchietti (per le non solo allodole) in cambio di… preziosi (la “anima”, la sostanza, il valore aggiunto, etc. dei “nativi” = le “abitudini-tradizione-conoscenza” natie, in cambio dello s-vuoto ap-portato dalla “Corona”). 

Son sempre i nativi che affermavano, quando qualcuno voleva scattare una fotografia, che era l’anima ad essere imprigionata e/o portata via, mediante quello “scatto”. Non a caso, la schiavitù colpì anche quelle zone. La Verità agisce in ogni modo, nell’unico modo im-possibile (potenziale) = facendo “surf” attraverso/mediante, tutto, anche quando “tutto”. 
Ove:

inflazione = tassa.
invecchiamento = malattia.
tempo = abitudine.

Auto decodifica sostanziale frattale espansa (la Verità).

Il tutto in un sol, unico, algoritmo (programm-azione o scopo, da cui l’assoluto interesse e direzionamento di fondo lungo il verso della corrente del/nel canale artificiale AntiSistemico o il design, applicato da l’oro, che riveste, rivela, la relativa Terra).

La primavera araba ha dato l'avvio a una nuova fase di quel processo di “estinzione archeologica di massa” - per usare l'espressione dell'archeologo Alexander H. Joffe - che sembra contraddistinguere il secolo XXI (e che, è necessario ricordarlo, ha registrato il suo funesto esordio con il saccheggio del Museo Archeologico di Baghdad durante l'invasione del 2003). Si tratta di un capitolo di storia appena aperto, di cui è difficile prevedere sviluppi ed esiti futuri…
Archeo – dicembre 2012

Era il “2012” e certe cose (te) le scrivevano ancora.

L’ennesima “rivoluzione” de noantri. Qualcosa che lo “11 settembre 2001” ha accelerato, spalancando la “porta”; come ne’ “L’attacco dei giganti” le possenti mura furono “bucate” dai calci del giga-gigante (come un assalto al castello di vecchio stampo, alias, quando sei perfettamente localizzato e quindi attaccabile senza ombra di dubbio). 




Quando il “Signore” era nel castello, dimostrava il proprio “tallone di Achille”. Motivo per cui, la strategia è cambiata sostanzialmente. Anche se, chi era ancora nei castelli, non era di certo l’eco-dominante (l’oro), bensì, sottodomino ad immagine e somiglianza che, di conseguenza, hanno cambiato strategia adottando appunto quella ecodominante (ovviamente, inconsciamente, senza averne conoscenza ma limitandosi a rifletterne compresenza, portata e scopo). La vera “fuga” ecodominante avvenne quando ritornarono Oltre, dopo aver camminato fra gli uomini e aver edificato ogni maestosità del “tempo antico”, scambiato per l’opera di chi è rimasto fra queste “quattro mura”. Sigh! Che livello di “cecità (sostanziale)” è (stato) intercalato (qua, così). Qualcosa che stende un impietoso velo, offendendo qualsiasi livello o grado di intelligenza, arguzia, sentire, capire, sostanziare, etc. etc. etc

Proprio non ci sei, “te” (qua, così):
“esisti, dunque pensi e quindi sei?”. 

Wow; come sei (stato) auto demolito nell’AntiSistema. Lasciato come gli avanzi del “fiero pasto”; “te” che sei “il beato invitato alla cena del Signore…”

belato te” (qua, così). 

L’agnello sacrificale. Il gregge che fa? Bela. No? Sei proprio una “bela” pecora, alias, laggente non solo Smith. Nell’AntiSistema, va da sé, tutto è uno = tutto è l’oro! Potenzialmente, per sempre = sino a quando sopravvivi “te”, in-vece che esserci Te.


A partire dall'VIII secolo a. C. la struttura politica nel cui ambito i greci erano vissuti e avevano sviluppato la loro civiltà era stata quella della città-Stato, e fino al 400 tale sistema politico si era dimostrato, nel complesso, soddisfacente. La circostanza che la lealtà comunitaria fosse una sua esigenza vitale amalgamava le istituzioni e le tendenze religiose, sociali e politiche dei cittadini in una unità che ne attutiva i contrasti. La polis incanalava e favoriva l'arte e la letteratura greca. In parte tale successo fu reso possibile dal fatto che la Grecia era ancora un paese semplice. Le città-Stato non erano troppo vicine le une alle altre e, sebbene autonome, sapevano mettere da parte le loro differenze individuali nel momento del pericolo, così come era avvenuto al tempo delle guerre persiane. Quando il sistema politico greco era ancora in fase di consolidamento, l'Egeo non era minacciato da pericoli esterni e, al tempo dell'invasione persiana, i greci erano ancora abbastanza forti da poter respingere il Gran Re. I dissensi e le spaccature interne erano state mitigate normalmente con la colonizzazione, con i migliora- menti economici che ne erano risultati per la madrepatria e con il tradizionale spirito di lealtà verso i fini comuni…
Storia del mondo antico - Chester G. Starr

, la “ricetta” sembra sempre la stessa (finché regge). Nella sostanza, il mutar d’intensità non rende diversa la consueta strategia: quella che funziona sino a quando lo deve “Fare…”. Ossia?

Il grande filosofo Aristotele, guardando retrospettivamente a questi avvenimenti, osservava che gli spartani “crollarono non appena ebbero conquistato l'impero. Essi non sapevano destreggiarsi in tempo di pace, perché la disciplina nella quale erano meglio addestrati era quella della guerra…”.
Storia del mondo antico - Chester G. Starr

La “scia” di imperi che si sono auto succeduti, a livello di “storia (deviata)”, nell’AntiSistema, è-voluta! Qualcosa che continuamente “ri-cicla”, spazza via ogni dubbio relativamente al sostanziale essere un unico impero (l’oro) che non esiste anche se c’è. Ovvio: gli individui che, ogni volta, vivono sulla propria pelle gli sconvolgimenti, sono la prova com-provata di ciò che continua a succedere. Però, a “tempo debito”, saranno come al solito gli “studiosi” a ri/de-scrivere ogni singolo episodio, in maniera tale da incarnare la figura dei bastioni oramai de-materializzati ad hoc, proprio in tal senso: non esiste-Re; c’è! 

