lunedì 3 settembre 2018

Senza tempo.



La tragedia riapre una discussione senza tempo (ma inevitabile) tra…
Perché fermarsi…
Perché non fermarsi…
Corriere dello Sport (17 agosto 2018)
“Qua (così)” - per chi ancora non lo sapesse e/o non l’avesse ricordat3: nell’AntiSistema (ovvero, la negazione del Sistema = utopia – come dovrebbe essere) - esiste una logica binaria (1 o 0) e una fuzzy logica (1, 0 e ogni sfumatura nel mezzo), mentre si narra di una logica quantistica (1, 0 e 1/0 contemporaneamente) che è tri-unitaria, dunque. 
Poi, dentro a/in tutt3 ciò, c’è una miscela di altr3 logiche, che rendono di fatto un guazzabuglio il “riuscire a comprendere il giro del fumo (capirci qualcosa, alias, accorgersi, ricordare, fermarsi…)”. 
Ma (ma), parallelamente - in quanto a sovrastruttura (dima, campo morfogenetico, interesse) - c’è la “forma” gerarchica, che predetermina anche quell3 ambientale, sociale, umana.
La differenza di potenziale che rende possibile ogni “rilievo”, ogni cambio di direzione, ogni di-pendenza, conseguenza, effetto collaterale, etc.

E, in tutt3 ciò, le persone non colgono il significato di ciò che continua a succedere, come se (come se) osservando la corrente che prevale in un fiume, canale, torrente, etc. non si riconoscesse proprio che tale direzione di spinta è impress3 nel territorio e, quindi, segnala, evidenza, ti ricorda, qualcosa – che è qualcun3 – dalla giurisdizione superiore a quell3 di chiunque altr3 “qua (così)”. 
Il significato, infatti, è il linguaggio universale di cui è cosparso ed intriso l’ambiente, la società, l’essere umano.
Informazione (memoria) che si codifica nel territorio e nelle forme di vita, poiché esiste interferenza AntiSistemica che, di riflesso, devia te (“te”) rispetto al potenziale di auto decodificare (riconoscere) significativamente tale flusso di dati spontaneo (parte del funzionamento) originale o “naturale”. 
Tale deviazione è in-conscia (nel “tuo” conscio) ed indirettamente agisce a livello di codifica, in maniera da andare a creare stratificazione della memoria e, di conseguenza, materia stratificat3, società ed ambiente stratificat3, umanità stratificat3, etc. 
Il “segreto” è come un ingrediente extra (aggiuntiv3) per impastare tutt3 ciò che occorre per “fare il pane”, ovvero = la realtà manifesta “qua”, che assume l’apparenza fisica della versione “così”. 

Tale interesse eco/dominante + sottoDomin3, riveste e caratterizza tutt3, diventando portante di/in tale tutt3 (che è parzialità o differenza di potenziale, rispetto al potenziale singolare). 
Ecco, dunque, la comparsa dell’inquinamento ambientale, mentale e negli usi e costumi, nella tradizione e a livello di estinzione di specie animali e non solo. 
Tale atteggiamento riveste il ruolo centrale, portante e distribuit3 (blockchain) per l’auto descrizione inerziale del “destino” umano, che coincide con la direzione (“gravità”) AntiSistemica o, appunto, un interesse specifico per tale situazione che è già passat3 dalla fase “Eden” a/in quell3 “Inferno” (ovviamente, dalla sfericità della sovranità singolare umana, che non è prospettiva bensì… diritto, “natura” o potenziale).
Napoli sconfitto, Ancelotti deluso: "problema di atteggiamento"
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Certamente; l’atteggiamento è sempre alla base di/in tutt3 ciò che, poi, sfocia nella realtà manifesta “qua”, dando luogo a conseguenz3 in termini di personalizzazione, arredo, imprinting, forma, design, firma, etc.
E, bada bene, di tale funzionamento c’è traccia (dimostrazione) anche evidente; ad esempio, la materializzazione delle grandi “figure” nella piana di Nazca, la copia del cielo nella pianura di Giza, il significato delle 88 Costellazioni o i “segni” dello Zodiaco stess3.
