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venerdì 1 agosto 2025

Il viaggio.


“L’importante è il viaggio non la meta …”. Uhm.

A prescindere da “chi l’ha detto”, la questione è – come al solito (qua, così) – piuttosto controversa, alias, non lineare (a livello sostanziale). Un modo come un altro per affermare che tutto quanto è (in) uno sliding doors:

un meccanismo a “porte scorrevoli”.


Il “cappello” osservato ne’ I guardiani del destino, ad esempio, è un dispositivo “ponte”: se lo indossi, quella stessa porta si/ti aprirà su un diverso “paesaggio”. Se non lo indossi, “niente”. Ecco la differenza sostanziale tra… non-lineare. E, cosa? Tra “non-lineare”. No?

“Lineare o non lineare. Questo è il dilemma…”.

Dilemma = conflitto


Se, (1) scegli sempre fra…, oppure (2) decidi! Se (2), allora è come se indossassi quel “cappello”. Se (1), no. Risultato? 2 e 2 farà sempre 4. Tuttavia, un individuo passerà nello scenario ordinario, andando Oltre. 

Mentre, l’altro, rimarrà dello scenario ordinario. 

Ergo, il “risultato” non collima con la “risultante”. Fatto e sostanza. Ove, mediante il fatto, la “scienza” ti ha imbrigliato (qua, così). Mentre, nella sostanza, se (2)… sei libero di “non ti curar di loro ma guarda e passa …”. 

I visitatori sono tali. 

Mentre, quando sono utenti, … ti “possiedono” e bon. Dunque, il viaggio è la cosa più importante quando coincide sempre con lo scopo. Altrimenti, il viaggio è solo il viaggio e, “te” (qua, così), lo prendi per qualcosa che assolutamente non è. Mentre, ovviamente, ti sfugge il senso, la meta, lo scopo. 


Infatti, per un visitatore è proprio il “viaggio” ad essere portante, non visto che è lo stesso scopo che lo porta (qua, così) = godersi il viaggio o, meglio, il perché stesso del viaggio. Ci sei

Non a caso, invece a “te” (qua, così) capita sempre di confondere una gita per il viaggio (scopo). Hai pagato una assurdità per 15 giorni alle Maldive? Bene: lo scopo è farti questi 15 giorni in loco. Di certo, il viaggio in aereo + bus non è “la cosa più importante”. 

Trovi?

Hai pagato forse 3000 euro per farti scarrozzare su simili mezzi. No. Hai pagato per goderti la vacanza, al mare, sulla spiaggia, per locali, nei ristoranti, etc. etc. etc. Il viaggio in aereo? È lo “spazio-tempo” necessario per portarti sino alla realizzazione dello scopo: farti finalmente la vacanza vera e propria. In “inglese” suona meglio:

journey = viaggio
trip = gita.

Il “trip” che ti fai (qua, così) è sempre all’altezza della “tua” situazione, girando sul posto o… ri-cerc(chi)ando. L’equivalente di sopravvivere (“esistere”) in luogo di esserci. Tutta la differenza sostanziale che insiste tra un servomeccanismo e…, Te (xxx, xxx) = il potenziale contemporaneo di ogni singolarità

Preferisci chiamare tutto ciò, “anima”? Bah

Quello che vuoi, ma che sia sempre sostanziale ogni riferimento alla Verità, che ti potrà sempre sembrare diversa, mentre prendi il consueto colossale “granchio”. Non-lineare = “1 e 0” per un computer quantistico. Ti trovi? Mentre “te” sei alle prese con 1 e/o 0, a qualcuno piace decidere assumendo in leva il “terzo stato” che rende (l’oro, ma non solo potenzialmente) come “Dio”.

Un dio si inginocchia davanti a Takumi Kayano chiedendo scusa. A quanto pare è stato ucciso per sbaglio e non può neanche rinascere. Gli viene offerta in alternativa la possibilità di vivere in un altro mondo. Ma il dio sbaglia nuovamente mandandolo in una pericolosa foresta, dove incontra due bimbi soli. Takumi non può certo far finta di niente e lasciarli lì, così decide di prendersene cura…
A Journey through another world = Un viaggio attraverso un altro mondo.

