Visualizzazione post con etichetta Ritorno a "casa".. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ritorno a "casa".. Mostra tutti i post

giovedì 29 maggio 2014

Guadagna la via per il tuo Mondo… per Casa Tua.


Il Totem Umano... e le sue "componenti".
“In effetti la parola demone deriva dalla parola greca daímon, che a sua volta deriva dal verbo daíomai che significa ‘dare in sorte’. Parrebbe quindi che ciascuno abbia in sorte un ‘buon demone’od un ‘cattivo demone’, ovvero un eudaímon, od un cacodaímon, ed evidentemente in questo caso ci si riferiva al demone individuale, ovvero allo spirito tutelare che i latini chiamarono genio e che gli indiani nord americani, che immaginarono tali entità come degli spiriti, chiamarono totem...All’origine delle parole - Mario Negri
Spesso capita di agitare troppo in fretta le dita sulla tastiera del computer ed, improvvisamente, si azionano funzioni poco conosciute che caratterizzano il procedere espresso dal monitor; queste “scorciatoie” che si annidano nella (ri)combinazione dei tasti corrispondono, a livello frattale, alla possibilità insita nel complesso umano (anche “solo” a livello fisico) di funzionare in modi diversi rispetto al consueto.
Non a caso, il termine “conosci te stesso” è un vero e proprio inno alla propria “scoperta” (in ogni senso)
L’esperienza comporta proprio un viaggio apparentemente esteriore ma, in realtà, del tutto interiore… proprio come se l’esterno fosse il monitor del proprio essere (computer).
La (ri)velazione è relativa a se stessi, ossia, al fatto che il proprio riflesso nel/sul Mondo è celato ed invertito rispetto a quell’asse “centrale armonico”, che guida non localmente ogni “azione”. Il corpo fisico è, dunque, del tutto simile ad un servocomando, azionato a livello del pensiero (mentre il pensiero è una derivazione che trova "causa" al di là della finitezza fisica del contenitore umano).

mercoledì 16 aprile 2014

L’orientamento verso casa.


Ecco, se le luci dell’abitacolo non fossero andate in corto, non avrei mai potuto essere in grado di vederla (la scia verde fosforescente delle alghe, frullata dalle eliche delle grandi navi, che guida verso casa), quindi non si sa mai quali siano gli eventi che ti riporteranno a casa
Apollo 13

L'uomo non possiede che due certezze assolute:
il piacere e il dolore.
Esse orientano tutta la sua vita individuale e sociale.
Gustave Le Bon 
Se è vero che una macchina “ragiona/calcola” attraverso le sole due coordinate 1 e 0, allora può essere che il complesso/computer umano, ragioni/calcoli analogamente… utilizzando l’orientamento, derivante dalle sensazioni di dolore e piacere, che altro non sono che “segnali elettrici derivanti dalla circuiteria organica, (ri)traducente ciò che a livello sensorio ha captato, in relazione ad un incrocio fisico/emotivo con una realtà diversa/esterna, rispetto alla stasi/equilibrio in cui versa l’intero organismo, sinonimo di se stesso”.
Ci sono, in questa direzione, delle circostanze convenzionali, centrali nei confronti del ragionamento da cui si trae la sensazione di “essere ed esserci” (chi sei).
Le convenzioni sono relative a quel presunto equilibrio, che funge da “livello zero”, l’alterazione del quale (ri)traduce il segnale per il Pilota, nella direzione che “qualcosa è accaduto/variato”.
Il dolore o il piacere vanno, cioè, a modificare lo stato di “stand by”, che caratterizza lo Human Bit. Stato di "equilibrio convenzionale", che in realtà può equivalere a qualsiasi situazione che l’esterno provoca  (pressione) su quello interno.
Una condizione, per esempio, di schiavitù… convince per asfissia quotidiana prolungata nel Tempo, (ri)configurando l’interno ad una posizione di equilibrio del tutto particolare; non soddisfacente ma risultante del tutto “normale”, lungo l’asse del Tempo e della (im)possibilità presunta di alternativa.

