lunedì 17 settembre 2018

I sogni son desideri…



Perché, quando si narra della storia umana, dell’umanità, lo si fa “al maschile”? Per cui, tutt3 diventa:
gli uomini o l’uomo (in quanto a riferimento comune collettivo o default).
La “parità” è significato (giustizia sferic3) e non maschilismo o femminismo (che è parte, auto suddivisione, recita, interesse, etc.).
I sogni son desideri di felicità
nel sogno non hai pensieri
esprimi con sincerità…
dimentica il presente
e il sogno realtà diverrà...”.
Cenerentola
Dimenticare” significa = un certo tipo di atteggiamento (come auto decodifichi il paradigma realtà manifesta).
Se (se) tu, infatti, fossi “formulare”, riconosceresti (“sentiresti”) immediatamente che “qua (così)” c’è qualcosa – che è qualcun3 – che “non va”.
Ovvero, identificheresti subito – per differenza di potenziale – una versione di parte o “così”, in ciò che è definibile realtà manifesta o “qua”. 
Di più, ti accorgeresti della relazione che esiste, sussiste, insiste e persiste, tra “qua” e “così”, in quanto trait d’union stabile e coerente (esiste e c’è), nella misura in cui, quindi, deve esistere ed esserci soprattutt3 ragione fondamentale (eco-dominante) “a monte”, in luogo dell’opinione pubblica (una conseguenza) derivante dal paradigma in corso d’opera (la causa), che scherma ogni versione altr3... auto indicante il potenziale di realtà che lumina d’Oltre Orizzonte (utopia = come dovrebbe essere).

Perché l’interfaccia “linguaggio” è al maschile, nel relativo default? Perché, 1- il genere maschile ha il controllo storico della situazione in toto, oppure, 2- perché è il genere femminile ad averl3 strategicamente permesso (un po’, così, come l’Euro è “forte”, perché è il Dollaro a permetterlo). 
Ergo:
esiste ragione fondamentale (“a monte”), che non esiste; c’è (eco/dominante, immanifest3)
esistono cause che esistono, ci sono ma (ma) in quanto già “a valle” (sottoDomin3)
esistono conseguenze che esistono; non ci sono (in termini di “contare” a livello potenziale, decisionale).
La cosiddett3 piramide è, quindi, format3 da tali tre tipi di suddivisione “religiosa” della platea umanità:
vertice distaccat3 (“Dio”)
apparenza governante (“Sacerdote”)
conseguenza globale (“Massa”).
Con un poco di zucchero la pillola va giù,
la pillola va giù, pillola va giù.
Basta un poco di zucchero e la pillola va giù.
Tutto brillerà di più...”.
Mary Poppins
Tale “pattern” tende ad auto ripetersi ovunque, a prescindere dagli usi e costumi locali e dalla tradizione o stile di vita (abitudine); 
il che, ti permette di “portare fuori” uno schema ciclico/ricorsivo, indicante significato (ciò che esattamente “è già success3”, ti succede e continua a succedere… “qua, così”). 
Qualora tu utilizzassi la logica, nella sua espansione frattale, ti renderesti sempre conto della funzione mnemonico/rappresentativa che ambientalmente caratterizza tutt3, a prescindere da quale sia la strategia oscurantista in corso d’opera e, dunque, al di là di ogni e qualsiasi intenzione eco/dominante + sottoDomin3, a/nel “cancellarti selettivamente la memoria e, dunque, l’esperienza”:
significativamente
è proprio il significato a venir meno
quando eviti di ricomprenderl3 nella presa d’atto reale (logica).