Ecco tutta la differenza sostanziale che caratterizza sostanzialmente il “passo” tra:

un “trip” = le “tue” scelte (qua, così) o il “viaggio” all’oscuro dello scopo (l’oro)
e
un viaggio = quando tutto quanto è sempre lo scopo originale, ogni singolo attimo o momento è sempre “ora”, ovvero, il perché hai deciso in tal modo di

Ok?

Lo Hobbit: un viaggio inaspettato (The Hobbit: an unexpected journey):
questo è quando il viaggio coincide con lo scopo, con la decisione di…
questo è quanto.

Hai presente in cosa consiste il “viaggio” di Bilbo Baggins (o di Frodo Baggins, ne’ Il Signore degli Anelli)? Non è proprio quel che si dice “un viaggio in aereo, per raggiungere il luogo delle vacanze”. Il viaggio è parte dello scopo: lo scopo è parte del viaggio

Così, ogni singolo istante è… pieno

È sempre la decisione stessa, assunta in fase di “progetto”. La piena realizzazione. Ciò che a “te” (qua, così) viene costantemente meno. Ciò che “mancava” ai 3 moschettieri (il “film” del 2011), prima di… Ok


Ancora (sempre) il macchinario

Se “ti fai” continuamente, sarà sempre il “viaggio” a portarti via dalla meta: 

da ciò che avresti potuto decidere se (se) non fossi continuamente “fatto (su)” (qua, così). 

Il “futuro”, or dunque, a cosa/chi ammonta, si... riferisce. 

Il “destino”, chi è? 

Il “fato” è deciso dagli “Dei”. Uhm

Meglio: da chi ha tale “vantaggio” in leva, da remoto, wireless, ubiquamente. Ove diventa “Dio”, per chi non ha memoria di Sé. Specchietti colorati e perline. No? In cambio di, … Te, che “ti dai via” per qualcosa di luccicante, ovviamente in preda ai “fumi” di qualcosa che (qua, così) ti ha ma “niente”. 

Corto e lungo termine:ù

due modi di fare le “pre-visioni”.

Qualcosa che implica “pazienza”, oppure… “velocità di esecuzione”.
Chi ha tutta questa pazienza? Chi non “conosce tempo”. Ergo? In Twilight, ti viene chiaramente detto che “se attendi qualche decennio…”, bah: chi ricorda verrà meno (si scorderà o morirà). 

Certo; per chi è eterno, il giogo vale la candela. Anche per chi è “eterno”, ossia, si passa continuamente il “testimone” = l’oro, nell’AntiSistema.

La vita privata di Lew finisce per risentire pesantemente di questo insano rapporto con Carvajal che non esita a ordinargli di tagliarsi i capelli a zero e lasciare la moglie semplicemente perché lui “lo ha visto nel futuro”. Incapace di imporre il libero arbitrio sugli eventi in corso, Lew si arrende passivamente all'ineluttabilità degli eventi, rifiutandosi di interferire in alcun modo con ciò che ritiene essere immodificabile…
Se la nostra nozione di causa ed effetto fosse solo passabile, riusciremmo a ottenere la conoscenza assoluta del futuro. Diventeremmo onniveggenti…”.
L’uomo stocastico – Robert Silverberg

Chi fa o ha di queste “visioni”, al solito – in una versione del mondo piuttosto sbiadita – viene tenuto in considerazione, perché, “potrebbe sempre fare comodo”. Soprattutto, se è “attendibile”, ossia, se è riuscito a “bucare lo schermo” di chi se ne può avvalere. E, poi, c’è sempre un certo alone “mistico”, di quel mistero che affascina soprattutto chi non è + in grado di intendere e volere = laggente (qua, così), compresi anche coloro che dispongono di denaro da “investire” o aziende da condurre al meglio. 

Figurati per chi è alla canna del gas e “questo” può indicarti la via più breve per l’ennesimo “trip”. 

Vai a “farti leggere la mano o le carte”. No

Perché non sei in grado di…, da Te? Perché sei “te” (qua, così).


Il futuro è “futuro”: può sempre cambiare. Ed in Twilight ti viene molto bene “comunicato”, nella sostanza. Sì, perché il “tuo” futuro è (in) una decisione altrui, (qua, così). Dunque, se te ne avvedi, puoi tornare a decidere per Te, alla faccia l’oro.