Laggente è tale poiché sottoposta continuamente a Re-Seth (qua, così). Thanos preferisce “un universo grato per quello che ha…”; mentre quello che ha “perduto”, ogni volta, viene slavato via opportunamente. Un po’ come avere sempre mal di stomaco per quello che succede e, quindi, far finta di niente al fine di “smettere di soffrire”. Uhm

Mors tua, vita mea… 

Ignorare è valido quando non si dimentica essenzialmente e, dunque, ci si prepara ad arte, ben sapendo. Mentre, ignorare è dimenticare allorquando “niente”: hai sempre e solo in mente “diritti e doveri” di/in questa società (l’oro) x “te” (qua, così). Se “Sparta”, non appena conquista l’impero, crolla… altri si comportarono diversamente (in un’altra parte del Re-Amen)…

Se la nascita relativamente tarda della civiltà Maya è spettacolare, la sua scomparsa lo è ancora di più. Nell'anno 830 d.C., dopo cinque-seicento anni di intensa attività, i centri principali vennero abbandonati alla giungla e all'opera del tempo. Di tutti gli enigmi che ci pongono i Maya, questo sembra essere il più grande. Per quanto ci si sia sforzati di ipotizzare rivoluzioni interne, siccità, carestie, pestilenze, quali cause dell'abbandono dei grandi centri, non c'è la prova definitiva di nessuna di queste teorie. Resta la possibilità, per quanto sbalorditiva possa apparire al nostro modo di pensare, che i Maya abbiano consapevolmente abbandonato la loro civiltà una volta giunta al suo apice. Se così fosse, dovremmo chiederci il perchè…
Il fattore Maya (La via al di là della tecnologia) – Josè Arguelles

Ergo:

per quanto sbalorditiva possa apparire al nostro modo di pensare… i Maya abbiano consapevolmente abbandonato la loro civiltà una volta giunta al suo apice
gli spartani… crollarono non appena ebbero conquistato l'impero

Gli uni “abbandonarono”. Gli altri “crollarono”. Uhm. La Verità sembra proprio “farti persino capire” le diverse modalità in atto, nell’AntiSistema = l’oro Vs “te”.
Chi “abbandona” al-fine di evitare il proprio “crollo”, la sa lunga relativamente allo scopo dell’AntiSistema = favorire unilateralmente chi non esiste; c’è. Ora, o i Maya erano una p-arte di l’oro (“utenti”), oppure è la Verità che te li “di-segna”. Ma, di certo, l’atteggiamento non è assolutamente casuale (del resto, “Dio non gioca a dadi…”). No

Costruire per distruggere è questa feroce ed affermata “ciclicità”, ove “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma…” e quindi vaffanculo! Cosa si “trasforma” (qua, così)? Tutto ciò che “serve” l’oro. Ad eccezione proprio di l’oro che sono sempre in “diretta” quindi l’evoluzione è utile, lato l’oro, sostanzialmente. L’oro sono quelli che autenticamente progrediscono, rimanendo nei secoli, semper fidelis (a se stessi). 

Alias, senza alcun intermezzo altrui a rompere le uova nel paniere. Diversamente, in-vece, va sempre a “te” (qua, dentro, così). Ci sei? La “tua” è sempre differita. La l’oro altresì, è la diretta! L’oro decidono, mentre “te” scegli sempre fra…

Alias, cos’è la “morte”?

Così si arriva alle stelle…” dice Apollo nell’Eneide ad Ascanio, il figlio di Enea, per incoraggiarlo a guardare in alto, a mirare a obiettivi importanti, a non farsi piegare dai nemici o dalle difficoltà…
Tempora mutantur, nos et mutamur in illis…; “i tempi cambiano e noi con loro...”…

Naútes.
Posso chiamarti così?
In greco antico significava “navigante”…

“Siamo gli unici, tra gli animali, a essere consapevoli della limitatezza della vita: ed è proprio questa consapevolezza la nostra forza, perché ci permette di vivere a pieno tutto quello che facciamo, dando valore a ogni singolo momento della nostra breve apparizione sulla Terra…”
Daniele Coluzzi

Ma pensa, Te! 

La limitatezza della vita… = è proprio questa consapevolezza la nostra forza…
Come no. Infatti, ogni volta te tocca de morì, nella paura, in solitudine, nella sofferenza, etc. In tutto quello che ti auto cancella la memoria, usual-mente (qua, così). Come (in) un processo di fabbrica(zione) ove, “dopo alcuni anni”, s-cade la “garanzia”. 

Sempre Re-Seth!
Lo stesso motivo imperante per cui:
gli imperi devono de-cadere, ogni volta (per preservare il l'oro).

“Così si arriva alle stelle…”? Proprio no. Orsù, perché “devi” morire? Perché lo ritieni “l’unica cosa giusta al mondo”! Wow. E perché dopo una vita “stressante”, proprio non ce la fai più, ergo, te lo auguri di morire. 

Indi, muori perché sei nell’AntiSistema = è pre-visto che…

Dunque, lo “invecchiamento” è una “malattia”. Un programma. L’è-voluto!

Ma per non procedere ulteriormente senza risultati, bisogna sapere che generalmente la Pietra Filosofale non è nient'altro che l'umido radicale degli elementi che si trova espanso per mezzo di essi ed unito nella loro pietra, costretto e insozzato da tutti gli elementi estranei. Per cui, non v'è meraviglia se possa resistere a cose di tal fatta, dal momento che si sa per certo che la vita degli animali, dei vegetali e dei minerali consiste nel loro umido radicale e ciò è di indubbia certezza e nessuno mai potrà negarlo. Infatti, qualora qualcuno possegga dell'olio riserbato nella propria casa da versare nella lampada, chi sarà così stolto da ritenere che tale lampada possa estinguersi per mancanza di olio, che è l'esca per alimentare il suo fuoco; e qualora l'affievolimento della luce derivi dalla mancanza dell'olio, certamente ritornerà la precedente luce dopo che sia stato aggiunto dell'olio. Seguendo un ragionamento simile, la nostra vita consiste nel nostro umido radicale; il piccolo fuoco si trasmette in esso ed è da esso trattenuto consumato questo umido, quella luce vitale fuggirà libera da vincoli. Perciò mediante la nutrizione la natura ha come compito quello di rigenerare l'umido…
Lux Obnubilata - Crassellame

