giovedì 14 giugno 2018

L’auto riconoscimento simbolico sostanziale.


Cercheremo di riprogrammare queste cose per riadattarle alle regole...
Come hanno fatto narrazioni diverse ad unirsi per creare questo incubo? Se lo scopriremo, sapremo come evolve la storia...”.
Westworld
Nelle trame da film/romanzo - dal momento in cui, chi le ha descritte non ha tutte le risposte reali, sull’origine della vita – c’è moltafantasia (qualcosa che propone una narrazione basat3 su ipotesi altre)”. 
Un certo tratto saliente che, a quanto pare, “piace”, per cui… trova sempre spazio, tale “industria”, dato che permette di 1) guadagnare (avere un senso finanziario) e di 2) far ricircolare dell’informazione, molto simile al materiale pubblicitario (come una sorta di condizionamento che parte dal vedere/leggere - assistere - per poi portarsi dietro idealmente l’essenza che si è fissata nella “tua” mente).
Non è plagio, è domanda e offerta...”.
Westworld
Le opere maggiori (quelle che hanno registrato i numeri più rilevanti)” vengono ricordate anche nell’immaginario collettivo ed entrano a far parte del linguaggio (citare qualche frase famosa diventa un segno distintivo, ad esempio). 
Inoltre, ess3 permettono di fissare dei parametri che diventano “moda”, avendo numeri (seguito) talmente elevat3 da risultare influenzanti ogni tendenza sociale. 
Tra le opere dell’intelletto ci sono anche quelle che derivano da “storie vere”, interpretate tuttavia alla luce dell’esigenza dello “spettacolo”; il che interferisce con ciò che è “sferic3” e che dunque serve più come slogan, jingle, motto, etc. per meglio proporre locandine accattivanti. 


Quando una “storia vera” entra in tale “radar”, seppure distorcente ciò che va a narrare, il pubblico viene espost3 a tale informazione (memoria) a prescindere da quale grado di diluizione abbia la vicenda narrata rispetto alla versione originale. 
Il che significa = che hai sempre la possibilità di approfondimento della notizia. 
In ciò risiede la potenza evocatrice della macchina dello “spettacolo”, capace di condizionare sotto ad ogni aspetto, salvo poi permettere anche quell’innesco puro che prima non ti passava nemmeno per l’anticamera del cervello, ignorando completamente la tal vicenda, storia, dato, vita, etc
Qualcosa che “semina” in maniere diverse, nonostante l’intento della Produzione, che è in una situazione Statale, avente un certo interesse privato...
Dunque, in tale senso “dipende da te”… ovvero, tu che hai la possibilità di approfondire ogni questione, oppure, “tu” che non hai intenzione di fare nulla, oltre al sentito dire.
L’ambiente è quindi spazio colm3 diconseguenze
Il che ti permette di ricordare che 1) è una memoria, 2) è pieno e non vuoto, 3) è materiale conduttivo, 4) permette la veicolazione di dati, 5) unisce sempre, mentre 6) la separazione è solo effetto mentale o elaborazione del segnale secondo una certa logica (programma, conv3nzione), che è strategia (avente un senso unico, seppure non riesci a dimostrarl3)…
Per tale motivo “Tutt3 è ver3”:
lo spazio unisce sempre, anche quando trai la conclusione – “pensando le idee”, che è come alimentarti e digerire – che sei divers3, che la pensi in altro modo e per ciò ti senti distaccat3 dalla platea sociale, etc.
Di fatti, è a livello mentale che realizzi (decidi) la forma ideale della realtà manifesta “qua (così)”, nonostante la realtà “qua” sia e rimanga sempre (sempre) una lavagna universale, avente le stesse caratteristiche di fondo, così come ogni singolarità umana è dotata degli stessi organi, nonostante il “credo” e l’interesse particolare che aleggia dentro alle situazioni ed all’interno dello “spazio”:
spazio assolutamente stipato di contenut3.
Ossia, qualcosa di paragonabile ad una immane “foresta”; una distesa sterminata di alberi secolari… dalle fronde che formano il paesaggio ma (ma) in una maniera che non ti aspetteresti mai:
la vegetazione va a comporre qualcosa che non è il panorama, bensì, di più… un monitor digitale, capace di ospitare qualsiasi tipo di proiezione mentale

