giovedì 4 settembre 2025

Re-censore.


Recensore = revisore, controllore, conduttore, pilota
Pilota-Re = governare, reggere
Re = chi sor-regge un regno, il proprio, “Facendolo…” passare per… “tuo”.

Come puoi non solo vedere, c’è una memoria in ogni s-oggetto, anche (qua, così). Il “dato” ti è dato, in maniera tale da/di… Tuttavia, non c’è nessun obbligo. In questo, vige la massima libertà, ossia: 

“fartene tutto quello che vuoi”. 

Peccato che è un po’ come porre il “modulo (valore assoluto)”:

una funzione che associa ad un numero negativo il numero stesso con segno positivo, a zero associa zero e lascia invariati i numeri positivi. Il valore assoluto di un numero è quindi sempre positivo o eventualmente nullo…
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Per qualcuno, che “non è in grado di intendere e volere (in termini sostanziali)”, ossia, che non si accorge definitivamente di…, è sempre come vivere al buio (nei confronti della Verità), motivo per cui la massima libertà im-possibile (potenziale) risulta essere “troppo”, nel senso che – senza l’auto caratteristica dell’accorgersi – il “dato” viene continuamente lasciato alla mercé di “te” (qua, così), che è come dire la Verità ad un sasso (con tutto il rispetto per il sasso, ch’è un s-oggetto molto simile ad un hard disk e, in questo, del tutto…de coccio). 

Ecco che tale “scusante” è presa ad hoc, da chi se ne approfitta (e di certo non è a digiuno dall’averne creato ogni presupposto), alfine di tenerti rivelata la Verità, apponendo motivazioni lineari (l’umanità non è ancora pronta per…) in luogo di intervenire non linearmente (ossia, ricorrendo alla medesima leva mediante cui continua a succede-Re). 

La “massoneria”. No



Un esempio lampante in tal senso. Probabilmente, qualcuno che è diventato qualcosa, venendo parassitato come al solito, nell’AntiSistema (l’oro). Gli inizi di ogni “movimento” sono sempre dettati dalla “utilità (ideale)”. Non tutto nasce già AntiSistemico, seppure (qua, così). Gli individui sono liberi, in questo, di dar “fiato”, di manifestarsi in maniera fedele a quello che “sentono”; tuttavia, è “dopo” che interviene il firewall I-Ambientale by chi ne è il pilota-Re. Qualcosa che, coi recenti “vaccini”, può essere stato intercettato ancora + a monte: dentro

Ergo, se l’esterno gioca tale riflesso, significa che è già successo e, quindi, “te” sei già interciso dall’origine di “questa versione del mondo”. Hai visto nel Bollettino di ieri, come gli “ebrei” abbiano sviluppato o ricevuto “codici” talmente precisi da risultare dei veri e propri “laser” in termini di efficacia, efficienza, ritorno sugli interessi, desiderata, etc. 

Il “codice” è lo scopo (l’oro) impresso a livello esecutivo: il linguaggio macchina, per chi è stato auto trasformato in macchina; sempre “te”, sempre (qua, così)…

Con il midrash si andava al di là del senso peshat letterale e, con l'uso delle tecniche dette middot esegetiche, si attualizzava il testo, adattandolo ai bisogni e alle concezioni della comunità e traendone applicazioni pratiche e significati nuovi che sono lontani dall'apparire a prima vista
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Lontani dall'apparire a prima vista… = non lineari, sostanziali.

Qualcosa di cui non ti rendi conto, in quanto che sei stato già preparato ad hoc, al fine di non accorgerti nella sostanza. Sempre non a caso, sei “te” il terminale a cui il “dato” arriva continuamente ma “niente”: lucciole per lanterne = la “tua” realtà manifesta (qua, così) è continuamente auto ri-edificata in se stessa, ossia, secondo lo scopo insito nel codice, caricato a livello I-Ambientale. 

Suvvia. Come ti spieghi, altrimenti, questo periodo:

in un modo chiaro e molto preciso, il testo nella Torah convoglia la discesa della Luce Superiore sul desiderio che è stato creato dalla Luce, e la sequenza con cui la Luce porta il desiderio ad assomigliare e a diventare identico ad essa. Il libro parla solo di questo
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Vedi che questi non sprecano nulla. Vanno sempre a segno, poiché sono sempre “sul pezzo”. A differenza “tua” che, all’opposto, non ci sei mai, auto sopravvivendo come da copione (persino fiero di r-esistere il + possibile ma, comunque sia, alfine morendo sempre, per poi ritornare sempre, alimentando la giostra, lo “spettacolo” ch’è lungi dal terminare sino a quando continuamente “ingrassato” mediante il “tuo sacrificio”). 

Quando, qualcosa d’assieme ha un simil proposito (funzionamento)? , quando è una sorta di “parco tematico” o di “azienda tipica” o di “industria specializzata” o di “gregge con il pastore (che vive grazie a ciò che le pecore gli danno ovvero producono, continuamente). 

Quando tutto è organizzato, significa

Quando tutto funziona, è. E se ti chiedi sempre “cosa vuol dire?”, uhm: sei già cotto e mangiato, alias, è già successo e continua a succede-Re. Quando ti chiedi “cosa vuol dire?” interroghi la “tua” mente alveare: quella logica ma impastata, che non tiene il passo con la Verità, che si deve im-piegare in “verità” al fine di auto manutenerti informato, essendo “te” (qua, così). 

L’utilizzo delle “virgolette” è strategico by SPS. 