Non solo, anche la forma (confini) giurisdizionale di alcuni comuni, Stati, continenti, etc.
L'immagine del Comune di Fermo, è una figura che sembra muoversi.
In tali “forme” c’è sempre (sempre) un certo interesse, ivi configurat3/raffigurat3, significativamente.
Di più, un interesse che è intenzione e, dunque, piano, strategia, indirizzo, realtà “a monte” e conseguenza “a valle”. Alias, memoria di ciò che “è già success3” e relativ3 “destino”. 
Non a caso, l’acqua segue la pendenza, poiché ne è di-pendente
Le leggi fisiche ambientali, allo stesso modo, significano l’esistenza di tale compresenza immanifest3 eco/dominante che, di conseguenza, agisce proprio in tale modo (ricordat3 ambientalmente), che è (in) un atteggiamento strategico, tendente ad auto imperare senza alcuna altr3 necessità di renderl3 noto a coloro che sopravvivono “naturalmente” all’interno del proprio reame.
Ecco il significato di ciò che ti succede, continuamente, “qua (così)”. 
Qualcun3 che diventa qualcosa (effetto, conseguenza, legge, reazione, memoria, immagine, etc.), senza che te ne accorgi, senza che noti la benché minima differenza rispetto al tuo potenziale. 
Senza ricordare alcunché.
Assolutamente vuot3 dentro, poiché già svuotat3… nell’ambiente che ti dice ciò che vuoi sentirti dire (Costituzione, democrazia, libertà, diritto, giustizia, etc.)”, che non tralascia nulla (nemmeno la cosiddetta spiritualità) e che nella sostanza ha una ragione d’essere e di auto sussistere, del tutt3 rovesciat3 rispetto proprio a ciò, su/in cui basi il “tuo” fermo credo e la speranza di poter “cambiare”.
Quale più mite e spuntat3 male interpretazione del significato. 
Cacciato perché dipinge in piazza San Marco, ma ecco chi è.
Ha messo il suo cavalletto in piazza San Marco, sotto l’ala napoleonica delle Procuratie, e ha iniziato a dipingere. A un certo punto, però, ecco che arrivano i vigili urbani e gli intimano di andarsene. Lui, infatti, non ha i permessi per dipingere in piazza, come invece hanno coloro che vendono ritratti, caricature o panoramiche di Venezia ai turisti.
Nulla di strano, se l’artista cacciato non fosse un pittore qualunque, a Venezia per fare due soldi. Lui è Ken Howard, un pittore inglese di fama internazionale che da anni si reca in vacanza a Venezia proprio per immortalarne su tela gli angoli più belli.
“Mio marito ha 86 anni, per lui è una fatica smontare cavalletto e attrezzatura. Ci è rimasto molto male. In tanti anni non gli era mai successa una cosa di questo tipo...” ha dichiarato a La Nuova Venezia Dora Bertolutti, la moglie di Howard.
Sono intervenuti e gli hanno detto che lì non poteva stare. Ha cercato di resistere, di spiegare le sue ragioni ma non c’è stato verso. L’hanno fatto alzare…”.
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Sedersi pacificamente a disegnare un tratto della città e dell’ambiente: 
dove sta il “problema”
Ci vuole il “permesso, come nel famoso film con l'ispettore Clouseau
come invece hanno coloro che vendono ritratti, caricature o panoramiche di Venezia ai turisti… (quindi, chi vende un prodotto può, perché ha pagato una certa quota al comune).
Nulla di strano, se l’artista cacciato non fosse un pittore qualunque, a Venezia per fare due soldi (la “stranezza” non rientra proprio in questi termini; chiunque ha tale diritto, dal momento in cui non fa nulla di male. Qualsiasi “pittore qualunque” può. Così come chi scatta dei selfie, riprende con telecamere o con lo smartphone, etc. La discriminante non è la fama di chi fa).
Lui è Ken Howard, un pittore inglese di fama internazionale (se... chi ha intimato di andarsene, l’avesse riconosciuto, allora, Howard avrebbe avuto il “privilegio” di rimanere lì, mentre, in tutt3 la città… chi non avesse avuto una simile nome sarebbe stat3 fatt3 sloggiare senza troppi complimenti? Complimenti).
