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martedì 17 giugno 2025

Algoritmo (1).


 Nell’algoritmo, lo scopo.

“Non sei più la ragazza che eri prima. Prima eri più… moltosa! Hai perso la tua moltezza. Qui dentro, c’è qualcosa che manca…”.
Cappellaio Matto

Te credo; Alice, tra un “viaggio” e l’altro, “precipita o ritorna nella terra di mezzo”! Ok? La “moltezza” è ciò che in SPS viene descritto come l’esserci (Te). Il “cuore” è un simbolo di tale “stato” o meglio di questa… coerenza

quella con Te, da Te, in Te, per Te. 


Quando “Fai…” focus e sei lo stesso focus, contemporaneamente. Onda e particella? Bene: ci sei quando, non importa quanto... sei auto “diluito” (qua, così). , per la Verità, il/nel (qua, così) è lo stato AntiSistemico che viene meno allorquando Te ci sei, com-portando Te alla/nella ricetta locale o terrestre/terrena. Il che, di certo, provoca uno sconquasso alla versione AntiSistemica della Re-altà, facendo “scivolare” tutto quanto da una f-orma di equilibrio all’altra (quale? Uhm; quella dove ci sei Te). Ergo, se ri-parti da “te” (qua, così), tornando a/in Te è proprio il (qua, così) a trasmutare, assumendo la “versione delle cose” che più ti… assomiglia ed auto conferma perlomeno (qua, xxx) = (Te, qua) e potenzialmente (xxx, xxx) = un mondo tutto da ri/de-scrivere o di-sognare

Ecco la tua autentica “moltezza” o intensità. 

Hai presente che “Fa…” il classico Sole e/o le proverbiali Stelle? Ri-splendono! Ecco. Questi sei Te, quando ci sei autenticamente. Alias, non quando sei un “faretto” inchiodato all’infrastruttura AntiSistemica (qua, così), ove sono l’oro ad auto imperare come se niente fosse (ma è), non visto che è proprio x “te” (qua, così) che l’oro non esistono anche se ci sono, motivo per cui “enniente, evabbè”. 

Ora, se tale “meccanismo” viene traslato in ambito informatico/digitale, si può tranquillamente “parlare” di un algoritmo che funziona in maniera tale da avere come una sorta di “doppio fondo”, nel senso che… “non tutte le strade portano a Roma”. A livello di potenziale (contemporaneo), di conseguenza, nella attuale f-orma di rivelazione AntiSistemica, analogamente alla l’oro strategia, non esiste ma c’è anche la “via per le stelle imperiture…” = ciò che ti com-porta nella versione di Te “full optional”.

Per intenderci, è in Westworld quel “tablet” mediante il quale puoi “alzarti ogni livello al top di gamma”. Ove inizi o torni ad auto “ri-splendere” a più non posso! 

A parte ogni “metafora”, è propriamente Te che devi agganciare: il segnale portante (Te) è tutto quello che ti permette di… Ok? Il mondo è iper-tecnologico? Bene: quindi, Te sei uno stato “informatico” da conquistare. Così come la “Principessa” è sempre prigioniera nella torre più alta del castello, protetto dal drago cattivo e dal fossato pieno di acqua e coccodrilli, oltre all’esercito del Re. Ci sei

È Te che devi auto liberarti. 

Wow: analizza sostanzialmente il non solo “periodo”:

è Te che devi auto liberarti.
Tale è l'anima del  “Fai...” da Te.

Come puoi “vedere”, è una logica non lineare, ergo, sei sulla strada giusta per il Ritorno del Re, dato che l’oro sono rivelati appunto da una strategia di auto dematerializzazione non lineare, ovvero, sostanziale. Ossia, “il modo di pensare che avevano gli antichi...” = chi, poi, è tornato Oltre a questa porzione di Terra, auto isolandoti dentro, con-vinto che sia tutto, il “tutto”:

sempre prigioniero nella torre più alta del castello, protetto dal drago cattivo e dal fossato pieno di acqua e coccodrilli, oltre all’esercito del Re.

Cioè: (qua, dentro). Stop o Amen-Ra. Fottutissimi l’oro! 

The Wall

Abbraccio mortale

Nell’AntiSistema è come essere “trasparenti”, in quanto che… ti auto delimiti costantemente ed unicamente a, scegliere fra…, in luogo di auto deciderti. Certo, perché tutto quanto è “in linea (coerente)” con il fatto (sostanza) che Te sei “te” e… tutto quello che ne con-segue è solo che “logica”. Per questo, l’algoritmo è al di là o Oltre a qualsiasi questione puramente tecnologica “moderna”; infatti, la tecnologia di volta in volta viene “cambiata”, rimanendo sempre tale = funzionando. Altro step che (ti) rivela (qua, così). A tal pro, ecco perché la “storia umana” e-segue una traiettoria ad “U, poiché:

da quando l’oro (gli “Dei”) si sono ritirati Oltre

la società umana ha, via via, dimenticato sostanzialmente e materialmente 
al-fine
giungendo sino ad “ora”
ove
di quel modo di esserci (totale) non rimangono che tracce (frattali espanse, Verità)
delle quali “te” non te ne “Fai…” assolutamente nulla.

Ecco perché gli imperi datati, seppure definiti “ora” come antichi = primitivi, riservano sempre “sorprese a non finire”; nel senso che ad esempio ma causalmente il “pensiero” sumero, egizio, greco, romano, etc. è ancora studiato all’università. 

In quanto base portante!