In tal modo deve diventare persino evidente alla mente logica (sopraffatta, sovrascritta) che è (così, qua) nel (qua, così). Alias, ti puoi sempre “svegliare”, anche se non è previsto (da l’oro). Questo è il potenziale contemporaneo di cui godi (sempre). Questa è la Spada di Damocle, a cui l’oro sono continuamente esposti, nonostante (qua, così) che, di conseguenza, è oramai chiarito che funge da firewall di protezione per lo status quo AntiSistemico (l’oro).



Il termine “Re-” (sì, con il trattino), deriva dal latino “Retro”, dietro, indicando “ritorno indietro” = reazione, repulsione, restituzione, ripetizione…

Il non lineare è totale

Ergo, non si tratta di un “ritorno indietro”, bensì, del Re che non esiste; c’è = è “dietro”, nel senso di Oltre (ad ogni evidenza). Qualcuno del quale ti devi accorgere sostanzialmente, costringendolo a manifestarsi fisicamente, alla tua “luce” o com-presenza alla pari. Sino a quando il Re non esiste; c’è, la Verità sarà “verità” x “te” (qua, così), non allineando ogni tua parte ad hoc, lato Te (qua, xxx) oppure (xxx, xxx) o ancora (qua, Te) o (Te, qua), etc. etc. etc

Il “ritorno indietro” è, semmai, il continuo “ritorno di fiamma” che alimenti proprio “te”, continuamente, manifestandoti e… “morendo”, ogni volta (passando dal “via” senza nemmeno ritirare le “20000 Lire” promesse dalle regole del giogo). A meno che le 20000… siano la “tua vita”, che ogni volta acquisisci in termini di “timbratura del cartellino” AntiSistemico. 

Mentre, l’oro = il Re, reggono il timone per l’intero carico o gregge o laggente… 

Molto curioso il “cog-nome” Reagan, che è “ricordato” (da Etimo) dal sanscrito rag’àn, che ha la nozione non solo di reggere, comandare, ma anche quella di splendere… Tra l’altro, Reagan apre a Reagen = Re-agente (l’esse-Re in azione “ora”), da cui ancora la Re-azione. 

Ovvio: la “luna, mai il “dito”. Ok?

Attenzione al discorso sui “fatti”, però. Perché, se corrisponde al vero che il fatto è la Verità, nell’AntiSistema l’unico “fatto” sei “te” = è tutto girato al contrario, ma ad angolo giro, proprio come se “non fosse successo niente”. 

Ci sei

Dunque, quando a Giuseppe Calligaris viene in mente di timbrare la propria opera con l’alta considerazione sul “fatto”, … sopravvivendo nell’AntiSistema, l’AntiSistema gli ha messo le “ganasce”; come al solito, sino a quando gli individui non si accorgeranno di essere dentro all’AntiSistema, ch’è totale proprio per tale motivo = de che. 

“Senza mettere in evidenza e senza esaltare questo nuovo prodigio delle catene lineari, presentiamo i fatti. Quando noi parliamo di fatti, i critici diventano tremebondi perché se le ipotesi, le teorie, le dottrine possono prestarsi alla discussione e quindi offrire un vasto bersaglio per i loro strali, con i fatti c’è poco da scherzare ed essi non ignorano questa sentenza: factum ipsum verum…”.
Giuseppe Calligaris

Con tale “ignoranza” non ti discosti troppo dallo “albero” AntiSistemico. Cosa è successo all’opera di Calligaris, infatti? 

Chi? Cosa? Appunto. No

Ciò che è Verità, (qua, così) è ridotta alla “verità”, motivo per cui può sempre essere sovrascritta ad hoc. Ricorda sempre questo metodo, ampiamente in uso nell’AntiSistema:

Con il midrash si andava al di là del senso peshat letterale e, con l'uso delle tecniche dette middot esegetiche, si attualizzava il testo, adattandolo ai bisogni e alle concezioni della comunità e traendone applicazioni pratiche e significati nuovi che sono lontani dall'apparire a prima vista

È questo, costantemente all’opera (qua, così).


Qualcosa che può continuamente funzionare poiché ci sei “te” dall’altro lato del terminale. La “tua” preparazione è perfetta per berti tutto quello che (ti) passa per lo “con-vento”. 

L’unica “cosa” che può funzionare, rompendo lo “incanto”, è “Fare…” come il proverbiale Gesù: i “miracoli”, continuamente ripetuti, bucano lo schermo. Risultato? Fu talmente “pericoloso per lo status quo AntiSistemico” che… lo eliminarono, di concerto con il “Padre”, però. Qualcuno “non se ne lavò le mani”, favorendo la “opinione pubblica” che, si sa, è sveglia quanto un ghiro d’inverno.  

Il termine di quella “discesa in vita” fu drammatico e costituì l’ennesima “nuova base” per mantenere inchiodato al “muro” proprio Te. 

Altro che

Calligaris dedica ad Enrico Cardile uno dei suoi non solo libri. Perché

Chi era Cardile? Bah!


Colpisce per esempio l’attenzione che Cardile dedicò a una personalità come il neuropatologo Giuseppe Calligaris noto per i suoi studi sulle “catene lineari del corpo e dello spirito”, studi all’interno dei quali il ricercatore riuscì a coniugare il metodo scientifico sperimentale con una dimensione diversa di conoscenza

Ok? Fu qualcuno che, all’apparenza, gli “diede spago”.  

MaUhm; c’è qualcosa che stona anche in questo Cardile:
troppo... veloce!

