venerdì 6 giugno 2014

Le bravate ed il cielo.



Il cielo sopra casa tua è “artificiale”
Velivoli volanti disperdono ovunque, in alto, per aria, sostanze non ben precisate. Lungo il corridoio che permette l’allineamento per atterrare negli aeroporti, c’è sempre un gran traffico: lì puoi meglio osservare lo scacchiere artificiale del cielo. La gente si abitua a questo, così come “a tutto”.
E, nel Tempo, non esiste più un “naturale dall’origine… naturale”.
Semplicemente, il cielo diventa “così”… a strisce, con aloni e sfumature che possono anche dare luogo ad improvvisati arcobaleni, quando i raggi del Sole colpiscono il pulviscolo con il migliore degli orientamenti.


Alcune scie, per mezzo delle correnti che spirano in alta quota, si espandono anche visivamente, dimostrando come esse siano l’inizio di un fenomeno di diffusione programmata “a terra” (l'origine di una certa copertura nuvolosa, che si forma in seguito, nella totale indifferenza umana). 
Che cosa diffondano e "si diffonda" non è dato sapersi con ufficialità, visto che ufficialmente le “scie chimiche” non esistono, anche se si “vedono”.
Non è più raro, ormai, osservarle anche nelle riprese di film e, addirittura, sono previste anche nei film d’animazione, tanto sono divenute comuni e “naturali”. A quando la possibilità di vederle anche in un disegno di un bimbo delle elementari?
Il Sole, i suoi raggi, il cielo, qualche uccello, le nuvole e… le scie chimiche!
Ci si abitua a tutto e coloro che non hanno mai visto un "cielo sereno", non possono capire cosa voglia dire un “cielo sereno”. A livello frattale, il cielo ammorbato da simili presenze “direttamente visibili ma non osservate in realtà”, come se fossero una “carta da parati” disposta sulla grande superficie azzurra da coprire, qualcosa che nel Tempo dell’abitudine diventa come “normale”, qualcosa che viene spiegata attraverso le infrastrutture dei Media, tranquillizzando sull’accaduto… un simile cielo che cosa (ri)vela frattalmente?

Molte cose, tra le quali… almeno una è altamente significativa:
l’umanità attuale non è sola.

giovedì 5 giugno 2014

Un padrone in cielo e schiavi sulla terra.

Proposizione di base dell'economia. Per soddisfare i propri bisogni (vestiario, nutrizione, alloggio, arredamento essenziale, tempo libero, istruzione, trasporto, informazione, beni di lusso, auto di prestigio, abbigliamento firmato, etc.) le persone, aggregate in istituti, svolgono l'attività economica impiegando i fattori di produzione...
Bella figlia dell'amore, schiavo son dei vezzi tuoi; con un detto sol tu puoi le mie pene consolar... 
Rigoletto - Giuseppe Verdi
Per "pilotare negativamente" qualcosa, in maniera tale da non apparire mai direttamente, è sufficiente dedicare a quel qualcosa, la risorsa disponibile più scarsa; conoscendo molto bene le risorse disponibili, è semplice promuovere quella più opportuna, affinché la propria intenzione si avveri nella progressione Temporale.
Ciò giustifica il perché in ogni azienda sono presenti nella forza lavoro, personaggi di "dubbio valore"…
Nulla è per caso.

C’è “naturale e naturale”; così come esiste l’artificiale che, altro non è che “un termine per definire una natura di un processo”. La “natura” è l’origine di un processo e l’origine ha sempre una causa. Definire qualcosa come "naturale" è un modo come un altro per rinunciare a perseguire a fondo una via...

mercoledì 4 giugno 2014

I tuoi contributi silenti.


 
Il settore estrattivo è in sviluppo sin dal periodo della dominazione belga e riguarda la cassiterite (da cui si estrae poi lo stagno), il tungsteno, la columbite, la tantalite, l'oro, il berillio e il gas naturale.
Quest'ultimo si trova in particolare sotto il Lago Kivu, in una delle riserve considerate più consistenti del pianeta (28,3 miliardi di metri cubi), ma l'estrazione è ostacolata dalla carenza di denaro
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Ciò che ostacola (carenza di denaro) eleva la zona a “riserva strategica a Tempo”, da utilizzarsi non di certo per/ad opera interna (ruandese), bensì, per intervento e sfruttamento esterno (multinazionali).
Nell’equivalente "economia familiare", è come disporre di grandi quantità di un determinato bene e (ri)collocarle nella dispensa di casa, in attesa di eventi futuri.
Ogni “zona Planetaria” ha la propria caratteristica, tuttavia, “qualcosa” si ripete sempre nella sua sostanza (essendo la diversità... di stampo artificiale, ossia, voluta e progettata anzitempo, perchè funzionale all'interno di una strategia non manifesta, nel piano che intrattiene, se non a livello frattale)
Ad esempio, è sufficientemente (ri)petitivo il condensato fatto che esistano movimenti trasversali di “lotta”, praticamente dappertutto. Segno evidente che (1) la diversità umana non è mai tale da mettere d’accordo tutti e (2) gli umani al potere lo amministrano in maniera “propria”, continuando a sfruttare lo sfruttabile sulle “ali di piombo” derivanti dalla secolare tendenza alla “legge della giungla”.

