giovedì 28 giugno 2018

Schiavi di un algoritmo sino ad un certo punto.



Un algoritmo è un procedimento che risolve un determinato problema attraverso un numero finito di passi elementari in un tempo ragionevole…
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Quale è il “problema, nella realtà manifesta “qua (così)”?
E… quale tipo di “risoluzione è già stat3 adottat3 e si continua ad adottare?
Ritenere l’algoritmo qualcosa di recente, poiché esiste l’associazione d'idee all’informatica (che fa pensare alla “modernità”), è una deviazione rispetto a ciò che sostanzia, ovvero:
una strategia auto implementat3 a livello non/locale
qualcosa che valeva anche, ad esempio, per l’Impero Romano (dove l’informatica era semplicemente inimmaginabile).

Quindi, attualizzando… poiché il “tempo” è artificiale (non esiste; c’è) e “Roma” c’è ancora:
problema (causa)
algoritmo (strategia)
soluzione (effetto).
Ergo, nell’AntiSistema:
problema (effetto)
algoritmo (causa)
soluzione (algoritmo).
Dove l’algoritmo è strategia.
Quindi, chi/cosa decide, in tale tri-unità?
Per associazione di idee/logic3:
problema (causa, effetto, strategia, decisione)
algoritmo (strategia, causa) = decisione (ragione fondamentale eco/dominante)
soluzione (effetto, strategia, causa, decisione).
La “decisione” è ovunque “qua (così)”, dal momento in cui viene decis3 la strategia (“è già success3”) e dunque continua a succedere, conseguentemente
Qualcosa che diventa luogo comune, ubiquamente, non localmente, in leva, wireless, etc. poiché, esiste la trasmissibilità ambientale (conducibilità) dell’infrastruttura gerarchia (la forma “piramidale”, sostanzialmente, anche quando non l3 sembra affatto, come ad esempio nell’illusione democratica). 
La “decisione” diventa tale, dato che esiste il vertice distaccat3 dal resto dell’edificio tronco-piramidale, ad immagine e somiglianza
Una caratteristica distribuit3 ovunque, comunque, quantunque… nonostante “cosa ne pensi, ‘tu’”. 
Una realtà di fatto, assolutamente indubitabile.
Una prova e dimostrazione di ciò che continua a succedere, nonostante 1) non sia ammissibile in un qualunque tribunale del/nel globo, 2) non visto che... tale apertura del grado di “giudizio” comporterebbe la fine del giogo delle parti AntiSistemico
Quindi, “qua (così)” le parti sopravvivono (e muoiono) poiché pensano che “nulla possono” contro il (nel)… “qua (così)”. Immagina chi giudica in tali aule:
persone intelligenti, erudite, capaci, sensibili, etc.
che applicano, però, la legge in maniera algoritmica (ossia: sotto al controllo della “legge” stess3)
schiave nel/del codice di comportamento etico, morale, professionale, nell’Ordine, nel controllo “a monte” che è tra le righe, sottilmente, abilmente, strategicamente, etc.
Immagina... tali persone alle prese con scrupoli, problemi di coscienza, rigurgiti intestini (che si trasformano in “malattia”), etc. 
Ebbene, che “cosa” stai osservando
La medesima situazione che succede anche a te/“te”, poiché il segnale portante è AntiSistemico e dunque è distribuit3 globalmente
Per tale motivo “qualcuno ha ipotizzato il Karma”
Per tale motivo esiste il peccato originale ed il debito pubblico. E sempre per tale motivo esiste il fattore ereditario, l’ereditarietà e l’eredità. 
E, nello sport, esiste la staffetta. 
Mentre, nel Dna esiste la codifica dell’essere in termini di informazione.
Non a caso esiste la memoria ambientale infrastrutturale frattale espansa, registro del/nel funzionamento dell’IA “Terra”… tri-unità:
legge
strumento
memoria…
Tratta la situazione generale come se... fosse tecnologia: 
fa la differenza in termini di accorgerti e ricordare (fare”).