Fin dai tempi antichi l’uomo vede nella natura non solo una fonte di terapia, ma anche una maestra
Selene Calloni Williams – Yoga Journal settembre 2018
Tale espressione è duale e, quindi, implica dualità (divide et impera):
l’uomo (intes3 come umanità = due o più generi, d’assieme, espressi superficialmente attraverso una etichetta maschile, di/in parte)
nella natura… una maestra (l’espressione al femminile bilancia, forse, il significato di ciò che “è già success3”? Significativamente, no. Lo status quo prevede la divisione dell3 singolarità, al fine di un miglior governo reale).
Quindi? 
Come è possibile esprimersi senza utilizzare, ricorrere, decadere, agganciare, etc. il linguaggio derivante dal divide et impera?
Innanzitutt3, accorgendoti della compresenza immanifest3 eco/dominante, per mezzo di ogni riflesso ambientale (memoria frattale espansa), poiché funzione infrastrutturale (ad esempio, così come credi nella “gravità”, che non metti in dubbio, anzi…). 
Poi, iniziando ad essere coerent3 attraverso atteggiamento “formulare”:
esistendo ed essendoci, come unic3 filo conduttore che identifica sempre, te.
Da tale coerenza, deriva stile di vita coerente (ad immagine e somiglianza). No?
Fin dai tempi antichi l’umanità vede nell3 natura non solo una fonte di terapia, ma anche un3 maestr3
Il qualificatore universale “3”, identifica la parità in termini di unificazione significativa, ossia, elimina la distorsione auto interferente proveniente (ed auto indicante) compresenza che se ne approfitta, globalmente, della situazione causale “qua (così)” che, dunque, può cambiare in termini di evoluzione, ossia, di andare oltre rispetto al paradigma sempreverde.
La divisione in genere (parte), non venendo più riportat3 anche all’interno del contesto “linguaggio”, che rispecchia e riflette, di conseguenza tenderà come a sfumare, poiché nella mente di ogni singolarità ch’e-legge… il “3” verrà sostituit3 dalla vocale che meglio “ci si sente rappresentare interiormente”, ristabilendo un miglior filo conduttore a livello intimo, proprio, “sé”.
Chi leggerà “maestra” e/o chi leggerà “maestro”, inizierà a tener conto di una separazione, di genere, apparente e significativ3 solamente a livello di ragione fondamentale o di:
divide et impera (una dimostrazione sostanziale).
E, in tale abitudine, verrà progressivamente meno la considerazione altrui, che parte da una condizione di separazione profonda e, quindi, sempre meno incidente il potenziale singolare, poiché co-incidente con il potenziale singolare.
È come divenire “laser”, essere total3, coerent3, se stess3, etc.
Qualcosa che parte in qualche modo, anche approssimativ3 (utopico) ma che ha il “diritto” di divenire forza universale, poiché, “già lo è”. 
Ciò che non ti permette di ricordarl3, è ciò che invece “è già success3 ‘qua così’”. Ok?

