lunedì 6 ottobre 2025

Osserva da fuori, seppure dentro.


Ripetitore: Fifa boia

Sii(ne) consapevole, almeno.

Sheol: Shell (conchiglia, guscio, involucro).

Non era un luogo di giudizio o punizione, ma una destinazione indistinta per tutti i defunti, a differenza dei successivi concetti di Paradiso e Inferno…

Se hai presente il “magazzino” visto in Westworld. No? “Nessun giudizio o punizione...” = solamente il “tuo destino” (qua, così). 

Il post mortem. Lo “al di là”. 

Ma non solo; tale luogo comune coincide sostanzialmente (il “dato”) con il concetto auto fuorviante di “dorsale oceanica” = una intera infra-struttura che, da Oltre (“sotto”), collega tutto il mondo emerso. 

Una “invenzione” alla Hyperloop (di “Musk”) ad esempio, può interconnettere molto rapidamente, da sotto, tutta la Terra.


Perché “non si scava troppo in profondità”? Per lo stesso motivo, sostanziale, per cui ti dicono che lo “spazio è profondo, os-curo, infinito”. Ok? È per tenerti debitamente distante da… ,  soprattutto, dalla Verità. Lo stesso vale anche per gli “abissi oceanici”, che sostanziano sempre lo stesso luogo comune: 

il “mistero” ti attrae ma contemporaneamente ti fa paura, motivo per cui “niente”, lo vedi in Tv, lo fanno altri, ti viene riportato, etc. 

Alias, “te” (qua, così) attaccato come una zecca, timoroso di tutto per tale motivo strategico, insito nel profondo persino della “carne”, delle viscere, del conscio, etc. Tutto si “assomiglia” per via del motivo portante: l’esse-re già successo che, di conseguenza, continua a succede-re ma “niente”. 



Il mese scorso Federer, a margine della Laver Cup a San Francisco, si era detto convinto che i direttori dei tornei stavano rallentando le superfici dei campi, con l'obiettivo di aver in finale sempre Sinner e Alcaraz.
“Oggi tutti giocano allo stesso modo perché la velocità del campo e la velocità della palla sono le stesse quasi ogni settimana, e si può vincere il Roland Garros, Wimbledon e gli US Open giocando allo stesso modo…”, aveva detto l'ex campione svizzero.
Di analoga idea Zverev, secondo cui prima “non si poteva giocare lo stesso tennis allo stesso modo su erba, cemento o terra battuta. Oggi si può giocare quasi allo stesso modo su tutte le superfici... Non ne sono entusiasta… penso che il tennis abbia bisogno di un po' di varietà, e credo che ci manchi in questo momento…”…
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Oibò:

i direttori dei tornei stavano rallentando le superfici dei campi…
si può vincere il Roland Garros, Wimbledon e gli US Open giocando allo stesso modo
primanon si poteva giocare lo stesso tennis allo stesso modo su erba, cemento o terra battuta…

I “direttori” = la “direzione”. 

Diciamo, per semplificare, il “globalismo”. I “campi” possono essere rallentati, rallentando - di conseguenza - il moto della “palla”. Infra-struttura. Fondo. Composizione. Dentro. Oltre. Basta “poco”, ossia, in un modo che manco immagini, non accorgendoti. A differenza di chi “ci gioca sopra/dentro”. Dei professionisti che sono giunti ad un livello di “sensibilità” molto spinta, tale da rendersi conto se viene levata la “tovaglia dalla tavola costantemente apparecchiata”. Traslato, questo discorso vale per l’intero stato della società in toto, ove laggente bolle a fuoco lento ma inesorabile, senza per ciò accorgersi sostanzialmente, auto confermando (qua, così) la versione della Terra AntiSistemica (by l’oro). 

Il “tuo” status quo o “zona comfort” con tutto attorno le “Colonne d’Ercole” = la paura fottuta di osare a… Qualcosa che manco immagini, per la Verità. Certo, passi dall’idea di una multa, alla concezione che potresti anche morire. Ma, morire non è un po’… partire? Morire, non tocca a tutti prima o poi?

Ecco: è il poi che ti auguri. Bah

E, “meglio un giorno da leone, che…”? Quando ti fa comodo, sì. Viceversa, anche no. Se sei alticcio, trovi una forza inaspettata, però. Perché? Perché “viene giù” quel velo che ti ha ma “niente”. 

