lunedì 2 marzo 2015

Un problema d'impasto.


Molti siti (ri)portano la dicitura “© Riproduzione Riservata” alla fine di ogni “loro” articolo.
Molti siti (ri)portano la consueta recita "ad pappagallo", relativamente al “non rappresenta una testata giornalistica…” etc. etc..
Molti siti (ri)portano ciò che a loro sembra normale, in virtù di una (app)artenenza “di fatto”, a qualcosa che è nel tutto (ri)conosciuto/a come realtà unica di (ri)ferimento.
Un... "problema d'impasto".
E, ciò, è solo ed ancora la ripetizione di quello che è già av(venuto), in pre(cedenza), anche per la carta stampata, per le classificazioni sociali d’ogni tipo, per l’opera di auto indottrinamento interiore a livello di gabbia del pensiero umano (tradizione orale). etc.
(In)somma, che cosa è veramente al di là... rispetto a questa (ri)forma di realtà unica e senza alternativa?
Beh… probabil(mente) nulla di concreto. Nella solida realtà (ri)emersa, non c’è nulla che si possa sostanzialmente ri(vestire) di questi “colori”. SPS? Uhm, SPS non fa (p)arte del “gioco”.
Perché? Perché SPS non fa (p)arte della realtà attuale.
SPS non è (ri)conosciuto. Non esiste. È “fermo”...
SPS è fatto della consistenza e della sostanza della “Leggenda” o, se (pre)ferisci della materia del “Fantasma”, ossia, di quel qualcosa che è troppo (pre)maturo o troppo distante.
La risposta è:
non esiste nulla, di/in questa realtà del paradigma, che sia - nella sua sostanza - “altro impasto”.
Ergo, tutto (ri)entra nel piano dal quale è (ri)uscito, senza lasciare mai nulla al caso.
E la frattalità espansa?

App(unto):
essa è proprio la legge/strumento, che (per)mette di auto realizzare un simile (di)segno (la forma imperiale del comando e controllo, senza necessità di apparire, di avere una bandiera, di impiegare risorse proprie, ma… solo… di godere dell'assoluta funzione amministrativa di "leader massimo", inarrivabile, ignoto, non indagabile, mai messo in discussione perché “inesistente” ed al di là di qualsiasi portata relativa all’impianto del pensiero, della scrittura, del sapere e del giudicare che, in sostanza, altro non sono che “atteggiamenti mentali” concepiti dal programma che dovrebbero, poi, pretendere di analizzare, studiare e, magari, anche mettere in “croce”/cambiare).
Solo da una simile consapevolezza (terzo stato) puoi iniziare ad avere qualche possibilità di in(quadrare) il “cerchio” (loop), affluendo in qualcosa di e(s)terno a tutto quello “che sai”.
C’è altro. E lo puoi immaginare, anche adesso. Solo che l’altro è situato al di là di “tutto ciò”.
Ciò che ti blocca è ciò “che sai”.
E non essendo un paradosso, allora, ciò che ti blocca (ri)veste solo i panni della mancanza di alternativa nella (ri)forma di reale (ri)emerso.
SPS non può, in ogni articolo, (ri)portare tutto il proprio sentire, depositato nei precedenti articoli. Spetta, dunque, a te… compiere l’opera dell’unire i puntini come meglio “credi”. Ok?
  • il terzo stato è il tuo centro. Da “lì” tutto (ri)parte sincronica(mente) “lato tuo”.
  • se tu non sei “lì”, allora sei in un centro decentrato, ossia, in un:
cent®o altrui (la sincronicità è… “lato suo”).
Non puoi essere da nessuna altra (p)arte.
Perché sei sempre in un centro di “qualcosa”? Perché “tu vali.
Tu sei un centro di co creazione. È la tua facoltà in quanto essere vivente. Anche se sei in una realtà (ri)emersa completa(mente) sotto al controllo di “qualcosa d’altro rispetto a te”.
La sud(divisione) del Mondo in “St®ati”, è la separazione degli umani, ivi abitanti (catturati).
La massa critica umana vien meno e la costituzione dell’Uno rimane solo ciò che “è” attual(mente) (perlomeno dal termine dell’ultima grande era glaciale):
il Nucleo Primo.
I suoi emissari del/nel Mondo sono il “tutto che la frattalità espansa provvede a redistribuire secondo pesi e misure, nella proporzione del 99 vs 1”.
Ergo, l’uno per cento ti (ri)porta segnale (im)portante “altro”.
Cioè… se dai ascolto/peso a tutto ciò che ti ispira in maniera “assurda”, allora stai “ascoltando una stazione radio dav(vero) diversa dalla consueta” (per questo esistono così tante fonti di presunta alternativa. Perchè il Nucleo Primo ti illude e ti rende sempre più incerto/a. Te "la canti e te la suoni"...).