Il dolore ed il piacere orientano, quindi, verso gradazioni di equilibrio diverse. Pertanto non sono, queste coordinate sensoriali, in grado di fornire una rotta esatta per il ritorno a casa del vascello umano.
 

venerdì 17 giugno 2011

Seguire la Luce.




Scrivere in SPS è un’avventura mozzafiato meravigliosa. Tutti i giorni svuotarmi per poter riempirmi, ciclicamente come ogni altra funzione dell’organismo. 

È come respirare e accettare quello che ‘viene’ è accettare me stesso: la mia profondità o altezza. Sul cammino individuale mi ritrovo nel cammino globale. Esistono molti punti di connessione agli altri, al tutto: porte USB dell’evoluzione spirituale. Esistono interfacce, come il linguaggio, con le quali poter tentare di capirci da un punto di vista prospettico tridimensionale. 

Volontà ed intenzioni diversamente schierate sulla scacchiera dello scenario che si presta ad essere personalizzato attraverso la nostra duplice vibrazione: quella collettiva ed individuale.

Il ‘cerchio collettivo' è un qualcosa che imprime e raccoglie una direzione data dalla somma quantica dei ‘cammini’, mentre il 'cerchio individuale' rappresenta un sottociclo, che dal punto di vista del ‘Conosci Te Stesso’ acquista addirittura maggiore valenza del cerchio collettivo in quanto il ‘piccolo, ripetuto più e più volte, muove il grande’

Ringrazio il ‘pubblico’ che onora queste 'proiezioni' attraverso la propria manifestazione e solidarietà.

Oggi sono giunte per me/noi numerose riflessioni; l’atto del dipanarle è un fulcro d’energia che permette di sbrogliare la matassa dell’accumulo di informazioni:

La loro corda fu estesa attraverso:
che cosa c’era al di sotto e che cosa c’era al di sopra?
C’erano portatori di semi, c’erano poteri;
vi era energia al di sotto, e impulso al di sopra…
Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente
Rig Veda – Inno alla creazione 

Affinchè la forma materiale si manifesti serve una direzione nel tempo, ovvero una possibilità di rapporto con la molteplicità, lo spazio e la percezione.
Tratto da ‘Anima e realtà’ di Carlo Dorofatti

Il ‘modello esplorativo’ espresso dalla massima - ‘Che cosa c’era al di sotto e che cosa c’era al di sopra?’ – lo riconosco come ‘mio’, in quanto lo sento in grande armonia con la mia modalità dell’osservazione.  

Definire un livello spartiacque permette di ri comprendere la direzione, stazionando su di un punto ‘fermo’, dal quale poter effettuare immersioni e voli conoscitivi. Ecco la definizione di livelli prospettici che spesso utilizzo per identificare le differenze panoramiche a cui siamo evidentemente agganciati.

Dal punto di vista animico si gode di un ottima prospettiva, molto bella e ‘romanzata’: un’ala di poesia che leviga il concetto dell’esperienza densa, la diluisce di morbidezza. Discendere da quel livello a quello della superficie terrena significa approntare un viaggio particolare all’interno dell’asperità esistenziale:
   
si necessita delle strutture e dell’equipaggiamento idoneo all’atto esplorativo, consci che ‘laggiù’ può succedere di tutto. L’Anima riveste un avatar opportuno e lo comanda a distanza accettando la possibilità di perdere il contatto, anzi preventivandolo tramite la progettazione di un sistema di sopravvivenza atto a garantire quella protezione da 'eventi esterni' relativi alle condizioni ‘ignote’ con le quali l’avatar stesso si troverà a doversi ‘misurare’: a fronte di un black out comunicativo, la mente entrerà in una stretta modalità di auto controllo per un tempo necessario alla ripresa delle comunicazioni

È davvero questo un modello sufficientemene descrittivo di quello che succede tra Anima e Corpo/Mente?  No.
 