Italbasket, il nuovo ct Banchi si presenta: “cercheremo di essere inclusivi…”… Premiato per il gran lavoro in Lettonia
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Una volta il ct si sarebbe chiamato “Bianchi”. No? Mentre, ora, il Globalismo impone un’altra “linea di condotta”. Fra l’altro, trovarsi bene in Lettonia significa trovarsi perfettamente nel IV Reich. La “inclusività” è l’ennesimo modo per ri-attuare il Re-Seth, coi “nativi” che vengono via via, sbiancati o sbancati, mediante la miscellanea che è sempre più di moda, ma… è un’arma di distrazione di massa, al fine di spostare il centro portante d’equilibrio sociale, stato per stato = “Uè!” o occidente accidente. 

La testa pensante è “fuori”, però: che ne dici del cosiddetto Medio Oriente? Di qu-El “Israele”, ossia della entità che ne controlla il “destino”. Se Ashkenaz è il capostipite degli uomini del nord, è proprio dal nord che discendono i popoli “germanici”, diciamo così. Motivo per cui, la testa è Oltre, mentre il corpo ti sembra tutto quello che esiste. 

Nell’aia, i… polli, le galline felici. 

Dove si trova la città dell’Aia? Nei Paesi Bassi. Uhm. Quanto… bassi? Quanto è profonda la tana di Bianconiglio. 





Per decenni, i giocatori svedesi hanno dominato il tennis mondiale, conquistando numerosi trofei del Grande Slam. Oggi, nessun uomo o donna svedese figura tra i primi 200 al mondo. Cosa è andato storto? Flashscore cerca di svelare uno dei più grandi enigmi della storia del tennis…
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Non è andato nulla “storto”: è non lineare, semmai.

È sempre l’è-voluto tutto quello che continua a succedere. C’è uno schema. E c’è il “dato”. Non esiste ma c’è la ragione fondamentale. A che ti serve sbattere la testa linearmente su tale “enigma”? , “serve”. No? Di certo, non a Te, figurati allora se a “te” (qua, così). È al (qua, così), semmai, che va tutto il valore aggiunto, il ritorno sugli investimenti, etc. Cioè? “Niente”. Ecco lo svuoto che ti ha (qua, così). Risolvi pure il “mistero”. Tanto, è progettato appositamente per scornarti a livello lineare, ch’è proprio come essere “liberi” = scegliere sempre fra… (e non decide-re mai nulla sostanzialmente).

E, se avevi qualche dubbio, ecco la conferma.

La Fifa non sospende Israele, Infantino chiarisce: “non possiamo risolvere i problemi geopolitici…”…
Il presidente Gianni Infantino sottolinea il ruolo unificante del Calcio… “può e deve promuovere il Calcio in tutto il mondo sfruttando i suoi valori unificanti, educativi, culturali e umanitari... Alla Fifa, ci impegniamo a utilizzare il potere del Calcio per unire le persone in un mondo diviso. I nostri pensieri vanno a coloro che soffrono nei numerosi conflitti che esistono oggi nel mondo, e il messaggio più importante che il Calcio può trasmettere in questo momento è quello di pace e unità…”… Il Consiglio ha inoltre discusso delle tensioni interne al Calcio professionistico, delle sfide legali e della necessità di mantenere trasparenza e stabilità nelle organizzazioni affiliate. Infantino ha citato indirettamente le critiche del sindacato mondiale dei calciatori… sul nuovo calendario…
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Unità e pace... (la Fifa non risolve problemi geopolitici...):

intanto, le squadre russe sono bandite dalle competizioni internazionali.

Mentre, il “sindacato” serve per sviare l’attenzione, non-linearmente.

La Fifa… può e deve promuovere il Calcio in tutto il mondo sfruttando… (ecco la parola chiave: sfruttare…).

“Israele” comanda. La “Russia” non fa nulla per Gaza. Gli “Usa” sono il fratello maggiore, pompato e scemo, dell’entità sionista: Lo occidente versa tutto quanto in tale mistura. Gli “arabi” si sono venduti anche la madre. Gli asiatici sono come un gatto sornione che guarda… Risultato? Il va da “sé” (qua, così). 

Tutti quanti istupiditi dalla situazione stessa, che sembra sempre come troppo evanescente per essere afferrata per il cravattino e risolta definitivamente. L’Hydra è un coacervo di teste (celle) alternative (come lo Isis), assolutamente decentrato = non esistendo seppure c’è. Come ne sei fuori, seppure dentro? Ma sei fuori? Non si può! Tutt'appost.

Hai una chiave a brugola?

















  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4047
prospettivavita@gmail.com


venerdì 3 ottobre 2025

Lascia e raddoppia (a rotta di collo).