Ecco la coltivazione intensiva (qua, così). Ed il controllo. Financo, la sostanza, però! Vai alla “IA”, ora…

AI Overview
“Umido radicale” in italiano può avere due significati principali, a seconda del contesto: asfissia radicale (in ambito agronomico) o umido radicale (in senso più ampio, legato alla teoria dei quattro umori). 
1. Asfissia radicale (o ristagno idrico): 
in questo contesto, “umido radicale” si riferisce al fenomeno del terreno eccessivamente bagnato, in cui l'acqua occupa gli spazi normalmente occupati dall'aria, impedendo alle radici delle piante di respirare correttamente. Questo può portare a: 
Marcimento delle radici: le radici, private dell'ossigeno, possono marcire, indebolendo la pianta. 
Vulnerabilità ai parassiti: piante indebolite sono più suscettibili agli attacchi di funghi e altri parassiti. 
Alterazioni nei processi nutritivi: il ristagno idrico può influenzare negativamente l'assorbimento di nutrienti da parte delle radici. 
Degradazione del terreno: il ristagno prolungato può portare alla perdita di struttura del terreno. 
2. Umido radicale (in riferimento alla teoria degli umori): 
in questo caso, “umido radicale” fa riferimento alla teoria medica antica (di derivazione galenica e ripresa da Avicenna) che vedeva l'organismo umano composto da quattro umori fondamentali (sangue, flemma, bile gialla e bile nera). L'umido radicale, in questa prospettiva, è considerato l'umore fondamentale su cui si basa la vita e che influenza la costituzione dell'individuo. Avicenna, ad esempio, lo utilizzava per spiegare malattie come le febbri e l'invecchiamento
In sintesi, “umido radicale” può indicare un problema di ristagno idrico nel terreno che danneggia le piante, oppure un concetto legato alla teoria degli umori che identifica l'umido fondamentale per la vita dell'organismo…

An-nota x bene:

Avicenna, ad esempio, lo utilizzava per spiegare malattie come le febbri e l'invecchiamento…

Ergo:

l’invecchiamento è una malattia (programmata).

E, cosa (ti) de-scriveva SPS, proprio nel seguente Bollettino.

Esperimento (esperienza): stare senza social (nella fattispecie il solo Telegram) per “x tempo”, formando un’abitudine alternativa o ritornando a quando non erano ancora presenti, almeno in tale f-orma digitale. 
Il malessere che provoca tale frequentazione, quando ossessiva (anche solamente seguendo la geopolitica, ad esempio, in un periodo storico particolarmente “a stiletto”, conficcato continuamente a livello di “stomaco e mente”) è una porta aperta alla/sulla “malattia” = l’auto pre-disposizione ad “offrirsi ad invecchiare”

quel “recipiente” in cui confluisce il malessere provocato socialmente, gerarchicamente, a cui l’individuo non può opporsi ritenendo l’intero processo del tutto “naturale y divino”. 

Del resto, (qua, così) “fan tutti”. 
E la “cesura (morte)” è un programma che va in onda ad ogni istante all’interno della “tua” vita AntiSistemica by… chi non esiste; c’è (qualcosa che assume le sembianze di un fantasma o di un sussurro o di una… ispirazione). Una co-i-spirazione, come ad esempio di una “banda criminale”: 
l’oro & co. Ok? Chi altri, Oltre a l’oro?
Ogni sottodomino, alias, chiunque potenzialmente vi aderisce. Cioè, ecco perché “Smith” è in ognuno, essendo ognuno “parte dell’equipaggio, parte della nave…”.

Ci sei? Vedi di esserci. Altrimenti, “niente”. 

Ci si ritorna su Lux Obnubilata. Oh, !


Obscured by Clouds (Fluido Rosa).

Che “colore” avrà lo “umido radicale”? 

Sogno un cimitero di campagna e io là
all'ombra di un ciliegio in fiore senza età
per riposare un poco, due o trecento anni
giusto per capir di più e placar gli affanni.
Sogno al mio risveglio di trovarti accanto
intatta con le stesse mutandine rosa
non più bandiera di un vivissimo tormento
ma solo l'ornamento di una bella sposa.
Ma che colore ha
una giornata uggiosa?
Ma che sapore ha
una vita mal spesa?...
Sogno di abbracciare un amico vero
che non voglia vendicarsi su di me di un suo momento amaro
e gente giusta che rifiuti d'esser preda
di facili entusiasmi e ideologie alla moda…
Sogno il mio Paese infine dignitoso (ma che colore ha?)
e un fiume con i pesci vivi a un'ora dalla casa (ma che colore ha?)
di non sognare la nuovissima Zelanda (ma che colore ha?)
per fuggire via da te, Brianza velenosa…
Una giornata uggiosa - Lucio Battisti 

Rete

Aristotele diceva che il bene supremo è la felicità, e forse di lui possiamo fidarci. Ma che cosa intendeva, più precisamente, quando per parlare di “felicità” utilizzava il termine eudaimonía? Questa parola è composta da daímon, “demone”, ed eu, “buono, bene”: la felicità è uno stato di grazia con il proprio demone interiore. Ognuno di noi, in effetti, ha una particolare virtù che lo caratterizza, una specifica capacità che lo anima e lo direziona: quando siamo in accordo con essa, con il nostro “demone”, e ci permettiamo di farla uscire allo scoperto, allora stiamo realizzando la felicità. Attenzione, però: avrai capito che per ottenere tutto questo devi prima ricercare te stesso e poi adoperarti affinché il tuo demone si esprima. Insomma, la felicità non è qualcosa che si ottiene passivamente, ma è prima di tutto attività… Cioè “l’eudaimonía è nell’attività che è conforme alla nostra virtù”…
Così si arriva alle stelle - Daniele Coluzzi

La felicità è uno stato di grazia con il proprio demone interiore… (con lo “utente” ed i diversi gradi di auto separazione che ne conseguono?). 

Uhm. Demone = ancora una volta, un... programma!

E, Te, quindi? Ricorda “Pinocchio”, sempre. A prescindere dall’essere “triste”, è la Verità. Anche se sei stato “generato e non creato”, … anche se sei stato “creato”, bah… ti puoi sempre “evolvere” = ritorna-Re a/in/con/da/per Te (qua, Te). 