L’Anima lo sa perfettamente che le ‘comunicazioni’ si interromperanno inesorabilmente e che il viaggio programmato molto difficilmente verrà ‘ricordato’ dall’unità esplorativa. E tutto ciò fa parte di quello che l’Anima non può comunicare a quella parte di Sé che accetta di dividersi. Questa ‘non comunicazione’ si riflette nell’interruzione del contatto dimensionale tra le due parti che si dividono al fine di evolvere. 

Il modello in atto, descritto dalla discesa nei piani densi dell’energia, non è immediatamente distinguibile e si presta alla generazione di movimenti inerenti alla separazione, all’abbandono, al tradimento, alla cacciata, all’impotenza, alla sottostima, all’invidia, alla violenza… dando luogo a quel processo complesso della formazione dell’Ego umano attraverso la ‘navigazione’ dei riflessi del Sé nel reame Antisistemico.

Il frattale che testimonia ciò, sicuramente uno dei frattali, che viene immediatamente alla luce è, in questo caso, un movimento intuitivo ma non del tutto ancora emerso all’evidenza sociale, ossia la possibilità che l’Uno, nei panni della separazione ricercata tra Anima/Corpo-mente, sia riflesso/nascosto addirittura nelle pratiche competitive nell’ambito del business, attraverso la nascita di ‘cartelli’ aziendali; cioè? Ecco un esempio:

una mattina, mentre passeggiavo con un amico alla ricerca di un bar a Milano, mi è venuto spontaneo osservare che, ad esempio, nel campo delle 'soluzioni per l'udito', del sentire meglio, personalizzato nel marchio internazionale Amplifon, marchio che ha pressochè un carattere di monopolio per la vastità del proprio operato, ebbene… di fronte ad una vetrina con insegna concorrente, ma di chiara natura minoritaria rispetto al colosso appena citato, una vocina mi ha suggerito questa frase: e se la concorrenza fosse ancora l’Amplifon stessa, solo sotto altre vesti?

Il business perfetto. 

L’Uno e Trino di antica memoria, rivisitato alla maniera Antisistemica. In questo modo la società maggioritaria evita l’atto del monopolio, contrario alla legge, e permea il tessuto sociale di ‘costole’ amiche, evitando persino il vero ‘pericolo’ di una sana concorrenza. 

Il ‘cartello’ perfetto…

La missione del gruppo Amplifon è ‘di far sentire meglio’. Si dice che ‘non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire’, per cui il frattale che emerge da questa intricata e densa vicenda 3d è che ‘abbiamo dimenticato qualcosa e che non ascoltiamo la possibilità di poter tornare a ricordare’, inoltre la causa e la conseguenza si inseguono in un giro vorticoso rispecchiato a tuttotondo nell’ambito che ci circoscrive.

La mancanza di concorrenza vera nasconde la verità univoca del messaggio propagato. Il monopolio vela l’unica intenzione, la verità diffusa a piena raggiera agli Human Bit ‘smemorizzati’. Un reame illusorio, quello tridimensionale, ma dalla funzionalità ben precisa e scolpita nella propria logica programmazione nativa: quella auto educazionale di una scuola ad altissimo valore aggiunto.

Ringrazio l'amico Alessandro per questa 'fornitura di prospettiva':

La ‘libertà’ di consumo di cui gode la civiltà occidentale, ci ha resi più insoddisfatti, perché ad ogni scelta corrisponde il rammarico per le opzioni scartate.

Morale: ogni mattina dobbiamo decidere chi siamo...
 
L’abbondanza di scelte non offre più valore ma crea insoddisfazione e paralisi anziché libertà’.
Link 
 
Tutto è opportuno all'unico fine evolutivo.

