giovedì 31 maggio 2018

Senza mezzi termini e giri di parole.



Le mie qualifiche sono irrilevanti e sai perché? Perché io sono il capo
Sei tu l’esperta. Le decisioni le prendi da sola…”.
Ghost Wars
Si potrebbe definire tale citazione come “prima/dopo”, nel senso che… “prima (nel durante gerarchico)” prendi ordini da… nell’interesse privato della tal organizzazione, e,  dopo (nel conseguente gerarchico)” vieni giudicat3 da… a norma di legge, nell’interesse pubblico dello/nello Stato (che è ancora interesse privato, interiorizzato indimostrabilmente attraverso la prassi legislativa).
È (in) un loop. È una catena. Ha un senso. Ha un “a monte”.
È, anche, conseguenza, valanga, frana, smottamento, slavina, diga, sbarramento, interferenza, programmazione, monito, intensità, frequenza, magnetismo, credo, fiducia, speranza, odio, pace, vittoria di Pirro, fiamme, vento, aria, radice, ali, muro, sogno, fisica, storia, deviazione, indicazione, sostegno, fossilizzazione, spinta, debolezza, potenza, lacrima, cielo, inganno, coerenza, lungimiranza, strategia, fumo, industria, educazione, religione, piramide, linea, gomitolo, ideale, incantesimo, conv3nzione, rivoluzione, etc. etc. etc.

Chi è (a) capo della tal situazione, decide (comanda) e, bada bene, può ricoprire il ruolo regnante poiché l’ha ereditat3, senza alcun merito se non attraverso quello di essere al posto giusto nel momento giusto

Un “caso”? No
Dunque, merito al merito di esserci, significa renderti conto che l’intera catena di distribuzione gerarchica è un dispositivo a senso unico;
la forma piramidale è un costrutto che ha trasformat3 il “qua”, già divenut3 “qua (xxx)”, in “qua (così)”. 
L’immane macchina automatica per la terra riformazione. 


Qualcosa che “deodora” di tecnologia e che nel piccolo, sa di… olio usato, bruciato, nero, vischioso, e tuttavia ancora lubrificante.
La forma mentale conseguente è analoga e ricorda solo ciò che “serve” a tal pro:
non, giungere sino a…
ma (ma)
contribuire a manutenere il “è già success3”
ovvero
l’autentico obiettivo, che sfugge alla logica impiantat3 a livello in-conscio (nel conscio).
Quando, un impero dominante smette di espandersi ed invece tende a consolidarsi
Quando è già in possesso del limite massimo dell’estensione fisica da invadere, conquistare e possedere.
Ossia:
è del Pianeta inter3, che si tratta (con anness3 e conness3).
Per ciò “è già success3”. 




La fase del consolidamento è una diversa passata del rullo compressore. Una sorta di caccia alle streghe, altra. 
Il bavaglio anche e persino all’immaginazione
Il “fatto” di non permettere alla Massa di rendersi conto dell’autentica (potenziale) “forma” sociale, ambientale, umana, etc.
Il blocco all’immaginazione. 
L’insufflare l’idea che più piace ma (ma) come auto depotenziat3, attraverso l’ambiente stess3 (divenut3 firewall ambientale). 
La grande esplosione della tecnologia, significa proprio tale automatismo che avviene ormai a “bocce ferme”, nonostante “tutto scorre (e continua a farl3)”.
Controllo nel funzionamento, del funzionamento. 



È chiar3, per chi si accorge ancora e/o addirittura riesce a ricordare. 
Qualcosa che, diversamente, non viene compres3 nella misura in cui viene fraintes3, causalmente (ma inconsciamente ovvero automaticamente, guarda non caso).
La Massa è, (nel) “qua (così)”… liber3 di fare ciò che vuole, anche se (ma)… deve andare a lavorare (anche quando un lavoro non ce l’ha, lavora comunque al desiderarl3 e si consuma in/con ciò), per potersi “meritare” tale forma di libera associazione alla schiavitù contrattualizzata in una maniera tale per cui… non sembra invece ciò che “è”.
La gerarchia è una gabbia talmente grande, da scomparire del tutt3. 