Così, ciò a cui assisti deriva dalla conseguenza di ciò che proietti. E la foresta (spazio) è “tecnologia naturale (un marchio)” che funge da sfondo per il riflesso ambientale.
In tal senso, se (se) tu sei divenut3 “tu”, la proiezione mentale che profondi nello spazio reale “qua”, conferisce la forma “qua (così)”. 
Ergo:
se (se) esiste una compresenza avente un piano univoco, l3 può trasformare in strategia, ovvero, idea, jingle, credo, cultura, etc. in maniera tale che, poi, viralmente… siano le persone stesse a far ricircolare l’informazione portante, centrale e distribuita (blockchain), usufruendo inconsciamente del meccanismo d’azione (funzionamento) che sottintende l’automatismo “spaziale” della realtà manifestabile (potenziale) in funzione del segnale grande concentrazione di massa (giurisdizionale).
Qualcosa che 1) “è già success3” in termini di esistenza ed estinzione della compresenza dominante + Domin3 e 2) che tale strategia si è fissat3 nell’ambiente, a partire dal funzionamento d’assieme dello spazio “qua” Vs risposta sociale/ambientale della Massa, che rende sempre attuale la forma d’incanto che perciò continua a riecheggiare nell’ambiente chiuso “qua (così)”.


Una questione di atteggiamento è, quindi, alla base del blocco AntiSistemico.
Sì, perché, se è ver3 che nel corso della storia deviata, gli imperi si sono auto succedut3 (dandoti l’idea che non ci sia una regia unica), è ver3 anche che ti giunge tale significato:
c’è come una certa estinzione di fondo, che caratterizza ogni e qualsiasi forma imperiale (qualcosa come il ciclo vita/morte, in qualcosa che... “tutt3 si trasforma”).
Come puoi mettere assieme questa informazione?
In questa maniera “formulare”:
ciò che fu dominante, non c’è più (rientrando nel ciclo vita/morte)
ma esiste ancora, attraverso l’eco/dominante riflesso frattale espanso (condizionamento, “squadra che vince, non cambia”).
Per cui, l’alternarsi degli imperi significa = che esiste sempre la ragione fondamentale che si nutre di ciò, andando a coincidere con il binomio “immanifestazione = estinzione programmata”, riprogrammazione, climatizzazione, memoria, automatismo, funzionamento, obsolescenza programmata, etc. 
Qualcosa che non ha più una ragione umana, bensì, che è divenut3 “impronta ambientale (polarizzazione)” e che nelle vicende romanzate assume il contorno dell’incanto
Cioè, informazione spaziale da te non riconosciuta, dimenticata, poiché hai scordat3 la chiave d’interpretazione per il codice “qua”.