Nello stato naturale d’esistenza, non si possiede il senso di un’identità separata dal Creatore, eccetto quando si è impegnati in un rapporto… quando non sia presente una relazione simile, quella particolare espressione di voi semplicemente non esiste; galleggiate senza sforzo nel potenziale di Dio…
L’altra realtà - Trasmissioni stellari di Ken Karey

Lo shock energetico che la terra subisce durante un'eclissi è di straordinaria rilevanza, infatti leggendo nel passato, si nota subito che in situazioni del genere si è assistito ad importanti cambiamenti di tendenza successivi a questo fenomeno.
Da Yahoo 
 
Siamo ‘impegnati in un rapporto’ in questo momento e la recente eclisse ha svolto il compito di messaggero celeste: quale altra missiva ci avrà mai consegnato? Un codice vibrazionale nuovo, diverso, mutato? Una accelerazione opportuna? Che cosa… Una pressione? Un ‘giro di vite’?

Aumentano le proteste contro il regime cinese.
L'escalation di violenza è sintomatica dell'esasperazione crescente della popolazione, in un contesto sociale generale particolarmente teso.

Il sentimento di frustrazione della popolazione è alimentato da diversi temi ricorrenti: corruzione, espropri, impunità delle autorità, aumento dei prezzi.
Da Yahoo 
 
Cina pronta ad aiutare il Nepal per sviluppo città natale Buddha.
Una fondazione sostenuta dalla Cina e il governo del Nepal hanno in programma di trasformare il luogo di nascita di Buddha, nel sud del Nepal, in un un'attrazione per i buddisti come la Mecca lo è per i musulmani e il Vaticano per i cattolici.
 
Il buddismo è stato virtualmente azzerato in Cina durante la Rivoluzione Culturale del 1966-76, quando i templi furono chiusi, le statue distrutte e i testi bruciati, e i monaci e le suore furono costretti a tornare alla vita laica e a sposarsi.
 
Negli ultimi anni, però, la Cina è diventata più tollerante nei confronti del buddismo, che è considerato ‘una cultura tradizionale’ insieme a taoismo e confucianesimo.
Da Yahoo 
 
Il gas da scisti bituminosi, la speranza polacca.
Spezzare la dipendenza dall'energia russa e destinare una parte all'esportazione.  

Qualunque sia il prezzo ecologico.
 
La speranza polacca si chiama gas di scisto. Il paese disporrebbe delle più grandi riserve d'Europa di questo gas naturale contenuto nei sedimenti argillosi. Il condizionale è d'obbligo perché il paese è ancora alla fase esplorativa. Ma le compagnie impegnate nelle ricerche e lo stesso governo non nascondono il loro entusiasmo.
Da Yahoo 
 
Un Mondo che impazzisce e le ‘prova tutte’ piuttosto che accettare di avere preso una via difficilmente praticabile. Fermarsi a riflettere è l’atto più saggio praticabile. 

Ma come accettare di fermarsi se il Pil deve sempre crescere? 

L’anno scorso, a causa del vulcano islandese, furono tenuti a terra decine di migliaia di voli, che subito vennero calcolati come un ‘danno’, un mancato ricavo… alias: non possiamo fermarci perché il ‘tempo è denaro’; tutto scorre via e va opportunamente monetizzato? 

Il fermarsi diventa il ‘perdere tempo e dunque denaro’.

Diventa un ‘mancato ricavo’ che tende ad influenzare il Pil, da cui si pretende di comprendere se c’è stata crescita o decrescita in un determinato limite di tempo. La guerra ‘gonfia’ il Pil, un meccanismo diabolico che corrisponde al legarsi al piede una pesante palla di ferro zavorrante.

2012, allarme Nasa: ‘Black out sulla Terra’.
Lo scenario apocalittico dell'agenzia spaziale Usa: una tempesta solare spegnerà i circuiti elettrici e bloccherà satelliti e telefonini.