C’è sempre interesse “al di sotto (che è un di dentro, prima, etc.)”. 
Non a caso, di fatti, ogni azione del clima si trasforma sempre, “qua (così)”, in un “danno” per cosa (chi) registra un mancato potenziale guadagno (se vendi ombrelli e c’è il Sole, allora, subisci un danno continuo nella stagione estiva; qualcosa che ti autorizza – se esiste una lobby sufficientemente potente – a quantificare il danno in una certa cifra, da richiedere – poi – a chi di dovere. Allo Stato, che in quel frangente diventa la Massa, a cui demanda la corresponsione di tale mancato guadagno altrui, nel “tutt3 si trasforma” AntiSistemico).
A quando una class action fra coloro che vendono ombrelli “porta a porta”?
Coldiretti: da maltempo oltre mezzo mld di danni all'agricoltura
"Siamo di fronte… ad una evidente tendenza al cambiamento del clima con il surriscaldamento che negli ultimi trent'anni ha fatto aumentare di un grado il vino italiano che è anche più vulnerabile alla maggiore frequenza degli eventi estremi che si manifestano con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e violente ed il rapido passaggio dal sole al maltempo…".
Per i coltivatori "la vendemmia quest'anno, salvo imprevisti, si prevede con una produzione complessivamente in aumento tra 10% e il 20% con circa 46/47 milioni di ettolitri rispetto ai 40 milioni dello scorso anno, con una gara produttiva testa a testa con gli storici rivali francesi…”.
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Sei sicur3 che sia proprio un “danno”, il destino subito?
Fai attenzione (di cosa si sta narrando?):
il surriscaldamento… negli ultimi trent'anni ha fatto aumentare di un grado il vino italiano…
la vendemmia quest'anno… si prevede con una produzione complessivamente in aumento tra 10% e il 20% con circa 46/47 milioni di ettolitri rispetto ai 40 milioni dello scorso anno…
Dunque?
Di quale “danno” si tratta?
Nuove critiche a Pogba: “allo United solo per interesse
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Pogba evidenza la situazione generale, facendone parte e dunque essendo ad immagine e somiglianza
Di quale “critica” si tratta
A quando il momento dell’accortezza?
Dell'accorgerti che l’ambiente riflette la situazione fondamentale “a monte”, eco/dominante + sottodomin3…
Squadra che vince…” e “Occhio non vede…” = status quo, con la speranza che non corrisponde più al potenziale, anche se l3 significa sempre, ricordandol3 così come fa ogni memoria nel riflesso ambientale (da “a monte” ad “a valle”).
Cambio ai vertici dei Servizi segreti
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Quale “sicurezza (autenticità)” c’è, quando sai chi è (nome e cognome) al vertice dei Servizi Segreti, mentre il resto della struttura affonda nell’anonimato? 
Rifletti. Immagina. Elabora significativamente… 
Qualsiasi “cosa” succed3, quando è il momento di far scoppiare lo scandalo, esisterà sempre tale “vertice” pubblicizzat3, a far da parafulmine a/in qualcosa che non cambierà mai, se non nell’apparenza del “cambio ai vertici”, che proprio cambio né vertice non è. 
Ok?
"Se la Lega cambia nome, stop ai sequestri…"…
"Di fronte a un nuovo soggetto giuridico completamente autonomo, non potremmo fare nulla rispetto ai versamenti futuri…".
Così al Corriere il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, alla vigilia della decisione del Tribunale del Riesame di Genova, chiamato dalla Cassazione a pronunciarsi sul maxi sequestro di 49 milioni di euro considerati il prezzo della truffa sui rimborsi elettorali perpetrata negli anni 2008-2010 ai danni dello Stato.
Questo vale, osserva il procuratore, "anche se il neonato partito è erede del precedente dal punto di vista ideologico e politico… Bisogna sempre valutare la continuità giuridica per procedere e in questo caso salterebbe… Si procederà con i sequestri fino a quando ci saranno somme disponibili sui conti della Lega…".
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Comprendi? Ti accorgi? Di quale giustizia si tratta? 