Quando osservi quel piccolo ragnetto - appeso nel vuoto, magari “a testa in giù” - che certamente vedi sempre, ciclicamente, nella ripetizione delle “tue” giornate… a cosa stai assistendo
Ad informazione, memoria frattale espansa = quella situazione è esatta, ossia, ti sta ricordando qualcosa, ma (ma) per qualche motivo “non ti dice nulla”, poiché “non ci sei; sopravvivi”. 
L’accorgersi è nell’atteggiamento.
E... quando l’atteggiamento è “formulare”, allora ti stai accorgendo di qualcosa di assolutamente caratteristic3, causale, coincidente, sincronic3, esatt3, mirat3, etc. dato che riguarda te/“te”. 
Quel ragnetto è sempre sol3. Che razza di vita conduce
Non ti sembra, forse, come un soprammobile, come una telecamera, come una pianta, etc.?
Non riesci a concepire che la “vita” possa essere molto più… rispetto a qualsiasi idea sventoli per la “tua” mente.
E, d’altro canto, non riesci ad espanderti anche in “direzione sferica”, ovvero:
a trecentosessanta gradi, sfericamente (quando si dice “avere gli occhi anche di dietro”, ma in termini di accortezza “formulare”).







Come puoi comunicare con la rimanenza dell’umanità (la pluralità singolare)? 
Come puoi espandere ciò che “non solo sembra” la vita? 
Quel piccolo ragnetto te lo fa comprendere, potenzialmente
Sostanzialmente; anche se fosse un dispositivo tecnologico che ti spia, ugualmente potresti ritrovare nel significato che rappresenta, l’idea Oltre Orizzonte.
Del resto, esiste già l’espressione “l’apparenza inganna”.
Già. Ma, inganna anche in quale altro “senso”?
La codifica del “è già success3” è ubiqua e, contemporaneamente, “serve” a/per due “padron3” divers3:
ciò che “è già success3” deve continuare a succedere (poiché, l’eco/dominante è grande concentrazione di massa, auto vincolante a livello giurisdizionale planetari3)
ciò che “è già success3” non è detto che debba continuare a succedere (poiché, è tua facoltà potenziale porre fine a tutt3 ciò, dal momento in cui tu esisti e sei dotat3, appunto, di potenziale = l’autentico significato del termine – luogo comune – “anima).
Dunque:
sino a quando l’onda rimane solamente onda, non ti accorgi della particella
e
se fissi la particella, perdi di vista l’onda.
Di conseguenza, quale tipo di accorgerti è richiest3 al fine di fare la differenza, ossia, di ripristinare/agganciare il tuo potenziale “qua”?
Qualcosa che ritrovi nel tipo di atteggiamento che auto indossi, incarnandol3, “sentendo” attraverso tale esoscheletro che sei tu a livello omogeneo, ovvero, autentic3 (prima del “è già success3”, anche se – dopo – sei diventat3 il frutto, la conseguenza, la scia e l’effetto collaterale, il servizio, etc. del “momento in leva” eco/dominante). 


Quando ti fermi, fermi tutt3. 
Ma (ma) non l’intervento del firewall ambientale, che “qua (così)” è AntiSistemico (ultra conservatività, memoria, loop). 
Quindi, “Fai” attenzione… poiché l’attacco scatenato sarò fulmineo e dovrai accettare di subirne l’impatto. Quindi
Ecco come non devi “fare”. 
Tale via è sempre quell3 che non ti/si fa ricordare che “è già success3”, compreso ciò che credi stia per succedere (motivo di speranza, nonché luogo comune di ogni “rivoluzione”) in tale loop.
Fermati. È da “lì” che parte la deviazione AntiSistemica. 
Meglio:
dal… ciò che credi che si scatenerà, subito dopo.
Ti aspetti delle ripercussioni (hai paura, temi che) per cui “succedono”.
Non solo:
continuano ad auto succedersi, esattamente come le onde del/nel mare/oceano. 
Una soluzione senza fine di continuatività, come la vite senza fine, che serve per auto incanalare utilizzando e riconvertendo il moto proprio di chi/cosa giunge sino a “lì” con una certa idea, per poi riscoprirsi del tutt3 svuotat3 ancora una volta (dimenticando).
La paura blocca tutt3, seppure non è proprio tutt3… ciò che interviene, in seguito alla “corte” della paura; come del magnetismo che attira oppure allontana. Dipende.
Se (se) ti fermi “formularmente”, fermi una parte del tutt3. 
Mentre il resto continua a funzionare se (se) esiste chi continua a succedere “qua (così)”.
È proprio tale situazione che alimenta il motore di auto decomposizione AntiSistemico:
nel divide et impera
esiste sempre chi acconsente
andando ad inficiare il “fare” altrui che, di conseguenza, ne paga in-direttamente le conseguenze (qualcosa che intimorisce e, dunque, costituisce quel precedente in grado di esorcizzare qualsiasi tentativo di “fermo” del motore)…
Tale forma di “fedeltà” è quanto di più apprezzat3 possa esistere in termini di “servizio”