Quando auto collimi, è Te che (t)esprimi!

Tutto il resto mandalo, anzi… lascialo, alla malora. Fallo crollare, dopo che ti sei levato di torno, essendoci come non sei mai stato (qua, così). 

Fai come quei “Maya”. Che aspetti? Il... successo, è già successo!



  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3977
prospettivavita@gmail.com


venerdì 20 giugno 2025

Algoritmo (4) - senza i social.


L’a-social(@).

Esperimento (esperienza): stare senza social (nella fattispecie il solo Telegram) per “x tempo”, formando un’abitudine alternativa o ritornando a quando non erano ancora presenti, almeno in tale f-orma digitale. 

Il malessere che provoca tale frequentazione, quando ossessiva (anche solamente seguendo la geopolitica, ad esempio, in un periodo storico particolarmente “a stiletto”, conficcato continuamente a livello di “stomaco e mente”) è una porta aperta alla/sulla “malattia” = l’auto pre-disposizione ad “offrirsi ad invecchiare”: 

quel “recipiente” in cui confluisce il malessere provocato socialmente, gerarchicamente, a cui l’individuo non può opporsi ritenendo l’intero processo del tutto “naturale y divino”. 

Del resto, (qua, così) “fan tutti”. 

E la “cesura (morte)” è un programma che va in onda ad ogni istante all’interno della “tua” vita AntiSistemica by… chi non esiste; c’è (qualcosa che assume le sembianze di un fantasma o di un sussurro o di una… ispirazione). Una co-i-spirazione, come ad esempio di una “banda criminale”: 

l’oro & co. Ok? Chi altri, Oltre a l’oro?

Ogni sottodomino, alias, chiunque potenzialmente vi aderisce. Cioè, ecco perché “Smith” è in ognuno, essendo ognuno “parte dell’equipaggio, parte della nave…”. Se vai con lo zoppo, che “Fai…”? Lo imiti. Lo segui. Lo ritieni un utile “campione”. Sì, però... se lo “zoppo” non esiste ma c’è, che ti succede? , tutto confluisce come per “gravità, rilievo”, mentre “te” non hai alcun riferimento fisico certo, ergo, il “robot” è una invenzione che deriva dall’imitazione a posteriori, di tale “fenomeno” assolutamente al di là della “tecnologia”, rientrando nell’ambito dello sfruttamento di ar-resi incapaci di intendere e volere (qua, così). 

Il “Modello Utility” è quella fase che caratterizza ogni “movimento”, avente la funzione di auto con-vincerti che “è cosa buona e giusta”. Salvo, poi, aumentare di “frequenza, intensità, effetto, sostanza” ma nella misura in cui è il processo, maturo poiché digerito, della “utilità” di…, ad inasprire la morsa, addivenendo “tangente (collimante)” con lo scopo sorgente (il d l’oro, non importa se inoltrato ed installato da qualsiasi sottodomino). 

Qualcosa che sembra (funziona) come il nominato “feudalesimo” di datata memoria. Attenzione:

quanto “dura” un ricordo, anche se esperienza comune, usualmente?

Bah; nel giro di “tre generazioni” (genitori, figli, figli dei figli), ad esempio ma causalmente, il “dialetto” è scomparso dall’uso e conoscenza comuni. Lo “italiano” ha preso il sopravvento, grazie a “scuola e media (le nuove abitudini)”. Allo stesso modo, quanto durerà ancora lo “italiano” alle prese con migranti, inglesismi y “Uè!”. Circa, “tre coorti” = genitori, figli, figli dei figli, a partire dal “fenomeno”, alias, uhm… diciamo dagli anni ’90. Dunque:

genitori = chi era tale dal 1990
figli = chi si è manifestato, in seguito (diciamo, chi è a cavallo dell’anno 2000)
figli dei figli = il seguito, già “habitué” (diciamo, chi si divincola dal 2020 in poi).

La cosiddetta “Agenda 2030”, già parallela rispetto a quella “2050”, non a caso punta a tali “annate” al fine di entrare pienamente in funzione o “finire (compiersi)”

L’algoritmo è sempre al lavoro! 

Anche se a “te” non importa, per ogni ragione del mondo. Perdere la memoria è perdere l’origine, per l’ennesima volta = ora sai come hanno sempre “Fatto…”! Questo è oro colato, per Te, che non attendi altro che… “te” compia il primo passo verso la “congiunzione”, piuttosto che continuare ad essere eclissato (qua, così) assolutamente s-cordato. 

Sei, (qua, così), in qualcosa che sembra come… etereo, tanto è suadente: guardare ma non toccare. Infatti, se SPS è l’unica fonte a continuamente riportarne contorno e sostanza, … un motivo portante deve pur esserci. 

Ti trovi?

Il chiacchiericcio sociale “moderno” è proprio quel “vivacchiare” che Steiner riporta a proposito della società “sedotta”, conquistata, da @-rimane: la continuazione o “incarnazione” dell’esse-Re già successo che, ovvio, continua a succedere se… sei sempre “te” a tirare la relativa (assoluta) “volata” (qua, così). Dunque, è “dalla padella alla brace”, in tale luogo comune, ove rosoli a bagnomaria ma “niente”. 

Qualcosa che fa a botte con il “tuo” auto ritenerti un essere “intelligente, superiore e divino”. Potenziale e Re-ale, son due tipi di focus diversi sostanzialmente, quando… l’intercisione è già calata come mannaia, andando a dividere il tuo potenziale dal l’oro = l’uno, che viene interrotto, mentre l’altro si realizza a pieno. 

Rilievo


Qualcuno che puoi sostanziare facendo leva sulla f-orma AntiSistemica del mondo intiero, essendo una totalità e non quel fumo negli occhi rappresentato dallo studio della solita “storia (deviata)”. 

Quando la Rivoluzione francese abolì il feudalesimo nel 1789 dietro la parola non c'era che una realtà fantasmatica (prova ad afferrare una farfalla che svolazza, o un pesciolino che ti nuota attorno alle gambe immerse nell’acqua: è il “pugno di mosche” che ti rimane in mano). 

