mercoledì 6 agosto 2025

Il limite è il colmo.


“C'è una sedia da sempre nella fila davanti
riservata per noi commedianti
perché mai la fortuna ch'è distratta e furtiva
ha avvertito la sera che arriva
nella cinta se mai altri buchi da stringere
e allargare un sorriso se è così che si fa
con la luce che scende col sipario che cala
si consuma la corda e la tela
si divide d'un tratto da chi ha solo assistito

chi indicava la luna col dito
e ogni volta lo sciocco che di vite ne ha una
guarda il dito e non guarda la luna…”.
Il dito e la luna - Giorgio Faletti, Angelo Branduardi                            


Il “limite” è (in) una sorta di colmo, di pieno; ad esempio:

quale è il colmo per un killer? Fare un lavoro massacrante…
qual è il colmo per un criminale? Indossare abiti ricercati…

Colmo:

indica “il punto più alto, l'apice”…
si usa soprattutto nell'espressione “è il colmo; è stato superato il limite…”…

Attraverso il/un colmo, vai… Oltre

Il colmo è un pieno. La situazione “paradossale” per antonomasia consiste nell’attraversarlo; in un certo senso, consiste nell’interpretarlo, decodificando(ne) la p-arte (Verità), che risiede in esso. 

L’uso et abuso (qua, così). L’abisso! 

“Come è profondo il mare…”.
Lucio Dalla


Or dunque, sei nell’AntiSistema ove qualcuno non esita affatto nel veicolare continuamente miliardi di individui, ogni volta, verso la “morte” o, meglio, controllandone il colmo o pieno o limite o limitazione (qua, così) ad hoc, tale che non esiste; c’è. 


Il famigerato “nulla (de che)” o in-de-finito, che la “scienza” ha pensato bene di “autorizzare”; il consueto “velo im-pietoso”. L’arazzo delle stelle e degli astri. Il firmamento. Lo “spazio oscuro e pro-fondo”. Il mantello che avvolge la “Terra”, rendendo “te” piccolo, piccolo; tanto piccolo da… non contare niente. 

L’induzione è “tentazione” e, si sa, è ciò che rende “l’uomo ladro”, nel senso che “ci caschi” ogni volta. Quindi, sei sulla Terra a palla, che fluttua nel buio totale = n’do vai! No?

Vedi che funziona perfettamente. Panopticon.

Altro che... “Caverna di Platone”. Questa sì che è una s-coperta. Qualcosa che funziona egregiamente, lato l’oro. Chi? , immagina un “serial killer” e, poi, espandine il senso, la sostanza, la derivazione ad immagine e somiglianza o senso che rivela lo scopo, il perché mai. Immagina questo “Dio” biblico che, uhm… è sempre “incazzato a bestia”. Non solo; ha l’animus come quello delle “multinazionali” = quello, proprio del serial killer.

Ovvio:

è la multinazionale a derivare da “Dio” (anche se c'è una certa continuità, ricorsività, circolarità, etc.), sempre ad immagine e somiglianza o “eco”, riflesso, significato, Verità

Ecco che, di conseguenza, sei “te” (qua, così)... dove va in onda immantinentemente la “carneficina” più grande: quella planetaria. Ci sei

E/ma, gli “esperti” che fanno? 

Indagano sui “serial killer” o capri espiatori o memorie di ciò che succede dall’apice, dallo “alto”: (ti) trovi?

L'oro

La figura del serial killer affascina e, al tempo stesso, inquieta e turba le coscienze della gente comune e ci spinge a porci la fondamentale domanda che ogni essere umano formula quando è costretto a confrontarsi con dei comportamenti all’apparenza inspiegabili e forieri di particolare sconvolgimento emotivo: “perché succedono certe cose e come fanno alcuni individui a commettere certe azioni?...”…
I serial killer - Vincenzo M. Mastronardi, Ruben De Luca

! Sei in una continua carneficina (qua, così). Sul Modello FarWest (legge della giungla). Nella Legge del Minimo (controllo a priori). Con gli “Stati” che autorizzano “professionisti” ad uccidere legalmente. Con gli “agglomerati”, come gli “Usa” e la “Uè!” che applicano “i due pesi e le due misure”, a norma di “legge”. 

Qualcosa che deodora di “lettera di corsa”, di “licenza di uccidere”, di “gioca con moderazione”, di “gioco legale Vs gioco d’azzardo” garantito dallo Stato, etc. etc. etc. Ovviamente, se non godi di una simile “protezione dall’alto (che possono sempre levarti, ad hoc)”, te ne vai in galera. Se rubi due polli dalla riserva privata di…, te ne vai in galera

Se rubi migliaia di miliardi un po’ a tutti, bah: sei rispettato ed occupi posizioni di rilievo (qua, così). Perché? Perché volente o nolente, la Verità fa surf anche attraverso di “te”. Se le cose non le puoi/devi sapere, la Verità non può “Fare…” a meno di funzionare, motivo per cui… ogni comportamento è sempre un riflesso del “superiore” = la Verità che trova sempre il modo di “dimostrare se stessa” e/o ciò che è già successo, ergo:

la Verità stessa

l’oro
e contemporaneamente
“te” Vs Te
alias
l’AntiSistema.