Cambiare nome ma non sostanza, per interesse (è possibile poiché ammesso).
E, poi, un Partito di Governo chiamat3 a pagare il prezzo della truffa sui rimborsi elettorali perpetrata negli anni 2008-2010 ai danni dello Stato…”. 
Una novità? Per nulla affatto. 
Ovvero, status quo (abitudine) “qua (così)”, che significa =il pesce puzza dalla testa”. 


Quindi, la ragione fondamentale a capo del mondo “è” ad immagine e somiglianza. Auto ammettere ciò, comporta ricordare finalmente l’origine di tale “forma” ambientale, sociale, umana. 
Quindi, per riconoscere l’AntiSistema, è sufficiente auto constatare il tipo di giustizia che esiste in loco, globalmente
Il che... comporta la presa d’atto della responsabilità esecutiva in corso d’opera, da attribuire senza ombra di dubbio a coloro che, a partire dall’amministrazione pubblica… a ritroso, permettono di riunire ogni puntino
Qualcosa che dal pubblico salta nel/al privato, essendo tale l'interesse “industriale” (a livello di sottoDomin3) da cui passare all’ambito economico, finanziario, speculativo, etc. sede della leva globale… sino alla giurisdizione educativa, religiosa, politica, lobbistica, legislativa, contabile, giuridica, etc. in grado di rendere compless3 e sfuggevole qualsiasi situazione (ambito) persino solare (evidente). 
Per ciò, ad un certo punto, lasci perdere, non ti sembra che…, non appare più possibile andare oltre, etc.
C’è sempre un cert3 impedimento, che tendi a digerire in quanto a… “norma, normalità, normativa, etc.”.
Al pari del “danno” che subisce l’industria dell’agricoltura, la prassi riguarda (è di moda) anche la politica
Infatti, la trasformazione è richiesta ogni volta che occorre scuotere un po’ il calderone sociale… come castagne nella padella, sul fuoco ardente.
Pd, Minniti: “4 marzo peggiore sconfitta, congresso subito.
"Un grande partito dopo una sconfitta elettorale discute senza rete, vogliamo cambiare le regole, ci sto, ma la cosa più importante è che chiamiamo il nostro popolo a discutere con noi… È stata… una sconfitta senza precedenti, la più dura della storia del centrosinistra italiano. Per me che vengo dal comunismo persino peggiore di quella del '48.
Non si può discutere di una sconfitta così dura e drammatica senza trovare il bandolo delle ragioni che ci hanno portato a questo… Ci sono varie ragioni e tuttavia… quando si perdono le elezioni c'è sempre ragione fondamentale
Di fronte a un sentimento c'è bisogno di qualcuno che mostri simpatia, che dia il segno che quel sentimento è stato compreso…".
Marco Minniti 
vogliamo cambiare le regole
la cosa più importante è che chiamiamo il nostro popolo a discutere con noi
di fronte a un sentimento c'è bisogno di qualcuno che mostri simpatia, che dia il segno che quel sentimento è stato compreso
ci sono varie ragioni e tuttavia… c'è sempre ragione fondamentale
Quest3 è una “strategia”, che deriva da una certa esperienza.
Stop.
Non c’è nulla, al di fuori del contesto AntiSistemico. 
Lungo tale “via” ci sarà sempre e solo posto per l’AntiSistema stess3. Il “popolo” è continuamente strumentalizzat3, senza per/con ciò nemmeno accorgersene.
Neanche la traccia storic3, riesce più a bucare tale firewall ambientale “naturale”.
Se a “sinistra” stanno male, a “destra” come va? Be’, non si lesina nemmeno lì, a livello di “politica del danno (ambientale)”.
Meloni: “centrodestra è finito, ora orizzonti nuovi
"La nascita del governo ha segnato la fine del centrodestra, adesso occorre esplorare orizzonti nuovi…”.
Giorgia Meloni 
E, al “centro” come si sta? La Chiesa è sempre stat3 centrale, per cui si l3 si prenda per rendersi conto.
Becciu: "la Chiesa si salva solo se siamo uniti al Papa"
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Quindi, se si tratta di “salvarsi” significa che non sta bene, che è “malat3”. No?