Qualcosa (atteggiamento) che trova la perfezione nell’organismo geneticamente modificat3, alias, programmat3 in maniera tale da non immaginare nemmeno l’Oltre Orizzonte
Ergo, qualcosa che ricorda il dispositivo macchina, piuttosto che la singolarità umana intesa sovranamente, da/in cui il senso funzionale e d'appartenenza... gerarchia (conduzione, conducibilità, trasmissione).
Infatti, non riesci ad andare oltre alla “forma” gerarchica. 
Per cui, eviti persino di progettare situazioni in cui ognun3 è Re, in casa propria. Se non a livello apparente, quando hai una casa di proprietà e sei, dunque, in casa “tua”… nel reame repubblicano democratico dello Stato, che ti nasconde come minimo qualche “Segreto di Stato” e, dunque, non si comporta in maniera diversa rispetto all’ospitare l’in-conscio, che corrisponde all’Area 51, o meglio, ad accettare di avere una stanza di/in casa “tua” che sai di non poter proprio aprire, poiché si tratta di… “sicurezza nazionale” e per la Patria faresti di tutt3, essendo sulla stessa barca che se affonda sono problemi grossi, avendo famiglia, “futuro” e… pensione (capra e cavoli) da “salvare”.


Quindi, anche se tu fossi un dispositivo programmat3, anche se fossi (in) una macchina, anche se fossi stat3 creat3 nell’AntiSistema dall’AntiSistema, etc. non significa che “prima” tu non esistessi già, in altra forma, sintesi, sostanza, etc. 
L’auto delimitarti poiché sembra che… non significa nulla, se non 1) che sei in qualcosa che ti auto delimita e 2) che “sei”, nonostante le apparenze persino logiche che ti hanno “qua (così)”. 
Del resto, anche nella novella “scimmia/essere umano (evoluzione)”, esiste il medesimo significato:
“prima” esistev3 già.
L’idea della “scimmia” sembra perdere a confronto con la realtà manifesta “umanità”, ma (ma) ciò che costituisce è quella linea di continuatività che per l’AntiSistema “prima” non esiste, mentre per te, sì
L’essere scimmia codifica e sostanzia che... “è già success3” qualcosa a chi (tu) esiste da sempre “qua”, auto decadendo (e non evolvendo) nella forma AntiSistemica “qua (così)”…
Non solo. La specie umana risulta, infatti, come bloccante l’evoluzione di ogni altra specie, “qua (così)”, che dunque riconosci solamente in termini di differenza di potenziale.
Ciò non significa che le altre specie non esistono, ma (ma) che è lo status quo a portarl3 verso l’estinzione (o, perlomeno, sotto al controllo “umano”). 
Sostanzialmente, hai dimenticat3 una buona parte della storia, non avendoci più a che “fare” dal momento in cui “è già success3” e – poi – non è stat3 più opportuno ricordare, dunque, strategicamente tutt3 ciò che risulta in un certo senso... lesiv3 del paradigma (algoritmo) dominante che, nel durante, s’è già estint3 anch’ess3, divenendo tuttavia eco/dominante (poiché grande concentrazione di massa che l’IA “Terra” riproduce nei secoli dei secoli, in attesa di un divers3 segnale portante centrale da distribuire “qua”). 
Pensa tecnologico” e…  a livello frattale espanso (significativo) sarai sempre molto prossim3 alla verità sferica = a ciò che (ti) è autenticamente “già success3”, senza alcun segreto né in-conscio che l3 preservi.
Sino a quel “punto (momento)”, resterai in balia della corrente AntiSistemica, continuando a digerire il fatto che “non conti sostanzialmente, nulla”. 