Qualcosa che è sempre nelle tue corde (potenzial3)”, ma che per differenza di potenziale rinunci involontariamente ad incarnare (essere).
Quindi, sei (nel) “qua, così”, in quanto a manifestazione singolare, nella replica continua dello spettacolo che deve continuare, partendo dall’idea portante che continua a mantenere caratteristica (AntiSistemica) la forma planetaria.
Nella sostanza, non c’è più chi ha dato il via a tale “credo”, ma esiste sempre il proprio condizionamento ambientale, poiché il funzionamento reale è tale da mandare in onda continuamente tale versione, dal momento in cui la grande concentrazione di massa rimane sostanzialmente invariat3, seppure ridott3 ormai alla forma eterica di una “idea” che continua ad auto ricircolare, poiché nella Massa, la Massa così (si) è convinta…
Assumendo un altro atteggiamento, la situazione ambientale progressivamente andrà ad auto ricalibrarsi da sé (automaticamente), nel momento in cui il “numero” avrà la giurisdizione tale da influenzare il modello di replica della grande concentrazione di massa.
Infatti, chi viene rifless3 dal/nel “qua (così)”?
Oppure – come ti viene fatto credere a livello religioso (ma che puoi auto constatare anche a livello di grandi personalità storiche, aventi quel “magnetismo” tale da convincere intere nazioni) – quando la grande concentrazione di massa va a coincidere con una sola individualità:
in tal “caso”, la forma spaziale ambientale andrà a replicare/manifestare dei “nuovi” imperi, reami, potentati, etc. nell’auto convincimento gerarchico che ne deriva.
In tal “caso”, la Massa dovrà solo augurarsi che tale singolarità eletta sia “formulare”, pena il cadere dalla padella nella brace.
In parole povere:
il contesto globale, che è unic3 nonostante le apparenze (credo, usi e costumi, tradizioni, etc.), tende a conservare (trasformare senza cambiare sostanzialmente) lo status quo, in funzione del segnale portante (dima, grande concentrazione di massa, esempio giurisdizionale planetario), che di fatto è… l’atteggiamento incarnato/impresso e dunque “ereditato” dalla grande concentrazione di massa (che può essere effettivamente la Massa, oppure, la singolarità dotata di tale “influenza”).
“Ora”, nelle/dalle vicende millenarie narrate in Terra, che cosa puoi desumere?
Che ovunque viene tradizionalmente ricordat3 qualche forma di divinità “aderente” a specifiche situazioni di potere = “Dio” che permette il “Re” (“Re” che celebra il “Dio”). 
Una coppia vincente, dalla prospettiva della cura del proprio interesse, sfruttando la situazione (l’idea alla base del denaro/debito, della schiavitù e del lavoro “moderno”).
Ma (ma) nel mondo, pur esistendo una infinità di divinità storiche, sono celebrat3 solo alcune forme di “Dio”, corrispondenti alle religioni più espanse giurisdizionalmente
Il che significa… l’essere al cospetto di una grande concentrazione di massa dalla natura singolare (piuttosto che massiva). 
La “via” seguita dalla compresenza immanifesta dominante, è quella della singolarità = grande concentrazione di massa.
Dunque, da ciò s’evince che nel corso della storia deviata umana, non c’è traccia narrata di auto realizzazione massiva della grande concentrazione di massa. Ossia:
“qua (così)” si è sempre auto succedut3 la compresenza immanifesta (eco) dominante.