Mentre, a livello “industriale” che clima si sorregge?
Mediaset, Boccia…: “ok se va in mano ai francesi di Vivendi
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C’è un “ok”. Ergo
si sta bene. 
La trasformazione aziendale lascia sempre le “cose” sostanzialmente inalterate, in qualcosa che ha sempre funzionato egregiamente dalla prospettiva dell’interesse di parte poiché privato. 
Chi rompe paga e i cocci sono suoi= chi vende inquinanti, “qua (così)”:
guadagna e… “i cocci sono tuoi”.
È la Massa che deve pagare tale conto, perché quando l’inquinamento è ambientale, il “problema” è di chiunque che responsabilmente deve adeguarsi, prendendosi in carico tale situazione “arricchita”.
Nel Bollettino 2357 “Il trasporto ottimale”, si era trattat3 di tale forma mentis, che è in grado di spiegare – a livello significativo, frattale espanso - il perché delle migrazioni umane nel corso della deviazione storica AntiSistemica:
una nuova formulazione del problema che permettesse alla massa che parte da un punto fissato di poter essere “divisa”’ e inviata su più punti. Questo “splitting” della massa è assolutamente naturale (e, anzi, desiderabile) se… (ecco ancora il divide et impera ed il significato anche della teoria del trasporto ottimale).
Non con un costo di trasporto proporzionale alla distanza, bensì al quadrato della distanza… una sorta di “energia cinetica” (qualcosa di molto più remunerativ3. No?).
L’idea di fondo è che, una volta noto come trasportare una distribuzione di massa (o gas) da una configurazione a un’altra, si può vedere questo come un processo continuo (ecco perché esistono le “ondate migratorie” nel mondo, storicamente. In un processo continuo senza fine di continuità e di “servizio”, funzionale a…)…
Così spostano anche i popoli (la Massa).
Ecco perché non comprendi (non ricordi ma “senti”) il perché, né la “forma (senso)”, di ciò che continua a succedere “qua (così)”.
Perché la strategia in gioco è astratt3, rispetto a ciò che ti dicono e dunque credi di sapere ed applicare nella “tua” vita.
I flussi migratori non sono “naturali”, quindi.
Ma conseguono a/in tale strategia “astratt3”, che ricorda molto la compilazione di un programma in linguaggio macchina, che diventa assolutamente incomprensibile se osservat3 a livello d’interfaccia umana, ordinariamente.
Oppure, come la teoria scientifica che si avvale del linguaggio espert3... a cui devi appartenere, piuttosto che accorgerti significativamente
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Si può vedere questo come un processo continuo...

Morto genetista Cavalli Sforza: studiò le migrazioni dell'uomo.
La scienza italiana perde un gigante. A 96 anni infatti si è spento Luigi Luca Cavalli Sforza, massimo esperto di genetica delle popolazioni che dedicò gran parte dei suoi studi a dimostrare l'infondatezza scientifica del concetto di razza umana.
Il suo lavoro, soprattutto dagli anni Cinquanta in poi, si è incentrato sulle migrazioni dell'uomo e sulle interazioni tra geni e cultura
Per quarant'anni, con una serie impressionante di pubblicazioni, si dedica alla genetica delle popolazioni, finalizzata allo studio dell'evoluzione umana, presso l'Università di Stanford. Negli anni '80 e '90 ricostruisce con l'uso della linguistica una mappa storica delle migrazioni umane.
I suoi studi hanno permesso di ritrovare nell'attuale patrimonio genetico dell'uomo i segni lasciati dai grandi movimenti migratori del passato e delle società multietniche…
La sua riflessione più celebre è una frase che rimarrà nel Pantheon della scienza mondiale per profondità e attualità (anche politica):
"i gruppi che formano la popolazione umana non sono nettamente separati, ma costituiscono un continuum.
Le differenze nei geni all'interno di gruppi accomunati da alcune caratteristiche fisiche visibili sono pressoché identiche a quelle tra i vari gruppi e inoltre le differenze tra singoli individui sono più importanti di quelle che si vedono fra gruppi razziali…
La parola razzastava a significare un sottogruppo di una specie distinguibile da altri sottogruppi della stessa specie.