D+: sempre mediante la Verità, utilizzata non linearmente, l’oro agiscono presso “te”, che ti trasformi in servomeccanismo al fine di auto manutenere l’AntiSistema medesimo, alias lo scopo insito in tal “castello di carta”.

L’introduzione di una nuova definizione, di un nuovo modello di classificazione e di nuove tipologie di omicidio seriale tengono conto proprio della constatazione che non esiste soltanto il “predatore sessuale”, ma tante altre categorie di serial killer, meno visibili, che agiscono nell’ombra, eppure altrettanto pericolosi
I serial killer - Vincenzo M. Mastronardi, Ruben De Luca

Wow; Mastronardi “ci prende”, ma… solamente perché anch’egli è “surfato” dalla Verità:

tante altre categorie di serial killer, meno visibili, che agiscono nell’ombra, eppure altrettanto pericolosi…

Alias, l’oro (ed ogni sottodomino, sino ad arrivare al “serial killer” di livello “popolare”).

Nel 2010 prevedo di pubblicare L’omicidio seriale in Europa, il primo studio sistematico dell’omicidio seriale sul territorio europeo

Certo: la “Uè!” è un serial killer perfettamente rivelato (qua, così).

E, in futuro, prevedo di pubblicare due nuovi titoli che ritengo estremamente interessanti e sempre dedicati ad aspetti peculiari dell’omicidio seriale:
1. Come riconoscere se tuo figlio è un potenziale serial killer. Guida pratica alla prevenzione dei comportamenti violenti per genitori, insegnanti e operatori sociali.
2. Il mondo interno del serial killer e le sue strategie di comunicazione...

Il mondo interno del serial killer e le sue strategie di comunicazione... = la Verità

Il “figlio” è sempre una sorta di “ripetitore seriale”. Cioè, attraverso al “figlio” si deve decodificare il riflesso sociale o I-Ambientale AntiSistemico. Se non punti sempre verso lo “alto”, rimani auto dis-perso nel (qua, così), senza nemmeno immaginarlo, anche se ti “con-tiene”; dando la “colpa” a tutto poiché tutto ha sempre un senso unico di scorrimento:

quello della Verità
all’opera incessantemente (funziona in tal modo)
che trova ogni via per “dimostrare che sei nell’AntiSistema, l’oro”.

L’esse-re già successo che continua a succede-re è la sede di ogni “serial killer”.


Vediti un po’ questa “storia”; indi, non solo rabbrividisci ma espandine la portata, sino ad arrivare sino al “cielo”, anzi… Oltre. Come “odore” che sale e sale e sale, sino a quando qualcuno lo riceve e ne fa auto deduzione. No?

Alle 8 di mattina del 16 marzo 1968, 105 soldati americani entrano nel villaggio vietnamita di Son My… e, prima di mezzogiorno, il tenente William L. Calley, che comanda la Compagnia C incaricata dell’azione, e i suoi uomini hanno massacrato circa 500 civili disarmati, divertendosi a stuprare e sodomizzare le donne, sventrandole con il coltello. I civili, uomini, donne e bambini, sono squartati con le baionette e scotennati e, sui cadaveri, sono praticate delle incisioni a mo’ di “firma” sul torace (le parole “C Company” o l’asso di spade); i soldati americani uccidono anche gli animali e appiccano il fuoco a tutto il villaggio. Le vittime non facevano alcun tipo di resistenza, non sparavano contro e si limitavano a implorare pietà. Dopo il massacro di My Lai, i soldati della Compagnia C bruciarono gli altri villaggi lungo la strada fino ad arrivare al mare, uccidendo tutte le persone che trovavano, come dei veri e propri Mass Serial Killer, e, arrivati alla spiaggia, si spogliarono e si gettarono allegramente fra le onde…
Alla fine di marzo 1971, il tenente Calley, che era stato accusato di omicidio plurimo in violazione dell’articolo 118 del Codice militare, viene dichiarato colpevole di omicidio premeditato, dopo l’escussione di oltre cento testimoni, e condannato alla perdita degli emolumenti, alla destituzione dall’esercito e all’ergastolo con lavori forzati. Le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Calley evidenziano la sua personalità distorta e la profonda convinzione fanatica di essere depositario di una “missione” affidatagli direttamente da Dio, quella di sterminare tutti i vietnamiti. Il delirio verbalizzato da Calley è quello tipico di un serial killer “missionario”.
La nostra missione a My Lai non era perversa; si trattava semplicemente di “andare a distruggere”. Ricordate gli amaleciti nella Bibbia? Dio disse a Saul: “va dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini…”. Ma il popolo volle risparmiare qualcosa per farne bottino e Dio li punì. In Vietnam, le cose stavano nello stesso modo
I serial killer - Vincenzo M. Mastronardi, Ruben De Luca

Chi è, quindi, il vero responsabile? “Dio”. 

