martedì 25 settembre 2018

Senza seme.



E Dio disse:
"ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: sarà il vostro cibo…”.
Genesi 1,29-31
L’anguria senza semi, al contrario di limoni e uva, è ottenuta in laboratorio.
Nell’anguria senza semi, il numero di cromosomi è prima raddoppiato dall’uso della colchicina chimica, raddoppiando il corredo cromosomico di una normale anguria (che è diploide) si ottiene una pianta tetraploide (quattro coppie di cromosomi).
Mediante l’incrocio di un’anguria tetraploide creata in laboratorio e un’anguria diploide si ottiene una pianta triploide che dà vita ad angurie senza semi, che è così un frutto sterile
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Che è così un frutto sterile (senza seme porta all’estinzione della specie, qualora tale “moda” prendesse il sopravvento. Ma, in tal “caso”, al fine di provvedere alla grande richiesta di frutta senza seme, occorrerebbero sempre più grandi piantagioni di alberi generanti frutti senza seme. Il che è un paradosso. Non credi?).
Sino a quando esisterà l’albero che, storicamente, continua a riprodurre frutta, sarà persino secondario, all’apparenza, evitare di preoccuparsi della mancanza di seme (futuro).
La pianta adulta promette di sopravvivere a lungo, per cui, che importa essere tanto “pessimist3”? Già
In tal modo, prende il sopravvento il gusto della clientela, ovvero, la tendenza impostat3 nella società massiva; qualcosa che corrisponde ad interesse particolare “a monte”, ossia, a… qualcun3.
Individui che si guardano bene dall’apparire, tanto da risultare persino inimmaginabil3 - auto decadendo ogni tentativo d'evidenziarne la compresenza - nella trappola per orsi delle fake news, della paranoia, del complottismo, del populismo, dell’arrivismo personale, dell’Ego, del bias di conferma, nel segreto e nella ragion di Stato, etc. 
Con il risultato che è la forma sociale stess3, ad apparire piuttosto che “essere”, alias, evidenziarsi secondo ciò che significa. 
Un fatto che si registra continuamente, dal momento in cui l’informazione frattale espansa (memoria ambientale) si codifica poiché tu sei diventat3 “qua (così)”… “tu”;
per cui, hai la “necessità” di auto decodificare, attraverso la “tradizione = imprinting”, ciò che è nella sostanza linguaggio universale:
significato (l’informazione frattale stess3, che è memoria infrastrutturale o registro del funzionamento reale).
Il non riuscire più a “vedere (fare/essere) per come si ‘sente’”, significa che nel mezzo c’è un impedimento. Si tratta sempre di un effetto su/in te, anche se esiste te e “te”:
mediante l’incrocio di un’anguria tetraploide creata in laboratorio e un’anguria diploide si ottiene una pianta triploide che dà vita ad angurie senza semi, che è così un frutto sterile
Diciamo che:
l’anguria tetraploide (creata in laboratorio) = livello d’interferenza e drogaggio (compresenza immanifest3 strategica eco-dominante + sottoDomin3)
l’anguria diploide (la normale anguria) = te
l’anguria triploide (senza semi) = “te”.
Ok? 

La società “moderna (modello occidentale, che si ritrova ormai ovunque nel mondo globalizzat3)” tende a 1- generare meno prole (per qualsiasi motivo addotto come scusante) e 2- ad essere “sterile (per qualsiasi motivo addotto come scusante)” e/o 3- ad essere auto sterilizzante (per qualsiasi motivo addotto come scusante).
La generazione di prole umana è diventat3 un “problema”, per chi “rischia di diventare parte genitoriale”, nella misura in cui la “necessità” denaro, credito/debito, lavoro/carriera, responsabilità/priorità, etc. hanno la meglio sul romanticismo di divenire madri e padri di bambin3 rotond3, promettenti potenzialmente un più roseo futuro, d’assieme.
Ancora una volta, si ripete il ritornello (che anche la “natura” riporta, riflette, replica):
sino a quando esisteranno alberi adulti, in grado di generare frutti, stagionalmente
non sembrerà portante che i frutti siano a loro volta ricolmi di semenza…
Nel mondo ci sono già oltre sette miliardi di persone. Vero? Per cui… da una certa prospettiva, probabilmente, si immagina di porre un freno a tale enorme numero di esseri necessitanti di tutt3 e/ma, dunque, consumanti tutt3 e fertilizzanti l’impianto “senza semi” del Pil
Non sembra un problema, da/in tale prospettiva... che è l3 medesim3 che ha creato anche il grande numero.
L’informazione che si auto replica ambientalmente, indica una strategia che implica la decisione di soppiantare il tipo di essere umano “attuale”, andando a modificarl3 geneticamente, in funzione di esigenze che non traspaiono a livello ufficiale. 