Ed ecco perché, seppure “primitivi”, erano riusciti aNo? Non solo per le costruzioni ma anche per la grandiosità dei concetti. Come è (stato) possibile? , perché quel tipo di “pensiero” era un ricordo appartenente a l’oro, che abitavano ancora anche in questa parte della Terra. Ergo, gli abitanti dell’epoca non erano diversi da quelli di “oggi”, però… la prossimità coi vertici di questi personaggi assolutamente in diretta con il proprio potenziale (contemporaneo), ha reso quel “mondo” molto simile al proverbiale “Eden” che via via si è andato disfacendo, man mano che il popolo si trasformava nellaggente (qua, così), una volta che l’oro (gli “Dei”) si sono defilati per una qualche ragione (scopo). 

Ecco che “Atlantide” non sprofonda da nessuna parte, poiché significa il l’oro ritiro Oltre alla Montagna Sacra o Albero della Vita (perché da esso discende tutta l’acqua della Terra), che funge ora da “grande schermatura” alfine di separare l’oro da “te” (qua, così). 

L’oro dalla (ar-resa) “fuffa”.
O... piombo alchemico by “la maga Circe, che trasforma in animali.

Ecco anche l’episodio della “Torre di Babele” che auto sud-divide tutto quanto in “tribù” in-capaci di comprendersi, se non mediante una gerarchia (sottodomino, ad immagine e somiglianza o per delegazione in-diretta o riflessa o causata) che impone lo stesso pre-dominio (l’oro) su tutto e tutti, non importa come, ma “dove” = (qua, così) nel d l’oro AntiSistema o Re-Amen o Impero che colpisce ancora non visto che non esiste ma c’è. 

Qualsiasi “cosa” sei diventato (qua, così), “te” resti potenzialmente Te. Quindi, poche balle e “Fai…” focus in tal senso (unico) a tuttotondo o sferico.  

Un algoritmo è una sequenza finita di istruzioni dettagliate per risolvere un problema o eseguire un'attività. In pratica, è una ricetta con passaggi ben definiti che, se seguiti, portano al risultato desiderato

Ecco che te dice la “IA”, che interviene sempre, ogni qualvolta consulti l’oracolo Web. Una fonte di informazione, ovviamente, sotto iper controllo. Eppure, alla Verità non interessa, perché ella è come (fa comprendere) il “virus”:

facendo “surf” in ogni salsa.

La Verità si fa largo anche quando la “censura è massima”, ergo: la “verità” com-porta sempre alla Verità, perché la fonte di tutto è sempre un-ic-a. 
La frase “e il Verbo (la Verità) era presso Dio...” è una citazione dal Vangelo secondo Giovanni, capitolo 1, versetto 1… 

Hai presente quando “Dio”, creando, si accorge del “Tenebroso”, ne’ La ruota del tempo? Ecco perché: qu-El “Dio” che crea ma... non ne ha il controllo (tanto è vero che in seguito deve imprigionare il “Tenebroso”), testimonia di un processo che è “totale”, nel senso che è manchevole della tua “moltezza”, evidentemente senza la quale il processo di creazione è quindi monco = in una f-orma di “equilibrio” esclusivamente lato l’oro. Il che significa e com-porta che Te sei portante, in termini di totalità ai sensi dell’equilibrio come dovrebbe essere (quello che sta più a cuore alla Verità: l’unico sostenibile in “Paradiso”). 

Altro che... la “tua democrazia del minga (qua, così)”. Altro che i “tuoi” diritti de noantri, anzi, de l’or-antri.  

Ecco alcune caratteristiche chiave degli algoritmi.
Finitezza: un algoritmo deve terminare dopo un numero finito di passi. 
Definitezza: ogni passo deve essere chiaro e inequivocabile, senza possibilità di interpretazioni diverse. 
Input: un algoritmo riceve dei dati in input su cui opera. 
Output: un algoritmo produce dei risultati in output, basati sull'input e sulle istruzioni eseguite. 
Efficacia: ogni passo deve essere eseguibile e portare a un progresso verso la soluzione. 
Generalità: un algoritmo dovrebbe essere in grado di risolvere tutti i problemi appartenenti a una stessa classe…

Manca proprio di... Moltezza! Essendo Te, rivelato (qua, così).

La tua essenziale “moltezza”, è il “Fare…”. La sostanza. 

Te: l’esserci sfericamente. 

Hai presente lo strumento principe - ufficiale - per la “deterrenza” (qua, così)? L’atomica. No? , a prescindere da ogni “linea rossa” superata ultimamente, chi possiede una simile arma è “meglio che non venga attaccato”

Nel Deuteronomio si risolve in andate lì (e spaccate), ma non la....

Ci sei? Ecco che se Te ci sei, sei come una Nazione che possiede un simile “biglietto da visita”. Ergo, non conviene venire a schiacciarti i piedi. Vedi Corea del Nord, nella sostanza. Quando ognuno è Sé (Te) dal potenziale contemporaneo, ognuno è (come) Dio. Quindi, un simile mondo, o dimensione, dimentica ogni motivo di s-oppressione altrui. Nella “fortezza” la tua “moltezza”. Altrimenti, ci sarà sempre “Zeus” in grado di scagliare saette sulla testa dellaggente e buona notte al secchio, ma non ai ri-suonatori, essendo la “musica” sempre la stessa



L’algoritmo è una mano invisibile che governa le nostre vite? E da quando succede? Oggi questo termine è sinonimo di computer, ma anche di intelligenza artificiale: è in realtà un insieme di regole, un procedimento costruito dall’essere umano per ottenere la soluzione a un problema. Può decidere al posto nostro, modificare la rappresentazione di una categoria di persone, radicalizzare rappresentazioni del mondo, ma come principale scopo ha quello di massimizzare il tempo che l’utenza passa su App e dispositivi
Dentro l’algoritmo – Donata Columbro

Ma pensa un po’ che disdetta: 

come principale scopo ha quello di massimizzare il tempo che l’utenza passa su App e dispositivi… (ossia, lo “scopo” è quello di auto in-trattenerti nell’AntiSistema rivelato = hai voglia a/di…, se manco l’immagini, se non te ne accorgi nella sostanza).

