venerdì 25 settembre 2020

Ecce come.


Cosa significa “tifare” per una certa “s-quadra”?

Di nonsolocalcio si tratta, ovviamente. Essendo un modus diffuso globalmente, non importa dove, quando, perché. Il “tifo”, oltre che ad essere una malattia contagiosa (guarda non caso), è una inclinazione – che arriva a sviluppare vera e propria di-pendenza – verso una certa situazione di fondo, che “prende” ed attanaglia sino alle viscere o “dentro” e che, in definitiva, divide ulteriormente l’individuo, andando a costituire una fascia altrui che dalla profondità guida, segue, controlla sostanzialmente e potenzialmente ogni “fase” della routine dell’ospite. 

Come ben sai, infatti, chi è sede di “virus” è l’ospite e non colui che ospita. Un concetto fuorviante e controintuitivo, ma tant’è… significante; non sei tu ad ospitare l’altrui compresenza, bensì, sei ospite in casa tua che, quindi, è “tua” così come allora tu sei “tu”, nell’Anti-Sistema. 

“Ora”, sei tante “cose” tutte assieme (contemporaneamente, come il potenziale). Ergo, quando sei chiamato a scegliere o a “decidere”, ad esempio al lavoro oppure in qualsiasi frangente della vita, in quale maniera incide essere ancheospite del tifo”?

 

giovedì 24 settembre 2020

Complesso o semplice? Anti-Sistema.

   

Cervello si rigenera anche in età adulta…”, lo studio

La funzione di questo processo, noto come neurogenesisembra importante per la flessibilità cognitiva, la regolazione emotiva e la resilienza allo stress…”…

Adnkronos 23 settembre 2020 Link

Ma… non “sapevi” che ad una certa età il cervello continua a degradare e basta? Non sapevi che le uniche cellule in grado di auto rigenerarsi (se “allenate” costantemente) sono quelle dedi-ca-te all’attività della memoria?

Hai detto niente, insomma. 

Quindi, ti fanno passare doppiamente per “ignorante”; prima affermando una “cosa” e, poi, “scoprendone” un’altra che, continuamente ed in ogni “caso” ti lasciano a bocca aperta, seppure senza renderti conto della portata “storica” dell’attestazione di... - nell’ordine - potenziale immortalità del complesso corpo-mente e della facoltà ambientale di ricordare sempre. Ergo, la neurogenesisembra importante...”?

Sembra? 

Certo che sì. Ma, ti dicono (ancora), per ordini di “grandezza” del tutto irrilevanti (se non “omeopaticamente”) rispetto alla valenza sostanziale contenuta nel costrutto del potenziale contemporaneo “cervello si rigenera anche in età adulta...”. Ok?

 

mercoledì 23 settembre 2020

In-evitabile.


Il paradosso del gatto di Schrödinger è un esperimento mentale ideato nel 1935 da Erwin Schrödinger, con lo scopo di illustrare come la meccanica quantistica fornisca risultati paradossali se applicata ad un sistema fisico macroscopico…

Andando decisamente contro il senso comune, esso presenta un gatto che, in uno stato noto come sovrapposizione quantistica, può essere contemporaneamente sia vivo che morto… come conseguenza dell'essere collegato a un evento subatomico casuale che può verificarsi o meno…

Link

Tutto ciò non fa altro che rinsaldare il “dubbio”, collegando “tutto” a… tutto. 

Ovvero, ciò che ti sembra essere “tutto (strategia altrui)” a qualcosa che fisicamente appare, allora, come… tutto (quello di cui disponi). Ecco che ciò di cui, invece, pre-disponi (potenziale contemporaneo), rimane come in ombra, relativamente o rispetto a ciò che altresì ti sembra di disporre, dando retta alla voce “maestra” che nell’Anti-Sistema ti ha, ma non te ne rendi conto; oppure lo “senti”, eppure non lo riesci a dimostrare nemmeno a “te stesso”, poiché – guarda non caso – sei proprio continuamente nell’auto referenza Anti-Sistema.

Altro che casualità. Altro che evento subatomico.

E, fra infinitidubbi”, che cosa rinvigorisce, se non l’unica realtà di auto riferimento singolar-collettiva, di rimando o, indovina un po’, sempre l’Anti-Sistema.