Se (se) l’umanità non è più in grado di auto replicarsi da/in sé, significa che di conseguenza sarà la scienza - a grande richiesta e guarda non caso, deviat3 - a “dover” intervenire
Infatti, l’imminente messa in commercio dell’IA, sta a significare proprio tale abominio (progetto). Ovvero, l’espianto della parte “creativa” umana, a favore della capacità riproduttiva automatica della macchina “intelligente”:
svuotare per riempire diversa mente (riprogrammare, controllare).
Altro che evoluzione, user friendly, progresso, comodità, etc. In giogo c’è qualcosa di assolutamente… altr3 ed altrui.
Sotto il cielo di piombo, avevo visto i vapori sulfurei e tossici esalare dalle strade, dopo che dodici ore di sole implacabile avevano calcinato i tetti e arso le facciate delle case. Le forme squadrate dei grattacieli, le piramidi aguzze del moderno skyline, il rosso spento delle tegole dei vecchi palazzi e le futuristiche strutture di cemento, acciaio e cristallo sfumavano contro l'orizzonte lontano che virava al seppia. Soffocate dall'afa, le vie affondavano dritte nel cuore della città, e la polvere avvelenata uniformava i colori delle colonne di macchine…”.
Costa. L’Elefante Bianco – Secondo Signoroni
Un mondo senza semi, costituit3 solo da “adulti impotenti”, dediti a lavorare e, nel “tempo libero”, oltre che a spendere e consumare, a “divertirsi”, ossia:
accoppiarsi senza correre alcun “rischio”.
Quando inizieranno a mancare gli adulti (dopo che il mondo sarà invecchiat3, ossia, la fase che seguirà all’attuale tendenza all’invecchiamento), le nuove generazioni come nasceranno?
Domanda retorica, dal momento in cui la risposta è:
artificialmente incrociat3.
Non vivo per me, ma per la generazione che verrà”.
Vincent Van Gogh
Il “pittore” Van Gogh, che cosa ha inteso attraverso tale espressione? Egli non fu un filosofo o un ingegnere (per un mondo che fa differenza di genere, stile, pensiero, razza, etc.).
Fu “solo” un pittore. Quindi, quale preziosità credeva di incarnare, attraverso di sé e, dunque, la propria opera? Perché, tant3 fiducia?
Quale tipo di “seme” era cert3 di aver lasciato ai posteri?
Difficile a dirsi ed a crederl3, dato che “ora” di Van Gogh si ricorda soprattutt3 il grande valore che hanno acquisito le “proprie” tele, sul mercato elitario del collezionismo mondiale.