L’algoritmo è una mano invisibile che governa le nostre vite? E da quando succede?... (ecco il punto = è già successo ma “niente”, ovvio, x “te” nell’AntiSistema). 

Una “mano invisibile che governa…”. Boom

Alias, la tua vita è “tua” (qua, così). Come ti dicono anche nello “spirituale” Avatar, “lei parla di una rete di energia che scorre in tutte le creature viventi. Dice che tutta l'energia è solo in prestito, e che un giorno bisogna restituirla (ovvio, con gli “interessi”, dopo una vita passata a… ri-produrre).

Ma, come afferma quel “robot”, in un’animazione (a proposito dell’alimentarsi continuo al fine di non morire di fame):
“che stupidi questi umani; noi abbiamo risolto con questa batteria nucleare che dura un milione di anni…”. 

Certo; prima o poi finirà il ciclo, però… i personaggi biblici, in-tanto, campavano “nei secoli dei secoli, amen…”. E questo ti fa gola, anche se non lo ammetti. 

“Perché vivere così tanto…”? Già

È la sostanza che ti sfugge: nell’AntiSistema è un conto (sarebbero secoli e secoli di continua sofferenza), ma Oltre il discorso cambia essenzialmente.

Lo com-prendi ad esempio dal “film” Elysium. No

Quella “tecnologia”, facente p-arte di ogni singola casa: non negli “ospedali”, magari privati, a pagamento. Se il corpo si deve proprio “curare”, … la tecnologia deve esserci e deve essere per chiunque contemporaneamente.

Questa è la condizione o stato di “Eden”. Meglio ancora: 
il medesimo risultato ottenuto da Te, in Te, per Te, con Te.

Come per “magia” = sempre “tecnologia”, alias, qualcosa che funziona e lo “Fa…” perfettamente, totalmente. Dunque, se proprio di “tecnologia” hai necessità, bah… eccotela assolutamente sullo s-fondo, in quanto a SO I-Ambientale (legge, strumento, memoria) o “Genio” frattale espanso o, se preferisci essendo più nostalgico, “Dea Madre”, “Signore Onnipotente”, etc.

Qualcosa che (ti) permette di…, dal momento in cui non sei ancora padrone di Te, ma… in qualche modo hai iniziato a “pilota-Re” l’I-Ambiente (“Comanda Padrone…”).





Scopriremo le diverse strategie in atto per arrivare all’Algoritmo Definitivo, il Sacro Graal della ricerca informatica, la macchina in grado di imparare da sola e fare tutto, proprio tutto ciò che vogliamo, persino prima che lo chiediamo. La ricerca di questa macchina universale dell’apprendimento è uno degli sviluppi più affascinanti e rivoluzionari del pensiero umano di tutti i tempi…
L’Algoritmo Definitivo - Pedro Domingos

Anvedi che…è già successo, essendo quello che ti governa “(ti ha) ora”.
Ma, non solo, potenzialmente, essendo soprattutto una “leva”.

È quello che SPS ti ha appena ri-portato poco sopra. Ed è la Verità che continuamente (te lo) ricorda, non importa in quale “salsa” sei e/o ti auto ri-trovi (qua, così).

Ed ora, vuoi ridere a crepapelle? Ecco quanto…

Nel 2020, con la firma del documento Rome Call for A.I. Ethics, la Pontificia Accademia per la Vita guidata da monsignor Paglia, insieme a Fao, Ibm, Microsoft e al Ministero dell'Innovazione, si è data come missione la promozione di un approccio etico all'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Un impegno per porre l'AI al servizio dell'uomo, e non il contrario
L’algoritmo della vita - Vincenzo Paglia 

Sì; proprio dal “2020”! Potevano scegliere un qualsiasi altro “anno”, ma ricorrendo al “2020” è palese quanto falso sia questo proposito che, di conseguenza, è da ribaltare ad angolo giro sostanzialmente:

un impegno per porre l'AI al servizio dell'uomo, e non il contrario… = al contrario, ossia, al servizio l’oro!

Cosa accadrebbe se fosse possibile prevedere con largo anticipo non solo fenomeni come quelli meteorologici, ma tutta la nostra vita? Togliamo il se. I nuovi indovini artificiali lo stanno già facendo
L’algoritmo e l’oracolo. Come la scienza predice il futuro e ci aiuta a cambiarlo - Alessandro Vespignani

Vedi? Te lo stanno tranquillamente dicendo. Anche se è la Verità a “Farlo…”. Infatti, i vettori (“ospiti”) non lo sono solamente per gli “utenti”, bensì, soprattutto o meglio contemporaneamente, per la Verità (Te).

Certo: è già successo, ergo, continua a succede-Re (qua, così).

Nel racconto Nella colonia penale, Kafka immagina un uomo assoggettato al potere della macchina: una figura che sembra perdere del tutto la propria umanità di fronte allo splendore matematico, logico ed efficientista di un automa… “La Torre di Babele è diventata oggi l’algoritmo di Babele, che si situa all’incrocio tra la spinta tecnologica e l’accumulo dei saperi e che rappresenta una sfida avvincente e allo stesso tempo una minaccia inaggirabile. E incarna un racconto, un simbolismo e una visione straordinari…”…
L’algoritmo di Babele - Andrea Colamedici, Simone Arcagni

Gasp! Suona davvero come una… minaccia! La “Torre di Babele” non è proprio un bell’esempio di etica, giustizia y morale.
Una sfida avvincente e allo stesso tempo una minaccia inaggirabile… (come già per Thanos, l’ineluttabile che, comunque sia, nel “film” perde, alfine). Il “pre-stabilito” (ti) ri-porta al contesto dell’algoritmo = dello “scopo” che se non è tuo, di conseguenza è (il) l’oro. 