Chi definisce chi, come e cosa? 
 

martedì 3 giugno 2014

Sotto alla città? Il Far West.


Sottosuolo di Toronto. Foto di Jeremy Kai
Senza nulla togliere ai suoi meriti e alle sue poco comuni capacità personali, Giovanni Agnelli (senior) muoveva in realtà una solida situazione finanziaria e patrimoniale, idonea ad aprire molte porte e a progettare nuove imprese. La stessa sua presenza giovanile quale ufficiale nell'arma di Cavalleria, a fianco del fior fiore della nobiltà piemontese, costituiva, già di per sé, un indizio non privo di implicazioni…
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Dal punto di vista della “famiglia”… che cosa “apre le porte e smuove le montagne” all’interno della società presente, riuscendo apparentemente a (ri)fondare la società futura, senza in realtà mai cambiare nulla?
Quel giusto mix, di:
  • denaro
  • presenza
  • lignaggio
  • referenze
  • riverenze
  • timing.
Ma, in definitiva, senza quella predisposizione d’animo (Dna, dipendenza) dei “padri fondatori”, che volge tutto verso di sé, interamente coeso a mantener coerenza e grado di totalità rispetto all'imprinting iniziale, anche ricorrendo ad ogni tipo di astuzia, strategia, malizia, opportunismo (vassallaggio)… non si andrebbe da nessuna parte (dal punto prospettico di un potentato familiare in grado di reggere al passaggio del Tempo, delle mode, della politica, etc.).
Insomma, qualsiasi tipo di potere, anche il più apparentemente solido, necessita in continuazione di “oliatura delle sue parti all’interno delle altre parti”, essendo inserito in un “modello concorrenziale e competitivo, senza riguardo per chicchessia”.   
È, ancora, la cosiddetta “catena alimentare” (pesce grosso mangia pesce piccolo). 
Al fine di mantenere saldamente il timone, la “famiglia” (qualsiasi famiglia con a capo una serie di interessi) non ha mai esitato al ricorrere alla forza, continuamente impressa sul e nel tessuto sociale; il quale è sempre stato continuamente mantenuto rigidamente sotto al controllo (prevenire è meglio che curare). 
In SPS è emersa la completa consapevolezza di quel progetto, a lunghissima scadenza, del Nucleo Primo di “terra formare” le 3d, mediante il loro integrale sfruttamento, derivante da una politica di divisione e di inseminazione alle fondamenta di ogni nucleo sociale, del “Modello Far West” (porre almeno una famiglia “mafiosa” all’origine di qualsiasi impianto cittadino globale, in maniera tale da rendere il successivo “fiorire dell’albero sociale” come la sola conseguenza della presenza “mafiosa” stessa).
 

venerdì 30 maggio 2014

Il Dispositivo.


Statistica: la scienza per la quale se io ho mangiato due polli e tu non hai mangiato nessun pollo, abbiamo mangiato in media un pollo ciascuno.
È facile essere abbindolati o auto abbindolarsi, a questo Mondo. È sufficiente… cosa? Beh… si (ri)entra sempre, a prescindere dal tipo di ragionamento/logica, in loop più o meno mentale. Ok. Vediamo di andare oltre, quest’oggi, ponendo le basi per (1) accorgersi di essere in un loop e (2) trovare la via d’uscita dal loop.
Come si fa? Come si procede? Devi sapere che è un viaggio che "quando sei già in viaggio, ti dimentichi di avere intrapreso"...
Dunque; questa è la via che si sta sviscerando per mezzo di SPS e non è l’unica possibilità. È proprio questo modello di pensiero che mina alla base la capacità consapevole di fuoriuscita da qualcosa che, evidentemente, “non esiste” in quantoché “esiste” in qualità di unica possibilità di riferimento. 