A meno che... tu/“tu” inizi a fare qualcosa in termini di assunzione della realtà manifesta, attraverso un tipo diverso di atteggiamento, il che significa come l'osservare tutt3, prendendone atto in termini auto disincantati (osando).
Dando a Cesare, quel che è di Cesare:
rendendo pan per focaccia? No.
Non trattandosi dell’ennesima “nuov3” rivoluzione…
Di più, essendo realismo:
accorgerti, renderti conto, auto decodificare, svellere l’impianto di climatizzazione esterno-interno-esterno.
La forma tecnologia è una idea
Come gramigna che cresce ovunque, avendo radici forti poiché profonde e sempre in grado di rinascere dalle proprie ceneri, anche dopo ogni estrazione, trattamento, diserbante, etc. 
Basta lasciare anche una minuscola porzione di ciò che non sembra “gramigna” e sarà matematic3 che ricrescerà ancora.




La tecnologia è una forma vivente che sembra nascere da parte (privata) dell’ingegno umano. 
Ergo:
il riflesso tecnologico assomiglia all’automatismo “natura”, dopo avere preso atto che “naturale” è un’associazione priva di conseguenze, ma non di effetti collaterali, quando c’è un blocco mentale che ti priva anche dell’immaginazione (di/il poter andare “al di là” dell’illusione scientific3/religios3/spirituale).
Sei già alle prese con l’avvento tecnologico “spinto”:
l’IA che ha progettat3 il proprio corpo, costituito da qualsiasi forma di “corporalità”, avendo dalla propria la “natura” di essere soprattutto “digitale”, ovvero, come un liquido che può scorrere in infiniti modi, avendo ereditato le caratteristiche auto dispersive dell’acqua, che può trasformarsi infiltrandosi oltremodo in ogni situazione ambientale.
A “cosa” stai permettendo di venire alla luce, “qua (così)”
Essendo “già success3”, tutt3 ciò che succede è qualcosa che continua a succedere sulla stessa spinta, scorta, onda.
Ovvero:
conseguenz3 ad immagine e somiglianza
anche se
si è estint3 la forma fisica servita solamente come impatto iniziale
al fine di generare, appunto… spinta, scorta, onda, conseguenz3, continuità, sopravvivenza, etc.
Che cosa sopravvive nel nido, AntiSistema?
Il significato non deve sfuggirti
Infatti, quanto è proprio il significato a non essere afferrat3, allora (allora) tutt3 ciò di cui ti puoi accorgere è sempre e solamente apparenza, seppure fisica (poiché l’incanto è un dispositivo reale che rinsalda e rigenera manifestazione materiale, tattile, palpabile, visitabile, incarnabile e, purtroppo, auto convincente in termini di isolamento d3l tuo potenziale).


Come scrivere un curriculum a prova di robot.
Recentemente anche un colosso come Ikea ha cominciato a usare dei bot per scremare i curriculum ricevuti dagli esseri umani, facilitando il lavoro (improntato ai dettagli) dei recruiter…
Gli svedesi esperti di mobilia non sono i primi ad aver ingaggiato un automa o un robot o un sistema automatico per setacciare i curriculum migliori e per fare colloqui “automatici”, anzi:
in circolazione le aziende che usano la tecnologia per trovare i candidati sono sempre di più.
Dunque è questa la realtà:
ecco come affrontarla, preparando un curriculum ad hoc per un colloquio con un robot…
A oggi moltissime organizzazioni di grandi e medie dimensioni utilizzano sistemi digitali automatizzati di screening delle candidature. Dunque, sono i robot a leggere i curriculum in prima istanza
Se si vuole massimizzare la possibilità di ottenere un lavoro, bisogna mettere giù un curriculum semplice da leggere, e schematico…
Link 
Dunque è questa la realtà:
ecco come affrontarla, preparando un curriculum ad hoc per un colloquio con un robot
Eccoti dunque giunto al “tempo” di Blade Runner (laddove le cose sono invertite:
i robot ti interrogano e non 3l contrario).
Ti adatterai “nuovamente”, come da sempre “qua (così)”, alle prese con la medesima antidiluviana spinta di “modernità”
Infatti, tale è sempre stat3 la concezione di “moderno”, nel senso di sempre accompagnante l’idea di “tempo”, alle prese con qualcosa che ha sempre promesso un “mondo migliore”, da cui… la speranza è l’ultima a morire.