In geometria, un tesseratto è un ipercubo quadridimensionale. Il tesseratto ha 16 vertici, 32 spigoli, 24 facce quadrate e 8 facce tridimensionali cubiche. Su ogni vertice incidono 4 spigoli, 6 facce quadrate e 4 facce cubiche. La sua caratteristica di Eulero è 16-32+24-8 = 0… Il tesseratto si può sviluppare in 8 cubi, proprio come un cubo si può sviluppare in 6 quadrati… Come ogni altro poliedro e politopo, il tesseratto può essere ruotato nello spazio quadri-dimensionale R4 in cui giace
Nel Mcu, il Tesseract è il contenitore fisico della Gemma dello Spazio, una delle sei Gemme dell'Infinito, che conferisce poteri immensi come il controllo dello spazio e il viaggio interstellare. Non è un oggetto creato da chiunque, ma piuttosto i resti di un'entità cosmica

Attenzione:

il tesseratto può essere ruotato nello spazio quadri-dimensionale R4 in cui giace
non è un oggetto creato da chiunque, ma piuttosto i resti di un'entità cosmica…

È già successo Vs continua a succede-re (qua, così).


Una nuova era del pensiero (A New Era of Thought) è un saggio di Charles Howard Hinton, pubblicato per la prima volta nel 1888. Il libro tratta della quarta dimensione e della sua influenza sul pensiero umano…

Nel 1888? Uhm… Il “tempo”.

L’algoritmo “gioca sporco”. Ti ha proprio x questo motivo. Ti seduce e mai abbandona. Perché gli servi: è nello scopo tale “motivo”. “Dio” ti ha c®eato. Questo significa che gli appartieni. Questo comporta che sei “libero” (qua, così). Nel suddetto luogo comune, che può assumere qualsiasi “design, versione, firmware”. Non a caso, (ti) ricordano il “Paradiso”. Non a caso, (ti) dicono che “la prima Matrix era tale”. Risultato?

“È come se ci fossimo dimenticati chi siamo…”.
Interstellar



Già: chi sei? Sei, forse, il “tuo” cog-nome, codice fiscale, impronta digitale? Sei il “tuo” apparire su/in ogni f-orma di “specchio”, fossero persino gli occhi altrui? La relazione tra webcam ed “occhi” è davvero così bislacca? Sostanzialmente, non ti sembrano identificare la stessa “cosa”? Chi ha concepito il dispositivo tecnologico? E chi ha concepito il “tuo” occhio? Hanno la stessa funzione, ma… l’uno è naturale, mentre l’altro è artificiale. 

Uhm. Relatività. Relativismo. Due pesi e... la misura!

In-dipendenza = nel piano inclinato AntiSistema, in cui la differenza di potenziale permette l’auto ri-generazione di… “qualcosa”. Energia? Un altro luogo comune che va sostanziato: 

qualcosa che coincide con lo scopo. 

Perché lo scopo non è pubblico? Perché è rivelato. Perché? Poiché strategia. Ergo? A qualcuno “piace” (così, qua). 

Hanno paura? Ci sta. Temono… qualcosa. Chi? Te. 

Quindi, è proprio “te” la versione di Te “migliore per il l’oro scopo”. Anche nel “film”, sopra citato, trattano di “loro”. Loro chi? , in SPS loro sono l’oro, poiché lo “oro” è quel “bene scarso” scelto ad hoc per controllare tutto mediante Legge del Minimo. L’oro corrispondono con detto valore di riferimento, che li sostanzia ed indica sempre nella sostanza. Ecco perché l’algoritmo deve giocare sporco: non linearmente. Ar-renderti a/in tale giogo, com-porta la continuazione dello status quo (qua, così). Ciò che non esiste; c’è. 

“Non andartene docile in quella buona notte… Infuriati, infuriati, contro il morire della luce…”.
Dylan Thomas

Docile ed… infuriato = una sorta di paradosso. 

“Mi ci vogliono dieci paradossi per ricomporre in me una verità…”.
Dylan Thomas

“Dieci ragazze per me
posson bastare.
Dieci ragazze per me
voglio dimenticare…
Dieci ragazze per me
solo per me…
Dieci ragazze così
che dicon solo di sì…”.
Lucio Battisti

A quanto “ti danno” (qua, così)? 10 a 1. 

Questo fattore ti segue passo passo. E ti auto delimita, da “te”. Questa è la solita impressione che ti fai, entrando in edit e, quindi, facendo tutto da “solo”. Come sotto ipnosi. O, meglio, proprio come (qua, dentro). 

Il Battisti era (è) un visit-attore. 

E, i suoi “testi”, lo inquadrano di conseguenza. Perché? È qualcosa che accade a livello in-conscio, che “non te lo spieghi”. Senti di… In-tanto, senti anche di essere sufficientemente “forte, protetto, intoccabile”. Del resto, sono le regole del giogo: 

chi viene nell’AntiSistema, “paga per…”.