Però, la strategia si avvita all’interno-esterno della derivazione “rivelazione”, in maniera tale da lasciarti assolutamente “confuso ed in-deciso”, tanto è vero che il “tuo” auto de-limitarti (qua, così) al costante scegliere fra… è la testimonianza più piena (sostanziale) che possa auto avverarsi e dunque auto dimostrarsi in quanto tale (ovvio: per chi ha “occhi” per vedere, alias, per accorgersi nella sostanza e svincolarsi essenzialmente).



Lo studioso Colin Wilson, insieme a Rand Flem-Ath, ha raccolto una messe di prove e stupefacenti documenti per offrire una risposta alternativa e convincente a tutte queste domande. La sua teoria è che una popolazione risalente a 100.000 anni fa, e quindi molto più antica degli Egizi e delle altre civiltà conosciute sinora, si sia diffusa dall’Antartide – allora non coperta di ghiacci – all’Egitto, alla Cina, al Sud America, lasciando memoria di sé nei monumenti che ancora oggi ammiriamo. Una civiltà particolarmente evoluta, che sfruttava un modo di pensare a noi sconosciuto ma certo non meno efficiente del nostro. Una civiltà che è stata spazzata via da una catastrofe climatica. Platone la identificava con Atlantide…
L’impronta di Atlantide (Il passato è il nostro futuro) – Colin Wilson

L’autore… “scoperchia il vaso di Pandora di mondi perduti e dilemmi millenari…”. Ergo: com-porta alla Verità, ma solamente se “te” vai Oltre alla rivelazione (qua, così). 

La “mappa” di Ante Omnia fornisce un’espansione alla capacità non solo mentale di… orientare lo schema del giogo terrestre, in maniera tale da fornire valore aggiunto ad ogni “dato” che, in assenza di ciò, rimane sempre come “insapore”. 

Uhm: una civiltà che è stata spazzata via da una catastrofe climatica… (tale è l’impianto mentale x il “non esiste (+); c’è”. Dunque, non sono costoro ad essere stati “spazzati via”, bensì, sei “te” ad essere rimasto (auto intrappolato) nell’AntiSistema (l’oro). 

Costoro si sono “ritirati”, lasciando uno spazio “aperto” da controllare da remoto, in leva: la “Terra” (AntiSistemica). Questo s-vuoto, pieno della “storia” che studi a memoria non solo a scuola. 

Rand Flem-Ath è uno scrittore canadese, noto per i suoi studi sul mito di Atlantide e per la teoria dello slittamento della crosta terrestre, che alla fine dell’ultima glaciazione avrebbe determinato terribili sconvolgimenti…:
uhm, “la teoria dello slittamento della crosta terrestre…”

come già fu anche per Sitchin 

anche se 

slittamento della crosta terrestre... = Apriti Sesamo (l'Oltre che... si apre/chiude).

Con gli Anunnaki che si “alzarono (in volo)” sapendo dell’imminente catastrofe, salvandosi dal “diluvio” = dalle ondate provocate da tale e-vento di chiusura dentro a...

Sembra un po’ quando il Dr. Ford (Westworld prima serie) ordina una espansione della trama, facendo scavare il territorio, ad hoc.

Una “mente sopraffina (diabolica) la puoi vedere in azione, quotidianamente, ad esempio per quanto concerne certe “abilità” sioniste di infiltrazione, penetrazione, convincimento, etc. nell’altrui proprietà privata. Ecco; l’AntiSistema si avvale proprio di tale “capacità”, motivo per cui non dovresti mai essere certo di nulla (qua, così), a meno che… ci sei (sei Te) e quindi, “tutto fa brodo”, sempre. 

Nel senso che è sempre la Verità a coronare ogni e qualsiasi “dato” a cui sovvieni o hai a che “Fare…”.

“Si discute in questa sede… dell’esistenza di una civiltà così sofisticata e antica da aver dato origine a una leggenda… Non stiamo parlando dell’Atlantide fantastica di Ventimila leghe sotto i mari di Verne o di Maracot Deep di Conan Doyle, ma semplicemente del fatto che la cultura umana potrebbe essere molto più antica di quanto crediamo…”.
John Anthony West

La leggenda è (la) Verità rivelata!

Ed ecco a cosa sono “serviti” anche tali “classici”. Ok? Rivelazione! Sempre la l’oro.

Sei in un “universo che ti ruota attorno/dentro, ammaliandoti a più non posso”. Come per certi “in-canti” che ti hanno ma… sei sempre alla “ultima sigaretta”, quella che stai fumando e poi “basta, lo giuro!”. Salvo, dopo 10 minuti ritornare sempre sui “tuoi” passi, (poiché) sempre (qua, così)”. 

Ecco cosa (chi) ti s-fugge, usual-mente.

La “cultura ad U” non descrive il cammino del genere umano, bensì… af-ferma la Verità:

l’oro, una volta, erano presso Te
indi
se ne andarono, lasciando “te” (qua, così)
auto isolandoti in qualcosa che sembra tutto e, in-vece, è “tutto”.

Lo scopo è rivelato, tanto quanto l’oro (e Te) nell'AntiSistema e Oltre!