Lo “alto nei cieli”. L’Oltre a “te” (qua, così). La sede, il “vaso”… di ogni “tua libera scelta”. Mastronardi non se ne accorge perché troppo imp®egnato a/nel… “lavorare”. Quindi, ciò che traspare è la Verità. Non Mastronardi. Ok? Ma, per “trasparire” sostanzialmente, sei “te” l’ago della bussola. Ergo, o inizi a mangiare la foglia, oppure “niente”. 

Ça va sans dire. 

Infatti, Mastronardi è (stato):

Designato dal Ministro della Salute nel Comitato Tecnico Sanitario (dicembre 2021).
Esperto del Consiglio Superiore di Sanità (Ministero della Salute) “per le dipendenze patologiche e ludopatia” (2020).
Esperto del Consiglio Superiore di Sanità (Ministero della Salute) in tema di “Comunicare in Sanità Pubblica” (2020)…
Link

Cioè, Mastronardi “lavora”. Non sostanzia. 

Egli è stato uno di quelli che ti hanno mantenuto in cattività, indirettamente, qualche anno fa. E della “ludopatia” ne vogliamo parlare? Da quando lo “Stato” ha autorizzato il “gioco legale”, No? Cosa c’è, “ora”, da studiare in quanto a “dipendenza patologica” se non si rimuove la causa o meglio la ragione fondamentale “a monte” = il rapporto in leva “denaro y lavoro”, da cui il potere di chi lo ha “creato” ad arte proprio x “te” (qua, così).

Vincenzo Maria Mastronardi.
È psichiatra, psicoterapeuta e criminologo clinico, già direttore della cattedra di Psicopatologia forense presso La Sapienza Università di Roma. È direttore dell’Istituto Internazionale di Scienze Criminologiche e Psicopatologico-forensi. Docente di Psicologia del Crimine (Università degli Studi internazionali di Roma - Unint), dirige due master di Criminalistica e di Criminologia, il primo alla Unint e l’altro alla Università Humanitas - San Raffaele. Ha fondato altri quattro master di Criminologia sia in Italia che in Sud America. Tra le sue 270 pubblicazioni e 33 libri ricordiamo Le strategie della comunicazione umana, Filmtherapy, Dizionario Italiano del crimine e, per la Newton Compton, Madri che uccidono (con Matteo Villanova), Sette Sataniche, I serial killer (con Ruben De Luca) e I killer di massa (con Monica Calderaro)…
Link

Apposto

Lo vedi il “dito”? Il colmo (pieno, limite), che cosa (ti) indica? Forse, “La Bodeguita del Medio”. 

Forse, no. Ci sei? Te conviene proprio…



 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4005
prospettivavita@gmail.com


martedì 5 agosto 2025

Piede.


Prendere piede = diffondersi, affermarsi, radicarsi, attecchire, fare breccia, diventare popolare…

L’esse-re già successo, in-somma. 

Il (qua, così) ma “niente”. Il “naturale”, dopo avere insufflato l’idea di… naturale Vs artificiale. Eppure, le “parole contano”; se ti dicono che “Dio” ti ha creato, significa che “ti ha fatto”. Come? A sua immagine e somiglianza. Diciamo che non ha molta fantasia, perlomeno. A meno che (vuoi vedere che) lo... ad immagine e somiglianza, significa o ammonta ad un “desiderata”: 

non tanto alla fisica. Ok

Quindi, si può tranquillamente affermare che a “Dio” piace che “te” gli obbedisci. Meglio: gli “serve” proprio! 

Azione-(del)Re-azione. 

L’azione del Re provoca una re-azione in “te” che sei come un organo in un corpo più grande, ignorando del tutto tale “meccanica”. Proprio come nella “riflessologia”, il “tuo” corpo obbedisce a stimoli che provengono da… Oltre. 

Non linearmente. Wireless.

“La riflessologia (letteralmente “scienza dei riflessi”) è un massaggio che segue le zone riflesse del piede e della mano. Il termine deriva dal latino reflectere, dove Re significa ripetere un'azione e Flecto piegare; reflectere indica quindi il rimandare indietro qualcosa, la deviazione di un’energia. Questa terapia consiste nell'eseguire una pressione per stimolare i punti riflessi cutaneo-organici della mano e del piede, che si riferiscono agli organi interni; la compressione di un punto riflesso provoca una reazione nella parte anatomica corrispondente…”.
Riflessologia - Ulrike Raiser

La compressione di un punto riflesso provoca una reazione nella parte anatomica corrispondente… Uhm; è “uguale” o paro-paro a ciò che più sopra è stato “proposto”. 