La "diversità" è, ormai, una "moda/tendenza), che nulla cambia alla sostanza dei "fatti" (realtà unica di riferimento).

Fai bene attenzione a questa differenza che, sostanzial(mente), è auto/avio diffusa nel tutto e che marc(hi)a il tutto, te (ri)compres(o/a):
99 vs 1 (è davvero da molto tempo, da "sempre", che è "così").
Questa (s)proporzione è ciò che occorre sempre avere ben (pre)sente!
Perché questo "codice in leva", ti (per)mette sempre di (ri)cordare in quale (ri)forma di reale, “sei”.
Questo esercizio è, forse, il più difficile da (ri)attuare, in questo primo step della consapevolezza, relativa(mente) allo “Stato del Mondo intero”.
L’Un(i)Verso (l’un-verso) che ha "cancellato" l’altro verso.
Assapora in te, per intera, tutta la profondità dell’espressione verità.
E… (ri)corda(telo) sempre.
Ciò che lasci viene (ri)preso”…
Ciò è sufficiente(mente) “fondato” per te? (Ma tu… chi sei? Se non lo sai, come puoi pensare in termini di “fondamento”?).
Quindi, la tua risposta (ri)sente sempre (incorpora) qualcosa che ti mina/caratterizza (d)alle fonda(menta). SPS non scioglie questo v(u)oto (se tu non lo desideri per te stesso/a), ma comunque aiuta a “fare ginnastica” per far sì che la “tua” mente si (ri)configuri in altra maniera, (ri)tornando tua (senza virgolette, segno del controllo per parte della compresenza imperiale unica del Nucleo Primo).
Il principio di ragione, la tesi del fondamento, dice: nihil est sine ratione.
Si traduce:
niente è senza ragione, senza fondamento.
Ciò che la tesi asserisce appare evidente. Evidente è ciò che comprendiamo senza bisogno di altro. Il nostro intelletto non sente il bisogno di sforzarsi ulteriormente per comprendere la tesi del fondamento.
Da che cosa dipende questo?
Dal fatto che l'intelletto umano in quanto tale, ovunque e ogni qualvolta è in attività, mira subito a scovare il fondamento in base al quale ciò che gli capita di incontrare è così com'è.
L'intelletto mira a scovare il fondamento nella misura in cui esso stesso, in quanto intelletto, esige che il fondamento venga indicato.
L'intelletto pretende che per le sue asserzioni e per le sue affermazioni si dia una fondazione. Soltanto le asserzioni fondate sono comprensibili e ragionevoli
Il Principio di Ragione - Martin Heidegger
Heidegger (de)scrive un "ginepraio", pratica(mente). Ma... quanto (ri)porta in merito alla "ragione fondamentale" è solo "verità assoluta" (auto contemplazione.

Tu può sfuggire tutto il dettaglio, ma non che "esiste una causa" (anche se non la capisci).

Questa è la regola di/in SPS:
  • dal tuo terzo stato
  • viene solo ciò che è sincronico, “lato tuo”
  • quindi, necessiti – una volta nel terzo stato – di una direzione da intraprendere (di una “domanda”)
  • in maniera tale che il principio 99/1 si “apra” alla tua (ri)chiesta sovrana (il "filtro distorcente" si riduce)
  • per mezzo della "tua" massa critica unitaria coerente, in grado di chiamare in causa la frattalità espansa, che provvederà a redistribuire nel tutto il tuo "centro univoco", piegando la forma del reale emerso di (con)seguenza.
Fai bene attenzione, perché, funziona con la regola del “poco nel tutto”, ossia:
devi sempre (man)tenere la tua concentr(azione) nel/sul tuo stato di consapevolezza, per aprile uno spiraglio e "leggerci dentro la tua risposta" (non cambia la realtà d'insieme, per quel momento, ma la puoi riutilizzare come se fosse la tua "palla di cristallo", non certo per indovinare i numeri del Lotto).
(Ri)cordare di essere ed esserci, nella misura in cui… “sei” (nel terzo stato). Questa non è filosofia spicciola o spiritualità di massima (incomprensibile).