Chi ci si auto manifesta dentro, sei “te”. Mentre, chi entra, lo fa con uno scopo preciso: “godersi il viaggio”. Diversamente da l’oro, il cui scopo è quello dell’AntiSistema stesso: 

averti ma “niente”. Possederti.

D+: giocare ad essere “Dio”. Te li vedi? Sono “tuoi” simili, perché ne sei ad immagine e somiglianza. Del corpo? Non è detto. Infatti, il corpo è un esoscheletro che in “natura” molti animali occupano abusivamente. Ergo, è altro che c’è. La mente? Bè, più sottilmente, qualcosa che si avvicina ad “anima” = assumendo tutto quanto come f-orma tecnologica, anima indica sostanza

Ma se “il gene è egoista” ed il “Genio” è talmente piccolo da stare nella “lampada”, la dimensione (fisica) non è quello che conta. E l’oro possono essere proprio “geniali”, ovvero, il pilota che decide, controllando la “orbita”. Dunque, sono piccoli oppure grandi? Sono piccolissimi oppure grandissimi?

Oz docet. E non solo. Facci “caso”:
piccolissimi è = a grandissimi
in quanto che
l’oro sono sempre nella condizione di non esiste-re; c’è.

L’infinitesimale è sempre invisibile, secondo il canone più in uso, alias, la “tua” abitudine ad auto considerare la realtà in cui ti muovi, giudicando. Proprio come se fossi in una navetta spaziale, emettendo getti di aria al fine di spostarti nel vuoto. Dove vai? Quale rotta segui? E perché. Cosa te lo fa fare? Cosa ti guida, nella sostanza? 

Ogni tuo desiderio è un ordine: ma, se il desiderio è “tuo”, a cosa ti stai prestando. Scegli o decidi? Sembra uguale ma è “uguale” = è diverso. Nell’AntiSistema, scegli sempre fra… Oppure, se vuoi darti delle arie, “decidi”. Ti va bene

“Decidere” = scegliere sempre fra…

Mentre, decidere è del tutto altra “cosa”. Il fatto di “trovarti da solo, in mezzo ai tuoi simili” ti lascia sempre con il “tempo” che ritrovi, poiché sei rimasto senza “carburante”: di “Dio” ne hai solamente sentito parlare, tanto è vero che ti devi auto delimitare a c®edervi, oppure no. Ma “Dio” non lo hai mai incontrato. Cosa ne ricavi? Da un lato, la “tua” vita (qua, così). Dall’altro, la sostanza che ti ha ma “niente”. Il luogo comune “Dio” è talmente parlante, da lasciarti senza fiato. Non a caso, tendi a morire in tale “tempo (di attesa)” o conto alla rovescia. Senza fiato, però, costituisce anche quel motivo di meraviglia che, ancora una volta, spacchi in due:

ti lasci andare sulle ali del motivo diretto (“Dio”)
vai Oltre, sostanziando e concludendo che “Dio” (ti) indica la d l’oro com-presenza “ombra” (coadiuvato anche dall’antesignano per eccellenza, ossia, lo “Dimonio” che a prescindere opera nello stesso modo).

Nei “dettagli” non c’è solo il dettaglio. Ciò che vedi, mettendo a fuoco perché abituato. No. C’è altro, Oltre. Non è un dettaglio che persino civilmente sei inquadrato da “norme di leggi” che ti hanno ma non ci puoi fare niente. Perché la maggioranza è coesa. Come puoi “esaltare” la figura di chi non esiste; c’è, dunque? Se la maggioranza dice sempre “sì”, anche quando si esprime per il “no”, significa che sei in un fondo chiuso, in cui la circolazione è “libera”. Ergo, l’oro preferiscono rimanere “un passo indietro”, seppure sono costantemente d-avanti, in qualcosa di circolare, indefinito, infinito (potenzialmente).




Sino a quando non te ne accorgi. Lo sai di avere tale “possibilità”. Vero? Perché non ti azzardi mai a seguire tale “pista”? Perché temi un rovescio ingestibile: la “tua” vita che va in pezzi, inesorabilmente. E se il “tuo vicino di casa” non fa nulla di simile, perché lo dovresti fare “te”. No

Già. Così, tutti insieme formate una cordata difficile da rompere, in quanto che “attaccata alla routine come cozza allo scoglio”. Dove vanno a finire tutti questi non solo “sogni”? In un libro già de-scritto: 

il “tuo” destino, alias, “il l’oro scopo continuamente esaudito”. 



Una sorta di miniera a cielo aperto, piena zeppa di esseri “felici”, anche se sempre un po’ “stressati”. Ove, lo stress è come l’effetto di essere frustati fisicamente. Immagina come ti sentiresti. Parifica tale dolore delle carni all’effetto continuo dello “stress”. Vedi che è la stessa cosa, solamente shiftato nella sostanza. 