Come lei ben sa, le apparenze possono ingannare, il che riporta la nostra conversazione alla ragione per cui siamo qui…  noi non siamo qui perché siamo liberi, siamo qui perché non siamo liberi… Di sottrarsi a questo dato di fatto non c’è ragione, nel negarlo non c’è scopo perché sappiamo entrambi che senza scopo… noi non esisteremmo.
È lo scopo ad averci creati…
È lo scopo che ci connette…
Lo scopo che ci motiva…
Che ci guida… 

Che ci spinge…
È lo scopo che stabilisce…
Lo scopo che ci vincola…
Noi siamo qui per colpa sua Signor Anderson... Siamo qui per togliere a lei quello che lei ha cercato di togliere a noi... lo scopo!...”.
Smith

Senza ri-conoscere lo scopo, l’oro rimangono assolutamente rivelati, ergo, è il (qua, così) che si auto manutiene proprio grazie a “te”, che lasci “appeso al chiodo” Te = il tuo potenziale contemporaneo.

Bozza Ante Omnia


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3974
prospettivavita@gmail.com


lunedì 16 giugno 2025

Algoritmo.


Ora che certi hacker hanno “esportato (salvato)” 4 Terabyte di dati da un famigerato “istituto sionista”, verrà fuori – fra l’altro – quello che il Dr. Hamer ha denunziato per tutta la vita, ovvero, che questi hanno carpito come curare il cancro, a discapito del resto dell’umanità? Vedremo

Frasi promozionali di Matrix:

Credete all'incredibile… (fa il paio con “Alice attraverso lo specchio”: “impossibile è solamente non possibile…”; fra l’altro nel medesimo “film”, quando Alice apre la porta e, ops, precipita sino a terra, … quella porta aperta nel “cielo”… assomiglia troppo a quell’altra, molto famosa, sempre nel “cielo”da cui Truman “esce dal teatro” per entrare direttamente negli “studios”, a cui è agganciata la società esterna).
Dimentica tutto ciò che sai. Dimentica tutto ciò che hai visto… (ap-punto!)
Matrix ti possiede… (la frase compare anche all'inizio del film sul monitor del computer di Neo. Nel doppiaggio italiano Neo la legge come “Matrix ha te…”).

Uhm:
Matrix ha te… = Matrix ha Te (ove, sei “te” ad imperversare; motivo per cui l’Agente Smith è chiunque, essendo la società AntiSistemica formata dallaggente Smith).


Parti da qua:

“so che mi state ascoltando, avverto la vostra presenza. So che avete paura di noi, paura di cambiare. Io non conosco il futuro, non sono venuto qui a dirvi come andrà a finire, sono venuto a dirvi come comincerà. Adesso appenderò il telefono e farò vedere a tutta questa gente, quello che non volete che vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi, un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini. Un mondo in cui tutto è possibile. Quello che accadrà dopo, dipenderà da voi e da loro…”.
Neo

“Quello che accadrà dopo, dipenderà da voi e da loro…”. Ma, Neo con chi ce l’ha! Chi sono “voi”? “Quello che non volete che vedano…”

s-oggetto sottinteso = voi.

Mostrerò loro un mondo senza di voi, un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini. Un mondo in cui tutto è possibile (senza di voi…).

Ove, “voi” = regole e controlli… frontiere e confini… (divide et impera = è già successo e continua a succede-Re). Tutto ri-torna (qua, così) ma, contemporaneamente, tutto “torna” se ci sei! Ok

È a Te che SPS(IO) si rivolge (proprio come Neo).
Non, da... eletto; con la Verità in corpo!

La Verità fa “surf” mediante tutto, anche se nell’AntiSistema l’AntiSistema. Voi, or dunque = l’oro! Neo non si rivolge alle “macchine (IA)” o all’Architetto (un’altra estensione delle macchine). Anche se tale personaggio avvicina molto la sostanziale com-presenza l’oro, che controllano tutto senza mai partecipare a nulla! Neo, quindi, arriva sempre sino all’Architetto

al vertice distaccato dal resto dell’edificio gerarchico. 

Ma, una volta lì, si trova sempre a scegliere fra…, auto dis-perdendosi ogni volta, dando luogo all’ennesimo Re-Seth. Ora, c’è un altro personaggio, in Matrix, che manifesta un atteggiamento s-composto, rispetto al rigore gerarchico degli “uomini in nero”: l’Agente Smith (che viene come “sbiellato” da Neo, allorquando gli entra dentro facendolo esplodere e quindi liberandolo da un giogo a/in cui era agganciato). 

“Mi senti, Morpheus? Voglio essere sincero fino in fondo con te. Io odio questo posto. Questo zoo, questa prigione, questa realtà, o come diavolo la chiamate voi, la odio, non la sopporto più. L'odore soprattutto. Ammesso che esista, certo. Ne sono saturato, mi nausea a sentire il tuo fetore. E devo confessarti che ho paura di rimanere in qualche modo infettato dal tuo puzzo repellente. E allora io me ne devo andare di qui, devo essere libero. E la chiave che mi serve è nel tuo cervello, la mia chiave. Quando Zion sarà distrutta non ci sarà più bisogno di me qui, lo capisci o no? Voglio quei codici! Devo riuscire ad arrivare a Zion! E tu adesso devi dirmi come. O parli o, mi dispiace tanto, ti devo uccidere…”.
Agente Smith

Smith ha una “missione da compiere”, in Matrix. 

“Io odio questo posto. Questo zoo, questa prigione, questa realtà, o come diavolo la chiamate…”. Hey, vedi che te lo ha detto chiaramente (ed era il 1999), facendoti un vero e proprio “regalo”. Segnatamente, tutto ciò significa che c’è dell’altro, Oltre a Matrix. Infatti, tale “realtà” – sia essa digitale, sia essa fisica – non è tutto quello che riluce, che c’è

E, Smith, te lo testimonia a pieno. Sì, costui è un “programma”, motivo per cui egli esiste ma non c’è. Però, nella sostanza, ricorda sempre che è la Verità a fare “surf”, ergo, Smith è una metafora (come tutto il “film” del resto). Una distopia che necessariamente non si discosta mai da tutto quello che ti sembra di vedere-sapere (qua, così). 