Gli astronomi osservano questi fenomeni dal 1859 quando una tempesta geomagnetica di proporzioni straordinarie, oltre a rendere possibile l'osservazione di aurore come quelle polari in Italia e a Cuba, fece incendiare alcuni cavi del telegrafo in Europa e negli Stati Uniti. A maggio del 1921, un'altra tempesta provocò una serie di cortocircuiti, mettendo fuori uso le linee elettriche e quelle telefoniche sulle due sponde dell'Atlantico. 

Ma cosa accadrebbe se eventi del genere si verificassero oggi che un'intera civiltà è stata fondata sull'elettricità e le telecomunicazioni.
 
La risposta degli esperti è tutt'altro che confortante: ‘L'energia elettrica è la chiave di volta tecnologica della società moderna, dalla quale dipendono tutte le altre infrastrutture e gli altri servizi’, si legge in un rapporto di 132 pagine commissionato dalla Nasa alla National Academy of Sciences

Se la tempesta del 1859 avvenisse oggi, assisteremmo a un'enorme devastazione sociale ed economica’.
Link 
 
Anche una tempesta geomagnetica solare corrisponde ad un ‘mancato ricavo’? La devastazione sociale è anche una devastazione economica?
 
Il solo termine di paragone ‘sociale/economico’, in un simile ambito e potenziale mette letteralmente i brividi; di fronte al pericolo di una 'estinzione di massa' si evidenzia ancora la presenza del ‘calcolo economico’. Ciò corrisponde ad una confusione d’insieme dei valori della persona e della propria spiritualità che genera ogni ambito.

Liam Fox durante la conferenza ribadirà la vicinanza di una minaccia del genere e porrà l'accento sulla vulnerabilità delle infrastrutture high-tech britanniche: ‘Quanto la natura delle nostre tecnologie diventa più complessa, tanto la minaccia diviene ogni giorno più estesa’.

La Coalizione britannica di difesa strategica e di riesame della sicurezza sta prendendo in considerazione i potenziali punti deboli della sicurezza britannica contro un attacco o un black-out elettrico, che però si teme possa passare in secondo piano per quanto riguarda i finanziamenti rispetto alle tradizionali unità militari, le battaglie cibernetiche e le altre novità tecnologiche.

Le nostre infrastrutture elettiche' - ha aggiunto - 'sono così onnipresenti che un'esplosione solare o una tempesta geomagnetica potrebbero paralizzarli su tutto il pianeta. Non possiamo aspettare che il disastro avvenga prima di intervenire’.
Link 
 
La ‘difesa’ è sempre la prima priorità. I ‘militari’ sempre al ‘vertice del centro’. Cosa significa ‘Non possiamo aspettare che il disastro avvenga prima di intervenire’? 

Che si cambia modello energetico? 

A cosa pensano questi signori che reggono i fili del Mondo? Dall’abbattimento di Tesla in poi, il Mondo ha preso una direzione ben precisa: quella dell’interesse economico dei pochi a scapito dei molti, riproposto in chiave elettrica, decidendo di estrarre la componente maschile dell’energia. 

Un Mondo plasmato sull’onda dell’intenzione delle entità parassite e non a causa della pazzia del genere umano. La programmazione che abbiamo subito è stata totale e non so come molte ‘mosche bianche’  siano riuscite ad aprire gli occhi ugualmente: probabilmente ciò fa parte della poliedrica capacità naturale di esperienziare, nel grande numero della presenza, e nella logica della biodiversità.

Il Mondo è nelle mani di persone che non hanno ancora switchato dalla modalità di sopravvivenza a quella dell’abbondanza, individui-automi programmati per ‘non cambiare mai le direttive impartite’.