In questo modo by passi l’(Anti)Sistema, pur essendoci dentro, (ri)utilizzandolo di (con)seguenza.
Ecco perché, ad esempio, anche l’opera di Heidegger (minata alle fondamenta, per disinnesco Anti Sistemico) è utile per “accorgersi”:
“Essere e Tempo”:
opera fondamentale ma interrotta

In conclusione:
secondo Heidegger “Essere e tempo” è stato interrotto perché non è stato possibile compiere la svolta capovolgente che doveva condurre dalla discussione del problema dell'essere dell'Esserci (l'esistenza) e del suo senso (la temporalità)... al problema del senso dell'essere in generale...
la svolta non è stata possibile per questioni di “linguaggio”...
“Essere e Tempo” – Martin Heidegger
Qualunque analisi del pensiero heideggeriano non può prender le mosse che da Essere e tempo, ma qualunque analisi di Essere e tempo non può prender le mosse che dalla constatazione che si tratta di un'opera incompiuta
L'opera che va oggi sotto il titolo di Essere e tempo è duplicemente incompleta:
manca della seconda parte, di carattere storico, e manca della terza sezione della prima parte, che doveva portare il titolo Tempo ed essere
Le cose stanno in modo ben diverso per quanto concerne la mancanza della terza sezione della prima parte “Tempo ed essere”.
In questa sezione doveva concludersi, quindi prendere significato, l'intero movimento di pensiero sviluppato nelle prime due sezioni, perché qui doveva essere discusso quel “problema del senso dell'essere in generale” rispetto al quale i problemi trattati nelle prime due sezioni… avevano un carattere di fondazione preparatoria.
Se si tiene presente che la “riproposizione del problema del senso dell'essere in generale” costituiva lo scopo che l'opera si prefiggeva, si può paragonare Essere e tempo a un edificio interrotto dopo lo scavo delle fondamenta (nel senso che lo scavo delle fondamenta è un lavoro nello stesso tempo preparatorio e fondamentale).
Perché la costruzione è stata interrotta?...
“Essere e Tempo” – Martin Heidegger
Lo hai già letto, poco sopra:
una questione di… linguaggio, ossia… di comunicazione/(in)comunicabilità del “pensiero”.
Ciò che pensi essere un tuo pregio, la tua "diversità/univocità", è stata usata come perno centrale per renderti (in)comprensibile attraverso lo sviluppo e l'uso del linguaggio (scrittura).

Ma…
Nihil est sine ratione. Niente è senza ragione, senza fondamento.
Niente, in questo caso, significa:
non un qualcosa di tutto ciò che in qualche modo è, è senza fondamento.
In questa versione della tesi salta immediatamente agli occhi che essa contiene due negazioni:
nihil - sine; niente - senza.
La doppia negazione dà come risultato una affermazione:
niente di ciò che in qualche modo è, è senza fondamento.
Il che significa:
tutto ciò che è, ogni ente, in qualunque modo sia, ha un fondamento.
Nella versione latina si dice:
omne ens habet rationem…
Il Principio di Ragione - Martin Heidegger
tutto ciò che è (esiste, al di là del fatto che tu lo veda o meno), ogni ente, in qualunque modo sia, ha un fondamento...
Nihil est sine ratione. Niente è senza fondamento – così dice la tesi del fondamento. Niente, e quindi nemmeno la tesi stessa, anzi, essa meno che mai, è senza fondamento. A meno che proprio la tesi del fondamento, ciò che essa dice e questo stesso dire stiano al di fuori del suo ambito di validità. Pensare questo è una grave pretesa. In breve, essa vuol dire che la tesi del fondamento è senza fondamento. Detto ancora più chiaramente:
"niente è senza fondamento" - questa stessa frase, dunque un qualcosa, è senza fondamento. 
Stando così le cose, ci troviamo di fronte a un fatto estremamente sconcertante, anche se soltanto per un attimo; in questi casi, infatti, conosciamo una scappatoia.
Ma di quale caso si tratta?
Dire che "niente è senza fondamento" è una frase essa stessa priva di fondamento, è una contraddizione evidente. Ma ciò che è in sé contraddittorio non può essere.
Lo dice il principio di non contraddizione.
In sintesi, esso afferma:
esse non potest, quod implicat contradictionem; ciò che contiene in sé una contraddizione non può essere.
Ogni qualvolta e ovunque noi vogliamo pervenire a ciò che può essere ed è reale, dobbiamo sempre evitare le contraddizioni, dobbiamo cioè seguire il principio di non contraddizione…
Il Principio di Ragione - Martin Heidegger
Ciò che è in sé contraddittorio non può essere...
Fai attenzione, perché se non sei nel tuo terzo stato, allora sei in quello altrui (non può esserci contraddittorietà). Cosa che è successa anche ad Heidegger, che percepiva a tratti l’e(s)terno, per poi (ri)perderlo subito dopo.
Dire che "niente è senza fondamento" è una frase essa stessa priva di fondamento, è una contraddizione evidente. Ma ciò che è in sé contraddittorio non può essere. Lo dice il principio di non contraddizione…
Hidegger aveva percezioni dell’Oltre Orizzonte ma, le (dis)perdeva ostinandosi ad utilizzare solo gli strumenti app(resi) durante la sua “educazione familiare, ambientale e scolastica/culturale”; tutti ambiti che rendono dipendenti dell’unica fonte di controllo, che ha già (pre)visto tutto (anche l'ispirazione del "principio di non contraddizione").