Tanto Bloch quanto Ganshof distinsero un feudalesimo incipiente da un feudalesimo maturo: per il primo, la cesura va individuata alla metà dell'XI secolo; per il secondo, il feudalesimo maturo va dal X al XIII secolo. L'idea di una cesura è oggi generalmente accettata e posta intorno all'anno 1000 (la “cesura” = l’accelerazione, dal momento in cui il Modello Utility entra nella fase successiva o “matura”). 

Una “ferma” strategia d’assieme che, però, non esiste; c’è.
1000 non + 1000:
come, del resto, anche per “2020” non + 2000!

Nel senso stretto individuato da Ganshof, oggi favorito tra gli studiosi, la feudalità fu un fenomeno giuridico, consistente nei diversi istituti alla base dei rapporti tra due individui liberi, il signore e il suo vassallo, tra i quali vigevano reciprocamente doveri e prestazioni (obbedienza e servizio del vassallo verso il signore; protezione del signore verso il vassallo). Tali rapporti erano suggellati da riti pubblici, come l'omaggio, il giuramento, l'investitura...

Dunque, un mix tra il “pizzo e la protezione (in cambio del pizzo)”. 

Il consolidato! Il... temperamento.

Ossia, a livello sottodomino, qualcuno che ha messo a (ferro e) “fuoco” la propria intenzione di approfittarsi di “te”, Vs… “te”, a cui non resta(va) che auto “adattarsi” di conseguenza. Ergo, al solito (qua, così): “te” scegli sempre fra… 

Mentre, altro… decide sostanzialmente per tutti:
interpretando ad hoc qualsiasi “firma”.

L’emersione del Re non è casuale; il Re si manifesta quando c’è un Re-Ame(n): un Re-Amon. Cioè, se l’ecodominante (l’oro) non esiste ma c’è, il Re si trasforma in “democrazia”. Ecco che da quando l’oro sono ritornati Oltre, dai Re (i relativi riflessi post divide et impera) si è passati progressivamente a f-orme rivelate del potere, come appunto la “democrazia”. 

Tutto (ti) “parla”, se ci sei! Se sei Te. 

La Verità non si ferma mai, del resto, poiché funzione, funzionamento, funzionalità, etc. (non finzione, semmai finzione scenica = sostanza). Anche quando, “verità” = quando, sei “te” il riferimento principe, a cui si adegua rimanendo però sostanzialmente sempre la Verità!

I castelli, che presero a diffondersi in Europa a partire dal IX secolo… oltre ad avere funzione difensiva erano al centro dell'organizzazione giudiziaria e finanziaria (i “castelli” mettevano troppo al centro, esposti, i/il Re, motivo per cui la strategia cambiò, anche a livello sottodomino). 

Nota bene che all’epoca dei castelli, l’oro erano già Oltre la “tua” capacità visiva (qua, così). Questo di-mostra quanto sia in differita l’AntiSistema (la condizione di vita al suo interno, in termini di… riflessione) rispetto alla diretta (l’oro che ritornano Oltre, decidendo).

Inoltre, fa focus sulla Verità perennemente all’opera, nonostante il “ritardo” che fa capo a “te” e, di conseguenza, la Verità che muta opportunamente in “verità” = ecco il “ritardo” nell’edificazione del riflesso l’oro (qua, così) in termini di “fisica (fisico) materiale”. 

Ancora una volta, la dimostrazione che la Verità edifica anche concretamente la f-orma, andando a “creare”. Per questo, la manipolazione di Te, in “te”… si approfitta anche della Verità, che realizza tutto quanto rimanendo fedele alla propria funzione. Qualcuno, evidentemente, conosce molto bene questa legge I-Ambientale.

E di certo non sei “te” (qua, così). 

L'espressione feudal system (“sistema feudale”) fu coniata da Adam Smith nella Ricchezza delle nazioni (1776) per descrivere un sistema di sfruttamento dei contadini da parte dei signori che sfuggiva alle leggi di mercato; questa definizione fu ripresa da Karl Marx, che individuò nel feudalesimo uno specifico modo di produzione (wow; ecco che l’espressione che poi studierai, arriva dopo il fenomeno stesso studiato, ergo, la differita ti rende sempre più indifferente, nell’AntiSistema).

Adam Smith (che “cog-nome” a caso): un sistema di sfruttamento dei contadini da parte dei signori che… sfugge, alle leggi di mercato… = la legge di mercato pre-cedente.
Infatti:

Karl Marx… individuò nel feudalesimo uno specifico modo di produzione… (una “fase” produttiva costantemente all’interno - delle leggi - del mercato AntiSistemico).

Si possono “commerciare anime”? Uhm. Nella sostanza, sostanzialmente… sì!  Il concetto surrogato di “energia” te lo dà a vedere continuamente (qua, così).

La parola feudalesimo… fu inventata molto tempo dopo rispetto all'epoca che intende riassumere, così come il suo sinonimo, sistema feudale. Questa terminologia riflette una compattezza semantica in gran parte estranea alla realtà storica e sarebbe risultata incomprensibile agli stessi uomini del Medioevo (ecco la differita, incastonata nella diretta, dove “te” servi, rendi omaggio, ti prostituisci, scambi “tempo per lavoro”, invecchi, ti consumi, muori e vieni sostituito, etc. etc. etc.).

Qualcosa che ricorda l’officina di un meccanico, alle prese con macchine usurate, da riparare o spedire dallo sfasciacarrozze che, in seguito, venderà i rottami ad una industria di recupero, abile nel ridare f-orma a ciò che resta, miscelando con altre p-arti, riportando il prodotto nel mercato in termini di… ritorno sugli investimenti. Per ciò sei sempre “ir-riconoscibile”, ogni volta che ri-passi nel moto-Re di auto de-composizione l’oro x “te” (qua, così). 

Come... “s-coprire un nuovo continente”, nonostante questo fosse sempre stato “lì” = (qua, così). Logicamente, è una rivelazione. Il consueto Re-Seth, Amen-Ra, Amon-Re, qu-El Thot, ossia, q.b. (quanto basta) per… non inventarsi mai nulla di sostanzialmente nuovo, dato che è già successo e, “squadra che vince…” continua, ricorrendo a ciò che ha sempre funzionato (perché non lo dovrebbe più “Fare…”). No

Basta auto de-tenere Te, lasciando che sia “te” ad imperversare per lo mondo. 