Se pensi e sei convinto (di conseguenza) di essere/vivere in un luogo che, allo stesso Tempo, è “tutto quello che hai a disposizione”… ebbene, quel “luogo” smetterà di esistere per te in tutte le sue altre “declinazioni” ma, ciò, non significa affatto che esse non esistano per coloro che “ne sono a loro volta convinti” (intuizione, coerenza).
Allo stesso Tempo, per coloro che credono anche ad “altro”, il fattore di relativa apertura mentale incarna anche la possibilità “autolesionistica e paradossale” di… mantenere tutte le possibilità aperte e concretizzabili, in maniera tale da creare un “nodo Spazio/Temporale”, nel quale essi sono incarnati fisicamente nel luogo ove la Massa meglio si (ri)comprende ed, allo stesso Tempo, sono come dispersi in ogni altra possibilità dimensionale, che la loro estensione mentale (immaginazione) li riesce a far “visitare virtualmente”.
Un simile intreccio di “luoghi” rende, nel Tempo di una singola Vita, quantomeno… “eterei”, nell’insieme decodificabile da un “terzo”, che giudica unicamente dal proprio punto prospettico.

giovedì 29 maggio 2014

Guadagna la via per il tuo Mondo… per Casa Tua.


Il Totem Umano... e le sue "componenti".
“In effetti la parola demone deriva dalla parola greca daímon, che a sua volta deriva dal verbo daíomai che significa ‘dare in sorte’. Parrebbe quindi che ciascuno abbia in sorte un ‘buon demone’od un ‘cattivo demone’, ovvero un eudaímon, od un cacodaímon, ed evidentemente in questo caso ci si riferiva al demone individuale, ovvero allo spirito tutelare che i latini chiamarono genio e che gli indiani nord americani, che immaginarono tali entità come degli spiriti, chiamarono totem...All’origine delle parole - Mario Negri
Spesso capita di agitare troppo in fretta le dita sulla tastiera del computer ed, improvvisamente, si azionano funzioni poco conosciute che caratterizzano il procedere espresso dal monitor; queste “scorciatoie” che si annidano nella (ri)combinazione dei tasti corrispondono, a livello frattale, alla possibilità insita nel complesso umano (anche “solo” a livello fisico) di funzionare in modi diversi rispetto al consueto.
Non a caso, il termine “conosci te stesso” è un vero e proprio inno alla propria “scoperta” (in ogni senso)
L’esperienza comporta proprio un viaggio apparentemente esteriore ma, in realtà, del tutto interiore… proprio come se l’esterno fosse il monitor del proprio essere (computer).
La (ri)velazione è relativa a se stessi, ossia, al fatto che il proprio riflesso nel/sul Mondo è celato ed invertito rispetto a quell’asse “centrale armonico”, che guida non localmente ogni “azione”. Il corpo fisico è, dunque, del tutto simile ad un servocomando, azionato a livello del pensiero (mentre il pensiero è una derivazione che trova "causa" al di là della finitezza fisica del contenitore umano).

mercoledì 28 maggio 2014

"Mamma mia" echoes.


Una curiosità: durante tale missione (Apollo 15) furono pronunciate le uniche parole italiane sulla Luna. Scott, infatti, sorpreso dalla particolare lucentezza di una roccia, urlò le parole:
"Mamma mia!"…
Link
Mamma mia! Una esclamazione, a quanto pare, divenuta internazionale. Era il 1971. Chissà, forse per merito dei numerosi film italiani del dopo guerra o, forse, perché l’italiano si è sempre "lamentato" internazionalmente utilizzando una simile espressione.
Mamma mia è un'espressione italiana che denota un'intensa emozione di vario tipo: stupore, paura, contrarietà, gioia…
Link
Che cosa avrà mai visto, Scott?
 
Beh… sarà stato perlomeno “confuso” dalla meraviglia che lo assalì, almeno tanto quanto la stato di confusione che alimenta l’informazione, nel suo insieme ma anche nel web. Infatti, cercando ancora in Rete è possibile trovare:
8) Sulla Luna vennero dette parole in italiano?
Charles Duke, durante la passeggiata lunare di Apollo 16, disse:
"Mamma mia!"…
Link
Infatti, anche Wikipedia riporta la medesima versione della presente “curiosità”:
durante la passeggiata lunare effettuata da Charles Duke questi esclamò, dall'emozione, in italiano "mamma mia!"; e prima di andare via dal satellite, volle lasciare una foto di famiglia con la scritta sul retro dei suoi dati personali…
Link
E non finisce certo qua. 
 

martedì 27 maggio 2014

Il "lato" umano e quello relativo all’intero... "perimetro, area, volume".