  • dire che "niente è senza fondamento" è una frase essa stessa priva di fondamento (per nulla affatto. Infatti, se prendi in considerazione una ragione/causa comune e primaria non osservata, all’origine del fondamento tutto ha senso - anche la negazione - allora; è solo non prendendola in considerazione, ignorandola nel senso di nemmeno riuscire ad immaginarla, che ha senso proprio/circolare l’espressione appena riportata)
  • è una contraddizione evidente (ignorando il Nucleo Primo, l'ispiratore del "principio di non contraddizione").
  • ma ciò che è in sé contraddittorio non può essere (è una logica incompleta)
  • lo dice il principio di non contraddizione (un’altra logica incompleta… per via della “cecità” attraverso la quale si “guarda” al/nel tutto o reale emerso).
La svolta non è stata possibile per questioni di… linguaggio”...
Ok?
È Heidegger stesso a rendersene conto, da solo. Ma senza (ri)uscire a decodificare la portata più autentica della propria consapevolezza.
Il linguaggio è l’interfaccia comune, a partire dalla quale gli umani (non) si “capiscono”.
He He… qualcosa di disinnescato (incompleto) alle fondamenta.
Dal quale nasce tutto (in)completo, ossia, filtrato, parziale… perché sotto al controllo uni(vo)co del Nucleo Primo.
È la pasta (l'impasto) che usi di (con)seguenza (senza alternativa, perchè "tutto") per (co)plasmare nel reale emerso, che ha in sé il “filtro di censura, l’impedimento”.
Da “qua” capisci, ad esempio, anche perché il cibo che “usi” (ri)sente del medesimo tipo di “(drog/lingu)aggio”.


I testi e il loro titolo: “oltre la linea” o “sulla linea” ?...
Problema comune e nello stesso tempo oggetto del contendere è la “linea”, vale a dire il limite che viene indicato da Junger come termine di riferimento per diagnosticare la situazione estrema a cui è arrivato il mondo contemporaneo nel suo “stato” di mobilitazione totale.
E la linea del nichilismo, il punto che segna l'avvenuta consunzione dell'Antico ma che non può ancora salutare l'insorgenza del Nuovo, il “meridiano zero” oltre il quale non valgono più i vecchi ordinamenti e dove, sottoposto a un'accelerazione fisica e tecnica sempre più veloce, lo spirito è in affanno e non ha ancora trovato nuovi orientamenti.
Il titolo comune dei due testi, Uber die Linie, viene inteso dai contendenti in un significato diverso...
Oltre  la linea - Ernst Junger e Martin Heidegger
Il titolo comune dei due testi, Uber die Linie, viene inteso dai contendenti in un significato diverso...
Questa non è (di)versità, segno dell’univocità degli animi umani (ricchezza).
Questa è… (di)versità che (man)tiene quel grado (linea) di separazione tra gli animi umani (scarsità).
La massa critica dell’individuo viene meno, così come quella d’insieme.
In maniera tale (fonda”mentale”) che la grande concentrazione di massa del Nucleo Primo, possa continuare ad imperare in “eterno, qua, così”.
Nessuno è profeta in Patria”.
SPS non ha Vita (di)versa…
Tal(mente) è forte l’intensità dell’in(canto).
Atteggiamento mentale = programma di con(divisione), con(diviso… fra tutti).
 