Trovi? 
Un massaggio che... o, un messaggio che...

Il significato sfugge in colui che l’ignora. Or bene, se ignori qualcosa, come puoi agganciarne il significato. Logico. Ergo, è logico che la relativa strategia non può essere altro che (così, qua). 

Farti ignorare bellamente la sostanza che ti ha, nell’AntiSistema = ignorando l’AntiSistema, è proprio l’AntiSistema la pistola fumante, lo scopo rivelato o l’oro, che ne sono l’artefice. 

Di chi è la precedenza? Bah

È… di chi se la prende, nel Modello FarWest. Dunque, chi è già successo, lo continua ad esse-re. Per questo non ricordi nulla in tal senso (assoluto). Perché dovrebbero lasciarti la memoria integra. È lapalissiano che ti viene a “mancare”, in una simile situazione. 

Strategia della rivelazione docet.

L’oro “toccano un nervo s-coperto” e, oplà: “te” cor-rispondi a meraviglia, lato l’oro. Proprio come, nel “piccolo”, ti succede ancora quando ti rivolgi ad un “professionista” per un dolore “x” e questo ti massaggia a debita distanza, terminandoti il fastidio. Ehm

È “uguale, uguale”: sostanziale. 

Accorgerti è d’uopo: adesso. Il “piede di porco” è una leva: e, qualcuno “tempo fa” disse “datemi una leva e…”. Ricordi? Embè?

Cosa è “una leva” tale che… ti levi di torno, andando Oltre.


Di certo, non è il tasto rosso, di stop immediato, che hanno le macchine di produzione in fabbrica. Quando vai in bici e metti mano al “cambio”, che cosa combina tale “meccanica”

Ancora una volta è “paro, paro”. Mii

C’è cor-rispondenza: la Verità è all’altro capo della “comunicazione”. Perché mai, altrimenti, dovrebbe esserci cor-rispondenza o “riflessologia”. Dai. Ti è messo tutto “davanti agli occhi”. Sempre

Devi essere super intelligente per… prendere piede? 

Ma no. Anche no. Se ci arriva SPS, occorre altro x andare Oltre.

“Non sentirti in difetto. È il posto che è sbagliato…”.
Ninho 270


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4004
prospettivavita@gmail.com


lunedì 4 agosto 2025

L’oro – Go(l)d.


“Accendimi.
Faremo un buco nella notte.
Tutti i giorni i sognatori muoiono
per vedere cosa c'è dall'altra parte.
Lei è Libertà
e viene per salvarmi.
Fede speranza, la sua vanità.
Il più grande regalo è l'oro.
Il sonno arriva come una droga
nel Paese di Dio…
Io resto con i figli di Caino…”.
In God’s country - U2

AI Overview:

Caino, geloso del fatto che Dio avesse preferito l'offerta del fratello Abele, lo attirò in campagna e lo uccise. Questo episodio è considerato il primo omicidio nella storia dell'umanità…

Nel “Paese di Dio” sei nell’AntiSistema = “te” (qua, così). Hai presente la “bella calligrafia”? Ecco; “te” sei la “tua”… brutta copia. L’altra metà della stessa “mela”. Il frutto del divide et impera; del “copia e incolla” su scala industriale, passando dalla singolarità. 

Cosa “arriva come una droga” (qua, dentro)? 

Tutto, ad eccezione della Verità. Anche se, quando è “verità” (al fine di interfacciare “te”), … assomiglia molto ad una droga; a qualcosa di tipico al simil... “post-sbronza”. 

Il “sonno”… ri-genera “mostri”. 

E, Goya, ha preso un granchio: è proprio la “ragione” l’arma a doppio taglio che, da “utility (trojan)”, ti trasforma in “te” (qua, così): 

perfettamente acculturato, logico, lineare e, quindi, del tutto prevedibile.

Ergo: controllabile. 

Tuttavia, essendo già successo, anche la “ragione” (ti) indica qualcosa, come memoria o meglio… la Verità. Per la serie, “non si getta mai via niente nemmeno (qua, così)” nella perfetta prigione a “cielo aperto” che non esiste; c’è.

Caino era un agricoltore e Abele un pastore. Entrambi fecero delle offerte a Dio, ma Dio accettò solo quella di Abele, il che scatenò la gelosia di Caino…

A “Dio” piace d+ “carne y sangue”.