Antonin Artaud ha definito il pittore “un suicidato della società“.
Van Gogh, così come altri noti e meno noti suicidi, costretti al silenzio ed etichettati come folli per impedire che possano rivelare “verità pericolose”, o forse, scomode, diventa per lo scrittore il simbolo di quell’umanità dolente incapace di adattarsi ad una società violenta che opprime le sensibilità più acute.
Così scrive a tal riguardo Artaud, che mise sotto accusa anche la psichiatria:
“Van Gogh… non si è suicidato in un impeto di pazzia, nel panico di non farcela, ma invece ce l’aveva appena fatta e aveva scoperto chi era quando la coscienza generale della società, per punirlo di essersi strappato ad essa, lo suicidò…”.
Un punto di vista che ancora oggi scatena un dibattito sospeso sulla personalità di questo misterioso pittore…
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La “società” è ricolm3 di glifosato e di chi l’ha ideat3, generat3, permess3 e commercializzat3. 
Ovvero, la società è sterile poiché sterilizzat3
Di più, esiste anche chi è colpevole di tutt3 ciò, ma (ma) nella misura in cui non esiste; c’è
Il risultato è “Dio”, il futuro, la natura, il tempo, il denaro, il lavoro, l’energia, la tradizione, la scienza, l'inflazione, etc. Alias:
il risultato è artificiale
e la memoria di ciò è in tutt3 ciò
informazione codificata, come inquinamento
che tratti alla stregua di inquinante, di “erbaccia” che ti senti in dovere di estirpare prepotentemente, cedendo alla credenza che non abbia alcuna ragione, né posto, né senso… per essere lì e crescere proprio nel “tuo” giardino, orto, appezzamento, prato, proprietà, etc.
C’è sempre ragione fondamentale, per/in tutt3 ciò che continua ad accadere. Non c’è solamente azione e reazione, né causa ed effetto, bensì, c’è:
ragione fondamentale (da cui il significato)
e
tutt3 ciò che consegue.



Ora, (nel) “qua (così)”, di ragione fondamentale non sai nulla, poiché appartiene ad un livello generazionale “a monte”; che ha scelto strategicamente di essere immanifest3, ossia, di essere dimenticat3 dalla Massa e persino da ogni sottoDomin3 (pena il rovinare ogni velleità d’ambizione singolar-massiv3, ivi soggiacente ed auto motivante, in quanto ingranaggi di/in un impianto talmente grande da non esistere; esserci).
Non bisogna giudicare il buon Dio da questo mondo, perché è uno schizzo che gli è venuto male”.
Vincent Van Gogh
Il “pittore” non era solamente tale. 
Di più, ha lasciato se stesso (la versione migliore, originale, di se stesso) nelle lettere che ha inviato al fratello. 
Quindi, la sua “filosofia” è qualcosa che ha saputo raggiungerti e congiungerti ad esso, trascendendo l’impianto artificiale del “tempo” e l’interferenza mortale del/nel “qua (così)”. 
Ma (ma) puoi dire autenticamente, significativamente, “messaggio ricevuto!”.
No. Perché l’opera di auto svuotamento AntiSistemic3, ti ha già drenat3 per poi auto riempirti in altra maniera, diversa mente o, appunto:
da te a “te”
da te in “te”…
Ergo
l’intenzione di Van Gogh, che corrisponde alla propria “speranza”, va inesorabilmente a spegnersi nel vasto mare magnum post Diluvio Universale, che non smette mai di continuare a succedere, dal momento in cui… “è già success3”.




L’eco-dominante “è divenut3 la “tua” memoria, esperienza e forma di “saggezza”.
Non è tanto il linguaggio del pittore che si deve sentire, quanto quello della natura…”.
Vincent Van Gogh
Esatto:
dovresti proprio “sentire (accorgerti e ricordare/ricordati/fare/diffondere)”
il linguaggio (codice universale “significato”)
nella natura (ambiente)
che è memoria frattale espansa infrastrutturale, funzionale, originale, sferic3
attraverso l’atteggiamento “formulare”, che è l’interfaccia ad hoc (Doc) al fine di auto decodificare ciò che si codifica poiché esiste interferenza eco-dominante, firewall AntiSistemico, e la versione prepotente di te, ossia, “te”.
Secondo la tradizione islamica:
nell'anno in cui il Profeta sarebbe stato messo al mondo… (all'incirca il 570 d.C.), un esercito himyarita… si sarebbe presentato sotto la Mecca per conquistarla, impadronirsi delle sue ricchezze e mettere più di tutto sotto controllo il pellegrinaggio… che aveva come meta finale il santuario urbano della Kaʿba…
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Mettere
più di tutto
sotto controllo
Sempre, secondo la tradizione islamica, il nonno paterno di Maometto era “autorevole”, perché era:
intestatario delle istituzioni della siqāya e della rifāda, con cui i meccani si preoccupavano di approvvigionare rispettivamente con bevande e con alimenti i pellegrini
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L’alimentazione del flusso “Massa”, permette il controllo dell3 stess3, “a monte”, in maniera assolutamente trasparente o, meglio, “chimica”.
E, secondo il Corano, si narra:
del miracoloso sopraggiungere di misteriosi uccelli… che avrebbero fatto cadere sugli assedianti i sassi che portavano tra le zampe:
indizio forse di un'epidemia di vaiolo scoppiata fra gli Himyariti, in grado comunque di causare la loro morte…
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I fatti riportati, significano qualcosa che “è già success3” e, non, il fatto stess3 auto riportat3.
Ergo:
anche se si tratta di un “secondo la tal tradizione (certamente, di parte)”
la memoria frattale espansa c’è sempre, seppure non esiste (significa).