Vediamo(lo) un po’…

Enrico Cardile nacque a Messina il 19 marzo 1884… Il terremoto di Messina del 28 dicembre 1908 vide la sua famiglia decimata: morirono i genitori e due, forse tre sorelle oltre a numerosi amici. Un altro gravissimo lutto funestò la vita di Enrico Cardile: la morte a soli 10 anni del figlioletto Guido. Già da giovanissimo si era affiliato alla massoneria, visto che a soli 25 anni veniva insignito del grado di “compagno d’arte” e nello stesso anno al grado più alto, quello di “maestro”. Apparteneva alla loggia “Serafino Lo Monaco” di Mistretta. Risulta documentato l’ingresso di Cardile nel “Rito scozzese Antico ed accettato” nel 1911… Riuscì ad ottenere un impiego presso l’ufficio distrettuale delle imposte e, dopo una permanenza in Lucania, che gli consentì di non trovarsi a Messina durante le funeste giornate del terremoto, venne trasferito a Palermo…

Dunque:

Cardile era di Messina
quella Messina distrutta dal “terremoto y maremoto”, alias, la Flotta Bianca “Usa” & i 
bersaglieri savoiardi
nel quale disastro, egli perse gran parte della famiglia (sic).

Cardile aveva 24 anni all’epoca del dramma. Ma, a soli 25 anni veniva insignito del grado di “compagno d’arte” e nello stesso anno al grado più alto, quello di “maestro”…  

Wow: che carrierona! Velocissimo...

Come mai una simile accelerazione o “vento in poppa”? Inoltre:

dopo una permanenza in Lucania, che gli consentì di non trovarsi a Messina durante le funeste giornate del terremoto

Che “caso”. Molto simile a quando tutti gli “ebrei” che, magicamente, la mattina dello 11 settembre 2001 non erano in sede, poco prima dell’arrivo dell’altro (o dello stesso, sostanzialmente) “terremoto”. Trovi? Lo scenario è questo:

Cardile aveva saputo tutto quanto (non essendo in sede) dai sopravvissuti e, in cambio del silenzio, era entrato nella massoneria, ove aveva speditamente ricevuto il grado di “maestro
Cardile sapeva già tutto e per questo motivo era assente da Messina (sacrificando i famigliari per un qualche “pass” che gli avrebbe permesso di…).

Altro? Cardile era un “ignorante”. E allora vale tutto! 

Tuttavia, se in seguito appoggiò lo scomodo Calligaris, va da sé che proprio del tutto “ignorante” non lo fosse. Il controllo, quando così prossimo all’obiettivo, è sempre un punteruolo che non può mai sbagliare un solo colpo. L’approfondimento sarebbe necessario, ma… te ne frega davvero qualcosa? 

Anche no. Vero?

Piuttosto:

fu traduttore… dall’armeno delle opere del poeta Nrad Nazariantz, giunto in Italia per sfuggire al genocidio armeno ad opera dei turchi e conosciuto tramite Lucini e al quale Cardile fu legato da profonda amicizia. Amicizia consolidata anche dalla comune appartenenza alla massoneria e dall’attività che Cardile svolse a favore della causa armena… 
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La personalità che più di altre rappresentò in questi anni l’Armenia in Italia, fu il poeta armeno di Costantinopoli Hrand Nazariantz, dal 1915 esule a Bari…
L’autore si chiede come possa avere ancora senso parlare di Armenia e dell’identità del popolo armeno, vista la totale indifferenze di chi potrebbe frenarne il progressivo oblio; partendo da questa nota amara e trattando di architettura, affonda il colpo nei confronti del lettore italiano…
La linea e il colore, la sintesi geometrica, così come la capacità mimetica dei decorativismi e le innovazioni strutturali ideate dalle maestranze armene, hanno nutrito l’occidente per tutto il medioevo e, mentre i modelli armeni “crollano sotto l’incuria del tempo”, al contrario “restano vivi dovunque i ricordi dell’Arte armena esportati e sposati ad altre pietre…”… È la generale noncuranza a gettare Nazariantz in uno stato di profondo sconforto, non perché il suo intento sia di proclamare una forma di superiorità del popolo armeno, ma perché egli considera le sue testimonianze materiali come patrimonio dell’intera umanità, che rifiutandosi di salvare il popolo armeno rifiuta di salvare anche sé stessa
”.
Architettura medievale armena e italiana: un approccio comparativo - Beatrice Spampinato

La (solita) “storia” si ripete (qua, così): quella AntiSistemica che “ora” ti vede, ancora “distratto”, ad esempio ma causalmente, per quanto concerne il genocidio a Gaza. 

E, poi, come mai tutta questa portanza dell’arte armena? 

Restano vivi dovunque i ricordi dell’Arte armena esportati e sposati ad altre pietre… (viene alla mente il modus di edificare della cosiddetta ‘Grande Tartaria’). 
Comunque sia, i “fatti” a cui si richiama Calligaris, come puoi non solo vedere, non contano niente quando non sono assoluti. Nell’AntiSistema tutto è “complottismo”, quando non “serve”. Tanto, allaggente va sempre “bene” tutto. 

Ergo, è giogo facile con-vincere chi è già stato vinto (qua, così).

Pur apprezzandone alcuni aspetti iniziali, non seguì il fascismo ma fu ammaliato da altri studi come la storia delle religioni, il magismo e la cabala… I suoi interessi in materia di cabala ebraica e di studi iniziatici era fluita ininterrotta negli anni trovando sbocco in numerosi articoli prevalentemente su quotidiani siciliani… A Siracusa risiedette fino alla morte che lo colse il 13 marzo 1951. 
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Una “cosa”:

come mai a Cardile stava “a cuore” tutto questo… mistero.

Di cosa era a conoscenza, militando “lì”. Cosa aveva visto o saputo, relativamente a Messina 1908? Un “forte trauma” si innesta a livello talmente profondo da, persino, portare ad un altrettanto forte interessamento verso ambiti, prima del tutto irrileva(n)ti. 

Capitolo dodicesimo Causalità.