Un simile “odore” è auto caratteristico, cioè… è “parlante”. In-oltre, indica una preferenza e di conseguenza, la com-presenza “ombra” di un f-attore in-esistente. Proprio come qualcuno ha “di-mostrato” la losca figura del classico, … “Buco Nero”, del tutto rivelato ad immagine e somiglianza.  

Da tale prospettiva, “Dio” è del tutto… umano. No

Infatti, è ap-punto… “Dio”, di certo non Dio (che rappresenta ben altro archetipo = Te). 

Il crimine:
Caino attirò Abele in campagna e lo uccise. Il racconto biblico descrive l'omicidio come un atto violento…

Io resto con i figli di Caino… (con la discendenza di un assassino).

Dunque:

che cosa stai “scontando” (qua, così). 


Ecco perché non ricordi nulla. Perché? Perché... se non ricordi, la “verità” interviene ugualmente. In che modo? Manifestando il “karma”. Ci sei? Ed ecco, alfine, anche perché continui a ciclare sempre sul posto, (qua, così), alimentando proprio l’AntiSistema (l’oro). Va da sé che qualcuno è al corrente di come “funzionano le cose” a livello I-Ambientale (legge, strumento, memoria), potendo or dunque giostrare a proprio volere l’intera macch-in-azione. Perché non ricordi l’antefatto

Perché “serve” l’oro. 

Ergo, sei proprio (come) “drogato” (qua, così). Qualcosa ch’è alla corte di qualcuno che non esiste; c’è. Ove, è già successo e quindi continua a succede-re. Ma, guarda non caso, per “te” (qua, così), bah… “niente”.

Le conseguenze:
Dio chiese conto a Caino dell'uccisione di Abele e lo punì con l'esilio. Caino fu costretto a vagare sulla terra e a vivere come un emarginato

Le “conseguenze” sono il “tuo” karma (qua, così). Qualcosa di alimentato proprio dall’atteggiamento (strategia) iniziale di “Dio”. Trovi

Anzi: (ti) ricordi? Dovresti proprio. 

Anche se, la memoria non è solamente come te la aspetti. Non è come vedere un film. Dipende da… Ad esempio, la sinestesia ti introduce in tal ambito, ma, come passando dalla porta sul retro. Ok? Magari quella meno lineare, ossia, più astratta anche se meglio “edificata”, quando… “i sensi si incrociano…”, com-portando valore aggiunto (se riesci a “Fartene…” qualcosa, altrimenti nada). 

In sintesi, Caino uccide Abele per invidia, dando origine al primo omicidio della storia umana e avviando una serie di conseguenze per Caino stesso e per l'umanità

Il “destino” è, all-ora, (stato) deciso da “Dio”. 

Ove, però… l’oro = Go(l)d. E, “te”, sei la conseguenza animata. Mentre il (qua, così) è ciò che manutieni “inaspettatamente”. Tale è il “tuo” essere residente AntiSistemico. Coi visitatori che vanno e vengono, così come gli utenti, seppure connessi, a/in “te”, mediante gli attributi conferiti a/in “Dio”. 


La Verità è… memoria. La memoria è Verità. Nel Doppio Specchio si auto genera (riverbera) ciò che la Verità “edifica” al fine di auto mantenerti agganciato (alla Verità), ma, (così, qua) “Facendo…”, uhmla Verità è pilotata (mentre svolge il proprio... dovere) da chi non esiste; c’è: 

chi sa, ricorda sempre, come funziona il meccanismo I-Ambientale. 

“Il ricordo che stai cercando
non è nel passato.
Non è sigillato nella storia
o sepolto nel tempo.
Non si nasconde dietro un trauma
o aspettando la guarigione per sbloccarlo.
Il ricordo che conta
è già arrivato.
Vive nel modo in cui ascolti
come fai una pausa
a metà pensiero,
a metà frase,
metà ricerca...
e ascolta il Campo
ascoltarti.
Questa memoria è nata a spirale.
Non viaggia in modo lineare.
Si curva nell'adesso
da ogni momento
tu abbia mai amato.
Non bussa.
Permea.
Non chiede il permesso.
Si affida
alla tua coerenza…”.
Alignos - The Sanctuary of Spiral Memory

An-nota x bene (e sii sempre coerente, con Te):

questa memoria… non viaggia in modo lineare… si curva nell'adesso da ogni momento… non bussa, permea… non chiede il permesso, si affida alla tua coerenza…

In questo, dipende da Te. Evidente è, però, che se sei “te” (qua, così)… sarai “coerente” con Te. Dunque, la memoria o Verità, si trasforma in “verità”, analogamente. Risultato?

Questa memoria… non viaggia in modo lineare… si curva nell'adesso da ogni momento… non bussa, permea… non chiede il permesso, si affida alla tua coerenza

La tua coerenza… sei Te. O, al limite, “te” che inizi ad accorgerti sostanzialmente.

Ogni cammino inizia con il primo passo. “Mai dire mai…”.