A te spetta di “sentire” tale compresenza sferic3, aggiornandoti alla versione più coerente rispetto alla decodifica originale, che è nell’atteggiamento “formulare”:
un cuore puro, vede puramente
Altrimenti, la conseguenza non è tanto una novità, quanto – di più – la consuetudine “qua (così)”:
lo status quo eternamente stazionante, a prescindere da ciò che credi di “vedere”.

Francia, Casinò respinge approccio che Carrefour nega aver fatto
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Una parte dice di no ad un’altra parte, che dice di non aver fatto nulla:
c’è sicuramente perlomeno una parte che ti sta mentendo. Vero?
A meno che, “tra i due litiganti, il terzo gode”. Quindi?
Chi ha sempre l’interesse di mantenere in auge l’impianto della “guerra”?
Chi finanzia la guerra, ovvero, chi alimenta ogni contendente.
Potendo, in tal modo “trasparente”, essere come un fantasma che non esiste; c’è... tra le righe e nei cavilli, nella speranza e nel futuro, in ogni scelta e destinazione d'uso...
La “grande finanza”? 
Quell3 è “solamente” la direzione, la tendenza, l’inerzia, etc. L’indizio frattale espanso da ripercorrere sino “a monte”, superando l’impasse che certamente c’è allorquando giungi al vertice dell’edificio piramidale, ma (ma) ti rendi conto che non c’è nulla, se non l’immagine apparente di “Dio”
Quindi, sei nell’edificio tronco piramidale, che puoi percorrere sino alla superficie superiore, che credi corrispondere con/al vertice e ti fermi lì. 
Mentre, contemporaneamente, l’edificio continua Oltre Orizzonte, essendo il vertice eco-dominante auto distaccat3 dalla rimanenza, che scambi per realtà unic3 manifest3.
La tecnologia wireless t’insegna soprattutt3 tale verità, codificat3.
Anche l’immagine “Dio”.
Ogni volta che giochi a “passaparola (non il gioco Tv, bensì, il gioco fisico reale)”, la frase iniziale, sussurrat3 all’orecchio di chi è in seconda posizione, giunge a destinazione completamente alterat3, da ogni interpassaggio di/nel mezzo. 
Che cosa significa = la trasmissione di “ordini” avviene attraverso segnale portante, centrale, distribuit3 (blockchain), che non funziona attraverso tale “porta a porta”; il che lascia apert3 la possibilità di introdurre concetti auto disinnescat3 all’origine, come libertà, giustizia, democrazia, uguaglianza, etc.
Qualcosa che può funzionare in tal modo, poiché, ha il controllo totale, globale, della situazione “realtà manifesta mondo”. Ovvero, qualcun3 dotat3 di tale proprietà privata.
È ormai storia vecchia sottolineare che quasi tutti i più brillanti artisti non sono mai stati compresi nel periodo storico in cui vissero e Vincent ne è la dimostrazione palese, visto che nella sua breve ma intensa vita, riuscì a vendere un solo quadro e concluse la sua vita in povertà.
Ma non si dedica alla pittura per acquistare notorietà, e nemmeno opera su commissione. Non cerca una dignità economica che lo affranchi dalla miseria. Vincent Van Gogh, considerato il precursore dell’Espressionismo, comincia a dedicarsi alla pittura unicamente per una prepotente necessità interiore, sorta dal desiderio di imprimere sulla tela le sue prorompenti emozioni altalenanti che lo costringono a ricoveri continui per depressione e angoscia.
Il tormento della sua anima è visibile nella bellezza dei suoi dipinti, in quei rapidi tocchi di pennello, nati dall’impulso irrefrenabile di trasmettere un’immagine alla propria percezione del mondo.