“Per ogni causa un effetto; ogni effetto ha la sua causa; tutto avviene in conformità alla legge, il caso è solo il nome per quel che non conosciamo; molti sono i piani di causalità, ma, nulla sfugge alla legge…”. Siamo giunti al sesto principio ermetico, secondo il quale, in tutto l’universo agisce una legge che nulla lascia al caso; essendo questo ultimo solamente un termine indicante una causa occulta o non riconosciuta. Questa regola è antica quanto il tempo, essendo stata esplicata dai maestri ermetici, millenni or sono, ed ha pervaso tutto il pensiero susseguente, avendo per oggetto le dispute sorte tra le varie scuole, sull’attribuzione di significato a certe parole, o a particolari punti del principio
Il Kybalion

Attenzione:

in tutto l’universo agisce una legge che nulla lascia al caso; essendo questo ultimo solamente un termine indicante una causa occulta o non riconosciuta (la “tesi” SPS non è poi così campata per aria. No?).

Decodifica sostanziale:
in tutto l’universo… = nell’AntiSistema
agisce una legge che… = il SO I-Ambiente (legge, strumento, memoria) da pilota-Re ad opera di chi ancora se lo ricorda e (qua, così) se ne approfitta
essendo questo ultimo solamente un termine indicante una causa occulta o non riconosciuta (l’oro).

Ancora:

con il midrash si andava al di là del senso peshat letterale e, con l'uso delle tecniche dette middot esegetiche, si attualizzava il testo, adattandolo ai bisogni e alle concezioni della comunità e traendone applicazioni pratiche e significati nuovi che sono lontani dall'apparire a prima vista
questa regola è antica quanto il tempo, essendo stata esplicata dai maestri ermetici, millenni or sono, ed ha pervaso tutto il pensiero susseguente, avendo per oggetto le dispute sorte tra le varie scuole, sull’attribuzione di significato a certe parole, o a particolari punti del principio

La Verità (qua, così) è impedita, diventando “verità”, dovendo comunque sia auto manutenerti “informato”. L’oro lo sanno come funziona, motivo per cui “niente”

Il Re-censore ti ha, ma lo devi “dimostrare” per primo a “te” (qua, così). 

Uhm. Piuttosto complicato se (se) non ti accorgi nella sostanza, della “sostanza” che ti ha, ma…





  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4025
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 3 settembre 2025

Ripetere aiuta.


Chi?

Le “cose” ripetute, cosa comportano? Innanzitutto, significano. Ogni “esercizio” rinforza persino la memoria, oltre che il fisico. Tutto concorre, se sempre ben “allenato”, a mantenere il passo su una base solida, consolidata

Ecco perché questo…

È molto importante mantenere l’autenticità del vero libro che è diventato il libro fondamentale dell’umanità, perché ne ha decretato leggi famigliari e sociali, leggi amministrative ed educazione. Quando i Kabbalisti leggono la Torah, capiscono perché ogni simbolo, ogni lettera ed ogni parola sono stati scritti, perché sono stati espressi in quel modo e perché si susseguono in quella specifica forma, perché la Torah è un codice e non semplicemente una sequenza di lettere…
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Dunque, c’è qualcuno che ha una “base (storica) univoca”, non soggetta ad alcuna “inflazione”. Ciò significa che qualcuno ha una “memoria di ferro” che… non arrugginisce mai. Tale statore comporta, per forza di cose, un rotore (laggente). 

Perché?

Perché a qualcuno (qua, così) piace vincere facile. Non tanto perché le cose devono per forza andare in tal modo, bensì, perché qualcuno lo ha deciso. Mentre tutto il resto lo ignora, conseguendo come se fosse naturale, il “naturale” o la c®e-azione = “Dio” ossia l’oro: 

chi non esiste; c’è…

x “te” l’AntiSistemico per Sua Eccellenza il Signore Innominato. 

Con Te = l’appeso, che rimani sede del potenziale contemporaneo, da cui l’oro estrapolano e proiettano “te” (qua, così) o la “tua” ombra, molto simile (identico) al Golem sia per concetto che per sostanza. 

Sei “te”, quel f-attore di ritorno”, che auto sopravvive, che ogni volta “muore”, tendendo appunto a ruotare (muoversi) sul posto, evidenziando in tal modo l’esserci della ragione fondamentale “statore”.

Il “codice” è lo scopo (l’oro) impresso a livello esecutivo: il linguaggio macchina, per chi è stato auto trasformato in macchina; sempre “te”, sempre (qua, così).

Se non cambia è perché squadra che vince, non (si) cambia. 


Certo, può variare la sfumatura, l’odore, la sensazione, etc. tuttavia, ciò che rimane immutato è sostanzialmente il “perché non esiste ma c’è”. Qualcosa fra le righe, come la “umidità (infiltrazione)” di-mostra essenzialmente (se te ne accorgi ad hoc).

L'intero Talmud consiste di 63 trattati e la rispettiva stampa supera le 6200 pagine. È scritto in ebraico tannaitico e aramaico giudaico babilonese e contiene gli insegnamenti e le opinioni di migliaia di rabbini (da prima dell'Era Volgare fino al V secolo) relativi a svariati argomenti, tra cui la Halakhah (legge), l'etica ebraica, la filosofia, le tradizioni, la storia, i costumi e molte altre materie. Il Talmud è la base di tutti i codici della Legge ebraica ed è vastamente citato nella letteratura rabbinica…

Perché la Torah viene applicata a tutta l’umanità, per default. 


La Terra è nota per la sua “diversità”; eppure, i processi industriali ne hanno sempre più rarefatto tale caratteristica, tanto che oramai le differenze si assomigliano sempre d+ (qua, così). 

Chiamalo controllo: come recita la Poesia dell'Anello.