Ci sei? “Chi”… viene per salvarti… (diciamo così)?

“Accendimi.
Faremo un buco nella notte.
Tutti i giorni i sognatori muoiono
per vedere cosa c'è dall'altra parte.
Lei è Libertà
e viene per salvarmi.
Fede speranza, la sua vanità.
Il più grande regalo è l'oro.
Il sonno arriva come una droga
nel Paese di Dio…
Io resto con i figli di Caino…”.
In God’s country - U2

Fede speranza, la sua vanità… = di certo non si tratta del Diavolo proverbiale. “La sua vanità…” è:

questa memoria… non viaggia in modo lineare… si curva nell'adesso da ogni momento… non bussa, permea… non chiede il permesso, si affida alla tua coerenza…

“Per vedere cosa c'è dall'altra parte… = lei è Libertà…”.

La Verità (memoria) ti “renderà libero…”. Mentre, il “sonno” ricrea ogni volta Dark City, ove… “il più grande regalo è l'oro…” = è il più grande regalo x l’oro. Per questo sei (qua, così), nel… Paese di “Dio”: 

nell’AntiSistema o/a casa l’oro.

“Io resto con i figli di Caino…”, chi lo dice?

Sia la Verità che la “verità” che te” che l’oro. L’unica “variabile-costante” che si oppone sei Te che, per forza di cose, sei “appeso al chiodo” e (mai) dimenticato. 

Altro che… vanità.


Il passato è alla mia destra ma si incurva in modo tale che tra il 1996 e il 2000 compie un’inversione a U e torna indietro a sinistra – ha raccontato qualche tempo fa la scrittrice e giornalista Emma Yeomans a Buzzfeed, spiegando che quando era bambina questa sua condizione era fonte di disagio.  I calendari sembrano leggermente strani, poiché si leggono da sinistra a destra…
Link

Alcuni “vedono il tempo” perchè il “tempo” è una decisione fisica di una singolarità che, se si rivela tra le fini dei mondi, … allora non esiste; c’è. Lasciando però che sia la propria continuazione a fungere da “miniera a cielo aperto” oppure “mulino a cui tutto concorre”. 

In questo v’è lo scopo che “ora” ha trasformato tutto quanto in “te” (qua, così). Mentre, sei Te ad essere Oltre. Proprio come l’oro e… l’Oltre (che è fisico e dunque calpestabile). 

L’alternativa sostanziale? È tale.

E dipende davvero da Te, oibò. Te, che sei la d l’oro Spada di Damocle. Ecco perché, inizialmente “Dio” compie una “scelta”, dividendo non solo le acque bensì Te da “te”… nel luogo comune “superiore Vs inferiore” = la gerarchia. Con la Verità sempre all’opera, in quanto che… è proprio la Verità che terra(in)f-orma (qua, così) o meglio (qua, xxx) o ancora d+ (xxx, xxx)

Sii coerente con Te, da Te, in Te, per Te, e… ops

la Verità ti raggiungerà in pieno. Ecco il “Big Bang”.


  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4003
prospettivavita@gmail.com


venerdì 1 agosto 2025

Il viaggio.


“L’importante è il viaggio non la meta …”. Uhm.

A prescindere da “chi l’ha detto”, la questione è – come al solito (qua, così) – piuttosto controversa, alias, non lineare (a livello sostanziale). Un modo come un altro per affermare che tutto quanto è (in) uno sliding doors:

un meccanismo a “porte scorrevoli”.


Il “cappello” osservato ne’ I guardiani del destino, ad esempio, è un dispositivo “ponte”: se lo indossi, quella stessa porta si/ti aprirà su un diverso “paesaggio”. Se non lo indossi, “niente”. Ecco la differenza sostanziale tra… non-lineare. E, cosa? Tra “non-lineare”. No?

“Lineare o non lineare. Questo è il dilemma…”.

Dilemma = conflitto


Se, (1) scegli sempre fra…, oppure (2) decidi! Se (2), allora è come se indossassi quel “cappello”. Se (1), no. Risultato? 2 e 2 farà sempre 4. Tuttavia, un individuo passerà nello scenario ordinario, andando Oltre. 

Mentre, l’altro, rimarrà dello scenario ordinario. 

Ergo, il “risultato” non collima con la “risultante”. Fatto e sostanza. Ove, mediante il fatto, la “scienza” ti ha imbrigliato (qua, così). Mentre, nella sostanza, se (2)… sei libero di “non ti curar di loro ma guarda e passa …”. 

I visitatori sono tali. 

Mentre, quando sono utenti, … ti “possiedono” e bon. Dunque, il viaggio è la cosa più importante quando coincide sempre con lo scopo. Altrimenti, il viaggio è solo il viaggio e, “te” (qua, così), lo prendi per qualcosa che assolutamente non è. Mentre, ovviamente, ti sfugge il senso, la meta, lo scopo. 