È solo una questione di tempo e, prima o poi, succederà qualcosa che metterà in ginocchio tutto quello che non è in armonia con il cambiamento a cui è sottoposto il Pianeta con tutti i suoi abitanti: la componente elettrica ed il cemento dovranno essere ristrutturati e rivisti e, probabilmente, abbandonati, perché non risonanti con l’armonia vibrazionale dello spazio che stiamo per attraversare nel lungo viaggio verso il centro della Via Lattea, verso quella luce che s’emana dal fulcro che attira a sé ognuno di noi.

La cintura fotonica rappresenta un visto d’ingresso che neutralizzerà tutto ciò che deve essere ‘spento’, prima di raggiungere la ‘Corte della Luce’… Proprio come ci si inchina di fronte ad un Re, ad un Imperatore o ad un Sacro Uomo sulla Terra e non si giunge mai armati alla sua presenza.

Nel conflitto la Terra non ascende. Se fate Pace la Galassia vi chiama a casa.
Link 
 
Da pochi giorni Google permette un nuovo tipo di ricerca: Novità! Ora puoi utilizzare un'immagine per iniziare la ricerca su Google. Che cosa significa in termini di analogia frattale?

Che da un’immagine presente in noi dipende una realtà esterna a noi. L’immaginazione corrisponde all’inconscio ed all’ispirazione superiore. L’inconscio è terra di conquista Antisistemica, l’ispirazione superiore è un vento libero che non si può ‘conquistare’, proprio come la Luce del Creatore.

La si può respirare ma non conquistare perché siamo una parte di lei:

la vostra identità è una cellula specifica in uno specifico organo di un più vasto essere. Quando arriva l’impulso d’energia successivo, porta con sé la vostra definizione e le necessarie istruzioni. Allora emergete quel tanto che è necessario per compiere ciò che vi è richiesto
L’altra realtà - Trasmissioni stellari di Ken Karey

Gurdjieff paragonava l’uomo ad un granello di sabbia; ma non dobbiamo cadere nel lato oscuro dell’autosvalutazione: noi siamo un granello di sabbia molto prezioso.

Il nostro Ego ce lo ricorda ogni istante. Dobbiamo trovare e calibrare la giusta misura nella migliore prospettiva.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

sabato 24 luglio 2010

Casa, stelle e tempo.





In quanti modi l’uomo ha tentato di intraprendere, tramite le sue infinite individualità sulla Terra, la via del “ritorno a casa”? La casa dov’è? Direbbe Jovanotti.

“O signore dell'Universo
ascolta questo figlio disperso
che ha perso il filo e non sa dov'è
e che non sa neanche più parlare con te…

Voglio andare a casa (la casa dov’è?)”.

Esatto, “la casa dov’è?”. Alan Sorrenti ha provato a dire la sua:

“Noi siamo figli delle stelle
figli della notte che ci gira intorno
noi siamo figli delle stelle
non ci fermeremo mai per niente al mondo.
noi siamo figli delle stelle
senza storia senza età eroi di un sogno
noi stanotte figli delle stelle
ci incontriamo per poi perderci nel tempo”.

La verità è sparsa ad arte nei frattali, nelle spire del mondo vissuto e che vive.

La nostra “casa” è nel Cosmo, tra le stelle. Ma anche lì è temporaneo il concetto. In “realtà” siamo errabondi come le comete, vortici di energia, caleidoscopi d’Amore primigenio. Sulla Terra siamo in “missione”. Sulla Terra siamo a “scuola”. Sulla Terra siamo in un “campo di addestramento”.

Il nostro tempo è un fluido nel quale ci siamo immersi.

La nostra storia il film manipolato che ci mantiene immersi nel tempo.

Le nostre città caotiche, l’incubo che si ripete nel tempo.

Noi siamo il tempo che scorre lungo il fiume della Vita…

Nell’unione è impresso il vero significato, la giusta rotta, per il ritorno a casa

*    Grazie di cuore a Roberto e Domenico per la serena giornata :)

** L'opera di testa non so di chi sia; l'autore, se lo ritiene può contattarmi via e-mail a nebulls@libero.it. Grazie :)