Studiare a fondo qualsiasi autore ("esperto"), significa entrarvi profonda(mente) (d)entro. Ossia, significa respirare a fondo tutta la sua inconcludenza, visto che:
  • il Mondo è sempre e ancora, “così”… nonostante l’opera dell’autore ed il suo passaggio ("sentire" che diventa teoria o, persino, dogma... per gli altri)
  • nell’opera dell’autore è contenuta (centrale), anche, la leva dell'auto disinnesco (Anti)Sistemico, che come un agente virale penetra e contamina tutto (dubbio).
I limiti dell’opera dell’autore sono ciò che “non capisci”, perché tu sei sotto al medesimo tipo di controllo. Per questo “ti si può dire di tutto”, ormai, e – dunque – anche la verità.

Perché sul modello dei Tg, anche satirici, le notizie sono affiancate in maniera tale da “non annoiarti” e, dunque, in maniera tale da farti “piangere e ridere, subito dopo”, (di)staccandoti da quella più alta (porta)ta del messaggio informazionale in sé (dimenticanza).
Tutto è virale e… agente virale. Perché tutto (ri)sente ed “è” parte in causa del medesimo tipo di “teatro rappresentativo dell’auto intrattenimento by Nucleo Primo.
Se tu accetti di inserire in qualsiasi con(testo), la (com)presenza del Nucleo Primo… beh, improvvisa(mente), tutto p®ende vigore in una maniera di(versa), dal come il “momento di stasi” (dal quale d/riparte la mente) ti porta via subito dopo qualche istante di “slittamento senza direzione” (dubbio).



Ora, che ne dici se SPS ti “butta lì che”… tutta l’opera altrui, che è materia di studio o anche solo di hobby/interesse/cultura, è tal(mente) imbevuta di agente virale da render(la/ti) utile solo al tuo auto mantenimento “qua, così”?
He He… ceeerrto. SPS lo sa. Che cosa? Che SPS (Io) è “pazzo”.
E che tende alla disfatta più totale, perché porta via tutto, anche la speranza ed ogni “passo in avanti compiuto dall’umanità, nel tempo”.
Ma… che cosa viene avanti nel tempo? Quale movimento scorgi? E quale movimento si scorgerebbe se… tu fossi un osservatore e(s)terno, in attesa di veder passare il vettore umano d’insieme?
Un agente e(s)terno che idea (immagine) si farebbe relativa(mente) ad una simile “realtà”?

Derivati: il declassamento dell'Italia fu speculazione. S&P, accuse false.
Il declassamento dell'Italia da parte di S&P il 19 settembre 2011 fu fatto per far guadagnare 2,5 miliardi alla banca d'affari Morgan Stanley, azionista della stessa agenzia di rating.
Questa la nuova, pesante accusa, della procura di Trani fatta nei confronti di S&P e della banca americana e rilanciata oggi sulle pagine del Corriere della Sera.
Immediata la risposta di Standard&Poor's che respinge con fermezza ogni addebito.
"Queste recenti accuse, come quelle precedenti fatte dal pubblico ministero, sono senza fondamento, e ci aspettiamo che vengano respinte dalla corte".
Secondo i nuovi atti depositati dalla procura nel processo per manipolazione del mercato a carico dell'agenzia di rating, emergerebbe che l'Italia, dopo il declassamento deciso da S&P il 19 settembre 2011, pagò a Morgan Stanley 2,5 miliardi di euro così come era previsto da una clausola del contratto di finanziamento della banca d' affari statunitense.
Particolare di non poco conto è il fatto che Morgan Stanley è tra gli azionisti di Mc Graw Hill, il colosso che controlla Standard & Poor' s.
Il processo a carico dell'agenzia di rating riprenderà il 5 marzo prossimo dinanzi al Tribunale di Trani e in quella sede si vedrà come si difenderanno gli accusati. Il giornale ricorda come quel declassamento (da A a BBB+) fosse ritenuto dagli esperti ingiusto.
Per quell'intervento alcuni dirigenti di S&P e dell'altra agenzia di rating Fitch sono stati rinviati a giudizio.
Link
Un "Teatrino delle (p)Arti".