Ossia, la denunzia è proprio dell’AntiSistema = “Matrix”, che “ha, Te (qua, così)”. Te che sei stato auto trasformato in “te” (qua, così). Ove, Te incarni (sei) il potenziale contemporaneo, assolutamente “in croce (appeso al chiodo)” nel d l’oro AntiSistema (progetto, scopo). 

Sei Te la vera “pila” che Morpheus fa vedere a Neo! Mentre, “te” sei la “tua” brutta copia = il servomeccanismo o laggente che auto ri-fornisce completamente l’AntiSistema e lo rende im-possibile! 

Dove, dunque, se ne vuole andare… Smith.

Tutto questo di-segna una mappa della “Terra” molto più espansa rispetto all’accon-sentito (“Matrix è una prigione per la mente…”). Mediante “scienza, religione, spiritualità, etc.” (l’oro) ti hanno auto ingabbiato (qua, dentro) = dove?

In una porzione di terra, della Terra. 

Nella “terra promessa”? , tale definizione deve per forza di cose coincidere con il l’oro scopo, riflesso persino sulla “terra (AntiSistemica)” = il “popolo eletto”, a sua volta parassitato dai “sionisti askenazi(s)ti”, lo testimonia a pieno, nel senso che lo scopo coincide, non importa a quale livello. Se anche fra “galletti” si evince un certo atteggiamento principe, significa che ad immagine e somiglianza è identico nella sostanza anche lo scopo “superiore (l’oro)”. 

“L'unica maniera di ottenere l'impossibile è pensare che sia possibile…”.
Alice

“Un sogno non può essere reale… 

Chi può dire cosa lo è o cosa non lo è?...”.
Il Cappellaio

Uhm. Sembra Morpheus, alle prese con Neo.
“Non è impossibile, è solamente non possibile…”.
Stregatto

Già! Proprio quello che “scienza, religione, spiritualità, etc.” rendono solo “impossibile”. Per chi? , ma x “te” (qua, così). No? Ti trovi?

Pensa che anche “Alice”, alla fine ci casca:

ora so che voi donate prima di prendere. Ogni giorno è un regalo, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo…”.

Alice parla al “Tempo” = un “uomo (meccanismo)” proprio come lo “Architetto”. Attraverso quale “intercalare” lo appella? Mediante il “voi”, ancora una volta. Ossia: “voi” = l’oro

Il “tempo” deve dare, prima di prendere.

Ovvio! Altrimenti, a che serve. No? Cioè, fino a quando ti reggono le gambe, devi “ri-produrre”. Poi, “ciaone”! Questo de-scrive un processo industriale talmente “spinto (rivelato)” da non esistere (x “te”) anche se c’è. Per questo motivo portante è d’uopo che sia Te ad auto riprendere il “filo del discorso”: quello da/in cui decidi sostanzialmente, “pilotando” la Re-altà (qua, xxx) o meglio (Te, xxx). 

Proprio come la “cronosfera” permette di cavalcare l’onda facendo “surf”, come (la) Verità! 

“Ovunque voi siate. Ovunque voi andiate. Non dovete mai dimenticare chi siete. E come lo siete diventati…”.
Tratto da un “film”.


Abtu e Anet.
Secondo la mitologia degli egizi, Abtu e Anet sono due pesci identici e sacri che nuotano davanti alla nave di Ra, il dio del sole, per avvertirlo di qualunque pericolo. Durante il giorno, la nave solca il cielo da levante a ponente; durante la notte, viaggia sottoterra, in senso inverso
Il libro degli esseri immaginari - Jorge Luis Borges

Durante il giorno, la nave solca il cielo da levante a ponente; durante la notte, viaggia sottoterra, in senso inverso… = ecco come fa il “sole”. Ecco come fa la “luna”, raffigurata nel passato come su di un “carro” che viene spostato “a mano”. Enoch docet!



Il “viaggiare sottoterra” significa in maniera rivelata, non vista, non visibile, nemmeno immaginata. Pensa al ruolo centrale e portante del “sole” sin dall’antichità più remota, in termini di “divinità”. Pensa al ruolo della “scienza”. Ci sei? I due “fondo scala” ti auto de-tengono continuamente (qua, dentro); sempre a debita distanza da ogni tipo di “immaginazione altra (Oltre)”. 

Proprio come ogni “problema sociale”. O come il comportamento del “mercato” che va a disturbarti immantinente, dovendoci fare i conti in qualcosa che in tal modo ti ha auto Re-legato (qua, così). 