Per la “tua sicurezza”, qualcuno ha sempre deciso di testa propria, ma… “lo devi dimostrare, perché non ti risulta affatto”. Uhm. Come puoi auto dimostrare qualcosa, se (se) non ne sei certo. Lo dovrà “Fare…” qualcun altro, allora. E solo, dopo, “te” potrai avere la possibilità di discernere. Sì, ma su quale base?  

, su quella AntiSistemica. E quindi? “Niente”. Al solito. 

Sei talmente “fatto” che… rimani sempre “il fatto del giorno” (e persino della notte, h24). 

La storia del Talmud ha le sue radici nella Mishnah, una raccolta di leggi e tradizioni orali che vennero raccolte e messe per iscritto dai rabbini ebrei durante il periodo del Secondo Tempio di Gerusalemme, intorno al II secolo d.C. Questo lavoro venne compiuto dall’autorità rabbinica ebraica di quei tempi, guidata dal rabbino Yehudah HaNasi… Tuttavia, la principale opera di commento alla Mishnah fu il Talmud
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Prima del Talmud, la Mishnah: il suo “commento”, messo per iscritto da…, dopo “una vita” di tradizione orale. Ma pensa un po’ da dove “esce” il motivo, posteriore, dei “monaci amanuensi” = l’interfaccia tra “prima e dopo”, la cesura ingraziata dall’esatto opposto ad angolo giro. Quando ti ritrovi a “magnificare e ringraziare” qualcuno, per quello che ha compiuto, mentre è sempre il contrario sostanziale ad auto imperare assolutamente indisturbato. 

Comune a tutti questi significati è il convincimento che la tōrāh sia costituita dalla narrazione fondante degli ebrei: la loro chiamata in essere da Dio, le loro sofferenze e tribolazioni, e il loro patto con Dio, che implica la fedeltà a un modo di vita incorporato in una serie di obblighi morali e religiosi e di leggi civili (halakhah)…

Cosa è, essenzialmente, un… patto

Visti un po’ di sinonimi, emerge questo:

contratto.

Un popolo che assume le vesti di Kapò, insomma. Dei privilegi, in cambio de che. Della “fedeltà” assoluta. Delle “guardie giurate”. 

Dei guardiani del gregge. Perché

Perché “Dio” avrebbe bisogno di una “mano fisica”? Perché… al fine di non esistere ma esserci (la sua “moltezza” nonché sicurezza, deterrenza e totalità) qualcuno deve pur compiere tale attività “per conto terzi”. 

Ora, non è così complicato intravvedere il “moderno” modello di speculazione economico, finanziaria, legislativa, religiosa, etc. (qua, così), in quanto che il “popolo eletto” si trova in una posizione privilegiata (in termini di “prospettiva”) rispetto all’intero “prossimo” (qua, così).

La loro (degli “ebrei”) posizione e “sapere”, sono diversi (+ completi) rispetto allaggente, anche se non raggiunge il livello di potere (l’oro), ovviamente. 

Secondo la tradizione rabbinica, tutti gli insegnamenti presenti nella tōrāh, sia scritti sia orali, furono dati da Dio al profeta Mosè, alcuni sul monte Sinai e altri presso il tabernacolo, e tutti furono scritti e raccolti da Mosè nella tōrāh attuale. Secondo un Midrash, la tōrāh fu creata prima della creazione del mondo, e fu usata come matrice per la creazione

Quindi:

“Dio” trasmette a Mosè il… codice
anche se
la tōrāh fu creata prima della creazione del mondo, e fu usata come matrice per la creazione…

Ergo:

Mosè riceve il codice (da/di) “Dio”
che viene usato per
il Re-Seth o “creazione del mondo” (qua, così).

Terra-in-formazione della macch-in-azione.

Suvvia: metti ordine in tale dis-ordine organizzato o è-voluto!

C’è qualcosa di tutto ciò, ad esempio, nell’opera di Sigismondo Panvini, anche se “finzione scenica” de noantri. Infatti, anche lì dentro si parla di... (un) codice. Alla frattalità espansa (Verità) non importa nulla se x “te” qualcosa è “finto”: intanto, vieni messo a conoscenza. Ok?


Gli “ebrei” erano in cattività presso altri popoli? 

, da un certo punto (di sospensione) in poi, cambia tutto: 

ecco la “creazione del mondo” da quando parte.

La Torah è stata scritta 3.100 anni fa, durante il viaggio dei figli di Israele dall’Egitto, attraverso il deserto, verso la terra di Israele. Il viaggio degli Ebrei nel deserto è durato quarant’anni. La sacra Torah è la sola copia esistente e non può essere cambiata; è il libro principale della saggezza della Kabbalah.
La Bibbia (dalla parola Greca “Biblia” che significa libro, rotolo, carta) e altri libri con spirito simile ma nomi diversi, sono stati scritti sulla base della Torah e sono passati attraverso un sistema di correzione che è idoneo solo per particolari persone. Questo è anche ciò che è avvenuto fra gli Ebrei nell’antica terra di Israele 2.500 anni fa, così come dopo la distruzione di Israele 2.000 anni fa… Così come il linguaggio di un programma per computer è registrato in particolari simboli, anche la Torah è stata scritta utilizzando simboli. È vietato cambiare qualsiasi cosa in essa perché altrimenti andrebbe tutto perso; l’intero processo verrebbe condotto diversamente. In un modo chiaro e molto preciso, il testo nella Torah convoglia la discesa della Luce Superiore sul desiderio che è stato creato dalla Luce, e la sequenza con cui la Luce porta il desiderio ad assomigliare e a diventare identico ad essa. Il libro parla solo di questo
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Fantascienza?
Occhio al non solo s-fondo e a chi vi si rivela dentro/dietro, da Oltre.