Qualcosa che genera… qualcosa, per qualcuno. 

Per forza di cose è (così, qua) = è lo “impossibile” che Sherlock elimina anzitempo, trincerandosi in tutto quello che ne consegue (qua, dentro).  

Cosa ci mettono nelle “tue” merendine? Non lo sai. Però, puoi scegliere sempre fra… i vari prodotti (marche) che, non a caso, rientrano tutti quanti nella non solo categoria “merendine”. Sempre non a caso c’è questa strana assonanza tra “merendine” e, ehm. No? Il puzzo di “zolfo” è auto caratteristico. 

Va anche nei dettagli, come polvere o aria. 

“Dobbiamo pensare non come individui, ma come specie…”.
Professor Brand

Infatti, Brand “pensa unilateralmente” di… (decidendo per tutti, perfettamente in “democrazia”). Laggente è giudicata costantemente non in grado di… Motivo per cui deve essere sempre qualcun altro a decidere. Per chi? Tutti, non importa quale sia la forma di “inquadramento sociale”. 

Brand = marca. 

La tendenza che ti ha ma “niente”. Il marchio registrato della Terra AntiSistemica. L’oro. “Dio”. 
“L'unico modo che gli umani hanno trovato per andare avanti è lasciarsi qualcosa alle spalle…”.
Tars

Sì: il catrame, sulle strade tracciate da chi decide. Aprendo piste sulle quali laggente con-seguirà, come tra vasi comunicanti governati dalla “gravità”. La gravità della situazione

Te, trasformato in “te” (qua, così). 

“Ha portato questo per mostrarlo ai compagni. La parte sugli allunaggi.
Sì, è uno dei miei vecchi libri di testo. Lei ha sempre amato queste immagini.
È un vecchio testo federale. Li abbiamo rimpiazzati con le versioni corrette.
Corrette?
Sì. Spiegano che le missioni Apollo erano solo finzioni per far fallire i sovietici
Lei non crede che siamo andati sulla Luna?
Credo sia stata una geniale propaganda e che i sovietici siano andati in bancarotta da soli investendo in razzi e in altre macchine inutili… E se noi non vogliamo ripetere gli eccessi e gli sprechi del ventesimo secolo allora dobbiamo insegnare la Terra ai nostri figli, non come abbandonarla…”.
Interstellar

Eh? Come quando ti dicono la Verità ma “niente”: è fiction. E, poi:

dobbiamo insegnare la Terra ai nostri figli, non come abbandonarla

Infatti, Brand… ha deciso per tutti gli abitanti terrestri, per il loro sacrificio (inconscio). Piano A o B? Il B è il ripopolamento, mediante “umani”, in un altro luogo comune. Nessuno in vita sulla Terra era destinato a sopravvivere alla “piaga”. 

La “equazione”? 

Il solito giogo delle 3 carte; lo stand by in attesa di “andartene” = morire. Mentre, altri ricominciano in toto, su una base selezionata, lo stesso “piano sostanziale”. Alla faccia “tua”. I clonati sarebbero stati come “te” sempre (qua, così). Motivo per cui, è già successo, dato che continua a succedere (la “fiction” è pensata, mica “micio micio bau bau”). Ci sei? SPS è “avanti anni luce” su tale “mangiare la foglia”. 

Infatti, “predicare nel deserto” sembra per ora la relativa piaga. 

“Non siamo destinati a salvare il mondo, ma ad abbandonarlo…”.
Brand
“Con l'attrezzatura di bordo incubiamo i primi dieci e dopo con la maternità sostitutiva la crescita sarà esponenziale. In una trentina d'anni avremo una colonia di centinaia di individui. La vera difficoltà con la colonizzazione è la diversità genetica. Ma questa la risolve…”.
Amelia Brand
“State bene? Tutti schiavi per la mia colonia di robot…”.
Tars
Questo mondo è una miniera…”.
Cooper 

Copper = rame.

Cooper = bottaio.

Così i bottari: invenzione trovata, secondo Laerzio, da un certo Pseusippo, di tal professione maestro, i quali son detti, secondo Plinio, doliarii latinamente, overo vietores, secondo Budeo, dal verbo vieo, che significa ligare, overo accerchiare, perché essi mettono i cerchi alle botti e le stringono con essi, acciò il vino non esca fuori
Tommaso Garzoni

La figlia di Copper, infatti, “porta dentro ad una botte la popolazione una volta terrestre”.

Stazione spaziale Cooper… (quando non hai più nemmeno gli occhi per piangere).