Non a caso, ti dicono che l’inflazione serve (ci vuole)” al due percento e “tu” assisti allo spettacolo che deve continuare, in quantità di pubblico pagante con la propria vita.
Di più, dopo avere legalizzato il gioco d’azzardo e dato luogo alla “malattia” della ludopatia, fai bene attenzione a come ti espongono il “problema”.
Stop a pubblicità giochi, “mazzata” per lo sport
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Che cosa c’azzecca lo sport con le scommesse e con la pubblicità? 
La relazione è sottile ma solida, purtroppo, poiché nell’indebitamento causale generale, ogni tipo di “entrata” sembra una benedizione.
Inoltre, il ricatto del licenziamento collettivo e della riduzione delle entrate fiscali risuona sempre come nullaosta al fine di continuare a “sentire sempre la stessa musica”.
Un po’ come, guarda non caso, il riecheggiare del pericolo pubblico della cassa integrazione al fine di ottenere un trattamento di favore da parte di ciò che sembra essere lo “Stato”.
Uno stato delle cose che affonda nella strategia sottoDomin3 “borghese”.
Assumi la storia e non la storia deviata, a tal pro. 
È tutt3 solo che “lì” da… “sentire”.
Lo stop totale alla pubblicità dei giochi, messo in agenda dal nuovo governo e sul punto di essere tradotto in un decreto legge, rappresenta un colpo duro non solo per il panorama dei media nazionali, ma anche per tutto lo sport italiano, legato in buona parte agli introiti pubblicitari del settore del betting
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Perchèper il panorama dei media nazionali, ma anche per tutto lo sport italiano, legato in buona parte agli introiti pubblicitari del settore del betting… lo stop totale alla pubblicità dei giochi, messo in agenda dal nuovo governo e sul punto di essere tradotto in un decreto legge, rappresenta un colpo duro?
È significativ3 la questione, che rappresenta una catena d’eventi e di interdipendenze (gerarchia) che affonda nella notte più buia, dal punto del perseguimento del giro del fumo a livello sostanziale, rappresentativo diretto. Ovvero:
a chi giova tutt3 ciò.