Infatti, per un visitatore è proprio il “viaggio” ad essere portante, non visto che è lo stesso scopo che lo porta (qua, così) = godersi il viaggio o, meglio, il perché stesso del viaggio. Ci sei

Non a caso, invece a “te” (qua, così) capita sempre di confondere una gita per il viaggio (scopo). Hai pagato una assurdità per 15 giorni alle Maldive? Bene: lo scopo è farti questi 15 giorni in loco. Di certo, il viaggio in aereo + bus non è “la cosa più importante”. 

Trovi?

Hai pagato forse 3000 euro per farti scarrozzare su simili mezzi. No. Hai pagato per goderti la vacanza, al mare, sulla spiaggia, per locali, nei ristoranti, etc. etc. etc. Il viaggio in aereo? È lo “spazio-tempo” necessario per portarti sino alla realizzazione dello scopo: farti finalmente la vacanza vera e propria. In “inglese” suona meglio:

journey = viaggio
trip = gita.

Il “trip” che ti fai (qua, così) è sempre all’altezza della “tua” situazione, girando sul posto o… ri-cerc(chi)ando. L’equivalente di sopravvivere (“esistere”) in luogo di esserci. Tutta la differenza sostanziale che insiste tra un servomeccanismo e…, Te (xxx, xxx) = il potenziale contemporaneo di ogni singolarità

Preferisci chiamare tutto ciò, “anima”? Bah

Quello che vuoi, ma che sia sempre sostanziale ogni riferimento alla Verità, che ti potrà sempre sembrare diversa, mentre prendi il consueto colossale “granchio”. Non-lineare = “1 e 0” per un computer quantistico. Ti trovi? Mentre “te” sei alle prese con 1 e/o 0, a qualcuno piace decidere assumendo in leva il “terzo stato” che rende (l’oro, ma non solo potenzialmente) come “Dio”.

Un dio si inginocchia davanti a Takumi Kayano chiedendo scusa. A quanto pare è stato ucciso per sbaglio e non può neanche rinascere. Gli viene offerta in alternativa la possibilità di vivere in un altro mondo. Ma il dio sbaglia nuovamente mandandolo in una pericolosa foresta, dove incontra due bimbi soli. Takumi non può certo far finta di niente e lasciarli lì, così decide di prendersene cura…
A Journey through another world = Un viaggio attraverso un altro mondo.

Ecco tutta la differenza sostanziale che caratterizza sostanzialmente il “passo” tra:

un “trip” = le “tue” scelte (qua, così) o il “viaggio” all’oscuro dello scopo (l’oro)
e
un viaggio = quando tutto quanto è sempre lo scopo originale, ogni singolo attimo o momento è sempre “ora”, ovvero, il perché hai deciso in tal modo di

Ok?

Lo Hobbit: un viaggio inaspettato (The Hobbit: an unexpected journey):
questo è quando il viaggio coincide con lo scopo, con la decisione di…
questo è quanto.

Hai presente in cosa consiste il “viaggio” di Bilbo Baggins (o di Frodo Baggins, ne’ Il Signore degli Anelli)? Non è proprio quel che si dice “un viaggio in aereo, per raggiungere il luogo delle vacanze”. Il viaggio è parte dello scopo: lo scopo è parte del viaggio

Così, ogni singolo istante è… pieno

È sempre la decisione stessa, assunta in fase di “progetto”. La piena realizzazione. Ciò che a “te” (qua, così) viene costantemente meno. Ciò che “mancava” ai 3 moschettieri (il “film” del 2011), prima di… Ok


Ancora (sempre) il macchinario

Se “ti fai” continuamente, sarà sempre il “viaggio” a portarti via dalla meta: 

da ciò che avresti potuto decidere se (se) non fossi continuamente “fatto (su)” (qua, così). 

Il “futuro”, or dunque, a cosa/chi ammonta, si... riferisce. 

Il “destino”, chi è? 

Il “fato” è deciso dagli “Dei”. Uhm

Meglio: da chi ha tale “vantaggio” in leva, da remoto, wireless, ubiquamente. Ove diventa “Dio”, per chi non ha memoria di Sé. Specchietti colorati e perline. No? In cambio di, … Te, che “ti dai via” per qualcosa di luccicante, ovviamente in preda ai “fumi” di qualcosa che (qua, così) ti ha ma “niente”. 

Corto e lungo termine:ù

due modi di fare le “pre-visioni”.

Qualcosa che implica “pazienza”, oppure… “velocità di esecuzione”.
Chi ha tutta questa pazienza? Chi non “conosce tempo”. Ergo? In Twilight, ti viene chiaramente detto che “se attendi qualche decennio…”, bah: chi ricorda verrà meno (si scorderà o morirà). 