Parti da qua:
Il capo economista di S&P Europa, Jean-Michel Six, durante una conferenza a Tel-Aviv, ha dichiarato che ci saranno molti altri incontri. Intanto il tempo corre ed è necessario intervenire su tutti e due i fronti dell’equazione, sia quello fiscale che quello monetario.
L’esperto afferma che probabilmente c’è ancora bisogna di un altro shock prima che in Europa tutti riescano a vedere la situazione allo stesso modo
Link
A chi “servono” le… “crisi”?
Che cosa sono?
Dalla prospettiva di SPS… se hai (ri)compreso, ora lo sai.
Rating, è difficile rompere la morsa di S&P e Moody.
16 gennaio 2012.

È ormai noto a tutti che il mercato finanziario globale è dominato da una ristretta oligarchia di centri di investimento che manovrano flussi di denaro quantificabili in 20 volte il Pil mondiale e che hanno partecipazioni dirette nella governance delle maggiori agenzie di rating.
È difficile quindi non pensare che nel furioso attacco speculativo all’Euro e nella sistematica declassazione dei debiti sovrani dei paesi di Eurolandia non vi sia una regia e quello che sta accadendo ancora in queste ore lo conferma…
Link
S&P sotto accusa: festa finita per le agenzie di rating?
La causa intentata dall’amministrazione Obama contro Standard & Poor’s potrebbe far vacillare lo strapotere acquisito sul mercato dalle grandi agenzie di rating, capaci - con i loro giudizi - di produrre violente oscillazioni dei prezzi.
È la sensazione diffusa tra gli addetti ai lavori, anche se non manca chi fa notare l’insuccesso di passate iniziative giudiziarie nei loro confronti
Link

Sembra che...
Usa: Sec sospende S&P e la multa per 80 milioni di dollari.
22 gennaio 2015.
L'agenzia internazionale Standard&Poor's è stata multata per 80 milioni di dollari dalla Sec, la Consob Usa, la quale l'ha anche sospesa dalla valutazione dei rating di gran parte del mercato statunitense delle obbligazioni sui mutui.
Le sanzioni sono state decise in quanto S&P avrebbe ingannato gli investitori sulla metodologia utilizzata nel 2011 per valutare 8 società Usa di cartolarizzazione sui mutui...
Link
Ma... nonostante tutto (la sospensione vale solo per gli Usa, come se nelle altre sedi Globali, l'azienda si comportasse regolarmente):
Russia: S&P taglia il rating a livello junk, outlook negativo
26 gennaio 2015.

Link
La Russia è trattata dall’occidente in maniera “arte(fatta”. Ciò crea ed alimenta separ(azione).
Allo stesso tempo, la Russia, gli Usa o qualsiasi agglomerato d’insieme… “non esistono che all’interno del piano (Anti)Sistemico”, al fine di mantenerti separata/a e diviso/a, sia in te che da te che dagli altri.


Tutto si (ri)assorbe nel medesimo “materiale” dal quale era (ri)emerso.

S&P è alle fonda(menta) di questo paradigma. Questa azienda privata, “giudica” e (pre)determina ciò che auto (av)viene nei mercati finanziari di tutto il Mondo.
Così come il linguaggio è alle fonda(menta) di quello “che sai”, (con)seguendo sempre nella “tua” differita vitale, che (s)cambi per la tua esistenza più “alta ed autentica”.
È la base dell’”impasto” che ha (d)entro il “filtro”. E con quell’impasto tu, poi, “ci fai tutto” e plasmi qualcosa che è già (pre)visto essere, di fatto, “così”.
Tu non innovi nulla, non evolvi nulla e non cambi nulla… pro(cedendo) “così”.
Il tuo terzo stato è il tuo centro di concentrazione di massa, che (s)piega tutto di (con)seguenza.
Sai quale potere ha, in sé, anche solo una piccola consolle di videogiochi, che compri per tuo figlio/a per poi giocarci tu?
Di (man)tenerti “separato in casa”…

(Ri)fletti:
Goldman Sachs abbandona l'Italia: venduti i titoli di Stato.
10 agosto 2012.