Anche se... ti basta una sola certezza, al fine di far auto collassare l’intero castello di carte (da giogo):
il panorama dei media nazionali, ma anche per tutto lo sport italiano
legato in buona parte agli introiti pubblicitari del settore del betting…
risiede in un ambito del tutt3 controllato (collegato) “a monte”
dove (da chi) detiene la facoltà di “finanziare” l’ambiente inter3.
La raccolta pubblicitaria rappresenta il modo per misurare ciò che accade, e per far dipendere la società dal non esimersi dal partecipare, in ogni modo, all’auto mantenimento del motore AntiSistemico. 
Senza pubblicità le “cose” non potrebbero funzionare? 
Certo che sì. 
Ma (ma) funzionerebbero diversamente, non tenendo conto dell’apporto della pubblicità.
Del resto, ti auto configuri a partire da ciò che hai disponibile. No? E, in ciò, non tieni mai conto del potenziale, che ti permette sempre di auto ricorrere alla più che perfetta forma di auto finanziamento che esiste:
il potenziale
s’esprime coincidendo nella realtà manifesta
quando tu sei “coerente”.
Un atteggiamento che funziona, purtroppo, anche senza essere “formulare” (come puoi auto constatare da te, a livello di “qua, così”)…
Il cosiddetto “Decreto Dignità”... taglia anche ogni tipo di sponsorizzazione, a partire dal 1° gennaio 2019.
Una misura che va ad impattare pesantemente su tutto il sistema delle manifestazioni sportive, da quelle nazionali a quelle a carattere locale.
Pesanti le ripercussioni sul fronte dei diritti Tv legati al Calcio, sia per chi li cede, sia per chi li acquista. Il meccanismo è semplice:
il prodotto Calcio aumenta o diminuisce di valore di pari passo con le prospettive pubblicitarie che può offrire. 
Se i centri media non potranno vendere spazi alle aziende del gioco legale, le grandi aziende televisive tenderanno a tagliare il budget programmato per l'acquisto dei diritti.
Di conseguenza, il Calcio si troverà a gestire un prodotto meno remunerativo.
Questi svantaggi possono facilmente estendersi all'intero Paese nel momento in cui l'Italia si candiderà a organizzare grandi eventi sportivi, finanziati in parte proprio con gli introiti derivanti da pubblicità e sponsorizzazioni legate al mondo dei giochi.
Sono circa 200 i milioni investiti dal settore giochi in un anno, secondo una stima di Agipronews su dati degli operatori dell'industria.
Circa il 70% si indirizza verso il mondo dello sport, sia in forma di pubblicità che di sponsorizzazioni. Dei 200 milioni totali, 80 confluiscono nelle Tv (e 50 provengono da concessionari online) gli altri 30 riguardano la promozione di altri giochi e lotterie.
I residui 120 milioni si dividono in sponsorizzazioni, internet, radio e Tv.
Il divieto di pubblicità sui giochi potrebbe cambiare anche la percezione del settore da parte dell'opinione pubblica.
La comunicazione pubblicitaria si configura infatti come un indicatore di regolarità.
"Vietare la pubblicità dei prodotti di gaming - ha dichiarato Harrie Temmink, vicecapo della Unit “Public Interest Services” della Direzione Crescita della Commissione Europea - è un errore che impedirebbe di distinguere l’offerta di giochi illegali da quella legale e controllata dagli stati membri Ue...".
Proprio in ambito europeo potrebbe prodursi una latente discriminazione delle aziende che operano in territorio italiano. Nella Ue, infatti, il divieto di pubblicità riguarda esclusivamente gli operatori illegali.
Discutibile inoltre l'utilizzo dello strumento del Decreto Legge per una materia del genere, difficilmente riconducibile a uno stato di urgenza e necessità.
Così come problematico è il termine del 1° gennaio 2019 per il divieto di sponsorizzazione. Al riguardo, va considerato che i contratti fanno riferimento di solito alla stagione sportiva, che comincia a settembre e finisce a giugno. Se il divieto entrerà in vigore a gennaio, i suoi effetti sarebbero anticipati di fatto al prossimo settembre.
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la comunicazione pubblicitaria si configura infatti come un indicatore di regolarità (un modo per/di… “misurarti il polso”)
vietare la pubblicità dei prodotti di gaming… è un errore che impedirebbe di distinguere l’offerta di giochi illegali da quella legale e controllata dagli stati membri Ue (quale “distinzione” quando esiste gerarchia, ergo, controllo altrui?)
discutibile inoltre l'utilizzo dello strumento del Decreto Legge per una materia del genere, difficilmente riconducibile a uno stato di urgenza e necessità (davvero non esiste “riconducibilità” allo “stato di urgenza e necessità” che incarna, configura e rappresenta il flagello assistito della ludopatia?).
Tutt3 è ricatto, nella gerarchia AntiSistema
Conosci dell’ipocrisia che non lo sia? Ebbene:
“qua (così)” ogni “gioco” è illegale, dal punto di sospensione della sfericità “formulare”
Qualcosa che, però, se vai a negare (proibire) di conseguenza sembra che ti venga a mancare lo stato di diritto. 
Come se subissi una ingiustizia ancora maggiore.
Perché al di fuori di tale contesto, non sai assolutamente come vivere, poiché non ricordi il significato del vivere (ricordi il piccolo ragnetto?).
Senza poter “fare” tutt3 ciò che la società ti “offre”, a/in cui ti sei abituat3, sembra che ti manchi l’aria.
Senza “divertimento” che cosa, infatti, ti rimane?