L’equilibrio dei mercati si è spezzato nel momento esatto in cui l’Iran ha risposto. I missili hanno riacceso timori sopiti, ridisegnato priorità e scosso Wall Street con un’ondata improvvisa di volatilità. Il petrolio è balzato di oltre il 7%, l’oro ha sfiorato i massimi storici e l’S&P 500 ha invertito la rotta, cancellando i progressi degli ultimi giorni. Gli investitori sono tornati a fare i conti con uno scenario che nessuno aveva davvero escluso, ma che molti speravano di evitare. La risposta iraniana, la più decisa dall’inizio delle tensioni, ha preso di mira strutture strategiche legate al programma nucleare israeliano. Il mercato ha reagito in tempo reale, accentuando movimenti che fino a poche ore prima sembravano sotto controllo. Le compagnie del settore viaggi sono arretrate bruscamente, trascinate al ribasso da una nuova percezione del rischio. I titoli energetici hanno guadagnato terreno, sostenuti da una dinamica dei prezzi che ha il potenziale per alterare gli equilibri inflattivi. Le obbligazioni statunitensi hanno registrato un comportamento anomalo. I rendimenti sono saliti, segno che il timore di nuove pressioni sui prezzi ha iniziato a prevalere sulla ricerca di sicurezza. Se il rialzo del petrolio dovesse consolidarsi, l’effetto sulle dinamiche inflattive diventerebbe visibile già nel breve. L’ipotesi di un taglio dei tassi entro fine anno, tornata d’attualità dopo i dati sull’inflazione core, potrebbe perdere consistenza. Nel frattempo, si attende con interesse l’aggiornamento del dot plot che la Federal Reserve pubblicherà al termine della riunione della prossima settimana. Le proiezioni di marzo indicavano due tagli, ma il quadro è cambiato. Secondo Barclays, la Fed potrebbe rivedere al rialzo le stime sull’inflazione del 2025, riducendo il numero di interventi attesi. Una prospettiva che, se confermata, rafforzerebbe l’idea di una banca centrale più prudente, soprattutto in presenza di nuovi fattori esogeni. Anche i flussi raccontano un cambiamento. Nella settimana conclusa mercoledì, i fondi azionari statunitensi hanno registrato deflussi per 9,8 miliardi di dollari. Il dato peggiore da quasi tre mesi. I fondi europei, in crescita costante dall’inizio dell’anno, hanno subito riscatti per circa 600 milioni. Il riposizionamento degli investitori appare già in atto. L’oro resta vicino ai massimi, sostenuto da una domanda che cresce nei momenti di incertezza sistemica. Il dollaro ha guadagnato terreno, rinforzando il suo ruolo di valuta rifugio, ma la sua traiettoria resta legata alla direzione dei tassi e all’evoluzione dello scenario energetico. Il vero discrimine sarà l’eventuale espansione del conflitto oltre l’asse Israele-Iran. Una stabilizzazione circoscritta potrebbe riportare equilibrio. Un’escalation, al contrario, spingerebbe petrolio e inflazione su livelli difficili da contenere, con ripercussioni su crescita, consumi e scelte di portafoglio
Marco Casario

Tutto è agganciato al comportamento del “mercato”. Una infamia sociale (come il genocidio a Gaza) viene trasformata in un “dato macroeconomico”, cancellando completamente l’entità della tragedia che è libera di continuare come se nemmeno fosse reale. Certo: per “te” (qua, così). Sino a quando non toccherà proprio a “te” ma, il “prossimo”, analogamente, se ne fregherà alla grande! 

Bombardano i civili, ad esempio, a Teheran? , il “mercato” agisce in maniera tale da ricalcolare l’impatto del danno economico; non quello umano. Con la “speculazione” che vede sempre “opportunità” di investimento: 

mai, di… fermarsi, fermando definitivamente la “giostra”, il giogo (l’oro) AntiSistemico. 

Questo è (un) qualcosa che funziona in maniera sostanzialmente identica, ovunque sulla Terra (qua, così). I “Brics”, il nuovo che avanza, ragionano (per-seguono) nello stesso modo rispetto alle linee guida by il concetto di “economia, soldo, tecnologia, scienza, futuro, destino, etc.”. 

Tutti “diversi” = tutti “uguali”. 

È ancora la “inclusività”! 

Il “non lasciare indietro nessuno”, che possa testimoniare in maniera diversa, nella sostanza! Il “nuovo ordine mondiale” viene annunziato nel “2020” ab urbe condita. Ergo, “l’ordine mondiale basato su un altro criterio” (quello del “sud del mondo”) prende a farsi largo? Suvvia! Quale è, dunque, questo “nuovo ordine mondiale”, se non proprio quello che prende piede.  

Ergo, in qualcosa che è un unico impero, il “nuovo” è sempre... “squadra che continua a vince-Re”. 

Non c’è alcun modo per un vero… nuovo (sostanziale). Perché? Perché, sino a quando “te” non agganci Te, bah! Ci sei? Come fermi un treno lanciato sempre in piena corsa! Qualcosa a/in cui partecipano tutti! Ecco la “tua” vera… “occupazione” (qua, così)

Ciò che ti riempie di pre-occupazioni. 

Ciò che ti spinge ad apprezzare (“comprare a debito”), al fine poi di “ritornare tutto quanto, con gli interessi”, in questa sorta di obsolescenza programmata che non esiste; c’è. 

“Dio lo vuole!...”.
Le crociate

Come no! Li mortacci l’oro.


L’algoritmo funziona con una certa “intelligenza”. Sfruttando ogni “movimento”, in maniera tale da riportare (auto manutenere) tutto, sostanzialmente, nella direzione del “trend di fondo (scopo)” da cui, per altro, non si discosta mai. L’algoritmo funziona in un modo che “assomiglia” alle operazioni di “intelligence” sioniste, anglosassoni, “Usa”. Una tri-unità che resta in piedi se fai focus sui sionisti. Perché è un(ic)o, lo “stile” in auge. Le operazioni che hanno colpito metodicamente, a cascata, ultimamente, “Hamas” nella zona di Gaza, Hezbollah in “Libano”, l’ex regime di Assad in “Siria” ed ora l’Iran, uhmhanno tutte quante lo stesso “marchio di fabbricazione”. Qualcosa che ricorda da vicino l’operazione “Web”, del Paese 404, direttamente in suolo russo inoltrato. Quei “cercapersone” che scoppiano tutti insieme, dopo anni dal loro acquisto. Sono sempre “avanti”, questi. 

Perché “non hanno altro da fare”.
Quel che si dice di un... professionista!