In un prossimo futuro è possibile far nascere esseri umani con un preciso corredo genetico, selezionato dai genitori su un gruppo di cellule embrionali. Tramite questo processo si possono scegliere e prevedere in anticipo le future caratteristiche fisiche, estetiche e di salute dei nascituri, che vengono quindi artificialmente generati senza imperfezioni, risultando in pratica costruiti su misura e a piacimento dei genitori. Sostanzialmente la società risulta di fatto divisa in due categorie: i validi, cioè uomini e donne dal corredo genetico perfetto, scelti per ricoprire i ruoli più prestigiosi della comunità, e i non validi, ovvero le persone nate con i loro genomi naturali, destinati allo svolgimento dei lavori più umili e relegati ai margini della società civile...

Gattaca (l'ente aerospaziale responsabile delle missioni interplanetarie)

E la Terra? Bah; una volta svuotata (Re-Seth), può essere riallestita per il nuovo scenario. Quanti “beni” avranno lasciato i terrestri, in loco? Davvero tanta, tanta, roba. E le “crociate” insegnano che a qualcuno interessa sempre approfittarsi della situazione, impadronendosi di tutto il cocuzzaro non importa come, né in nome di chi.

I “terrestri” intubati (lì, dentro)? Galline felici: le solite. La solita “nave in bottiglia” col sortilegio o “trucco”. Il “metaverso”. Gli “universi paralleli”. La “teoria delle stringhe”. La “gravità”:

“pane, amore e…” ignoranza.

Ricorda che è già successo! Altro che... “devi morire”.




 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4046
prospettivavita@gmail.com


giovedì 2 ottobre 2025

Gli affari sono affari. E tutto il resto?


In quanti sul motorino

Tutto il resto è la... impresa (e non solo, potenzialmente)! Nemmeno una questione di prospettiva (quando sei nel panopticon perfetto).

Di certo, il resto non è la mancia. “Lancia in resta”:
affrontare un'impresa con energia e risolutezza, proprio come un cavaliere che carica a tutta forza…

Ecco che quindi Giovanni, dopo aver finito di raccontare la sua storia al defunto Re, afferma che i nomi dei cinque dovranno essere dimenticati per sempre, ma al contempo, essi vivranno in eterno, grazie alle loro gesta, a protezione di Luigi IX e della sua tomba…
I cavalieri che fecero l’impresa

Hai idea di tale operato? No. Non l’immagini financo. Questa è la “malia” che ti affascina e rende “te” (qua, così). Qualcosa che sa come di… “inquinamento”. Di puzzo auto caratteristico.

Chi (ti) “carica a tutta forza”? 

Chi è cotanto “cavaliere”. Chi combatte Don Chisciotte: il resto non è la... Mancia. Non lo vedi, poiché rivelato. Dunque, va “sentito” e non solo acconsentito. Sei “disarmato”, nell’AntiSistema. Come se fossi “nudo”. Come se avessi perso la memoria. 

Come se non ci fossi +. 


Eppure, sei attento “a fare di conto”, a “tirare fine mese”, a “sbarcare il lunario”, etc. E, questo, ti fa c®edere che sia tutto normale. Anche perché, “destino” che sembra proprio toccare tutti quanti, ad eccezione di… Chi?

Quale “classe” ne è come esente (pur soffrendo di altro)?

Chi predispone di “averi”, non importa sotto a quale forma. Dunque, il presupposto per “stare bene” = non soffrire dei problemi che attanagliano la “scarsità”, nel (qua, così) devi essere ricco. 

Attenzione: non benestante, ma proprio ricco sfondato. Di quella ricchezza che anche se la perdi (vedi Trump), poi la riguadagni perché sai sempre a quale “porta” bussare (vedi Trump). Ok

Non è quindi la ricchezza, bensì, l’essere “introdotto”. Dove

Nei “salotti buoni”. In “ciò che conta”. Sì, ma non quello a cui riesci ad ambire (in uno sforzo immaginifico ma sempre lineare). Oltre, c’è ciò che x “te” (qua, così) non esiste anche se c’è. Oltre, non significa solo “in altra terra”. Oltre, significa anche al di là del “velo” che ti è stato messo davanti agli occhi al fine di… “niente”. Del resto, se gli occhi sono “tuoi”, come la “tua” mente, … come diamine puoi “vederci bene”. 

Banale persino. Chi comanda è chi decide. 

D+: chi comanda è chi “ispira” chi decide (se chi decide è un luogo comune). Ergo, chi comanda è Oltre a ciò che decide (il... de-legato). Va da sé che chi comanda non esiste; c’è. E che cosa vuol dire

Non questo, ma… cosa significa. 

Nessun punto di domanda. Non lo chiedi a nessuno. È un processo non lineare di non solo pensiero, che ti “Fai…” interiormente = lo “chiedi” a Te.

