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venerdì 2 febbraio 2024

Dica 33.


Il sistema politico italiano è organizzato secondo il principio della separazione dei poteri: il potere legislativo è attribuito al Parlamento, al Governo spetta il potere esecutivo, mentre la magistratura, indipendente dall'esecutivo e dal potere legislativo, esercita il potere giudiziario…
Separazione dei poteri:

la magistratura, indipendente dall'esecutivo e dal potere legislativo, esercita il potere giudiziario…

Com’è la magistratura? Indipendente dall’esecutivo e dal potere legislativo. 

Alias? Nella “Italia”, dipendente dalla “Sx-Dem”

Ho chiarito che nel sistema ungherese la magistratura non dipende dal Governo ma dal parlamento. Il sistema giudiziario è totalmente indipendente dal Governo…”…
Viktor Orban

Cioè, in “Ungheria” la magistratura non è indipendente. Come in “Italia”, anche se là dipende dal parlamento ungherese. Bah. Chi ha la maggioranza, allora, decide. Ma, il Governo non è il frutto della maggioranza parlamentare? 

Ergo, che dice Orban? 

Che, fra l’altro, dopo tutto questo tira e molla, ha sbloccato gli “aiuti ucraini”, concordando con la “Uè!”.

Anche in Ungheria c'è l'autonomia dei giudici e i Governi non entrano nei processi…”…
Giorgia Meloni

Suvvia: mettetevi d’accordo. La magistratura ungherese dipende dal parlamento. Parole di Orban. Di quale autonomia si narra? Il parlamento replica la maggioranza ch'è al Governo. 

Paese che vai, stessa storia sostanziale che ritrovi. 

E la Salis? È da vomito, al solito. Stop!

giovedì 14 dicembre 2023

Du domande.


“Is mei che uan”.

C’ho queste due “domande” che mi frullano per la testa:

la guerra è “sostenibile” solo se finanziabile-finanziata?
il Governo e gli altri due poteri dello Stato; quando è tradimento?

Non male come rompicapo, così... tanto per rovinarsi un po’ le giornate se non la vita. Il “patriota” è scomparso con la fine della II Guerra Mondiale, in occidente. Altra “domanda”: allora “in quel tempo” serviva tale figura, mentre al giorno d’oggi, in clima alterato di “Ue”, no. ? Il “cambiamento climatico” è allora nella testa dell’essere a massa: trasferito wireless in quanto ad “aggiornamento” del SO “personale”. Nella sostanza è nella testa di chi decide per tutti, belli e brutti. È stata celeberrima la celebrazione del centenario sia dell’inizio che della fine della I Guerra Mondiale: 1915-18. 2015-18. Laddove in epoca già di consolidamento “Ue”, crisi by crisi, la figura incarnata un secolo prima da coloro che morirono sui campi di battaglia, “poiché la Patria chiamava”, fu ricordata in una maniera alquanto grigia, fumosa, anonima, quasi ignota (come il relativo milite). Ovvero, si omaggiò qualcuno per qualcosa che oramai non coincideva più coi programmi illustrati per i ragazzi delle non solo scuole europee. 

Il patriota: chi? Chiedere alla Russia,  per intenderci.

Domanda: perché continuare a cascarci, allora?