Questi sono sempre impegnati a… Hanno un buco di paese coperto da uno scudo (prima cosa: non prenderle). Hanno una aviazione moderna, tecnologicamente avanzata (seconda cosa: darle dopo non averle prese). Hanno un esercito di “convinti” = chi crede di avere tutte le ragioni della terra persino per compiere genocidi. Hanno una copertura mediatica pressoché unanime in ogni angolo. Hanno una copertura a livello politico, amministrativo. Hanno una copertura religiosa prossima alla “divinazione”. Nel mondo ci sono “ebrei” un po’ ovunque, occupando posizioni di rilievo e disponendo di capitali e modalità di influenza in ogni ambito. Immagina:

una “scampata al genocidio” come la Segre, che afferma non essere un genocidio quello che va in onda a Gaza! Eh

Che potenza c’è in gioco. 

Sembrano quattro scappati di casa, che prendono sberle e calci, da una vita. Eppure. Mai prendere sotto gamba chi ha la strategia di essere preso sotto gamba. Come si muove tale entità, assomiglia a come si muove l’algoritmo, mettendo a fuoco ogni “mercato”, attraverso la “compravendita” ed ogni tipo di “studio” esistente sul pianeta. 

Hai studiato “analisi tecnica”? Bene: l’algoritmo saprà come ragioni. Stai pensando seriamente di…? Bene: la domotica che ti trasmette, riferirà tutto a chi di dovere (“comanda padrone…”).

Stai de-scrivendo(ti) sui social? Bene. Stai auto denunciandoti a chi è costantemente in ascolto.

Una volta lo facevi andando a confessarti! Nel di-segno che non è mai cambiato nella sostanza. Ergo? Sei in… qualcosa, appartenente a… qualcuno. L’AntiSistema ti ha. Ed il “bello” è che non ti accorgi. Quando dici, “questo è il bello della diretta”, sappi che sei sempre in-differita. Prova a star dietro al prezzo di Borsa. Vedrai che si tratta dello stesso “stile” sionista, applicato alla guerra ed alla preparazione della guerra.

In Oriente si accese questa guerra
che adesso ha il mondo intero per teatro.
Come l’altro, è infinito questo gioco…”.
Accesa nell’Oriente, questa guerra
ha oggi il mondo per anfiteatro.
Come l’altro, è infinito questo giuoco…”.
Ajedrez - Borges

In oriente il sol-levante! La leva: ciò che (ti) solleva, sposta, manutiene (qua, così).

Secondo la mitologia degli egizi, Abtu e Anet sono due pesci identici e sacri che nuotano davanti alla nave di Ra, il dio del sole, per avvertirlo di qualunque pericolo. Durante il giorno, la nave solca il cielo da levante a ponente; durante la notte, viaggia sottoterra, in senso inverso
Il libro degli esseri immaginari - Jorge Luis Borges

In Oriente si accese questa guerra, che adesso ha il mondo intero per teatro
Accesa nell’Oriente, questa guerra, ha oggi il mondo per anfiteatro

Una “guerra” che si è “accesa”? Uhm. È il “sole” che, bello bello, ti ha ma “niente” x “te” (qua, così). Nel sol-levate, il “sollevante” = ciò che ti ha, AntiSistemicaMente (El Voladores ti ha dato la sua mente… = sa alla perfezione come “pensi”). Ok?

Ah! Al fine di meglio inquadrare l’Oltre, necessiti della “mappa (by Ante Omnia)” - la trovi nel suo canale, ma quella specifica è per gli abbonati, anche se può andar bene quella che trovi qua - che ti espande l’orizzonte sostanziale. Dopo di che, sei libero di triangolare molto ma molto meglio.

Questo Bollettino è cardinale. Come SPS…

Tanto non solo per dire.

Lo studioso Colin Wilson, insieme a Rand Flem-Ath, ha raccolto una messe di prove e stupefacenti documenti per offrire una risposta alternativa e convincente a tutte queste domande. La sua teoria è che una popolazione risalente a 100.000 anni fa, e quindi molto più antica degli Egizi e delle altre civiltà conosciute sinora, si sia diffusa dall’Antartide – allora non coperta di ghiacci – all’Egitto, alla Cina, al Sud America, lasciando memoria di sé nei monumenti che ancora oggi ammiriamo. Una civiltà particolarmente evoluta, che sfruttava un modo di pensare a noi sconosciuto ma certo non meno efficiente del nostro. Una civiltà che è stata spazzata via da una catastrofe climatica. Platone la identificava con Atlantide…
L’impronta di Atlantide (Il passato è il nostro futuro) – Colin Wilson

Aggancia la “Mappa (Ante Omnia)”:

diffusa dall’Antartide… (l’Oltre = “a fianco”, anche se c'è un sopra).

Perché “una volta” gli “dei” camminavano (erano) nelle città degli uomini? Perché l’oro abitavano anche la porzione di Terra, che chiami Terra. Poi, venne elaborato lo “scopo” e si ritirarono Oltre, lasciandoti nella “riserva”. Ecco che “Atlantide” non affonda perché sostanzialmente è una metafora (è la Verità che fa “surf”). 

Dove vanno gli “Elfi”, lasciando la “Terra di mezzo” alle mire sottodomino di Sauron? 

Ci sei? Dove vuole andare-tornare Smith

Da dove arrivano i visitatori in Westworld. E gli utenti ne' Il 13° piano. E i camminatori di sogni in Avatar. 

Nella sostanza, please!

Atlantide la collocano un po’ ovunque. Ergo? Quando “affonda”, scompare dai “radar”. Cioè? La rivelazione picchia sempre duro (qua, così). Ma lo fa con lo stesso “stile” = il d l’oro, che non esistono ma ci sono. Suvvia

Una civiltà particolarmente evoluta,
che sfruttava un modo di pensare a noi sconosciuto
ma certo non meno efficiente del nostro...

E mangiala sta foglia, invece di fumartela come al solito.


Pan-opticon

La “tua” vita (qua, così)


Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3973
prospettivavita@gmail.com