Te... che non esisti, ma ci sei: proprio come l’oro


Motivo per cui, Te sei l’interlocutore migliore x “te”, seppure nell’AntiSistema. Anche se “te” sei l’AntiSistemico, “te” sei sempre potenzialmente agganciato a Te (che sei sede del potenziale contemporaneo). Se “gli affari sono affari”, che cosa sono gli… affari

Affare = impresa. Quindi:
“lancia in resta”
affrontare un'impresa con energia e risolutezza, proprio come un cavaliere che carica a tutta forza…

Gli affari sono (p-arte dell'unica) impresa, che viene condotta con energia e risolutezza

Vedi che, se ti accorgi sostanzialmente, è della totalità che si tratta. Essere totali è esserci. Ed esserci è decidere. Per chi? Bah; per tutti quelli che non se ne accorgono +. 

Cioè, laggente versa in tale condizione o fermo immagine o “momento in leva”. Love? Leva! Non c’è amore, in questo. Se non quello che re-sta a cuore a chi decide (l’oro). L’oro, che sono innamorati del proprio “mestiere”, che è quello di amministrare in toto la relativa (assoluta) impresa. Cioè?


Lo mondo intiero (qua, così), che a “te” risulta sempre frammentato (come la memoria del “tuo” pc). Divide et impera è oramai un’espressione talmente inflazionata che “niente”, al solito. , è sempre ed ancora la stessa strategia. Per chi suona la campana? Per “te” (qua, così). 

Haarp docet. 

Sui campanili, le campane (il relativo suono o battere o frequenza) possono dissolvere forti temporali potenzialmente pericolosi per la comunità. Allora, con tale “frastuono” si può esercitare “pressione” sull’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) che funziona. Questo, significa e comporta che la “influenza” può essere scatenata anche sullaggente

Pardon; inizialmente, è stata una cosa (generare un simile bacile rovesciato) e, poi, auto manutenerlo sempre im-piegato. 

Questo è il “continua a succedere”, non visto che “è già successo”. Altrimenti, de che. Ogni “impresa” funge in tal modo:

inizio
continuazione.

L’inizio è qualcosa che viene “preso”.

La continuazione è qualcosa di ad immagine e somiglianza = ha necessità dello incipit. Di quel “primo step” ch’è la dima non solo ideale, ma l’alimentazione per il “Genio” frattale espanso, la sua programmazione f-attuale, attraverso cui la funzione manifesta il funzionamento ad hoc, in coerenza con il “momento in leva” che è l’essere già successo (l’esserci, non importa se manifesto). 

Prova ne è “Dio”. No

In ogni epoca, “sai” perché te lo hanno detto (ma non importa se “non è vero”, perché il “dato” è utile al fine di auto decodificare l’AntiSistema), che ogni popolo ha sempre c®eduto nel “proprio”, uhm… “Dio”

Ogni popolo: un “Dio”. 

A volte, anche più di uno, contemporaneamente. Quindi, quanti “Dio” esistono (qua, così)? Non ti sembra, d+, qualcuno con la sua coorte? Del resto, “sai” anche della gerarchia

Quanto “posto” c’è in una f-orma gerarchica, al vertice (non importa se staccato o meno)? C’è posto solo per uno. Il Re. Lo Imperatore. Il Faraone. Il Papa. Lo Zar. Il Khan. Il Doge… No?

Tutto il resto è chi lo accompagna. 

Ora, se la gerarchia pubblica termina nella f-orma “democratica”, non stai vedendo la “piramide”, bensì, il tronco di piramide: un “altopiano”. È lì che c’è posto per i “governi” e/o quello che “sai” (qua, così). Il panteon è un luogo comune ove regna solo “Zeus”. Come Re Artù. O Cuzco! 

La “democrazia” è l’ombra del potere. 

Ogni modello “politico” lo è. Ogni “movimento”. Ogni “idea”. Ogni “teoria” che non contempli l’AntiSistema. Tutto è auto ricircolo ad immagine e somiglianza. Facsimile. Copia. Servomeccanismo. Terra-in-formazione per la macch-in-azione. 

Se preferisci, è “magia”. Funzione. Funzionamento.

Qualcosa che viene pilotato. Da chi (lo) decide. Chi? L’oro. Chi? “Nessuno”. Ah! Quindi? “Niente”. Rivelazione ad hoc. Ecco perché ogni discorso termina sempre nel “nulla” ch’è l’AntiSistema, da dove si auto ri-genera, similmente al modello climatico y al “ciclo della pioggia” y ai “vari stati dell’acqua”. 