Modello, in auge, di accostamento ed equi-parificazione di notizie dal peso specifico diverso, proposte allo stesso modo da ogni Tg, anche satirico. L'orientamento etico e morale umano risulta quantomeno senza direzione, non rispettando i diversi livelli di "rilevanza e spessore" delle notizie sequenzialmente proposte a raffica (frequenza di irraggiamento)...
Abbiamo parlato del concilio pan-ortodosso perché si faccia qualcosa della data sulla Pasqua. È un po’ ridicolo: ma dimmi il tuo Cristo quando resuscita? Il mio la settimana prossima. Il mio invece è resuscitato la settimana scorsa
Papa Francesco
Ridicolo: che fa ridere, degno di riso o di derisione, perché strano o goffo o insulso o scioccamente presuntuoso… Di scarsa entità o valore, insignificante, esiguo, meschino…
Link  
Ridicolo non è solo questo: è, soprattutto, il velare strategicamente di "scarsa entità", qualcosa che invece risulta perfettamente centrale, dal punto strategico del controllo. 
Ridicolo è, nell'esempio precedente, un termine che permette di “condensare/realizzare” quello che un essere umano (dotato di mente sufficientemente aperta e poco adesa a “comodità/interesse/paura” di ogni genere e tipologia), pensa a livello intimo e profondo, senza magari riuscire mai sufficientemente ad estrinsecare quel “rospo”, conficcato chissà dove, che non permette di formulare, a pieno, il proprio dissenso verso quel modo di “proporre contenuti umani” (realtà circostante) al di là di ogni più umana attesa.
Qualcosa che si riflette in qualcos’altro che, solido e deposto sul fondo, mantiene intatto - a prescindere da tutto - il proprio carico di valore e significanza.
Rampa di lancio geometrica
Il "lato" umano e quello relativo all’intero... "perimetro, area, volume"...

lunedì 26 maggio 2014

Ruanda e "separazione convenzionale".


 
Non sia stupido generale! A chi vuole che creda la gente
Hotel Rwanda
In un Mondo (ri)agganciato attraverso i Media, “come la pensa” la gente?

L’accesso massivo alla platea del pubblico, fa gola un po' a tutti, anche a coloro che intendono “raggiungere la notorietà”, al fine di comunicare il proprio “messaggio
La gran parte dei Media (anche la Rai) “vive” grazie ai proventi derivanti dalla pubblicità, per cui… la pubblicità, che è un “messaggio promozionale”, trova la via per la Massa e la “tenta” in maniera “non locale” (wireless). 
Ora, le tecniche utilizzate per la diffusione dello "slogan", hanno una sempre maggiore caratteristica “invasiva”, perché risentono dello studio, dell’esperienza e della memoria, di quel sapere che si è andato via via accumulando e depositando presso alcune vere e proprie “istituzioni del convincimento etereo”, che raccolgono ed esaudiscono “ordini” provenienti dal Mondo delle aziende, delle istituzioni e delle multinazionali.
A “norma di legge” la pubblicità trova e raggiunge gli utenti (potenzialmente tutti coloro in “ascolto”), comunicando loro l’esistenza del tal prodotto della tal azienda.  
Di conseguenza… dopo un simile “sentire”, a chi “crederà” progressivamente nel Tempo la gente? La pubblicità è, tuttavia, solo percepita a livello “esterno”, essendo di fatto un contenitore senza pareti in grado di veicolare “messaggi nel messaggio”, nell’ambito del cosiddetto “subliminale”.

venerdì 23 maggio 2014

I cieli, la terra e le loro schiere. Che cosa vedi?


Genesi 2,1-3
  • (1) Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro.
  • (1) Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
  • (1) Così furono terminati i cieli e la terra, e tutto il loro esercito.
È molto strano ciò che emerge in me, allorquando alcuni termini, letti all’interno di contesti particolari, risultino estranei come un filo d’erba in una moderna coltura pretrattata.
Quale significato hanno? Perché l’opera (ri)traduttrice li ha previsti/utilizzati?
Nelle tre versioni del primo versetto della Genesi, è possibile leggere/trovare, dunque, i seguenti “apprezzativi” inerenti l’opera di “accompagnamento e compiutezza dei cieli e della terra”:
  1. tutto l’esercito loro
  2. tutte le loro schiere
  3. tutto il loro esercito.
Il “loro” (dei cieli e della terra) esercito e le “loro” schiere?
Per carità, le “sacre scritture”, come del resto tutte le “scritture e gli ambiti 3d”, richiedono una (ri)traduzione metaforica della "metafora contenuta" (gomitolo), ossia… sono scritte in “codice”.

Perché? Per non farle esattamente capire. Perché? 

Perché “servono per intrattenerti nelle 3d stesse”, essendo centrali rispetto a tutto quello in cui credi (a prescindere se sei religioso oppure solo… curioso, intimorito, impaurito, etc.). In un modo o nell’altro contribuiscono a “trattenerti”.
E, guarda caso, che cosa fa frattalmente un esercito (le schiere), apertamente definito come “loro”, ossia, appartenente al modello attualmente ancora imperante definito dallo “stare sotto ai cieli e sulla terra” (gerarchia)?