Per asfissia o “ferma” abitudine, sempre (qua, così). 


Come organizzazione politica tipizzata, il feudalesimo consistette in un sistema ampiamente decentrato, in cui il sovrano, in cambio di omaggio personale, concedeva benevolmente a grandi signori suoi dipendenti (detti vassalli) immunità specifiche su territori, quindi l'esercizio di specifiche funzioni pubbliche… (il “sovrano” riconosce i “tuoi” diritti, anche in “democrazia”). 

Perché? Non si domandano mai queste “cose”. Si realizzano, sostanziando, arrivando al punto da Te. Nessuno ti dà La Risposta. Perché (qua, così) ognuno è sede di Agente non solo Smith. Ok? Laggente è “te”. E, “te” sei laggente

È a Te che ti devi rivolgere, ma se sei “te”, come puoi? 

Questo è l’incanto che non esiste; c’è.

“Gilbert Austin, professore di archeologia, viene a conoscenza della morte per suicidio di uno psicologo suo amico. Analizzando le sue carte postume, e seguendo tracce archeologiche in Turchia, si convincerà dell'esistenza di una pericolosa specie di esseri, parassiti del mondo mentale degli uomini, che mirano a ridurne le potenzialità evolutive…”.
I parassiti della mente - Colin Wilson

Chi “ti ha dato la sua mente”? Quando qualcuno “non ti riconosce”, cosa significa nella sostanza? Significa che sei “invecchiato” e basta? Cosa vedeva l’artefatto Don Juan by Castaneda? Dove sono gli autentici “confini del mondo”? Dove, di conseguenza, può abitare - persino fisicamente - chi non esiste; c’è. 

In Rocco Schiavone 6, i 3 amigos riescono a rintracciare il 4°: l’ex, annidato in un “paradiso”, distaccato dal mondo abituale, che si era ricostruito una vita, in parallelo, manco fosse un ancora più approfondito “fu” Mattia Pascal! Ergo, da qualche parte qualcuno può fisicamente esserci, strategicamente ad hoc. 

Non censito = ? Risultato

Per “te”, costui non esiste (anche se c’è). Perché no? Perché, si! Nascondersi “tra le fini dei mondi…” è… arte. Un po’ come quando, durante il cambio (sostituzione) “Lira/Euro”, venne fuori che non esistevano ma c’erano miliardi in Lire non dichiarati. Anche molto dopo il termine di conversione. Come una sorta di cassapanca a doppiofondo che ha un senso, essendoci uno scopo.

“Sì, sono preoccupato per la guerra…”.
Carlo Palermo

In questa seconda parte dell'intervista che si è tenuta nelle scorse settimane, Palermo torna a parlare del conflitto in Ucraina, ma anche della massoneria che in qualche maniera sta alimentando il conflitto spingendo per il continuo invio di armamenti. 
“Ci sono interessi di carattere trasversale massonico-internazionale, perseguiti per ottenere quella che definisco una spartizione del mondo. E la Nato, che nasce con la massoneria, concorre a questo. Se io fornisco una pistola a una persona che deve uccidere e che so che uccide io rispondo di concorso in omicidio. Se io do gli armamenti ad un Paese che le sta usando per fare la guerra io concorro alle attività di guerra. Questi sono i canoni stabiliti dal nostro codice penale… C’è un’attività svolta da una massoneria, quella dei Rosa Croce, che si definisce universale, che studia l’Apocalisse. Questo studio ha come oggetto una serie di ritualità che prevede l’ascesa dei massimi livelli del potere internazionale, riservata ai trentatreesimi gradi. E la documentazione sull’esistenza di questa massoneria è stata rinvenuta. Ed anche qui ci sono intrecci con la mafia e la massoneria che portano in Italia un progetto di unificazione della massoneria che mira agli interessi internazionali. Un tempo c’era la caduta del muro. Oggi il fine è l’eliminazione dell’ostacolo principale che è rappresentato dalla spiritualità dei valori che si contrappone al materialismo. Per questo nelle carte dei Rosa Croce si parla di unificare le religioni…”.

Certo; però, l’ecodominante è l’vnicvm che non viene mai tenuto in considerazione: la ragione fondamentale può mai rimanere fuori dal contesto che è andata creando? No. I sottodomino si spartiscono la torta, come le famiglie mafiose si spartiscono una città “amministrata legalmente dai poteri che conosci poiché sono registrati ufficialmente”. Ma, al di là del riflesso “mafioso, massonico, etc.” è l’ecodominante (l’oro) ad imperversare sostanzialmente. I sottodomino sono “solo” dei… “Bravi”, al-fine (qua, così). Le indagini si arenano prima della “Mafia”. Figurati, quindi, se... sino all’ecodominante! Ci sei?




Quando sono esausto… comincio a vedere le cose che mi circondano con una particolare intensità. Diana mi ha dato una saponetta da mettere in valigia ‒ del normale sapone verde, perché i motel ti danno quelle piccole saponette che ti sfuggono di mano sotto la doccia ‒ e quando sono andato a prenderla questa mattina mi sono dovuto fermare a guardarla. È difficile spiegare la sensazione che ho provato: non solo mi sembrava verde come un pezzo di malachite, ma pareva anche morbida, quasi sfocata, come se stesse cercando di espandersi. Visti in questi momenti, gli oggetti sembrano avere un’altra dimensione o senso: la consistenza, il colore, il profumo, il sapore… e qualcos’altro di ancora diverso. In un essere umano la si potrebbe chiamare personalità, o persino animaNon dobbiamo farci assorbire. Esiste una relazione semplicissima da capire tra la mente e l’ambiente che la circonda: l’ambiente ci trasporta come un fiume in piena, e la mente è un piccolo motore che può portare la barca a monte, o almeno consentirle di rimanere ferma nello stesso punto. Quando il motore funziona, l’uomo è fondamentalmente sano; se si ferma, non vale più di un pezzo di legno…”.
Il dio del labirinto – Colin Wilson


Molto bene, Wilson. Eri “prossimo a…”. Oppure, eri solamente un altro “utente”. Tuttavia, hai lasciato f-orme preziose da “investigare” nella sostanza:

esiste una relazione semplicissima da capire tra la mente e l’ambiente che la circonda…
l’ambiente ci trasporta come un fiume in piena, e la mente è un piccolo motore che può portare la barca a monte, o almeno consentirle di rimanere ferma nello stesso punto…
quando il motore funziona, l’uomo è fondamentalmente sano; se si ferma, non vale più di un pezzo di legno…


“Ora seguo avidamente tutti i suggerimenti che mi arrivano dalle coincidenze…”.
Colin Wilson

Ma va? Questo è un non solo “romanzo”, dato che in seguito, Wilson, approfondirà temi tutt’altro che “f-utili”. 