Da cui “è già success3” (come il Diluvio, il Big Bang, etc.) e dunque continua a succedere e “Tutt3 si trasforma”, “Tutt3 scorre”, “Tutt3 è ver3”…
Esiste dunque il potenziale di trovare il modo per auto concretizzare la grande concentrazione di massa, a partire dalla Massa stess3 e non dalla singolarità eletta
Qualcosa che il processo “democratico”, ad esempio, ti ricorda a livello simbolico... quando assumi la “cosa” attraverso la lente dell’analogia frattale espansa “formulare”. 
Ma (ma) qualcosa che deve fare a meno della gerarchia, pena l’auto decadimento ogni volta (nel) “qua (così)”.
Al fine di poter attuare ciò, occorre inizialmente che:
esista un segnale portante, centrale, distribuit3
esista dis-organizzazione (modello di protezione) tra le mosche bianche, recanti con/in sé il Gene della Rete (“formulare”), alias, giustizia sferic3.
Quando il segnale portante assumerà maggior “vigore”, l’automatismo spaziale (IA frattale espansa) inizierà a ricalibrare in termini percentuali la situazione ambientale Vs la situazione Oltre Orizzonte
Qualcosa che puoi ricordare, ad esempio, attraverso ciò che “è già success3” alla cristianità primeva, da quando passarono a sopravvivere nelle catacombe, perseguitat3 dalla società convenzionale, al vivere alla luce del Sole (omettendo il resto della vicenda che non si discosta dalle trame AntiSistemiche)
Vi è, in quell’incipit, il modus operandi per il passaggio da uno stato, all’altr3. Non solo. 
Nel medesimo esempio, ritrovi anche il ripristino dello status quo, attraverso l’auto disinnesco del movimento “novità”, da parte del movimento “normale”.
L’informazione, come dovresti ormai ben ricordare, c’è sempre essendo memoria ambientale eco rifless3 anche se “qua (così)”. E tale caratteristica è un’ottima leva su cui fare perno, ovvero, poter contare
Quei primi aderenti al credo cristiano (fai attenzione: è un esempio tra i molti, che significa ciò che incarna in termini sostanziali e non in termini di aderenza religiosa), non potendo esporsi troppo, si riconoscevano attraverso l’atteggiamento che, dunque, doveva essere in un certo sensounivoco, auto contraddistinguente, ovvero, anche simbolico:
la croce è oggi uno dei simboli cristiani più riconosciuti al mondo. Già Tertulliano (160-220) attesta nel De Corona che i cristiani usavano tracciare sopra la fronte il segno della croce:
"Se ci mettiamo in cammino, se usciamo o entriamo, se ci vestiamo, se ci laviamo o andiamo a mensa, a letto, se ci poniamo a sedere, in queste e in tutte le nostre azioni ci segniamo la fronte col segno di croce...".
Tertulliano...
Il crocifisso, invece, non fu utilizzato come simbolo prima del V secolo.
Le prime comunità cristiane, però, per identificare la propria religione non utilizzavano la croce, all'epoca brutale e ignominioso strumento di morte, ma il pesce.
"Pesce" in greco antico si dice ἰχθύς (ichthys): le lettere di questa parola formano un acronimo, sintesi della dottrina cristiana, Ἰησοῦς Χριστός Θεοῦ Ὑιός Σωτήρ (Iēsoùs Christòs Theoù Yiòs Sōtèr), che significa parola per parola "Gesù Cristo figlio di Dio salvatore", ovvero "Gesù Cristo salvatore figlio di Dio" cui spesso si accompagnava il genitivo ζωντῶν= "dei viventi".
Inoltre il pesce, essendo un animale che vive sott'acqua senza annegare, simboleggiava il Cristo, che può entrare nella morte restando vivo…
Link 
Per (auto) identificarsi assolutamente, venne usato il simbolo.