Ovvero, qualcosa che “è”… qualcun3 (non qualcuno o qualcuna, ma, qualqun3 = qualsiasi sia il genere eco/dominante, è significativ3 ciò che riesce a farti fare, auto influenzandoti da “a monte”, attraverso attributi che riconosci solamente alla figura simbolica globale “Dio” e che, invece, la tecnologia incorpora e permette a chi ne detiene sostanzialmente il controllo, a livello sorgivo, di programmazione o intenzione, in quanto piano, strategia, gerarchia, etc.).
Ciò che la legge permette, l’abitudine cementa. 
Dopo di ché, diventa certamente arduo riuscire a mutare (poiché in una grande dipendenza, come ogni droga, ogni coercizione, ogni incanto, etc.).
La natura insegna agli uomini a parlare con gli spiriti, a rimanere in contatto con i propri avi, ispira un senso del tempo circolare, una visione complessa del reale, tale per cui il tutto è nella parte e la parte è nel tutto, una visione ricorsiva, secondo la quale gli effetti sono contenuti nelle cause.
Questo amplia la prospettiva della mente, anziché restringerla alla parte, come accade nel pensiero analitico e focalizzarla esclusivamente su tutto, come avviene nell’olismo…”.
Selene Calloni Williams – Yoga Journal settembre 2018
Se (se) proprio intendi riconoscere una differenza di “genere”, allora (allora), renditi conto della differenza di potenziale, che genera apparente separazione dell’informazione “significato”, in termini di verità e/o menzogna (con la fuzzy logica o sfumatura, nel mezzo). 
Ossia? Divide et impera (ritornello o meglio ciò di cui ti devi accorgere).
L’espressione sopra riportata è, infatti, ricolm3 di tale forma di auto separazione che, “serve”. Ad esempio:
la natura… ispira un senso del tempo circolare (il “tempo” è una invenzione, che prende il posto della differenza vibrazionale o atteggiamento, scambiandol3 per distanza e dunque “tempo di percorrenza da… a…”)
una visione complessa del reale (poichè “è già success3” e continua a succedere, da/in cui l’apparente “complessità”, in termini di differenza di potenziale e dunque di “troppo grande per…).
Tu sei “Tu”, nell’AntiSistema; dove tutt3 ti appare come al di là della tua capacità potenziale di… evolvere e far evolvere ad immagine e somiglianza, la situazione realtà manifesta “qua”.
Infatti:
il tutto è nella parte e la parte è nel tutto (frattalità espansa, significato, memoria, esperienza, etc.)
una visione ricorsiva, secondo la quale gli effetti sono contenuti nelle cause (di più, gli effetti e le cause sono contenut3 nella ragione fondamentale “a monte”)
questo amplia la prospettiva della mente, anziché restringerla alla parte, come accade nel pensiero analitico e focalizzarla esclusivamente su tutto, come avviene nell’olismo (a livello di atteggiamento “formulare”, non fa una grinza e mette in evidenza la causa/conseguenza eco-dominante, come scalzandol3 di livello e di portanza, centralità e distribuzione).
La foresta guarisce le relazioni perché vi apprendi la non dualità, ossia lo stato della relazione al di là di soggetto e oggetto.
“Quando siamo in relazione con un’altra persona, essa ci fa da specchio: siamo riflessi l’uno dell’altro, i riflessi non possono esistere nella loro individualità separata, esistono unicamente come relazione.
Nella foresta la vita e la morte, il visibile e l’invisibile, gli alberi e i loro spiriti sono in una relazione incessante. La vita è data dall’aggregarsi degli elementi, terra, acqua, fuoco e aria, la morte è data dal disgregarsi degli elementi che tornano ciascuno alla propria origine.
Pacificare la relazione con gli elementi è pacificare le nostre relazioni…”.
Selene Calloni Williams – Yoga Journal settembre 2018
La foresta guarisce le relazioni perché vi apprendi la non dualità, ossia lo stato della relazione al di là di soggetto e oggetto (la “strutturalità”, il nesso causale, la ragione fondamentale, il significato, etc.)
i riflessi non possono esistere nella loro individualità separata, esistono unicamente come relazione (che indica sempre la “direzione” AntiSistemica, nella misura in cui ha una ragione fondamentale “a monte” di tutt3).
Nel divide et impera, “qua (così)”, c’è posto apparentemente solo per la differenza di genere o “fake news”, che è tuttavia, strategia.
10 cibi che sembrano sani ma che in realtà possono diventare dannosi
Yogurt.
Lo yogurt viene considerato uno degli alimenti più salutari in commercio. A meno che non si tratti dello yogurt magro al 100%, nella maggior parte dei casi contiene però delle enormi quantità di zucchero…
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10 cibi che ti danno la carica senza rovinare la linea
Yogurt.
I probiotici presenti all’interno dello yogurt possono indirettamente combattere la nostra stanchezza:
mangiatelo a colazione con i cereali…
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Ti accorgi anche da te (ma non in “te”) che, lo Yogurt non è ciò che sembra né ciò che ti dicono le varie fonti in Terra (ognun3 interessat3 a far pubblicità, in funzione dell’interesse che si crede essere personale e, invece, è rappresentanza del vertice distaccat3 fondamentale AntiSistemico).
Il dipendere è, dunque, motivo auto indicante che c’è deviazione ambientale e, quindi, compresenza non meglio registrat3 ossia immanifest3, agente in quanto… fonte di interferenza/radioattività globale, abile nell’intendere al posto tuo, il “tuo” stile di vita.
Il Papa a Palermo: "Non si può credere in Dio ed essere mafiosi".
Link 
Certo che, invece, si può:
basta non essere totali
basta recitare o “credere di/in…”.
Così, come esistono dipendenti della Chiesa che sono preti ed impiegati bancari che lavorano in Vaticano, o preti e pedofili, ad esempio. 
Quindi, essere mafios3 indica solo un livello di appartenenza, ma (ma) in qualcosa che divide la Terra come una torta infinita… di conseguenza, anche l3 singolarità si suddividono 1- tra loro (popoli) e 2- in loro (apparenza e sostanza).
Di fatto, anche il Papa è (in) un’auto suddivisione di ruoli. 
Non a caso è, infatti, Papa e essere umano come te/“te”, nella sovrastruttura che presiede alla formazione del reale manifest3 “qua (così)”. 
Non solo; quando il Papa sta poco bene, diventa anche “paziente”. 
Quando ha una certa necessità, diventa come te quando ti rivolgi a chi promette di poterti essere d’aiuto. Con la differenza che il Papa ha tutt3 in casa, ovvero, che fa tutt3 senza dare nell’occhio, rispetto a te/“te”, poiché ha un certo “stile” da mantenere e da rispettare, al fine di sembrare al di sopra delle parti e sempre al di sotto di “Dio”, di cui è “serv3”.