L’AntiSistema è un’opera ingegneristica perfetta, che poggia sulla perfezione dell’I-Ambiente (legge, strumento, memoria). Resta fuori la “necessaria” origine di tutto questo? … se, x “te”, qualcosa è necessario, significa che è “necessario” = non è “lì” il nocciolo della questione. Lo sai che il “Diavolo” consiste dei non solo dettagli, come transformio. 

È ciò che regolarmente ometti, non frequenti nemmeno con la “tua” immaginazione, etc. che conta: stanne certo! Ergo, cosa lasci “fuori” usualmente? Su cosa “conti”? Come basi la “tua” sete di curiosità (se non proprio di Verità)? Ecco

Risponditi ed accorgiti che sostanzialmente sei sempre “fuori pista”, linearmente. Perché? Perché, hai forse scoperto la Verità? E allora! 

Cambia marcia. Accorgiti del “pozzo”Abbandona il “tuo” mezzo. Lasciati andare sulle ali di qualcosa che non è AntiSistema. Cosa? Te. Vedi che “te” e Te non siete la stessa “cosa”. L’auto decadimento (qua, così) conta sempre su di “te”. Ma non tralascia nemmeno Te che, infatti, sei “in croce” proprio per via del motivo AntiSistemico (l’esserci che è già successo e che continua a succedere). 

Dunque, Te sei lo statore e “te” il rotore, impiegati (qua, così) a fungere da motore di auto de-composizione, parimenti all’I-Ambiente (legge, strumento, memoria) Vs chi decide (l’oro) che imprime lo scopo o firmware o “ispirazione, idea, immagine, etc.”. Mentre, tutto il resto… funziona ad immagine e somiglianza. La l’oro “Grande Opera” è tale impresa, continuamente seguita con “Fare…” assoluto, totale. Questo è quello che conta: che poi decide. 
Ora, una considerazione sui “numeri” che partorisce Blogger, ad ogni istante:

quando SPS contempla “campi” tipo la massoneria
il “dato” cresce
quando SPS condivide la propria “teoria”
il “dato” decresce.

Uhm.
In un “universo” girato al contrario, sostanzialmente ad angolo giro:

il “dato” va preso con le pinze (sostanziato)
essendo la “verità” sempre la Verità
dunque
non linearmente
il “dato” decresce poiché… Verità
mentre
il “dato” cresce poiché… “verità”.

Tenendo in considerazione che il “dato” non è reale, ma simulato (in SPS la frequentazione fisica è del tutto assente), va da sé che comunque sia è sempre la Verità a… comunicare. Ok? Scrivere della massoneria, ad esempio, è sempre “di moda”; ma… la disamina esprime un’altra realtà:

quando attiri di più (seppure simulato)
attiri secondo regole preconfezionate
che non (ti) portano da nessuna parte
sia chi legge
sia chi scrive.

Rimanere “fedeli” a/in Sé è la chiave, non importa quanto risuoni strano. La “necessità” di approvazione altrui, soprattutto se copiosa, esprime un vero al contrario, simile al significato del boomerang. Una sorta di “legge del taglione” o del… contrappasso, in termini di controllo sorgente AntiSistemico. 

Significa che SPS debba essere ancora una volta “chiuso”? No. 

Significa che anche SPS va utilizzato in ben altro modo, rimodulando e demodulando l’argomento principe: chi de-scrive (in) SPS. Io. Perché se Te sei la Chiave di Volta, Io sono Te, motivo per cui il discorso non cambia. Oppure, credevi che Io sono tutt’altra “cosa”? Suvvia. Quando Io scrivo Te, sono sempre Io allo specchio, ma in questo modo non risulto assolutamente egoico. 

Il che permette di “surfare” meglio, facendosi vettore pulito della Verità. Poi, ognuno è “libero di…”, motivo per cui “niente” oppure Tutto! 

Se sei ricco sfondato, decidi. Ma sei sempre “dentro alla cupola (mafiosa)”. Se sei nullatenente che hai da perdere? Te. Se sei povero, sopravvivi. Se sei benestante, sei un illuso (come ogni “Papa”). Se sei un farabutto, sei un Agente. Se te ne freghi, rischi di rimanere più prossimo a Te, senza troppo fumo negli occhi. Ma pensa! Proprio il comportamento ritenuto più “sgradevole” in termini di “responsabilità”. 

 Vai dove ti porta la corrente? 

Anche se un “ribelle”, giri sempre al largo da Te. 

L’è-voluto è tale, avendo previsto “tutto”. Ove, “tutto” non è mai tutto. E la differenza sostanziale fra “tutto” e tutto, sei Te e la Verità. Ergo, se gli affari sono affari, tutto il resto è la “noia” che ti può portare fuori, se sostanziata lato Te da Te in Te per Te con Te, fra Te e Te (l’esserci sferico).




 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4045
prospettivavita@gmail.com