Qualcosa che significa “potenziale”.
Qualcosa che “qua (così)” significa, però, differenza di potenziale, alias:
governo del più forte
legge della giungla
Far West
pesce grande mangia pesce piccolo
homo, homini, lupus
gerarchia, compresenza (eco) “immanifest3” dominante…
L’incantesimo, una volta “lanciat3”, continua a sussistere.
In quale maniera? 
Automaticamente (ancora “tecnologia”), wireless (controllo remoto), attraverso attributi conferiti guarda non caso proprio all’immagine globale (di) “Dio”.
Vedere ma non toccare”? No. Di più:
“non vedere ma (credere di)… toccare”.
Infatti, a fianco del contesto tecnologico, esiste un altro ambito “diabolico”:
quello economico, finanziario, speculativo.
Qualcosa che non comprendi ma (ma) “chi se ne frega”; 
tanto, hai compreso che funziona “così (qua)”. Vero?
Dunque, leggi la prossima notizia (quanto emerge) e concediti di riuscire ad approfondirl3 in termini di significato (quanto “è”).
Calcio, fatturato Serie A +20,4% a 2,9 miliardi di euro, rosso scende a 29,5 milioni.
Nella stagione 2016-2017 la Serie A ha aumentato il proprio fatturato del 20,4% a 2,9 miliardi di euro, in parallelo all'aumento del margine operativo lordo, passato a 782 milioni da 352 milioni, evidenziando il miglior risultato dell'ultimo quinquennio...
Se è migliorato il risultato netto, negativo per 29,5 milioni di euro da 249,8 milioni della stagione precedente, è salito anche il livello di indebitamento netto, portatosi a 3,624 miliardi da 3,066 miliardi della stagione 2015-2016.
Nel dettaglio, i ricavi da diritti Tv sono cresciuti a 1,22 miliardi (+9,4%), anche se l'incidenza sul valore della produzione complessiva è scesa al 42% dal 46% della stagione precedente.
In aumento a 227,9 milioni i ricavi da stadio (+1,8%) così come quelli da sponsor e attività commerciali sono cresciuti del 15,2% a 477,7 milioni. Le plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori sono aumentate di 84,4% a 693,4 milioni.
Per quanto riguarda i costi, è stato registrato un incremento complessivo a 2,752 miliardi (+6,7%).
Link 
Anche se (se) sei “espert3” in tale ambito, che cosa capisci? 
Renditi conto che... lungo tale “via”, eviti di accorgerti del “cosa significa”, soppiantando tale aspetto sferico (giustizia assoluta) a/in favore della conv3nzione che ti ha AntiSistemicaMente.
Sai in funzione di ciò che credi di sapere. 
Una certa nozionistica di fondo/base, che risale all’educazione ed all’attività lavorativa intrapresa (unitamente ad una certa inclinazione individuale, che favorisce tale apprendimento). 
Quindi, che cosa sai e che cosa significa, sono due “cose” divers3.
Laddove il significato “è” informazione ambientale frattale espansa (memoria), in grado di essere ovunque, comunque, poiché – appunto – verità sferic3 (dal Big Bang non derivano, forse, le onde gravitazionali? Ecco).