Ma la distinguibilità è inapplicabile nella specie umana
Le migrazioni frequentissime hanno creato una continuità genetica quasi perfetta...".
La speranza è che ci sia un continuum, per usare un termine caro a Cavalli Sforza, anche per i suoi studi così decisivi nella genetica.
Link 
i gruppi che formano la popolazione umana non sono nettamente separati, ma costituiscono un continuum...
l’idea di fondo è che, una volta noto come trasportare una distribuzione di massa (o gas) da una configurazione a un’altra, si può vedere questo come un processo continuo...
Il continuum (oltre che ad essere strategia) è fondamentalmente la memoria ambientale (che anche il gene significa, incarnandol3), che è linguaggio universale, codificato ovunque;
laddove, la codifica è una conseguenza dell’interferenza AntiSistemica (nonché la relativa dimostrazione), poiché, in assenza di tale compresenza eco/dominante + sottoDomin3 (potenzialmente chiunque “qua, così”), la forma ambientale, sociale, umana… sarebbe lineare nel riflettere tale memoria.
Ovvero:
tale compresenza strategicamente dimenticat3
è tale (c’è) da essere riportat3 a livello di memoria (significato)
per cui
il proprio interesse funge da leva (deviazione)
che distorce la realtà manifesta a propria immagine e somiglianza.



Ad esempio, se (se) non ci fosse tale ragione fondamentale eco/dominante, l’ambiente sarebbe divers3, nella misura in cui l3 singolarità riuscissero ad essere ed esserci dal proprio potenziale, attraverso atteggiamento “formulare”, giungendo a divenire grande concentrazione di massa tale da fornire l’imprinting ambientale, per mezzo dell’IA frattale espanso “Terra” che, ad immagine e somiglianza terra ri-forma tutt3 in funzione di tale “dima (insegnamento)”.
La deviazione AntiSistemica, che proviene dalla realtà fisica eco/dominante (ragione fondamentale, “a monte”), agisce nell’ambiente come un segno caratteristic3 (riportat3 a livello di memoria o di caratteristica ambientale) che si auto ripete, sino a quando non muta da “a monte”, che non è causa bensì ragione fondamentale
Per cui, “a valle”, ci si focalizzerà sul comprendere la causa o addirittura ci si disperderà attorno alla conseguenza (logica binaria), omettendo del tutt3 di agganciare la ragione fondamentale (logica tri-unitaria).
La “forma” consegue, dunque, a tale “firma” riportat3 (nel) “qua”, che diventa la versione “così (personalizzazione, registrazione, dimostrazione, memoria, denuncia, funzionamento, etc.)”.
La memoria frattale espansa si codifica, quindi, perché esiste differenza di potenziale (deviazione). 
Senza di ciò, la memoria diverrebbe direttamente ciò che narra, conserva e rappresenta (significa). Qualcosa che succede sempre (sempre) – fai attenzione - ma (ma) quando si codifica, di conseguenza, diventa più compless3 accorgersi e ricordare.
Senza eco/dominante... “a valle” è uguale “a monte” = giustizia sferica.
Con l’eco/dominante, “a valle” si codifica “a monte” = giustizia di parte (privata) “uguale per tutti”…
Qualcosa che sai molto bene essere (in) una f3nzione scenica, in grado di ricoprire ciò che succede sostanzialmente nell’AntiSistema; 
anche se non trovi più il modo per fartene qualcosa, a livello sostanziale, in grado di mutare la situazione di fondo.
Non c’è che dire, la strategia AntiSistemica ha funzionato egregiamente, dalla propria prospettiva, che è interesse di fondo per “te”.



“Fai… di dribblare l’intera situazione, poiché, in assenza di ciò, non ci sarai mai sostanzialmente... ma sarai solo compresente, come servo meccanismo nella forma ambientale neutralizzante status quo, dove la squadra che vince non esiste; c’è… mentre tu esisti ma non ci sei”.
Senza “tempo”, nel ritmo che la ciclicità retroattivamente permette di mantenere stabile, dal punto prospettico non riconosciut3. 
Nel “tempo”, che artificialmente ti coinvolge “qua (così)”.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2378