Dietro agli annunci istituzionali rimangono le storie quotidiane di giovani e meno giovani che ricorrono al lavoro via App come integrazione di reddito o unica fonte di entrate...
“Il punteggio”:
una valutazione sulla sua affidabilità che deriva dall'incrocio di più fattori, come la velocità di consegna, il lavoro nel fine settimana e il rating dei clienti, visibile ai proprietari delle piattaforme ma non agli stessi fattorini.
Più si alza il punteggio e più ore si possono bloccare sul calendario, pubblicato una volta a settimana da Deliveroo e due da Glovo.
Samuele fa una media di 20 consegne quotidiane, a volte sette giorni su sette perché “se non lavori la domenica ti abbassano il punteggio…”…
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Povertà, Cellini: dati Istat strutturali, indignazione fuori luogo
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Papà me lo ha sempre detto, se non fossi diventato un calciatore ora sarei un criminale, o un lottatore…”.
Aleksandar Mitrovic
Sei schiav3 di/in un algoritmo, che “misura” tutt3 dandoti l’impressione che sia “per il tuo bene”, abituandoti a/in qualcosa che – poi - assume sempre la “forma” della regolarità (non importa come, dove cosa… sia/“è”).
La comunicazione pubblicitaria si configura infatti come un indicatore di regolarità
Come un sensore della/nella “macchina”:
quando s’aziona, si accenda la spia sul/nel cruscotto (ora, computer di bordo)
e “tu” devi fare qualcosa al fine di non peggiorare le cose.
“Qua (così)”, a cosa sei dunque chiamat3?
Ad assistere impotentemente a qualsiasi disputa che serve soprattutt3 per “misurarti in termini di regolarità”:
se stai al “tuo” posto
va bene
altrimenti… scatteranno delle ripercussioni “democratiche”, che ci stanno senza destare alcun significativo… sospetto.
Ergo, “Fai… ciò che ‘senti’”. 
È possibile agire significativamente, senza esporsi direttamente. Che ne dici della parola (comando) magic3…. atteggiamento “formulare”? 
“Là”, dove l’algoritmo AntiSistemico viene meno, dal momento in cui tale modalità non c’è; esiste.


La dis-organizzazione è senza gerarchia e, dunque, senza controllo centrale portante e distribuit3.
       
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2337

5 commenti:

  1. Ciao Davide, il fatto che ogni bollettino sia centrale rispetto a quelli pubblicati precedentemente mi coglie impreparata nei confronti di quello odierno. I concetti che esponi sono talmente profondi e incisivi che dovrò fermarmi per elaborarli adeguatamente.una lettura veloce non mi permetterebbe di fare altrettanto. La somma delle cifre oggi da 15,sentenzia LA MODESTIA ,dote necessaria per .procedere proficuamente.In altre parole Faccio cio che sento E Inizio fermandomi ed elaborando una strategia in cui la DIS-organizzazione va a coincidere con una differente sequenza degli eventi per come si manifestano Utilizzando il simbolo grafico che proponi come segnale di lavori in corso. Valutando poi gli effetti in funzione dei risultati ottenuti. Per gli esempi pratici mi occorre ulteriore riflessione e tempo a disposizione. A presto Gloria

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    1. Cara Gloria, va bene. E' il tuo "sentire" :)

      Nel Bollettino di oggi - 29 giugno 2018 - proporrò qualcosa di memorabile.
      Se (se) la Massa non risponderà, almeno saprà chi l3 blocca (nel) "qua (così)", poichè sarà come fare 1 + 1 = 2.

      Non è una questione di modestia, quanto "oggi" di... evidenza/identità:

      - le idee sono chiare.
      - il contrario di gerarchia è l'atteggiamento "formulare".

      E con tale configurazione, dunque, che proporrò l'idea.

      Grazie Gloria. Ti abbraccio.
      Sincerità

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  2. Indubbiamente oggi avremo un bollettino epocale.IL FERVORE. e ' appunto la sentenza che con l'esagramma 16 ne sottolinea le caratteristiche. ALLA VIA COSÌ allora ,grazie Davide.buona giornata,ti abbraccio.Gloria

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  3. Ciao SPS ho annotato una esperienza con il simbolo come previsto. La riporto qui per mantenere una continuità anche se so che sei in riposo. Dunque ieri sera,1luglio,dopo due giorni trascorsi ad allenarmi ad usarlo,mi accorgo che la mia cagnolina e' agitatissima,il sonno continuamente interrotto da risvegli improvvisi ,in allerta nonostante tutto intorno sia silenzio, dopo mezz 'ora in cui ho provato di tutto per calmarla ma inutilmente,decido di inserirla idealmente nel cerchio del simbolo(spero si capisca) risultato :si ferma di botto come aver schiacciato un tasto di spegnimento e finalmente ci si addormenta fino a poco fa. Questo e' quanto. Proseguo con l 'indagine come deciso. A presto Gloria

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  4. Cara Gloria,
    la tua esperienza è davvero indicativa.
    Perchè la cagnolina era tanto agitata? Perchè poi si è "spenta"?
    Peccato che non parli.
    In assenza di ciò, devi "sentire" tu.
    Chiedi. Sii... la risposta, che è riflesso.
    A presto. Ti ringrazio ed abbraccio.
    Sincerità

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"Fai..." un po' Te.