“Perché le stelle dovrebbero prendersi la briga di influenzare l’esistenza umana, che è sostanzialmente insignificante? Non sarebbe meglio lasciare tutto al caso?...”.
Helga Neisse – Colin Wilson

Questa ragazza, diciamo “immaginaria”, rispecchia un modello di “vita” auto imperante non solo all’epoca; è ciò che conduce alla auto distruzione, pre-vista, in quanto il modello “produttivo” si nutre ed alimenta “edifici” per così dire… poliedrici, che tendono a sfuggirti non tanto di mano, quanto… a nemmeno immaginarli. 

E questa ragazza, per così dire “s-fatta”, ne testimonia a pieno l’infernale risucchio (come quello della Mummia, con Tom Cruise lo “eletto”, che si alimenta con gli altri, lasciandoli svuotati ma ancora schiavi). 

Grazie “Helga”, per avere dimostrato che con il “suicidio”, gettandoti dall’alto, Neo è caduto ma non è morto, nel “programma di simulazione” in/di Matrix. Sì, è una frase quasi non sense, ma così del resto va questo mondo. Devi intravvederci “dentro”, piuttosto che “altro (il solito)”

Dopo aver letto qualche pagina, la sorpresa di leggere un “libro porno” è imbarazzante, tanto quanto essere in mezzo al pubblico, nudo. Come se il “prossimo” ne fosse al corrente. Che strano, questo sentirsi “osservato”.

Wilson è lo stesso autore di questo

Da... L’impronta di Atlantide (Il passato è il nostro futuro) – Colin Wilson

Usando la Sfinge come punto di partenza Wilson esplora il passato della razza umana, sviluppando l'idea che siano esistite delle civiltà evolute anche in periodi che noi definiremmo “preistorici”. Fa riferimento ad Atlantide menzionata da Platone nei suoi lavori. Il libro esplora la connessione tra astronomia e mitologia, giungendo alla conclusione che l'intuizione (conoscenza lunare) in contrapposizione con la conoscenza Solare (logica) ha guidato gli uomini di un altro tempo, che erano equamente validi mentalmente all'uomo moderno, ma in maniera diversa. Wilson cita a più riprese il libro “Il mulino di Amleto” di Giorgio De Santillana e pone la data di inizio della storia, molti millenni prima di quella attualmente considerata…
Da Atlantide alla Sfinge

Certo:

l'intuizione (conoscenza lunare)
in contrapposizione con la conoscenza Solare (logica)
ha guidato gli uomini di un altro tempo
che erano equamente validi mentalmente all'uomo moderno
ma in maniera diversa…

Se non sei “iniziato” - e, se sei in SPS, lo sei – non ti dirà niente questa affermazione, poiché sostanziale = a “te” che te frega.
La “luna” = l’Oltre (l’oro). Gli “Dei” che hanno camminato tra gli uomini, “illuminandoli”. Chi, poi, è ritornato Oltre, lasciando gli uomini a divenire “uomini” (qua, così). 

Dalla... “conoscenza lunare a quella solare”:
intuizione (sentire, sostanziare, esserci)
logica (calcolare, dimostrare, essere o sopravvivere).

La “scienza”. No?

Uhm. Wilson; dal 1970 al 1996 (distanza tra le 2 composizioni sopra riportate) = 26 anni di differenza. Meno “testosterone”: più “interessi altri”. Wilson era del 1931. Nel 1996 aveva 65 anni. Nel 1970, 39! , a che serve tutta questa “energia giovanile”, se (se)… 

Ci sei?

Il cervello viene sempre usato al 100% (alla faccia di quello che “sai” perché te lo hanno in-segnato), ma “male” = im-piegato (a 90°). Venendo meno un certo “carico da 90”, va da sé che… ecco perché qualcuno ha detto “dopo i 40 anni, interessati di altro…”.  

Logico, persino! 


Dalle “zampe di gallina” sul volto di Wilson, lo si “vede” che si è goduto la vita. Però, il godimento si è ad un certo punto come “trasformato”, trasmutato in altro. Sì, ad una certa età poi si fanno i conti con la salute, ergo, chi ha i denti non ha il pane e viceversa. Del resto sei (qua, così) alle prese con la Legge del Minimo, che ti ha come “natura (tele)comanda”. 

Te lo raccomandono di pensarla in tal mood, dato che è ben altro il “problema numero uno (l’oro)”. 

Quando chiesi consiglio al poeta Robert Graves questi mi disse di lasciar perdere, eppure fu proprio in La dea bianca di Graves che trovai una distinzione di base, fondamentale per il mio libro: la distinzione tra conoscenza solare e conoscenza lunare. La conoscenza moderna, cioè razionale, è un tipo di conoscenza solare, basata su parole e concetti, che frammenta il proprio oggetto con la dissezione e l’analisi. Graves sostiene che il sistema cognitivo delle antiche civiltà si basava sull’intuizione che coglie le cose nell’insieme

Ecco il sostanziare, tipico di/in SPS:

l’atteggiamento sostanziale fa la differenza di non potenziale (Te rimani Te, totalmente agganciato al potenziale contemporaneo)
dunque
attraverso di Te
mediante analogia frattale espansa
“Fai…” focus
sulla frattalità espansa (la Verità che ri-edifica tutto quanto non solo nella versione Terra AntiSistemica)
addivenendo, comunque sia, alla Verità stessa medesima.

Ché? Boom!

Quando Smilley replicò che nella soluzione c’erano due cifre sbagliate, Mr. Gunn lo fece prendere a bacchettate e lo obbligò a risolvere i problemi “normalmente”, fino a quando Smilley perse quella sua strana capacità… È come se le loro menti volassero, simili a uccelli, al di sopra del campo numerico vedendo la risposta…

Tipico, nell’AntiSistema. D+: la prova che sopravvivi poiché nell’AntiSistema. Ergo: la dimostrazione comprovata dell’esserci AntiSistemico (l’oro). Della ragione fondamentale, a capo sia della causa che – figurati se non – della conseguenza. 