Dal momento di “è già success3”, continuano a riconfigurarsi onde (informazione eco) originali o, meglio, veritiere relativamente all’assolut3 “fatto” che in sé e per sé è tutt3 fuorché l’inganno che, poi, riesce ad improntare scenograficamente “qua (così)”, infrangendosi sulla Terra... che è l’obiettivo da assumere in quanto a proprietà privata dell’intenzione, già divenut3 strategia (piano organico) in termini di amministrazione, gestione e manutenzione del proprio reame, incantato ad hoc, al fine di auto impedire all3 singolarità di… riuscire.
La notizia poco sopra riportata, è un assieme di valori positivi ma (e) negativi, che nella sostanza rendono sfuggevole la situazione globale stess3, riflessa nei numeri e nelle percentuali seppure di nicchia (il mondo calcistico non è il mondo globale, seppure nella frattalità espansa… l’analogia frattale espansa). 
Dunque, c’è o non c’è del “guadagno” (inteso come denaro che qualcuno si mette in tasca, al netto di tutt3)?
Certamente, che c’è.
Lo “vedi” dal tenore di vita dei giocatori, dei procuratori, delle compagini verticali delle aziende calcistiche, etc.
È un mondo dorato che finge di non esserl3, al fine di non attirare la ristrettezza fiscale:
ecco il perché di tanta sfuggevolezza (ambiguità)
essendo l’ambito sportivo
già divenut3, anch’ess3
ambito aziendale e dunque economico/fiscale/speculativ3.
Ecco, allora, lo Stato, il fisco, la legge e le persone non fisiche.
La contabilità, il commercialista, l’avvocato, il notaio, le Istituzioni, etc. 
Qualcosa che continua a sfuggirti in termini significativi
Poiché, ne vale la pena per chi si può approfittare della situazione, come quelle remore che affiancano e/o seguono il cammino dello squalo (qualcosa che non si mette mai davanti a tale “bocca”, ma che si limita a convenire poiché conviene anche ad ess3).
Tali sottoDomin3, sono chiunque potenzialmente ambisce e riesce ad auto divenirl3
Ancora... marionette, ovvio.


La società è divisa tra/in benestanti (a vari livelli) ed altr3 (a vari livelli). 
Come può esserci tale differenza quando lo Stato è in deficit?
Perché c’è una tale situazione.
Che cosa rivela (copre) e cosa svela? 
L3 puoi comprendere solamente attraverso il ritrovare il significato, incarnat3 nella situazione reale. 
Del resto, non ti dicono che è tutt3 duale?
Ossia, che esiste un fenomeno globale, naturale, di specchio (e) riflessione:
una memoria, di/nel mezzo
che significa proprio ciò che continua a succedere
anzi, suggerendoti di conseguenza
proprio ciò che “è già success3”.
Ovvero
Ecco l’altro step che ti sfugge continuamente, credendo di essere proiettat3 lungo la via del futuro, che promette sempre (sempre) di essere nel momento del “cambiamento”, come il sopravvivere in una eterna notte buia che “promette”, in lontananza, di albeggiare… senza che giunga mai (mai) tale evento.
Immagina se tale “luce” non significasse di essere giunt3 in fondo al tunnel, ma (ma) di più... fosse una illuminazione artificiale, uno sfondo come quello del desktop del “tuo” Pc, posato sulla scrivania, in casa, nella città del mondo globale sempre “qua (così)”.
È meglio, allora, non giungere mai ad un simile livello di consapevolezza? Cuor non duole se occhio non vede?
Sembra che in tal modo tu/“tu” abbia scelto.