Un mondo che ama moltissimo, nonostante venga deriso e umiliato continuamente dalla maggioranza della gente che lo ritiene solamente un povero malato di mente con velleitarie aspirazioni artistiche…
Link 
Il tormento della sua anima è visibile nella bellezza dei suoi dipinti…:
tale “bellezza” corrisponde ad un postumo riconoscimento di “valore (collezionistico elitario)”.
Il che significa = l’auto disinnesco singolare collettivo, che auto avviene nella differita che scambi per la “tua” vita “qua (così)”.
La Massa è usat3 a tal pro, coprendo ogni intento “superiore”, che termina inesorabilmente nel “Buon Dio”, o, parafulmine acquieta nervi, aspirina anti rivoluzionaria, lenitivo del dolore intergenerazionale, antidolorifico che illude di poter stare meglio, etc.
Volete libero Gesù o Barabba?...”: 
non è una scelta, bensì, è una sentenza di morte differita.
Tale forma di placebo (“Dio”), funziona da sempre “qua (così)”.
Terminando illusoriamente tutt3 in “Dio”, l’animo si placa, cedendo alla conv3nzione che si tratta di “una faccenda troppo grande per.
E da lì, l’auto accettazione per rassegnazione e per auto suggestione (paura), da cui ogni forma di “impotenza (senza seme)”.
Il significato diventa un warning, il fare attenzione a ciò che continua a succedere poiché forma di impero senza alcuna necessità di vessilli esposti al vento (illusione ottico/fisica/materiale).
Un tale “vantaggio”, porta con sé proprio ciò che rappresenta, ancora una volta, l’immagine “Dio”:
ma (ma), in tal “caso”
“Dio” è chi decide per tutt3, a prescindere.
Ovvero, l’eco-dominante già estint3 (già success3) e continuamente auto riprodott3 attraverso l’elevazione di chiunque, potenzialmente, al rango “nobiliare” di sottoDomin3 (continua a succedere).
La tentazione, la corruzione, la seduzione, l’istigazione, la lusinga, la brama, la contaminazione, l'inquinamento, etc. rappresentano significativamente ciò che succede “qua (così)”:
come opera scolpit3 da chi crede di fare solo arte
non rendendosi conto che, di più, si tratta di codice universale “significato”
che passa anche attraverso la “mano” dell’artista e della propria sensibilità.
Per ciò, Van Gogh espressenon vivo per me, ma per la generazione futura…”.
Era “il canto del cigno (il testamento)”, di chi “sentiva” esserci molto di più, ma (ma) che rimandava al futuro ciò che il passato compresente continuava a solleticargli l’animo. 
Fartene qualcosa, significa essere “formulare”.
Da “lì”, tutt3 assume il senso pratico che sa unire fare, essere e avere. Infatti, non a caso, è la via già percorsa da chi “ora” si ritrova “a monte” dell’inter3 forma sociale, ambientale, umana… ma nella versione AntiSistemica della differenza di potenziale contemporaneo.
Se (se) non capisci, è perché non ricordi e perché “non ci senti” più. 
Anche se è sempre (sempre) potenziale, il ritornare ad accorgerti e da lì, nuova mente, ricordare.
“Fai… di tutta l’erba un fascio, ma non buttare via nulla, sentendo che c’è sempre quintessenza da r-ac-cogliere, alias, significato”.

Che cosa ti stai perdendo “qua (così)”?
Chi è “a monte” di te/“te”:
la responsabilità che si annida Oltre Orizzonte, la ragione fondamentale “forma mondo”, l’eco-dominante che arruola ogni singolarità che cede alla lusinga ambientale di poter divenire sottoDomin3 e, dunque, élite rispetto al sopravvivere più massivo, nonché... futuri rami secchi da potare non appena cambia la stagione, ciclicamente in retroazione.
Ricorda bene:
potrai anche diventare senza seme
ma (ma)
sarai sempre dotat3 di potenziale contemporaneo.
        
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2394