Saresti davvero stupido a gettare tutto via, senza tener conto della “posizione” di forza “misteriosa” dell’attuale “Israele” = quello sputo di terra (sempre più in violenta espansione) armato sino ai denti e protetto dal Grande Fratello (Golem) “Usa” e dall’occidente accidente, in generale.

Midrash… è un metodo di esegesi biblica seguito dalla tradizione ebraica. Il termine viene usato anche per designare il genere letterario relativo a tale metodo e per indicare un'opera o una raccolta di opere risultanti dall'applicazione di esso
Già dal primo Medioevo si distingue la funzione di gran parte dell'interpretazione midrascica della Sacra Scrittura da quella dell'interpretazione peshat, che intende individuare il senso letterale originale del testoCon il midrash si andava al di là del senso peshat letterale e, con l'uso delle tecniche dette middot esegetiche, si attualizzava il testo, adattandolo ai bisogni e alle concezioni della comunità e traendone applicazioni pratiche e significati nuovi che sono lontani dall'apparire a prima vistaIl midrash si usava per risolvere le contraddizioni ed eliminare le ambiguità che si incontrano nella Bibbia

Midrash, metodo, genere letterario, risolvere ed eliminare le contraddizioni (terra-in-formazione):
la funzione (scopo)
di gran parte dell'interpretazione midrascica della Sacra Scrittura… (interpretazione)
da quella
dell'interpretazione peshat, che intende individuare il senso letterale originale del testo… (senso letterale originale).

Dunque:

mediante un metodo
qualcuno
interpreta ad hoc
personalizzando il “senso letterale originale”
del testo.

Ovvero:

con il midrash si andava al di là del senso peshat letterale e, con l'uso delle tecniche dette middot esegetiche, si attualizzava il testo, adattandolo ai bisogni e alle concezioni della comunità e traendone applicazioni pratiche e significati nuovi che sono lontani dall'apparire a prima vista

Uno dei risultati pratici? Eccolo:

il midrash si usava per risolvere le contraddizioni ed eliminare le ambiguità che si incontrano nella Bibbia…

Mentre nella Torah (ch’è un codice) non si cambia una virgola e, quindi, non c’è alcuno spazio per le “ambiguità” che sono previste solamente per gli altri “libri”, di certo non “attivati” proprio per tale motivo (Legge del Minimo).

Perché l’Italia è “Italia”? Un esempio a “caso”.

Per lo stesso motivo portante, poco sopra esposto:

traendone applicazioni pratiche
e significati nuovi
che sono lontani dall'apparire a prima vista…


Come mai i servizi segreti italiani e, più in generale, gli apparati di sicurezza dello Stato, nonostante la rete di infiltrati nelle organizzazioni neofasciste di Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale, non riuscirono a prevenire le stragi del periodo 1969-74 e a individuarne i responsabili dopo? Non lo fecero perché non ricevettero dal governo alcun impulso a procedere in quella direzione, sebbene alcuni giovani e coraggiosi magistrati avessero da subito imboccato la strada giusta. In verità gli apparati di sicurezza si assunsero un compito esattamente opposto: sostenere fermamente l’esistenza di una pista anarchica e, nel caso, costruirla un pezzo dopo l’altro così da coprire, come fanno i gattini con i propri escrementi, gli effettivi responsabili delle stragi e i loro ispiratori nazionali e internazionali. Questi depistaggi non scaturirono da alcuna ‘deviazione’ dell’attività dei servizi segreti, come in seguito si volle far credere all’opinione pubblica per carità di patria e per ricercare una consolatoria quanto indulgente versione autoassolutoria, ma costituirono il risultato di un preciso mandato istituzionale, svolto con professionalità e perizia dagli esponenti degli apparati dello stato costituzionalmente preposti a tutelare la sicurezza nazionale e finanziati con le tasse dei loro concittadini…”.
Miguel Gotor
In Italia, al giro del decennio, quelli che erano stati i sessantottini si dividono… fra yoga e attività “alternative” di benessere individuale da una parte e tentativi di inserimento yuppista e rampante dall’altra.
A ben guardare, entrambe queste strade, seppur sostanzialmente diverse sul piano sociale e della rappresentazione di sé, erano accomunate da una centralità ideologica dell’individuo come valore che ha progressivamente assunto le forme di una vera e propria deriva narcisistica di tipo autoreferenziale, uno degli esiti possibili della lunga stagione dei movimenti e del crollo delle speranze rivoluzionarie…”…
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Attenzione ai... lavori in corso:

traendone applicazioni pratiche
e significati nuovi
che sono lontani dall'apparire a prima vista…

Gli “ebrei” sono la mente rivelata, oltre la siepe. Non gli ebrei. Il consueto giogo di “esoscheletri” che il Rito Voodoo riflette nella sostanza. 

La solita strategia che funziona sempre poiché:
ripetere aiuta” (la squadra che ha già vinto).

Altro che “crollo delle speranze rivoluzionarie…”. Cosa vuoi rivoluzionare, in qualcosa che “non ci sente”. Quando la “tua” catena è sempre lunga quanto basta al fine di… “tutto” = niente. 

Chi ha la profondità di messa a punto di tutto quello che, poi, ti continua a succedere? 

Di certo, non “te” (qua, così). Anche se ce l'hai nelle corde.







 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4024
prospettivavita@gmail.com


martedì 2 settembre 2025

Caro “se fossi un diario ma non lo sei”.


La sensazione, che trasuda dalla realtà, sembra essere relativa ad una causa naturale, a monte di se stessa; cioè, la tavola è imbandita e cambiare qualcosa appare alquanto arduo, in quanto che “non c’è più niente da fare…”. 