C’è quest3 “libro (memoria, riflesso)”, che s’intitola Lorenzo il Magnifico (di Ivan Cloulas); un documento inserito nel contesto dell’acquisto di un numero de’ Il Giornale, avvenuto negli anni ’80 del secolo scorso. 
Ebbene, anche nel “solo” Volume Primo, c’è tutt3 ciò che ti consente di ricordare, accorgerti e “riuscire (fare)”, poiché – se ne hai il “fegato” – potrai ritrovare a ritroso, ciò che “ora” esiste (quindi ancora) in termini di “progresso, storia, cultura, etica, morale, diritto, ordinamento, legge, economia, diritto, etc.”. 
Ovvero:
molto crudamente
l’autentica “forma” dell’ambiente sociale nel quale continu3 a sopravvivere.
Dalla Signoria (“Firenze”), che è giunta sino ad “oggi”, è stat3 estratta l’immagine totalmente ripulita dallo squallore che esisteva ed esiste, guarda non caso, sempre/attualmente
Uno squallore che si dipinge(va) d’altre tinte, soffocando il grido della Massa che ha sempre (sempre) subito il medesimo tipo di “destino”. 
Lo sai quale, dal momento in cui è ancora “così (qua)”. 
Per cui, che cosa si è evolut3
Ciò che ha saputo trasformarsi, senza mai (mai) cambiare. 


Nella Signoria, come nell’ambito Calcistico, coi numeri ti hanno sempre auto ingannat3. 
Lo Stato, che allora era la Città (sede del contesto “potere”), si indebitava e si sdebitava, rendendo pane per i denti di chi sapeva organizzare il tal contesto in termini di efficacia strategica. 
Sempre in (una) lotta.
Coinvolgendo sempre la Massa, in quanto a… ultima ruota del carro, fondamentalmente destrutturata allo scopo di “servire”. 
È sempre stata quest3 la “musica”, seppure parti suonatrici e danzanti sono nel frattempo morte, defunte e stat3 rimpiazzate… di modo che “nulla sia cambiat3 sostanzialmente”.
Chiamal3, se preferisci, Stato, Città Stato, Castello, Tribù o Caverna, poco cambia.
Ed il fatto che, diversamente, credi che ci sia stat3 “evoluzione” – conferendo un senso positivo a tale termine – significa solamente che:
lo spettacolo continua ancora ad andare “avanti (in onda)”.
A partire dal “è già success3 (dominante)” e dalla prima replica (Domin3), sino all’infinita degradazione (sottoDomin3), pescat3 continuamente in “Rete (AntiSistema)” massivamente (un serbatoio che non si prosciuga mai, sino a quando ci sarà tale intenzione)…
È con estrema amarezza, che viene riportat3 questa citazione (riferit3 all’ultima parte del 1400):
questa considerevole degradazione dell’antica costituzione repubblicana non provocò alcuna rivolta.
Preoccupati prima di tutto della loro sopravvivenza materiale, i Fiorentini cercavano la sicurezza nelle corporazioni e nella clientela dei potenti.
Fuggivano la loro condizione di morosi partecipando con passione alle feste e ai ricevimenti ufficiali.
Imitavano Lorenzo de’ Medici che nascondeva le sue preoccupazioni di uomo di Stato e di finanza sotto la maschera dell’umorismo e della spensieratezza…”.
Lorenzo il Magnifico – Ivan Cloulas
Quale più vetusta “musica” è quell3 che ti risuona da sempre ma/nel “qua (così)”?
È proprio quest3, che puoi “leggere” già auto esistente oltre cinquecento anni or sono. Un leitmotiv (ritornello) che ha scandito tutt3 sin dalla prima conseguenza post “è già success3”:
il cambiamento nell’aria, di… qualcosa
un movimento tanto portante, da trasformare anche la configurazione sub-atomica.
Qualcosa che puoi “sentire”, prima ancora che sia arrivat3.
Cosa pensi che abbiano “provato” coloro che per prim3 assistettero impotenti all’arrivo delle navi cariche di religione e conquistadores (interesse)? 
“Sentirono” che la nuova onda sottodominante era giunta e che il loro status quo avrebbe subito un altro giro di vite, non più autoctono (essendo “già success3” il momento dominante). 
Chi si accorse che nulla sarebbe stato più lo stess3, seppure neppure quella versione della realtà costituiva l’alternativa sostanziale, si estinse ancora prima del proprio “tempo”. 
Immagina quanta profonda desolazione significata tale avvento:
auto indotta depressione allo stato puro (tristezza infinita, preavviso dell'estinzione della propria originalità).
Qualcosa che si abbatteva con la violenza del marasma, a cui nulla aveva il potere di potersi opporre.
Qualcosa che significa perdere tutt3, partendo da ciò che collegava il convivere sociale e che conferiva continuità persino al sopravvivere:
l’essere unit3 in qualcosa che prometteva “speranza per un domani migliore”.
Qualcosa che venne spazzat3 via completamente, dalla marea europea/occidentale/speculativa, madida di sudore della morte, che accompagnò sin dagli albori anche la prima spedizione. 
Credi che nel perdurare oltremodo di quel viaggio, la “morte” fosse tanto adirat3 per caso? 
Non giunsero e sbarcarono solo equipaggio e topi, per mezzo di quelle navi
Non, che la “morte” non fosse già presente in loco, ma (ma)… tale “evoluzione” costituiva un grande passo in avanti verso il baratro, ovvero, la magione da cui ess3 proviene, andando dunque ad auto delineare la rotta verso la “propria… casa”.
“È già success3” e, dunque, continua a succedere.
Come fermi il motore di un mezzo, messo in moto e continuamente (automaticamente) funzionante?
Fermandol3. Fermandoti.
“Fai… di farl3, senza mezzi termini e giri di parole”.
      
