lunedì 9 dicembre 2013

Equazione e sue risoluzioni.


 

Ci si interfaccia alla realtà 3d (panorama) in maniera multi prospettica, per cui la realtà 3d stessa risulta multi prospettica. La sensazione conclamata è, però, quella di osservare da un singolo livello (abitudine/panorama) quando, invece, non solo si osserva in maniera dinamica (personalità) ma si osserva anche in maniera “altra”, rispetto ad ogni simile che “guarda lo stesso panorama”; infatti:
come/cosa osserva un ingegnere?
come/cosa osserva un pastore?
come/cosa osserva un cacciatore?
come/cosa osserva un fotografo?
come/cosa osserva un prete?
come/cosa osserva un bimbo?
L’umano emana livelli, li abita e osserva da lì dentro; dall’interno di una infrastruttura nidificata (habitat), caratteristica che, ad esempio, per le api diventa quel riflesso frattale condensato ed emerso nelle 3d, che prende il nome di “alveare” (insieme, alveo, recipiente).

Alveo:
  • cavità o letto in cui scorrono le acque di un fiume o di un torrente
  • (non comune) (uso letterario) la parte interna di un contenitore.
 
Ancora un “contenitore”:
qualcosa che r(accoglie), come le 3d…
L’onda di forma media “emerge e caratterizza le 3d” (il contenitore).

L’onda di forma “media”, è la media emessa dagli individui, ossia, l’onda di forma della società che, il Nucleo Primo controlla attraverso l’imprinting sociale/individuale.

Per cui, la “media massiva” non corrisponde solo al concetto di media matematica, bensì, anche al concetto di “leva, servocomando, inerzia, controllo”.
 

venerdì 6 dicembre 2013

Se fosse un gioco, sarebbe...



 
 
L'avversione del diciannovesimo secolo per il realismo è la rabbia di Calibano che vede il proprio volto riflesso nello specchio. L'avversione del diciannovesimo secolo per il romanticismo è la rabbia di Calibano che non vede il proprio volto riflesso nello specchio.
Oscar Wilde
  • il soggetto è sempre lo stesso: il diciannovesimo secolo e Calibano
  • il sentimento è sempre lo stesso: l’avversione, la rabbia
  • la rappresentazione oggettiva è sempre la stessa: un riflesso esteriore (realismo, romanticismo)
  • la dipendenza è sempre la stessa: una dipendenza sensoriale (vedere, non vedere).
Che cosa non cambia mai? 
La Presenza: nella propria "mutevole fluidità/fissità"… essa “è”.
Calibano, che vede o non vede, che cerca o trova, che sente o non sente, etc., è vivamente presente in Terra; egli è costituito di quella presenza che:
“è” e “sembra” ma “è”... in definitiva.

Calibano “’c’è”
È lui che esiste e permette lo scorrimento dei fotogrammi dell’esistenza o dell’esperienza d’esistenza, in questa o altra forma composita.

È lui il Centro, anche se:
il suo centro è periferico
il suo centro è centrale.
Non importa fare la distinzione o distinguere il tono, la polarità, il colore, etc., importa che Calibano “c’è” o “è” (da una prospettiva superiore, è la stessa cosa).
Ogni distinzione 3d è un riflesso speculare, che tenta di fare luce, discrimina, investiga, divide e separa… chi/cosa?
Una essenza divisa frattalmente nelle proprie “parti”.
Se fosse un gioco, sarebbe:

Tra i personaggi, indovina l’essenza”… 
 

giovedì 5 dicembre 2013

Chi pecora si fa, il lupo se lo mangia.


 

Spicca il +3% di Hewlett-Packard che ha annunciato un taglio alla forza lavoro di 27 mila unità…
Link

In un Mondo che gira al contrario, ma secondo una propria “logica”, ci si trova a vivere situazioni piuttosto "imbarazzanti", a cui non si smette mai di abituarsi, come il caso di un lavoratore della Hewlett Packard, che detiene 1000$ di azioni della società per la quale lavora e che, dunque:
  • ieri ha saputo, con buona percentuale di realizzo, di perdere il posto di lavoro in un imminente futuro
  • ieri ha guadagnato 30$ a causa della medesima notizia.
Ora, sapere che c’è qualcuno che festeggia, per una simile notizia, e che questo qualcuno non è solo il management della Hp, ma è rappresentato da:
  • gruppi di "lupi" che fanno speculazione, come se giocassero al Monopoli
  • individui isolati che “investono” in azioni, pensando ingenuamente al proprio oggi, domani, dopodomani
  • individui che investono in fondi comuni “asettici”, senza sapere “cosa, dove, come”... hanno puntato alla "roulette".
Non mette di certo di buon umore... soprattutto quando “tocca all’individuo” fare la parte dell'agnello sacrificale. Differentemente da quando, invece, l’individuo ricopre un altro ruolo; in quel caso allora il proprio “interesse” copre tutto e tutti.