La... noia totale! Allora, vai di copia (taglia) e incolla.

Cosa vuoi ancora inventare in qualcosa ove tutto appare bastevole. Dove tutto è già stato s-coperto. Nel luogo comune in cui sembri arrivato troppo tardi. Con alcuni “libri” che dettano il ritmo ed alcune “dichiarazioni” che contengono la società e soprattutto l’individuo. 

A furia di sentire dire qualcosa, allora è proprio quel qualcosa che, a torto o a ragione, ha sempre “ragione” (qua, così). Insomma, come ti muovi, ti muovi sempre in acque AntiSistemiche che, di conseguenza, puoi configurarti come totale, avendo “riempito ogni spazio”. Ergo, qualcosa ch’è qualcuno ha avuto tutto il “tempo (modo)” per terra-in-formare la terra by il proprio “design (scopo)”

Ecco il significato della “Rete” Internet, ad esempio. 




La stessa che in ambito pseudo-religioso ha sempre la medesima funzione, ossia, quella di “salvare (pescare) anime smarrite” = far di tutta l’erba lo stesso fascio. Non a caso, salvare qualcuno e salvare un certo “dato”, si assomigliano in maniera impressionante, ergo, per analogia frattale espansa puoi espanderne portata, sostanza, funzione: 

come, “gioco, partita, incontro”. 

Ecco che, in tale “programm-azione”, gli “imprevisti” si susseguono come se piovesse. Peccato che sono tutt’altro che casuali, essendo pistole fumanti relative al è già successo ma “niente”. Causalmente, SPS si trova sulla piattaforma Blogger (Google), ove è ospitato = controllato ad hoc, mediante “ce(n)sura” non lineare. 

In una simile situazione, il servizio implica che il lato tecnico sia a carico della piattaforma, attirando come mosche individui che non lo sono (tecnici), a cui sta a cuore de-scrivere quello che meglio ritengono. Quindi, se nel riepilogo mensile, si è avvisati che il “proprio” Blog ha un problema tecnico, uhm: de che. 

Come risolvi qualcosa del quale sei a digiuno. 

Qualcosa che hai preferito demandare al servizio stesso. Se, per puro senso del dovere, immagini di risolvere le problematiche segnalate, … è come andar di notte coi fari spenti, in quanto che le “indicazioni fornite” sono, appunto, tecniche ed alla via (qua, così). Risultato

Migliaia di pagine “non indicizzate” che, si fa fatica persino a sapere “cosa vuol dire?”, dato che cosa significa è sufficientemente chiaro. Ora, a SPS non interessa affatto il problema in sé, bensì… è portante il “trattamento speciale”, dato che conferma sostanzialmente proprio la “tesi” SPS. 

Non solo leggi, please.

Nuovo motivo che impedisce l'indicizzazione delle tue pagine.
Search Console ha rilevato che non viene eseguita l'indicizzazione di parte delle tue pagine sul tuo sito a causa del seguente nuovo motivo:

errore del server (5xx)

Se questo motivo non è intenzionale, ti consigliamo di risolverlo per far sì che venga eseguita l'indicizzazione delle tue pagine in questione in modo che compaiano su Google

Wow: sono davvero “forti”. 

Il “motivo può essere intenzionale”. Ma sì; quando scrivi in un vero e proprio diario personale, che non vuoi affatto condividere; ma, allora, perché non scrivi altrove, dato che una qualsiasi piattaforma offre servizi, in cambio della “privacy de noantri” sul modello bancario o, meglio, su quello religioso (“confessione”). 

Perché venirti a prendere e interrogarti, in qualche stanzino ameno, con la classica luce piazzata in faccia, quando ci pensi autonomamente “te” a spifferare tutto quanto, password comprese (che, credi, essere salvate in un posto al sicuro dalla “tua” memoria cagionevole). 

Ecco in cosa consiste lo “errore” riportato…

Un errore del server (5xx) è un codice di stato Http che segnala un problema sul lato del server, ostacolandone la capacità di soddisfare una richiesta valida. Nel contesto di Google Search Console, se riscontri questo errore, significa che i bot di Google hanno difficoltà ad accedere al tuo sito web

Il verificarsi di vari errori 5xx segnala problemi distinti:

Errore interno del server 500: questo errore è un problema generico che indica un incidente sul server senza dettagliare la natura specifica del problema. In genere si verifica a causa di configurazioni errate, errori di codifica o sovraccarico del server, che influiscono sulla capacità del server di elaborare le richieste in modo efficace.
Gateway errato 502: quando un server che funge da gateway riceve una risposta non valida da un server upstream, attiva questo errore. Spesso emerge quando un server che comunica con un altro riceve una risposta inaspettata, ostacolando la consegna del contenuto richiesto.
Servizio 503 non disponibile: questo errore denota una temporanea incapacità del server di gestire le richieste. Le ragioni di ciò potrebbero includere la manutenzione del server, il traffico eccessivo che sovraccarica le risorse del server o i sovraccarichi del sistema dovuti a picchi improvvisi della domanda.
Timeout gateway 504: questo errore si verifica quando un server che funge da gateway non riceve una risposta tempestiva da un server upstream, a causa di ritardi prolungati nella trasmissione dei dati tra i server. In genere deriva da connessioni lente, server sovraccarichi o problemi di connettività tra server.

Comprendere le sfumature di questi specifici errori 5xx è fondamentale per una diagnosi accurata e una risoluzione mirata per garantire il buon funzionamento del tuo sito web.
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Comprendere le sfumature di questi specifici errori 5xx è fondamentale per una diagnosi accurata e una risoluzione mirata per garantire il buon funzionamento del tuo sito web… (come no).