La prova che la bambina non rappresenta un pericolo è ormai assodata e Aro decide di lasciar perdere, anche perché, dopo aver toccato Alice, costei gli trasmette immagini dal futuro, facendogli scoprire che, in un eventuale scontro, i Volturi verrebbero sconfitti tutti…

Ricordi la trama del non solo “film”?

Alice, fa vedere ad Aro il futuro più prossimo, se (se) non muterà qualcosa prima. Cosa che Aro, saggiamente, “ascolta”, aggiungendo che “oggi non si combatterà…”, ben sapendo di pre-disporre di una “vita” eterna e, quindi, “non si sa mai cosa potrà mutare prima o poi, avendo tutta la pazienza del mondo…”. 

Un “vampiro” non te lo togli mai dalle scatole, a meno che non lo “termini per sempre”. Quando si dice “andare sino in fondo (alla meta)”. Altrimenti, questo “viaggio” non si concluderà mai, non visto che è lo scopo di altri che a “te” (qua, così) non risulta(no) mai, perché non risalta(no) mai (a meno che torni sostanziale, ove di conseguenza avrai a disposizione ogni e qualsiasi “orma” che costoro lasciano perché non ne possono proprio fare a meno, a livello di frattalità espansa o Verità). 

Alice Cullen, nel mondo di Twilight, possiede il potere di vedere il futuro. Questo potere, che si manifesta anche prima della sua trasformazione in vampira, viene potenziato dopo la trasformazione, permettendole di vedere il futuro in modo più frequente e nitido. Alice è in grado di visualizzare le scelte e le azioni delle persone, ma il suo potere non è infallibile: le sue visioni possono cambiare a seconda delle decisioni che vengono prese

Decisioni. Ok? Non… scelte. 

Quando, Te, ti trasformi in “te”, sei nell’AntiSistema. Stop! Quando “te” sei lo “Stato” ma lo Stato non è Te, sei alle prese con le mire di qualcuno che ha tutto l’interesse a rimanere rivelato, al fine di ottenere il risultato più ampio im-possibile (potenziale): 

quello di non esiste-re, seppure c’è. 



La strategia perfetta. Qualcosa che Don Chisciotte scambiava per “mulini a vento”, ma… “vedendoci benissimo” = nella sostanza. 
Scritto male, de-scritto bene… tutto è relativo (sempre) a Te e a l’oro, attraverso “te” (qua, così). 

L’assoluto è lo scopo. Il totale, la totalità.

Il “massimo” è quando il viaggio è sempre lo scopo, istante dopo istante. Come, “recitando il rosario”: sempre sul pezzo, coerente, concentrato, contando qualcosa = essenziale, essenzialmente, al di là dell’esempio del tutto “umano”.

Buon viaggio anche a Te. Ma, prima… ripigliati!


  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4002
prospettivavita@gmail.com


lunedì 2 dicembre 2024

Potere del denaro.


“Forze della natura, a me!...”.
Aldo Dracula

Il “vampiro” controlla talune “forze naturali”, che gli ruotano attorno. Come suppellettili. O varie ed eventuali. Design. Meglio: funzionamento. Sì; qualcosa che funziona. Dunque, lo “vampiro” ha la padronanza di tali s-oggetti che, di conseguenza, qualificano il puntuto dentuto in quanto a “padrone del fumo”. Egli controlla qualcosa (anche qualcuno) non visto che… è in Sé. È nel proprio centro portante, perlomeno per quanto concerne l’agganciare il potenziale contemporaneo, seppure da sottodomino. Nonostante la situazione che interessa il “vampiro” (è una sorta di “maledetto”), egli rimane ancora padrone di/in alcune parti di Sé. Da ciò se ne ricava che, nella sostanza, il “vampiro” non è né “te” né Te = è in una sorta di limbo o stand-by, molto simile – appunto – al non essere né morto né tantomeno vivo (sopravvivente). Rimanendo piuttosto un “mezzo morto e mezzo vivo”, poiché sempre (qua, così). La Verità fa surf anche con tale “mito”, arrangiandolo ad arte di p-arte (la memoria che nonostante tutto, ti manutiene “in-formato”). Se preferisci, tutto ciò è come una sorta di “cordone ombelicale, radice, albero genealogico, Dna, eredità o ereditarietà, impronta digitale, archivio, etc. etc. etc.” che ti ha ma x “te” (qua, così), … “niente”. Non è successo “niente”, tanto che è già successo e, di conseguenza, continua a succedere. Funzionamento! Analogamente al “vampiro”, il denaro ha potere solamente se sei sempre (in) “te” = nell’AntiSistema o (qua, così). Motivo per cui, ne dipendi. Mediante il “concetto logico” - divenuto… fisica, Re-Altà, abitudine (come lo “tempo”) - di denaro, l’oro ti hanno in toto, come servomeccanismo wireless controllato anzitempo da distanza, in remoto, non localmente, ubiquamente, in leva, etc. etc. etc. No