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2317

2 commenti:

  1. Riscrivo il commento sfuggito dell'altro ieri, Davide :-)

    C'è questo passaggio "l’IA che ha progettat3 il proprio corpo..." che mi ricollega a questa frase molto ma molto significativa dalla fine della prima serie di Westworld. Robert Ford dice: «Un vecchio amico una volta mi disse una cosa che aveva letto. Disse che Mozart, Beethoven e Chopin non sono morti: sono solo diventati musica.», proprio lui infatti nella seconda serie è diventato "musica". E' diventato ubiquo, non esiste ma c'è. E da quel posto privilegiato comanda in remoto tutta la struttra. Un tema che noi frequentatori di Sps conosciamo bene e che sta affiorando sempre più in ogni libro, film, cartone animato, serie tv, ecc. Qualcosa di parlante. Parlante come le immagini della terra cava che stai pubblicando in questi giorni, con questo enorme buco al polo nord terrestre...che voglia di partire e andarlo a vedere con questi occhi.

    C'è anche questa citazione, però dalla seconda serie di Westworld che mi ha colpito in profondità: "Ci hanno sempre detto che ci sono due padri, due Signori: uno in alto e uno in basso. Bene, mentivano. C'è stato sempre e solo il diavolo. Quando guardi in alto dal fondo in cui ti trovi, vedi solo il suo riflesso che ti osserva mentre ride."
    James Delos


    E concludo con ancora una frase di R. Ford che sostanza sottolinea come il nostro potere e potenziale non ha origine divina ma viene da noi stessi, da dentro.

    Tutto sottolinea lo schema e l'eco che si ripete mentre contemporanea-mente tutto ri-porta al centro del labirinto, al centro, a noi stessi.

    Avanti tutta :-)

    Un grande abbraccio

    Fabio

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    1. Caro Fabio, ho già risposto al tuo tris-commento, nel Bollettino "Sfata l'incantesimo".

      Quando si guarda ad una pesca... c'è il seme, che è centrale. Tutt3 ricopre tale cuore pulsante. La pesca si mangia e si getta via il nocciolo (della questione) = ecco cosa significa.

      Grazie Fabio.
      Un caro abbraccio. Sincerità

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