Peccato che il “lato tecnico” è a carico della piattaforma, perché se SPS era (un) tecnico, … a quest’ora non sarebbe nemmeno su Blogger. 

La descrizione dei vari “errori (della famiglia 5xx)” parla chiaro:

chi ci capisce qualcosa, non è SPS. 

Anzi: SPS non ha nemmeno l’intenzione di provare a “risolvere qualcosa di è-voluto”. Per “fortuna” che a SPS non interessa nulla avere successo, nel modo classico del termine. Tali “imprevisti” sono come il non solo proverbiale “bucare le ruote della macchina altrui, parcheggiata di notte per strada”. 

Il “contenuto” di SPS non è gradito, essendo poco gradevole per chi la pensa diversamente, ma… (Blogger) dovendo garantire ugualmente un servizio (diciamo) pubblico, “senza discriminare nessuno (bah!)”, di conseguenza il bastone fra le ruote viene infilato in maniera non lineare. 

Logico, persino. 

Del resto, è tutto “a gratis” = a caval donato non si guarda in bocca. Infatti, è lo “scotto” che si paga. Altro che “l’assumersi le proprie responsabilità”. 

Servizio

È molto importante mantenere l’autenticità del vero libro che è diventato il libro fondamentale dell’umanità, perché ne ha decretato leggi famigliari e sociali, leggi amministrative ed educazione...
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Cioè? La… Torah! Cosa

Ma dove: e, quando/perché. “Ma perché?...”. Allora, la “famiglia tradizionale” che sta venendo, sempre +,-, ehm… come la metti? Se la Torah non cambia di una virgola da “millenni” (e detta il ritmo all'intera umanità), perché or dunque le “mode”. Perché lo Lgbtech. 

Perchè è l'è-voluto, a prescindere ed anzitempo:

mantenere l’autenticità del vero libro che è diventato il libro fondamentale…

Mantenere l’autenticità… = cosa “mette la ruggine”, dunque.
Del vero libro… = perché un “libro” deve avere tutta questa portanza.

Per chi? Per la “umanità”. Bah!
Le mode non riguardano l'oro:
infatti, chi non esiste; c'è
si rivela (rimanendo fedele nei secoli)
anche se si riflette, però, in ogni ambito, volente e/o nolente.

Chi lo ha deciso. Ti hanno, forse, informato “prima”?

Che è diventato il libro fondamentale… = da quando. 

Te ne sei mai accorto nella sostanza? Errore 5xx! Non sei nemmeno “ebreo”, probabilmente. Anzi, lo ignori proprio, c®edendo in un’altra “storia”, che x “te” (qua, così) è solo che “vera”. Come te la “digerisci” tutta sta vicenda? Ah

“Non lo sapevo…”. 
Ti manca “eseguivo solo gli ordini...” che:
da Norimberga, ... non vale +.

Anche se il Modello Eichmann è sempreverde.

Eccerto. Ed ora che lo “sai”? “Niente”. No

“L'impuro e lo stolto non vi passeranno; via santa la chiameranno…”.
La guida dei perplessi – Maimonide

Mosè Maimonide (1135) divenne, grazie al suo enorme lavoro di analisi del Talmud e sistematizzazione dell'Halakhah…, il rabbino e filosofo ebreo di maggior prestigio e influenza del Medioevo…; le sue opere di diritto ebraico vengono ancora oggi ritenute le migliori nell'ortodossia e sono, insieme al commentario di Rashi… , un caposaldo indispensabile della letteratura rabbinica…

“Ancora oggi…”. 

Ma, “una volta, non erano tutti primitivi (antichi, selvaggi, scimmie)”? 

Come si spiega che “ancora oggi” gli studiosi, e chi si “forma”, studi materiale di mille anni or sono.

Mille non + mille. Fomenko docet.

Non è che, mentre te (qua, così) auto ri-cicli continuamente, altri rimangono fissi sul posto, ricordando tutto e controllando il meccanismo messo a punto... (ma no, dai: sei mica complottista).

Alcuni (i pochi organizzati) sono fissi, mentre il resto (laggente) è... fessa!


Ergo, qualcuno non esiste; c'è (i fissi); mentre laggente (che auto ri-cicla) è fissa sul posto: 

come alimentando un motore o una dinamo.

La Torah è stata scritta 3.100 anni fa, durante il viaggio dei figli di Israele dall’Egitto, attraverso il deserto, verso la terra di Israele. Il viaggio degli Ebrei nel deserto è durato quarant’anni. La sacra Torah è la sola copia esistente e non può essere cambiata; è il libro principale della saggezza della Kabbalah…
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Anche la maglietta (firmata) di Maradona è... sacra!

Scritta 3.100 anni fa, durante il viaggio dei figli di Israele dall’Egitto, attraverso il deserto, verso la terra di Israele… (che c’azzecca con tutta la “umanità”?).

La sacra Torah è la sola copia esistente e non può essere cambiata… (ma pensa).

Un testo di 3100 anni fa…; alla faccia di Darwin e Piero Angela.

È già successo e, ops: continua(no) a “Farlo…”.

Studiosi come Mario Ligia affermano… che Maimone corrisponda ad una divinità della pioggia di origine protosarda, reinterpretata poi dai Fenici. La radice Maim'o, infatti, la si potrebbe ricondurre al fenicio mem…, acqua…, mentre l'ebraico mishnaico… significa denaro, possessione…, nonché la personificazione della brama di denaro, rappresentato come un demone, Mammona

Reinterpretata poi… (una “divinità”):
denaro, possessione
nonché la personificazione della brama di denaro
rappresentato come un demone, Mammona…

Ecco la Verità. “Dio bonino…”. 

Blogger by Google? “Sciopa!”.


  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 4023
prospettivavita@gmail.com