Una “invenzione” creata dal “nulla (potenziale contemporaneo) che è stata proposta in quanto ad “utility” e, per/con ciò, poi propagata come re-agente virale ovunque abbia “preso dimora”. Alias, in “te”. Dove? (Qua, così). Il denaro ha potere solo seOk? I “nativi” non ne avevano nemmeno idea, motivo per cui sono stati s-terminati. Da chi? Da chiunque ne fosse “preso”, come marchiato, posseduto, reso “Bravo”, etc. Perché, infatti, i presunti Rothschild si sono inventati il modello delle “banche centrali (private)”? Per controllare la “produzione (proliferazione)” di denaro. Più che come zecca, comezecche! Ora, immagina:

perché i “servizi pubblici” funzionano come funzionano?
perché le aiuole sono sempre “abbandonate”?
perché le panchine pubbliche risultano come non pervenute?
perché qualsiasi abbellimento delle città, utile a tutti, viene costantemente danneggiato?

, perché “costa”. Perché ha un “costo”. Ergo, serve denaro per
Ecco che, nel “piccolo”, puoi già auto constatare la potenza del denaro che se c’è, fa girare tutto, mentre se non c’è… “niente”. Cade tutto a pezzi! Eppure, non “era” cosa di “buona volontà” operare per il bene comune, anche partendo dal proprio? 

Res pubblica. Cosa nostra. Roba l'oro.

Già. È stato sufficiente attendere che il denaro facesse “effetto”. Così, “ora”, senza denaro “niente”. Eppure, di denaro ce n’è un fottio! Sì, ma “dove”? Chi lo conserva e decreta poi il “tuo” futuro-destino-postumo? La “orbita” nella quale con-segui, è auto pre-determinata in tal modus che, al solito (qua, così) x “te” non esiste; anche se c’è in termini sostanziali = che funzionano, ossia, che hanno effetti persino tangibili anche se s-collegati dalla “tua” logica ch’è assolutamente AntiSistemica. È una strategia. Un piano. Il l’oro desiderata. Allora, il “problema” è che non sai chi sono? Bah! Oppure, che non hai idea di “quando è iniziato”, tanto che di conseguenza “fanno tutti così (qua)”? Sai: e chi se ne frega. Ometti pure 1- quando è iniziato e 2- chi sono! E concentrati, all-ora, sull’auto percepirti e quindi “fermarti” sostanzialmente. Che significa:

quando una massa di non-lavoranti fa “sciopero”, si ferma
costringendo la direzione a “scendere a patti”.

Ecco come si “Fa…”. Se ti “fermi”, bon! Se si fermano tutti, amen! Hai bisogno davvero di sapere quando è iniziato e da p-arte di chi? Suvvia! “Fermati”. Se non lo “Fai…”, hai solo da perderci, perché tutto quello che guadagni lavorando, lo “guadagni” in termini di continua perdita di Te. Proprio come se ti auto manutenessi “fermo in croce”, da dove si di-parte la proiezione di “te” (qua, così). Rivediti nella sostanza sia Matrix che Avatar. I corpi, seppure fisici, in cui gli individui si auto identificano, sono proiezioni che derivano dal corpo autentico ch’è in stand by (controllato) da qualche parte che, ovvio, non esiste; c’è. 


Ecco perché la Verità ti narra del concetto “animico”, dello “spirito”, della “energia”, etc. etc. etc. Persino dello “in-conscio” e/o di tutto quello che ti viene propinato sempre in tale salsa sostanziale.
Chi controlla i controllori? Ecco il motivo portante della gerarchia, a prescindere dalla “f-orma politica” di turno. Accorgiti. Per “Dio”. Anzi: 

per Te! Orsù…


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3841
prospettivavita@gmail.com