Goldman Sachs scommette sul fallimento dell'Italia.
Dopo Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda, la quinta Banca più potente al mondo ha deciso oggi di vendere quasi tutti i titoli del Tesoro italiano che possedeva.
Più precisamente, nel corso del secondo trimestre del 2012 ha ridotto del 92% i titoli di Stato italiani presenti nel suo portafoglio, per cui l’esposizione risulta ora pari a 191 milioni di dollari dai 2,510 miliardi di dollari che possedeva alla fine di marzo.
Non solo:
per tutelarsi da un eventuale default dell'Italia, Goldman Sachs ha aumentato la sua posizione nei derivati da un negativo di 977 milioni di dollari a un positivo di 2,4 miliardi di dollari, come i Credit default swaps (Cds), strumenti finanziari che funzionano come delle polizze assicurative
Link
Goldman Sachs “promuove” l'Italia:
il governo Letta ha innescato la fiducia
11 maggio 2013...
Link
È un “teatro” nel quale si suc(cedono) “atti”, (pre)visti dalla Regia.

 
SPS come è al corrente di questa verità?
Il principio di ragione, la tesi del fondamento,* dice: nihil est sine ratione.
Si traduce: niente è senza ragione, senza fondamento.
Ciò che la tesi asserisce appare evidente. Evidente è ciò che comprendiamo senza bisogno di altro...
Il Principio di Ragione - Martin Heidegger
The Goldman Sachs Group, Inc. è una delle più grandi banche d'affari del mondo, che si occupa principalmente di investimenti bancari e azionari, di risparmio gestito e di altri servizi finanziari, prevalentemente con investitori istituzionali (multinazionali, governi e privati)
Link
Come puoi (s)fuggire da tutto questo? Pro(cedendo) così, non puoi. Tutto quello che te lo fa anche solo immaginare, "serve" per auto mantenerti "qua, così".
Usa, batterio mortale "sfuggito" a laboratorio di alta sicurezza.
Allarme batteriologico negli Stati Uniti. Un microbo mortale è "sfuggito" da un laboratorio di alta sicurezza, il National Primate Research Center de Tulane, a circa 80 km da New Orleans. All'esterno del laboratorio è stato infatti trovato il batterio Burkholderia pseudomallei, germe pericoloso presente nel Sud Est asiatico, e classificato tra gli agenti utilizzabili nella guerra batteriologica.
Le autorità della Lousiana hanno aperto un'inchiesta - riferisce "Usa Today" - ma hanno rassicurato che la popolazione non corre alcun rischio, anche se al momento non si conosce l'ampiezza della contaminazione. L'incidente sarebbe avvenuto alcuni mesi fa, probabilmente a novembre scorso.
Il batterio può trasmettersi facilmente a uomo e animali...
Link 
  • Usa, batterio mortale "sfuggito" a laboratorio di alta sicurezza
  • ma hanno rassicurato che la popolazione non corre alcun rischio...
La Realtà/Mondo si fonda su una struttura a livelli gerarchici (piano inclinato):
  • puoi (ri)cercare per tutta la Vita, (ri)cercando
  • puoi (ri)trovare i fondamenti di un livello di “mezzo” ed illuderti di "avere capito l'insieme"
  • puoi, (in)somma, limitarti a (con)seguire…
Oppure:
  • puoi (ri)trovare la ragione (fondamenta) in qualsiasi livello
  • (ri)correndo alla (com)presenza ubiqua e terra (ri)formante della legge/strumento della frattalità espansa
  • dal tuo terzo stato (accorgerti).
Questo è quello che, solo per iniziare, potresti fare se… “tu fossi in te”.

Che cosa ti... "sembra (a)normale"?
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com

2 commenti:

  1. Grande Davide, continua così! Mi sto quasi accorgendo...

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    Risposte
    1. Caro Prof, molte grazie :) Ne trarrò ancora maggiore slancio, da questo suo incoraggiamento!

      E' sempre più chiaro, comunque.

      Nucleo Primo docet.

      Un abbraccio. Serenità. A presto.

      Smile

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"Fai..." un po' Te.