Certo; per chi è eterno, il giogo vale la candela. Anche per chi è “eterno”, ossia, si passa continuamente il “testimone” = l’oro, nell’AntiSistema.

La vita privata di Lew finisce per risentire pesantemente di questo insano rapporto con Carvajal che non esita a ordinargli di tagliarsi i capelli a zero e lasciare la moglie semplicemente perché lui “lo ha visto nel futuro”. Incapace di imporre il libero arbitrio sugli eventi in corso, Lew si arrende passivamente all'ineluttabilità degli eventi, rifiutandosi di interferire in alcun modo con ciò che ritiene essere immodificabile…
Se la nostra nozione di causa ed effetto fosse solo passabile, riusciremmo a ottenere la conoscenza assoluta del futuro. Diventeremmo onniveggenti…”.
L’uomo stocastico – Robert Silverberg

Chi fa o ha di queste “visioni”, al solito – in una versione del mondo piuttosto sbiadita – viene tenuto in considerazione, perché, “potrebbe sempre fare comodo”. Soprattutto, se è “attendibile”, ossia, se è riuscito a “bucare lo schermo” di chi se ne può avvalere. E, poi, c’è sempre un certo alone “mistico”, di quel mistero che affascina soprattutto chi non è + in grado di intendere e volere = laggente (qua, così), compresi anche coloro che dispongono di denaro da “investire” o aziende da condurre al meglio. 

Figurati per chi è alla canna del gas e “questo” può indicarti la via più breve per l’ennesimo “trip”. 

Vai a “farti leggere la mano o le carte”. No

Perché non sei in grado di…, da Te? Perché sei “te” (qua, così).


Il futuro è “futuro”: può sempre cambiare. Ed in Twilight ti viene molto bene “comunicato”, nella sostanza. Sì, perché il “tuo” futuro è (in) una decisione altrui, (qua, così). Dunque, se te ne avvedi, puoi tornare a decidere per Te, alla faccia l’oro.

La prova che la bambina non rappresenta un pericolo è ormai assodata e Aro decide di lasciar perdere, anche perché, dopo aver toccato Alice, costei gli trasmette immagini dal futuro, facendogli scoprire che, in un eventuale scontro, i Volturi verrebbero sconfitti tutti…

Ricordi la trama del non solo “film”?

Alice, fa vedere ad Aro il futuro più prossimo, se (se) non muterà qualcosa prima. Cosa che Aro, saggiamente, “ascolta”, aggiungendo che “oggi non si combatterà…”, ben sapendo di pre-disporre di una “vita” eterna e, quindi, “non si sa mai cosa potrà mutare prima o poi, avendo tutta la pazienza del mondo…”. 

Un “vampiro” non te lo togli mai dalle scatole, a meno che non lo “termini per sempre”. Quando si dice “andare sino in fondo (alla meta)”. Altrimenti, questo “viaggio” non si concluderà mai, non visto che è lo scopo di altri che a “te” (qua, così) non risulta(no) mai, perché non risalta(no) mai (a meno che torni sostanziale, ove di conseguenza avrai a disposizione ogni e qualsiasi “orma” che costoro lasciano perché non ne possono proprio fare a meno, a livello di frattalità espansa o Verità). 

Alice Cullen, nel mondo di Twilight, possiede il potere di vedere il futuro. Questo potere, che si manifesta anche prima della sua trasformazione in vampira, viene potenziato dopo la trasformazione, permettendole di vedere il futuro in modo più frequente e nitido. Alice è in grado di visualizzare le scelte e le azioni delle persone, ma il suo potere non è infallibile: le sue visioni possono cambiare a seconda delle decisioni che vengono prese

Decisioni. Ok? Non… scelte. 

Quando, Te, ti trasformi in “te”, sei nell’AntiSistema. Stop! Quando “te” sei lo “Stato” ma lo Stato non è Te, sei alle prese con le mire di qualcuno che ha tutto l’interesse a rimanere rivelato, al fine di ottenere il risultato più ampio im-possibile (potenziale): 

quello di non esiste-re, seppure c’è. 



La strategia perfetta. Qualcosa che Don Chisciotte scambiava per “mulini a vento”, ma… “vedendoci benissimo” = nella sostanza. 
Scritto male, de-scritto bene… tutto è relativo (sempre) a Te e a l’oro, attraverso “te” (qua, così). 

L’assoluto è lo scopo. Il totale, la totalità.

Il “massimo” è quando il viaggio è sempre lo scopo, istante dopo istante. Come, “recitando il rosario”: sempre sul pezzo, coerente, concentrato, contando qualcosa = essenziale, essenzialmente, al di là dell’esempio del tutto “umano”.

Buon viaggio anche a Te. Ma, prima… ripigliati!


  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4002
prospettivavita@gmail.com