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martedì 2 aprile 2024

Ci sono ancora gente che ci credono.


Balcon... del Palaz

“Io ho avuto tanti riferimenti nella mia carriera e in generale nella mia vita. Adesso se ne sono andati tutti: Gino Landi, Gigi Proietti, Bruno Corbucci, Lando Fiorino, Carlo Vanzina, Franco Califano. Io mi sento solo come un cane, perché mi guardo indietro e non vedo nessuno, ma devo andare avanti lo stesso…”.
Maurizio Mattioli

Ma ndo’ vai (qua, così)! 

Avanti Savoia!... Armiamoci e... partite...”,

L’unica “cosa” certa è… quello che ri-lasci. Ed il potenziale. Sì, lo sai di avere “stoffa”, suvvia. Sarà im-possibile da manifestare ma lo sai che c’è. Infatti, ci sono i “palloni gonfiati”, a tal pro. Chi si crede chissà chi, però non vale niente. Anche se il solo “sentirselo indosso” è indice sostanziale:

indicativo di potenziale, che non è/ha “tempo”

bensì… è potenziale.

“Ci sono gente di un maleducato...”.

Sì. Decisamente. Anche se tutto è sempre relativo. Rispetto a cosa/chi, c’è maleducazione? Ci sono tanti “mondi” in questo mondo (qua, così). Nell’ambiente malavitoso, come si è “educati”? E nell’ambiente religioso? In quello finanziario? L’educazione non è solo… scolastica. L’atteggiamento da “bar”, che cosa indica. Ad un “ricevimento” come ti comporti? Da turista che tipo di educazione sfoggi? Quando sei al volante, quale “bon ton” e-segui? E durante una partita di pallone? 

Le varie “fasi o etichette” indicano che qualcosa è codificato, è in codice. 

E se vuoi essere accettato, ti devi adeguare. Se urli in chiesa, non è come farlo allo stadio. O in biblioteca. Se sussurri ma sei in pizzeria, non ti sentirà nessuno. 

Il “codice” ti permette di auto “normalizzarti”. 

Una sorta di “policy aziendale”, insomma. Qualcosa che si adatta in funzione della location. Il “tuo” comportamento è così… ondivago, eppure coerente quando non esci mai dalle righe.

Vice capo del partito di opposizione turco, Mehmet Palaz, ucciso dal crollo di un balcone. Si indaga sulle motivazioni…

Bah: crollo di un balcone, del Palaz.

lunedì 4 marzo 2024

Mappe, monti legnosi, tunnel, fiore, vulcani e cotillon.


Grande Albero Maestro

“Le cose di ogni giorno raccontano segreti. A chi le sa guardare ed ascoltare…”.
Sergio Endrigo

Ancora lui:

“per fare un fiore ci vuole un ramo
per fare il ramo ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il bosco
per fare il bosco ci vuole il monte
per fare il monte ci vuol la terra…”.

Ora, a p-arte il delirio che “per fare tutto ci vuole un fiore…”, è molto indicativo il passo, “per fare il bosco ci vuole il monte…” = ? 

Sì; “o la licenza o il Tso”. 

Diciamo, la… licenza. Alias, la verità. Ricordo che:

la verità è sostanza (memoria, esperienza I-Ambientale)
pertanto
non è, in tal “caso”, Endrigo che (ti) ricorda qualcosa
bensì
è la verità che, anche attraverso Endrigo, ti raggiunge…

Per Me è, boom

Per “te”, il Tso. Sempre quello. Appena esci dal (loro) “seminato”, sei un “no-seminato”. Tipo, “altolà chi va là!”. Hai fatto il “militare”? Non credo proprio. Comunque sia, sono ancora ricordi. E allora? Per “te”, sono qualcosa. Per Me, sono… qualcosa. 

Laddove “qualcosa = qualcosa”? 

Sì. E no. Contemporaneamente. Ma dai? E com’è? È. No? Se Endrigo ti dice che “per fare il bosco ci vuole il monte…”, lo è e basta. 

Hai appreso la notizia o la “news”. 

Poi, dipende da “te” che fartene. 

martedì 16 gennaio 2024

A-braccio.


Oppure, abbraccio?
Ci sono in giro, in circolazione, degli strani giochi di parole. Ad esempio:

comunismo Vs consumismo.

Una “esse” + l’anagramma, dista il comunismo dal consumismo. Cioè:

“co” + salto di 3 + ritorno indietro di 1 + “s” + indietro di 2 + avanti di 3 + “ismo”.

Co…ismo.
Non solo.
Le parole iniziali, contenute sono:

comuni
consumi…

Ancora “s” + l’anagramma di “comuni”.
La “s” è una lettera che s-travolge. Messa davanti ad una parola, aggiunge del “sapore” al contesto. A tal proposito, lo s-proposito.

Proposito: intento.
Sproposito: stupidaggine.

Cavoli. Qual’è l’origine di questa “s”, messa davanti a parole di senso già compiuto? Un po’ come la “a”: a-morale, a-normale, a-politico, a-simmetrico, etc. 

La “a, messa così, mi è negativa. 

Invece, mi devi essere sempre positivo (dal “2020” un po’ meno, per via dell’esito del “tampone”). 

Il linguaggio lo si prende secondo le regole che qualcuno ha pre-visto. Qualcosa che ti studi a scuola, imparando a menadito quello che serve. Anche se nessuno più scrive “lettere”, le lettere sono ancora alla base della scrittura. Anche se la comprensione è un’altra cosa

giovedì 2 aprile 2020

La lingua in codice.



Leggi e auto decodifica il significato. Il sostanziale. Ciò che non è ammesso in “tribunale”. 
Qualcosa che se succede in un film, non esiti a riconoscere, ma, se continua a succedere nel reale, non prendi nemmeno in considerazione. 
Qualcosa che “è” un problema, dunque, solamente “a chi tocca”. 
Qualcosa che, a turno, prima o poi “tocca tutti”, essendo globale ed avendo caratteristica ad immagine e somiglianza, per cui, sostanzialmente dimostra, denuncia, comprova la situazione in cui si versa (Anti-Sistema). 
Ci vogliono le prove? In una strategia totale, come puoi anche solamente sperare di riuscire a procurartele? 

martedì 11 febbraio 2020

Il codice che non ti dico.



Tutt3 “è” verità, (nel) “qua (xxx)”:
in-f-orma-zione.
Laddove, “qua” è l’opportunità “spaziale” calpestabile, mentre “xxx” indica che, non ci sono ma esistono, infinit3 scenari disponibile per “arredare” l’essere “qua” = il potenziale, per manifestare il potenziale contemporane3
Ecco che, allora, anche quest3 Spazio (Potenziale) Solid3 (Io), si ex-pone in maniera tale da ri-creare l’esternazione in-diretta dell3 propria intenzione o “Fare…” by atteggiamento “formulare”. 
Cioè, qualcosa che invero… sembra (sembra) che non si faccia nulla, poiché non succede nulla. 
Ma… perché “sembra” tale, il non-risultare?

martedì 21 gennaio 2020

Codice.



Alla pagina, di/in quest3 Spazio (Potenziale) Solid3, trovi “la decodifica”, ovvero, un messaggio in codice (significato). Perché
Perché sei, per l'appunto, in un ambiente codificat3 ad immagine e somiglianza (non sol3 rispetto a cosa/chi “è già success3” e non è storia, bensì, continua a succedere… ma, anche, relativamente al significato che auto riverbera ovunque, comunque). 
E... in tale mare magnum di “onde” (sotto)-cicliche, è assai più “semplice” auto dis-perdersi, piuttosto che… ritrovarsi.