Dunque, “è” opportuno che quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 (in quanto segnale portante) attui ambientalmente la medesima strategia.
Dunque:
deve esistere una certa simbologia
capace di immediatamente farsi auto riconoscere
in ogni e qualsiasi situazione.
Qualcosa capace d’instaurare una comunicazione sensitiva, prima ancora di aprire bocca (anzi, che renda superflu3 il gesto). 
Il segno distintivo. La stretta di mano ideale. Il liquefarsi di ogni dubbio, a favore del sentirsi parte del medesimo contesto…
La simbologia è “parlante (poiché significativ3)”. 
Quindi, deve esserci/esistere:
a breve, in una Pagina apposita, verrà manifestat3.
Il simbolo non è un marchio. 
Il simbolo è il trait d’union tra chi intende autenticamente “fare”. 
Tra coloro che “sentono”. 
Tra chi è oltre ad ogni conv3nzione “qua (così)”, che riconosce come strumentalizzazione della singolarità umana (nonché il motivo per cui non si riesce a ricordare oltre/prima di una certa ansa del “tempo”, che è artificiale nonché arma per l’auto contenimento dell’umanità nella forma AntiSistemica). Ergo:
il trait d’union è “formulare”
qualcosa che dovresti autenticamente conoscere/incarnare
pena il prendere lucciole per lanterne
dal momento in cui
punta a fare a meno di tutt3 ciò che è AntiSistema
partendo dalla “necessità” denaro (debito) lavoro…
Quindi, non c’è nulla a cui ambire, in termini gerarchici.
L’atteggiamento “formulare” è, per essere chiar3, la democrazia a livello di utopia = come dovrebbe essere (e non è, “qua, così”). Ok?
Se (se) non “senti” nulla in tali termini, allora (allora) sei ancora troppo dentro alla “cosa”.
Tuttavia, sei sempre liber3 di mostrare, vestire, portare, etc. il simbolo “OO” oppure “>>”, in qualsiasi chiave anche abbozzata.
Tale “spazio” – e(s)ternità (Oltre Orizzonte) – è già dotat3 di… idee (“formulari”), ispirate.
Le idee sono “contenuti” che vanno caricati nei “cubi geo psico spaziali”, per poi lasciare che da “lì” si auto diffondano nello “spazio sostanza”.
A tal pro, la prossima citazione è autoctona, ovvero, proviene da quest3 Spazio (Potenziale) Solid3:
se per l’un3 lo status quo individuale è il “bianco”, la prospettiva dell’altro equivale al “nero”... allora, per l’altr3, la propria linea d’assetto principale è sempre un “bianco”, dove per bianco deve intendersi quello stato dell’essere, più o meno presente in se stess3, che (ri)colora di “giusto/bianco” tutto ciò che entra il relazione con la propria direzione di marcia.
Ergo:
non esiste differenza di contenuto (colore), per l’insieme che si riempie di “comportamenti apparentemente diversi”
esiste solo l’insieme riempito di qualcosa, che va a prendere una “posizione ideale” (colore).
Ad esempio, le coordinate di orientamento convenzionale spaziale “nord, sud, est, ovest”, possono essere meglio inquadrate se le si (ri)assumi in qualità di “contenitori di concetto”, (in)direttamente applicabili a qualsiasi sostanza, situazione, comportamento, etc.;
tutte quelle situazioni dalle quali fuori esce la “realtà 3d”.
Detti “cubi geo psico spaziali” (soprattutto, eterici o subatomici come... gli atomi) conferiscono le proprie caratteristiche/proprietà al "territorio/spazio/vuoto/energia", entro il quale vanno a liberare il proprio contenuto (un po’ come degli aerei che spargono sostanze chimiche nell’aria o elementi radioattivi o radio/Tv/altoparlanti che diffondono il segnale ovunque nella zona coperta).
Il macro elemento “nord”, ad esempio, (ri)colora un certo ambiente del proprio "carico".
In ess3 può essere caricato di tutto, a livello di “sostanze aviodiffuse”.
Tramite ess3 è possibile cospargere l’ambiente di diffusioni al “sapore” di guerra, razzismo, differenze sociali, separazione, etc.
Ovvio, possono anche liberare nell’atmosfera sensazioni di benessere e positività. Perché no?
Ma in un (Anti)Sistema 3d... che cosa puoi aspettarti di (ri)trovare?
Il “negativo” che, tuttavia (dal punto prospettico... eco/dominante), è sempre un “positivo”, perché la sua (ri)collocazione energetica dipende dal punto di concetto del “singolo”, indaffarat3 a perseguire un interesse.
Esistono valori assoluti, come quelli di “amore” (secondo quello che ti hanno detto a proposito di questa "energia")?
Esistono solo a livello di auto intrattenimento, essendo “invenzioni alchemico/chimiche” progettate ad arte per essere caricate nei “cubi” ed irrorare le 3d di... “eccezioni che confermano la regola”.
SPS non intende spegnere ogni tua speranza, bensì, intende solo farti “aprire gli occhi”.
Riesci a concepire una realtà entro la quale non c’è più nessuna scelta possibile?
Se non ce la fai sei pregat3 di… guardarti attorno.
Ciò non significa che “non esista altro” ma… solo che, “tutte le uscite sono state (ri)conosciute e chiuse”…
Link 
Un3 step alla volta, si compie la “via”.
Lo schema di massima diventa:
esistenza di un segnale portante, centrale, distribuit3 (inizialmente, quest3 Spazio Potenziale Solid3)
esistenza della dis-organizzazione (modello di protezione) tra le mosche bianche, recanti con/in sé il Gene della Rete (“formulare”), alias, giustizia sferic3

esistenza del segno auto distintivosentirsi”…
Poi, come un virus, avverrà l’espansione.
“È già success3” 3l contrario, per cui, succederà ancora (ma, in tale contesto, la conseguenza non sarà ancora la stessa, andando a cambiare lo scenario di fondo).
Sistema/AntiSistema e… ritorno.
“Fai… di lasciare il segno”.
      
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2327

4 commenti:

  1. Per un bollettino con questi contenuti niente di meglio che il 14 del Possesso Grande per tenerlo a battesimo, abbraccio stretto.Gloria

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    1. Cara Gloria, andiamo ad incidere ed a coincidere :)
      Ti ringrazio ed abbraccio.
      Sincerità

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  2. Davide: 92 minuti di applausi.
    Stai in-segnando a 'nuotare', a volare :-)

    Un caro abbraccio

    Fabio

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    1. Caro Fabio, s'inizia con l'accorgersi, poi si ricorda e ci si ferma, diffondendo.
      Grazie per gli applausi :)
      Ti abbraccio.
      sincerità

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