Facebook verificherà l'autenticità di foto e video.
Continuano gli sforzi di Facebook volti a individuare i contenuti falsi che circolano sulla sua piattaforma. Con l'aiuto di persone e strumenti tecnologici, il social network verificherà l'autenticità di immagini e video postati...
Al fine di lottare contro la disinformazione, dobbiamo essere in grado di verificare quelle cose in tutti questi tipi diversi di contenuto"…
Link 
il social network verificherà l'autenticità
al fine di lottare contro la disinformazione…
Ma… non è stat3 proprio Facebook ad “ospitare”, nelle ultime elezioni Presidenziali Usa, un apparato globale di interferenza al/con il voto del Paese?
Ciò che funziona egregiamente e che è venut3 allo scoperto, ora promette di cambiare ma (ma) in che modo? 
Assumendo il ruolo egemone di controllore manifest3 pubblico/globale del/nel Paese (e ritenendo la giurisdizione Usa a livello mondiale, di conseguenza è il mondo inter3 ad essere sotto controllo, in pratica, di una multinazionale Usa, che cavalca il passato trasformandol3 sempre in continuo compresente tendente al futuro, alias, auto descrivente anche il “tuo” futuro, sempre “qua, così”).
Troppo grande per…? Certa mente (con tale “mente”), sì.
Papa: croce insegna a sopportare sconfitte e momenti brutti
Link 
Tale simbolo ha, dunque, significato. Ergo:
è del significato insito ovunque, comunque, quantunque
che ti devi accorgere, poiché, informazione ambientale (memoria, riflesso, imprinting, “è già success3” e continua a succedere, etc.).
Il significato ti auto orienta, ti mette sulla giusta rotta e ti auto mantiene “lì”.
È il significato che copia ed incolla tutt3, mantenendo l’assieme coes3 (atomi ricompres3), essendo sostanza, valore aggiunto, ingrediente base per tale impasto, quintessenza, contenut3, mattone cardine portante e distribuit3, etc.
Il significato “è” dentro, fuori e tra gli spazi. 

È sia nell’apparenza che nella sostanza stabile di/in ogni ri-edificazione sensibile, materiale, teorico/pratica, etc.
Non si sfugge al significato poiché caratteristica ambientale funzionale infrastrutturale, anche se “qua (così)” succede che sei “tu” ad essere auto deviat3, poiché interferit3
Da cosa? Dall’intenzione di chi ha tutt3 l’interesse a mantenere al proprio posto lo status quo, ovvero:
“qua (così)”.
Qualcun3 che diventa qualcosa, perché 1- strategia e 2- memoria ambientale frattale espansa; dove:
strategicamente, rimane qualcosa di non auto riconoscibile, non auto identificabile e dunque di non auto indicabile in quanto a compresenza manifest3
significativamente, ritorna ad essere qualcun3, nel momento in cui ritorni ad essere “formulare” e riprendi a decodificare ogni traccia ambientale nella misura in cui appartiene alla ragione fondamentale eco/dominante + sottoDomin3 che, come qualsiasi “stilista” appone la propria “firma (marchio)” in ogni… “caso”, ed a qualsiasi “costo”.
Risultato?
Sopravvivi, in luogo di essere presente, essendoci.
La memoria “viene meno”, poiché non più consultat3, seppure continua ad incarnare e significare tutt3 ciò che “è già success3”. L’esperienza originale eclissa, d’assieme; sostituit3 da ciò in cui “credi” nell’AntiSistema.
E tu sei “tu”.
Non c’è che dire; si tratta proprio di un “bel” quadretto singolar/familiare.
Qualcosa che sembra complessità e che dunque tiene a debita distanza.
Ergo:
perché Cristoforo Colombo, ti dicono, ha superato le Colonne d’Ercole?
Perché serviva.
Se “oggi” esiste la forma “moderna” del mondo, è perché qualcun3 si è pres3 la briga d’intenderl3 e, dunque, perché “qualcosa” ha smosso le acque conseguentemente
Così, Colombo ottenne il “permesso reale” di poter… “scoprire quelle terre”, che erano già fonte di leggenda o, meglio, di racconti di chi ricordava di averne già sentito parlare… e di chi riconosceva la base logistica dalla quale “abbracciare” globalmente il… “nuovo modo” di dominare, in proiezione futura, il mondo.
Ogni sottoDomin3 è un braccio operativo eco/dominante, nonché, ogni ramo dell’albero portante che ad un certo punto è sacrificabile, quando diventa “secco”.
In tal modo, la “potatura” non lascia mai testimoni in grado di…
“Fai… di decodificare significativamente ogni accaduto e parte, di modo che sia la struttura portante ad emergere ed a manifestarsi realmente”.
Se desideri qualcosa, non sognare ma (ma)... Fai.
   
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2388