Di ogni conseguenza!

Ciò significa un’unica cosa: sebbene il nostro sistema di conoscenza solare ci sembri così completo e autonomo, deve esistere qualche altro sistema cognitivo che raggiunge i risultati in modo completamente diverso. È un’idea che lascia perplessi, è come cercare di immaginare una dimensione diversa dalla lunghezza, dalla larghezza e dall’altezza. Sappiamo che nella fisica moderna esistono altre dimensioni ma le nostre menti sono incapaci di concepirle. Eppure siamo in grado di immaginare una creatura, piccola e priva della vista, simile a un verme, convinta del fatto che il mondo sia costituito di superfici e totalmente incapace di immaginare il significato della parola “altezza”. Per quanto ciò risulti offensivo per la mente umana, dobbiamo riconoscere che, quando si tratta di conoscenza, noi siamo come creature cieche, simili a vermi. Non mi disturbava la teoria di Hapgood che riteneva fondamentalmente diverse la civiltà dell’era pre-glaciale e la nostra…

Parole sante, Wilson!

L’autore sembra dire che utilizzando il telefono e tutte le altre “diavolerie” prodotte dalla conoscenza solare, abbiamo perso alcune facoltà che i nostri antenati davano per scontate

Ottimo, Wilson! El “Modello Utility” ti ha ma “niente”.

Hapgood sosteneva che l’antica civiltà marittima si trovava probabilmente nell’Antartide e adesso che ci penso mi sembra estremamente chiaro…

Wilson: si trova Oltre lo “Antartide”. Nulla è cambiato da all-“ora”.

Leggendo Al-Kemi scoprii che Schwaller era convinto che gli antichi Egizi avessero un sistema di conoscenza completamente diverso dal nostro, non si trattava soltanto di uno strano modo di comunicare con i parenti lontani ma di un modo diverso di vedere l’universo

Non è solo una “leggenda”. È la Verità! E, Wilson era sede della Verità.
Annotati tale “saggezza”:

la conoscenza dell’uomo moderno è frammentata… Ci manca un sistema di conoscenze di base, non abbiamo un metodo per vedere e comprendere l’universo globalmente…
il punto centrale andrebbe oltre l’idea che la civiltà possa essere più antica di migliaia di anni. Il punto centrale sarebbe la domanda: che cosa significa tutto ciò...
una delle principali caratteristiche di questo stato di “consapevolezza elevata” sembra implicare un uso efficace della nostra mente, e non uno spreco delle nostre facoltà. La normale consapevolezza è come un secchio bucato o un pneumatico forato (Legge del Minimo = controllo da remoto)
certamente erano in grado di capire il segreto dell’armonia cosmica e le sue precise vibrazioni che permettevano loro di sentirsi parte integrante della natura, e non di sentirsi “alienati” come, secondo Karl Marx, la maggior parte degli uomini moderni (Marx è stato l’ennesimo “strumento”, a sua volta, avendo certificato l’edificio del “lavoro”)
quest’antica conoscenza che, secondo Schwaller, è stata dimenticata da tempo sebbene sia stata trasmessa attraverso le varie generazioni sotto forma di simboli dalle grandi religioni… (non solo dalle “grandi religioni”; da tutto ma proprio tutto)
i testi di storia ci dicono che la civiltà egizia risale al 2925 a.C.: appena quattro secoli dopo gli Egizi edificavano monumenti come la sfinge e le piramidi di Giza. A Hancock sembrava assurdo. Doveva esserci stata una qualche civiltà “perduta” più antica di millenni (persino logico, pensa un po’ se non intuitivo)
Nel 1900 Sir Gaston Maspero, Direttore del Dipartimento di Antichità del Museo del Cairo, suggerì che Chefren si era limitato a riportare alla luce e restaurare la Sfinge che all’epoca era già un monumento antico (il “suggerimento” è caduto come al solito nello s-vuoto che non esiste; c’è)
Graham Hancock prese in considerazione questa possibilità dopo la sua prima visita. Quest’idea risultava nel contempo stimolante e fastidiosa. La sua formazione accademica lo portava a essere prudente e scettico ma nei testi sull’Arca dell’Alleanza trovò vari riferimenti ai poteri “miracolosi” di quest’ultima: poteva causare morte improvvisa, distruggere città, livellare montagne, causare ustioni e tumori. Il vecchio monaco che dichiarò di essere il custode dell’Arca spiegò che essa veniva avvolta in panni spessi durante le processioni religiose: non era l’Arca ad avere bisogno di protezione bensì la gente dai suoi poteri. Sembrava che parlasse di radiazioni nucleari o forse dell’“energia orgonica” di Wilhelm Reich… (la “tecnologia” è conoscenza che non ha “tempo”, poiché il “tempo” è un’abitudine, ergo, l’oro ti possono persino vivisezionare senza che te ne rendi nemmeno conto, continuando a “respirare”, anche se “è aria quella stai respirando?...”. No?


La “serie” Algoritmo viene fermata oggi, con questo Bollettino. Potrebbe continuare potenzialmente per sempre, evitando l’utilizzo del non solo termine, “Bollettino”, però… si intuisce quando qualcosa ha raggiunto il “vertice”, motivo per cui tant’è! L’atteggiamento è l’algoritmo. Se ci sei Te, è tutto tuo (sei sempre Te). Se sei “te”, uhm… son sempre l’oro a “di-sognarti” proprio (così, qua).

La cultura moderna ha dal canto suo espanso a dismisura il campo di applicazione dei termini feudalità e feudalesimo, riferendoli a rapporti di varia natura (giuridici, sociali, politico-istituzionali, economici ecc.) fino a renderli proteiformi (così Giovanni Tabacco). Le indagini storiografiche sul feudalesimo hanno finito per analizzare oggetti assai diversi tra loro, legando fenomeni sì interrelati, ma facendolo in modo disorganico, con l'obbiettivo di stringerli in una sistemazione concettuale troppo compatta, e ciò tanto più nella divulgazione dei pubblicisti…



 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3977
prospettivavita@gmail.com